IL COLLEGIO DI ROMA. Fatto

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: Avv. Bruno De Carolis..... Prof. Avv. Giuliana Scognamiglio Membro designato dalla Banca d Italia, che svolge le funzioni di Presidente ai sensi dell art. 4 del Regolamento per il funzionamento del Collegio Membro designato dalla Banca d'italia Dott. Comm. Girolamo Fabio Porta. Membro designato dalla Banca d'italia Prof. Avv. Saverio Ruperto. Dott.ssa Daniela Primicerio Membro designato Conciliatore Bancario e Finanziario per le controversie in cui sia parte un consumatore [Estensore] Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 10/12/2010 dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell'intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto Con ricorso del 25 giugno 2010, il ricorrente, rappresentato da un legale, adisce l ABF lamentando la vendita da parte dell intermediario di azioni AS Roma e il blocco del proprio conto corrente a seguito di un illegittimo pignoramento posto in essere dall Agente della riscossione per le province della regione Sardegna. Con atto di pignoramento di crediti presso terzi ex art. 72-bis del d.p.r. n. 602/73, l Agente della riscossione per le province della regione Sardegna pignorava presso l intermediario «tutte le somme dovute e debende a qualsiasi titolo da parte del terzo medesimo al contribuente esecutato [ ] fino alla concorrenza del credito esattoriale su indicato [pari a euro 4.571,95], oltre accessori e spese maturate fino alla data di effettivo pagamento, con l espresso Pag. 2/6

2 avvertimento che, dalla data odierna, il terzo è soggetto agli obblighi imposti al custode, con formale divieto di disporre delle somme dei crediti pignorati senza ordine del giudice», ingiungendo al terzo «di pagare direttamente a».l Agente della riscossione per le province della regione Sardegna [ ] «anziché al contribuente esecutato, fino alla concorrenza del credito sopra specificato [ ], le somme per le quali sia maturato il diritto alla percezione anteriormente alla notifica del presente atto; alle rispettive scadenze per le altre somme». A fronte di quanto precede, l intermediario procedeva al blocco del conto corrente del cliente, con relativa impossibilità di dare corso a un RID di euro 2.601,81, e, in data 11 dicembre 2009, «attenendosi alle disposizioni impartite da «l Agente della riscossione per le province della regione Sardegna» di smobilizzo della liquidità presente nel dossier titoli del cliente, il nostro Ufficio titoli ha inserito l ordine di vendita dei titoli AS ROMA [ ] generando un accredito in conto di euro 1.610,13». Relativamente al detto trasferimento, il cliente richiedeva chiarimenti alla resistente, la quale, con del 4 gennaio 2010, segnalava che «la disposizione di vendita è stata inoltrata» al ricorrente «dall ufficio Ricerche giudiziarie», e, con successiva del 7 gennaio, rappresentava l impossibilità di dare corso al pagamento di un utenza a mezzo RID. Con comunicazione dell 8 gennaio 2010, il ricorrente segnalava di avere disposto un bonifico in favore del conto tenuto presso l intermediario e del quale disponeva la chiusura, chiedendo di far «pervenire un assegno circolare relativamente alla somma attualmente in essere presso di Voi, pari a 4.992,92». Seguiva l invio di lettera del 13 gennaio 2010, a firma degli avv.ti Mancini e Pinzari, per chiedere ulteriormente informazioni all istituto di credito circa l accaduto. Medesima richiesta era reiterata il 5 febbraio L 8 febbraio 2010, il cliente riceveva un altra da parte della resistente, con cui si comunicava la impossibilità di dare corso al pagamento di un utenza per mezzo di RID. Forniva riscontro l intermediario tramite comunicazione del 5 marzo 2010, esponendo di avere compiuto le dette operazioni in conseguenza dell atto di pignoramento notificatole dall agente per la riscossione. Replicava il ricorrente con note del 16 e del 27 aprile 2010, per contestare l operato dell intermediario, rilevando l erroneità della cartella esattoriale da cui il Pag. 3/6

3 pignoramento era scaturito e che «Qualora codesto Istituto, attuando le norme previste sulla trasparenza ed informazione con la propria clientela avesse prontamente fornito le informazioni che più volte sono state richieste il nostro assistito sarebbe stato messo nella condizione di poter fronteggiare nell immediato l atto illegittimo evitandosi danni e disagi». Di talché, richiedeva la restituzione dell attuale controvalore delle azioni alienate e il rimborso delle somme prelevate dal conto corrente. Con atto del 14 maggio 2010, notificato all intermediario dall agente per la riscossione, quest ultimo comunicava la rinuncia al pignoramento a seguito dello «sgravio delle somme iscritte a ruolo». A fronte di quanto precede, l intermediario disponeva lo sblocco del rapporto di conto corrente, come da nota del 29 maggio 2010, segnalando, tuttavia, di non potere accogliere le dette richieste poiché «si è dovuta esclusivamente attenere agli obblighi di legge rimanendo estranea ai rapporti che intercorrono tra lei e» l Agente della riscossione per le province della regione Sardegna. Col presente procedimento, il cliente richiede il «ripristino della disponibilità delle somme illegittimamente pignorate con la restituzione delle azioni della AS Roma», nonché il risarcimento del danno. Replica l intermediario mediante controdeduzioni del 23 agosto 2010, ribadendo di essersi attenuto alle disposizioni di legge e instando per il rigetto del ricorso. Diritto L oggetto della presente controversia investe la contestazione dell operato della banca che, a seguito della notifica di pignoramento ex d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, ha disposto la vendita di taluni titoli del cliente, nonché il blocco del conto corrente di quest ultimo. Le ragioni di doglianza espresse dal ricorrente si fondano su ciò, che la procedura esecutiva è stata successivamente rinunciata per «sgravio delle somme iscritte a ruolo». Egli lamenta l inerzia dell intermediario che, qualora avesse comunicato al cliente il detto pignoramento, lo avrebbe messo nelle condizioni di attivarsi per evitare le conseguenze pregiudizievoli della procedura esecutiva. Dall esame della presente vicenda e della documentazione depositata, emerge un duplice profilo di responsabilità dell intermediario. Pag. 4/6

4 In primo luogo, la condotta della banca resistente, che ha provveduto alla alienazione di titoli AS Roma, è meritevole di censura, poiché illegittima. Se è pur vero che il pignoramento ha riguardato «tutte le somme dovute e debende a qualsiasi titolo», si impone, comunque, di notare che l intimazione ivi contenuta ineriva al pagamento nel termine di 15 giorni delle «somme per le quali sia maturato il diritto alla percezione anteriormente alla notifica del presente atto», posticipando il versamento delle altre somme al momento della rispettiva scadenza. In altri termini, era previsto l adempimento in favore dell agente per la riscossione delle obbligazioni del terzo nei confronti del debitore esecutato, una volta che esse fossero divenute esigibili. Per contro, la vendita dei detti titoli va oltre quanto previsto nell atto di pignoramento, né la banca resistente fornisce la prova delle pretese «disposizioni impartite da» l Agente della riscossione per le province della regione Sardegna «di smobilizzo della liquidità presente nel dossier titoli del cliente». In ordine al blocco del conto corrente si appalesa il secondo profilo di responsabilità dell intermediario resistente. Osserva il Collegio che il formale rispetto della disposizioni in tema di pignoramento presso terzi ex D.P.R. 602/1973 non può esaurire il panorama degli obblighi gravanti sulla banca, atteso che il rapporto negoziale in essere col cliente impone alla medesima doveri di trasparenza e informazione, che non possono ritenersi derogati dalla soggezione a procedura esecutiva. Va, pertanto, censurata la condotta dell istituto di credito, che non solo non ha informato il cliente del pignoramento disposto dall agente per la riscossione, ma ha fornito risposte incomplete alle plurime richieste di delucidazioni rivoltegli. Ferma la responsabilità della banca nei termini che precedono, autonoma valutazione merita la richiesta risarcitoria. Essa si appalesa inaccoglibile per le seguenti ragioni. Osserva il Collegio che lo sgravio delle somme iscritte a ruolo importa il diritto del contribuente al rimborso di quanto illegittimamente versato (c.d. rimborso da eccedenza da sgravio) e in esse sono ricomprese tanto le somme distratte dal conto corrente, quanto il ricavato della vendita delle azioni AS Roma versato all agente per la riscossione. Ne deriva che l affermazione di un diritto del medesimo contribuente al risarcimento delle dette somme nei confronti della banca costituirebbe una illegittima duplicazione, atteso che lo strumento Pag. 5/6

5 risarcitorio, dovendo essere limitato alle conseguenze pregiudizievoli dell illecito, non può produrre un guadagno in favore del danneggiato. Quanto, invece, all ipotesi di somme bloccate ma non versate all agente, basti notare che il sopravvenuto sblocco del conto consente il recupero della disponibilità di esse. Né, infine, si fornisce, da parte di ricorrente, prova di danni ulteriori rispetto alle somme versate e/o bloccate per via del pignoramento. Danni ulteriori, ai quali vale la pena di segnalare il cliente non fa alcun riferimento. Per l insieme delle ragioni che precedono, il Collegio, in accoglimento parziale del ricorso, accerta l illegittimità della condotta dell intermediario. Respinge ogni ulteriore domanda, ivi compresa quella di risarcimento del danno. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6