Il luppolo, nuova opportunità per l agricoltura italiana

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il luppolo, nuova opportunità per l agricoltura italiana"

Transcript

1 DA UN ESPERIENZA DI RICERCA DELL UNIVERSITA DELLA TUSCIA Il luppolo, nuova opportunità per l agricoltura italiana di F. Rossini, A. Coletta, D. De Santis, R. Ruggeri, G. Verri, P. Loreti Il luppolo (Humulus lupulus L.) è una pianta rampicante perenne, dioica, coltivata principalmente per le sue infiorescenze femminili (coni). Le brattee dei coni, infatti, sono ricoperte da formazioni ghiandolari che secernono un complesso resinoso (luppolina) molto utilizzato per l aromatizzazione della birra. La produzione commerciale di luppolo è generalmente limitata alle regioni tra 35 e 55 di latitudine, dove trova temperature e fotoperiodo adatti per uno sviluppo ottimale. La sua coltivazione è iniziata con selezioni clonali di luppolo selvatico che, gradualmente, hanno raggiunto buoni risultati in termini di resa e qualità organolettica. Per il mercato della birra è possibile fare una distinzione tra luppolo da aroma, che presenta una componente di sostanze aromatiche molto complessa e luppolo da amaro, caratterizzato invece da un alta presenza di alfa acidi. Esistono comunque molte varietà che presentano entrambe le caratteristiche, e vengono definite «Aroma-Amaro». La coltivazione del luppolo, come dimostrato da sei anni di ricerca presso l Università della Tuscia, può essere convenientemente inserita nei sistemi agricoli italiani, garantendo un buon reddito per l agricoltore e la disponibilità di un ingrediente fondamentale per la caratterizzazione delle birre artigianali Il luppolo selvatico è diffuso su tutto il territorio nazionale e, nel corso della storia, questa presenza ha spinto diversi pionieri a verificarne le potenzialità di coltivazione nei nostri climi. Per varie vicissitudini, la coltivazione del luppolo in Italia non riuscì a emergere, spesso ostacolata anche dalla credenza, abbastanza diffusa, che per ottenere un prodotto quantitativamente e qualitativamente apprezzabile ci fosse bisogno di climi freschi e umidi, come quelli che caratterizzano l Europa centrale. Negli anni 80, però, presso Università degli studi della Tuscia (Viterbo), un lavoro di ricerca ha ampiamente dimostrato come il luppolo si possa adattare bene all ambiente pedoclimatico dell Italia centrale. Il sistema di allevamento Tradizionalmente il luppolo viene coltivato con il sistema di allevamento chiamato «Castelletto dell Hallertauer» (foto 1), il quale prevede una palificazione alta 8 m, con pali posizionati in quadro 8 8 m, i quali sono agganciati l uno a l altro con funi in acciaio e ancorati a terra con tiranti. Su quest ultima serie di cavi in acciaio si stendono orizzontalmente cavi più leggeri, che faranno da sostegno per i tutori verticali che vengono ancorati al suolo presso la ceppaia di luppolo. Il sesto d impianto normalmente utilizzato è di 1,8 m tra le file e 1,5 m sulla fila. Foto 1 Luppoleto presso l azienda agraria Casale della Mandria e nei particolari tralcio di luppolo a inizio fioritura e un filare 37/2017 L Informatore Agrario 51

2 L ESPERIENZA DI RICERCA DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA Al fine di valutare la possibilità di coltivazione del luppolo nei nostri areali, nel 2011 è stato costruito un luppoleto sperimentale presso l azienda agraria dell Università degli Studi della Tuscia. Il campo sperimentale consisteva di 20 varietà di luppolo provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Germania e Nuova Zelanda. Questi genotipi, le cui caratteristiche sono riportate in tabella A, tranne per alcune varietà non in commercio, attualmente sono quelli maggiormente utilizzati per la produzione di birra nazionale ed estera. Dai dati riportati, emerge che le varietà che hanno fornito i migliori risultati produttivi sono state Cascade, H. Magnum e Yeoman. Nel 2013, attraverso un panel test, la birra luppolata con i coni raccolti nel luppoleto sperimentale è stata messa a confronto con quelle luppolate con coni o pellet delle stesse varietà acquistati sul mercato. È stato possibile produrre un totale di 19 birre sperimentali aromatizzate con le seguenti cultivar: Cascade, East Kent Golding, Fuggle, H. Tradition, H. Spat, Columbus, Omega e Yeoman. L analisi sensoriale ha fatto emergere che le birre aromatizzate con i coni di luppolo raccolti nel luppoleto sperimentale presentavano un panorama di attributi sensoriali molto più complesso rispetto alle birre luppolate con i coni o i pellet commerciali e con valori di intensità più alti. Tutto ciò è molto probabilmente derivato da una maggiore freschezza e qualità del prodotto locale e anche dall interazione ambiente pedoclimatico-varietà che ne ha determinato un caratteristico terroir. TABELLA A - Elenco delle varietà di luppolo, caratteristiche e risultati produttivi Produzione coni secchi (t/ha) Alfa Varietà Maturazione Uso brassicolo acidi (%) media media bibliografica Cascade Media Amaro-aroma 4-7 1,98 2,62 1,78 2,12 1,8-2,4 Challenger Tardiva Amaro-aroma 6,5-8,5 0,38 0,49 0,17 0,35 1,6-2 Columbus Medio-tardiva Amaro-aroma ,30 0,21 0,26 0,26 2-2,4 East Kent Golding Media Aroma 4,5-6,5 0,26 0,27 0,22 0,25 3 Fuggle Medio-precoce Aroma 3,5-5,5 0,30 0,47 0,27 0,34 1-1,2 Hallertau Mittelfrüh Medio-precoce Aroma 3,5 0,38 0,41 0,36 0,38 0,8-0,9 Hallertauer Aroma Precoce Aroma 7-9 0,19 0,12 0,16 0,15 2,3-2,4 Hallertauer Bitter Medio-precoce Amaro ,35 0,37 0,30 0,34 1,15-1,3 Hallertauer Magnum Tardiva Amaro ,25 1,45 0,97 1,22 1,3-1,7 Hallertauer Taurus Tardiva Amaro ,40 0,64 0,33 0,45 1,4-1,5 Hallertauer Tradition Medio-precoce Aroma 7 0,46 0,60 0,32 0,46 1,1-2 HersbruckerSpät Tardiva Aroma 1,5-4 0,81 1,04 0,75 0,87 1,4-1,8 NorthernBrewer Medio-precoce Amaro-aroma ,17 0,14 0,15 0,15 1,8-2,4 Omega Tardiva Amaro ,43 0,41 0,40 0,41 1,04 Perle Medio-tardiva Amaro-aroma 6-9,5 0,19 0,13 0,16 0,16 1,3-1,8 Pheonix Precoce Amaro-aroma 7-9 0,19 0,26 0,18 0,21 1-1,75 Redsell'sEastwell Medio-tardiva Amaro-aroma 6 0,43 0,60 0,33 0,45 1,2-1,3 Tettnanger Precoce Aroma 3-6 0,37 0,56 0,29 0,41 1-1,5 Whitbread GoldingVariety Medio-precoce Amaro-aroma 5-7,5 0,34 0,42 0,28 0,35 1,2-1,3 Yeoman Precoce Amaro ,11 1,34 0,88 1,11 0,9-1,6 La pratica agronomica A fine inverno si interviene con lo scalzo e il taglio delle ceppaie di luppolo, in modo da favorire l emissione dei nuovi germogli e limitare l inoculo di peronospora. Dopo questa operazione, si effettua un erpicatura e infine si installano i tutori per la crescita delle piante. In primavera si inizia con la legatura dei germogli, selezionandone da 6 a 8 per ceppaia che si lasciano arrampicare sui tutori, mentre gli altri vengono raccolti e venduti freschi o conservati. Tale produzione rappresenta un importante integrazione al reddito della coltura. Si procede in seguito alla rincalzatura delle ceppaie così da favorire l emissione delle radici secondarie alla base dei germogli. Nel periodo estivo si possono eseguire lavorazioni superficiali dell interfila, al fine di rinettare il terreno dalle erbe infestanti. Per quanto riguarda le concimazioni, possono essere distribuite annualmente 52 L Informatore Agrario 37/2017

3 80 unità di P 2 O 5 e 150 unità di K 2 O, nel periodo autunno-invernale. La distribuzione dell azoto (circa 100 unità per anno) è divisa in due fasi: metà all inizio della primavera, al fine di favorire l emissione dei germogli, e la quota rimanente più tardi in concomitanza con l inizio della fioritura. L irrigazione è indispensabile per la coltivazione nei nostri ambienti e il metodo migliore è senza dubbio quello localizzato. La raccolta, più o meno meccanizzabile, è concentrata nel periodo agosto-settembre. Principali parassiti del luppolo I parassiti che maggiormente ostacolano la produzione di luppolo sono: Pseudoperonospora spp., agente della peronospora in luppolo; Sphaeroteca humuli, agente dell oidio; Tetranynchus stelarius, ragnetto rosso; Aphis humuli (Phorodon humuli), afide del luppolo; Verticilium spp., agente della verticilliosi. Queste avversità possono essere controllate anche con fitofarmaci ammessi in regime di agricoltura biologica e utilizzando varietà resistenti e materiale di propagazione sano e certificato. L esperienza produttiva Nel 2016, presso l azienda agricola Casale della Mandria di Lanuvio (Roma) (foto 1), è stato impiantato circa 1 ettaro di luppoleto che nasce dal trasferimento delle conoscenze acquisite durante la sperimentazione al mondo dell imprenditoria agricola. La componente strutturale deriva da un evoluzione del Castelletto dell Hallertauer ed è costituita da pali in cemento armato precompresso, alti 6 m fuori terra, e cavi in acciaio. La varietà utilizzata per l impianto è stata Cascade e la coltivazione è gestita in biologico con sesti d impianto di 2,5 1 m, bine a doppio tutore a «V» e impianto di irrigazione a goccia. Analisi economica del luppoleto LUPPOLETI ITALIANI: NUOVO PROGETTO E MARCHIO Nella tabella 1 sono riportate le spese da sostenere per la realizzazione e la gestione del luppoleto; sono, altresì, annoverate le spese relative agli impianti per il trattamento post-raccolta del prodotto. Quest ultime non sono delle vere e proprie spese dirette sulle strutture produttive in campo ma, risultando necessarie per gestire le produzioni nelle fasi di post-raccolta e l immissione sul mercato dei prodotti, non è possibile, nel contesto italiano, immaginare un azienda impegnata nella produzione di luppolo che risulti sprovvista di tali strutture. Nelle spese di gestione annuale, abbiamo annoverato una quota di ammortamento in 10 anni delle spese d impianto. Evidente è l importante spesa in manodopera per la raccolta. Questa voce, alla luce delle realtà produttive estere, potrebbe essere drasticamente ridotta acquistando una trebbiatrice per luppolo. Questa particolare tipologia di macchinari non è distribuita in Italia e ha costi molto variabili, dai ai euro, a seconda del numero di piante a ora che si riescono a processare. Tali macchinari dovrebbero essere facilmente reperibili, nei prossimi anni, sui mercati europei ed extraeuropei e, come già detto, riuscirebbero ad abbattere i notevoli costi di raccolta ( euro in tabella 1). Nell ipotesi di introduzione di tali cantieri di raccolta, il costo dei macchinari impiegati andrebbe naturalmente inserito nelle spese d investimento e soggetto ad ammortamento insieme alle altre spese a carattere durevole. I ricavi ottenibili dalla coltivazione del luppolo sono rappresentati da: Al fine di garantire un identità al progetto di ricerca e per unire gli sforzi degli imprenditori italiani che producono, o vogliono ono produrre luppolo nasce il chio «Luppoleti Italiani». i». mar- L attività del brand è quella di convergere i vari sforzi del mondo della ricerca e creare un «luogo» in cui questo know how possa essere trasferito al mondo dell imprenditoria agricola italiana. Il trasferimento avviene mediante consulenza diretta sulla fattibilità di un progetto di coltivazione e su un tutoraggio durante la coltivazione vera e propria. In questo modo il comparto scientifico può accrescere il suo ba- gaglio di dati da elaborare, men- tre il mondo imprenditoriale può ricevere informazioni fondamentali per l avvio e la gestione della coltivazione, altrimenti di difficile reperimento. Per maggiori informazioni: liani liani/?hl=it luppoleti.italiani@gmail.com germogli, considerando una produzione di 200 kg/ha e un prezzo di 25 euro/kg; coni essiccati, considerando una produzione di poco inferiore alle 2 t/ha con un prezzo medio di 35 euro/kg. Bisogna comunque considerare che questi livelli produttivi sono ottenibili al terzo anno di coltivazione, come vedremo più avanti. Dall analisi costi-ricavi (tabella 1) si nota che, anche con l importante esborso per la manodopera prevista per la raccolta e, considerando il costo di ammortamento delle spese d impianto, già dal terzo anno (primo anno produttivo) si comincia a ottenere un reddito netto positivo dal luppoleto. Nel primo e secondo anno sia i costi di gestione sia i ricavi sono più bassi di quelli a regime e, come è facile intuire, questo dipende da una produzione più bassa in questi primi anni. L analisi è basata su di un orizzonte temporale di dieci anni, quello considerato per l ammortamento delle strutture, anche se l impianto potrebbe rimanere produttivo fino al doppio della durata qui ipotizzata. Buone prospettive per l Italia In Italia si può coltivare luppolo, ricavandone buoni livelli produttivi e reddituali. Il luppolo in coni essiccati sembra essere uno dei formati da preferire, in quanto conferisce alla birra un profilo sensoriale migliore rispet- 37/2017 L Informatore Agrario 53

4 TABELLA 1 - Analisi costi-ricavi per la realizzazione e la gestione di un luppoleto Operazioni di investimento Costo riferito a m 2 Operazioni di gestione Costo riferito a m 2 Anno Costi Ricavi Reddito netto Preparazione del terreno Operazioni annuali I Scasso (¹) 350 Lavorazione con coltivatore (¹) 175 II Preparazione del terreno (¹) 250 Taglio delle corone (²) 350 III Costruzione dell'impianto Fresatura (¹) 200 IV Palificazione-cavi-ancore (¹) Tutoraggio (materiale) (²) 400 V Dislocazione pali sul terreno (¹) 300 Lavoro (sistemazione tutori, interventi su germogli) (²) 900 VI Trivellazione per i pali (¹) 250 Controllo crittogame (prodotti) (¹) 100 VII Lavoro (montaggio dell'impianto) (¹) Controllo fitofagi (prodotti) (¹) 150 VIII Piantine (¹) Distribuzione (5 interventi/anno con atomizzatore) (¹) 400 IX Lavoro (plantumazione) (¹) 450 Fertilizzazione (concimi e interventi) (¹) 450 X Impianto di irrigazione (¹) Riparazioni manutenzioni (¹) 500 Essiccatore (¹) Ammartamento strutture impianto (¹) Imballatore/sottovuoto (²) Raccolta delle piante in campo (²) 300 Cella frigorifera (¹) Trebbiatura manuale (²) Totale Essiccazione (²) 300 Ricavi riferiti a m² Imballaggio (²) 200 Germogli (¹) Stoccaggio (²) 500 Coni essiccati (¹) Manodopera operazioni post-raccolta (²) Totale Totale (¹) Prezzi del mercato italiano. (²) Prezzi del mercato USA rapportati a quello Italiano. I primi due anni presentano un reddito negativo, derivato dalla bassa produzione del luppoleto. Dal terzo anno l impianto entra in piena produzione, così si può ricavare un reddito superiore ai euro. Va comunque considerato che con una raccoglitrice il reddito ricavabile da mezzo ettaro potrebbe arrivare ai euro. to al pellet. Inoltre, utilizzare luppolo italiano in coni può sicuramente essere un fattore determinante per differenziare e caratterizzare meglio le produzioni italiane di qualità, rispetto alle produzioni con pellet tipiche della grande industria. Non solo, la notevole presenza sul territorio italiano di birrifici artigianali (circa 1.000) rappresenta un aspetto importante per la formazione di un mercato a sostegno dell imprenditoria agricola che si dedicherà a questa coltivazione. Dall analisi economica è emerso come gli investimenti, in questa fase pioneristica, vadano ottimizzati per superfici di piccole dimensioni (intorno all ettaro). In primo luogo per la forte esigenza di manodopera nelle fasi di raccolta, che potrebbe limitare l ottimale gestione del luppoleto e, in seconda battuta, per quello che con- cerne la creazione di un mercato con contatto diretto tra produttore e consumatore. Infine coltivare luppolo può diventare un punto di forza per tutti i produttori di birra agricola (attività collegata alla produzione agricola). Coltivare luppolo in areali diversi, infatti, può determinare la produzione di coni dalle diverse proprietà aromatizzanti, capaci di meglio caratterizzare le birre legandole al territorio di origine. In questo modo birra e territorio entrerebbero in un sistema binario, basato sulla reciproca valorizzazione e alla creazione di vere e proprie eccellenze territoriali italiane. Francesco Rossini Attilio Coletta Roberto Ruggeri, Paolo Loreti Dafne - Dipartimento di scienze agrarie e forestali - Università degli studi della Tuscia (Viterbo) Diana De Santis Dibaf - Dipartimento per l innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali Università degli studi della Tuscia (Viterbo) Giuseppe Verri Azienda agricola Casale della Mandria Lanuvio (Roma) Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it 54 L Informatore Agrario 37/2017

5 Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all uso dell opera.

Il luppolo fresco made in Italy : qualità e competitività per l industria brassicola

Il luppolo fresco made in Italy : qualità e competitività per l industria brassicola Il luppolo fresco made in Italy : qualità e competitività per l industria brassicola Katya CARBONE 1, Dario CHERUBINI 2 1 Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria Centro

Dettagli

La base sociale è ormai distribuita in quasi tutto il territorio nazionale. L area di riferimento è l Emilia Romagna. Ogni progetto ha la funzione di

La base sociale è ormai distribuita in quasi tutto il territorio nazionale. L area di riferimento è l Emilia Romagna. Ogni progetto ha la funzione di La base sociale è ormai distribuita in quasi tutto il territorio nazionale. L area di riferimento è l Emilia Romagna. Ogni progetto ha la funzione di riuscire a dare una alternativa alle classiche colture

Dettagli

Radicchio di monte Luppolo

Radicchio di monte Luppolo I progetti di Cirmont: FuturBioErbe Radicchio di monte Luppolo Elena Valent Cimolais, 08 Marzo 2012 Cicerbita alpina Radicchio di monte BioInnovErbe BioInnovErbe: nozioni botaniche Cicerbita alpina (L.)

Dettagli

Coltivazione dell'amaranto in Toscana: messa a punto dello "starting pack" dedicato agli agricoltori

Coltivazione dell'amaranto in Toscana: messa a punto dello starting pack dedicato agli agricoltori SCHEDA 2 di 2 Comunicazione dati agronomici Coltivazione dell'amaranto in Toscana: messa a punto dello "starting pack" dedicato agli agricoltori La compilazione della presente scheda nella maggior parte

Dettagli

Mais e vite: Tecniche di coltivazione

Mais e vite: Tecniche di coltivazione Mais e vite: Tecniche di coltivazione TECNICA TRADIZIONALE DI COLTIVAZIONE DEL MAIS SCELTA DELLA VARIETÀ La scelta della varietà è una delle più importanti condizioni dalle quali dipende il successo della

Dettagli

Nel marsalese il pomodoro da mensa coltivato in ambiente protetto assume il ruolo di coltura trainante di tutta la serrcoltura.

Nel marsalese il pomodoro da mensa coltivato in ambiente protetto assume il ruolo di coltura trainante di tutta la serrcoltura. (Pubblicato su Colture Protette n. 10, 2002, pianeta Sicilia) Nel marsalese il pomodoro da mensa coltivato in ambiente protetto assume il ruolo di coltura trainante di tutta la serrcoltura. Tra le tipologie

Dettagli

PROF. ANGELO FRASCARELLI

PROF. ANGELO FRASCARELLI PROF. ANGELO FRASCARELLI Analisi della coltura del nocciolo da un punto di vista tecnicoeconomico, per valutare la redditività per gli agricoltori, anche allo scopo di verificare se il nocciolo può accrescere

Dettagli

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE Come produrre la massima energia per ettaro Come produrre un buon sorgo Gli ibridi KWS per il 2014 COME

Dettagli

SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO

SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO +39 349 2226026 SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO Nocciolo service rappresenta un gruppo di professionisti che hanno come obiettivo lo sviluppo della coltivazione del nocciolo in Italia e all estero. Assistenza

Dettagli

Luppolo. Dalla raccolta spontanea alla coltivazione

Luppolo. Dalla raccolta spontanea alla coltivazione 34 Luppolo. Dalla raccolta spontanea alla coltivazione In regione, come in altre aree del nord Italia, i teneri germogli del luppolo entrano in diversi piatti. Gli urticions, come vengono chiamati in friulano,

Dettagli

BEER INSPIRED, IL LUPPOLO ABRUZZESE CHE CRESCE SULLE COLLINE DI ATRI E LA SUA BIRRA

BEER INSPIRED, IL LUPPOLO ABRUZZESE CHE CRESCE SULLE COLLINE DI ATRI E LA SUA BIRRA 1 BEER INSPIRED, IL LUPPOLO ABRUZZESE CHE CRESCE SULLE COLLINE DI ATRI E LA SUA BIRRA di Daniela Braccani ATRI In pochi sanno che l Abruzzo è la quinta regione italiana per produzione di luppolo. È noto,

Dettagli

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015

Olivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Cos è la gestione agromonica? E l insieme di tutte le pratiche effettuate dall uomo per riuscire

Dettagli

Cereali biologici di qualità #2

Cereali biologici di qualità #2 Cereali biologici di qualità #2 Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE Un MONDO di COLZA DK SENSEI PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA Investimento Investimento consigliato 30-40 p/m 2 alla raccolta NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ

Dettagli

+39 349 2226026 info@noccioloservice.com. www.noccioloservice.com SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO

+39 349 2226026 info@noccioloservice.com. www.noccioloservice.com SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO +39 349 2226026 SPECIALE IMPIANTO NOCCIOLETO NOCCIOLETI UNICA COLTURA A CONTRIBUTO SUL PSR ( Piano Sviluppo Rurale ) Il noccioleto è l unica coltivazione legnosa agraria finanziabile dalla misura 4.1.1

Dettagli

Lavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015

Lavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015 Lavori di metà marzo Muggia, 16 marzo 2015 Partiamo a metà strada. 4 grandi temi: 1) Preparazione del terreno 2) La concimazione 3) Realizzazione impianti vigneto e frutteto 4) Potatura delle piante da

Dettagli

ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DI IMPIANTI CASTANICOLI MODERNI IMPOSTATI PER LA PRODUZIONE DI FRUTTI DESTINATI AL MERCATO

ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DI IMPIANTI CASTANICOLI MODERNI IMPOSTATI PER LA PRODUZIONE DI FRUTTI DESTINATI AL MERCATO Alma Mater Studiorum Università di Bologna Dipartimento di Scienze Agrarie Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DI IMPIANTI

Dettagli

IMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI

IMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI IMPIANTO FRUTTETO Per ritenersi economicamente valido deve: AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI CONTENERE NOTEVOLMENTE

Dettagli

OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO

OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO E COLTURE COLTIVATE IN SERRA MA COSA E UNA SERRA? ABBIAMO DETTO CHE NON IN TUTTI I PERIODI DELL ANNO IL CLIMA

Dettagli

NOCCIOLO Organizzazione economica per una filiera competitiva

NOCCIOLO Organizzazione economica per una filiera competitiva NOCCIOLO Organizzazione economica per una filiera competitiva Perugia, 23 maggio 2016 Rete Rurale Nazionale Autorità di gestione: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Via XX Settembre,

Dettagli

Cereali biologici di qualità #3

Cereali biologici di qualità #3 Cereali biologici di qualità #3 Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

I RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL

I RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage Azienda Carpaneta (MN) 30 set 2016 www.lifehelpsoil.eu I RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL Stefano Brenna ERSAF Migliorare i suoli e l adattamento

Dettagli

Le prove sperimentali su radicchio tipo "rosa di Gorizia", lidric cul poc, luppolo spontaneo e da birra

Le prove sperimentali su radicchio tipo rosa di Gorizia, lidric cul poc, luppolo spontaneo e da birra La ricerca in agricoltura come motore di sviluppo per il territorio: il progetto Futurbioerbe Le prove sperimentali su radicchio tipo "rosa di Gorizia", lidric cul poc, luppolo spontaneo e da birra Federico

Dettagli

Montepulciano (SI) 2,16 diretta viti-olivicolo 0,39 Intensivo. Azienda D Descrizione. Oliveto intensivo

Montepulciano (SI) 2,16 diretta viti-olivicolo 0,39 Intensivo. Azienda D Descrizione. Oliveto intensivo GESAAF Università degli Studi di Firenze PIF Un Filo d Olio Progetto Misura 124 MODOLIVI Allegato: Dati generali Azienda Comune SAU totale (ha) Forma conduzione Indirizzo produttivo Superficie oliveti

Dettagli

CONTO ECONOMICO PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL NOCCIOLETO

CONTO ECONOMICO PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL NOCCIOLETO CONTO ECONOMICO PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL NOCCIOLETO Caratteristiche del noccioleto: impianto da 500 piante a ettaro-20 mq cad. uno superficie minima per iscrivere l impianto IGP. Sesto d impianto

Dettagli

Valutazioni produttive e qualitative di linee locali di cavolfiore

Valutazioni produttive e qualitative di linee locali di cavolfiore Comune di Fratte Rosa (PU) Comune di Castelleone di Suasa Comune di San Lorenzo in Campo PROGETTO REGIONALE: RILANCIO DELL ORTICOLTURA ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DI BIODIVERSITA AUTOCTONE Valutazioni

Dettagli

Uso razionale dell acqua nell irrigazione in frutticoltura

Uso razionale dell acqua nell irrigazione in frutticoltura Uso razionale dell acqua nell irrigazione in frutticoltura INCONTRO DEL 25 SETTEMBRE 2008 FORLI Reggidori Giampiero, APOCONERPO (Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli) Bologna, Italia Uso razionale

Dettagli

15 Dicembre 2017, Sala Consiliare, Scanzano Jonico. Lampone: attività di. ricerca del gruppo Planasa

15 Dicembre 2017, Sala Consiliare, Scanzano Jonico. Lampone: attività di. ricerca del gruppo Planasa 15 Dicembre 2017, Sala Consiliare, Scanzano Jonico. Lampone: attività di ricerca del gruppo Planasa Volumi di berries commercializzati in Europa Fonte: fresh4cast.com Importazione in Europa di lamponi

Dettagli

Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Frutto nobile decantato da Ovidio, Plinio e Virgilio trova nell areale del Comune di Amatrice, per le caratteristiche geomorfologiche e

Dettagli

Le Piante Officinali ed Aromatiche, opportunità di crescita e sviluppo per le aziende agricole

Le Piante Officinali ed Aromatiche, opportunità di crescita e sviluppo per le aziende agricole Le Piante Officinali ed Aromatiche, opportunità di crescita e sviluppo per le aziende agricole Italo Santangelo Regione Campania Direz. Gen. Politiche agricole e forestali L alea che accompagna un investimento

Dettagli

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 2 DEL

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 2 DEL BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 2 DEL 13.04.2017 Le informazioni di seguito riportate fanno riferimento alle disposizioni relative ai Regolamenti CE sull Agricoltura Biologica n 834/2007

Dettagli

CAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : //

CAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : // CAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : +39 329 7508613 // e-mail : info@camelsrl.eu www.camelsrl.eu La Camel srl è una giovane azienda siciliana con sede ad Alcamo che si occupa

Dettagli

IL TRITICALE DA BIOMASSA KWS. 1) Come produrre un buon triticale 2) Le varietà per il

IL TRITICALE DA BIOMASSA KWS. 1) Come produrre un buon triticale 2) Le varietà per il IL TRITICALE DA BIOMASSA KWS 1) Come produrre un buon triticale 2) Le varietà per il 2014-15 COME PRODURRE UN BUON TRITICALE 5 REGOLE FONDAMENTALI: PER OTTENERE IL MASSIMO DAL TRITICALE ED UTILIZZARLO

Dettagli

Coltiviamo reddito. Soluzioni pratiche per migliorare l attività in campo a difesa della redditività delle aziende agricole

Coltiviamo reddito. Soluzioni pratiche per migliorare l attività in campo a difesa della redditività delle aziende agricole DOSSIER I.P. Coltiviamo reddito Soluzioni pratiche per migliorare l attività in campo a difesa della redditività delle aziende agricole Giornata in campo 24-25 agosto 2017 Azienda Sant Ilario Località

Dettagli

AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO

AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO Potenza Park Hotel 17 novembre 2006 FILIERE AGROENERGETICHE CORTE E PROTAGONISMO DEGLI AGRICOLTORI Gerardo DELFINO CRITICITA A LIVELLO MONDIALE 1. La materia prima che viene utilizzata per la produzione

Dettagli

Aspetti economici delle filiere agroenergetiche: valutazioni economiche delle colture lignocellulosiche

Aspetti economici delle filiere agroenergetiche: valutazioni economiche delle colture lignocellulosiche LA PRODUZIONE DI BIOMASSE LIGNOCELLULOSICHE PER LA FILIERA BIO-ENERGETICA BIELLA 23 settembre 2011 Aspetti economici delle filiere agroenergetiche: valutazioni economiche delle colture lignocellulosiche

Dettagli

IL PROGETTO "TECNICA DI COLTIVAZIONE DEL RISO CON TRAPIANTO MECCANICO

IL PROGETTO TECNICA DI COLTIVAZIONE DEL RISO CON TRAPIANTO MECCANICO Incontro tecnico divulgativo Tecnica di coltivazione del riso con trapianto meccanico: il punto su due anni di sperimentazione Sartirana, 21 marzo 218 IL PROGETTO "TECNICA DI COLTIVAZIONE DEL RISO CON

Dettagli

Elaborazione di 800 questionari provenienti dal centro pilota di Kabinda RDC

Elaborazione di 800 questionari provenienti dal centro pilota di Kabinda RDC Elaborazione di 800 questionari provenienti dal centro pilota di Kabinda RDC Analisi di aspetti agronomici: Le aziende agricole sono costituite in prevalenza da o 3 aree di coltivazione (graf.1) di superficie

Dettagli

CORILICOLA IN ITALIA

CORILICOLA IN ITALIA Alma Mater Studiorum Università di Bologna Dipartimento di Scienze Agrarie LE OPPORTUNITÀ PER UN EFFICIENTE FILIERA CORILICOLA IN ITALIA Carlo Pirazzoli Alessandro Palmieri Mario Schiano Lo Moriello Nocciolo,

Dettagli

Cereali biologici di qualità

Cereali biologici di qualità Cereali biologici di qualità Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

Triticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister

Triticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale (Triticum secalotriticum saratoviense meister) È un ibrido intergenerico ottenuto attraverso l ibridazione tra il frumento (Triticum) e

Dettagli

IL CONTESTO COSTI DI PRODUZIONE E SISTEMI DI GESTIONE 1. IL METODO DI CALCOLO DAL PROG. COMPETITIVITÀ IL PROGETTO REGIONALE COMPETITIVITÁ(L.

IL CONTESTO COSTI DI PRODUZIONE E SISTEMI DI GESTIONE 1. IL METODO DI CALCOLO DAL PROG. COMPETITIVITÀ IL PROGETTO REGIONALE COMPETITIVITÁ(L. IL CONTESTO COSTI DI PRODUZIONE E SISTEMI DI GESTIONE Valeria Altamura Centro Ricerche Produzioni Vegetali 1. IL PROGETTO COMPETITIVITÀDELLE FILIERE AGROALIMENTARI (LEGGE REGIONALE 28/98) ED IL METODO

Dettagli

IL MERCATO DEL RADICCHIO

IL MERCATO DEL RADICCHIO IL MERCATO DEL RADICCHIO TENDENZE RECENTI E DINAMICHE ATTESE Mario Schiano lo Moriello Ismea www.ismea.it www.ismeaservizi.it 11/02/2015 I FLUSSI DI PRODOTTO IN ITALIA * CAMPAGNA DI COMMERCIALIZZAZIONE

Dettagli

Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia

Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia Dott. Salvatore Antonino Raccuia CNR -ISAFOM Cynara cardunculus L. Asteraceae (Compositae) Origine Mediterraneo Erbacea perenne. Ciclo

Dettagli

Creazione in Oltrepò della filiera del mais ottofile pavese

Creazione in Oltrepò della filiera del mais ottofile pavese Oltrepo (bio)diverso, la natura che accoglie Creazione in Oltrepò della filiera del mais ottofile pavese Graziano Rossi, Università di Pavia Obiettivi e azioni 1. Riattivare il capitale naturale, rendendolo

Dettagli

Tecniche colturali biologiche a confronto. Le tecniche a confronto

Tecniche colturali biologiche a confronto. Le tecniche a confronto Tecniche colturali biologiche a confronto Le tecniche a confronto 1 Obiettivi sostenibilità agronomica dei sistemi colturali erbacei biologici sostenibilità aziende biologiche senza allevamento qualità

Dettagli

L analisi microeconomica!

L analisi microeconomica! L analisi microeconomica! Progetto di valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino Dott.Agr. Francesco Bonelli 31 marzo 2009 L'ANALISI ECONOMICA Analisi microestimativa Analisi macroestimativa Ipotesi

Dettagli

LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA

LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA 1. Scenario di riferimento nazionale Nel nostro Paese la superficie coltivata a nocciolo è di 67.308 ettari

Dettagli

PRODOTTI TIPICI. Cultura alimentare

PRODOTTI TIPICI. Cultura alimentare PRODOTTI TIPICI Cultura alimentare Prodotti alimentari di qualità A riconoscimento delle culture e tradizioni locali, la Comunità Europea prevede oggi tre livelli di tutela dei prodotti tipici: DOP, IGP

Dettagli

VARIETA Castenaso, 14 Febbraio Paolo Bai Romagnoli Flli

VARIETA Castenaso, 14 Febbraio Paolo Bai Romagnoli Flli VARIETA 2014 Castenaso, 14 Febbraio 2014 Paolo Bai Romagnoli Flli VARIETA : 1. VIVALDI 2. COLOMBA 3. ARIZONA 4. RIVIERA Ciclo vegetativo Vivaldi Semitardiva Ingrossamento tubero Semitardiva Forma tubero

Dettagli

Progetto di ricerca e sperimentazione PRO.BIO.CA Bando OIGA finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali-

Progetto di ricerca e sperimentazione PRO.BIO.CA Bando OIGA finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali- Progetto di ricerca e sperimentazione PRO.BIO.CA Tecnologie innovative per la produzione di biomassa di carciofo e cardo da destinare all estrazione di composti nutraceutici Bando OIGA - annualità 2009-

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > AGLIO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ ACTINIDIA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

Sintesi dei risultati del Progetto Sostenibilità ambientale delle filiere agroalimentari tramite calcolo del ciclo di vita (Life Cycle Assessment LCA)

Sintesi dei risultati del Progetto Sostenibilità ambientale delle filiere agroalimentari tramite calcolo del ciclo di vita (Life Cycle Assessment LCA) Sintesi dei risultati del Progetto Sostenibilità ambientale delle filiere agroalimentari tramite calcolo del ciclo di vita (Life Cycle Assessment LCA) 1 2 3 4 5 6 Itinerari tecnici: PERO 3 varietà (William,

Dettagli

Colture erbacee annuali e poliennali da energia

Colture erbacee annuali e poliennali da energia Le colture agroenergetiche: un opportunità per l agricoltura? Uta, 24 ottobre 2012 Colture erbacee annuali e poliennali da energia Adriana Virdis, Giulio F. Manca Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni

Dettagli

OLIVO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

OLIVO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. OLIVO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

Agricoltura sostenibile: Tutela ed uso dell acqua in agricoltura

Agricoltura sostenibile: Tutela ed uso dell acqua in agricoltura Agricoltura sostenibile: Tutela ed uso dell acqua in agricoltura Salvaguardia e valorizzazione del prato stabile irriguo in area Parmigiano- Reggiano attraverso l'ottimizzazione della risorsa idrica e

Dettagli

Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute

Crinò Paola, Ciccotti Giovanna ENEA - Dipartimento Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute Programma triennale di ricerca agricola, agroambientale, agroalimentare, agroindustriale della Regione Lazio 2003-2005 (PRAL 2003/31) Caratterizzazione bio-agronomica e qualitativa di ecotipi e linee alto-laziali

Dettagli

LA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità

LA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità LA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità Soc. Agr. La Teresina s.r.l. Andrea Bernucci Baldissero d Alba (CN), 21 maggio 2017 1. Principali aspetti agronomici - esigenze

Dettagli

TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL SUOLO A CONFRONTO: costi e opportunità

TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL SUOLO A CONFRONTO: costi e opportunità DIPARTIMENTO TERRITORIO E SISTEMI AGRO FORESTALI TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL SUOLO A CONFRONTO: costi e opportunità Relatore: Dott. Franco Gasparini Padova, 09 Febbraio 2017 Le lavorazioni del terreno:

Dettagli

Motivazione d uso e valore tecnicoeconomico. Risultati di una indagine su un campione di produttori agricoli

Motivazione d uso e valore tecnicoeconomico. Risultati di una indagine su un campione di produttori agricoli Motivazione d uso e valore tecnicoeconomico del glifosate Risultati di una indagine su un campione di produttori agricoli Maggio 2017 1 Obiettivi Utilizzo del glifosate nella gestione del diserbo. Importanza

Dettagli

Cipolla di Treschietto: da risorsa ad opportunità per lo sviluppo del territorio

Cipolla di Treschietto: da risorsa ad opportunità per lo sviluppo del territorio Convegno su: Cipolla di Treschietto: da risorsa ad opportunità per lo sviluppo del territorio Comune di Bagnone 22 novembre 2008 Presentazione del Progetto triennale di recupero, caratterizzazione, conservazione

Dettagli

XIV Convegno AIAM 2011 "L'agrometeorologia per l'azienda agraria" 7-9 giugno 2011 Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Bologna

XIV Convegno AIAM 2011 L'agrometeorologia per l'azienda agraria 7-9 giugno 2011 Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Bologna XIV Convegno AIAM 2011 "L'agrometeorologia per l'azienda agraria" 7-9 giugno 2011 Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Bologna INFLUENZA DELLE RISORSE TERMICHE SULLA PRECOCITA E LIVELLO PRODUTTIVO

Dettagli

MECCANIZZAZIONE DELLE COLTURE ARBOREE DA BIOMASSA

MECCANIZZAZIONE DELLE COLTURE ARBOREE DA BIOMASSA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Il ruolo delle aree agro forestali MECCANIZZAZIONE DELLE COLTURE ARBOREE DA BIOMASSA P. Balsari, M. Manzone, G. Airoldi Università di Torino - DEIAFA sez. meccanica LA SITUAZIONE

Dettagli

Progetto FruttinNova. Sviluppo del comparto della produzione e dell industria della trasformazione della frutta dell areale frutticolo del cuneese

Progetto FruttinNova. Sviluppo del comparto della produzione e dell industria della trasformazione della frutta dell areale frutticolo del cuneese Progetto FruttinNova Sviluppo del comparto della produzione e dell industria della trasformazione della frutta dell areale frutticolo del cuneese Savigliano, 9 maggio 2014 2012 L inizio del percorso SIA,

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2018 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > AVENA DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2018 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > AVENA DA SEME Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione del suolo all'impianto e alla

Dettagli

Produrre foraggio prativo quando fa molto caldo e l acqua scarseggia sorgo sudanense e miscele foraggere tolleranti la siccità

Produrre foraggio prativo quando fa molto caldo e l acqua scarseggia sorgo sudanense e miscele foraggere tolleranti la siccità Produrre foraggio prativo quando fa molto caldo e l acqua scarseggia sorgo sudanense e miscele foraggere tolleranti la siccità - Riunioni informative 2019 gennaio-febbraio 2019 Repubblica e Cantone Ticino

Dettagli

Controllo di gestione per superare l emergenza aziende da latte: i parametri da conoscere

Controllo di gestione per superare l emergenza aziende da latte: i parametri da conoscere Cremona - 29 Ottobre 2016 Fiera Internazionale del Bovino da Latte Controllo di gestione per superare l emergenza aziende da latte: i parametri da conoscere Dott. Michele Campiotti Dottore Agronomo Specialista

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3783 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana Presentata il 19 ottobre 2010

Dettagli

La PAC e l agricoltura biologica

La PAC e l agricoltura biologica La PAC e l agricoltura biologica IIS Luigi Einaudi - Indirizzo Tecnico Agrario Chiari (Brescia) - 23 ottobre 2018 Gigi Zubani, Imprenditore del settore agricolo e produttore biologico - Brescia Sommario

Dettagli

Luppolo. Sostanza «amaricante»

Luppolo. Sostanza «amaricante» Luppolo Sostanza «amaricante» Breve storia sull uso del luppolo Il nome Plinio il Vecchio (29-79 d.c.) «come un lupo per gregge di pecore» Primo uso documentato 1079 (coriandolo, rosmarino, mirto, etc.)

Dettagli

L impatto della normativa sulla disponibilità degli agrofarmaci: le preoccupazioni dei produttori

L impatto della normativa sulla disponibilità degli agrofarmaci: le preoccupazioni dei produttori L impatto della normativa sulla disponibilità degli agrofarmaci: le preoccupazioni dei produttori Vittorio Viora Confagricoltura Incontri Fitoiatrici 2012/3 Verso l uso sostenibile dei fumiganti nel settore

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > SEGALE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > SEGALE Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > SEGALE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

«La freschezza dei prodotti ortofrutticoli nella IV gamma: l esperienza di Bonduelle» Stefania Grazianetti Direttore Qualità Bonduelle

«La freschezza dei prodotti ortofrutticoli nella IV gamma: l esperienza di Bonduelle» Stefania Grazianetti Direttore Qualità Bonduelle Convegno La freschezza dei prodotti ortofrutticoli Roma, 25 maggio 2016 «La freschezza dei prodotti ortofrutticoli nella IV gamma: l esperienza di Bonduelle» Stefania Grazianetti Direttore Qualità Bonduelle

Dettagli

M E L O COSTO COLTURALE MEDIO NEL PERIODO DI PIENA PRODUZIONE (3-18 ANNO) PER UN ETTARO DI MELE RIFERITO AL

M E L O COSTO COLTURALE MEDIO NEL PERIODO DI PIENA PRODUZIONE (3-18 ANNO) PER UN ETTARO DI MELE RIFERITO AL MELO Fusetto 214 M E L O COSTO COLTURALE MEDIO NEL PERIODO DI PIENA PRODUZIONE (3-18 ANNO) PER UN ETTARO DI MELE RIFERITO AL 214 Si è preso in esame un ettaro di Melo cv. "Golden Delicious" su E.M. 9 allevato

Dettagli

Famiglia Liliaceae. Specie spontanee in zone a clima temperato-freddo: A. scaber Brign.

Famiglia Liliaceae. Specie spontanee in zone a clima temperato-freddo: A. scaber Brign. Famiglia Liliaceae Specie coltivata: Asparagus officinalis Specie spontanee in zone a clima mediterraneo: A.acutifolius L., A. albus L., A. aphyllus L., A. stipularis Forsk., A. medeoloides Thun. Specie

Dettagli

Tronchetto Research nasce come Start Up Innovativa con sede in Milano presso il palazzo dell Arcivescovado, accredita e certificata presso la Camera

Tronchetto Research nasce come Start Up Innovativa con sede in Milano presso il palazzo dell Arcivescovado, accredita e certificata presso la Camera Tronchetto Research nasce come Start Up Innovativa con sede in Milano presso il palazzo dell Arcivescovado, accredita e certificata presso la Camera di Commercio. Il nostro principale obiettivo volto al

Dettagli

STATO DELL ARTE del contratto di filiera Frumento di Qualità GRANAIO ITALIANO

STATO DELL ARTE del contratto di filiera Frumento di Qualità GRANAIO ITALIANO STATO DELL ARTE del contratto di filiera Frumento di Qualità GRANAIO ITALIANO Azioni di filiera L Unione Seminativi sta riorganizzando le attività operative previste nel progetto in considerazione del

Dettagli

I NUMERI DELLO ZUCCHERO

I NUMERI DELLO ZUCCHERO 4 A P P R O FO N D I M E N TO R E D D I T I V I TÀ D E L L A B A R B A B I E TO L A D A Z U C C H E R O I NUMERI DELLO ZUCCHERO Beta, divisione di ricerca e sperimentazione agronomica di COPROB, dal 8

Dettagli

Buone pratiche agricole nei seminativi, in preparazione alle semine

Buone pratiche agricole nei seminativi, in preparazione alle semine Buone pratiche agricole nei seminativi, in preparazione alle semine Gianluca Governatori ERSA - Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Agriest, Udine 25 gennaio

Dettagli

Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA. panoramiche varietali 2007

Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA. panoramiche varietali 2007 Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA panoramiche varietali 2007 PREMESSA Le caratteristiche delle varietà riportate nelle seguenti schede sono quelle osservate nelle condizioni

Dettagli

Agricoltura di Precisione,il punto della situazione. Dr. Agr. Matteo Bertocco

Agricoltura di Precisione,il punto della situazione. Dr. Agr. Matteo Bertocco Agricoltura di Precisione,il punto della situazione Dr. Agr. Matteo Bertocco 1 Di cosa stiamo parlando L agricoltura di precisione tante definizioni, ma tutte incentrate sull utilizzo della tecnologia

Dettagli

MISURA 214 Pagamenti agroambientali

MISURA 214 Pagamenti agroambientali MISURA 214 Pagamenti agroambientali PROPOSTA DI MODIFICA ALLEGATO AZIONE 214. 12 - Metodi e tecniche di coltivazione sostenibile del tabacco TABELLE BASELINE IMPEGNI AGGIUNTIVI Roma, 30 aprile 2010 Misura

Dettagli

La storia della Patata di Bologna: una tradizione d eccellenza

La storia della Patata di Bologna: una tradizione d eccellenza La storia della Patata di Bologna: una tradizione d eccellenza La prima notizia certa riguardante la presenza della patata a Bologna risale a poco dopo la metà del 600, fra le piante dell orto botanico.

Dettagli

sperimentazione PRO.BIO.CA Tecnologie innovative per la produzione di biomassa di

sperimentazione PRO.BIO.CA Tecnologie innovative per la produzione di biomassa di Progetto di ricerca e sperimentazione PRO.BIO.CA Tecnologie innovative per la produzione di biomassa di carciofo e cardo da destinare all estrazione di composti nutraceutici Bando OIGA - annualità 2009-

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE

INDAGINE CONGIUNTURALE INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE secondo semestre 27 Piacenza, 26 febbraio 28 L Ufficio Studi di Confindustria Piacenza prosegue la sua attività di rilevamento dei dati economici riferiti alle proprie

Dettagli

Risultati del confronto varietale campagna Dal campo allo stabilimento 03/02/2015

Risultati del confronto varietale campagna Dal campo allo stabilimento 03/02/2015 Progetto di sperimentazione varietale del pomodoro da industria, dello sviluppo della filiera e agrotecnica in Provincia di Alessandria Risultati del confronto varietale campagna 2014 Dal campo allo stabilimento

Dettagli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Mattia Fumagalli Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto

Dettagli

AGRICULTURA. Il mondo vegetale alimenta l uomo. l arte alimenta l uomo

AGRICULTURA. Il mondo vegetale alimenta l uomo. l arte alimenta l uomo NUTRImentum l arte alimenta l uomo 23 aprile 2013 Marco Fabbri Presidente Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano AGRICULTURA Il mondo vegetale alimenta l uomo La pianta, un sistema

Dettagli

CAVOLI. Disciplinari Produzione Integrata: Tecniche Agronomiche, Anno Regione del Veneto Settore Fitosanitario 31

CAVOLI. Disciplinari Produzione Integrata: Tecniche Agronomiche, Anno Regione del Veneto Settore Fitosanitario 31 CAVOLI Il genere Brassica, della famiglia delle Crucifere, comprende numerose specie tra le quali la Brassica oleracea, nell ambito della quale si distinguono diverse sottospecie o varietà botaniche. Il

Dettagli

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI.

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI. A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO DELLA PROVA L obiettivo della prova

Dettagli

Frutticoltura: le vecchie varietà del territorio

Frutticoltura: le vecchie varietà del territorio Frutticoltura: le vecchie varietà del territorio MUGGIA, 27 MAGGIO 2019 Importanza della frutticoltura Frutticoltura importante nel settore agricolo italiano pensando a: Melo: Emilia Romagna e Trentino

Dettagli

Valle d Itria. Allegato alla delibera del PROGETTO FARMERS MARKET BOZZA IN LAVORAZIONE

Valle d Itria. Allegato alla delibera del PROGETTO FARMERS MARKET BOZZA IN LAVORAZIONE Cisternino (BR), lì Allegato alla delibera del PROGETTO FARMERS MARKET BOZZA IN LAVORAZIONE PREMESSA In un mercato agricolo sempre più aperto la capacità di commerciare al meglio le produzioni ha assunto

Dettagli

Raffaele Borriello Direttore Generale ISMEA. Roma, 24 luglio 2018

Raffaele Borriello Direttore Generale ISMEA. Roma, 24 luglio 2018 Raffaele Borriello Direttore Generale ISMEA Roma, 24 luglio 2018 L AGROALIMENTARE ITALIANO I NUMERI 60,4 miliardi di euro il Valore aggiunto agroalimentare, (33 mld di euro dell agricoltura, 27,4 mld dell

Dettagli

Filiera cipolla bianca di Pompei Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione del biotipo e della destinazione commerciale.

Filiera cipolla bianca di Pompei Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione del biotipo e della destinazione commerciale. Attività 2013-2014 del Centro Orticolo Campano Area Tematica Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili Filiera cipolla bianca di Pompei 2.2.1. Individuazione del fabbisogno di azoto in funzione

Dettagli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto può determinare

Dettagli

Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA. panoramiche varietali 2007

Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA. panoramiche varietali 2007 Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana' POINSETTIA panoramiche varietali 2007 PREMESSA Le caratteristiche delle varietà riportate nelle seguenti schede sono quelle osservate nelle condizioni

Dettagli

Impatto della nuova pac sui cereali italiani

Impatto della nuova pac sui cereali italiani NUOVA PAC ANALISI EFFETTI DEI NUOVI PAGAMENTI DIRETTI SULLA REDDITTIVITÀ DELLE AZIENDE Impatto della nuova pac sui cereali italiani La cerealicoltura padano veneta sarà quella più penalizzata dall applicazione

Dettagli