LE FORME GEOMETRICHE...TANTE SCATOLE...
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- Matteo Marinelli
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1 LE FORME GEOMETRICHE...TANTE SCATOLE... INSEGNANTI: SIMONA MINNUCCI MICHELA BASTIANI ANNO SCOLASTICO CLASSE: SECONDA TEMPI: GENNAIO-GIUGNO
2 OBIETTIVO FORMATIVO ESPLORARE LA REALTÀ ATTRAVERSO ESPERIENZE SENSORIALI E DI MOVIMENTO PER INIZIARE LA COSTRUZIONE DEI CONCETTI DELLA MISURA DI LUNGHEZZA E DELLE PRINCIPALI FORME GEOMETRICHE.
3 OBIETTIVI ESPLORARE LA REALTÀ PER ACQUISIRE L'IDEA CHE GLI OGGETTI POSSIEDONO UNA ESTENSIONE, CIOÈ OCCUPANO UNO SPAZIO. ESPLORARE LA REALTÀ PER ACQUISIRE L'IDEA DI DIMENSIONE DI UN OGGETTO FISICO, OVVERO COME POSSIBILITÀ DI MOVIMENTO CONSENTITO IN LUNGHEZZA- LARGHEZZA- ALTEZZA. DISTINGUERE E DENOMINARE LE PRINCIPALI FIGURE SOLIDE. RICONOSCERE ED INDIVIDUARE ATTRAVERSO LA MANIPOLAZIONE LE PRINCIPALI PROPRIETÀ DELLE FIGURE PIANE QUALI RETTANGOLI, QUADRATI, CERCHI, TRIANGOLI.
4 LE SCATOLE DOCENTI ED ALUNNI PORTANO A SCUOLA CONTENITORI DI DIVERSA FORMA
5 I BAMBINI LAVORANO SUDDIVISI IN PICCOLI GRUPPI: CLASSIFICANO I CONTENITORI SCEGLIENDO SCATOLE CHE POSSONO STARE INSIEME PER FORMA
6 I BAMBINI SOCIALIZZANO L'ESPERIENZA OGNI GRUPPO RACCONTA AI COMPAGNI IL CRITERIO DI CLASSIFICAZIONE E SPIEGA PERCHÉ UN GRUPPO DI SCATOLE PUÒ STARE INSIEME. I BAMBINI PARTECIPANO E CONDIVIDONO LE SCELTE. GLI ALUNNI DISCUTONO I CRITERI DISTINTIVI. L'INSEGNANTE FACILITA LE CONOSCENZE E NEL MOMENTO OPPORTUNO INTRODUCE TERMINI SPECIFICI CHE SOSTITUISCONO VOCABOLI MENO APPROPRIATI (VERTICE AL POSTO DI PUNTA, FACCIA AL POSTO DI QUESTO ). IN ULTIMO, DOPO AVER LAVORATO IN PICCOLI GRUPPI, INDIVIDUALMENTE E COLLETTIVAMENTE SI RIPORTA IL LAVORO SUL QUADERNO PER FISSARE I PASSAGGI PRINCIPALI.
7 ABBIAMO MESSO INSIEME QUESTE FORME PERCHÉ: OGNI SCATOLA HA: 8 VERTICI, 6 FACCE, FORMA QUADRATA SI CHIAMA CUBO OGNI SCATOLA HA: 8 FACCE DI CUI 2 FACCE DI FORMA ESAGONALE E 6 DI FORMA RETTANGOLARE 12 VERTICI SI CHIAMA PRISMA
8 ABBIAMO MESSO INSIEME QUESTE FORME PERCHÉ: OGNI SCATOLA HA: 8 VERTICI, 6 FACCE DI FORMA RETTANGOLARE SI CHIAMA PARALLELEPIPEDO OGNI SCATOLA HA: 2 FACCE DI FORMA TRIANGOLARE E 3 DI FORMA RETTANGOLARE, 6 VERTICI. SI CHIAMA PRISMA TRIANGOLARE
9 ABBIAMO MESSO INSIEME QUESTE FORME PERCHÉ: OGNI SCATOLA HA: PARTI FORMATE DA LINEE RETTE, PARTI FORMATE DA LINEE CURVE, 16 VERTICI. OGNI OGGETTO HA LA FORMA ARROTONDATA. SI CHIAMA FORMA ROTOLANTE.
10 COSTRUZIONE COLLETTIVA DI UNA MAPPA INSIEME GLI ALUNNI SI CONFRONTANO E CLASSIFICANO LE SCATOLE DIVIDENDOLE TRA ROTOLANTI E NON ROTOLANTI CON LE RISPETTIVE RAMIFICAZIONI. COSTRUZIONE COLLETTIVA DI UNA MAPPA DEL PERCORSO FIN QUI EFFETTUATO UTILIZZANDO IL DIAGRAMMA AD ALBERO.
11 LAVORO INDIVIDUALE POI LAVORO COLLETTIVO OGNI ALUNNO RITAGLIA LE SCATOLE LUNGO LE PIEGATURE (SPIGOLI) E OTTIENE TANTE FORME. DISCUSSIONE COLLETTIVA SULLE SOMIGLIANZE E DIFFERENZE TRA FIGURE SOLIDE E FIGURE PIANE. OGNI ALUNNO, A TURNO, PROVA A MISURARE LA GRANDEZZA DELLE SCATOLE: SCOPERTA DELLE TRE DIMENSIONI. DISCUSSIONE COLLETTIVA SU COME SI MISURA (COME SI USA UN RIGHELLO...).
12 LAVORO DI CLASSIFICAZIONE A COPPIE OGNI COPPIA DI BAMBINI SCEGLIE E RAGGRUPPA LE FORME SIMILI RITAGLIATE DALLE SCATOLE. OGNI GRUPPO SOCIALIZZA I CRITERI DELLA CLASSIFICAZIONE. I COMPAGNI, ATTRAVERSO LA DISCUSSIONE, MODIFICANO E CONDIVIDONO LE SCELTE EFFETTUATE.
13 QUESTE FORME POSSONO STARE INSIEME PERCHÉ: HANNO LINEE CURVE, SI CHIAMANO CERCHI. HANNO LINEE CURVE E LINEE RETTE
14 LE LINEE USO DI NASTRI TIRATI PER FARE TANTE LINEE RETTE. DISEGNO SUL QUADERNO DI LINEE RETTE. RICERCA NELL'AULA DI LINEE RETTE. SCELTA DI UNA LINEA RETTA (UNA FUGA NEL PAVIMENTO PIASTRELLATO). PASSEGGIATA DI UN BAMBINO LUNGO LA LINEA RETTA E OSSERVAZIONE COLLETTIVA DELLA POSSIBILITÁ DI MUOVERSI SOLO IN 2 VERSI: IL MONDO È TUTTO LÍ...
15 COLLETTIVAMENTE PROPOSTA DELLA DOMANDA: COME POSSIAMO SCOPRIRE QUANTO SONO LUNGHE DUE LINEE RETTE? (IN QUESTO CASO 2 NASTRI). CONDIVISIONE DI IDEE E VERIFICA DELLE STESSE: MISURARE CIASCUNA LINEA E ADDIZIONARE I RISULTATI. CONGIUNGERE LE 2 ESTREMITÀ DELLE LINEE (COME PER FORMARNE UNA SOLA) E MISURARE IL TOTALE DELLA LUNGHEZZA.
16 SOLUZIONE COLLETTIVA DI UN PROBLEMA... NEL MISURARE I DUE NASTRI UN SOLO RIGHELLO NON È SUFFICIENTE. LE PROPOSTE SONO STATE DIVERSE: ACCOSTARE PIÙ RIGHELLI UNO ACCANTO ALL'ALTRO, USARE UN SOLO RIGHELLO MA METTERE IL DITO COME SEGNAPOSTO PER INDICARE DOVE POSIZIONARLO SUCCESSIVAMENTE E MOLTIPLICARE LA LUNGHEZZA DEL RIGHELLO PER LE VOLTE RIPETUTE, USARE UNA RIGA MOLTO PIÙ LUNGA OPPURE UN METRO CHE USANO I MURATORI.
17 LAVORO COLLETTIVO USO DI NASTRI PER CREARE LINEE CURVE. DISEGNO SUL QUADERNO DI LINEE CURVE. USO DI NASTRI PER CREARE LINEE RETTE E CURVE APERTE, CHIUSE, SEMPLICI E INTRECCIATE. USO DI NASTRI PER CREARE LINEE CHIUSE EVIDENZIANDO LA REGIONE INTERNA, ESTERNA E IL CONFINE (CONTORNO O BORDO).
18 LAVORO INDIVIDUALE E POI DISCUSSIONE COLLETTIVA IMMAGINE MENTALE DELLA LINEA... OGNI ALUNNO AD OCCHI CHIUSI TASTA CON LA MANO UNA LINEA CREATA CON IL FILO DI FERRO DALL'INSEGNANTE. DOPO AVER TASTATO LA LINEA, OGNI ALLIEVO LA DISEGNA SUL QUADERNO E LA CLASSIFICA. I COMPAGNI VERIFICANO L'ESATTEZZA DEL DISEGNO E LA COMMENTANO.
19 GIOCO INDIVIDUALE LINEA MODELLATA CON IL FILO DI FERRO E TASTATA AD OCCHI CHIUSI. LINEA DISEGNATA.
20 LA DIREZIONE... GIOCO DELLA BACCHETTA LAVORO IN GRUPPI OGNI BAMBINO HA IN MANO UNA BACCHETTA DI PLASTICA COLORATA COME PROLUNGAMENTO DEL PROPRIO BRACCIO. UN ALUNNO, IL CAPO DEL GRUPPO, PUNTA LA BACCHETTA IN UNA DIREZIONE A PIACERE; GLI ALTRI DEVONO INDIRIZZARE LA PROPRIA BACCHETTA NELLO STESSO MODO. OGNI BACCHETTA HA LA STESSA DIREZIONE DELLE ALTRE.
21 PRESENTAZIONE COLLETTIVA DI UN PROBLEMA PROPOSTA: COME FACCIAMO AD ESSERE SICURI CHE LE LINEE HANNO LA STESSA DIREZIONE? GLI ALUNNI CONDIVIDONO LE IDEE. IPOTIZZANO CHE LE LINEE HANNO LA STESSA DIREZIONE SE MANTENGONO SEMPRE LA STESSA DISTANZA TRA DI LORO. VERIFICA DELLE IPOTESI CON L'UTILIZZO DEL RIGHELLO. I SI RIPORTA IL LAVORO SUL QUADERNO.
22 I BAMBINI PARTECIPANO, CONDIVIDONO LE SCELTE E VERIFICANO LE IPOTESI DISPOSIZIONE DI LINEE CON LA STESSA DIREZIONE GIOCO DELLA BACCHETTA: LE LINEE SONO INDIRIZZATE NELLO STESSO MODO MISURAZIONE DELLA DISTANZA TRA LE LINEE
23 DIREZIONI SPECIALI LINEE ORIZZONTALI LAVORO IN COPPIE OGNI COPPIA DI BAMBINI È MUNITA DI UN PEZZO DI FIL DI FERRO (LINEA RETTA) E DI ALCUNE PERLINE. OGNI GRUPPO INFILA LE PERLINE NEL FIL DI FERRO E POI TROVA LA DIREZIONE CHE NON FA CADERE LE PERLINE. LA LINEA È ORIZZONTALE SE LE PERLINE NON CADONO.
24 DIREZIONI SPECIALI LINEE VERTICALI LAVORO IN GRUPPI UN BAMBINO TIENE IN MANO UN FILO A PIOMBO (UN FILO DAL QUALE PENDE UN PESO). ALCUNI COMPAGNI HANNO IN MANO UNA BACCHETTA DI PLASTICA E LA INDIRIZZANO NELLO STESSO MODO. LE LINEE HANNO LA STESSA DIREZIONE: SONO VERTICALI.
25 I BAMBINI SOCIALIZZANO I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE QUESTE FORME POSSONO STARE INSIEME PERCHÈ HANNO: 3 VERTICI 3 LINEE RETTE O LATI (ALCUNE PIÙ LUNGHE, ALTRE PIÙ CORTE) UN CONFINE UNA REGIONE INTERNA SI CHIAMANO TRIANGOLI 6 VERTICI 6 LINEE RETTE UN CONFINE UNA REGIONE INTERNA SI CHIAMANO ESAGONI
26 QUESTE FORME POSSONO STARE INSIEME PERCHÈ HANNO: 4 VERTICI 4 LINEE RETTE (I LATI OPPOSTI, CHE SI GUARDANO, SONO GEMELLI) UN CONFINE UNA REGIONE INTERNA SI CHIAMANO RETTANGOLI 4 VERTICI 4 LATI (ALCUNI PIÙ LUNGHI, ALTRI PIÙ CORTI) UN CONFINE UNA REGIONE INTERNA
27 QUESTE FORME POSSONO STARE INSIEME PERCHÈ HANNO: 8 VERTICI 8 LATI UN CONFINE UNA REGIONE INTERNA SI CHIAMA OTTAGONO
28 COSTRUZIONE DI MODELLI DI RETTANGOLI LAVORO IN PICCOLI GRUPPI E SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA OGNI PICCOLO GRUPPO USA MATERIALE STRUTTURATO PER LA COSTRUZIONE DI MODELLI DI RETTANGOLI. A TURNO, UN ELEMENTO DEL GRUPPO ESPONE L'ATTIVITÀ SVOLTA EVIDENZIANDO LE CARATTERISTICHE DEL RETTANGOLO. DISCUSSIONE COLLETTIVA E SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA. I BAMBINI RICERCANO GLI EVENTUALI ERRORI DI COSTRUZIONE.
29 CARATTERISTICHE DEL RETTANGOLO SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA ABBIAMO SCOPERTO CHE PER COSTRUIRE IL RETTANGOLO DOBBIAMO USARE: 2 STRISCE PIÙ CORTE DELLA STESSA LUNGHEZZA, 2 STRISCE PIÙ LUNGHE DELLA STESSA LUNGHEZZA, 4 FERMACAMPIONI COME VERTICI, ABBIAMO CAPITO CHE LE STRISCE DELLA STESSA LUNGHEZZA NON DEVONO ESSERE ATTACCATE, MA DEVONO ESSERE IN POSIZIONE OPPOSTA.
30 COSTRUZIONE DI RETTANGOLI LAVORO IN PICCOLI GRUPPI COSTRUZIONE DI MODELLI DI RETTANGOLI RICERCA DI ERRORI NELLA COSTRUZIONE
31 ASSI DI SIMMETRIA LAVORO INDIVIDUALE OGNI BAMBINO RITAGLIA UN RETTANGOLO DI CARTA. POI L'INSEGNANTE PONE LA SEGUENTE DOMANDA: COME PUOI VERIFICARE CHE IL TUO RETTANGOLO ABBIA I LATI OPPOSTI UGUALI? I BAMBINI SPERIMENTANO CHE POSSONO VERIFICARE L'UGUAGLIANZA ATTRAVERSO LA PIEGATURA DELLA FIGURA. LA PIEGATURA È L'ASSE DI SIMMETRIA. GLI ALUNNI SCOPRONO CHE IL RETTANGOLO HA DUE ASSI DI SIMMETRIA.
32 ASSE DI SIMMETRIA IL RETTANGOLO HA DUE ASSI DI SIMMETRIA
33 COSTRUZIONE DI MODELLI DI QUADRATI LAVORO IN PICCOLO GRUPPO E SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA OGNI PICCOLO GRUPPO USA MATERIALE STRUTTURATO PER COSTRUIRE MODELLI DI QUADRATI A TURNO, UN ELEMENTO DEL GRUPPO ESPONE L'ATTIVITÀ SVOLTA EVIDENZIANDO LE CARATTERISTICHE DEL QUADRATO. DISCUSSIONE COLLETTIVA E SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA. I BAMBINI RICERCANO EVENTUALI ERRORI DI COSTRUZIONE.
34 CARATTERISTICHE DEL QUADRATO SOCIALIZZAZIONE DELL'ESPERIENZA ABBIAMO CAPITO CHE PER COSTRUIRE UN QUADRATO DOBBIAMO USARE: 4 STRISCE DELLA STESSA LUNGHEZZA, 4 FERMACAMPIONI COME VERTICI.
35 COSTRUZIONE DI MODELLI DI QUADRATO LAVORO IN PICCOLI GRUPPI USO DI MATERIALE STRUTTURATO
36 ASSI DI SIMMETRIA DEL QUADRATO LAVORO INDIVIDUALE OGNI BAMBINO HA RITAGLIATO ALCUNI QUADRATI. CIASCUN ALUNNO HA CERCATO GLI EVENTUALI ASSI DI SIMMETRIA DI OGNI FIGURA. LA CLASSE HA SCOPERTO CHE IL QUADRATO POSSIEDE 4 ASSI DI SIMMETRIA.
37 ALLA RICERCA DELLA MIA PARTE SIMMETRICA LAVORO DI COPPIA OGNI BAMBINO È CHIAMATO, UNO ALLA VOLTA, A CERCARE TRA I COMPAGNI UN AMICO/A SIMMETRICO PER ALTEZZA E CORPORATURA. IN OGNI COPPIA, UN BAMBINO SCEGLIE UNA POSIZIONE MENTRE L'ALTRO SI COMPORTA COME SE FOSSE UNO SPECCHIO. A TURNO, OGNI COPPIA MOSTRA AI COMPAGNI LE POSIZIONI. I BAMBINI SOCIALIZZANO LE PROPRIE OSSERVAZIONI ED EVENTUALI CORREZIONI DI SIMMETRIE. GLI ALUNNI IMMAGINANO LO SPECCHIO POSIZIONATO DAVANTI, DI LATO E SOTTO.
38 LAVORO IN COPPIA
39 LAVORO IN COPPIA
40 LAVORO INDIVIDUALE OGNI BAMBINO HA DISEGNATO SUL QUADERNO ALCUNI ESEMPI DI FIGURE CON L'ASSE DI SIMMETRIA ESTERNO POSIZIONATO A DESTRA, A SINISTRA E SOTTO.
41 SIMMETRIA IN NATURA LAVORO INDIVIDUALE E SOCIALIZZAZIONE DELL'OSSERVAZIONE AD OGNI BAMBINO VIENE DATA UNA FOGLIA. SOCIALIZZAZIONE DELL'OSSERVAZIONE: OGNI FOGLIA HA UN PROPRIO ASSE DI SIMMETRIA. VERIFICA DELLO STESSO ATTRAVERSO LA PIEGATURA. DISEGNO DELLA FOGLIA SUL QUADERNO ATTRAVERSO LA TECNICA DEL FROTTAGE. RICONOSCIMENTO, ANCHE DAL DISEGNO, DELL'ASSE DI SIMMETRIA.
42 LAVORO INDIVIDUALE TECNICA DEL FROTTAGE
43 COSTRUZIONE DI FIGURE LAVORO IN COPPIE POI LAVORO INDIVIDUALE AD OGNI COPPIA VIENE DISTRIBUITO MATERIALE DI VARIO TIPO: FOGLIE, TAPPI, FAGIOLI. OGNI COPPIA COSTRUISCE UNA FIGURA, SCEGLIE UN'ASSE DI SIMMETRIA (UNA PENNA) E COSTRUISCE LA FIGURA SIMMETRICA. OGNI GRUPPO SOCIALIZZA L'ESPERIENZA E CONTROLLA CON L'USO DI UNO SPECCHIETTO IL LAVORO SVOLTO. INFINE OGNI ALUNNO RIPORTA SUL QUADERNO L'ATTIVITÀ.
44 COSTRUZIONE DI FIGURE
45 COSTRUZIONE DI FIGURE SIMMETRICHE CONTROLLO DEL LAVORO CON LO SPECCHIETTO
46 COSTRUZIONE DI FIGURE SIMMETRICHE
47 ANCORA SIMMETRIE LAVORO IN COPPIA OGNI COPPIA HA A DISPOSIZIONE ALCUNI FOGLI E MATERIALE VARIO (TAPPI, FOGLIE, ETC.) OGNI PICCOLO GRUPPO PIEGA UN FOGLIO, POI APPOGGIA LUNGO LA PIEGATURA METÀ OGGETTO, RIPASSA IL CONTORNO CON LA MATITA E LO TAGLIA. RICREA IN QUESTO MODO LA FIGURA INTERA TROVANDO L'ASSE DI SIMMETRIA INTERNA.
48 LAVORO IN COPPIE
49 RITAGLIO E CREO... LAVORO IN COPPIE
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