Prof.ssa Federica Guerini, Linguistica Generale (Modulo 2) - a.a Spunti di riflessione ed esercizi
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- Serafina Cosentino
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1 Prof.ssa Federica Guerini, Linguistica Generale (Modulo 2) - a.a Spunti di riflessione ed esercizi 1. Associare ciascuno dei prototipi di repertorio elencati nella colonna di sinistra con uno (o più) degli esempi riportati nella colonna di destra: a. Bilinguismo o plurilinguismo 1. Italia contemporanea 2. Isola di Haiti b. Diglossia 3. Canada 4. Toscana c. Bidialettismo 5. Alto Adige 6. Italia nel VI-VII sec. d. C. d. Dilalìa 7. Regno d'italia nella seconda metà dell' Correggere gli errori contenuti all interno delle seguenti affermazioni: a. Nel nostro Paese, attualmente, gli ambiti funzionali di italiano e dialetto sono nettamente separati: l italiano può essere (ed è effettivamente) usato nei contesti 'alti', scritti e formali, ma anche in contesti molto informali, gergali e nel dominio della famiglia, che fino ad alcuni decenni or sono era dominio esclusivo dei singoli dialetti; b. Il primo studioso che classificò le parlate romanze presenti in territorio italiano fu Graziadio Isaia Ascoli, fondatore della rivista Archivio Glottologico Italiano; c. Il termine isoglossa indica una linea ideale che, in una carta linguistica, rappresenta graficamente tutti i punti che differiscono per la presenza di almeno un elemento / fenomeno linguistico; perciò delimita l area in cui tale fenomeno è presente, ne segna il limite di diffusione. d. La classificazione delle parlate romanze nella penisola italiana seguita attualmente è quella proposta dallo studioso di nome Gerhald Rohlfs e fondata sul concetto di italo-romanzo, con il quale si allude al complesso delle "svariate parlate della Penisola e delle Isole che hanno scelto già da tempo, come lingua guida l italiano". 3. Associare ciascuno degli esempi di tratti linguistici riportati nella colonna di sinistra con una delle definizioni elencate nella colonna di destra: 1- lat. FĪLIOLUS > berg. [fjøl], 'figlio' A) PALATALIZZAZIONE della vocale [a] tonica latina; 2- lat. SŌLĀRIUM > berg. [soˈler], 'solaio' B) tendenza alla DE-GEMINAZIONE CONSONANTICA; 1
2 3- lat. CAESA > berg. [ˈseza], 'siepe' C) PALATALIZZAZIONE del nesso consonantico lat. -CT-; 4- lat. MEDIUM > berg. [mɛs], 'mezzo' D) APOCOPE vocali atone pre- e post toniche latine; 5- lat. CATTUS > berg. [gat], 'gatto' E) presenza di vocali TURBATE o anteriori arrotondate ; 6- lat. EXSŪCTUS > berg. [søʧ], 'asciutto' F) LENIZIONE delle occl. sorde intervocaliche latine; 4. Secondo un aneddoto popolare, l'imperatore Carlo V sarebbe stato solito affermare: «Parlo spagnolo a Dio, italiano alle donne, francese agli uomini e tedesco al mio cavallo». Quale fenomeno di mescolanza di lingue nel discorso è rappresentato in tale affermazione? 5. Commentare i seguenti esempi (tratti da un corpus di interviste ad ex-partigiani della Seconda Guerra Mondiale), indicando quale (o quali) fenomeni sono rappresentati: (1) CPf [ ] perché la Russia/ ohi, en g-a laˈgat fɔ centomila uomini noi in Russia! ˈɛko, ˈɛko! Questo è quello che le dico [ ] '[ ] perché la Russia/ohi, ci abbiamo lasciato centomila uomini noi in Russia! Ecco, ecco! Questo è quello che le dico [ ]'. (2) Fm [...] insomma, avevamo l ordine di portare o un ramoscello o in mano o all occhiello, reˈgorde ˈmia de preˈʧih, e ho visto diversi altri con 'ste ramoscello [...] '[...] insomma avevamo l ordine di portare un ramoscello o in mano o all occhiello, non ricordo di preciso e ho visto diversi altri con questo ramoscello [...]'. (3) LPm [ ] perché è così, noi abbiamo fatto una cosa che/ noi non pensavamo de fa la ˈstoria, i partigiani volevano solo finire la guerra/ finire la guerra e npjaˈntala le con gli oscuramenti, con i bombardaˈmenʧ, kol ˈmia manˈʤa, eccetera, e questo qui secondo me ha avuto un grande effetto. '[ ] perché è così, noi abbiamo fatto una cosa che/ noi non pensavamo di fare la storia, i partigiani volevano solo finire la guerra/ finire la guerra e finirla [lì] con gli oscuramenti,con i bombardamenti, col non mangiare, eccetera, e questo qui secondo me ha avuto un grande effetto'. (4) Fm [...] io so ke g-o di aˈskulta, so che si chiamava Ceco anche lui, Ceco accompagnami, io non li conosco, magari ˈzbaʎe kamjunˈsi, mi ha accompagnato e lì son salito sul camioncino [...] '[...] io so che gli ho detto ascolta, so che si chiamava Ceco anche lui, Ceco accompagnami io non li conosco, magari sbaglio camioncino, mi ha accompagnato e lì sono salito sul camioncino [...]'. 2
3 6. Correggere gli errori contenuti all interno delle seguenti affermazioni: a) La commutazione di codice è strettamente legata alla nozione di dominio introdotta da Fishman, con la quale si indicano le diverse classi di situazioni nelle quali ciascuna delle lingue a disposizione di un parlante (o di una comunità) viene utilizzata; b) Alcuni studi hanno dimostrato che la capacità di realizzare commutazioni di codice di tipo interfrasale tende ad essere padroneggiata solo dai parlanti più abili, in possesso di una buona competenza in entrambi i sistemi linguistici in contatto, mentre i parlanti con maggiori incertezze si limiterebbero alla realizzazione di commutazioni al di sotto dei confini di frase (intra-frasale); c) L'esame di un enunciato plurilingue permette di rilevare la presenza di una lingua qualitativamente e quantitativamente dominante (lingua base o matrice), che fornisce la cornice morfosintattica dell enunciato ed il maggior numero di morfemi, e distinguerla rispetto alla lingua incassata, che emerge nell ambito dei costituenti misti (siano essi proposizioni o sintagmi); d) Nelle comunità caratterizzate da condizioni di plurilinguismo stabili e consolidate, la giustapposizione di sistemi linguistici diversi all interno del medesimo enunciato tende ad essere un comportamento stigmatizzato dagli stessi parlanti che lo praticano. 7. Giovan Battista Pellegrini era solito osservare (scherzosamente) che, negli anni immediatamente successivi all'unità di Italia, la sola lingua di minoranza nel nostro paese era proprio l'italiano. A cosa intendeva alludere? E se l'italiano era "lingua di minoranza", perché è stato scelto come lingua nazionale del neonato Regno d'italia? 8. Associare ciascuno degli esempi di tratti linguistici caratteristici della varietà di italiano popolare (riportati nella colonna di destra) con uno dei fenomeni elencati nella colonna di sinistra: a- Che polivalente; b- Scomposizione di espressioni lessicali complesse; c- Negazione semplice, post-verbale; d- Uso di che come introduttore generico di una subordinata; e- Concordanza ad sensum; A- sempre tenendo presente di tagliar fuori le strade, perché le strade era pericoloso! B- cinque o sei operai sono stati picchiati, che uno ha portato il busto perfino che è campato. C- Noi chiedevamo i documenti alla gente che c erano sulle corriere D- Noi, la Russia, sapevamo quasi neanche che c era E- In quel momento lì è morto un mio amico, che eravamo stati assieme fino a cinque minuti prima! 3
4 9. Quali caratteristiche sociali ci aspettiamo di osservare nel "parlante tipico" di dialetto? 10. Collocare le seguenti varietà nell ambito della griglia proposta da Kloss (1988) al fine di esemplificare i diversi gradi di elaborazione di una lingua: Dialetto bresciano; rumeno; ladino dolomitico; dialetto veneto; irlandese; italiano, inglese. 11. Associare ciascuno dei concetti elencati nella colonna di sinistra con una delle definizioni citate nella colonna di destra: i) Dachsprache 'lingua tetto' A- Classe di situazioni nelle quali una lingua o una varietà di lingua a disposizione di un parlante plurilingue può potenzialmente essere utilizzata; ii) Koiné iii) Dialetto iv) Dominio B- Sistema linguistico al quale una lingua poco elaborata, ma ad esso affine, può attingere nella produzione di testi scritti; C- Norma, modello di riferimento per la scrittura delle parole di una lingua; D- Varietà di ampia diffusione nata dall'adattamento reciproco di varietà diverse, ciascuna delle quali ha rinunciato a particolarità spiccatamente locali; v) Ortografia E- Sistema linguistico sociolinguisticamente subordinato ad una lingua; 12. Commentare i seguenti frammenti (tratti dal testo di Giovanni Ruffino 2006, L indialetto ha la faccia scura, Palermo, Sellerio) mettendo in luce quali si riferiscono a ragioni diastratiche, quali a ragioni diatopiche, quali a ragioni diamesiche e quali a ragioni diafasiche. a) Mio papà è di Romanenga e quando si esprime con quel dialetto non ci capisco niente (Socino, Cremona). b) La lingua italiana la parlano molto, di solito gli uomini importanti. Il dialetto lo parlano i campagnoli, gente della montagna (Cervasca, Cuneo). c) L'italiano lo sappiamo scrivere perché lo studiamo invece il dialetto lo sappiamo parlare, però non lo sappiamo scrivere e non lo studiamo (Gignod, Aosta). d) Il dialetto è vecchio e infatti gli anziani parlano il dialetto (Perfugas, Sassari). e) Il dialetto è una lingua parlata nei paesi, dove la gente non ha molti soldi, invece la lingua italiana è parlata nei paesi dove la gente è ricca (Caserta). 4
5 f) Vorrei che tutta la Sicilia parlasse l'italiano, compresi i delinquenti (Palermo). g) Il dialetto non è molto corretto e non si può scrivere (Sarnònico, Trento). h) Il dialetto è una lingua che parlano e capiscono solo gli abitanti del paese in cui si parla (Nepi, Viterbo). i) La lingua italiana serve per parlare alle maestre o per le interrogazioni oppure per qualche informazione. La lingua dialettale invece serve per parlare a modo nostro (Resana, Treviso). 13. Classificare ciascuna delle affermazioni indicate di seguito come un esempio di A- pratica linguistica; B- ideologia linguistica; C- pianificazione linguistica: i. chi parla in dialetto è una persona provinciale e poco istruita; ii. iii. iv. i cittadini stranieri che vogliono ottenere la cittadinanza italiana devono dimostrare un certo grado di conoscenza della lingua nazionale; introduzione dell insegnamento di una lingua straniera sin dal primo anno della scuola primaria; impiego di prestiti dall inglese, da parte di un giornalista, come scelta stilistica di prestigio, in luogo dei corrispondenti lessemi in italiano; v. il francese è una lingua melodiosa e musicale, mentre il tedesco è una lingua dura e ostica; vi. Impiego di te come pronome soggetto di seconda persona singolare (ad es. Se lo dici te, allora ci credo ), da parte di un parlante non più giovane (e non di origini toscane), come strategia per sembrare più giovane e informale. 14. Il frammento riprodotto di seguito è tratto dal Corriere della Sera on-line e riporta il commento di un lettore alla notizia (pubblicata sul sito web del medesimo quotidiano in data 12 febbraio 2014) secondo cui, a causa della penuria di fondi pubblici, l'insegnamento dell'inglese nelle scuole materne sarebbe stato momentaneamente sospeso. Commentare tutti gli aspetti che si ritengono interessanti. 5
6 15. Correggere l'errore (o gli errori) contenuti all'interno delle seguenti affermazioni: i) Gli atteggiamenti linguistici non sono direttamente osservabili, si possono soltanto dedurre sulla base del comportamento. Il comportamento è dunque il solo canale di accesso che il ricercatore ha a disposizione al fine di venire a conoscenza degli atteggiamenti di un certo parlante. ii) È molto più facile nutrire atteggiamenti negativi nei confronti delle lingue di cui si possiede almeno un certo grado di competenza, piuttosto che nei confronti di lingue che non si è mai avuto modo di conoscere o che si è appreso solo superficialmente. iii) Come ha osservato Labov, all interno di una comunità linguistica gli atteggiamenti tendono ad essere molto difformi, sebbene gli appartenenti alla comunità condividano un insieme di norme linguistiche di appropriatezza e di risorse verbali, che consentono di produrre ed interpretare il parlato in modo omogenea. iv) Il prestigio che si attribuisce ad una certa (varietà di) lingua è indessicale, ovvero, dipende dal tipo di testi che si possono produrre attraverso tale lingua. 16. Fornire nella colonna di destra una breve definizione delle nozioni elencate nella colonna di sinistra: a) Language shift (sostituzione di l.)... b) Semi-speakers (semi-parlanti). c) Decadenza linguistica d) Suicidio linguistico 17. Indicare quale delle seguenti affermazioni illustrano un'opinione, un pregiudizio, uno stereotipo: a) Mi piace sentir parlare il dialetto della regione in cui vivo; b) Lo studio del latino e del greco antico favorisce lo sviluppo cognitivo e la capacità di apprendimento di tutte le altre discipline scolastiche; 6
7 c) I figli degli immigrati non riusciranno mai ad imparare bene l'italiano, di conseguenza la loro presenza in classe finisce per rallentare il processo di apprendimento di tutti gli altri alunni; d) Il tedesco è una lingua difficile da imparare, mentre lo spagnolo è una lingua facile; e) Preferisco leggere romanzi in lingua inglese, anziché in italiano; f) Le persone che parlano solo il dialetto sono rozze e poco intelligenti. 18. Commentare il seguente frammento di italiano popolare (tratto dalla raccolta di Leo Spitzer 1921), individuando almeno 3 tratti tipici di questa varietà. 19. Commentare il seguente frammento tratto da un intervista ad un immigrato ghanese di prima generazione (ovvero, nato in Ghana), al quale è appena stato chiesto se gli capita mai di mescolare (mix) le diverse lingue che conosce mentre parla. Immigrato: NO, NO, I DON'T MIX, NO, I DON'T MIX! SO, THERE ARE SOME YEARS/ [si interrompe e considera di nuovo la domanda che gli è stata rivolta] ah sì, sì, posso NOBODY IS PERFECT IN THE WORLD! No, no, io non mischio, no, io non mischio! Ecco, alcuni anni/ ah sì, sì, posso Nessuno è perfetto a questo mondo! 7
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