Autovalutazione d istituto
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- Modesto Piccinini
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO MARGHERITA HACK Baluardo Partigiani n NOVARA CM: NOIC82700X CF: tel. e fax ANNO SCOLASTICO Autovalutazione d istituto Già da alcuni anni, il nostro istituto ha intrapreso un percorso di analisi, svolto dall interno, al fine di rispondere ad un esigenza sentita internamente e di evidenziare i punti di forza e di criticità dello stesso. La partecipazione di tutte le principali componenti della comunità educativa è necessaria affinché l analisi e la valutazione rispettino i diversi punti di vista e bisogni. L incontro delle diverse componenti della scuola, che sono chiamate ad esprimersi e a mettere a confronto le loro visioni, è inoltre importante per sviluppare e consolidare ulteriormente il senso d appartenenza all istituto scolastico. I risultati ottenuti al termine dell autovalutazione costituiranno il punto di partenza per la messa in atto di misure di sviluppo e di miglioramento oppure per impostare un progetto educativo d istituto. Guida alla lettura dei questionari Questionario docenti Il questionario insegnanti si propone di rilevare le opinioni degli insegnanti su alcuni aspetti della vita scolastica e sul funzionamento della scuola nella quale lavorano ed è composto da 4 scale: la scala sul clima scolastico; la scala sulla collaborazione con le famiglie e il territorio; la scala sulla collaborazione tra insegnanti; la scala sulle politiche scolastiche. La scala sul clima scolastico, composta da 8 domande, ha l obiettivo di rilevare quanto gli insegnanti stiano bene a scuola attraverso la rilevazione della loro percezione del rapporto sia con i colleghi sia con il personale ATA (esempi di item sono: "In questa scuola, docenti e personale ATA collaborano positivamente"; "In questa scuola i miei rapporti con i colleghi sono difficili"). Si valuta inoltre il rispetto delle regole degli studenti e il rapporto con le famiglie (esempi di item sono: "In questa scuola è difficile far rispettare agli studenti le regole di comportamento"; "In questa scuola le famiglie apprezzano il lavoro degli insegnanti"). La seconda scala, collaborazione con le famiglie e il territorio, ha l obiettivo di indagare con 5 domande quanto la scuola stimoli la partecipazione delle famiglie alle sue iniziative e la collaborazione con gli enti del territorio (esempi di item sono: "Questa scuola stimola la partecipazione delle famiglie alle sue iniziative"; "Questa scuola promuove attività rivolte al territorio"). 1
2 La scala sulla collaborazione tra insegnanti ha l obiettivo di misurare con 3 domande quanto gli insegnanti (anche di diverso ambito disciplinare) si confrontano durante il corso dell anno scolastico, condividendo materiali utili per l insegnamento o informazioni sugli studenti (esempi di item sono: "In questa scuola i colleghi dello stesso ambito disciplinare o dipartimento si confrontano regolarmente nel corso dell anno scolastico"; "In questa scuola i colleghi della stessa classe si scambiano regolarmente informazioni sugli studenti"). Infine, la scala sulle politiche scolastiche ha l obiettivo di rilevare, con 6 domande, la capacità della scuola di adottare politiche scolastiche specifiche. Ad esempio, l inclusione degli studenti con disabilità, gli interventi per gli studenti che restano indietro o che provengono da un altro contesto culturale, l attenzione per gli studenti più brillanti. Esempi di item sono: "Questa scuola realizza efficacemente l inclusione degli studenti di origine straniera"; "Questa scuola trascura lo sviluppo delle potenzialità degli studenti più brillanti". Nel questionario sono state inoltre previste una serie di domande aggiuntive (10 in totale) che riguardano le attività e le strategie didattiche svolte dagli insegnanti in classe. Agli insegnanti, in particolare, è stato chiesto quali delle attività e strategie didattiche proposte svolgono maggiormente in classe. È stata infatti data la possibilità di scegliere due tra le attività e strategie proposte, indicando quale tra le due viene utilizzata come prima e quale come seconda. Questa modalità di risposta è stata scelta al fine di limitare il rischio di risposte socialmente desiderabili da parte degli insegnanti. Si è preferito forzare gli insegnanti ad esprimere una preferenza individuando due attività o strategie più utilizzate rispetto alle altre. Sia le domande sulle attività didattiche svolte, sia quelle sulle strategie, in parte, riflettono quelle poste agli studenti, ponendole dal punto di vista dell organizzazione e della strutturazione delle stesse da parte degli insegnanti. Questionario genitori Il questionario genitori si propone di rilevare la percezione dei genitori sulla qualità dell insegnamento offerto dalla scuola, sulla qualità delle relazioni tra studenti e insegnanti e tra genitori e insegnanti, e, in generale, sul funzionamento dell istituzione scolastica. Tre sono le scale di cui è composto il questionario genitori: la scala sulla percezione dell insegnamento; la scala sul benessere dello studente a scuola; la scala sull organizzazione e il funzionamento della scuola. La scala sulla percezione dell insegnamento si propone di indagare con 10 domande la percezione del genitore sui diversi aspetti che caratterizzano la professionalità degli insegnanti, come la trasmissione di competenze disciplinari specifiche (esempi di item sono: "Mio figlio sta acquisendo un buon metodo di studio in questa scuola"; "Gli insegnanti aiutano mio figlio ad acquisire buone capacità matematiche e scientifiche"). Si valuta inoltre il rapporto del docente con lo studente (esempi 2
3 di item sono: "Gli insegnanti incoraggiano mio figlio"; "Gli insegnanti trascurano gli interessi e le attitudini di mio figlio "). La scala sul benessere dello studente si propone di indagare, con 6 domande, la percezione del genitore sulla qualità dei rapporti che intercorrono tra gli studenti in classe e sulla presenza di comportamenti aggressivi tra studenti o su comportamenti socialmente competenti (esempi di domande sono: " Mio figlio si trova bene con i compagni"; " Mio figlio è apprezzato dai compagni"). Infine la scala sull organizzazione e il funzionamento della scuola si propone di indagare, con 10 domande, la percezione del genitore sulla gestione della scuola, i servizi offerti, l utilizzo di laboratori e di attrezzature (esempi di domande sono: "In questa scuola i laboratori sono usati regolarmente"; "In classe vengono utilizzate regolarmente le attrezzature"). Questionario studenti Il Questionario Studenti si propone di rilevare la percezione dello studente rispetto ad alcuni fattori ritenuti fondamentali per il successo scolastico ed è composto da tre scale, ossia: la scala di autoefficacia scolastica; la scala sui comportamenti problematici tra compagni di classe; la scala sul grado di accettazione sociale che ciascuno studente sente di percepire dai propri compagni di classe. La scala di autoefficacia scolastica si propone di indagare, con 5 domande, la percezione degli studenti rispetto a quanto si sentono capaci nelle attività connesse allo studio, come concentrarsi senza distrarsi o finire i compiti per casa (esempi di item sono: "Sono capace di ricordare ciò che ho studiato"; "Sono capace di concentrarmi nelle attività scolastiche senza distrarmi"). Per i comportamenti problematici è stata utilizzata una scala composta da 6 domande con l'obiettivo di misurare l'incidenza di comportamenti aggressivi tra compagni di classe. Vengono presi in esame sia i comportamenti aggressivi agiti dallo studente (esempi di item sono "Mi è capitato di dare spinte, calci, pugni ad alcuni compagni di classe"; "Mi è capitato di prendere in giro alcuni compagni di classe) sia quelli che lo studente dichiara di subire da altri compagni (esempi di item sono In classe alcuni compagni mi prendono in giro"; "In classe alcuni compagni mi dicono parolacce"). Per l'accettazione sociale è stata utilizzata una scala, composta da 5 domande, il cui obiettivo è quello di comprendere la percezione dello studente rispetto al sentirsi oggetto di attenzione dai compagni di classe sia nelle attività a scuola sia in quelle al di fuori della scuola [esempi di item sono: "I miei compagni di classe mi lasciano da parte durante la ricreazione"; "I miei compagni di classe mi cercano per attività fuori dalla scuola (ad esempio feste di compleanno, attività sportive)]. Nel questionario sono state inoltre previste una serie di domande aggiuntive (10 in totale) che riguardano le attività e le strategie didattiche svolte dagli studenti in classe con i loro insegnanti. Agli studenti, in particolare, è stato chiesto con quanti insegnanti svolgono ciascuna delle attività e delle strategie didattiche indicate (1= nessun insegnante, 2 = alcuni insegnanti, 3 = molti insegnanti, 4 = tutti gli insegnanti). 3
4 Le domande previste per le attività didattiche fanno riferimento a come vengono svolti gli esercizi in classe, a come avviene la correzione dei compiti e se gli studenti fanno ricerche, progetti o esperimenti; tra le strategie didattiche si chiede loro ad esempio se gli insegnanti fanno domande per sondare l argomento trattato, se danno indicazioni su come svolgere i compiti o se danno esercizi differenziati. Commento sugli esiti dei questionari Questionario genitori Al questionario hanno risposto 456 famiglie su 755, cioè il 60% dei genitori. Tenendo in considerazione il fatto che il 52% di esse è di origine straniera, il dato è da considerarsi positivo. In linea generale, i genitori hanno espresso un parere favorevole sull organizzazione scolastica e sulle linee educative e didattiche dell istituto comprensivo. Emergono comunque delle criticità, che vengono esplicitate di seguito, sulle quali l istituto dovrà confrontarsi, nei prossimi anni scolastici, per rispondere in modo tangibile alle esigenze dell utenza. Il 30% dei genitori afferma che i docenti trascurano gli interessi e le attitudini del figlio; il 27% afferma che i servizi (pulizie, attività pre e post scuola, mensa) non funzionano bene, dato in calo rispetto al 32% dell anno scorso; il 21% dei genitori mette in evidenza il fatto che i laboratori non vengono usati regolarmente, dato comunque in discesa rispetto all anno scolastico precedente; la percentuale sale al 34% quando si parla del laboratorio di informatica, dato anche questo in calo rispetto al passato. In effetti, anno dopo anno, le classi della scuola primaria si stanno dotando di LIM, e quest anno, presso la sede della scuola secondaria di I grado è stato allestito un laboratorio di informatica, in cui gli alunni delle classi terze hanno potuto effettuare senza problemi le prove Invalsi e in cui quotidianamente si potrà lavorare adottando un approccio laboratoriale nella didattica curricolare. Nell ambito della scala sul benessere dello studente a scuola, si rilevano le maggiori criticità: il 29% dei genitori afferma che il proprio figlio viene preso in giro da alcuni compagni, dato leggermente in calo rispetto all anno precedente; il 48% dei genitori mette in evidenza che nelle classi alcuni studenti prendono in giro i compagni rispetto al 56% dell anno precedente; il 35% afferma che il figlio litiga con alcuni compagni, il dato è stabile rispetto all anno scorso; il 48% afferma che ci sono studenti che danno spinte, pugni, calci ecc. dato in aumento rispetto al 41% dell anno precedente. 4
5 Quest ultimo dato, in particolare, è identico nei tre ordini di scuola, ed è, a mio avviso, l elemento dell autovalutazione che richiede maggiore attenzione, che necessita di un analisi molto approfondita e di una risposta tanto immediata quanto ineludibile, elaborata in sinergia col territorio. Sicuramente l attivazione di sportelli psicologici per alunni, genitori e insegnanti e la messa in atto di progetti sulle emozioni e sulle relazioni, per quanto positivi, non sono stati sufficienti a risolvere il problema e non hanno dato una risposta soddisfacente alle famiglie, che peraltro, a volte, rappresentano l Alfa e l Omega del problema stesso. Si propone quindi, per il prossimo anno scolastico, di riattivare gli sportelli psicologici e/o i progetti incentrati sulle emozioni e relazioni, di contattare il nucleo di prossimità dei vigili, che tra le varie funzioni ha anche quella educativa di promozione e formazione nelle scuole cittadine, ma soprattutto di elaborare, a livello di istituto, un progetto di educazione alla legalità, che abbia per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l esercizio dei diritti di cittadinanza. In un ottica di reale prevenzione, la scuola deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile. In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l acquisizione delle conoscenze e l interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Questionario Studenti Il questionario è stato somministrato agli studenti di classe quinta della scuola primaria e di classe terza della scuola secondaria di primo grado. Hanno risposto 164 studenti su 164 con una percentuale del 100%. Anche per quanto riguarda il questionario degli studenti, le maggiori problematicità vengono riscontrate nell ambito relazionale. Il 13% dei discenti afferma che non viene mai cercato dai compagni per le attività didattiche (lavori di gruppo ecc.), il 16% afferma che viene cercato qualche volta, entrambi i dati sono in calo rispetto al 42% dell anno scorso; il 25% dei ragazzi afferma che viene cercato dai compagni qualche volta durante la ricreazione e il 9% mai; non viene cercato per attività fuori dalla scuola (feste di compleanno ecc.): qualche volta il 20% dei ragazzi, sempre l 8% e spesso l 8%; alla stessa domanda, posta in positivo, il 28% dei ragazzi risponde che qualche volta viene cercato dai compagni per attività fuori dalla scuola, il 10% mai; il 64% afferma che qualche volta litiga con i compagni, il 15% spesso, l 8% sempre; 5
6 il 32% afferma che qualche volta in classe viene preso in giro dai compagni passa; l 11% spesso, il 4% sempre; il 14% afferma che spesso in classe alcuni compagni dicono parolacce, il 12% sempre; il 22% afferma che qualche volta in classe i compagni danno calci, pugni e spinte; l 8% spesso; il 10% sempre; il 23% non è capace di ricordare ciò che l insegnante ha spiegato Per quanto riguarda le attività svolte con i docenti e le strategie didattiche messe in atto da questi ultimi, la maggior parte dei ragazzi afferma che: alcuni insegnanti, durante le lezioni, fanno svolgere esercizi individuali, attività in coppia o in gruppo, ricerche, progetti ed esperimenti; molti insegnanti correggono collettivamente gli esercizi e i compiti; per quanto concerne la metodologia; solo alcuni insegnanti danno esercizi che non sono uguali per tutti e comunicano cosa si imparerà durante la lezione; tutti i docenti dicono ai ragazzi dove hanno fatto bene o male, danno indicazioni sui compiti e fanno domande per vedere se hanno capito. Questionario Personale ATA Al questionario hanno risposto 12 dipendenti su 19 con una percentuale pari al 63%. il 75% afferma che la procedura di richiesta di acquisti e/o interventi di manutenzione non è chiara; il 45% afferma che gli interventi di manutenzione non sono tempestivi ed efficaci e il 50% che non c è molta attenzione alla sicurezza dell ambiente di lavoro; il 42% afferma che il Dirigente Scolastico non promuove un clima di collaborazione tra il personale (docenti/assistenti amministrativi, collaboratori scolastici); il 42% afferma che la DSGA non promuove un clima di collaborazione tra il personale (assistenti amministrativi, collaboratori scolastici); Il 41% afferma che i carichi di lavoro non sono divisi in modo equo; Queste ultime tre voci, non presenti nei dati del precedente anno scolastico, palesano una sensazione di malessere del personale ATA relativamente al clima nell ambiente di lavoro. A tal proposito sarà necessario intervenire per: migliorare la comunicazione e l interazione; far aumentare la collaborazione; rendere maggiormente piacevole il tempo trascorso negli ambienti di lavoro; abbassare i livelli di ansia e di sensazioni di malessere. 6
7 Infine il 34% afferma che la scuola non favorisce la formazione relativa all utilizzo delle nuove tecnologie da parte del personale. Questionario Docenti Al questionario hanno risposto 57 docenti su 119, pari al 45% del corpo docente, di cui il 25,9% di scuola secondaria di I grado, il 16,7% di scuola dell infanzia e il 57,4% di scuola primaria. Preoccupante il dato relativo alla scarsa adesione del personale docente al questionario. Probabilmente alla base c è la mancanza di una visione d insieme, l incapacità da parte del singolo docente di abbracciare la globalità delle problematiche dell istituto, di avere un quadro completo, requisito imprescindibile per poter elaborare azioni e scelte condivise. La visione di insieme è alla base di tutto, va oltre le competenze e le conoscenze. Ogni docente è chiamato a collaborare intensamente, focalizzato sì sul proprio obiettivo, ma cosciente della propria parte nel processo generale e nell'organizzazione. Circa la metà dei docenti avverte la sensazione che le famiglie non apprezzino il lavoro degli insegnanti e più o meno la stessa percentuale lamenta l impossibilità di utilizzare laboratori ben attrezzati nella didattica curriculare. Sono da segnalare inoltre la percezione di difficoltà da parte del corpo docente sia nel far rispettare agli studenti le regole di comportamento sia nel dialogo con i genitori. Questo punto rimanda l attenzione al patto educativo e di corresponsabilità. La scuola, quale luogo di crescita civile e culturale della persona, rappresenta, insieme alla famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura dell osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto dei diritti altrui e nell adempimento dei propri doveri. Compito della scuola, pertanto, non è solo quello di far acquisire competenze, ma anche quello di trasmettere valori con la finalità di formare cittadini che abbiano senso di identità, di appartenenza e di responsabilità. L obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell azione educativa, ma la scuola può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Rispetto all anno scolastico precedente, in aumento il dato percentuale inerente alla condivisione della programmazione comune, che guida la pratica didattica, e allo scambio di materiali didattici. 7
8 È un fatto ormai consolidato, confermato anche dalla letteratura, che il grado di collaborazione tra insegnanti porti a un migliore apprendimento da parte degli alunni. Anche per un docente, entrare in un gruppo collaborativo significa crescere, diventare migliore in termini di esperienza, di competenza, di relazione con l altro. Nella scuola, la collaborazione tra docenti e la relazione basata su una condivisione costruttiva e stimolante, assume un ruolo centrale, le relazioni hanno un importanza fondamentale, nell ottica del miglioramento continuo. Relativamente alle ATTIVITÀ che vengono svolte con maggiore frequenza in classe, è stato evidenziato questo ordine di priorità: 1. Far esercitare gli studenti individualmente in classe 2. Far lavorare gli studenti in piccoli gruppi 3. Organizzare attività che richiedono la partecipazione attiva degli studenti (ricerche, progetti, esperimenti, ecc.) 4. Lasciare spazio a discussioni in classe e a interventi liberi degli studenti 5. Dedicare tempo in classe alla correzione dei compiti o degli esercizi Rispetto allo scorso anno scolastico si sono invertite di posto le prime due opzioni. La differenza tra di esse, però, è soltanto di 1 punto percentuale. Relativamente alle STRATEGIE, che vengono utilizzate con maggiore frequenza in classe, è risultato questo ordine di priorità: 1. Differenziare i compiti (esercizi, attività) in base alle diverse capacità degli studenti 2. Verificare la comprensione degli argomenti facendo domande 3. Dare indicazioni sul metodo da seguire per svolgere un compito 4. Argomentare la valutazione dicendo allo studente in cosa ha fatto bene e in cosa ha fatto male 5. Esplicitare agli studenti gli obiettivi della lezione Rispetto allo scorso anno scolastico si sono invertite di posto le prime due opzioni. Molto positivo il dato (63,6%) legato alla differenziazione degli interventi in base alle diverse capacità degli allievi, a conferma del fatto che nel nostro istituto, grazie ai percorsi di formazione dei docenti, la didattica inclusiva sta diventando una buona pratica. Novara, 21 giugno 2018 La docente Funzione Strumentale Anna Rita Musardo 8
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