Business Planning: Mambo 2007
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- Simone Messina
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1 Business Planning: Mambo 2007 Definire il business: strategia e mercato Il sistema azienda Allegati Economico Finanziari Il sistema azienda Il termine azienda accomuna un insieme numeroso di entità, molto diverse tra loro, che tuttavia presentano tratti comuni: Elementi diversi ma più o meno correlati Insieme di persone più o meno organizzate Strumenti di lavoro Capitali da investire Tutte le aziende dovrebbero tendere ad un efficace ed efficiente utilizzo dei fattori produttivi acquistati per la produzione dell output oggetto della loro stessa esistenza PROCESSO DI TRASFORMAZIONE INPUT OUTPUT ECONOMIC ACTIVITIES STRATEGICAL PLAN STRATEGICAL TARGET 2 1
2 Lo scopo aziendale Ogni azienda nasce per iniziativa di una o più persone con lo scopo di soddisfare un bisogno attraverso la realizzazione e/o la distribuzione di un prodotto/servizio Tale mission deve essere perseguita creando valore e quindi garantendo la sopravvivenza dell azienda stessa nel lungo periodo. Azionisti MISSION VALORE Clienti Stakeholder BISOGNI STRATEGIE 3 Strategia di business La strategia stabilisce le modalità di impiego delle risorse all interno del proprio ambiente e definisce la struttura organizzativa ed i sistemi di gestione appropriati affinché vengano raggiunti gli obiettivi di lungo periodo IMPRESA COERENZA Obiettivi Valori Organizzazione STRATEGIA AMBIENTE Risorse 4 2
3 Definire il mercato obiettivo Stimare il mercato di riferimento di una nuova iniziativa non è sempre facile; lo scopo è quello di definire il potenziale di mercato per individuare quale parte potrà essere effettivamente aggredita Rispetto alla opportunità che il mercato propone è necessario identificare solo i segmenti che sono realmente significativi Area geografica Caratteristiche demografiche Categorie socioeconomiche Stile di vita e caratteristiche personali 5 La segmentazione Individuare le variabili chiave rilevanti: Prezzo Qualità Tempestività Assistenza Stile Comfort Definire una matrice di segmentazione che associa le variabili chiave ai diversi competitors Valutare l attrattività dei segmenti: Volumi: quantità che ritengo plausibile vendere Redditività: quanto margine riesco a sviluppare Prospettive di sviluppo: quanto ritengo che la mia quota cresca Scelta dei segmenti in cui competere: posizionamento e definizione del portafoglio prodotti. 6 3
4 La segmentazione: il percorso Identificazione delle basi di segmentazione del mercato Definizione dei profili dei segmenti determinati Definizione del posizionamento del prodotto/servizio per ogni segmento obiettivo Cercare di definire un portafoglio prodotti equilibrato Definizione di indici di attrattività dei segmenti Selezione dei segmenti obiettivo 7 L analisi del contesto competitivo Potere di negoziazione dei fornitori FORNITORI CONCORRENTI Minacce da parte di prodotti sostitutivi POTENZIALI ENTRANTI Minacce da parte di nuovi concorrenti Rivalità tra le imprese del settore CLIENTI Potere di negoziazione dei compratori PRODOTTI SOSTITUTIVI 8 4
5 La struttura organizzativa Per sviluppare la sua attività ogni azienda deve dotarsi di una adeguata struttura organizzativa: Suddivisione dei ruoli e delle competenze Coordinamento tra i ruoli/compiti definiti DIVISIONE LAVORO COMPETENZE RISORSE COORDINAMENTO 9 Il processo di gestione Consiste nel complesso di attività che giorno dopo giorno vengono sviluppate dall organizzazione per consentire il divenire del processo di acquisto trasformazione vendita Costi Input Gestione operativa Ricavi Output Uscite Risorse Entrate Risorse 10 5
6 I cicli della gestione Caratterizzano ogni singola operazione di gestione tempo 11 Le condizioni di equilibrio EQUILIBRIO ECONOMICO: l azienda deve generare adeguati livelli di reddito per remunerare tutti i fattori produttivi impiegati nel ciclo di trasformazione, compreso il capitale di rischio EQUILIBRIO FINANZIARIO: l azienda deve mantenere nel tempo un adeguato rapporto tra flussi in entrata e flussi in uscita potendo così adempiere, in modo tempestivo ed economico agli impegni di breve periodo assunti 12 6
7 Il bilancio d esercizio Ha come obiettivo principale la misurazione del reddito (o della perdita) relativamente ad un determinato ammontare di capitale investito e con riferimento ad un determinato periodo di tempo (generalmente un anno). Attraverso il bilancio l azienda: assolve agli obblighi civili e fiscali informa il vertice sull andamento economico, finanziario e patrimoniale informa gli aventi diritto e i portatori di interessi sullo stato aziendale Si compone di due documenti contabili ed uno informativo: Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa 13 CE a Costi diretti e indiretti (MdC) Il Margine di Contribuzione (MdC) indica il contributo della gestione tipica (o caratteristica) alla copertura dei costi fissi di struttura. E uno schema utile per le previsioni e per l analisi di break even (punto di pareggio). L obiettivo è il calcolo del MdC totale dell azienda. Per la costruzione del CE a MdC si richiede la possibilità di suddividere i costi relativi alla gestione caratteristica in: costi diretti: quei costi che, in un certo predefinito intervallo quantitativo e temporale, sono direttamente correlati all attività caratteristica dell azienda costi indiretti: quelli che, all interno dell intervallo sopra definito (esercizio), non hanno una relazione di causa effetto con l attività produttiva 14 7
8 Schema scalare a MdC VOCE DI CONTO ECONOMICO 1 VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi vendita beni e servizi 2 COSTI DIRETTI / VARIABILI Variazione rimanenze P.F / S.L. Manodopera Materiali Prestazioni di terzi 3 MARGINE DI CONTRIBUZIONE ( = 12 ) 4 COSTI INDIRETTI O GENERALI Ricerca e sviluppo Commerciali Amministrativi Tecnici 5 MARGINE OPERATIVO LORDO ( = 34 ) 6 AMMORTAMENTI / ACCANTONAMENTI 7 REDDITO OPERATIVO ( = 56 ) 8 Saldo Gestione Finanziaria 9 Saldo Gestione Straordinaria 10 UTILE LORDO 11 Imposte e Tasse 12 UTILE NETTO o RN ( = 1011 ) 15 Il modello di CE del BP Ultimo esercizio approvato Anno 1 Anno 2 Anno 3 A) Ricavi totali , , ,00 a.1 PRODOTTO , , ,00 a.2 PRODOTTO 2 a.3 PRODOTTO 3 a.4 PRODOTTO , , ,00 B) Costi variabili , , ,00 b.1 Rimanenze Iniziali 6.000, ,00 b.2 Acquisto materie prime, semilavorati, prodotti finiti , , ,00 b.3 () Rimanenze Finali 6.000, , ,00 b.4 Consumi Vari 500,00 500,00 b.5 Lavorazioni esterne 500,00 300,00 b.6 Spese per prestazione servizi variabili 1.100,00 356,00 700,00 b.7 Provvigioni 1.500, , ,00 b.8 Perdite sui crediti 125,00 250,00 375,00 C) Margine di contribuzione (AB) , , ,00 B) Costi variabili , , ,00 b.1 Rimanenze Iniziali 6.000, ,00 b.2 Acquisto materie prime, semilavorati, prodotti finiti , , ,00 b.3 () Rimanenze Finali 6.000, , ,
9 Il modello di CE del BP Ultimo esercizio Anno 1 Anno 2 Anno 3 approvato D) Costi Fissi di struttura e sviluppo , , ,00 e.1 Salari e stipendi 8.000,00 e.2 Contributi ed oneri È la quota annua che l azienda e.3 Accantonamento TFR accantona per pagare la liquidazione al e.4 Compenso Amministratori momento della cessazione del rapporto e.5 Manutenzioni di lavoro 300,00 e.6 Ammortamento immobilizzazioni materiali 4.750, , ,00 e.7 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 6.200, , ,00 Ammortamento immobilizzazioni finanziarie 33,33 100,00 100,00 E) Costi di struttura È la quota ,33 annua di utilizzo ,00 di un bene ,00 a f.1 Spese per servizi amministrativi e legali fecondità pluriennale: impianti 250,00 f.2 Utenze, canoni locazioni immobili, premi assicurativi fabbricati ,00 ecc ,00 250,00 f.3 Spese generali 250,00 f.4 Pubblicità, Promozione, Marketing 500,00 500,00 250,00 f.5 Ricerca e Sviluppo 400,00 600, ,00 f.6 Formazione 730, ,00 250,00 f.7 Sviluppo/manutenzione sito 300,00 700,00 250,00 f.8 200,00 800,00 f.9 300,00 400,00 F) Costi di sviluppo Esprime ,00 quanto l azienda , ,00 è efficace ed efficiente Reddito Operativo di gestione caratteristica (CD) nella gestione operativa del suo ,33 core business , ,00 17 Il calcolo degli ammortamenti Anno 1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Anno 2 Anno , , ,00 F.do amm F.do amm F.do amm 4.750, , ,00 Imm. Nette Imm. Nette Imm. Nette , , ,00 e.6 Ammortamento immobilizzazioni materiali 4.750, , ,00 Anno 1 Anno 2 Anno 3 DESCRIZIONE INVESTIMENTO MATERIALE IMPORTO IMPORTO IMPORTO Opere murarie e assimilate comprese quelle per l'adeguamento funzionale C. dell'immobile e per la ristrutturazione dei locali , ,00 D. Acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica 3.000, ,00 Sistemi informativi integrati per l'automazione, impianti automatizzati o robotizzati, E. acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali 200,00 200,00 Investimenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro dipendente, dell'ambiente e del F. consumatore 200,00 200,00 TOTALE , ,00 Ammortamento C 4.000, , ,67 Ammortamento D 600, , ,00 Ammortamento E 50,00 116,67 116,67 Ammortamento F 100,00 166,67 66,67 TOTALE 4.750, , ,00 Non tutti gli investimenti sono effettuati al primo anno La quota di amm.to dipende dalla vita utile del bene: (=Valore acquisto/vita utile) 18 9
10 Il modello di CE del BP Ultimo esercizio approvato Anno 1 Anno 2 Anno 3 H) Oneri e proventi patrimoniali h.1 Affitti h.2 Interessi Attivi h.3 Dividendi 0,50% sul capitale h.4 Oneri patrimoniali erogato/residuo I) Reddito Operativo (G+/H) , , ,00 È quanto richiesto con la L) Oneri finanziari 400,00 domanda: 1.100,00 deve essere 1.325,48 Oneri finanziari 400,00 riportato 1.100,00 solo nell esercizio 1.000,00 di l.1 Interessi sul prestito agevolato Comune di Bologna erogazione 325,48 M) Reddito di competenza (IL) , , ,52 IRES = 33% su N) Componenti Straordinari , ,00 Reddito ante imposte ,80 n.1 Plusvalenze e sopravvenienze 1.000, , ,00 n.2 Contributo in conto gestione , ,80 n.3 Minusvalenze e insussistenze 4.000,00 IRAP 4.000,00= 4,25% su 4.000,00 Reddito ante imposte Reddito ante imposte (m+/ n) 4.421, ,00 + Oneri finanziari ,32 + Imposte Costo del lavoro19.538,86 Reddito netto (OP) 4.421, , ,46 19 Il fabbisogno finanziario Esprime il livello di capitale necessario per sostenere la gestione operativa consolidata in termini di costi e ricavi nello schema di conto economico Ultimo esercizio approvato Anno 1 Anno 2 Anno 3 A) Investimenti (al netto del fondo ammortamento) , , ,67 investimenti materiali, di cui: , , ,00 a.1 fabbricati a.2 impianti e macchinari a.3 immobilizzazioni finanziarie 66,67 166,67 66,67 investimenti immateriali, di cui: , , ,00 a.4 marchi e brevetti, licenze, altri diritti di utilizzazione a.5 ricerca e sviluppo a.6 realizzazione sistemi e certificazioni qualità/ambiente a.7 spese capitalizzate B) Scorte 6.000, , ,00 C) Crediti verso clienti 2.500, , ,00 D) Altri crediti vari E) + saldo banca , , ,47 G) Debiti verso dipendenti per TFR H) Debiti verso fornitori 9.407, , ,00 I) Altri debiti vari L) = Fabbisogno legato alla gestione tipica , , ,
11 La dinamica finanziaria Crediti verso clienti: Il loro importo è funzione del regolamento finanziario definito con i clienti e dichiarato all interno del documento. Per l esatta determinazione posso definire il piano mensile delle vendite e verificare, rispetto alla dilazione stabilita, l entità del fatturato che incasserò il prossimo anno Oppure, in media, considero il totale del fatturato lo divido per 365 e lo moltiplico per la dilazione di pagamento concessa Saldo Cassa e Banca: Si determina considerando i movimenti in entrata e uscita complessivamente generati durante l anno di gestione: Entrate: Vendite, Finanziamenti, Capitale sociale, Contributi ecc Uscite: Pagamenti, Rimborsi prestiti, Investimenti, ecc 21 I flussi di cassa Rappresentano le entrate e le uscite monetarie generate dalla gestione o correlate alle dinamiche di finanziamento. Entrate ANNO 1 ANNO 2 ANNO 3 Saldo iniziale Vendite (al netto dei crediti) Capitale (versato iniziale) Mutuo Incasso crediti Totale Entrate Uscite ANNO 1 ANNO 2 ANNO 3 Pagamento debiti Acquisti (al netto dei debiti) Investimenti Salari e stipendi Costi amm.vi Spese generali Pubblicità Oneri fin.ri Totale Uscite Saldo finale 22 11
12 La dinamica finanziaria Debito verso dipendenti per TFR: Rappresenta la somma degli accantonamenti effettuati durante gli anni ed iscritti in conto economico CONTO ECONOMICO PREVISIONALE A MARGINE DI CONTRIBUZIONE Ultimo esercizio Anno 1 Anno 2 Anno 3 approvato e.3 Accantonamento TFR 1.800, , ,00 Fonto TFR 1.800, , ,00 Debiti verso fornitori: Valgono le stesse indicazioni fornite in tema di crediti verso clienti: dipende dal regolamento finanziario definito Dinamica IVA: È una partita di giro che, in funzione del volume di fatturato ( euro), deve essere liquidata mensilmente o trimestralmente: se saldo positivo (credito) se negativo (debito) 23 La copertura del fabbisogno Totale Mezzi propri ,32 a) Finanziamento soci ,00 b) Capitale proprio c) Risultato d'esercizio 830,68 Mezzi di terzi ,00 a) Finanziamento agevolato del Comune di Bologna ,50 b) Altri finanziamenti a medio lungo termine ,00 c) Contributo in conto capitale del Comune di Bologna ,50 Totale 1) + 2) ,
13 Spese ammissibili Sono ammesse ad agevolazione tutte le tipologie di spesa al netto di IVA connesse alla realizzazione del progetto di impresa Spese in c/to capitale Spese per l acquisto di beni materiali ed immateriali ad utilità pluriennale (nuovi di fabbrica) Studi di fattibilità, progettazione consulenza Acquisto brevetti, realizzazioni brevetti, marchi Opere murarie funzionali all attività di impresa Acquisto di impianti, macchinari Sistemi informativi integrati, software Investimenti in sicurezza 25 Alcuni limiti da tenere presente Le spese connesse alla realizzazione del Business Plan non potranno comunque superare i euro: Studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori e servizi di consulenza e assistenza nel limite del 10% del programma di investimenti Opere murarie e assimilate: non possono superare il 60% del totale degli investimenti ammissibili: essere strettamente funzionali all'attività di impresa Non sono ammissibili a contributo le spese: sostenute in epoca anteriore alla data di presentazione della domanda di contributo, ad eccezione di quelle relative a progettazione, studi di fattibilità economicafinanziaria e di valutazione dell impatto ambientale che risultino effettuate entro i 6 mesi precedenti alla data della domanda
14 Spese in c/to gestione Spese al NETTO di IVA Sono ammesse: Acquisto materie prime connesse alla realizzazione del prodotto Utenze, canoni di locazione Spese per prestazioni di servizi Spese per la formazione e la qualificazione del personale Non sono ammesse: Acquisto di beni/servizi resi dal titolare Salari stipendi ed altri oneri del personale Rimborsi al titolare/soci Spese di rappresentanza Oneri finanziari Imposte e contributi Spese sostenute in epoche anteriori 27 Lo schema di sintesi del mdc COSTO VARIABILE UNITARIO RICAVI UNITARI M.di C. UNITARIO = PREZZO DI VENDITA COSTO VAR. UNIT. MARGINE DI CONTRIBUZIONE UNITARIO COSTI FISSI M.di C. COMPLESSIVO = M.di C. UNITARIO X VOLUME DI VENDITA RISULTATO REDDITUALE 28 14
15 L analisi Volumi Costi Risultati I Consente l individuazione e l analisi delle relazioni che legano il risultato economico all andamento dei livelli di attività: VOLUMI RICAVI COSTI P x Q RISULTATO ECONOMICO CV x Q CF LOGICA DI FORMAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO 29 L analisi Volumi Costi Risultati II La relazione di base è: COSTI TOTALI = RICAVI TOTALI P x Q = [(CV x Q) + CF] R.E. = P x Q [(Cv x Q) + CF] = 0 Questa relazione consente di determinare: Il livello di attività di pareggio; Il livello di attività necessario per conseguire un determinato risultato economico obiettivo. RT CT P x Q [(Cv x Q) + CF] = 0 Cv Q x (P Cv) = CF Cf Q bep = CF / (P Cv) MdC PERDITE PROFITTI Q 30 15
16 Il punto di pareggio A) DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI PAREGGIO A QUANTITA Qbep Vbep = CF P CV B) DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI PAREGGIO A VALORE = CF 1 W DOVE: W = CV / P ( MDC % ) 31 Il livello obiettivo È sufficiente aggiungere ai costi fissi il risultato economico che si intende perseguire: Qob. = CF + RE P CV Livello di attività obiettivo a valore Vob. = CF + RE 1 W 32 16
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