Dinamica di affermazione dello Stato sociale
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- Fortunato Ceccarelli
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1 1 Dinamica di affermazione dello Stato sociale Avvento della società industriale: crescita proletariato urbano e dei processi organizzativi che ne conseguono (nascita movimenti operai, sindacati, partiti di massa) Democratizzazione dei processi decisionali allargamento base sociale, cambiamento dei criteri e dei congegni della rappresentanza politica Ampliamento degli interventi e delle spese dello Stato Per rispondere ai bisogni sociali dei ceti operai, assumendo a poco a poco un ruolo di autentico governo dell economia
2 Stato sociale 2 Si connota storicamente come forma di stato caratterizzata da un ampliamento degli interventi e delle spese pubbliche che mirano a soddisfare le domande sociali più essenziali dei cittadini Con la finalità di rimuovere le disuguaglianze di fatto presenti nella società tra le persone
3 Stato sociale 3 Si basa sul concetto di standards minimi relativi ai diversi fabbisogni sociali (istruzione, salute, reddito, casa) che l intera collettività, tramite i pubblici poteri, garantisce a tutti i cittadini La garanzia dell erogazione delle prestazioni necessarie per il raggiungimento dei minimi vitali rientra tra i fini dell azione pubblica Si supera l idea che l intervento pubblico a favore di chi versa in stato di bisogno sia occasionale, discrezionale, caritativo
4 L affermazione dello Stato sociale 4 Sul piano normativo, lo Stato sociale si esprime nella costituzionalizzazione di specifici diritti sociali I diritti sociali mirano a garantire il soddisfacimento di bisogni sociali primari delle persone (salute, istruzione, lavoro, )
5 I diritti sociali 5 Alcuni diritti sociali sono incondizionati cioè non necessitano dell intervento positivo dei pubblici poteri per il loro esercizio: Es. libertà di scelta professionale, diritto di sciopero La maggior parte dei diritti sociali impegnano il legislatore alla loro attuazione concreta mediante l istituzione e la disciplina di sistemi amministrativi ed organizzativi di prestazioni e servizi: es. diritto alla salute, diritto allo studio Le modalità di attuazione dei diritti sociali differiscono in base ai sistemi di protezione sociale che si sono sviluppati nei diversi Stati
6 Diritto alla salute 6 Art. 32 della Costituzione italiana Qualifica la salute come diritto fondamentale del singolo individuo ed interesse della collettività Impegna i pubblici poteri ad apprestare un sistema amministrativo capace di rendere ragionevolmente possibile la difesa o il ripristino dello stato di salute dei cittadini Comprende una serie di situazioni giuridiche soggettive diverse e assai differenziate tra loro Costituzione italiana (1948): il catalogo costituzionale dei diritti sociali presenta una notevole ampiezza e completezza
7 L attuazione del diritto alla salute 7 Istituzione del SSN - L. 833/1978 Titolare del diritto è il cittadino, senza distinzioni di condizioni sociali od individuali e secondo modalità che assicurano l eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio, finanziato dalla fiscalità generale Obiettivo è garantire livelli di assistenza uniformi e di condizioni di salute uniformi nel territorio nazionale Le riforme degli anni 90 - D.Lgs. 502/1992, D.Lgs. 229/99 Definizione di livelli uniformi di assistenza basati su dati epidemiologici e clinici specificazione delle prestazioni da garantire a tutti i cittadini italiani
8 La riforma sanitaria in Italia 8 Legge n. 833/1978 RIFORMA ORIGINARIA (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale) D. Lgs. n. 502/1992 RIFORMA BIS D. Lgs. n. 517/1993 D.Lgs n. 229/1999 RIFORMA TER DPCM (integrazione socio-sanitaria) DPCM (definizione dei LEA) L. Cost. n. 3/2001 RIFORMA DEL TITOLO V (Costituzionalizzazione della nozione di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali)
9 Sistema sanitario e servizi sociali 9 Legge Crispi 1890 Sanità ed assistenza sociale (c.d. beneficenza pubblica) erano ricomprese in un modello amministrativo unitario nel quale il Comune assumeva la centralità delle funzioni amministrative locali Dpr 616/1977 e Legge 833/1978: 1. Titolarità comunale delle funzioni amministrative di organizzazione ed erogazione dei servizi di beneficenza pubblica e delle funzioni amministrative relative all assistenza sanitaria 2. Definizione regionale di ambiti territoriali adeguati alla gestione sia dei servizi sociali che di quelli sanitari INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA COME PRESUPPOSTO FONDANTE DELLA RIFORMA SANITARIA
10 Sistema sanitario e servizi sociali 10 Anni 80-90: Le regioni affidano la gestione dei servizi socioassistenziali, modelli diversi Anni 90-00: La necessità di un ripensamento del coordinamento e dell integrazione dei servizi sociali e sanitari : il consolidamento del ruolo regionale nella sanità (d.lgs. 229/99) e di quello comunale nel sociale (l. 328/00) la riforma dell assistenza sociosanitaria (d.lgs. 229/99 e DPCM ): si mantiene la logica della distinzione amministrativa e di imputazione della spesa tra sociale e sanitario Gli enti locali recuperano un ruolo nella programmazione locale dei servizi sanitari (d.lgs. 229/99): principi di coordinamento ed integrazione della programmazione sociale con gli interventi sanitari programmazione sociale zonale d intesa con le ASL (l. 328/00)
11 Sistema sanitario e servizi sociali 11 Il progressivo distacco amministrativo dei due comparti: REGIONI SERVIZI SOCIALI SISTEMA SANITARIO COMUNI (d.lgs. 502/92, 229/99, ) (dpr. 616/77, ll.rr.,l. 328/00)
12 Sistema sanitario e servizi sociali 12 La riforma del Titolo V Costituzione La differente autonomia regionale in materia di sanità e servizi sociali I principi del federalismo fiscale inseriti nella Costituzione I livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali nella Costituzione Il principio di sussidiarietà nella Costituzione Verso sistemi di welfare regionale differenti?
13 I Leped il federalismo fiscale 13 Legge 42/2009: 1.Determinazione delle funzioni attribuite a ciascun livello di governo 2.Determinazione dei costi standard di tali funzioni parametrato sui LEP 3.Attribuzione di risorse adeguate al fabbisogno standard di ciascun ente 4.Perequazione della capacità fiscale dei diversi enti
14 Sussidiarietàorizzontale 14 ENTI PUBBLICI PROMOZIONE E RICONOSCIMENTO SOSTEGNO PER QUALIFICAZIONE OPERATORI TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE Procedure di collaborazione TERZO SETTORE
15 Sussidiarietàorizzontale 15 PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE DEL SISTEMA TERZO SETTORE partecipa EROGAZIONE DEI SERVIZI PIANO DI ZONA PIANO REGIONALE Autorizzazione e accreditamento AFFIDAMENTO SERVIZI TITOLI
16 Le due declinazioni dell integrazione 16 La prima ha come prospettiva l integrazione dell insieme delle policiesdi welfare: abitative, lavorative, educative, ambientali, previdenziali, assistenziali e sanitarie. In essa hanno rilevanza temi quali: la coesione sociale, i determinanti sociali della salute e l equitàdi salute, l equitàdi genere, le politiche attive del lavoro, i piani di sviluppo urbano, le forme di cittadinanza attiva, ecc. In questo caso parliamo di welfare esteso. La seconda, invece, pur tenendo conto di questi temi, èmolto più focalizzata sulla integrazione tra il settore socio assistenziale e quello sanitario. Qui possiamo parlare di welfare sociosanitario.
17 Coordinamento ed integrazione 17 Integrazione socio-sanitaria e con le altre politiche di interesse sociale (casa, educazione, sport, ): rinvio all attuazione regionale della disciplina nazionale sul sociosanitario (art. 48 l.r. 41/05) programmazione integrata (psir)
18 Le asimmetrie tra sociale e sanitario 18 SOCIALE SANITARIO (*) Criteri parzialmente standardizzati per la Criteri standardizzati per la definizione del bisogno definizione del bisogno personale personale Materia residuale regionale Materia concorrente stato-regione Universalismo selettivo e discrezionale Universalismo tout court ed equità Mancanza di lep nazionali, in costruzione Presenza di lea nazionali lep regionali Pluralismo/privatizzazione gestionale Gestione centrata sul pubblico Molteplicità di fonti di finanziamento Unicità delle fonti di finanziamento Contabilità finanziaria (Comuni) Contabilità economico-patrimoniale Dimensioni economico gestionali medio piccole Dimensioni economico gestionali grandi Ridotta componente tecnologica Altissima componente tecnologica Professionalizzazione poco specialistica Professionalizzazione specialistica Scarsa propensione alla ricerca operativa Notevole propensione alla ricerca operativa anche se condizionata in termini di qualità e efficacia Filiera decisionale poliarchica/anarchica Filiera verticale monocratica Pratiche consolidate di governance esterna Scarsa di cultura di governance esterna Scarsa cultura di governance interna Pratiche consolidate di governance interna (governo clinico come governance sul prodotto/prestazione assistenziale) Temporalità ex ante nella programmazione Temporalità ex post nella programmazione con (psir) con ridotta valutazione dei risultati rilevante valutazione dei risultati (output) (*) andrebbe ulteriormente suddiviso in ospedaliero e territoriale
19 Integrazione/i 19 Integrazione istituzionale Integrazione gestionale Integrazione professionale Integrazione comunitaria
20 Integrazioni e strumenti 20 Integrazione comunitaria Integrazione Integrazione e istituzionale gestionale operativa accordi di parternariato convenzioni linee guida e patti sociali protocolli di intesa contratti di servizio protocolli operativi e procedure accordi di programma (o accordi-quadro di programma) regolamenti conferenze dei servizi
21 E la scuola? 21 Legge n. 517/1977 Prevede forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicaps con la prestazione di insegnanti specializzati 2010: scuole speciali stanno riaffacciandosi con il sostegno di genitori con figli gravemente disabili, stanchi di combattere dentro una scuola pubblica spesso in crisi d identità, di personale, di strutture
22 22 Grazie per l attenzione (e buona integrazione a tutti/e)
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