BAMBINI E BAMBINE EDUCAZIONE E ISTRUZIONE PRESSO ALCUNI POPOLI ANTICHI

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1 BAMBINI E BAMBINE EDUCAZIONE E ISTRUZIONE PRESSO ALCUNI POPOLI ANTICHI

2 I SUMERI

3 I SUMERI Il padre aveva potere assoluto sui figli, in caso di bisogno poteva offrirli in pagamento di un debito e venderli come schiavi. BAMBINO CHE GIOCA Eugenio Autiero

4 CURIOSITÀ A anni le ragazze erano considerate pronte per il matrimonio. Il fidanzato doveva offrire alla famiglia della sposa un regalo che poteva consistere anche in giornate di lavoro. La sposa veniva acquistata come una qualsiasi merce. MATRIMONIO SUMERO Abdì Bagaglini Rashmi Rathnajaka

5 EDUCAZIONE L educazione presso i Sumeri era molto severa: le pene corporali erano considerate un ottimo metodo per ottenere la disciplina.

6 ISTRUZIONE Le scuole sumere dette edubba (casa della tavoletta) possono essere considerate le prime scuole dell umanità. Sono nate attorno al III millennio a.c. Si trovavano, spesso, vicino ad un tempio o ad un palazzo ed erano frequentate esclusivamente da allievi maschi. SCUOLA SUMERA Pietro Terranera

7 GLI EGIZI

8 GLI EGIZI Il sogno più grande degli Egizi era sposarsi ed avere figli. Ad essi si tramandavano i beni di famiglia, le conoscenze ed il mestiere del padre. FAMIGLIA EGIZIA Marco Giustozzi

9 EDUCAZIONE L educazione dei bambini iniziava prestissimo: le femmine imparavano dalle madri e i maschi dai padri. Molto importante erano il rispetto per i genitori, il rispetto verso gli anziani e il diritto alla libertà di ogni individuo. Questo tipo di insegnamento morale veniva dato in casa e tramandato di padre in figlio.

10 BAMBINO EGIZIO Eugenio Autiero BAMBINI EGIZI CHE GIOCANO Ettore Contaldi Pietro Terranera

11 ISTRUZIONE L istruzione, in genere, era riservata ai maschi con lo scopo di formare giovani in grado di governare. La disciplina era molto rigida, gli alunni disubbedienti e svogliati venivano severamente puniti. SCUOLA DEGLI EGIZI Ettore Contaldi

12 Normalmente alle bambine non veniva insegnato a scrivere. Le bambine delle classi più elevate oltre a ricevere l insegnamento morale, imparavano a cantare, ballare e a suonare. Le principesse reali sapevano anche leggere e scrivere. BAMBINA EGIZIA CHE BALLA Emma Anticoli Beatrice Bacchetti

13 I GRECI

14 I GRECI Presso i Greci la nascita di un bambino era accolta con gioia, ma non tutti i bambini erano accettati e soprattutto non lo erano molte bambine. FAMIGLIA GRECA Livia Ricci Rashmi Rathnajaka Antonio D Avossa

15 FAMIGLIA GRECA Ettore De Sanctis SERVA CHE VESTE UN BAMBINO Rashmi Rathnajaka BAMBINA GRECA CHE GIOCA CON LA PALLA Emilia Leonardi

16 UN ANTICA USANZA Quando nasceva un maschio si usava mettere alle porte dei ramo d olivo che erano un segno di gioia. Quando nasceva una bambina si mettevano delle bende bianche, che non sempre volevano significare gioia. Emma Anticoli

17 EDUCAZIONE La prima educazione veniva data a casa. I bambini erano amati e viziati ma anche puniti in caso di marachelle. Venivano trattati diversamente perché dalle bambine si voleva che crescessero timide e ubbidienti. I maschietti invece dovevano crescere forti e audaci.

18 ISTRUZIONE Nell antica Grecia, i bambini delle famiglie ricche, dall età di 7 anni venivano seguiti da un maestro privato. Gli alunni dovevano imparare la scrittura, la lettura, l aritmetica e i testi di Omero. Inoltre una parte della giornata era dedicata alla ginnastica. SCUOLA GRECA Davide Paoloni

19 CURIOSITÀ A Sparta l educazione e l istruzione delle femmine era molto simile a quella dei maschi perché si voleva che le ragazze crescessero robuste e coraggiose come i ragazzi. ATLETA SPARTANA Giuseppe Savignano Marco Giustozzi

20 GLI ETRUSCHI

21 GLI ETRUSCHI Gli Etruschi tenevano in gran conto la donna, la casa diventava il regno della sposa che si occupava dei figli e contemporaneamente partecipava attivamente alla vita sociale. Essa era libera e rispettata, possedeva beni propri e aveva gli stessi diritti degli uomini. SARCOFAGO DEGLI SPOSI Sebastiano Corsi

22 Tra uomini e donne dell Etruria c era una parità che non era ben vista dai greci e dai romani i quali pensavano che la donna dovesse rimanere sottomessa all uomo. FAMIGLIA ETRUSCA Beatrice Bacchetti

23 DANZATORI ETRUSCHI Tommaso Porto

24 I ROMANI

25 I ROMANI Nell antica Roma il bambino era un nihil, una cosa da nulla il cui destino dipendeva dal padre (pater familias). Poteva essere riconosciuto come figlio oppure rifiutato e abbandonato. Nel VI secolo con l imperatore Giustiniano vengono approvate le prime leggi in difesa del bambino e dell infanzia abbandonata. BAMBINI ROMANI CHE GIOCANO Antonio D Avossa

26 EDUCAZIONE Le bambine venivano educate a diventare brave donne di casa, capaci di educare i figli sul piano morale e comportamentale. I maschi erano considerati più importanti delle femmine. Quando nasceva un bambino veniva considerato una buona cosa perché poteva diventare un guerriero o una persona importante. Le bambine spesso venivano considerate un peso in più per la famiglia.

27 FAMIGLIA ROMANA Valentina Cioffi SATIRO E DIONISO Giuseppe Savignano

28 ISTRUZIONE A 6 anni i bambini frequentavano la scuola del Ludi Magister dove imparavano a leggere, a scrivere e a fare i conti utilizzando il trittico: era una tavoletta di cera che incidevano con una cannuccia detta stilo. Le famiglie più ricche affidavano i propri figli a un pedagogo, uno schiavo istruito che seguiva il bambino durante la giornata. SCUOLA ROMANA Abdì Bagaglini

29 Solo le bambine che potevano pagare un maestro imparavano a leggere, scrivere e far di conto. Spesso alle ragazze venivano riservati i livelli inferiori di istruzione. Le più fortunate dopo i 12 anni potevano continuare lo studio delle lettere, della danza e della musica. BAMBINA CHE DANZA Livia Ricci Emilia Leonardi Lola Oriolo

30 IPAZIA D ALESSANDRIA Difendi il tuo diritto di pensare perché anche pensare erroneamente è meglio che non pensare affatto. Ipazia IPAZIA D ALESSANDRIA Ettore De Sanctis

31 IPAZIA D ALESSANDRIA Ipazia di Alessandria è nata nel 370. Era figlia di Teone, un importante matematico. Amava studiare e spesso andava, insieme a suo padre, in una biblioteca. Voleva che la gente fosse istruita e, spesso, dava lezioni gratuite. Nel 415 Cirillo, il vescovo di Alessandria, invidioso della sua intelligenza, la fece uccidere. IPAZIA D ALESSANDRIA Ettore De Sanctis

32 RIFLESSIONI Nell antichità le bambine subivano molte ingiustizie tra cui la poca istruzione che ricevevano; se erano povere rimanevano a casa, se erano ricche andavano a scuola ma visto che c erano pochi ricchi c erano poche bambine istruite. Oggi invece possono tutti studiare e i maschi non hanno nessun diritto in più. Oltretutto, se i bambini o le bambine facevano degli errori, gli insegnanti prendevano le bacchette e li picchiavano. Questa a noi non sembra una buona educazione; noi preferiamo quella di oggi. Tornando al discorso delle bambine, c erano dei rari casi in cui ricevevano un ottima formazione. Ipazia D Alessandria, per esempio, è diventata una grande filosofa, matematica e astronoma.

33 CURIOSITÀ Il 20 novembre 1959 è stata approvata, dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione dei diritti del fanciullo. La Convenzione protegge i fanciulli che hanno meno di 18 anni. E stata una grande conquista per i minorenni perché se prima non venivano considerati adesso hanno: il diritto di vivere, di avere un istruzione, di non essere separati dai genitori (a meno che non sia per il loro bene) Non ha importanza il colore della pelle, il sesso o la religione, tutti i bambini del mondo hanno i diritti riconosciuti da questo importante documento.

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