PROF. ING. UMBERTO CRISALLI Dipartimento di Ingegneria dell Impresa.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROF. ING. UMBERTO CRISALLI Dipartimento di Ingegneria dell Impresa."

Transcript

1 corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio a.a ELEMENTI DI TEORIA DELLE CODE PROF. ING. UMBERTO CRISALLI Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma2.it

2 INTRODUZIONE Simulazione i dei nodi di trasporto t In generale, un nodo di trasporto è costituito da un insieme di punti di servizio per gli utenti che possono essere disposti in: serie parallelo misti (serie-parallelo o parallelo-serie) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 2

3 INTRODUZIONE Definizione del problema In ogni punto di servizio vengono svolte delle attività che: richiedono un certo tempo di servizio capacità impegnano delle risorse capacità: massimo numero di utenti che è possibile servire nel periodo di riferimento considerato Es. barriera autostradale (unico canale) tempo medio di servizio 3 veic./min capacità del punto di servizio 180 veic./h tasso medio degli arrivi: i numero medio di utenti ti in arrivo nel sistema tasso medio degli arrivi > tasso medio di servizio coda Es. barriera autostradale (unico canale) arrivano 400 veic/h capacità 180 veic./h 220 veic/h in coda U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 3

4 INTRODUZIONE Definizione del problema tasso medio degli arrivi > tasso medio di servizio (condizioni di sovrasaturazione) Se queste condizioni permangono nel tempo la coda cresce indefinitivamente ora arrivi capacità coda veic. veic. veic co oda (veic.) condizioni di sovrasaturazione tempo (h) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 4

5 INTRODUZIONE Definizione del problema La coda può essere smaltita solo se tasso medio degli arrivi i< tasso medio di servizio i (condizioni di sottosaturazione) Se permangono queste condizioni, dopo un certo periodo di tempo, la coda può essere smaltita. ora arrivi capacità coda veic. veic. veic coda (veic.) tempo (h) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 5

6 INTRODUZIONE Definizione del problema Si noti che, essendo il numero di arrivi ed il tempo di servizio delle variabili aleatorie, anche in condizioni i idi sottosaturazione t può generarsi una coda Esempio (1/2) 0<arrivi<60 sec. 0<Ts<30 sec. arrivi servizio cumulat ta arrivi 1 9 sistema ad un unico canale tempo (sec) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 6

7 INTRODUZIONE Definizione del problema Si noti che, essendo il numero di arrivi ed il tempo di servizio delle variabili aleatorie, anche in condizioni di sottosaturazione può generarsi una coda Esempio (2/2) 0<arrivi<60 sec. 0<Ts<30 sec. 4 arrivi servizio cumula ata arrivi sistema ad un unico canale 25 CODA tempo (sec.) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 7

8 INTRODUZIONE Obiettivo Dimensionare la capacità dei punti di servizio per: evitare fenomeni di sovrasaturazione contenere i tempi di attesa entro standard prefissati capacità di un punto di servizio capacità del sistema Sistema S con più punti di servizio p IN SERIE CAP S = capacità del sistema S cap p = capacità del punto di servizio p CAP S = min p [cap p ] p S La capacità di un sistema costituito da punti di servizio in serie è pari alla più bassa delle capacità dei singoli punti di servizio che compongono il sistema. U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 8

9 INTRODUZIONE Simulazione dei sistemi a barriera Lo studio dei nodi di trasporto, e dei singoli punti di servizio al suo interno, può essere effettuata utilizzando: modelli analitici (teoria delle code) modelli sperimentali (simulazione) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 9

10 INTRODUZIONE I sistemi a barriera Caratteristiche del sistema modello degli arrivi meccanismo del servizio disciplina p della coda U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 10

11 Modello degli arrivi Occorre definire: il tempo intercorrente tra un istante qualsiasi e un arrivo successivo il numero di arrivi in un intervallo fissato di tempo t variabili aleatorie con una data distribuzione U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 11

12 Modello degli arrivi alla Poisson (1/3) Una successione nel tempo di arrivi prende il nome di processo di Poisson con parametro α quando: la probabilità che si verifichi un arrivo nell'intervallo (t, t+δt), al tendere di δt a 0 è proporzionale all'ampiezza δt dell'intervallo tramite α, a meno di un infinitesimo it i di ordine superiore, ovvero: ( + δ ) = = αδ + ( δ ) lim prob N t, t t 1 t O t δ t 0.. (continua) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 12

13 Modello degli arrivi alla Poisson (2/3) Una successione nel tempo di arrivi prende il nome di processo di Poisson con parametro α quando: la probabilità che si verifichi più di un arrivo tende ad un infinitesimo di ordine superiore: ( ) ( ) lim prob N tt, + δt > 1 = O δt δ t 0 e quindi la probabilità che non si verifichi alcun arrivo è: δ t 0 ( δ ) lim prob N t, t + t = 0 = 1 αδt.. (continua) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 13

14 Modello degli arrivi alla Poisson (3/3) Una successione nel tempo di arrivi prende il nome di processo di Poisson con parametro α quando: la probabilità di un arrivo nell'intervallo (t, t+δt) è indipendente da ciò che è accaduto negli intervalli precedenti (la probabilità condizionata è uguale alla probabilità bilità semplice): ( + δ ) = ( δ ) = = ( + δ ) = = αδ + ( δ ) lim prob N t, t t 1/ N t t, t i prob N t, t t 1 t O t δ t 0.. (continua) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 14

15 Modello degli arrivi alla Poisson Se il processo degli arrivi degli utenti è un processo di Poisson con tasso medio α il numero di arrivi in un intervallo fissato di tempo t è una v.a. discreta di Poisson Il tempo intercorrente tra un istante qualsiasi e un arrivo successivo è una v.a. continua esponenziale negativa con media l/α arrivi completamente casuali U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 15

16 Meccanismo di servizio numero di canali serventi tempo di servizio t s Tempi p di servizio costanti (approccio (pp deterministico) il tempo di servizio vale t s per tutti gli utenti ed il tasso medio di servizio, ed il numero di utenti che può essere servito nell unità di tempo è pari a 1/t s Tempi di servizio variabili (approccio stocastico) il tempo di servizio è una variabile aleatoria, di cui occorre definire la distribuzione. ib i Spesso ci si può ricondurre alle leggi idi probabilità bilitàdie Erlang (e quindi all esponenziale negativa nel caso K=1); se t s è il tempo medio di servizio, il tasso medio di servizio è 1/ t s Se i tempi di servizio sono distribuiti secondo una esponenziale negativa, il processo delle partenze è un processo di Poisson di parametro σ = 1/ t s U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 16

17 Disciplina della coda sistemi ad un canale accesso al servizio in ordine di arrivo (FIFO); accesso in modo casuale; l ultimo arrivato è il primo servito (LIFO); esistono utenti che hanno priorità rispetto agli altri. sistemi a più canali unica coda con accesso al primo canale libero; una coda per ogni canale con scelta libera da parte degli utenti con scelta vincolata da regole predeterminate (ad esempio suddivisione per lettera alfabetica) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 17

18 Denominazione dei sistemi (Codice Kendall) dove: A idi indica il modello dll degli arrivi ii (M=arrivi alla Poisson) A/B/m; n/c B indica il modello di servizio (M=tempi di servizio esponenziali negativi; EK=tempi di servizio alla Erlang con parametro K) m indica il numero di canali di servizio; n il numero massimo di utenti che possono essere accolti in coda; C idi indica la disciplina ili del dlservizio ii (FIFO, LIFO, RIFO, ecc.) Ad esempio: M/M/1; /FIFO U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 18

19 Variabili di sistema Definizioni: intensità di traffico ρ : ρ = α / σ dove: α = tasso medio di arrivo per canale; σ = 1/ t s tasso medio di servizio (capacità o potenzialità) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 19

20 Esempio Per un casello autostradale con un solo posto di esazione si ha un tasso medio di arrivo 3 veicoli al minuto e un tasso medio di servizio di 6 veicoli al minuto..(continua) unico canale servente α = 3 σ = 6 ρ = α / σ = U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 20

21 Variabili di sistema Definizioni: tempo di attesa w A : tempo intercorrente tra l ingresso dell utente nel sistema e l inizio del servizio tempo di permanenza nel sistema w s : tempo intercorrente tra l arrivo dell utente e la fine del servizio w s = w A + t s U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 21

22 Variabili di sistema Definizioni: utenti in attesa n A : numero di elementi in attesa utenti nel sistema n s : numero di elementi nel sistema U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 22

23 Variabili di sistema Definizioni: n s n A w s w A = numero medio di utenti nel sistema = numero medio di utenti in attesa = tempo medio di permanenza nel sistema = tempo medio di attesa w w s A = ns / α = n / α w A = w n A n A s A = s t ρ s U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 23

24 Misura delle caratteristiche di funzionamento del sistema Dato un punto di funzionamento del sistema occorre determinare: media e distribuzione dei tempi di attesa w A ; media e distribuzione del numero n s di utenti presenti nel sistema ed n A presenti in coda ad ogni istante; media e distribuzione dei tempi in cui i canali sono occupati da utenti. U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 24

25 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Equazioni di equilibrio del sistema [M/M/1;,FIFO] P n (t) = probabilità che il sistema si trovi alla stato A n al tempo t la probabilità che nell intervallo (t, t+δt) il sistema passi dallo stato: A n A n+1 è pari a αδt; A n A n-1 èpariaσδt a A n A n+2 è pari a 0 A n A n-2 è pari a 0 si può verificare solo uno dei seguenti eventi: 1 arrivo, con probabilità αδt 1 partenza, con probabilità σδt, 0 arrivi e 0 partenze, con probabilità 1 - (αδt + σδt) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 25

26 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Equazioni di equilibrio del sistema [M/M/1;,FIFO] Pn (t + δt) = Pn ( t) [ 1- ( α + σ ) δt] + Pn-1 ( t) αδt + Pn+ 1( t) σδt dpn () t = P n ( t )( α + σ ) + P n 1 ( t ) α + P n + 1 ( t )σ dt sistema in equilibrio =P n (t-1) = P n (t) = = P n Equazioni di equilibrio: αp0 + σp1 = 0 α + σ + αp + σp ( ) 0 P1 0 2 = ( α + σ) + αp + σp 0 Pn n 1 n+ 1 = =1 P i P = n P 0 ρ n U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 26

27 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali α = tasso medio arrivi σ = tasso medio servizi poiché n Pn = P 0 ρ n Pn = P0 ρ = n= 0 n= 0 1 n 1 ρ = per ρ 1 n= 0 ( 1 ρ) P P 0 = 1 ρ n = (1 ρ) ρ n U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 27

28 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali VARIABILI DI SISTEMA numero medio di elementi nel sistema ρ ns = np = n( 1 ρ) ρ n n = ρ n= 0 n= 0 1 n n ρ essendo ρ = n= 0 ( 1 ρ) 2 ( ) numero medio di elementi in attesa n a = n s 1 ( 1 P ) 0 = n s ρ = ρ 2 ( 1 ρ) U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 28

29 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali VARIABILI DI SISTEMA funzione di distribuzione F N dei numero di elementi nel sistema F r r N n ρ 1 n= 0 n= 0 n r+ 1 () r = P[ n r] = P = ( 1 ρ) = ρ probabilità di avere più di N utenti in attesa P(nA > N) = P(ns > N +1) = ρ N+2 probabilità P A di attendere A P A = P (n s >1) = ρ 2 U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 29

30 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali VARIABILI DI SISTEMA tempo medio di permanenza nel sistema w s ( 1 ρ ) α = n 1 α = ρ 1 s tempo medio di permanenza in attesa w A 2 ( 1 ρ ) 1 α = ρ 1 U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 30

31 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali VARIABILI DI SISTEMA K-mo percentile del numero di elementi nel sistema N ( r ) = P [ n r ] k / 100 F N = 1- ρ r r+1 ρ r+1 = = K/100 = 1- K/100 [ ln(l - K/100)/ln ρ ]- 1 U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 31

32 Esempio Per un casello autostradale con un solo posto di esazione si ha un tasso medio di arrivo 3 veicoli al minuto e un tasso medio di servizio di 6 veicoli al minuto: nell ipotesi che gli arrivi costituiscano un processo di Poisson echeitempie i di servizio siano distribuiti in modo esponenziale negativo calcolare: il numero medio di elementi nel sistema ns ed in attesana il tempo medio di permanenza nel sistema w s ed in attesa w la probabilità che ci siano 1,3,5 veicoli nel sistema la probabilità di attendere la probabilità di avere in attesa più di 1,2,3 veicoli A U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 32

33 ESEMPIO Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali Esempio (1/4) E possibile calcolare: l numero medio di elementi nel sistema ρ 0.5 n s = 1veic. n s = = ( 1 ρ) ( 1 0.5) numero medio di elementi in attesa ρ = n A = = 1 ρ n A ( ) ( ) 0.5 veic. U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 33

34 ESEMPIO Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali Esempio (2/4) E possibile calcolare: l tempo medio di permanenza nel sistema w s = 1 ρ ρ 1 α w s w s = = min tempo medio di permanenza in attesa w A w w A 2 ρ 1 = 1 ρ α w A = = min U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 34

35 ESEMPIO Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali Esempio (3/4) E possibile calcolare: l Probabilità che ci siano n elementi nel sistema P n (1 ρ) n = ρ P1 = (1 0.5) 0.5 = P3 = (1 0.5) 0.5 = P 5 = (1 0.5) 0.5 = = funzione di distribuzione F Ns dei numero di elementi nel sistema r+ 1 FN s () r = P[ ns r] = 1 ρ U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 35

36 ESEMPIO Sistemi ad unico canale [M/M/1;,FIFO] arrivi alla Poisson e tempi di servizio esponenziali Esempio (4/4) E possibile calcolare: probabilità di avere più di N utenti in attesa N+2 P(nA > N) = P(ns > N +1) = ρ P(nA > 1) = 0.5 = P(n A > 2) = = P(n > 3) = probabilità p P A di attendere A A = 2 A = PA = P (ns >1) = ρ P = U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 36

37 APPLICAZIONI Modifiche ai sistemi di coda Modifiche al meccanismo degli arrivi i Mdifih Modifiche al meccanismo di servizio ii Modifica alla disciplina i della coda U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 37

38 APPLICAZIONI Modifiche ai sistemi di coda Meccanismi di arrivo riduzione del tasso medio degli arrivi (ad es. escludendo alcune categorie di utenti) controllo dei tempi di arrivo con un sistema ad appuntamento modifica al tasso di arrivo cercando di ottenere un flusso più regolare ( ad. es. cercando di appiattire i fenomeni di punta) incoraggiare o scoraggiare gli utenti a seconda della lunghezza della coda U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 38

39 APPLICAZIONI Modifiche ai sistemi di coda Meccanismi di servizio diminuire il tempo media di servizio ridurre il coefficiente di variazione del tempo di servizio ridurre i tempi di servizio i in maniera più sensibile nei periodi di punta aumentare la capacità del servizio quando si osserva una congestione elevata o quando ci si aspetta un numero di utenti maggiore del numero media U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 39

40 APPLICAZIONI Modifiche ai sistemi di coda Disciplina della coda dare o togliere la priorità agli utenti più importanti dare priorità agli utenti con tempi di servizio più corti distribuire gli utenti alle varie code a seconda dei presunti tempi idi servizio i cambiare la disposizione di serventi U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 40

41 APPLICAZIONI Modifiche ai sistemi di coda a = tempi di arrivo e di servizio costanti b = arrivi costanti e tempi di servizio esponenziali c= arrivi casuali e tempi di servizio costanti d = arrivi casuali e tempi di servizio esponenziali U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 41

42 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale arrivi alla Poisson e tempi di servizio qualsiasi n s w s = αt = t s s σs s 2 s 2 α t ρ = ρ + [ ] 1+ C ( 1 α t ) 2 ( 1 ρ ) 2 α t + σ s αt 2 s ( s ) 2 2 v 2 σ s = varianza di t s C v = coeff. variazione U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 42

43 RISULTATI DELLA TEORIA DELLE CODE Sistemi ad unico canale arrivi alla Poisson e tempi di servizio costanti 2 σ s = 0 n s = αt s + α 2 2 t 2 = ρ + ρ ( αt ) 2( 1 ρ) 2 1 s s w s = t s + ρt 2 s = t s + ρ ( 1 ρ ) 2α ( 1 ρ ) 2 U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 43

44 Risultati della teoria delle code Limiti SISTEMI REALI impossibilità di ricavare formulazioni analitiche in forma chiusa, a meno di notevoli approssimazioni SIMULAZIONE U. Crisalli - Teoria e Tecnica della Circolazione 44

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli coro di Terminali per i Traporti e la Logitica ELEMENTI DI TEORIA DELLE CODE Umberto Crialli crialli@ing.uniroma.it INTRODUZIONE Simulazione dei terminali In generale, un terminale è cotituito da un inieme

Dettagli

Tre esempi di sistemi di congestione. Analisi delle loro simulazioni in linguaggio Simula

Tre esempi di sistemi di congestione. Analisi delle loro simulazioni in linguaggio Simula Tre esempi di sistemi di congestione Analisi delle loro simulazioni in linguaggio Simula Generalità introduttive Una larga classe di sistemi reali : Sistemi di produzione Sistemi di traffico e di comunicazione

Dettagli

Teoria delle File di Attesa

Teoria delle File di Attesa Teoria delle File di Attesa Una coda, o fila di attesa, si forma quando degli utenti attendono di essere serviti da uno o più serventi. Esempi: Studenti agli sportelli della segreteria Utenti di un centro

Dettagli

La teoria delle code

La teoria delle code La teoria delle code 3 marzo 205 Ing. foglietta.chiara@gmail.com Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Agenda Reti di Aperte Reti di Aperte Sistema M/M/ I 2 Reti di Aperte Una coda

Dettagli

arrivi in un tempo t è pari a λ*t, come si può ricavare dalla media su k della distribuzione di Poisson :

arrivi in un tempo t è pari a λ*t, come si può ricavare dalla media su k della distribuzione di Poisson : Sistema di coda ad un canale con arrivi poissoniani e tempi di servizio esponenziali. Si può dimostrare che assumere il tasso degli arrivi costante e pari a equivale ad assumere per gli intervalli fra

Dettagli

Teoria delle File di Attesa Una coda, o fila di attesa, si forma quando degli utenti attendono di essere serviti da uno o più serventi.

Teoria delle File di Attesa Una coda, o fila di attesa, si forma quando degli utenti attendono di essere serviti da uno o più serventi. Teoria delle File di Attesa Una coda, o fila di attesa, si forma quando degli utenti attendono di essere serviti da uno o più serventi. Esempi: Studenti agli sportelli della segreteria Utenti di un centro

Dettagli

Teoria dei Sistemi di Trasporto (9 CFU) A. A Modelli di offerta di trasporto. Esempi applicativi. prof. ing.

Teoria dei Sistemi di Trasporto (9 CFU) A. A Modelli di offerta di trasporto. Esempi applicativi. prof. ing. A. A. 2016-2017 Modelli di offerta di trasporto richiami di teoria del deflusso Esempi applicativi prof. ing. Antonio Comi Department of Enterprise Engineering University of Rome Tor Vergata 1 indice Variabili

Dettagli

λ è detto intensità e rappresenta il numero di eventi che si

λ è detto intensità e rappresenta il numero di eventi che si ESERCITAZIONE N 1 STUDIO DI UN SISTEMA DI CODA M/M/1 1. Introduzione Per poter studiare un sistema di coda occorre necessariamente simulare gli arrivi, le partenze e i tempi di ingresso nel sistema e di

Dettagli

Sistemi Discreti. Reti di Petri Stocastiche Automi stocastici Code e Reti di Code Algebra di processi

Sistemi Discreti. Reti di Petri Stocastiche Automi stocastici Code e Reti di Code Algebra di processi Sistemi Discreti Reti di Petri Stocastiche Automi stocastici Code e Reti di Code Algebra di processi 1 Code Introduzione Classificazione dei sistemi a coda Legge di Little Sistemi a coda singola Reti di

Dettagli

' $ Teoria del traffico & % 1

' $ Teoria del traffico & % 1 Teoria del traffico Andamento della distribuzione di Poisson P(k) = (λt)k k! e λt 1 k=0 k=1 k=2 k=3 0.8 0.6 P(k) 0.4 0.2 0 0 1 2 3 4 5 λt Proprietá La sovrapposizione di h processi di Poisson aventi frequenze

Dettagli

PROCESSI DI POISSON. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari.

PROCESSI DI POISSON. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari. PROCESSI DI POISSON Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 17 Aprile 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) PROCESSI DI POISSON 17/04/2006

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE Processi di Poisson Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Consideriamo eventi casuali come gli arrivi di lavori

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni. Sistemi a coda

Reti di Telecomunicazioni. Sistemi a coda Reti di Telecomunicazioni Sistemi a coda Ing. Francesca Lo Piccolo e-mail: francesca.lopiccolo@uniroma2.it Un ringraziamento particolare al Prof. Andrea Detti, autore delle presentazioni da cui è stata

Dettagli

SIMULAZIONE DI SISTEMI CASUALI 2 parte. Processi stocastici e teoria delle code. Processi stocastici

SIMULAZIONE DI SISTEMI CASUALI 2 parte. Processi stocastici e teoria delle code. Processi stocastici SIMULAZIONE DI SISTEMI CASUALI 2 parte Processi stocastici e teoria delle code Processi stocastici Generalità La distribuzione di Poisson (degli eventi rari) è caratterizzata dall avere una funzione di

Dettagli

Richiami di TEORIA DELLE PROBABILITÀ

Richiami di TEORIA DELLE PROBABILITÀ corso di Teoria dei Sistemi di Trasporto Sostenibili 6 CFU A.A. 015-016 Richiami di TEORIA DELLE PROBABILITÀ Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma.it

Dettagli

Corso. di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI. Martino De Marco

Corso. di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI. Martino De Marco Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2003/04 Corso di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Martino De Marco (demarco@cremona.polimi.it) ESERCITAZIONE VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI ESERCITAZIONE:

Dettagli

Modelli a code d attesa dei sistemi operativi

Modelli a code d attesa dei sistemi operativi Definizioni Preliminari Topologie Tandem (1 dispositivo I/O Tandem (2 dispositivi I/O) Coda chiusa Coda aperta Definizioni Preliminari variabili aleatorie: il risultato di un esperimento dall esito incerto

Dettagli

Umberto Crisalli

Umberto Crisalli corso di Teoria e Tecnica della Circolazione a.a.2010-2011 RICHIAMI DI SIMULAZIONE Umberto Crisalli crisalli@ing.uniroma2.it Premessa Questo materiale è stato redatto sulla base delle dispense del corso

Dettagli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli

corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica Umberto Crisalli corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica RICHIAMI DI SIMULAZIONE Umberto Crisalli crisalli@ing.uniroma2.it Premessa Questo materiale è stato redatto sulla base delle dispense del corso di Modelli

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE TEORIA DELLE CODE Teoria delle code Obiettivo Avere uno strumento analitico per determinare le condizioni di funzionamento di una rete in termini prestazionali La teoria delle

Dettagli

Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2012/13. Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET (Modulo 1)

Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2012/13. Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET (Modulo 1) Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2012/13 Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET (Modulo 1) Martino De Marco email: martino.demarco@mail.polimi.it skype: martino.demarco ESERCITAZIONE VALUTAZIONE

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 AA2011/12 Sistemi a coda Blocco E2 Ing. Francesco Zampognaro e-mail: zampognaro@ing.uniroma2.it Lucidi Prof. Stefano Salsano 1 Definizione di traffico e utilizzazione di un

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni. Sistemi a coda M/M/1

Reti di Telecomunicazioni. Sistemi a coda M/M/1 Reti di Telecomunicazioni Sistemi a coda M/M/1 Ing. Francesca Lo Piccolo e-mail: francesca.lopiccolo@uniroma2.it Un ringraziamento particolare al Prof. Andrea Detti, autore delle presentazioni da cui è

Dettagli

Modelli di offerta di trasporto

Modelli di offerta di trasporto A. A. 2015-2016 Modelli di offerta di trasporto richiami di teoria del deflusso (diagramma fondamentale) prof. ing. Antonio Comi Department of Enterprise Engineering Tor Vergata University of Rome 1 Velocità

Dettagli

Corso di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI. Martino De Marco

Corso di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI. Martino De Marco Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2004/05 Corso di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Martino De Marco (demarco@cremona cremona.polimi.it) ESERCITAZIONE VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Slide

Dettagli

Test di verica per il corso di Reti di Telecomunicazioni

Test di verica per il corso di Reti di Telecomunicazioni Nome e Cognome Laurea Diploma in Test di verica per il corso di Reti di Telecomunicazioni 1/11/003 1. In un centralino con una sola linea esterna, si sa che il carico è inferiore a 0.1 Erlang. Quale fra

Dettagli

4.1 ESERCIZI DI RIEPILOGO

4.1 ESERCIZI DI RIEPILOGO 4 4.1 ESERCIZI DI RIEPILOGO Esercizio 4.1.1 Dato un sistema M/M/2 con frequenza media di arrivo pari a λ e velocità di servizio pari a µ, con λ < 2µ Scrivere le equazioni di Kolmogorov relative al processo

Dettagli

Catene di Markov a tempo continuo. Richiami teorici

Catene di Markov a tempo continuo. Richiami teorici Catene di Marov a tempo continuo Richiami teorici Pagina di 55 Data ultima revisione 2/5/ Definizione di catena di Marov a Una catena di Marov a è definita come: M(X, P(t)) t R + dove gli stati x,...,

Dettagli

Catene di Markov. Richiami teorici

Catene di Markov. Richiami teorici Catene di Marov Richiami teorici Pagina di 4 Alcune definizioni L insieme di tutti i possibili risultati di un esperimento è detto spazio degli eventi dell esperimento. Lo spazio si indica con Ω ed un

Dettagli

Costruzione di macchine. Modulo di: Progettazione probabilistica e affidabilità. Marco Beghini. Lezione 5: Funzioni di variabili aleatorie

Costruzione di macchine. Modulo di: Progettazione probabilistica e affidabilità. Marco Beghini. Lezione 5: Funzioni di variabili aleatorie Costruzione di macchine Modulo di: Progettazione probabilistica e affidabilità Marco Beghini Lezione 5: Funzioni di variabili aleatorie Funzione di variabile aleatoria continua Sia data una V.A. continua

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE ESEMPI DI SIMULAZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Esempi di simulazione Presentiamo alcuni esempi

Dettagli

Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento

Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento DOCENTI prof. ing. Agostino Nuzzolo prof. ing. Antonio Comi ing. Antonio Polimeni Variabile di progetto: numero di binari: operativi,

Dettagli

TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE

TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE PROBLEMI DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE 3 A cura di : Prof. Astarita Vittorio ing. Giofrè Vincenzo Pasquale Argomenti: Distribuzione di Poisson 26 3.1 PROBLEMA Distribuzione di Poisson ed esponenziale

Dettagli

ESEMPI DI SIMULAZIONE

ESEMPI DI SIMULAZIONE ESEMPI DI SIMULAZIONE Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 7 Marzo 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) ESEMPI DI SIMULAZIONE 7/03/2006

Dettagli

1.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE

1.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE 46 TEORIA DELLE CODE.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE In questo paragrafo verrano studiati sistemi di code che possono essere rappresentati da processi di nascita e morte. In particolare,

Dettagli

FORMULARIO DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI (versione 1.1, )

FORMULARIO DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI (versione 1.1, ) FORMULARIO DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI (versione., 3.2.05) definizioni di carattere generale - valide salvo avviso contrario N numero di server e/o di posti nel sistema M numero di potenziali utenti del

Dettagli

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof.

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof. Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon 1 Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi

Dettagli

Processi di Markov. Processi di Markov

Processi di Markov. Processi di Markov Processi Stocastici Processi Stocastici Processi Stocastici Catene o Catene o Catene di M Processi Stocastici Processi Stocastici Processi Stocastici Catene o Catene o Catene di M Processi Stocastici Un

Dettagli

5. Distribuzioni. Corso di Simulazione. Anno accademico 2009/10

5. Distribuzioni. Corso di Simulazione. Anno accademico 2009/10 Anno accademico 2009/10 Spazio di probabilità Ω spazio campione F 2 Ω spazio degli eventi: (i) Ω F (ii) A F = Ω \ A F (iii) A, B F = A B F P: F [0, 1] funzione di probabilità: (i) P(A) 0 (ii) P(Ω) = 1

Dettagli

Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento

Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento DOCENTI prof. ing. Agostino Nuzzolo prof. ing. Antonio Comi ing. Antonio Polimeni Progettazione funzionale Da un punto di vista

Dettagli

3. Distribuzioni. Corso di Simulazione. Anno accademico 2006/07

3. Distribuzioni. Corso di Simulazione. Anno accademico 2006/07 Anno accademico 2006/07 Spazio di probabilità Ω spazio campione F 2 Ω spazio degli eventi: (i) Ω F (ii) A F = Ω \ A F (iii) A, B F = A B F P: F [0, 1] funzione di probabilità: (i) P(A) 0 (ii) P(Ω) = 1

Dettagli

La distribuzione normale o distribuzione di Gauss

La distribuzione normale o distribuzione di Gauss La distribuzione normale o distribuzione di Gauss Gauss ha dimostrato che secondo questa legge si possono ritenere distribuiti gli errori accidentali di misura di una qualsivoglia grandezza. Densità di

Dettagli

Indice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza

Indice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza XIII Presentazione del volume XV L Editore ringrazia 3 1. Introduzione alla Statistica 5 1.1 Definizione di Statistica 6 1.2 I Rami della Statistica Statistica Descrittiva, 6 Statistica Inferenziale, 6

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana 1 Indice generale Presentazione dell edizione italiana Prefazione xi xiii Capitolo 1 Una introduzione alla statistica 1 1.1 Raccolta dei dati e statistica descrittiva... 1 1.2 Inferenza statistica e modelli

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEL TRAFFICO

INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEL TRAFFICO INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEL TRAFFICO IC3N 2000 N. 1 Definizioni preliinari Sistea soggetto a traffico: astrazione definita convenzionalente di un sistea reale (o di una parte di esso in cui entrano ed

Dettagli

Schema di principio di una rete telefonica Rete di

Schema di principio di una rete telefonica Rete di La rete fissa 3 La commutazione La commutazione è l insieme delle attività che svolge una rete di telecomunicazione per connettere tra di loro due o più utenti, nel momento che la connessione è richiesta,

Dettagli

La teoria delle code

La teoria delle code La teoria delle code Ludovica Crosato INTRODUZIONE La Teoria delle code (o delle file d attesa) rappresenta l analisi dei fenomeni di attesa che si possono manifestare in presenza della domanda di un servizio,

Dettagli

Esercizi 6 - Variabili aleatorie vettoriali, distribuzioni congiunte

Esercizi 6 - Variabili aleatorie vettoriali, distribuzioni congiunte Esercizi - Variabili aleatorie vettoriali, distribuzioni congiunte Esercizio. X e Y sono v.a. sullo stesso spazio di probabilità (Ω, E, P). X segue la distribuzione geometrica modificata di parametro p

Dettagli

Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU)

Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU) Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU) Modulo 1 3 CFU - Prof. Giorgio Corazza http://www.unibo.it/docenti/giorgio.corazza Modulo 2 6 CFU - Prof. Ing. Carla Raffaelli http://www.unibo.it/docenti/carla.raffaelli

Dettagli

1. i limiti di p che garantiscono un funzionamento stabile del sistema ;

1. i limiti di p che garantiscono un funzionamento stabile del sistema ; Problema 1 Un router collega una rete locale ad Internet per mezzo di due linee dedicate, la prima di capacità C 1 = 2.048 Mbit/s e la seconda di capacità C 2 = 512 Kbit/s. Ciascuna linea è dotata di una

Dettagli

L assegnazione è coerente? SÌ NO. A e B sono stocasticamente indipendenti? SÌ NO

L assegnazione è coerente? SÌ NO. A e B sono stocasticamente indipendenti? SÌ NO CALCOLO DELLE PROBABILITÀ - gennaio 00 Scrivere le risposte negli appositi spazi Motivare dettagliatamente le risposte su fogli allegati Nuovo Ordinamento esercizi -4. Vecchio Ordinamento esercizi -6..

Dettagli

RICHIAMI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ

RICHIAMI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ UNIVERSITA DEL SALENTO INGEGNERIA CIVILE RICHIAMI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ ing. Marianovella LEONE INTRODUZIONE Per misurare la sicurezza di una struttura, ovvero la sua affidabilità, esistono due

Dettagli

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2007/08 Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Fabio Zeri (gundam@metarete.it) Slide 1 Multiplazione Permette la condivisione di un mezzo trasmissivo

Dettagli

con distribuzione gaussiana standard e si ponga

con distribuzione gaussiana standard e si ponga Laurea Triennale in Matematica, Università La Sapienza Corso di Probabilità, AA 6/7 Prova di Esonero Maggio 7 Testi e soluzioni degli esercizi proposti Siano Z, Z, Z variabili aleatorie indipendenti e

Dettagli

Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa.

Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa. corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio a.a. 2012-2013 TEORIA DEL DEFLUSSO ININTERROTTO (PARTE 2) Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma2.it

Dettagli

Ancora sui processi di Poisson

Ancora sui processi di Poisson Ancora sui processi di Poisson La somma di N processi di Posson indipendenti do parametro λ i, i=1 N, è un processo di Poisson di parametro λ = λ TOT i i λ1 λ2 + λtot λn Ancora sui processi di Poisson

Dettagli

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica Carlo Meneghini Dip. di fisica via della Vasca Navale 84, st. 83 (I piano) tel.: 06 55 17 72 17 meneghini@fis.uniroma3.it Indici di forma Descrivono le

Dettagli

La teoria delle code. La teoria delle code

La teoria delle code. La teoria delle code Il problema: trovare la configurazione ottima di un sistema produttivo (quali e quante risorse acquisire) dato un problema produttivo (caratteristiche tecnologiche e volumi richiesti per ciascun tipo di

Dettagli

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta 12/01/2009

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta 12/01/2009 Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta 12/01/2009 Esercizio 1 (20 punti). Esaminiamo il controllo passaporti in un aeroporto in entrata per gli Stati Uniti, controllo

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia: alcune distribuzioni di probabilità

Statistica Applicata all edilizia: alcune distribuzioni di probabilità Statistica Applicata all edilizia: Alcune distribuzioni di probabilità E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 23 marzo 2010 Indice Distribuzioni di probabilità discrete 1 Distribuzioni di probabilità discrete

Dettagli

1.3 MODELLI STOCASTICI DEI PROCESSI DI ARRIVO E DI SERVIZIO

1.3 MODELLI STOCASTICI DEI PROCESSI DI ARRIVO E DI SERVIZIO 20 TEORIA DELLE CODE 1.3 MODELLI STOCASTICI DEI PROCESSI DI ARRIVO E DI SERVIZIO Da quanto visto nei precedenti paragrafi, emerge chiaramente come un sistema di code sia caratterizzato fondamentalmente

Dettagli

Analisi statistica in simulazione

Analisi statistica in simulazione Analisi statistica in simulazione Aspetto fondamentale in simulazione, a volte sottovalutato Corrette interpretazione dei risultati Analisi dei dati di di input definizione e parametrizzazione del modello

Dettagli

Analisi statistica classica. Analisi statistica in simulazione. Stima della media. Stima della media

Analisi statistica classica. Analisi statistica in simulazione. Stima della media. Stima della media Analisi statistica in simulazione Analisi statistica classica Aspetto fondamentale in simulazione, a volte sottovalutato Corrette interpretazione dei risultati Analisi dei dati di di input definizione

Dettagli

Statistica Metodologica

Statistica Metodologica Statistica Metodologica Esercizi di Probabilita e Inferenza Silvia Figini e-mail: silvia.figini@unipv.it Problema 1 Sia X una variabile aleatoria Bernoulliana con parametro p = 0.7. 1. Determinare la media

Dettagli

Statistica Inferenziale

Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Riepilogo lezione 9 Abbiamo visto metodi per la determinazione di uno stimatore puntuale e casi per: Carattere con

Dettagli

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Premessa Useremo NS e nscript per studiare

Dettagli

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Premessa Useremo NS e nscript per studiare

Dettagli

1.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE

1.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE 5.5 SISTEMI A CODA BASATI SU PROCESSI DI NASCITA E MORTE In questo paragrafo verrano studiati sistemi di code che possono essere rappresentati da processi

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2005/06 Sistemi a coda Blocco E1 v2 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Risorse e sistemi di servizio 2 Obiettivi Acquisire alcuni concetti

Dettagli

MATEMATICA III ESEMPI ESEMPI. Prof. Walter UKOVICH Università di TRIESTE TEORIA DELLE CODE O FILE D ATTESA

MATEMATICA III ESEMPI ESEMPI. Prof. Walter UKOVICH Università di TRIESTE TEORIA DELLE CODE O FILE D ATTESA MATEMATICA III Prof. Walter UKOVICH Università di TRIESTE TEORIA DELLE CODE O FILE D ATTESA è una classe di modelli per lo studio di fenomeni d attesa quando la domanda di un servizio supera la capacità

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE Analisi e scelta dei dati di input Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Dati di input Per l esecuzione di una

Dettagli

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta C 21/12/2009

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta C 21/12/2009 Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta C 1/1/009 Esercizio 1. In periodo di esodo per le vacanze, sull A1 una grande area di servizio lavora a pieno regime. In media ogni

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. La variabile casuale normale Da un analisi di bilancio è emerso che, durante i giorni feriali

Dettagli

Limiti della Distribuzione Binomiale

Limiti della Distribuzione Binomiale Limiti della Distribuzione Binomiale Giuseppe Sanfilippo 11 maggio 2012 1 Teorema di Bernoulli Sia X 1, X 2,..., X n... una successione di variabili aleatorie bernoulliane stocasticamente indipendenti

Dettagli

MODELLI DI ASSEGNAZIONE

MODELLI DI ASSEGNAZIONE corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio MODELLI DI ASSEGNAZIONE PROF. ING. UMBERTO CRISALLI Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma.it Sistema di modelli

Dettagli

Calcolo delle Probabilità 2

Calcolo delle Probabilità 2 Prova d esame di Calcolo delle Probabilità 2 Maggio 2006 Sia X una variabile aleatoria distribuita secondo la densità seguente ke x 1 x < 0 f X (x) = 1/2 0 x 1. 1. Determinare il valore del parametro reale

Dettagli

TEORIA DEL DEFLUSSO ININTERROTTO

TEORIA DEL DEFLUSSO ININTERROTTO Dipartimento Ingegneria dell Impresa corso di TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE + TRASPORTI E TERRITORIO Appunti delle lezioni TEORIA DEL DEFLUSSO ININTERROTTO DOCENTE Prof. Ing. UMBERTO CRISALLI Anno

Dettagli

Corso di probabilità e statistica

Corso di probabilità e statistica Università degli Studi di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Informatica Corso di probabilità e statistica (Prof. L.Morato) Esercizi Parte III: variabili aleatorie dipendenti e indipendenti,

Dettagli

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione L. Boni Variabile casuale In teoria della probabilità, una variabile casuale (o variabile aleatoria o variabile stocastica o random variable)

Dettagli

IDENTIFICAZIONE dei MODELLI e ANALISI dei DATI. Lezione 01 - Variabili aleatorie. Calcolo di densità di probabilità. Operatore di media

IDENTIFICAZIONE dei MODELLI e ANALISI dei DATI. Lezione 01 - Variabili aleatorie. Calcolo di densità di probabilità. Operatore di media IDENTIFICAZIONE dei MODELLI e ANALISI dei DATI Lezione 01 - Variabili aleatorie Motivazioni Densità di probabilità Operatore di media Densità di probabilità congiunta Densità di probabilità condizionata

Dettagli

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA Nell associare ai risultati di un esperimento un valore numerico si costruisce una variabile casuale (o aleatoria, o stocastica). Ogni variabile casuale ha una corrispondente

Dettagli

Facoltà di Ingegneria Calcolo delle Probabilità e Statistica Ingegneria Civile e A&T e Informatica

Facoltà di Ingegneria Calcolo delle Probabilità e Statistica Ingegneria Civile e A&T e Informatica Facoltà di Ingegneria Calcolo delle Probabilità e Statistica Ingegneria Civile e A&T e Informatica Prima prova scritta A.A. 8-9 Durata della prova h Punteggi: ) + + ; ) + + + ; ) +. Totale. Esercizio Sia

Dettagli

Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa

Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa Corso di Teoria e Tecnica della Circolazione + Trasporti e Territorio Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma.it Struttura del sistema di modelli per la

Dettagli

2. Introduzione alla probabilità

2. Introduzione alla probabilità . Introduzione alla probabilità Carla Seatzu, 8 Marzo 008 Definizioni preliminari: Prova: è un esperimento il cui esito è aleatorio Spazio degli eventi elementari: è l insieme Ω di tutti i possibili esiti

Dettagli

Intervalli di confidenza

Intervalli di confidenza Probabilità e Statistica Esercitazioni a.a. 2006/2007 C.d.L.: Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio, Ingegneria Civile, Ingegneria Gestionale, Ingegneria dell Informazione C.d.L.S.: Ingegneria Civile

Dettagli

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica ndici di forma Ulteriori Conoscenze di nformatica e Statistica Descrivono le asimmetrie della distribuzione Carlo Meneghini Dip. di fisica via della Vasca Navale 84, st. 83 ( piano) tel.: 06 55 17 72 17

Dettagli

corso di Teoria dei Sistemi di Trasporto Sostenibili 6 CFU A.A MODELLI DI OFFERTA

corso di Teoria dei Sistemi di Trasporto Sostenibili 6 CFU A.A MODELLI DI OFFERTA corso di Teoria dei Sistemi di Trasporto Sostenibili 6 CFU A.A. 6-7 MODELLI DI OFFERTA Prof. Ing. Umberto Crisalli Dipartimento di Ingegneria dell Impresa crisalli@ing.uniroma.it Struttura del sistema

Dettagli

TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE

TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE UNIVERSITA' DI ROMA "TOR VERGATA" FACOLTA DI INGEGNERIA Dipartimento Ingegneria Civile TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE DOCENTE Prof. Ing. UMBERTO CRISALLI Appunti delle lezioni TEORIA DEL DEFLUSSO

Dettagli

γ 4 γ 2 λ 2 λ 4 r 42 γ 3 λ 3 r 24 r 04

γ 4 γ 2 λ 2 λ 4 r 42 γ 3 λ 3 r 24 r 04 Capitolo 5 Reti di code Tipicamente una risorsa non viene utilizzata in modo isolato, pi u facilmente diverse risorse sono interconnesse fra loro per costituire un unico sistema. Un esempio e offerto da

Dettagli

E (X 2 ) = E (G) + E (E 2 ) = 1, V ar (X 2 ) = V ar (G) + V ar (E 2 ) = 5, Cov(X 1, X 2 ) = Cov(G + E 1, G + E 2 ) = V ar (G) = 4,

E (X 2 ) = E (G) + E (E 2 ) = 1, V ar (X 2 ) = V ar (G) + V ar (E 2 ) = 5, Cov(X 1, X 2 ) = Cov(G + E 1, G + E 2 ) = V ar (G) = 4, Laurea Triennale in Matematica, Università La Sapienza Corso di Probabilità, AA 04/05 Prova di Esonero Maggio 05 degli esercizi proposti Siano G, E, E tre variabili aleatorie gaussiane indipendenti, rispettivamente

Dettagli

VIII Indice 2.6 Esperimenti Dicotomici Ripetuti: Binomiale ed Ipergeometrica Processi Stocastici: Bernoul

VIII Indice 2.6 Esperimenti Dicotomici Ripetuti: Binomiale ed Ipergeometrica Processi Stocastici: Bernoul 1 Introduzione alla Teoria della Probabilità... 1 1.1 Introduzione........................................ 1 1.2 Spazio dei Campioni ed Eventi Aleatori................ 2 1.3 Misura di Probabilità... 5

Dettagli