N2 - Repertorio delle aree e degli interventi ricadenti nei limiti di progetto tra la fascia B e la fascia C STURA
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1 Accordo di Pianificazione ai sensi dell art. 57 della L.R. 36/1997 tra Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria e Provincia di Genova N2 - Repertorio delle aree e degli interventi ricadenti nei limiti di progetto tra la fascia B e la fascia C STURA Aggiornamento dei dissesti idrogeologici del T. Stura, approvato con la D.C.M. n. 44 del 25/11/2016, comportante modifica alla perimetrazione delle fasce fluviali nel Comune di Masone. PROGETTO Codice : 1.2/17/04 VARIANTE AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI GENOVA CON VALORE ED EFFETTI DEL PIANO DI BACINO PER LA PARTE DEL TERRITORIO PROVINCIALE COMPRESA NEL BACINO DEL FIUME PO N. /Titolo elaborato : Nome file : N2 REPERTORIO DELLE AREE E DEGLI INTERVENTI RICADENTI NEI Relazione metodologica per l individuazione Schede delle aree e degli interventi ricadenti nei limiti di progetto tra la fascia B e la fascia C CartiglioN2.doc - Relazione metodologica_b di progetto.doc - STURA_01 STURA_11.doc REV DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 01 06/2010 Ufficio Pianificazione Il Direttore Il Direttore 02 08/2016 Territoriale
2 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova VARIANTE AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI GENOVA CON VALORE ED EFFETTI DEL PIANO DI BACINO PER LA PARTE DEL TERRITORIO PROVINCIALE COMPRESA NEL BACINO DEL FIUME PO REPERTORIO DELLE AREE E DEGLI INTERVENTI RICADENTI NEI - Bacino idrografico del Torrente Stura - INDICE RELAZIONE METODOLOGICA Pag. 2 REPERTORIO DELLE AREE E DEGLI INTERVENTI RICADENTI NEI - SCHEDE AREE Pag. 10 Scheda n. 01 Area produttiva in località Groppo Scheda n. 02 Centro Urbano di Masone (Scheda eliminata con la Variante di aggiornamento del quadro dei dissesti e riperimetrazione delle fasce fluviali del T. Stura in Comune di Masone, approvata con DCM n. del.. ) Scheda n. 03 Scheda n. 04 Scheda n. 05 Scheda n. 06 Scheda n. 07 Scheda n. 08 Scheda n. 09 Scheda n. 10 Scheda n. 11 Area produttiva in località Romitorio sponda dx Rio Vezzulla Area produttiva di Isola Giugno e La Maddalena Area Cotonificio e Stazione ferroviaria di Campoligure Centro urbano di Campoligure Area per servizi di Campoligure Area produttiva in località Caporale a Campoligure Centro urbano di Rossiglione superiore Centro urbano di Rossiglione inferiore Aree urbane in sponda destra e sinistra comprese tra le borgate superiore e inferiore di Rossiglione N2- Relazione metodologica Pag. 1 di 9
3 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova Relazione metodologica per l individuazione delle aree e degli interventi ricadenti nei limiti di progetto tra la fascia B e la fascia C DOMANDA DI SICUREZZA PER TIPOLOGIE AREE E LIVELLO DI PRIORITA, INDIVIDUAZIONE DELLA FASCIA DI PROGETTO. L analisi delle interazioni con l assetto territoriale viene effettuata con riferimento alle aree interessate dal pericolo di piena, con tempo di ritorno duecentennale, procedendo ad una prima distinzione fra quelle interne e quelle esterne alla fascia B, definita nei termini di cui all art. 11 delle Norme di Attuazione della Variante VBP. Al fine di mappare la richiesta di protezione dalle piene che il territorio esprime nello stato attuale, sono stati considerati gli elementi territoriali esistenti, utilizzando come strumenti di lettura le analisi del PTC provinciale relative al Sistema insediativo esistente (Descrizione Fondativa), integrate ed aggiornate attraverso le indicazioni contenute negli strumenti urbanistici comunali, nella carta tematica regionale relativa all uso del suolo, ed infine attraverso i dati relativi alle località abitate contenuti nel Censimento ISTAT della popolazione del 2001( 1 ). Tale classificazione è stata articolata secondo il seguente schema : aree con richiesta di protezione bassa aree con richiesta di protezione media aree con richiesta di protezione elevata aree con richiesta di protezione molto elevata. 1 L'ISTAT definisce una località abitata come l'area più o meno vasta di territorio, conosciuta di norma con un nome proprio, sulla quale sono situate una o più case raggruppate o sparse. Sono individuati tre tipi di località abitate: centro abitato, nucleo abitato e case sparse. Centro abitato : è definito come la località abitata costituita da un «aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di continuità per la cui determinazione si assume un valore variabile intorno ai 70 metri, caratterizzato dall esistenza di servizi od esercizi pubblici (scuola, ufficio pubblico, farmacia, negozio o simili) costituenti la condizione di una forma autonoma di vita sociale, e generalmente determinanti un luogo di raccolta ove sono soliti concorrere anche gli abitanti dei luoghi vicini per ragioni di culto, istruzione, affari, approvvigionamento e simili, in modo da manifestare l esistenza di una forma di vita sociale coordinata dal centro stesso. I luoghi di convegno turistico, i gruppi di villini, alberghi e simili destinati alla villeggiatura, abitati stagionalmente, sono considerati centri abitati temporanei, purché nel periodo dell attività stagionale presentino i requisiti del centro». Con tale definizione sono differenziati i centri abitati dai nuclei abitati, che non possiedono una forma di vita sociale autonoma ma dipendono dai primi, e dai quartieri, che sono contigui ad altri luoghi di raccolta ed insieme a questi sono parte del centro abitato stesso. Un centro abitato dà il suo nome ad una frazione geografica, costituita dal territorio che comprende il bacino di utenza dei servizi che offre, formato, oltre che dagli abitanti dello stesso, anche dagli abitanti di eventuali nuclei abitati e case sparse che vi gravitano. In seguito ad ogni Censimento della popolazione e delle abitazioni, con cadenza decennale, l'istat pubblica i dati relativi alla popolazione residente per ciascun centro abitato d'italia. In tali occasioni l'istat ha anche il compito di aggiornare l'elenco di tutti i centri abitati d'italia e di stabilire, con la collaborazione dei comuni, da quanti e quali edifici ed abitazioni sono composti. Nucleo abitato : è definito come la «località abitata, priva del luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di case contigue e vicine, con almeno cinque famiglie, con interposte strade, sentieri, piazze, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili, purché l intervallo tra casa e casa non superi trenta metri e sia in ogni modo inferiore a quello intercorrente tra il nucleo stesso e la più vicina delle case manifestamente sparse. Il carattere di nucleo è riconosciuto anche: - al gruppo di case, anche minimo, vicine tra loro, situate in zona montana, quando vi abitino almeno due famiglie e le condizioni della viabilità siano tali da rendere difficile e comunque non frequenti i rapporti con le altre località abitate (nucleo speciale montano); - all aggregato di case (dirute o non dirute) in zona montana, già sede di numerosa popolazione ed ora completamente o parzialmente disabitato a causa dello spopolamento montano (nucleo speciale montano già nucleo ora spopolato); - ai fabbricati di aziende agricole e zootecniche noti nelle diverse regioni con varie denominazioni anche se costituiti da un solo edificio, purché il numero di famiglie in esso abitanti non sia inferiore a cinque (nucleo speciale azienda agricola e/o zootecnica); - ai conventi, case di cura, colonie climatiche e sanatoriali, orfanotrofi, case di correzione e scuole convitto situati in aperta campagna, anche se abbiano laboratori, servizi ed esercizi interni (nucleo speciale convento, casa di cura, ecc.); - agli edifici distanti da centri e nuclei abitati, nei quali esistono servizi od esercizi pubblici (stazione ferroviaria, centrale idroelettrica, spaccio, chiesa, ecc.) purché negli stessi o nelle eventuali case prossime, da comprendere nel nucleo, vi abitino almeno due famiglie (nucleo speciale stazione ferroviaria, centrale idroelettrica, ecc.); - agli insediamenti residenziali con popolazione non stabile, occupati, stagionalmente a scopo di villeggiatura, di cura, ecc., con almeno 10 abitazioni; (nucleo speciale insediamento residenziale con popolazione non stabile)». Case sparse : Le case sparse sono definite dall'istat come «case disseminate nel territorio comunale a distanza tale tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato». N2- Relazione metodologica Pag. 2 di 9
4 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova A ciascuna delle classi territoriali sono associate le seguenti destinazioni d uso : AREE CON RICHIESTA DI PROTEZIONE BASSA : (Zone boscate, aree a vegetazione boschiva o arbustiva, zone aperte, zone agricole eterogenee, discariche per inerti, aree per attività estrattive) Corrispondono alle seguenti componenti del Sistema insediativo del PTC provinciale : - Ambiti fluviali: parti del territorio contigue ai corsi d acqua costituenti momenti di separazione rispetto al territorio insediato e alle infrastrutture, ove sono ancora leggibili tutti gli elementi costitutivi dell ambiente fluviale, specie nell assetto vegetazionale delle sponde; - Territorio non insediato: aree di vasta estensione, con un assetto vegetazionale diversificato in ragione della dislocazione, caratterizzate dalla assenza di apprezzabili forme di insediamento e con scarsa accessibilità, in esse comprese le aree strutturate per utilizzi agricoli in atto o abbandonate; - Aree rurali libere nel sistema urbano: aree rurali di consistente estensione intercluse od ai margini del tessuto urbano, costituenti momenti di interruzione del sistema insediativo e spesso caratterizzate dalla presenza di attività agrarie produttive (Ag). AREE CON RICHIESTA DI PROTEZIONE MEDIA : frazioni minori, edificazione sparsa = corrispondono essenzialmente alla componente del Sistema insediativo del PTC provinciale relativa al Territorio rurale: territorio a basso livello di insediamento ed infrastrutturazione, ove non è garantita la fruizione di opere e reti di urbanizzazione primaria. Sono comprese in tale categoria le località abitate definite come case sparse dall ISTAT nell ambito del Censimento della popolazione 2001, mentre sono esclusi i centri abitati ed i nuclei abitati, in quanto comprese tra le aree con richiesta di protezione molto elevata. infrastrutture, impianti e servizi di livello locale, aree verdi e spazi attrezzati = assumono un carattere residuale rispetto alla categoria delle infrastrutture e servizi di livello territoriale, in ragione della loro rilevanza meramente di interesse locale. AREE CON RICHIESTA DI PROTEZIONE ELEVATA : (Aree industriali e commerciali, reti autostradali, ferrovie, strade di interesse territoriale, principali impianti e servizi esistenti, previsioni di trasformazione territoriale di livello sovra comunale ed interesse strategico) aree industriali = corrispondono alle seguenti componenti del Sistema insediativo del PTC provinciale: - Tessuti ed insediamenti produttivi: parti del tessuto urbano, generalmente ottenute attraverso modificazioni anche rilevanti della morfologia originaria del territorio, occupate da insediamenti produttivi, attivi (A), dismessi (D), in fase di riconversione (R), anche con interclusi episodi residenziali, dotati di un autonomo impianto infrastrutturale nel caso dei tessuti, ed attestati invece sull armatura viaria urbana nel caso degli insediamenti; - Insediamenti produttivi isolati nel territorio rurale: aree occupate da attività produttive isolate, peraltro caratterizzate da edificazioni con tipologie costruttive proprie degli insediamenti produttivi nel territorio urbanizzato; infrastrutture e servizi territoriali = corrispondono alle seguenti componenti del Sistema N2- Relazione metodologica Pag. 3 di 9
5 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova insediativo del PTC provinciale: - Servizi di urbanizzazione e impianti : aree appartenenti ai tessuti ed aree urbane consolidate o ai nuclei urbani ovvero dislocate in rapporto funzionale con questi, occupate da servizi di urbanizzazione primaria o secondaria esistenti o in fase di realizzazione, la cui individualità e dimensione costituiscono risorse spaziali di rilevante interesse per l assetto urbanistico territoriale, oltre a svolgere un ruolo di interruzione delle aree edificate ove siano in queste comprese; - Servizi di urbanizzazione e impianti nel territorio rurale: aree occupate da attrezzature ed impianti a servizio del sistema insediativo rurale; - Viabilità autostradale: rete delle autostrade e relative aree di pertinenza ed accesso esistente; - Viabilità sovracomunale: rete della viabilità con funzione di collegamento territoriale, comprese le strade comunali di collegamento tra Comuni od ambiti frazionali di vasta estensione; - Rete ferroviaria, nazionale e locale, esistente, compresi i relativi impianti e servizi; impianti portuali ed aeroportuali destinati al trasporto dei passeggeri; impianti in generale; aree di sviluppo produttivo e riqualificazione urbana = corrispondono alle scelte di sviluppo espresse dalla pianificazione territoriale ed urbanistica, precisamente ai contenuti del PTC provinciale relativi al ruolo di coordinamento nei confronti dei Comuni, che mette a sintesi i contenuti dei piani urbanistici comunali ai quali viene riconosciuto il rango di interesse territoriale, ed al ruolo di organizzazione, che comprende le tematiche di interesse provinciale, con riferimento ai sistemi produttivi, ai servizi ed alle infrastrutture territoriali. Per quanto attiene alle previsioni di sviluppo prefigurate dalla pianificazione urbanistica, vengono considerate le trasformazioni territoriali previste dagli strumenti urbanistici vigenti che rivestono interesse e rilievo territoriale, in quanto attuative dei contenuti espressi dal PTC nelle Missioni di Pianificazione, come meglio specificati nei Progetti Quadro, e corrispondenti ai requisiti formulati nella proposizione dei Sistemi produttivi di rilievo provinciale. Alle proposte di trasformazione territoriale si riconosce, quindi, da un lato la strategicità per il conseguimento degli obiettivi del PTC e, dall altro, la potenzialità di coniugare la tutela del territorio con lo sviluppo sostenibile, consentendo la messa in sicurezza o la riduzione dei rischi idrogeologici dei tratti di corso d acqua individuati. AREE CON RICHIESTA DI PROTEZIONE MOLTO ELEVATA : Sono costituite dai tessuti ed aree urbane e dai siti industriali ed impianti a rischio ambientale. Le aree industriali a rischio ambientale esprimono una domanda di protezione di livello massimo in ragione della rilevanza del rischio endogeno dell impianto industriale e dei possibili effetti esogeni conseguenti ad eventi di piena. aree urbane = corrispondono alle seguenti componenti del Sistema insediativo del PTC provinciale: - Tessuti ed aree urbane consolidate: parti del territorio totalmente o parzialmente edificate sebbene con differente intensità, caratterizzate da un assetto finalizzato allo svolgimento di funzioni di tipo urbano, con un organizzazione degli insediamenti e delle relative infrastrutture e servizi che ha sostituito originari impianti rurali dove non è rilevante l apprezzamento del valore storico - artistico; - Tessuti storici principali: parti delle aree urbane consolidate e di massima dimensione organizzate su impianti di matrice storica, caratterizzate da un edificazione che presenta aspetti di sistematica tipicità, sia nella struttura degli impianti matrice e fondiari che nella N2- Relazione metodologica Pag. 4 di 9
6 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova tipologia edilizia delle costruzioni, e rilevante valore ambientale in quanto testimonianza della cultura edilizia ed architettonica dei luoghi; - Espansioni recenti delle aree urbane consolidate: parti delle aree urbane consolidate di più recente formazione o in fase di realizzazione (piani esecutivi approvati), caratterizzate da un organizzazione spaziale generalmente applicativa delle regole di cui al D.M , spesso corrispondenti ad insediamenti di edilizia residenziale a sostegno pubblico L. 167/1968 ovvero a Piani di Lottizzazione e Piani Particolareggiati di iniziativa privata, che hanno occupato aree rurali ai margini dei tessuti urbani esistenti; - Nuclei urbani: parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, sebbene con differenti intensità, costituenti parte integrante del sistema insediativo urbano, caratterizzate da un edificazione che presenta, sia nella struttura degli impianti matrice e fondiari che nella tipologia edilizia delle costruzioni, un rilevante valore storico in quanto testimonianza della cultura edilizia ed architettonica dei luoghi; Viene in ogni caso verificato che nella categoria delle aree urbane siano comprese le componenti delle località abitate corrispondenti ai centri abitati ed ai nuclei abitati, come definite dal Censimento ISTAT. aree industriali a rischio ambientale = corrispondono alle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ex D. Lgs. 334/1999, come modificato dal D. Lgs. 238/2005, come individuate e delimitate all interno della Variante al PTC provinciale concernente i criteri per il controllo dell urbanizzazione nelle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante nonché i criteri per la localizzazione di insediamenti produttivi, approvata con D.C.P. n. 39 del 18 giugno Alle classi di territorio sopra indicate viene riconosciuta la necessità di compatibilizzazione fra la domanda di sicurezza e la probabilità del verificarsi degli eventi di piena, nei termini di seguito espressi : - Aree con domanda di sicurezza media/ bassa : sono aree destinate a contenere l incompatibilità con gli eventi di piena corrispondenti alla fascia B (200 anni); il deficit di sicurezza non richiede la modifica dell obiettivo cardine del territorio della fascia B che è destinato a contenere le dinamiche fluviali; - domanda di sicurezza elevata : sono aree in cui il deficit di sicurezza deve essere comparato con la rilevanza strategica delle destinazioni d uso (aree industriali, infrastrutture e servizi territoriali, aree di sviluppo produttivo e riqualificazione urbana); pertanto l obiettivo da conseguire è la protezione del territorio dalla dinamiche fluviali, da integrare con le potenzialità di sviluppo senza che ciò costituisca un aggravio economico per le amministrazioni pubbliche. - domanda di sicurezza molto elevata : il deficit di sicurezza è tale da richiedere interventi di protezione dalle dinamiche fluviali con carattere di urgenza e priorità assoluta, necessitando, quindi, di facilitazioni ed impegno economico di risorse pubbliche. La combinazione del livello di richiesta di protezione e dell ubicazione delle aree rispetto alle aree inondabili è riportata nella carta tematica Carta della domanda di sicurezza, rappresentata in scala 1: FASCIA B DI PROGETTO N2- Relazione metodologica Pag. 5 di 9
7 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova Il tematismo sopra indicato porta alla individuazione delle aree di riassetto fluviale FASCIA DI PROGETTO TRA LA FASCIA B E LA FASCIA C FASCIA FLUVIALE B A) Domanda di sicurezza di livello molto elevato B) Domanda di sicurezza di livello elevato 1 messa in sicurezza aree urbane 2 aree industriali a rischio ambientale 1 infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di rilievo sovra comunale 2 distretti per trasformazioni urbanistiche di interesse territoriale Modalità attuazione prevalentemente pubblica Iniziativa pubblica. Possibilità di attuare gli interventi consentiti dalla pianificazione urbanistica disciplinando con convenzione la compartecipazione dei privati alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza. Iniziativa pubblica, a carico dell ente gestore. Possibilità di compartecipazione dei privati in caso di infrastrutture ricadenti nei territori oggetto di trasformazione territoriale Modalità attuazione prevalentemente privata Iniziativa prevalentemente privata, con eventuale compartecipazione pubblica in relazione alla presenza di infrastrutture o servizi di scala territoriale. Possibilità di intervento sostitutivo pubblico, in caso di inerzia del privato, con effetti prescrittivi e sanzionatori. Iniziativa privata, con atti d obbligo per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, prevedendo adeguate forme di tutela finanziaria, quali fideiussioni e sanzioni Possibilità di compartecipazione mista pubblico privato nei casi in cui nella trasformazione prevale la realizzazione di servizi e di infrastrutture N2- Relazione metodologica Pag. 6 di 9
8 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova C) Domanda di sicurezza di livello medio/basso 3 impianti e servizi esistenti di scala territoriale 4 aree industriali esistenti 1 frazioni minori/ edificazione sparsa o isolata Iniziativa pubblica, a carico dell ente gestore. Possibile compartecipazione dei privati in caso di impianti e servizi ricadenti nei territori oggetto di trasformazione territoriale Iniziativa privata, con atti d obbligo per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, prevedendo adeguate forme di tutela finanziaria, quali fideiussioni e sanzioni Interventi consentiti dalla disciplina di cui all art 17 delle Norme del VBP. 2 infrastrutture locali Interventi consentiti dalla disciplina di cui all art 17 delle Norme del VBP. 3 servizi e impianti minori Interventi consentiti dalla disciplina di cui all art 17 delle Norme del VBP. Nel Bacino del T. Stura sono state individuate le aree di riassetto fluviale riportate nella tabella successiva; a ciascuna area è associata una scheda descrittiva all interno dell elaborato denominato Repertorio delle aree e degli interventi ricadenti nei limiti di progetto tra la fascia B e la fascia C. AREE NEI N. denominazione tipologia /priorità Disciplina SUG Note 1 Area produttiva in località Groppo in comune di Masone B4 - Aree industriali esistenti D Zona per impianti produttivi 2 Centro urbano di Masone 3 Area produttiva in località Romitorio sponda dx Rio Vezzulla (Masone) 4 Area produttiva di Isola Giugno e La Maddalena in Comune di Campoligure A1 - Messa in sicurezza aree urbane B4 - Aree industriali esistenti B1 Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale B1 Zona satura D Zona per impianti produttivi IP - Zona per insediamenti produttivi RI-B1a - IC - Interesse comune TU - Trasformazione Prolungata la fascia B di Progetto verso valle per mettere in sicurezza la SP N2- Relazione metodologica Pag. 7 di 9
9 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova 5 Area Cotonificio e Stazione ferroviaria di Campoligure 6 Centro urbano di Campoligure 7 Area per servizi di Campoligure 8 Area produttiva in località Caporale a Campoligure 9 Centro urbano di Rossiglione superiore 10 Centro urbano di Rossiglione inferiore 11 Aree urbane in sponda destra e sinistra comprese tra le borgate superiore e inferiore di Rossiglione Legenda B4 - Aree industriali esistenti B4 - Aree industriali esistenti B1 Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale A1 - Messa in sicurezza aree urbane B1 - Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale A1 - Messa in sicurezza aree urbane B3 Impianti e servizi esistenti di scala territoriale B4 - Aree industriali esistenti A1 - Messa in sicurezza aree urbane A1 - Messa in sicurezza aree urbane A1 - Messa in sicurezza aree urbane B1 - Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale B2 - Distretti per trasformazioni urbanistiche di interesse territoriale urbanistica (zona La Maddalena a valle SP) Nelle zone TU vige l obbligo di SUA AR-C Zona produttiva artigianale e commerciale (loc. Gibelli) F-TU Trasformazione edilizia e urbanistica Zone storiche Zone per servizi esistenti e di previsione e zone B sature. TU - Trasformazione edilizia e urbanistica Acs Ambito del centro storico Acs Ambito del centro storico RU Zone di ristrutturazione urbanistica Sp - Aree per lo sport A) Domanda di sicurezza di livello molto elevato 1. messa in sicurezza aree urbane 2. aree industriali a rischio ambientale B) Domanda di sicurezza di livello elevato 1. infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di rilievo sovra comunale 2. distretti per trasformazioni urbanistiche di interesse territoriale 3. impianti e servizi esistenti di scala territoriale 4. aree industriali esistenti N2- Relazione metodologica Pag. 8 di 9
10 Autorità di bacino del fiume Po Regione Liguria Provincia di Genova REPERTORIO DELLE AREE E DEGLI INTERVENTI RICADENTI NEI LIMITI DI PROGETTO TRA LA FASCIA B E LA FASCIA C E costituito il Repertorio delle aree ricadenti nella fascia B per le quali è riconosciuta la domanda di sicurezza elevata e molto elevata: il repertorio è formato dalle schede degli ambiti in cui sono previsti gli interventi di messa in sicurezza, e contiene elementi descrittivi dello stato dei luoghi, dati delle condizioni di pericolosità e di rischio, elementi di progetto indicazioni normative. Il Repertorio, nelle parti progettuali e normative, costituisce parte integrante della disciplina della Variante VBP, segnatamente dell art. 22 delle Norme di Attuazione, ed ha effetti prescrittivi, laddove non diversamente indicato. Gli interventi programmati nel Repertorio, al fine di salvaguardare ove possibile le aree perifluviali con funzioni di collegamento ecologico, devono corrispondere ai requisiti indicati all art. 27. Le schede, individuate con i seguenti dati : Scheda n. : N. progressivo (da monte a valle) Bacino e Corso d acqua : asta principale e tratto indagato Tipologia della domanda di sicurezza e grado di priorità : è indicato il livello di sicurezza elevato o molto elevato e la priorità sono formate dai seguenti elementi : I Parte : Profilo descrittivo sintetico Comune/Località Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili : sono indicati i caratteri fisici, morfologici, l uso del suolo attuale, la presenza e la consistenza dell abitato, i caratteri significativi, etc Pericolosità idraulica Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr = 200) Destinazione urbanistica: è riportata in modo sintetico la zona urbanistica e la disciplina dei piani comunali vigenti Documentazione fotografica II Parte : Interventi di riassetto idrogeologico programmati Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza dell area Descrizione degli interventi III parte : Disciplina di intervento e prescrizioni per la pianificazione urbanistica Prestazioni obbligatorie Prescrizioni per la pianificazione urbanistica Indirizzi ad efficacia di direttiva Indirizzi ad efficacia propositiva NORME TRANSITORIE ALLEGATI: profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di piano - stralcio della carta delle Fasce Fluviali, con indicazione della fascia ripariale, lungo il limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, con funzione di connessione ecologica (scala 1: 5.000). N2- Relazione metodologica Pag. 9 di 9
11 SCHEDA n. : 01 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Area produttiva in località Groppo Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura Aree industriali esistenti/ B4 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Pericolosità idraulica Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr=200) Destinazione urbanistica Masone Groppo Area piana in sponda destra del T. Stura, a monte delle case di San Pietro di Masone, compresa fra le quote 439 e 432 mt slm. Presenza di edifici a destinazione produttiva che la occupano quasi integralmente. Area inondabile prevalentemente con tempo di ritorno duecentennale. E inondabile con tempo di ritorno cinquantennale un tratto libero da edificazione. E presente quale elemento di criticità un manufatto in alveo. Il valore massimo del tirante idrico in destra idraulica del T.Stura nell area di intervento si riscontra in corrispondenza della sezione n. 283,5 a monte del ponte esistente in località Case Rianfreddo, e risulta pari a circa 1,80 m; mentre nel tratto a valle i tiranti non superano il valore di circa 80 cm. D Zona per impianti produttivi. Il manufatto in alveo (guado) a monte degli insediamenti produttivi in loc. Groppo Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 01 Pag. 1 di 5
12 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza riduzione del rischio idrogeologico dell area produttiva, attraverso il controllo del trasporto solido e l adeguamento della capacità di portata dell alveo in condizioni di piena. dell Area : Descrizione degli interventi : In località Groppo è necessaria l eliminazione del manufatto in alveo (guado) posto in corrispondenza della sezione 282, la rettifica e l allargamento del tratto a monte e a valle del ponte indicato con la sezione 283, posti a monte dei capannoni, eventualmente associata alla costruzione di muri arginali. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie: L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. SCHEDA N. 01 Pag. 2 di 5
13 Indirizzi ad efficacia direttiva: La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero la sua integrazione o ricostituzione ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La destinazione d uso per funzioni produttive costituisce fondamento per la determinazione del grado di priorità della domanda di sicurezza agli effetti della programmazione degli interventi e pertanto una eventuale modifica della destinazione di zona in sede di pianificazione urbanistica, anche se non determina un incremento del carico insediativo, comporta l obbligo di specificarne le motivazioni e deve essere verificata in termini di sostenibilità in sede di approvazione della relativa Variante urbanistica, con le procedure previste dalla legislazione vigente a cui si fa rinvio anche per la definizione delle competenze. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di piano; - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 01 Pag. 3 di 5
14 PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO: T. Stura in corrispondenza della località Groppo Stura Stura1 Legend EG Tr Stura Prog EG Tr asta Stura WS Tr asta Stura WS Tr Stura Prog Crit Tr Stura Prog Crit Tr asta Stura Ground Left Levee Right Lev ee Quota s.l.m. (m) Progressive (m) SCHEDA N. 01 Pag. 4 di 5
15 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 01 Pag. 5 di 5
16 SCHEDA n. : 03 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Area produttiva a monte della Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Vezzulla località Romitorio in sponda destra Aree industriali esistenti/ B4 del Vezzulla PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Masone Romitorio Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Piana in sponda destra del T. Vezzulla a quota 410 mt slm. L area è occupata da un fabbricato produttivo e dalla viabilità di accesso che si dirama dalla Strada comunale. Pericolosità idraulica Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr=200) Destinazione urbanistica : Area inondabile prevalentemente con tempo di ritorno duecentennale. Criticità per inadeguatezza della portata. Il valore massimo del tirante idrico in destra idraulica del T.Vezzulla si riscontra in corrispondenza della sezione n e risulta pari a 2,30 m circa, mentre in corrispondenza del ponte esistente i tiranti assumono valori non superiori a 0,90 m circa. D Zona per impianti produttivi Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 03 Pag. 1 di 4
17 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla riduzione del rischio nell area produttiva attraverso adeguamento della capacità di portata sul T. Vezzulla. domanda di sicurezza dell Area : Descrizione degli interventi : A monte della località Romitorio, è necessario l adeguamento della capacità di portata delle sezioni idrauliche in modo tale da ridurre il rischio per le attività produttive esistenti ricadenti nell area in sponda destra interessata da inondazioni per la portata duecentennale. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie: L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. SCHEDA N. 03 Pag. 2 di 4
18 Indirizzi ad efficacia di direttiva : La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il tracciato arginale di progetto previsto dagli interventi di riassetto idrogeologico programmati, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero da integrare o ricostituire ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La destinazione d uso per funzioni produttive costituisce fondamento per la determinazione del grado di priorità della domanda di sicurezza agli effetti della programmazione degli interventi e pertanto una eventuale modifica della destinazione di zona in sede di pianificazione urbanistica, anche se non determina un incremento del carico insediativo, comporta l obbligo di specificarne le motivazione e deve essere verificata in termini di sostenibilità in sede di approvazione della relativa Variante urbanistica, con le procedure previste dalla legislazione vigente a cui si fa rinvio anche per la definizione delle competenze. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 03 Pag. 3 di 4
19 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 03 Pag. 4 di 4
20 SCHEDA n. : 04 BACINO : STURA Corso d acqua : Torrente Stura DENOMINAZIONE : Area produttiva di Isola Giugno e La Maddalena in Comune di Campoligure Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale / B1 Aree industriali esistenti/ B4 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Campoligure / La Maddalena, Isola Giugno Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Piana in sponda destra del T. Stura. L area è occupata in prevalenza da aree a destinazione produttiva, attestate sulla SP 456 del Turchino. Pericolosità idraulica - Tiranti idrici alla sommità della sponda o della quota rilevata (Tr 200) Destinazione urbanistica : Area inondabile prevalentemente con tempo di ritorno duecentennale. Criticità per inadeguatezza della portata e degli attraversamenti. Il valore massimo del tirante idrico in destra idraulica del T.Stura nell area di intervento si riscontra in corrispondenza della sezione n. 148 e risulta pari a 2 m circa. Nel tratto a monte di tale sezione i tiranti idrici non superano i 90 cm. IP - Zona per insediamenti produttivi, RI-B1a, IC - Interesse comune, TU - Trasformazione urbanistica (zona La Maddalena a valle SP) Il ponte in loc. S.Maria Maddalena Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 04 Pag. 1 di 5
21 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla Riduzione del rischio sia per la strada provinciale n.456 che per le aree a prevalente destinazione produttiva. domanda di sicurezza dell Area : Descrizione degli interventi : Gli interventi prevedono l adeguamento della capacità di portata delle sezioni idrauliche e degli attraversamenti esistenti, oltre che l adeguamento delle sommità arginali. In tal modo si riduce il rischio per l area in sponda destra che comprende, oltre alla S.P. 456 del Turchino, anche alcuni edifici residenziali, e si potranno evitare danni alle strutture degli attraversamenti. Risulta necessaria una opportuna protezione di sponda lungo la strada provinciale per evitare possibili cedimenti, smottamenti o erosioni che vadano ad interessare la strada stessa. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie: L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area, possono essere ammesse solo destinazioni d uso compatibili con l assetto produttivo presente nelle aree circostanti. SCHEDA N. 04 Pag. 2 di 5
22 Indirizzi ad efficacia di direttiva : La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il tracciato arginale di progetto previsto dagli interventi di riassetto idrogeologico programmati, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero da integrare o ricostituire ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La destinazione d uso per funzioni produttive costituisce fondamento per la determinazione del grado di priorità della domanda di sicurezza agli effetti della programmazione degli interventi e pertanto una eventuale modifica della destinazione di zona in sede di pianificazione urbanistica, anche se non determina un incremento del carico insediativo, comporta l obbligo di specificarne le motivazioni e deve essere verificata in termini di sostenibilità in sede di approvazione della relativa Variante urbanistica, con le procedure previste dalla legislazione vigente a cui si fa rinvio anche per la definizione delle competenze. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali, di cui all art. 18 e 19 delle Norme di attuazione. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: SCHEDA N. 04 Pag. 3 di 5
23 PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO T. Stura in Comune di Campoligure: tratto tra S. Maria Maddalena e campo Giugno Stura Stura2 Legend Quota s.l.m. (m) EG Tr asta Stura EG Tr Stura Prog WS Tr asta Stura WS Tr Stura Prog Crit Tr Stura Prog Crit Tr asta Stura Ground Left Levee Right Levee Progressive (m) SCHEDA N. 04 Pag. 4 di 5
24 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 04 Pag. 5 di 5
25 SCHEDA n. : 05 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Area ex cotonificio in località Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura Carpeneta e stazione ferroviaria di Infrastrutture stradali e ferroviarie Campoligure esistenti di scala sovracomunale/ B1 Aree industriali esistenti/ B4 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Campoligure Case Carpeneta, ex Cotonificio, Stazione ferroviaria Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Pericolosità idraulica - Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr 200) Area in sponda destra del T. Stura, compresa tra il corso d acqua e la Sp del Turchino, occupata dal fabbricato dell ex Cotonificio, oggi destinato ad attività produttive commerciali, e successive aree, poste più a valle su entrambe le sponde del T. Stura, sotto il tracciato ferroviario, interessate dal sottopasso e da viabilità pedonale. Area inondabile prevalentemente con tempo di ritorno duecentennale. E inondabile con tempo di ritorno cinquantennale un tratto libero da edificazione. Elementi di criticità per inadeguatezza sezioni e argini; fenomeni di rigurgito che determinano possibili allagamenti in corrispondenza della stradina pedonale e del sottopasso ferroviario di accesso ai binari. I valori massimi dei tiranti idrici si riscontrano nella sezione n. 136, pari a 1,60 m e della sezione 134, pari a 1,30 m circa, in corrispondenza del fabbricato del cotonificio. In corrispondenza della ferrovia, si riscontra un tirante massimo di 1,50 m circa. Destinazione urbanistica : AR C Zona produttiva artigianale e commerciale (loc. Gibelli) F-TU Trasformazione edilizia e urbanistica SCHEDA N. 05 Pag.1 di 7
26 Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità, con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 05 Pag.2 di 7
27 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza messa in sicurezza del sottopasso ferroviario di accesso ai binari e riduzione del rischio per l area produttiva, attraverso l adeguamento delle opere di difesa spondale. dell Area : Descrizione degli interventi : Sono già stati eseguiti i seguenti interventi (dopo gli eventi alluvionali 93-94): - sponda sinistra : stabilizzazione delle opere di difesa spondale e del versante - sponda dx : ripristino delle condizioni di stabilità delle opere di difesa spondale - sedime dell alveo : ricostruzione delle strutture del ponte Gibelli; regolarizzazione della livelletta di fondo. In corrispondenza del ponte della ferrovia è necessario l innalzamento del muro d argine, con parziale consolidamento di quello esistente, al fine di eliminare i fenomeni di rigurgito che determinano possibili allagamenti nel tratto immediatamente a monte, in corrispondenza della stradina pedonale e del sottopasso ferroviario di accesso ai binari. In loc. Carpeneta sono necessari interventi per l adeguamento delle sommità arginali in sponda destra in corrispondenza del cotonificio che risultano attualmente insufficienti a contenere i deflussi della piena duecentennale, considerando anche che l edificio ha finestre e porte rivolte verso l alveo. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. SCHEDA N. 05 Pag.3 di 7
28 DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie: La realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza del sottopasso ferroviario è da attribuirsi alla iniziativa pubblica. L intervento relativo alla messa in sicurezza del fabbricato produttivo deve essere attribuito alla iniziativa dei privati interessati, con verifica che la realizzazione delle opere non comportino peggioramento delle condizioni di rischio per le infrastrutture ed in particolare per il sottopasso, posti subito a valle; la progettazione delle opere di messa in sicurezza dell ex cotonificio deve essere rapportata al valore dei tiranti verificati per l area. Qualora le opere di messa in sicurezza vengano realizzate anticipatamente con finanziamenti pubblici, si applica quanto disposto dall art. 22, comma 2, delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. SCHEDA N. 05 Pag.4 di 7
29 Indirizzi ad efficacia di direttiva : La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il tracciato arginale di progetto previsto dagli interventi di riassetto idrogeologico programmati, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero da integrare o ricostituire ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La destinazione d uso per funzioni produttive costituisce fondamento per la determinazione del grado di priorità della domanda di sicurezza agli effetti della programmazione degli interventi e pertanto una eventuale modifica della destinazione di zona in sede di pianificazione urbanistica, anche se non determina un incremento del carico insediativo, comporta l obbligo di specificarne le motivazioni e deve essere verificata in termini di sostenibilità in sede di approvazione della relativa Variante urbanistica, con le procedure previste dalla legislazione vigente a cui si fa rinvio anche per la definizione delle competenze. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di Piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 05 Pag.5 di 7
30 CONFRONTO PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO T. Stura in Comune di Campoligure: tratto a monte della località Campasso 370 Stura Stura2 Legend EG Tr Stura Prog Quota s.l.m. (m) EG Tr asta Stura Crit Tr Stura Prog Crit Tr asta Stura WS Tr Stura Prog WS Tr asta Stura Ground Left Levee Right Levee Progressive (m) SCHEDA N. 05 Pag.6 di 7
31 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 05 Pag.7 di 7
32 SCHEDA n. : 06 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Centro urbano di Campoligure Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura messa in sicurezza aree urbane/ Torrente Ponzema A1 Torrente Angassino infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di rilievo sovra comunale/ B1 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Campoligure Capoluogo Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Pericolosità idraulica Destinazione urbanistica : Porzione dell abitato di Campoligure Capoluogo, compresa fra il T. Stura, la confluenza con i torrenti Ponzema e Angassino. Si tratta di un area urbana con presenza di tessuto edificato storico e continuo, a destinazione d uso residenziale con servizi ed attività produttive artigianali, commerciali. Area inondabile con tempo di ritorno duecentennale. Criticità dovute in particolare al rigurgito determinato dai livelli idrici di piena del T. Stura che determina l insufficienza delle sommità arginali lungo il Ponzema, ed alla presenza di un tratto tombinato che determina un elevato grado di vulnerabilità del centro urbano in concomitanza dei deflussi di piena anche a causa degli elevati apporti solidi (materiale litoide, materiali flottanti quali ramaglie e tronchi, ecc.) connessi con tali eventi. Nel tratto di confluenza con il T. Angassino, la presenza inoltre di manufatti di attraversamento in prossimità della confluenza aggrava il grado di vulnerabilità del centro urbano in concomitanza dei deflussi di piena anche a causa dei possibili apporti solidi. Zone di interesse storico SCHEDA N. 06 Pag. 1 di 6
33 Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità, con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 06 Pag. 2 di 6
34 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza dell Area Descrizione degli interventi : Messa in sicurezza dell area urbana di Campoligure attraverso adeguamento della capacità di portata dei corsi d acqua, delle sommità arginali e delle opere di attraversamento. TRATTO PONZEMA CONFLUENZA STURA L intervento prevede la messa in sicurezza delle aree in prossimità della confluenza con il torrente Stura. Il rigurgito determinato dai livelli idrici di piena di quest ultimo determina infatti l insufficienza delle sommità arginali lungo il Ponzema. La presenza di un tratto tombinato di estensione di circa 60 m determina un elevato grado di vulnerabilità del centro urbano in concomitanza dei deflussi di piena anche a causa degli elevati apporti solidi (materiale litoide, materiali flottanti quali ramaglie e tronchi, ecc.) connessi con tali eventi lungo il corso d acqua in questione. È da prevedersi pertanto la completa rimozione o il futuro adeguamento della tombinatura in modo tale da garantire un opportuno franco di sicurezza per le portate duecentennali. La Comunità Montana Valli Stura e Orba ha avviato una richiesta di contributo per la redazione di un progetto preliminare per il completamento della sistemazione idrogeologica e dell eliminazione del pericolo di esondazione nel centro abitato di Campoligure per risolvere le problematiche legate all insufficienza delle sezioni di deflusso lungo il torrente Ponzema a monte della confluenza con lo Stura. TRATTO STURA - PARTE CENTRALE DEL CAPOLUOGO INTERVENTI ESEGUITI DOPO LE ALLUVIONI DEL 1993 E 1994: - sponda idrografica sinistra: eliminazione della fascia golenale esistente a valle del ponte posto prima della confluenza Stura-Ponzema; consolidamento della difesa spondale a valle del ponte ex ANAS; - sponda idrografica destra: apertura dell arcata destra del ponte posto prima della confluenza Stura-Ponzema e regolazione della confluenza mediante deflettore della corrente di piena; innalzamento della difesa spondale; - sedime dell alveo: demolizione della briglia a monte della confluenza con il torrente Angassino; consolidamento delle fondazioni del ponte storico. L intervento prevede, per la messa in sicurezza del centro abitato di Campoligure mediante il rifacimento del ponte SP 456 con rimozione di una delle due pile presenti in alveo, l eliminazione della briglia posta a valle del manufatto e la rettifica delle sezioni con abbassamento dell alveo. CONFLUENZA STURA ANGASSINO : L intervento prevede la messa in sicurezza delle aree in prossimità della confluenza con il torrente Stura. Il rigurgito determinato dai livelli idrici di piena di quest ultimo determina infatti l insufficienza delle sommità arginali lungo il torrente Angassino. La presenza inoltre di manufatti di attraversamento in prossimità della confluenza aggrava il grado di vulnerabilità del centro urbano in concomitanza dei deflussi di piena anche a causa dei possibili apporti solidi, il cui allontanamento a valle viene ostacolato proprio da tali manufatti, incrementando ulteriormente il rischio per il centro urbano. Tale intervento interessa un tratto di estensione pari a circa 200 m, sia in sponda destra che sinistra e consiste nell adeguamento dei ponti a monte della confluenza, nell innalzamento degli argini a valle del ponte di valle e nella regolarizzazione del fondo alveo a monte e a valle degli attraversamento. SCHEDA N. 06 Pag. 3 di 6
35 La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie: L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Indirizzi ad efficacia di direttiva : Indirizzi ad efficacia propositiva Gli interventi edilizi di cui alle precedenti prestazioni obbligatorie, ammessi dalla pianificazione urbanistica, sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca l obbligo della realizzazione, a carico dei soggetti attuatori, delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area, non sono ammesse destinazioni d uso incompatibili con i caratteri storici ed urbani della stessa. La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, compatibilmente con gli spazi disponibili all interno del contesto urbano, dislocato lungo il tracciato del limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, integrando la disciplina urbanistica vigente in tali contesti con prescrizioni specificamente finalizzate al mantenimento, alla integrazione o alla ricostituzione ex novo di una fascia verde continua, con funzione di connessione, avente l obiettivo di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La Pianificazione urbanistica si pone l obiettivo di integrare la tutela del tessuto urbano, in ragione del suo elevato valore storico-ambientale, con gli interventi di messa in sicurezza. SCHEDA N. 06 Pag. 4 di 6
36 NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali, di cui all art. 18 e 19 delle Norme di Attuazione. ALLEGATI : - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 06 Pag. 5 di 6
37 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 06 Pag. 6 di 6
38 SCHEDA n. : 07 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Area per servizi di Campoligure Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura messa in sicurezza aree urbane / A1 impianti e servizi esistenti di scala territoriale / B3 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Stato attuale dell area e Campoligure San Michele Area piana nell ansa in sponda sinistra del T. Stura, a valle del nucleo urbano principale, occupata da strutture e impianti sportive, cimitero, insediamenti scolastici e residenziali. presenza di elementi vulnerabili Pericolosità idraulica Destinazione urbanistica : Aree inondabili con tempo di ritorno duecentennale; è presente una modesta porzione di area inondabile con tempo di ritorno cinquantennale localizzata nella parte più a valle in corrispondenza della confluenza di un colatore laterale. Zone per servizi esistenti e di previsione e zone B sature. Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità, con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 07 Pag. 1 di 5
39 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla Riduzione del rischio idrogeologico dell area, attraverso l adeguamento della capacità di portata dell alveo in condizioni di piena. domanda di sicurezza dell Area : Descrizione degli interventi : L intervento prevede la messa in sicurezza delle aree in sinistra nel tratto compreso tra il ponte della SP 456 ed il cimitero di Campoligure mediante l allargamento della sezione e consolidamento dei muri di sponda eliminando in tal modo gli effetti di rigurgito che vengono a determinarsi allo stato attuale. Il ponte della SP a due campate non presenta un franco adeguato per le portate duecentennali, pertanto dovrà essere adeguato a tali portate, inoltre è previsto anche un allargamento in corrispondenza del tratto compreso tra le sezioni 88 e 100. Tale intervento interessa un tratto di estensione pari a circa 550 m. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie : L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area e della elevata concentrazione di pubblici servizi, non sono ammesse destinazioni d uso per funzioni produttive industriali e artigianali. SCHEDA N. 07 Pag. 2 di 5
40 Indirizzi ad efficacia di direttiva : Indirizzi ad efficacia propositiva La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il tracciato del limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, come previsto dagli interventi di riassetto idrogeologico programmati, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero da integrare o ricostituire ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. Oltre a quanto sopra richiamato, la pianificazione urbanistica può introdurre, mediante apposite varianti, previsioni di ristrutturazione urbanistica nelle aree in argomento, funzionali alla realizzazione di nuovi insediamenti residenziali e commerciali compatibili con l area urbana, a condizione che gli interventi ammessi partecipino alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza con accollo dei relativi costi ai soggetti attuatori degli interveti edificatori, mediante stipula di apposite convenzioni. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP.. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di Piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 07 Pag. 3 di 5
41 PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO T. Stura a valle del centro abitato di Campoligure 346 Stura stura 3 Legend EG Tr Stura Prog Quota s.l.m. (m) EG Tr asta Stura Crit Tr Stura Prog Crit Tr asta Stura WS Tr Stura Prog WS Tr asta Stura Ground Left Levee Right Levee Ground Progressive (m) SCHEDA N. 07 Pag. 4 di 5
42 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 07 Pag. 5 di 5
43 SCHEDA n. : 08 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Area produttiva in località Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura Caporale in sponda sinistra del T. Aree industriali esistenti/ B4 Stura PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località : Campoligure Caporale Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Area piana nell ansa in sponda sinistra del T. Stura, collocata a margine della SP 456 del Turchino e da questa raggiungibile tramite una rampa carrabile. L area è occupata da un insediamento a destinazione produttiva e da manufatti di pertinenza. Pericolosità idraulica Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr 200) Destinazione urbanistica : Area inondabile prevalentemente con tempo di ritorno duecentennale. E inondabile con tempo di ritorno cinquantennale un tratto libero da edificazione, in sponda destra. Criticità dovute ad inadeguatezza delle arginature. Il valore massimo del tirante idrico è di 2,30 mt in corrispondenza della sez. 84. TU - Trasformazione edilizia e urbanistica Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità, con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N.08 Pag. 1 di 5
44 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza Riduzione del rischio idrogeologico dell area produttiva, attraverso l adeguamento della capacità di portata dell alveo in condizioni di piena e l adeguamento delle sommità arginali. dell Area : Descrizione degli interventi : In località Caporale, in corrispondenza della sez. 84, la criticità idraulica è dovuta all insufficienza delle arginature in sponda sinistra. Si prevede pertanto l adeguamento e la rimodellazione delle sezioni di deflusso del tratto. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie : L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. SCHEDA N.08 Pag. 2 di 5
45 Indirizzi ad efficacia di direttiva : La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, lungo il tracciato arginale di progetto previsto dagli interventi di riassetto idrogeologico programmati, che consenta il mantenimento di una fascia ripariale continua, qualora esistente, ovvero da integrare o ricostituire ex novo, con funzione di connessione, al fine di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La destinazione d uso per funzioni produttive costituisce fondamento per la determinazione del grado di priorità della domanda di sicurezza agli effetti della programmazione degli interventi e pertanto una eventuale modifica della destinazione di zona in sede di pianificazione urbanistica, anche se non determina un incremento del carico insediativo, comporta l obbligo di specificarne le motivazioni e deve essere verificata in termini di sostenibilità in sede di approvazione della relativa Variante urbanistica, con le procedure previste dalla legislazione vigente a cui si fa rinvio anche per la definizione delle competenze. NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale avente funzione di connessione ecologica scala 1: SCHEDA N.08 Pag. 3 di 5
46 PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO Legend EG Tr asta Stura EG Tr Stura_Prog Crit Tr asta Stura Crit Tr Stura_Prog WS Tr asta Stura WS Tr Stura_Prog Ground Left Levee Right Levee Quota s.l.m. (m) Progressive (m) Elaborazione: A.T. Studio Galli S.r.l. Studio Maione Ingegneri Associati Studio Cancelli Associato - Dott. Biol. B. G. Vanin Dott.ssa S. Peccenini SCHEDA N.08 Pag. 4 di 5
47 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N.08 Pag. 5 di 5
48 SCHEDA n. : 9 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Centro urbano di Rossiglione Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura borgata superiore messa in sicurezza aree urbane/ Torrente Berlino A1 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località Stato attuale dell area e presenza di elementi Rossiglione, borgata superiore Centro urbano Porzione dell abitato di Rossiglione Superiore, compresa fra il T. Stura, la confluenza con il torrente Berlino. vulnerabili Pericolosità idraulica - Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr 200) Destinazione urbanistica : Aree inondabili con tempo di ritorno duecentennale. Il valore massimo del tirante idrico in destra idraulica del T.Stura nell area di intervento si riscontra in corrispondenza della sezione n e risulta pari a m 0.60 circa. Per il T.Berlino il valore massimo del tirante idrico si riscontra in sponda destra alla sezione e risulta pari a 2.10 m circa, mentre in sponda sinistra alle Sez.2.05 e 2.06 con altezze di poco inferiori a 1,50 m PRG approvato con DPGR 1125 del Zona A di interesse storico (prevalente) e Zona B di completamento; Parcheggi (PUC - progetto preliminare adottato con DCC. n. 36 del ) Acs Ambito del centro storico Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 9 Pag. 1 di 5
49 Il nucleo di Rossiglione Sup.re ripreso da sud e da nord INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla Messa in sicurezza dell area urbana di Rossiglione superiore attraverso il consolidamento e adeguamento opere arginali o muri di sponda. domanda di sicurezza dell Area : Descrizione degli interventi : L intervento prevede la messa in sicurezza del tratto finale del torrente Berlino, a causa del rigurgito determinato dal livello dello Stura in condizioni di piena, mediante il consolidamento e il sopralzo delle sommità arginali a valle del ponte in sezione 202. Il tratto interessato ha un estensione di circa 50 m. L intervento deve essere attuato in contemporanea all intervento di messa in sicurezza delle aree in destra a monte della confluenza con il torrente Berlino. Infatti a causa del restringimento della sezione in corrispondenza dell attraversamento presente alla sezione 44 si creano fenomeni di rigurgito a monte, che creano esondazioni in destra idrografica da contenere mediante il consolidamento l adeguamento delle sommità arginali per circa 200 metri. Sono già stati attuati interventi di pulizia dalle emergenze rocciose che interessavano parte dell alveo. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. SCHEDA N. 9 Pag. 2 di 5
50 DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie : L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area, sono ammesse soltanto destinazioni d uso compatibili con i caratteri storico-residenziali della stessa. Indirizzi ad efficacia direttiva: La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, compatibilmente con gli spazi disponibili all interno del contesto urbano, dislocato lungo il tracciato del limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, integrando la disciplina urbanistica vigente in tali contesti con prescrizioni specificamente finalizzate al mantenimento, alla integrazione o alla ricostituzione ex novo di una fascia verde continua, con funzione di connessione, avente l obiettivo di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. Indirizzi ad efficacia propositiva : La Pianificazione urbanistica deve garantire la tutela del tessuto urbano, in ragione del suo valore storico-ambientale. SCHEDA N. 9 Pag. 3 di 5
51 NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di Piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO 305 Stura stura 3 Legend EG Tr Stura Prog EG Tr asta Stura Crit Tr Stura Prog Crit Tr asta Stura 300 WS Tr Stura Prog WS Tr asta Stura Ground Quota s.l.m. (m) 295 Left Levee Right Levee Progressive (m) Elaborazione: A.T. Studio Galli S.r.l. Studio Maione Ingegneri Associati Studio Cancelli Associato - Dott. Biol. B. G. Vanin Dott.ssa S. Peccenini SCHEDA N. 9 Pag. 4 di 5
52 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 9 Pag. 5 di 5
53 SCHEDA n. : 10 BACINO : STURA Corso d acqua : DENOMINAZIONE : Centro urbano di Rossiglione Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Torrente Stura borgata inferiore messa in sicurezza aree urbane/ Torrente Gargassa A1 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località Stato attuale dell area e presenza di elementi Rossiglione, borgata inferiore Centro urbano Porzione dell abitato di Rossiglione Inferiore, in sponda sinistra del T. Stura, in prossimità della confluenza del torrente Gargassa nel corso d acqua principale. vulnerabili Pericolosità idraulica Destinazione urbanistica Aree inondabili con tempo di ritorno duecentennale e limitate porzioni di aree inondabili con tempo di ritorno cinquantennale, collocate in corrispondenza della confluenza del T.Gargassa nel T.Stura. Si segnala quale elemento di criticità idraulica la presenza del ponte medioevale in prossimità della suddetta confluenza. PRG approvato con DPGR 1125 del Zona A di interesse storico (prevalente) e Zona B di completamento; Parcheggi (PUC - progetto preliminare adottato con DCC. n. 36 del ) Acs Ambito del centro storico Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 10 Pag. 1 di 5
54 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla Messa in sicurezza dell area urbana di Rossiglione Inferiore attraverso l adeguamento della capacità di portata alveo e opere arginali. domanda di sicurezza dell Area Descrizione degli interventi Gli interventi previsti riguardano il tratto finale del torrente Gargassa e prevedono l adeguamento della capacità di portata dell alveo e soprattutto l adeguamento delle sommità arginali in modo tale da mettere in sicurezza il centro abitato di Rossiglione inferiore dalle esondazioni dovute ai fenomeni di rigurgito determinati dal ponte medioevale e dai livelli idrici del torrente Stura. La criticità idraulica è dovuta alla presenza del ponte medioevale. L adeguamento del ponte, abbinato ad un innalzamento delle sommità arginali, risolverebbe la criticità. Vista l impossibilità di adeguare il ponte, l unico intervento possibile consiste nell abbassamento del fondo e nell innalzamento degli argini, tenendo presente che il ponte può comunque essere sormontato e che, quindi, rimane anche se in misura minore il rischio per l abitato. Si prevede inoltre l adeguamento delle sommità arginali lungo la sponda sinistra del torrente Stura nei tratti immediatamente a monte e valle della confluenza e consolidamento delle fondazioni a causa di fenomeni di sottoescavazione per erosione.il tratto di intervento si estende complessivamente per circa 200 m in sponda sinistra dello Stura ed interessa per circa 150 m entrambe le sponde del Gargassa.Un finanziamento finalizzato agli interventi di sistemazione della confluenza Stura-Gargassa è già stato assegnato alla Comunità Montana Valli Stura ed Orba. SCHEDA N. 10 Pag. 2 di 5
55 La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie : L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Indirizzi ad efficacia di direttiva : Indirizzi ad efficacia propositiva: Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area, non sono ammesse destinazioni d uso incompatibili con i caratteri storici del contesto. La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, compatibilmente con gli spazi disponibili all interno del contesto urbano, dislocato lungo il tracciato del limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, integrando la disciplina urbanistica vigente in tali contesti con prescrizioni specificamente finalizzate al mantenimento, alla integrazione o alla ricostituzione ex novo di una fascia verde continua, con funzione di connessione, avente l obiettivo di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. La Pianificazione urbanistica deve garantire la tutela del tessuto urbano, in ragione del suo valore storico-ambientale. SCHEDA N. 10 Pag. 3 di 5
56 NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Profilo idrico nelle due situazioni stato di fatto e dopo gli interventi di piano - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; PROFILO IDRICO NELLE DUE SITUAZIONI STATO DI FATTO E DOPO GLI INTERVENTI DI PIANO Gargassa Gargassa Legend EG Tr 50 - T. Gargassa EG Tr 50 - garg-interv WS Tr 50 - garg-interv WS Tr 50 - T. Gargassa Crit Tr 50 - garg-interv Crit Tr 50 - T. Gargassa Ground Left Levee Right Lev ee 285 Quota s.l.m. (m) Progressive (m) Elaborazione: A.T. Studio Galli S.r.l. Studio Maione Ingegneri Associati Studio Cancelli Associato - Dott. Biol. B. G. Vanin Dott.ssa S. Peccenini SCHEDA N. 10 Pag. 4 di 5
57 Stralcio carta Fasce fluviali - scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 10 Pag. 5 di 5
58 SCHEDA n. : 11 BACINO : STURA Corso d acqua : Torrente Stura DENOMINAZIONE : Aree in sponda destra e sinistra comprese tra le borgate superiore e inferiore di Rossiglione. Tipologia domanda di sicurezza/ Grado di priorità : Messa in sicurezza aree urbane / A1 Infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti di scala sovracomunale / B1 Distretti per trasformazioni urbanistiche di interesse territoriale / B2 PROFILO DESCRITTIVO SINTETICO Comune / Località Stato attuale dell area e presenza di elementi vulnerabili Pericolosità idraulica Tiranti idrici alla sommità della sponda (Tr=200) Destinazione urbanistica Rossiglione Centro urbano Area Expo Valle Stura Aree in sponda destra: sono interessate da insediamenti produttivi, impianti sportivi, verde pubblico attrezzato, insediamenti scolastici; nel tratto più a monte l area non risulta insediata, ed è costituita dalla stretta fascia di territorio compresa tra l alveo del T. Stura e il rilevato ferroviario. Aree in sponda sinistra : sono interessate dal tessuto urbano compreso tra l alveo del corso d acqua principale e l asse della SP 456. Aree inondabili con tempo di ritorno duecentennale e limitate porzioni di aree inondabili con tempo di ritorno cinquantennale. Si segnala quale elemento di criticità idraulica il ponte presente in corrispondenza del tratto compreso tra la sez. 24 e la sez. 22. Il valore massimo del tirante idrico in destra idraulica del T.Stura nell area di intervento si riscontra in corrispondenza della sezione n. 29 e risulta pari a 2,15 m; mentre nel tratto a valle i tiranti non superano il valore di 50 cm. Il valore massimo del tirante idrico in destra sinistra del T.Stura nell area di intervento si riscontra in corrispondenza della sezione n. 26 e risulta pari a 2,14 m. PRG approvato con DPGR 1125 del AC (attrezzature interesse comune), I (istruzione), P (parcheggi); B1 (residenziale di completamento) (PUC - progetto preliminare adottato con DCC. n. 36 del ) RU - Zone di ristrutturazione urbanistica (Destinazioni d uso prevalenti : Residenza, autorimesse private, attività produttive e artigianali) - Sp - Aree per lo sport SCHEDA N. 11 Pag. 1 di 6
59 Ortofotocarta con indicati i campi di inondabilità, con Tr=200 anni (fuori scala) SCHEDA N. 11 Pag. 2 di 6
60 INTERVENTI DI RIASSETTO IDROGEOLOGICO PROGRAMMATI Obiettivi di riassetto idrogeologico in rapporto alla domanda di sicurezza Messa in sicurezza delle aree urbane, per servizi e a destinazione produttiva attraverso il consolidamento e adeguamento delle opere arginali o muri di sponda o l adeguamento della capacità di portata alveo e sezioni idrauliche. dell Area Descrizione degli interventi Nel tratto compreso tra Rossiglione superiore e Rossiglione inferiore è necessario intervenire a protezione dell abitato in sponda sinistra e della linea ferroviaria, della scuola, del campo sportivo e dell area EXPO in sponda destra, mediante l adeguamento delle sezioni ed il consolidamento e adeguamento degli argini. Inoltre è da prevedersi la protezione della sponda per tutto il tratto in corrispondenza della linea ferroviaria contro possibili smottamenti e cedimenti del terreno. Il ponte presente in corrispondenza del tratto compreso tra la sezione 24 e la sezione 22 determina un profilo di rigurgito e il seguente passaggio della corrente in condizioni di moto supercritico causando esondazioni a danno dell abitato in corrispondenza di eventi già con tempi di ritorno 200ennali. Si prevede inoltre la possibilità di eseguire una riprofilatura dell alveo secondo una nuova livelletta atta alla regolarizzazione delle pendenze. Il tratto interessato ha un estensione complessiva di circa 400 m in sponda sinistra e di 700 m. in sponda destra. Nel tratto compreso tra le sezioni 6 e 8 gli interventi previsti riguardano l adeguamento della capacità di portata dell alveo e delle sommità arginali, per una lunghezza di circa 100 metri in sponda destra del T. Stura. La progettazione delle opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico deve garantire un corretto inserimento paesaggistico ambientale, e corrispondere nei contenuti ai requisiti di cui all art. 27. SCHEDA N. 11 Pag. 3 di 6
61 DISCIPLINA DI INTERVENTO E PRESCRIZIONI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Prestazioni obbligatorie : L attuazione degli interventi è subordinata alle disposizioni di cui all art. 22, comma 2 delle Norme di attuazione della VBP. Prescrizioni per la pianificazione urbanistica : Indirizzi ad efficacia di direttiva : Indirizzi ad efficacia propositiva : Gli interventi edilizi ammessi dalla pianificazione urbanistica sono soggetti alla preventiva stipula di una convenzione che stabilisca gli oneri a carico dei soggetti attuatori per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con le adeguate forme di tutela finanziaria previste dalle vigenti normative in materia (fideiussioni e sanzioni). Tali opere, se realizzate per lotti, devono assicurare che gli stessi abbiano carattere di lotto funzionale e che non comportino aumento di rischio per le porzioni di aree a monte e valle degli stessi. In ragione delle caratteristiche dell area e dell elevata concentrazione di spazi e servizi pubblici, non sono ammesse destinazioni d uso per funzioni produttive incompatibili con l area urbana. La pianificazione urbanistica comunale può individuare norme per incentivare la realizzazione delle opere idrauliche da parte dei privati, in applicazione dell art. 26 delle Norme di Attuazione della VBP. Le previsioni urbanistiche saranno integrate con l individuazione di un ambito di rispetto fluviale, compatibilmente con gli spazi disponibili all interno del contesto urbano, dislocato lungo il tracciato del limite di progetto tra la fascia B e la fascia C, integrando la disciplina urbanistica vigente in tali contesti con prescrizioni specificamente finalizzate al mantenimento, alla integrazione o alla ricostituzione ex novo di una fascia verde continua, con funzione di connessione, avente l obiettivo di garantire la continuità ecologica fluviale. Qualora, ai fini della sicurezza, fosse necessario realizzare argini in cemento, la fascia di rispetto deve essere prevista - in ambito extra urbano - interna agli argini stessi. Oltre a quanto sopra richiamato, la pianificazione urbanistica può introdurre, mediante apposite varianti, previsioni di ristrutturazione urbanistica nelle aree in argomento, per la localizzazione di nuovi insediamenti residenziali, a condizione che gli interventi ammessi partecipino alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza con accollo dei relativi costi ai soggetti attuatori degli interveti edificatori, mediante stipula di apposite convenzioni. SCHEDA N. 11 Pag. 4 di 6
62 NORME TRANSITORIE In pendenza della realizzazione delle opere di riduzione del rischio si applica la disciplina consentita nelle fasce fluviali di cui agli artt. 18 e 19 delle Norme di Attuazione della VBP. ALLEGATI : - Stralcio carta Fasce fluviali, con indicazione della fascia ripariale, avente funzione di connessione ecologica scala 1: 5.000; SCHEDA N. 11 Pag. 5 di 6
63 Stralcio carta Fasce fluviali scala 1: Fascia ripariale con funzione di connessione ecologica SCHEDA N. 11 Pag. 6 di 6
TITOLO I - NORME GENERALI
TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza
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