La struttura degli studi clinici. Dott. David Coletta Mmg Empoli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La struttura degli studi clinici. Dott. David Coletta Mmg Empoli"

Transcript

1 La struttura degli studi clinici Dott. David Coletta Mmg Empoli

2 Scelta delle fonti: STUDI PRIMARI STUDI CLINICI Studi osservazionali Studi sperimentali

3 Qual è la differenza tra Studi Sperimentali e Osservazionali?

4 Metodi della ricerca clinica Osservare Il ricercatore non introduce variabili Verifica tramite analisi statistica eventuali relazioni causa-effetto Genera ipotesi. Sperimentare Formulazione di un ipotesi Introduzione casuale di una variabile Verifica degli effetti Dimostrazione o confutazione dell ipotesi.

5 La ricerca.. Studi sperimentali Studi osservazionali Misurano l efficacia di una terapia in un contesto ideale (definito a priori) Misurano l efficacia di una terapia in un contesto reale (nella normale pratica clinica)

6 SPERIMENTAZIONI CLINICHE RCT è diventato pressochè l unico modo accettabile per giudicare l efficacia di un trattamento (sia esso un farmaco, una procedura, etc.). Comparando due gruppi simili di pazienti, se coloro che hanno ricevuto il trattamento, migliorano più degli altri, si ha una prova indiscutibile a favore del trattamento.

7 SPERIMENTAZIONI CLINICHE ( clinical trials ) Lo sperimentatore interviene in modo attivo. Valuta gli effetti dell intervento mediante controlli ed indagini prestabiliti.

8 Ogni studio clinico è condotto su un campione della popolazione. I risultati emersi dallo studio di tale campione devono essere estrapolabili all intera popolazione.

9 SPERIMENTAZIONI CLINICHE RCT: VANTAGGI permettono una valutazione rigorosa di singole variabili in gruppi definiti limitano gli errori sistematici (bias) permettono di fare metaanalisi.

10 SPERIMENTAZIONI CLINICHE RCT: SVANTAGGI impegnativi in termini di tempo e costi, per cui il numero di pazienti è limitato e il follow up breve dipendono dai finanziamenti dell'industria eccessiva rigidità dei criteri di inclusione (per limitare la variabilità all'interno dei gruppi) con conseguenti interrogativi sulla trasferibilità

11 CECITA Procedura di occultamento del trattamento assegnato in doppio cieco quando né lo sperimentatore, né il paziente possono identificare il trattamento assegnato. in cieco semplice quando l occultamento riguarda, o solo lo sperimentatore, o solo il paziente. Se uno studio non prevede occultamento viene definito in aperto

12 Il triplo cieco Consiste nel mascheramento della interpretazione dei risultati previene il detection bias

13 Meglio: tre momenti di mascheramento.. PRIMO MOMENTO SECONDO MOMENTO INTERVENTO Allocation Previene il Performance Bias Previene il Selection Bias Previene il Detection Bias..con paziente sempre in cieco TERZO MOMENTO (interpretazione)

14 PLACEBO Sostanza inerte che viene preparata in modo da apparire un farmaco vero. Negli studi controllati ha lo scopo di rendere evidente il profilo netto di efficacia e tollerabilità della sostanza studiata. Limiti etici: occorre garantire che la somministrazione di un non trattamento non esponga a rischi i pazienti e non li privi di un trattamento efficace.

15 STUDI SECONDARI Revisioni sistematiche Revisioni non sistematiche Metanalisi

16 Nei risultati dei due bracci è impossibile che non vi sia una qualche differenza. e possibili cause sono tre : Variabilità casuale dei fenomeni biologici Effetto dell intervento sperimentale Errori metodologici (bias di sistema)

17 Variabilità casuale dei fenomeni biologici Come valutare questa variabilità biologica o stocastica o dovuta al caso? Con i test di significatività statistica.

18 Outcome Sono i parametri (clinici, strumentali o di laboratorio) che il protocollo identifica per misurare le risposte ai diversi trattamenti. Un beneficio che si intende ottenere con il trattamento, o un evento avverso che si vuole prevenire. Rappresentano il fine ultimo della sperimentazione, lo scopo per cui la sperimentazione viene intrapresa. La dimostrazione di questi indicherà la validità o meno di un dato trattamento, di un dato comportamento, ecc.

19 Gli outcome in base alla priorità della ricerca Outcome Primario le differenze misurate tra i due bracci verificano l ipotesi testata condiziona la potenza statistica dello studio rappresenta l esito finale della ricerca Outcome Secondari gli altri obiettivi della ricerca sono solo un valore aggiunto

20 Analisi per sottogruppi e analisi di outcome secondari Un trial è tarato per testare l ipotesi che si riferisce all Outcome Primario! Tutto il resto = valore aggiunto! La significatività degli outcome secondari ha valore solo se viene dimostrata l ipotesi dell outcome primario

21 Gli outcome in base alla tipologia Natura dell argomento Outcome clinici (morbilità, mortalità..) Outcome umanistici (QoL, sintomi..) Outcome finanziari Modalità di aggregazione Outcome semplici Outcome compositi (End-point combinati)

22 Gli outcome in base alla precisione della loro misura Outcome Hard Sono misurabili in modo facile ed inequivocabile (es: mortalità) Outcome Soft E difficile misurarli con precisione perché la loro misura è soggetta ad interpretazioni individuali (es. QoL; NHYA..)

23 Gli outcome in base alla rilevanza per la salute Maggiori (Sono fortemente correlati alla salute) Mortalità Morbilità Progressione o regressione della malattia Ospedalizzazioni Eventi clinici obiettivi e rilevanti Surrogati (Sono correlati ad un outcome primario ma non modificano direttamente lo stato di salute) Parametri ematici e di chimica-clinica Risultati di esami strumentali Valutazione della qualità della vita Valutazioni soggettive del paziente e/o del medico

24 Outcome Maggiori Consentono una forte valutazione delle risposte ottenute grazie al loro rilevante ed inequivocabile impatto clinico. sono però spesso necessari studi di durata e dimensioni molto grandi (quindi tempi lunghi, ingenti investimenti etc.)

25 Outcome Surrogati Il problema principale è stabilire la loro reale rilevanza clinica (cioè la loro capacità di predire in modo affidabile l effetto sulla malattia) le modificazioni di questi parametri richiedono solitamente tempi più brevi con ovvie implicazioni sulle dimensioni degli studi (minori risorse, etc.)

26 .. E STATO SCELTO UN OUTCOME SURROGATO! CAPS 1988 IPOTESI: gli gli infartuati trattati con antiaritmici vanno meno incontro ad ad aritmie ventricolari? RCT di 502 pazienti infartuati affetti da aritmia ventricolare e trattati profilatticamente con encainide, flecainide e altri ff 17% con aritmie nel braccio di intervento 63% con aritmie nel braccio di controllo RR = 0.27 La terapia antiaritmica riduce del 73% il rischio di aritmie ventricolari nel paziente infartuato

27 .. E STATO SCELTO UN OUTCOME PRIMARIO! CAST 1989 IPOTESI: gli infartuati trattati con Antiaritmici muoiono di meno? RCT di 1727 pazienti infartuati affetti da aritmia ventricolare e trattati profilatticamente con encainide e flecainide 7.7% morti nel braccio di intervento 3.0% morti nel braccio di controllo RR = 2.5 La terapia antiaritmica aumenta del 150% la mortalità del paziente infartuato

28 Un esempio di outcome maggiore e surrogato nella stessa patologia: nell osteoporosi: misurazione della densità minerale ossea (surrogato) misurazione delle fratture vertebrali (vero) Qual è il valore predittivo reale della densità minerale in relazione alla comparsa di fratture?. nell osteoporosi l efficacia di un farmaco deve essere valutata sulla base della riduzione delle fratture e non sull aumento della densità ossea.

29 Analisi a posteriori (post hoc analysis) Tutte quelle analisi statistiche effettuate sui dati di un particolare studio dopo la conclusione dello studio stesso, che non hanno nulla a che vedere con gli end points fissati all inizio.

30 Esempio 1: Studio ISIS-1 Confronto fra atenololo e placebo in pazienti con infarto miocardico. Si osservò che l atenololo era maggiormente efficace nei pazienti nati sotto il segno dello scorpione.

31 Esempio 2: Studio ELITE Confronto fra captopril e losartan per quanto riguarda la tollerabilità renale in pazienti anziani con scompenso cardiaco. Alla fine della ricerca l analisi a posteriori mostrò una riduzione della mortalità a favore del losartan. Ma un secondo studio, l ELITE II, approntato per verificare questa ipotesi dimostrò che non esistevano differenze fra i due farmaci, anzi in valore assoluto la mortalità era tendenzialmente più alta nel gruppo losartan.

32 Esempio 3: Studio PRAIE Confronto amlodipina/placebo nello scompenso cardiaco. L incidenza dei decessi (end point primario) era risultata simile nei due gruppi ma dall analisi dei sottogruppi si trovò che i pazienti con eziologia non ischemica della cardiomiopatia avevano mostrato una mortalità minore se trattati con amlodipina. Anche in questo caso un secondo studio ad hoc (PRAISE II) dimostrò che la mortalità era analoga.

33 Analisi dei dati intention to treat Vengono Vengono valutati valutati tutti tutti i i pazienti pazienti inizialmente reclutati, in in base base al al gruppo gruppo cui cui era era stati stati assegnati, indipendentemente dal dal completamento o o meno meno del del trattamento previsto. previsto. per protocol si si effettua effettua l analisi l analisi dei dei dati, dati, in in base base al al trattamento effettivamente ricevuto, ricevuto, sui sui pazienti pazienti che che hanno hanno portato portato a a termine termine la la sperimentazione.

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

Dr.ssa Silvia Adami Area Sanità e Sociale Settore Farmaceutico-Protesica -Dispositivi medici Rio Novo Dorsoduro, Venezia

Dr.ssa Silvia Adami Area Sanità e Sociale Settore Farmaceutico-Protesica -Dispositivi medici Rio Novo Dorsoduro, Venezia Le trappole dei risultati Dr.ssa Silvia Adami Area Sanità e Sociale Settore Farmaceutico-Protesica -Dispositivi medici Rio Novo Dorsoduro, 3493 30123 -Venezia 1 I PRINCIPALI LIMITI NELLA VALUTAZIONE DIDATI

Dettagli

AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE AGLI ERRORI NELLA RICERCA

AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE AGLI ERRORI NELLA RICERCA AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE AGLI ERRORI NELLA RICERCA dott. Alessandro Battaggia Risultato preciso ma distorto Risultato impreciso ma non distorto BIAS O ERRORE SISTEMATICO ERRORE RANDOM (STIMA

Dettagli

Scelta del disegno dello studio

Scelta del disegno dello studio Scelta del disegno dello studio La scelta del disegno dipende da: 1) Tipo di domanda a cui vogliamo rispondere determinare il livello di malattia in una popolazione identificare cause di malattia o sottogruppi

Dettagli

I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie

I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie C.I. di Metodologia clinica I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie Obiettivo Conoscere ed utilizzare i principali strumenti per analizzare criticamente i risultati degli

Dettagli

Programma Nazionale Esiti: quali punti di contatto con gli ESI. Marina Davoli

Programma Nazionale Esiti: quali punti di contatto con gli ESI. Marina Davoli Programma Nazionale Esiti: quali punti di contatto con gli ESI Marina Davoli QUALITA DELLE CURE AVERE LE CURE MIGLIORI IN TERMINI DI EFFICACIA E SICUREZZA AL MINOR COSTO POSSIBILE CON LA MIGLIORE SODDISFAZIONE

Dettagli

Endpoint di efficacia in oncologia. Valter Torri Istituto Mario Negri

Endpoint di efficacia in oncologia. Valter Torri Istituto Mario Negri Endpoint di efficacia in oncologia Valter Torri Istituto Mario Negri Il ciclo di vita di un famaco In clinica classificazione in fasi con obiettivi e misure di esito differenti I: sicurezza II: attività

Dettagli

Introduzione alle metanalisi. dott. Alessandro Battaggia

Introduzione alle metanalisi. dott. Alessandro Battaggia AREA CRITICAL Misure APPRAISAL di efficacia Introduzione alle metanalisi dott. Alessandro Battaggia LEGGIAMO IL GRAFICO Pesi specifici Analisi eterogeneità Pooled Odds Ratio Significatività Pooled Odds

Dettagli

La necessaria e possibile complementarietà delle discipline su descrittori, endpoints, correlazioni

La necessaria e possibile complementarietà delle discipline su descrittori, endpoints, correlazioni La necessaria e possibile complementarietà delle discipline su descrittori, endpoints, correlazioni Il punto di vista del clinico Enrico Arosio Università di Verona Comitato Etico per le sperimentazioni

Dettagli

Epidemiologia (5) Bruno Federico. Cattedra di Igiene - Università degli Studi di Cassino

Epidemiologia (5) Bruno Federico. Cattedra di Igiene - Università degli Studi di Cassino Università degli Studi di Cassino Università La Sapienza di Roma Corso di Laurea Triennale in Infermieristica Anno accademico 2008/2009 Epidemiologia (5) Bruno Federico Cattedra di Igiene - Università

Dettagli

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti BIOSTATISTICA 1. Introduzione ai disegni sperimentali 2. Un carattere quantitativo misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti

Dettagli

Il metodo sperimentale

Il metodo sperimentale STUDI SPERIMENTALI Studi sperimentali Il metodo sperimentale La validità nel metodo sperimentale risiede nel controllo diretto da parte del ricercatore sulla assegnazione dei soggetti ai gruppi di studio

Dettagli

Endpoint di efficacia in oncologia. Valter Torri Istituto Mario Negri

Endpoint di efficacia in oncologia. Valter Torri Istituto Mario Negri Endpoint di efficacia in oncologia Valter Torri Istituto Mario Negri Il ciclo di vita di un famaco In clinica classificazione in fasi con obiettivi differenti I: sicurezza II: attività III: efficacia di

Dettagli

Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma I bias negli studi epidemiologici. Elementi di statistica descrittiva ed inferenziale.l epidemiologia sperimentale Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive

Dettagli

EBN E RICERCA 31/08/2018 EVIDENCE BASED NURSING MAICOL CARVELLO CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO «AZIENDA USL DELLA ROMAGNA»

EBN E RICERCA 31/08/2018 EVIDENCE BASED NURSING MAICOL CARVELLO CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO «AZIENDA USL DELLA ROMAGNA» EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE BASED NURSING EBN E RICERCA CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO «AZIENDA USL DELLA ROMAGNA» MAICOL CARVELLO Processo per mezzo del quale gli infermieri

Dettagli

Epidemiologia sperimentale: quali caratteristiche

Epidemiologia sperimentale: quali caratteristiche Epidemiologia sperimentale: quali caratteristiche Sono studi assimilabili a quelli di coorte Il ricercatore DECIDE a priori l allocazione dell esposizione (ricercatore attivo ) Si conducono per valutare

Dettagli

Riduzione del colesterolo con simvastatina in pazienti ad alto rischio: risultati definitivi dello studio HPS

Riduzione del colesterolo con simvastatina in pazienti ad alto rischio: risultati definitivi dello studio HPS Clinoscopio Heart Protection Study Collaborative Group. MRC/BHF Heart Protection Study of cholesterol lowering with simvastatin in 20.536 high-risk individuals: a randomised placebocontrolled trial. Lancet

Dettagli

Evidenze cliniche: punto d incontro fra ricercatore e clinico. 09/05/2004 Dr. Giovanni Filocamo Dipartimento di Neuroscienze - Aimef 1

Evidenze cliniche: punto d incontro fra ricercatore e clinico. 09/05/2004 Dr. Giovanni Filocamo Dipartimento di Neuroscienze - Aimef 1 Evidenze cliniche: punto d incontro fra 09/05/2004 Dr. Giovanni Filocamo Dipartimento di Neuroscienze - Aimef 1 Obiettivi del ricercatore Valutare: 1.La storia naturale della malattia e la gravità della

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. I modelli di studio

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. I modelli di studio Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica I modelli di studio Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Disegno dello studio

Dettagli

Alcuni aspetti chiave e preliminari:

Alcuni aspetti chiave e preliminari: Alcuni aspetti chiave e preliminari: Una visione d insieme La domanda dello studio I soggetti dello studio Le variabili e i metodi dello studio L ipotesi nulla e la stima della numerosità campionaria I

Dettagli

24/01/2012 STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO

24/01/2012 STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO PIANIFICAZIONE DELL INDAGINE STATISTICA INDAGINI SULLE ASSOCIAZIONI TRA VARIABILI TRASVERSALI (PREVALENZA) CASO-CONTROLLOCONTROLLO PROSPETTICI O DI COORTE (INCIDENZA) STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO Si

Dettagli

! Per i clinici è frequente andare incontro a delle difficoltà nel tradurre i risultati della ricerca sperimentale sulle terapie nella loro pratica

! Per i clinici è frequente andare incontro a delle difficoltà nel tradurre i risultati della ricerca sperimentale sulle terapie nella loro pratica ! Per i clinici è frequente andare incontro a delle difficoltà nel tradurre i risultati della ricerca sperimentale sulle terapie nella loro pratica clinica.! I risultati dei clinical trial sono descritti

Dettagli

Clinical Trials Aspetti Metodologici

Clinical Trials Aspetti Metodologici Approcci all osservazione Clinical Trials Aspetti Metodologici Cinzia Fattore Valentina Franco Clinical Trial Center Fondazione C. Mondino Indagine retrospettiva: confronto con l esperienza del passato

Dettagli

Confronto fra soggetti o entro soggetti?

Confronto fra soggetti o entro soggetti? Confronto fra soggetti o entro soggetti? Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Metodo epidemiologici

Dettagli

I RCTS: CI FORNISCONO TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE? Diego Carleo Polo Diabetologico ds 43 - Casoria

I RCTS: CI FORNISCONO TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE? Diego Carleo Polo Diabetologico ds 43 - Casoria I RCTS: CI FORNISCONO TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE? Diego Carleo Polo Diabetologico ds 43 - Casoria Perchè un medico molto impegnato dovrebbe (pre)occuparsi degli studi clinici randomizzati controllati

Dettagli

Metodologia epidemiologica

Metodologia epidemiologica Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2010/2011 Metodologia epidemiologica Bruno Federico Cattedra di Igiene

Dettagli

Epidemiologia e disegni di studio

Epidemiologia e disegni di studio Epidemiologia e disegni di studio L epidemiologia valuta le associazioni tra fattori di esposizione ed esiti di salute all interno di predefinite cornici logico-formali Esposizione X Malattia Y Tali cornici

Dettagli

CONSORT statement: raccomandazioni per migliorare la qualità della presentazione dei RCT

CONSORT statement: raccomandazioni per migliorare la qualità della presentazione dei RCT CONSORT statement: raccomandazioni per migliorare la qualità della presentazione dei RCT 1997: di 122 RCTs pubblicati su efficacia di un farmaco per la depressione (inibitori selettivi del reuptake della

Dettagli

Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno

Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1 La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 L effetto del trattamento non è misurabile

Dettagli

Le ricadute economiche della BPCO Claudio Jommi

Le ricadute economiche della BPCO Claudio Jommi Le ricadute economiche della BPCO Claudio Jommi claudio.jommi@uniupo.it claudio.jommi@unibocconi.it pag. 1 Le valutazioni di tipo economico in sanità Analisi dell impatto economico di una malattia (Cost

Dettagli

Endpoint di efficacia in oncologia

Endpoint di efficacia in oncologia Percorso di Formazione Linee Guida AIOM Endpoint di efficacia in oncologia Valter Torri IRCCS Istituto Mario Negri Post verità Il ciclo di vita di un famaco In clinica classificazione in fasi con obiettivi

Dettagli

C.I. di Metodologia clinica

C.I. di Metodologia clinica C.I. di Metodologia clinica Modulo 5. I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Obiettivo Conoscere e utilizzare i principali strumenti per organizzare e descrivere le

Dettagli

Materiali & Metodi. Prof. Michele Antonello Cl Chirurgia Vascolare. Università di Padova Dir: prof. F. Grego

Materiali & Metodi. Prof. Michele Antonello Cl Chirurgia Vascolare. Università di Padova Dir: prof. F. Grego Materiali & Metodi Prof. Michele Antonello Cl Chirurgia Vascolare. Università di Padova Dir: prof. F. Grego Introduzione Lo scopo dei materiali e metodi è rendere lo studio riproducibile = applicabile

Dettagli

Gli esperimenti nel mondo reale, nella ricerca psico-sociale

Gli esperimenti nel mondo reale, nella ricerca psico-sociale Gli esperimenti nel mondo reale, nella ricerca psico-sociale Appropriati quando: La questione di ricerca è circostanziata e ben definita L obiettivo è dimostrare una relazione causale Nel mondo reale,

Dettagli

Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. L analisi statistica

Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. L analisi statistica Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1 L analisi statistica Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Esempio (de Gans et al. NEJM 2002, 347: 1549-56) Esito Desametazone Trattamento

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE ALLA VALIDITA INTERNA

AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE ALLA VALIDITA INTERNA AREA CRITICAL APPRAISAL INTRODUZIONE ALLA VALIDITA INTERNA dott. Alessandro Battaggia allocation Elementi di validità metodologica Pazienti arruolati size Base-Study Population Study Intervento outcome

Dettagli

APPENDICE al Regolamento per il funzionamento del Comitato Etico Campania Centro

APPENDICE al Regolamento per il funzionamento del Comitato Etico Campania Centro APPENDICE al Regolamento per il funzionamento del Comitato Etico Campania Centro Indice Art. 1 - Pertinenza e rilevanza Pag. 2 Art. 2 - Validità interna o scientifica del protocollo Pag. 2 Art. 3 - Validità

Dettagli

XII Congresso Scientifico Regionale AIFI Liguria. Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia.

XII Congresso Scientifico Regionale AIFI Liguria. Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia. XII Congresso Scientifico Regionale AIFI Liguria Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia. Rapallo, 19 maggio 2018 Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia La critical appraisal

Dettagli

COME LEGGERE I RISULTATI DI UNO STUDIO CLINICO CONTROLLATO

COME LEGGERE I RISULTATI DI UNO STUDIO CLINICO CONTROLLATO COME LEGGERE I RISULTATI DI UNO STUDIO CLINICO CONTROLLATO Il metodo di presentazione dei risultati: le misure di efficacia Medici, amministratori sanitari e pazienti sono più entusiasti nei confronti

Dettagli

Errori (o bias) negli studi epidemiologici

Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errore casuale o random: sono i più pericolosi perché i più difficili da individuare e per questo motivo non è possibile tenerne conto in fase di analisi Variazione

Dettagli

PROTOCOLLO INDAGINI CLINICHE CON DISPOSITIVO MEDICO

PROTOCOLLO INDAGINI CLINICHE CON DISPOSITIVO MEDICO Mod. B10 Vers_20160118 PROTOCOLLO INDAGINI CLINICHE CON DISPOSITIVO MEDICO Titolo dello Studio: (Dovrebbe descrivere il disegno dello studio, la popolazione, gli interventi, e se applicabile, riporta l

Dettagli

Percorso di Formazione Linee Guida AIOM. Il metodo della ricerca: le fasi degli studi

Percorso di Formazione Linee Guida AIOM. Il metodo della ricerca: le fasi degli studi Percorso di Formazione Linee Guida AIOM Il metodo della ricerca: le fasi degli studi Paola Mosconi IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Per prima cosa. Dopo la ricerca di base gli studi

Dettagli

RATE CONTROL vs RHYTHM CONTROL

RATE CONTROL vs RHYTHM CONTROL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE FRAGILE CON FIBRILLAZIONE ATRIALE RATE CONTROL vs RHYTHM CONTROL Dr.ssa P. Capasso - incremento di MORTALITA - incremento degli STROKE - incremento delle OSPEDALIZZAZIONI - peggioramento

Dettagli

Programma. Corso avanzato di formazione su metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica

Programma. Corso avanzato di formazione su metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica Programma Corso avanzato di formazione su metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica Edizione 2012-2013 1 modulo 23, 24, 25 Maggio 2012 Introduzione alla Ricerca clinica Cosa è uno studio

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

L Accademia del cittadino Sardegna 1 Edizione Informarsi, valutare e agire per il cambiamento

L Accademia del cittadino Sardegna 1 Edizione Informarsi, valutare e agire per il cambiamento L Accademia del cittadino Sardegna 1 Edizione Informarsi, valutare e agire per il cambiamento Il metodo della ricerca: fasi degli studi e parole chiave Paola Mosconi IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche

Dettagli

Metodologia epidemiologica e Igiene II

Metodologia epidemiologica e Igiene II Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Il metodo epidemiologico consiste nel : Igiene nelle Scienze motorie Studi epidemiologici 1. Porre un ipotesi 2. Verificarla per mezzo di una ricerca specifica 3. Utilizzare le conclusioni per porre nuove

Dettagli

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza

Dettagli

Il metodo della ricerca: fasi degli studi e parole chiave. Paola Mosconi IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Il metodo della ricerca: fasi degli studi e parole chiave. Paola Mosconi IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Il metodo della ricerca: fasi degli studi e parole chiave Paola Mosconi IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri RICERCA DI BASE Genomica e biologia molecolare R Sperimentazione Ricerca

Dettagli

Classificazione degli studi epidemiologici

Classificazione degli studi epidemiologici Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI

Dettagli

MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM)

MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM) www.fisiokinesiterapia.biz MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM) JAMA 1992;268:2420-2425 Evidence-Based Medicine Working Group Evidence-based medicine. A new approach to teaching the practice of medicine.

Dettagli

LETTURA CRITICA DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA

LETTURA CRITICA DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA LA STATISTICA NELLA RICERCA Raccolta dei dati Elaborazione Descrizione Una raccolta di dati non corretta, una loro presentazione inadeguata o un analisi statistica non appropriata rendono impossibile la

Dettagli

Statistica e matematica

Statistica e matematica Metodi statistici per lo studio dei fenomeni biologici/1 Metodi statistici per lo studio dei fenomeni biologici Alla fine di questa lezione dovreste essere in grado di: conoscere la differenza fra parametri

Dettagli

Nicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44

Nicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44 Nicola Bartolomeo Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro Pag. 1 di 44 La ricerca scientifica svolge un ruolo determinante nell evoluzione di tutte le

Dettagli

Rapporto tra metodologia ed etica:

Rapporto tra metodologia ed etica: GRUPPO DI LAVORO n. 4 Rapporto tra metodologia ed etica: quando e come i problemi metodologici possono e devono essere determinanti nelle decisioni del C.E. Scenari modello: a) oncologia Stato dell arte:

Dettagli

Vantaggi della scelta verso l utilizzo di un solo soggetto:

Vantaggi della scelta verso l utilizzo di un solo soggetto: L uso della statistica per la valutazione degli interventi: premesse teoriche Capitolo 4 Vantaggi della scelta verso l utilizzo di un solo soggetto: 1) Analisi della prestazione individuale: analisi del

Dettagli

Matrici di Raven (PM47)

Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM38) TRA I TEST DI TIPICA PERFORMANCE Test proiettivi Test self-report di personalità Questionari psichiatrici

Dettagli

C.I. di Metodologia clinica

C.I. di Metodologia clinica C.I. di Metodologia clinica I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Gli errori sistematici (bias) I metodi per la produzione delle informazioni sulla salute Alla fine

Dettagli

LA PROPOSTA DELLA CONSULTA

LA PROPOSTA DELLA CONSULTA A. L. Catapanoe G. Corrao Per la Consulta Cardiovascolare *permaggiori dettagli v. Studio CEMENTin home page IL PROBLEMA La scarsa aderenza, persistenza ed appropriatezza riscontrate nelle terapie croniche

Dettagli

I PROGETTI DI RICERCA DEI CENTRI ENCEPP

I PROGETTI DI RICERCA DEI CENTRI ENCEPP I PROGETTI DI RICERCA DEI CENTRI ENCEPP 11 gennaio 2011 Istituto Superiore di Sanità Eventi tromboembolici ed emorragici in associazione ai farmaci anticoagulanti nella chirurgia protesica d anca e di

Dettagli

COSA E UNO STUDIO CLINICO? Gli studi clinici farmacologici servono a comprendere:

COSA E UNO STUDIO CLINICO? Gli studi clinici farmacologici servono a comprendere: 1 2 COSA E UNO STUDIO CLINICO? Gli Studi Clinici (Clinical Trials) sono programmi di ricerca condotti su pazienti al fine di confrontare un farmaco nuovo o diverso con quello più efficace al momento disponibile.

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

JOURNAL CLUB 8 Maggio Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici

JOURNAL CLUB 8 Maggio Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici JOURNAL CLUB 8 Maggio 2014 Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici 2 Background Farmaci antipsicotici prima linea d intervento nella Schizofrenia Vantaggi: -Riduzione sintomatologia

Dettagli

Costruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio

Costruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio Costruzione di un indicatore prognostico di ospedalizzazioni ripetute nella Regione Lazio A. Lallo, P. Schifano, A. Bargagli, N. Agabiti, P. Michelozzi Dipartimento Epidemiologia del SSR Regione Lazio

Dettagli

Maria Pia Sormani METODI DI ANALISI E DISEGNI DI STUDIO

Maria Pia Sormani METODI DI ANALISI E DISEGNI DI STUDIO Maria Pia Sormani METODI DI ANALISI E DISEGNI DI STUDIO Disegni di superiorità Il disegno classico dei trial clinici è un disegno di superiorità: Si vuole dimostrare se il farmaco A è meglio del farmaco

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Studi clinici 13/5/2005

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Studi clinici 13/5/2005 Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Studi clinici 13/5/2005 Risultati di uno studio Criteri per valutare/interpretare uno studio Validità interna: Validazione statistica Assenza di errori

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA Lezione n.12 - Test statistico Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona IPOTESI SCIENTIFICA Affermazione che si può sottoporre a verifica

Dettagli

Studi primari. Tipi di studio epidemiologici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI OSSERVAZIONALI

Studi primari. Tipi di studio epidemiologici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI OSSERVAZIONALI Tipi di studio epidemiologici Studi primari Paolo Pandolfi U.O. Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione del Rischio 1 2 UNA DISTINZIONE FONDAMENTALE E' QUELLA CHE SUDDIVIDE GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI

Dettagli

Le principali tappe dell EBM

Le principali tappe dell EBM Le principali tappe dell EBM 1. La formulazione del quesito clinico in termini chiari; 2. La ricerca sistematica ed esaustiva delle prove nella letteratura medica, 3. La loro interpretazione critica, 4.

Dettagli

Quali domande per la pratica clinica?

Quali domande per la pratica clinica? Quali domande per la pratica clinica? 1. Che prove esistono che un determinato intervento (esposizione) modifichi positivamente l evoluzione della malattia (esito)? VALIDITA L effetto del trattamento è

Dettagli

SMID a.a. 2005/2006 Corso di Statistica per la Ricerca Sperimentale Protocolli clinici 20/2/2006

SMID a.a. 2005/2006 Corso di Statistica per la Ricerca Sperimentale Protocolli clinici 20/2/2006 SMID a.a. 2005/2006 Corso di Statistica per la Ricerca Sperimentale Protocolli clinici 20/2/2006 Studio Clinico Nell attività clinica quotidiana un medico si chiede che probabilità ha un paziente che la

Dettagli

IL DISEGNO DELLO STUDIO

IL DISEGNO DELLO STUDIO IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di

Dettagli

Questo RCT cosa aggiunge in pratica? Alcuni esempi di lettura critica

Questo RCT cosa aggiunge in pratica? Alcuni esempi di lettura critica Il sistema PICOT ed esempi pratici di statistica applicata agli studi clinici sui farmaci Questo RCT cosa aggiunge in pratica? Alcuni esempi di lettura critica Giulio Formoso Oreste Capelli Una doverosa

Dettagli

Studi randomizzati, principio di incertezza e trasferibilità alla pratica clinica

Studi randomizzati, principio di incertezza e trasferibilità alla pratica clinica Studi randomizzati, principio di incertezza e trasferibilità alla pratica clinica Dal quesito alla risposta Quesito che trae origine dalla pratica clinica e che in base alle attuali conoscenze non ha una

Dettagli

La continuità assistenziale: perché è importante?

La continuità assistenziale: perché è importante? La continuità assistenziale: perché è importante? Risposta a livelli di complessità differenti Necessità di prendere in carico paziente e famiglia Riferimento sicuro per paziente e famiglia Collaborazione

Dettagli

Come presentare una relazione

Come presentare una relazione Come presentare una relazione Il METODO corretto di porsi all attenzione dell uditorio Il METODO corretto di assemblare le informazioni L argomento della Vs presentazione potrebbe essere la trattazione

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Prof. Tommaso Staniscia Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in relazione

Dettagli

Criteri per valutare la qualità metodologica di studi osservazionali

Criteri per valutare la qualità metodologica di studi osservazionali Criteri per valutare la qualità metodologica di studi osservazionali Il problema? Capire se lo studio che stiamo leggendo è stato metodologicamente ben condotto (a basso rischio di bias) e se quindi possiamo

Dettagli

PLACEBO Aspetti etici e scientifici

PLACEBO Aspetti etici e scientifici Aspetti etici e scientifici Definizione Placebo (dal latino, letteralmente piacerò) può essere definito ogni trattamento, o parte di esso, che viene deliberatamente impiegato per determinare un effetto

Dettagli

VERSO LA PROGETTAZIONE DI UNO STUDIO DI FARMACOLOGIA CLINICA Udine, febbraio 2016

VERSO LA PROGETTAZIONE DI UNO STUDIO DI FARMACOLOGIA CLINICA Udine, febbraio 2016 VERSO LA PROGETTAZIONE DI UNO STUDIO DI FARMACOLOGIA CLINICA Udine, 25-27 febbraio 2016 Bias e confounding negli studi osservazionali. Strumenti di controllo. Studi osservazionali il ricercatore si limita

Dettagli

I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie

I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie C.I. di Metodologia clinica I metodi per la misura dell efficacia e della tollerabilità delle terapie Obiettivo Conoscere ed utilizzare i principali strumenti per analizzare criticamente i risultati degli

Dettagli

Giovedì 8 Settembre 2016

Giovedì 8 Settembre 2016 Giovedì 8 Settembre 2016 Principi di dimensionamento campionario Gli errori statistici alpha error (tipo I) beta error (tipo II) ll target di rilevanza clinica delta (di superiorità) margine M (di non

Dettagli

Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. L analisi dei dati

Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. L analisi dei dati Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1 L analisi dei dati Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Quali soggetti analizzare? Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 3

Dettagli

AGENDA. Corso di formazione. Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica. Edizione Firenze. Centro Studi ANMCO Settore Ricerca

AGENDA. Corso di formazione. Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica. Edizione Firenze. Centro Studi ANMCO Settore Ricerca AGENDA Corso di formazione Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica Edizione 2016-201 2017 Firenze Modulo 1 - Ottobre 2016 Metodologia della Ricerca clinica Mercoledì, h 14.00-18.00 18.00

Dettagli

Gli Studi Randomizzati e Controllati. Alberto Dal Molin

Gli Studi Randomizzati e Controllati. Alberto Dal Molin Gli Studi Randomizzati e Controllati Alberto Dal Molin PERCHE UTILIZZARE FORTI PROVE DI EFFICACIA NELLA PRATICA CLINICA? Non è sufficiente che una teoria sull efficacia di un trattamento suoni convincente,

Dettagli

IL DISEGNO DELLO STUDIO

IL DISEGNO DELLO STUDIO IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di

Dettagli

ALLEGATO CONCLUSIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE DALL'EMEA

ALLEGATO CONCLUSIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE DALL'EMEA ALLEGATO CONCLUSIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE DALL'EMEA 1 CONCLUSIONI SCIENTIFICHE PRESENTATE DALL EMEA RIASSUNTO COMPLESSIVO DELLA VALUTAZIONE SCIENTIFICA DI RESCUPASE Qualità Si ritiene che la qualità

Dettagli

DOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA

DOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA DOMANDA DI conoscenza esistente del problema: letteratura, esperienze relative al problema oggetto di studio, teorie già note, osservazione dirette di fenomeni/comportamenti nelle organizzazioni TIPI DI

Dettagli

PROTOCOLLO STUDI INTERVENTISTICI FARMACOLOGICI

PROTOCOLLO STUDI INTERVENTISTICI FARMACOLOGICI Mod. B9 Vers_20160118 PROTOCOLLO STUDI INTERVENTISTICI FARMACOLOGICI Titolo dello Studio: Descrive il disegno dello studio, la popolazione, gli interventi, e se applicabile, riporta l acronimo del trial.

Dettagli

Evidence-Based Practice

Evidence-Based Practice RES Evidence-Based Practice Formulare quesiti clinico-assistenziali, ricercare, valutare e applicare le migliori evidenze scientifiche al paziente individuale, rivalutare le proprie performance Destinatari

Dettagli

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza 1) Nel corso della sperimentazione del farmaco si rilevò la frequenza cardiaca in 9 pazienti, prima e dopo il trattamento, riscontrando i valori

Dettagli

LIND (1753, STUDIO SULLO SCORBUTO)

LIND (1753, STUDIO SULLO SCORBUTO) OSSERVAZIONE IPOTESI PROGETTO DI RICERCA NUOVE IPOTESI VALIDAZIONE O INVALIDAZIONE INTERVENTI E/O PROGRAMMAZIONI SANITARIE LIND (1753, STUDIO SULLO SCORBUTO) N MARINAI INTERVENTO A 2 ¼ di sidro B 2 25

Dettagli

- BOEHRINGER INGELHEIM - ELI LILLY - MENARINI DIAGNOSTICI - NOVO NORDISK

- BOEHRINGER INGELHEIM - ELI LILLY - MENARINI DIAGNOSTICI - NOVO NORDISK La dr./sa DANILA FAVA dichiara di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi per partecipazione ad eventi ECM dalle seguenti Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche: - BOEHRINGER INGELHEIM - ELI LILLY

Dettagli

Introduzione. Ferrara. gennaio Michela Bozzolan Ci presentiamo. ..uguali e diversi. M.Bozzolan 2

Introduzione. Ferrara. gennaio Michela Bozzolan Ci presentiamo. ..uguali e diversi. M.Bozzolan 2 Introduzione Michela Bozzolan michela.bozzolan@unife.it Ferrara gennaio 2017 Ci presentiamo almeno un po..uguali e diversi. M.Bozzolan 2 1 Cosa vi aspettate da questo corso? a voi la parola M.Bozzolan

Dettagli

Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI

Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI 1) In un trial clinico vennero trattati 10 pazienti ipertesi con un preparato di Rawolfia. I valori pressori (in mmhg) riscontrati prima del trattamento

Dettagli

Epidemiologia descrittiva

Epidemiologia descrittiva Epidemiologia descrittiva Un evento morboso deve essere descritto in termini di Tempo Luogo Persona Epidemiologia descrittiva Variazioni temporali Tendenze a lungo termine Variazioni cicliche Regolari

Dettagli

TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE

TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE Anna Nelva SSD Diabetologia e Endocrinologia Ospedale di Biella Conflitti di interesse Ai sensi dell art. 3.3 sul confli=o di interessi, pag 17 del Regolamento ApplicaAvo Stato-Regioni

Dettagli