Software per la visualizzazione del Reticolo Idrico Minore di competenza comunale e la gestione delle autorizzazioni/concessioni

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1 RETICOLO IDRICO2005 Software per la visualizzazione del Reticolo Idrico Minore di competenza comunale e la gestione delle autorizzazioni/concessioni ing. Claudio Granuzzo

2 INDICE INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE... 3 OPERAZIONI PRELIMINARI ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE ) REALIZZAZIONE DELLA PLANIMETRIA...8 1A) INSERIMENTO DELLE FOTOGRAFIE B) INSERIMENTO DELLE AUTORIZZAZIONI/CONCESSIONI ) LEGENDA DEL RETICOLO IDRICO...9 3) LEGENDA DEL P.R.G ) CREAZIONE DEL REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA...9 5) PERSONALIZZAZIONE DEL FILE RETICOLO.INI...9 6) PERSONALIZZAZIONE DEL FILE PROTOTIPO CONCESSIONE IDRAULICA.DOC FUNZIONALITA DEL SOFTWARE VISUALIZZA/NASCONDI FUNZIONALITA IN PLANIMETRIA VISUALIZZAZIONE DELLE FOTOGRAFIE LEGENDE E REGOLAMENTO AUTORIZZAZIONI/CONCESSIONI RICERCA DI UNA AUTORIZZAZIONE IN PLANIMETRIA...22 VISUALIZZA ELENCO AUTORIZZAZIONI...25 INSERIMENTO/MODIFICA DI UNA AUTORIZZAZIONE

3 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE Individuazione del reticolo idrico minore in conformità a quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale 25 gennaio 2002 n 7/7868 relative alla polizia idraulica e alla manutenzione dei corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico minore. Le attività da svolgere sono: 1. predisposizione della cartografia con individuazione del reticolo idrico sulla base delle informazioni derivate dalle mappe catastali, dalla cartografia IGM e CTR, dal rilievo aerofotogrammetrico e dai documenti relativi ad eventuali interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; L operazione consiste nell individuare sulla cartografia esistente disponibile i corsi d acqua superficiali. La base cartografica su cui riportare tutte le informazioni sarà l aerofotogrammetrico scala 1:2'000 o scala 1:5'000 di nuova realizzazione. Poiché l individuazione del reticolo idrico minore con le relative fasce di rispetto costituisce variante del Piano Regolatore Generale dei Comuni (o lo strumento di pianificazione urbanistica in vigore), l Azzonamento del PRG verrà riportato sull aerofotogrammetrico. Dalla sovrapposizione delle informazioni di varia provenienza si individuano in modo univoco i corsi d acqua e si riportano sulla base cartografica adottata senza perdere l informazione sull origine dei dati (mappe NCT, IGM, CTR ecc). I dati saranno informatizzati su livelli diversi in relazione all origine dell informazione e in ulteriori sottolivelli per individuarne le caratteristiche (corso d acqua a cielo aperto, corso d acqua coperto, canale irriguo, strada canale, corso d acqua demaniale ecc). 2. individuazione del reticolo idrico principale come definito dalla D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 e successive modifiche ed integrazioni; L elenco dei corsi d acqua del reticolo idrico principale è individuato all Allegato A della D.G.R. 1 agosto 2003 n 7/13950 che sostituisce l elenco di cui all Allegato A della D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868. Nell allegato alla D.G.R. i corsi d acqua sono suddivisi per provincia ed individuati con una numerazione progressiva alfanumerica, con la denominazione, con i Comuni che attraversano, con l indicazione del corpo idrico ricettore e con il numero di iscrizione nell elenco delle acque pubbliche. Sul reticolo idrico di cui al punto precedente vengono individuati ed opportunamente classificati i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico principale con relativi vincoli. 3. individuazione del reticolo idrico minore (risultante dall indagine cartografica dopo aver dedotto il reticolo idrico principale); L individuazione del reticolo idrico minore viene fatta togliendo dal reticolo idrico individuato come al punto 1 il reticolo idrico principale di cui al punto 2. 3

4 In linea di massima il reticolo idrico minore ha la funzione di convogliare acqua da un punto all altro o da monte a valle degli abitati. Pertanto si dovrà completare il reticolo idrico minore con i tratti coperti che ne costituiscono la continuità. Andranno identificati: - quei tratti che hanno esclusivamente una funzione privata come ad esempio le code irrigue o canali aziendali e che non sono riportati come demaniali sulle mappe; - quei tratti di canale (anche coperti) che hanno assunto nel tempo funzione di fognatura bianca. Il fenomeno è frequente nei Comuni di pianura ove, con l urbanizzazione, alcuni canali irrigui che non servivano più sono stati utilizzati come fognature per l allontanamento delle acque meteoriche. I canali privati e le fognature bianche non entreranno a far parte del reticolo idrico minore. Sulle mappe del NCT tutti i corsi d acqua sono riportati come demaniali (simbolo grafico di puntinatura tra due linee continue). Ciò è dovuto al fatto che le acque sono pubbliche. Tuttavia gli alvei continuano ad avere la doppia possibilità di appartenenza: al demanio pubblico dello Stato o a privati. La distinzione è importante. Un alveo appartenente al demanio pubblico dello Stato, segue la disciplina dei beni appartenenti allo stesso e quindi diviene inalienabile e non può essere oggetto di diritti da parte di soggetti privati. Un abuso su un alveo demaniale, ancorché possa essere fattibile dal punto di vista pratico nel senso che per anni la Pubblica Amministrazione può non accorgersi, nel momento in cui Pubblica Amministrazione lo rilevasse si verrebbe come minimo a porre in essere una concessione onerosa e precaria con possibilità di ripristino della situazione precedente. L individuazione degli alvei demaniali (anche se la ricerca sulla natura giuridica e sull appartenenza dell alveo è quanto mai difficoltosa ed incerta) assume notevole importanza, anche se fatta con approssimazione, perché: un alveo demaniale non può essere escluso dal reticolo idrico minore anche se è stato oggetto di abusi; per il rilascio delle autorizzazioni è prevista l applicazione di canoni diversi a seconda che l opera interessante il reticolo idrico minore comporti o non comporti occupazione di aree demaniali. Una indicazione sulla demanialità o meno dei corsi d acqua si può desumere dalle mappe catastali antecedenti alla istituzione del Nuovo Catasto Terreni come previsto da RD 8/10/1931 n 1572 sulle quali erano riportati con colore azzurro gli alvei demaniali. Tali indicazioni non sono tuttavia di per se sufficienti anche se potrebbero permettere una prima individuazione. In linea generale verranno assunti come demaniali gli alvei che tali risultavano dalle mappe catastali antecedenti alla istituzione del Nuovo Catasto Terreni lasciando ai privati l onere di documentare l eventuale diversa natura giuridica. 4. verifica sul terreno della corrispondenza a quanto individuato cartograficamente; Il reticolo idrico minore, come risultante al punto 3, dovrà essere sottoposto a verifica sul terreno. L operazione consiste nel percorrere i tratti di reticolo verificandone innanzi tutto l esistenza, eventuali varianti di percorso, coperture ecc. 4

5 Non si tratta di un rilievo topografico, ma si dovranno riportare eventuali modifiche o varianti sulla cartografia di supporto documentando fotograficamente quanto rilevato. Nello stesso modo dovranno essere documentate fotograficamente tutte le opere visibili teoricamente oggetto di autorizzazione e soggette a canone. Su ogni fotografia, numerata e di tipo digitale, dovrà essere inquadrato un riferimento dimensionale (ad esempio una palina) che permetta di stimare approssimativamente le dimensioni dell opera. Sulla cartografia di base (quaderno di campagna) dovrà essere riportato, di massima, il punto da cui è stata scattata la fotografia, il numero d ordine e la direzione di scatto. I rilievi sul terreno verranno informatizzati ed inseriti nella cartografia del reticolo idrico minore. 5. individuazione delle fasce di rispetto e dei vincoli esistenti (PRG, PAI ecc); Sulla cartografia del reticolo idrico minore saranno riportate le seguenti informazioni: reticolo idrico principale; i vincoli del reticolo idrico principale; eventuali vincoli del PAI Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico; il PRG in vigore e relativi vincoli. Anche questi documenti saranno informatizzati con appositi sistemi che ne permettano l identificazione di provenienza ecc. e si aggiungeranno alle altre informazioni utili per la definizione e la gestione del reticolo idrico minore. 6. individuazione dei corsi d acqua gestiti dai consorzi di Bonifica; All interno del reticolo idrico individuato come sopra saranno evidenziati i corsi d acqua di competenza dei Consorzi di Bonifica che, a sensi della lett. c) comma 4 dell art. 5 della LR n 7/03, esercitano le funzioni concessorie e di polizia idraulica. Per l individuazione dell intero percorso dei corsi d acqua di competenza dei Cosorzi ci si avvarrà di AgriNet, un'applicazione web che consente di consultare la banca dati territoriale della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia. Per ulteriore conferma verrà trasmessa ai Consorzi di Bonifica la cartografia di loro interesse con indicati i canali di loro competenza con richiesta di conferma-modifica-integrazione. Le operazioni da fare riguardano solo i Comuni interessati da Consorzi di Bonifica. 7. restituzione del reticolo individuato (somma del reticolo principale e del reticolo minore) e verificato sul terreno ed individuazione delle fasce di rispetto e dei vincoli esistenti; Sulla scorta di un documento contenente tutte le informazioni sopra riportate, vengono individuati i criteri per la determinazione delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore e vengono riportate in planimetria le fasce di rispetto. La larghezza delle fasce di rispetto varierà in relazione al corso d acqua ed alla destinazione delle superfici. I criteri di riferimento adottati per l'individuazione delle fasce di rispetto e della relativa normativa si ispirano ai contenuti e finalità delle leggi riguardanti i corsi d'acqua (R.D.523 del 1904, D.Lgs n. 152 del 11 maggio 1999, Piani per l'assetto Idrogeologico, ecc) che possono essere così riassunti: 5

6 - tutela della pubblica incolumità e non aumento del danno potenziale; - mantenimento del regime idraulico esistente e garanzia che non venga pregiudicata l'eventuale realizzazione di opere atte a migliorare condizioni di deflusso idraulico carenti o pericolose; - garanzia di possibilità di manutenzione del corso d'acqua; - garantire la possibilità, compatibilmente con l'esistente situazione del territorio, di mantenere o di ripristinare la vegetazione spontanea nella fascia immediatamente adiacente i corpi idrici, con funzioni di filtro per i solidi sospesi e gli inquinanti di origine diffusa, di stabilizzazione delle sponde e di conservazione della biodiversità da contemperarsi con le esigenze di funzionalità dell'alveo. - Anche per i tratti coperti si dovrà garantire la possibilità d accesso alle ispezioni e la possibilità di manutenzione tramite ispezioni poste a distanze adeguate. 8. predisposizione della bozza di regolamento sulle fasce di rispetto e sulle attività vietate o soggette ad autorizzazione; Sarà predisposta una Bozza di Regolamento dell attività di polizia idraulica di competenza comunale con l indicazione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione all interno delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore. Il regolamento dovrà essere adottato dal Comune e pertanto potrà essere completato con norme riferite a specificità del Comune per loro natura non generalizzabili. Cronologicamente la predisposizione della Bozza di regolamento avverrà contemporaneamente alla individuazione del reticolo idrico in quanto norma le dimensioni delle fasce di rispetto nonché le attività vietate o soggette ad autorizzazione al loro interno. 9. individuazione su Piano Regolatore Generale vigente delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore; Le fasce di rispetto del reticolo idrico minore, individuate sulla base dei criteri riportati al punto precedente, saranno riportate in planimetria e su P.R.G. per essere trasmesse al Comune. Il Comune dovrà esaminare tutti i documenti costituenti il reticolo idrico e se necessario formulare osservazioni o richiedere approfondimenti ed eventuali varianti in apposite riunioni con gli estensori dei documenti. I documenti approvati saranno costituiti al minimo da: relazione con indicati i criteri adottati per l individuazione del reticolo idrico minore planimetria dell intero territorio comunale con evidenziati i corsi d acqua del rilievo aerofotogrammetrico, quelli individuati come demaniali sulle mappe catastali, i corsi d acqua coperti ecc. planimetria dell intero territorio comunale con riportato il reticolo idrico, le relative fasce di rispetto, il PRG Bozza di regolamento dell attività di polizia idraulica di competenza del Comune con l indicazione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione all interno delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore 6

7 Il documento del reticolo minore (parte cartografica e normativa) approvato dal Comune deve essere sottoposto alla Sede Territoriale Regionale per l espressione di parere tecnico vincolante. Il documento finale, con il parere positivo della Sede Territoriale Regionale, dovrà essere oggetto d apposita variante allo strumento urbanistico. 10. individuazione di una procedura per l individuazione delle opere esistenti soggette ad autorizzazione e per l applicazione dei relativi canoni; A partire dalla pubblicazione sul BURL 2 supplemento straordinario al n. 7 in data 15/02/2002 della Deliberazione Giunta Regionale 25 gennaio 2002 n 7/7868 sono state trasferite le funzioni relative alla polizia idraulica e alla manutenzione dei corsi d acqua appartenenti del reticolo idrico minore dalla Regione a Comuni-Comunità Montane-Consorzi di bonifica ciascuno con compiti e competenze diverse. Tra i compiti vi sono quelli di autorizzare le opere sul reticolo idrico minore e relative fasce di rispetto, di applicare i canoni regionali e riscuoterli, di applicare le sanzioni. I Comuni dovrebbero introitare i canoni dal 15/02/2002. Si tratta quindi di individuare le azioni da intraprendere per mettere i Comuni nelle condizioni di riscuotere i canoni e con essi finanziare le attività che gli competono sul reticolo idrico minore tra cui la manutenzione. 11. informatizzazione dei dati e utilizzo del software RETICOLO IDRICO per la gestione delle autorizzazioni e la riscossione dei canoni Il compito di rilasciare le autorizzazioni e di riscuotere i canoni spetta ai Comuni ed ai Consorzi di Bonifica competenti. Per le funzioni di polizia idraulica, ai fini della gestione delle autorizzazioni e concessioni, si utilizza il software Reticolo Idrico che permette: - una facile consultazione dei dati cartografici del reticolo idrico minore: mappe catastali, reticolo idrico minore, vincoli e fasce di rispetto, PRG; - la gestione delle pratiche autorizzazione (sul tipo dei programmi ampiamente diffusi per le concessioni edilizie); - l aggiornamento in cartografia delle opere autorizzate; - la gestione delle concessioni ed il calcolo dei canoni; - l estrazione di dati alfanumerici ad esempio per l inserimento in ruoli esattoriali dei canoni regionali. 7

8 OPERAZIONI PRELIMINARI ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE Per poter utilizzare il software RETICOLO IDRICO si devono, preliminarmente, predisporre una serie di documenti e disegni: 1) planimetria contenente l Aerofotogrammetrico, il P.R.G., le Mappe catastali, i Vincoli idrogeologici ed il Reticolo Idrico Minore, da realizzarsi con AutoCAD e stampare in formato DWF; 2) legenda del Reticolo Idrico Minore da stampare in formato DWF; 3) legenda del P.R.G. e dei Vincoli da stampare in formato DWF; 4) Regolamento dell Attività di Polizia Idraulica di competenza comunale sul Reticolo Idrico Minore; elaborazione in WORD da salvare in formato HTM. 5) Personalizzazione del file Reticolo.ini. 6) Personalizzazione del file Prototipo Concessione idraulica.doc nella cartella AUTORIZZAZIONI del programma. 1) REALIZZAZIONE DELLA PLANIMETRIA Con AutoCAD si crea una planimetria contenente l Aerofotogrammetrico, il P.R.G., le Mappe catastali, i Vincoli idrogeologici georeferenziati (su coordinate Gauss-Boaga). Le uniche disposizioni riguardano i nomi dei layers per consentire al software Reticolo Idrico di spegnere o accendere tali piani: 1) i nomi dei layers dell Aerofotogrammetrico dovranno iniziare con AER ; 2) i nomi dei layers del P.R.G. dovranno iniziare con PRG ; 3) i nomi dei layers delle Mappe catastali inizieranno con MAP ; 4) i nomi dei layers dei Vincoli inizieranno con VIN. Tutte queste informazioni digitali faranno da sfondo al Reticolo Idrico minore che sarà disegnato con polilinee continue nei tratti a cielo aperto e polilinee tratteggiate nei tratti coperti. A lato di ciascun canale appartenente al reticolo minore deve essere disegnata la fascia di rispetto delle dimensioni che il progettista riterrà opportune (minimo 2 metri). Tale fascia di rispetto, essendo un vincolo, andrà posizionata su un layer con il nome preceduto da VIN. 1a) INSERIMENTO DELLE FOTOGRAFIE Lungo il reticolo idrico minore potranno essere inserite delle fotografie mediante un blocco raffigurante una macchina fotografica ed una freccia indicante la direzione di scatto: 92A il blocco contiene un attributo con il numero della fotografia. Al blocco viene inserito un Collegamento ipertestuale che, riferendoci all immagine, conterrà: - testo da visualizzare: FOTO 92A; 8

9 - nome file: FOTO\Immagine 092.jpg; - check attivo su percorso relativo per collegamento ipertestuale. Tutti i files delle fotografie vanno salvati in un unica cartella. 1b) INSERIMENTO DELLE AUTORIZZAZIONI/CONCESSIONI Per aggiornare la planimetria inserendo la localizzazione delle Autorizzazioni/Concessioni emesse seguire il seguente procedimento (ipotizzando di inserire l autorizzazione n. 20): 1) disegnare un DONUT nel punto in cui è stata rilasciata l Autorizzazione e un testo con l indicazione del numero dell Autorizzazione. 2) inserire un collegamento ipertestuale al DONUT con i seguenti parametri: in realtà il file 20.htm non esiste; questa scritta serve al software RETICOLO IDRICO per aprire la cartella relativa alla autorizzazione n. 20 contenente i documenti utilizzati durante la fase di studio della pratica. DOPO AVER INSERITO LE FOTOGRAFIE E LE EVENTUALI AUTORIZZAZIONI, NON RIMANE ALTRO DA FARE CHE STAMPARE IL DISEGNO IN FILE DWF ATTRIBUENDO LO SPESSORE 0 A TUTTI I COLORI E NOMINANDO IL FILE PLANIMETRIA.DWF. 2) LEGENDA DEL RETICOLO IDRICO Con AutoCAD si disegna la legenda dei tratti identificanti il reticolo idrico minore: a cielo aperto, intubati, indicando anche la rappresentazione delle fasce di rispetto e dei punti di scatto delle fotografie. Il disegno va poi stampato in formato DWF attribuendogli il nome Legenda.dwf. 3) LEGENDA DEL P.R.G. Sempre con AutoCAD si disegna la legenda delle destinazioni delle aree di P.R.G. e dei vincoli idrogeologici. Si stampa poi il disegno in DWF con il nome Legenda PRG.dwf. 4) CREAZIONE DEL REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA Utilizzando Microsoft WORD si redige il Regolamento di Polizia idraulica con l indicazione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione all interno delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore. Il regolamento andrà poi salvato nel formato HTM con il nome Regolamento.htm. 5) PERSONALIZZAZIONE DEL FILE Reticolo.ini Il file Reticolo.ini è un file ASCII contenente le impostazioni generali del software Reticolo Idrico. 9

10 Vediamone in dettaglio il suo contenuto tenendo presente che su ogni riga vi sono 2 stringhe separate da una virgola: la stringa di sinistra è il nome della variabile e quella di destra è il valore della variabile. L utente deve modificare solamente la stringa a destra della virgola. Esempio: Comune,Botticino Planimetria,Planimetria.dwf QuadroUnione, ColoreSfondo, DriveFotografie,D:\CD Demo, La variabile Comune contiene il nome del Comune a cui si riferisce il Reticolo Idrico Minore e comparirà nella barra di intestazione del programma. Planimetria è il nome del file dwf contenente la planimetria con aerofotogrammetrico, mappe catastali, prg, vincoli e reticolo idrico minore; è il file stampato al punto 1). QuadroUnione è una variabile non utilizzata. ColoreSfondo è una variabile non utilizzata. DriveFotografie contiene il percorso completo della cartella contenente le fotografie inserite nei collegamenti ipertestuali. Se la variabile è impostata a * (cioè viene scritto DriveFotografie,* ) all avvio del programma verrà chiesto di scegliere la cartella contenente le fotografie. E anche possibile inserire un percorso di rete, per esempio: \\Ut3\C\RETICOLO IDRICO\ Demo contiene una serie di 9 numeri 1 e 0 che modificano la visualizzazione delle funzionalità del programma: 1) visualizzazione del pulsante Legenda Reticolo: 1 visualizza, 0 nasconde 2) visualizzazione del pulsante Legenda PRG: 1 visualizza, 0 nasconde 3) visualizzazione del pulsante Regolamento: 1 visualizza, 0 nasconde 4) visualizzazione del pulsante Aerofotogrammetrico: 1 visualizza, 0 nasconde 5) visualizzazione del pulsante Catasto: 1 visualizza, 0 nasconde 6) visualizzazione del pulsante PRG: 1 visualizza, 0 nasconde 7) visualizzazione del pulsante Vincoli: 1 visualizza, 0 nasconde 8) visualizzazione del frame Autorizzazioni: 1 visualizza, 0 nasconde 9) visualizzazione del frame Anteprima fotografia: 1 visualizza, 0 nasconde 6) PERSONALIZZAZIONE DEL FILE Prototipo Concessione idraulica.doc Il file Prototipo Concessione idraulica.doc è un documento di WORD utilizzato dal programma quando viene stampata una Autorizzazione/Concessione. Deve essere personalizzata l intestazione delle pagine con i dati del Comune e cambiati i riferimenti ad altri comuni presenti nel documento. In fase di stampa le tabelle vuote del documento verranno riempite con i dati dell autorizzazione registrati nel database. PER TALE MOTIVO NON SI DEVONO MODIFICARE O ELIMINARE LE CELLE DELLE TABELLE. 10

11 FUNZIONALITA DEL SOFTWARE Lanciando il programma viene visualizzato il seguente form nel quale rimarrà attivo per 2-3 secondi il pulsante Cambia cartella FOTO ; questo pulsante deve essere utilizzato per cambiare il percorso della cartella contenente le fotografie scattate lungo i corsi d acqua. premendo il pulsante Cambia cartella FOTO verrà visualizzato il seguente riquadro di dialogo in cui si potrà scegliere il nuovo percorso: N.B. la nuova cartella deve essere scelta cliccando 2 volte con il tasto sinistro del mouse. Uscendo dal form con OK e cliccando sul pulsante Prosegui il programma procederà al caricamento della planimetria: 11

12 L interfaccia del software si presenta con una parte grafica in cui viene caricata la planimetria e una serie di funzionalità che analizzeremo nel dettaglio. 12

13 VISUALIZZA/NASCONDI Con 4 pulsanti è possibile modificare la visualizzazione della planimetria scegliendo lo sfondo del Reticolo Idrico Minore. Il primo pulsante Aerofotogrammetrico serve per visualizzare o nascondere l aerofotogrammetrico nella planimetria. Quando inizialmente viene caricata la planimetria il software lascia visibile solamente l aerofotogrammetrico e nascoste le mappe catastali, il PRG e i Vincoli. Con gli altri pulsanti si rendono visibili o si nascondono rispettivamente le mappe catastali, il P.R.G. e i Vincoli. E possibile visualizzare o nascondere contemporaneamente tutti gli sfondi. Nell immagine seguente si è scelto di visualizzare solo l aerofotogrammetrico: 13

14 Visualizzazione dell aerofotogrammetrico e del P.R.G.: Visualizzazione dell aerofotogrammetrico, del P.R.G. e dei Vincoli: 14

15 Visualizzazione del P.R.G. e dei Vincoli: Visualizzazione dei Vincoli: 15

16 Visualizzazione delle mappe catastali: 16

17 FUNZIONALITA IN PLANIMETRIA La visualizzazione del file DWF è resa possibile dall integrazione nel software RETICOLO IDRICO del plug-in Autodesk DWF Viewer. Tale plug-in mette a disposizione degli utenti una serie di funzionalità raggiungibili mediante la toolbar posta sopra la planimetria: oppure premendo il tasto destro del mouse sulla finestra grafica: Vediamo nel dettaglio le funzioni più utilizzate: Avvia il browser internet e accede al sito web di Autodesk Salva il DWF col nome e il percorso indicati Stampa il file DWF Copia la vista corrente negli Appunti. La vista copiata può essere incollata in un file differente Il cursore assume la forma di una mano ed è possibile eseguire una panoramica del file DWF Il cursore assume la forma di una lente di ingrandimento ed è possibile eseguire lo zoom avanti e indietro Il cursore assume la forma di una lente di ingrandimento ed è possibile definire un'area rettangolare per lo zoom all'interno del file DWF Effettua lo zoom avanti o indietro per adattare il disegno alla finestra 17

18 Ritorna alla vista precedente. Dopo avere fatto clic su Vista precedente fare clic su Vista successiva per tornare alla vista che era corrente prima di fare clic su Vista precedente. Questa funzione è simile a quella dei pulsanti Avanti e Indietro di un browser internet Apre la Guida di Autodesk DWF Viewer 18

19 VISUALIZZAZIONE DELLE FOTOGRAFIE Avendo inserito in AutoCAD, prima della creazione del file DWF, dei blocchi con collegamento ipertestuale, è ora possibile, cliccando sull immagine della fotocamera, visualizzare la fotografia collegata. Spostandosi con il mouse sull immagine vengono attivati 3 bottoncini: Da sinistra a destra: il primo apre la fotografia in una nuova finestra ridimensionabile a piacere: Il secondo stampa la fotografia e il terzo copia negli appunti l immagine che poi si può incollare in un altro programma. 19

20 LEGENDE E REGOLAMENTO E possibile visualizzare le legende del Reticolo Idrico Minore e del P.R.G. e il Regolamento di Polizia Idraulica utilizzando i seguenti pulsanti: Da sinistra a destra: il primo pulsante apre una nuova finestra con il DWF della legenda del reticolo idrico minore: Il secondo apre una nuova finestra con il DWF della legenda del P.R.G.: 20

21 e l ultimo apre una nuova finestra con il Regolamento di Polizia idraulica: 21

22 AUTORIZZAZIONI/CONCESSIONI Per la gestione delle autorizzazioni/concessioni è disponibile il frame in basso a sinistra: RICERCA DI UNA AUTORIZZAZIONE IN PLANIMETRIA Nella casella di testo è possibile inserire il numero di un autorizzazione già inserita in planimetria da ricercare. Nell esempio sotto riportato, inserendo il numero 20 e premendo il pulsante inizia la ricerca : viene eseguito uno zoom sulla autorizzazione n. 20 presente in planimetria (vedi immagine seguente). Cliccando sull autorizzazione viene aperta la cartella contenente i documenti che la riguardano. 22

23 Qui sotto il riquadro di dialogo con il contenuto della cartella dell Autorizzazione n. 20. E possibile aprire i documenti visualizzati cliccando 2 volte sul nome oppure selezionando il documento e premendo il pulsante: 23

24 Aprendo il documento viene lanciata l applicazione associata al file scelto, così un file PDF verrà automaticamente aperto con il software Acrobat reader: 24

25 VISUALIZZA ELENCO AUTORIZZAZIONI Il pulsante Visualizza elenco permette di avere un report delle autorizzazioni emesse e registrate. Una serie di pulsanti permettono di effettuare varie operazioni con l autorizzazione selezionata nell elenco. Da sinistra a destra i pulsanti servono per: 1) modificare i dati registrati dell autorizzazione selezionata; 2) eliminare l autorizzazione dal database (viene chiesta conferma prima di procedere); 3) aprire la cartella con i documenti dell autorizzazione selezionata; 4) localizzare in planimetria l autorizzazione selezionata; 5) stampare in EXCEL l elenco delle autorizzazioni registrate; 6) visualizzare/nascondere l elenco delle autorizzazioni non ancora inserite in planimetria; 7) portare sempre in primo piano la finestra di dialogo. 25

26 INSERIMENTO/MODIFICA DI UNA AUTORIZZAZIONE Per l inserimento di una nuova autorizzazione/concessione e per la sua modifica viene utilizzato lo stesso form in cui vi sono 6 schede da compilare: 1) Domanda di autorizzazione; in questa scheda si inseriscono i dati di chi ha presentato la domanda di autorizzazione, la data e il protocollo. 2) Titolare dell autorizzazione: vanno indicati i dati di chi risulterà intestatario dell autorizzazione: 26

27 3) Localizzazione delle opere: identificativi catastali dei mappali interessati all opera oggetto di autorizzazione: 4) Progettista: dati del progettista dell opera oggetto di autorizzazione: 27

28 5) Calcolo del canone: scegliendo se vi è occupazione demaniale, il tipo d opera e la categoria automaticamente il software propone il canone annuo con le eventuali quantità da inserire per definirlo esattamente: 6) Quietanze e prescrizioni: vanno inseriti gli estremi dei versamenti necessari per l emissione dell Autorizzazione ed eventuali prescrizioni: 28

29 Terminata la fase di inserimento/modifica dei dati si procede al salvataggio su disco con il pulsante: e alla stampa dell autorizzazione in WORD con il pulsante: In fase di stampa il software apre il file prototipo Prototipo Concessione idraulica.doc presente nella cartella Autorizzazioni del programma e riempie le celle delle tabelle con i dati dell autorizzazione. Esempio di stampa in WORD dell Autorizzazione n. 20: 29

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