FINALITÀ EDUCATIVA Promuovere lo star bene a scuola e il piacere di tornarvi.

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1 PREMESSA L'educazione, l istruzione e la formazione sono finalizzate alla valorizzazione e alla crescita della persona. Il Progetto Accoglienza è uno degli strumenti che contribuiscono a perseguire tale finalità. L accoglienza intesa come lo star bene a scuola degli alunni, soprattutto nei momenti di passaggio da un grado scolastico all altro, è un processo teso a comprendere aspetti cognitivi, affettivi e relazionali. come relazione solidale tra docenti, alunni, genitori è un processo permanente ed è elemento determinante della qualità dell apprendimento. FINALITÀ EDUCATIVA Promuovere lo star bene a scuola e il piacere di tornarvi. OBIETTIVI: Creare un ambiente accogliente, che permetta l instaurarsi ed il permanere di un atteggiamento di fiducia. un clima favorevole all'inserimento dei bambini più timidi. un percorso Promuovere nei bambini la percezione di essere accolti e accettati nell ambiente scolastico nei bambini il desiderio di far parte attiva di questo ambiente la costruzione di nuove relazioni collaborative fra scuola e famiglia Osservare la dimensione relazionale in rapporto ai gruppi costituiti dalla Commissione Formazione Classi Prime i comportamenti e le caratteristiche di ogni bambino/a per verificarne in seguito i progressi e per apportare opportuni interventi. Favorire la comunicazione interpersonale a livello di adulti e bambini Avviare un adeguato patto regolativo fra le componenti. 1

2 ESIGENZE ORGANIZZATIVE - Incontro con i genitori prima dell inizio delle lezioni. - Coordinazione interna con coinvolgimento dei docenti di classe e degli specialisti (IRC e Sostegno). - Svolgimento delle attività laboratoriali durante la prima settimana di lezione negli spazi adeguati dell'edificio scolastico: Aula Magna. palestra, saloncino, biblioteca, aula di pittura, ASPETTI PROCEDURALI Emerge chiaramente che, nel progettare il contesto dell'accoglienza, è necessario definire e concordare alcuni aspetti - chiave, che possono essere così sintetizzati: PERCHÈ È IMPORTANTE: È un offerta educativa progettualmente strutturata in senso unitario, volta a dare continuità all esperienza scolastica precedente. Risponde ai bisogni di essere accolti in una situazione nuova e di essere ascoltati. A CHI SI RIVOLGE: ai bambini ai genitori ai docenti QUALI AZIONI IMPLICA: Organizzazione idonea degli spazi Utilizzo flessibile dei tempi Recupero delle esperienze e delle routine pregresse Attenzione alle modalità di comunicazione Predisposizione di strategie e attività d'inserimento Osservazione delle dinamiche relazionali 2

3 L ACCOGLIENZA IN RAPPORTO AL BAMBINO Per costruire un percorso di inserimento CENTRATO sul bambino bisogna tenere presente che l ingresso nella scuola è: o un evento eccezionale nella vita del bambino; o l apertura del cerchio relazionale in un rapporto allargato con nuove figure (insegnanti, personale ausiliario, coetanei, altri genitori. o la proposta di contesti di vita, ritmi, attività,spazi, oggetti nuovi e sconosciuti. Lo schema che segue suggerisce dei tentativi di soluzioni alle principali difficoltà che il bambino può incontrare durante il periodo dell accoglienza: DIFFICOLTA TENTATIVI DI SOLUZIONE IL BAMBINO PROVA UN SENSO DI SMARRIMENTO creare un ambiente festoso, sereno, piacevole avere un atteggiamento disponibile invitare il genitore ad essere sereno e fiducioso valorizzare ciascun bambino riutilizzare temi, riproporre alcuni ritmi e routine della scuola dell Infanzia IL BAMBINO NON CONOSCE OPPURE CONOSCE POCO L AMBIENTE esplorare con il bambino l ambiente, soffermandosi nei punti che riscuotono maggior interesse incoraggiare e permettere al bambino di muoversi all'interno di un ambiente per scoprire ciò che lo incuriosisce IL BAMBINO HA PAURA DI NON ESSERE CAPITO O DI NON RIUSCIRE A FARSI CAPIRE usare un codice linguistico semplice adottare tecniche d'ascolto attivo e partecipe comunicare con linguaggi extraverbali IL BAMBINO IGNORA I RITMI DELLA NUOVA VITA SCOLASTICA adottare tempi e ritmi simili a quelli della scuola dell Infanzia stimolare la conoscenza dei ritmi che scandiscono la giornata scolastica 3

4 L ACCOGLIENZA IN RAPPORTO AI GENITORI È importante che durante l'accoglienza insegnanti e genitori inizino a costruire un rapporto di collaborazione reciproca; per questo vengono individuate le strategie di coinvolgimento qui sotto riportate: incontrare i genitori in un assemblea per dare sintetiche informazioni sul Progetto Accoglienza e sull avvio della scuola presentare l organizzazione: - illustrare l organizzazione della scuola - fornire il quadro dei docenti e la loro assegnazione alle classi; evidenziare l importanza della contemporaneità degli insegnanti nel periodo dell accoglienza; illustrare e motivare gli incontri che avverranno durante l anno scolastico tra docenti e genitori (colloqui, assemblee, distribuzioni documenti di valutazione e feste ); Il PATTO REGOLATIVO 1) RAPPORTO SCUOLA-ALUNNI Gli alunni che entrano nella scuola primaria vi trovano un ambiente accogliente che si pone in continuità con il clima familiare, sereno, stimolante e gioioso della scuola dell infanzia. Fin dai primi giorni l alunno verrà gradualmente guidato nel passaggio da un tempo scuola prevalentemente ludico a tempi operativi sempre più lunghi e al rispetto delle regole che sono alla base della convivenza democratica: Rispetto dell orario. Rispetto di forme semplici di buona educazione quali il saluto e l uso di parole di cortesia 4

5 Rispetto degli altri: compagni, insegnanti e personale ausiliario. Rispetto delle cose proprie ed altrui e degli spazi comuni e degli arredi. Rispetto di regole formali. Giustificazione delle assenze da parte dei genitori sul diario. Il bambino trova nella scuola un ambiente che intende assicurargli: il rispetto della sua individualità la valorizzazione delle capacità, delle attitudini e della propria creatività, per costruire una personalità completa in grado di integrarsi ed interagire nel gruppo classe e in gruppi di classe/interclasse di livello la possibilità di esprimersi e di confrontarsi con gli altri la possibilità di sistematizzare le sue conoscenze, arricchirle ed utilizzarle individualmente e collettivamente. 5

6 2) RAPPORTO DOCENTI ALUNNI Gli insegnanti si occupano, nel rispetto della cultura della continuità, di conoscere i propri alunni e documentare la loro esperienza scolastica, anche attraverso gli scambi di informazioni tra docenti delle varie scuole o classi con incontri periodici; predispongono un ambiente accogliente e sicuro; presentano la scuola ai nuovi arrivati, favorendo la socializzazione e l integrazione; gratificano e promuovono l interesse negli alunni; correggono linguaggi e atteggiamenti non adeguati con il loro comportamento ed esempio; predispongono e adeguano in itinere la programmazione didattico-educativa alle effettive esigenze e capacità degli alunni; individuano percorsi didattici di continuità per gli alunni delle classi ponte per una concreta integrazione sul piano culturale ed organizzativo e rispettano le diversità favorendo: il pieno inserimento degli alunni in difficoltà o portatori di diverse abilità mediante percorsi didattici adeguati l integrazione di alunni con culture e religioni diverse, mediante percorsi interculturali; concordano le prove di verifica iniziale, in itinere e finale per una valutazione quanto più oggettiva possibile. 6

7 MODALITÀ DI VALUTAZIONE Il periodo destinato al Progetto Accoglienza è un tempo propizio per osservare, conoscere ed iniziare a capire il bambino. Pertanto osservandolo sarà possibile rilevare : l'atteggiamento nei confronti della nuova esperienza scolastica l'atteggiamento comunicativo la capacità di relazione con il gruppo dei compagni e con le insegnanti il comportamento Al termine dell'orario scolastico le insegnanti si incontreranno per un confronto collegiale e uno scambio di impressioni in base a un calendario stabilito. Terminato il periodo d'osservazione, le insegnanti, collegialmente, confronteranno le informazioni acquisite e, se necessario, potranno proporre eventuali cambiamenti ai gruppi classe precedentemente formati dalla "commissione formazioni classi prime". PROSECUZIONE DEL PROGETTO Il progetto troverà la sua normale prosecuzione in un organizzazione didattica che rispetti tutto quanto finora sostenuto e che si realizzi seguendo le modalità qui sotto riportate: o o programmazione didattica che sfrutti elementi significativi per il bambino programmazioni e verifiche bimestrali tra i due plessi in modo da utilizzare le stesse strategie e metodologie didattiche per individuare potenziali percorsi cognitivi e operativi, in aderenza agli interessi, alle motivazioni ed allo sviluppo cognitivo del bambino. 7

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