FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI. CAPITOLO SESTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna,

Transcript

1 FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI CAPITOLO SESTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna,

2 FORME ORGANIZZATIVE E SISTEMI DIREZIONALI La formulazione della strategia è basata sull identificazione degli obiettivi dell organizzazione e sull analisi razionale del suo ambiente esterno e delle risorse e delle competenze interne. Una volta formulata, la strategia viene realizzata selezionando una struttura organizzativa appropriata e progettando sistemi direzionali coerenti con le esigenze della manovra strategica. 2

3 L EVOLUZIONE VERSO LA GRANDE IMPRESA Nella fase iniziale, la maggior parte delle imprese era di piccole dimensioni: imprese specializzate e orientate ai mercati locali. Es. Ford Motor Company primi anni del L espansione geografica (distribuzione nazionale e produzione su vasta scala), l allargamento delle linee di produzione e l integrazione a valle hanno portato ad una crescita dimensionale delle imprese. 3

4 L EVOLUZIONE VERSO LA GRANDE IMPRESA La crescita dimensionale delle imprese ha comportato un incremento nei fabbisogni finanziari, mentre l incremento della complessità nelle tecniche manageriali ha richiesto la presenza di leader aziendali con capacità amministrative e finanziarie più sofisticate. Una più marcata separazione tra proprietari e manager si è progressivamente affermata. 4

5 L EVOLUZIONE VERSO LA GRANDE IMPRESA La seconda tappa del processo evolutivo è stata la comparsa negli anni 20 delle imprese divisionali che, nel tempo, hanno sostituito: - le strutture centralizzate funzionali (caratteristiche della maggior parte delle imprese); - la struttura a forma di holding (caratteristica delle imprese cresciute per fusione). 5

6 L EVOLUZIONE VERSO LA GRANDE IMPRESA Caratteristiche delle imprese divisionali: - separazione delle responsabilità operative (attribuite ai direttori generali a livello divisionale) dalle responsabilità strategiche (collocate nella sede centrale) - conciliazione dell efficienza della decentralizzazione con quella derivante dal coordinamento centralizzato 6

7 PRINCIPI DI PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA I principi di progettazione organizzativa sono: - specializzazione e divisione del lavoro - coordinamento (adattamento reciproco degli individui impegnati in compiti correlati) - cooperazione e controllo - gerarchia - burocrazia - forme meccanicistiche e organiche 7

8 LE FORME ORGANIZZATIVE La struttura funzionale Pro: - controllo efficace da parte del gruppo dirigente - sviluppo dei propri obiettivi, valori, lessici e norme di comportamento - preferita se impresa di piccole dimensioni Contro: - coordinamento e integrazione fra funzioni - non adatta nel caso in cui impresa amplia la sua gamma di prodotti e di attività 8

9 LE FORME ORGANIZZATIVE La struttura multidivisionale Pro: - decentralizzazione processo decisionale - ampio margine di controllo - un alto livello di autonomia delle divisioni favorisce la crescita di capidivisione con competenze generali di gestione ben sviluppate 9

10 LE FORME ORGANIZZATIVE La struttura a matrice Pro: - strumento di riconciliazione dei bisogni di coordinamento del business, delle funzioni e delle aree geografiche Contro: - sacrifica l unità di comando che caratterizza la maggior parte delle imprese gerarchiche - tendono a formalizzare in misura eccessiva le relazioni, dando luogo alla formazione di un organico eccessivo degli uffici direttivi 10

11 STRUTTURE A COORDINAMENTO NON GERARCHICO - Le organizzazioni basate sul progetto - Le abhocrazie - Le organizzazioni a trifoglio - Le organizzazioni a nido d ape 11

12 I SISTEMI DIREZIONALI DI COORDINAMENTO E CONTROLLO - I sistemi informativi - I sistemi di pianificazione strategica - Pianificazione finanziaria e sistemi di controllo - I sistemi di gestione delle risorse umane - La cultura d impresa come meccanismo di controllo 12