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1 WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione HOTEL A LA SPERIMENTAZIONE DI UNA RESIDENZIALITA INTERMEDIA PER L ALZHEIMER Castellanza, 6 novembre 2013 a cura di Roberto Bonini e Walter Bianchi Finalità del progetto sperimentare e progettare soluzioni innovative, flessibili e leggere, partecipando attivamente alla rete di sperimentazione regionale sull habitat, proponendo un modello riproducibile per l innovazione del welfare regionale, sensibilizzando le istituzioni locali e regionali sulle urgenze evolutive del sistema 1

2 Legge regionale 2/2012 Domanda Offerta Libertà di scelta Libertà di spesa della risorsa assegnata (voucher) DGR n 116 maggio 2013 Ampliamento della rete d offerta Progettazione di offerte meno onerose definire un nuovo modello per l assistenza residenziale, flessibile in funzione dei bisogni mutevoli della popolazione Il ciclo dell offerta Residenza Socio-Assistenziale Domiciliarità assistita Residenzialità intermedia Servizi Domiciliari 2

3 L HOTEL A: Propone una residenzialità protetta intermedia destinata a portatori di sindromi dementigene Caratteristiche dell offerta Risponde ad esigenze di supporto relazionale ed assistenziale continuativo Offre un ambiente ed una relazionalità ad alto contenuto protesico, per persone con condizioni cliniche a medio-bassa intensità assistenziale L HOTEL A: La location è collocata su tre dei cinque piani di uno storico e prestigioso Hotel cittadino del centro storico di Gallarate 18 camere tra singole e doppie, nonché un grande spazio open che ospita un giardino d inverno Alzheimer, con un ampia zona living con cucina a vista 3

4 L HOTEL A: Le attività quotidiane fanno riferimento al modello francese del Cantou, ovvero micro-comunità che ripropongono convivenze terapeutiche fondate sui ritmi della vita domestica e sulle gestualità quotidiane della convivenza famigliare Gli operatori, presenti 24/24 presso l Hotel, sono OSS integrati all animatore relazionale e a quello di stimolazione motoria, e lavorano sulle resilienze delle persone che abitano l Hotel, così da consentire loro una crescente partecipazione alla quotidianità della comunità Tutte le procedure assistenziali sono tradotte in protocolli operativi dal Referente e supervisionate dal Direttore del Servizio (Geriatra); Gli operatori godono della supervisione del Resp. Metodologico (Psicopedagogista) e del Resp. Gestionale (Educatore). La Referente OSS ha esperienza decennale nella gestione di nucleo Alzheimer; Gli interventi sanitari sono assicurati da servizi del territorio (es. Medico di base) e dall Assistenza Domiciliare. 4

5 A PROVA DI CRISI BANCA DELLE RISORSE: alle famiglie è offerta la possibilità di detrarre dalla retta una quota pari al costo reale dell operatore affiancato per ogni ora di volontariato, resa alla comunità in mansioni di supporto, pulizie o affiancamento in ruoli relazionali, integrati nel programma operativo PROGETTO INSIEME : per favorire la continuità affettiva del rapporto di coppia, Hotel A offre la possibilità al coniuge care giver di condividere la camera ad un costo scontato, pari ad un terzo della retta 5

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7 HOTEL A: ore di servizio assistenziale offerto agli abitanti Le ore complessive sono comprensive di : - 10 ore medie/mese di consulenza medica - 15 ore medie/mese di Fisioterapista - 60 ore medie/mese di Terapista occupazionale HOTEL A: investimento sul personale 7

8 Prime Analisi Capitale iniziale necessario per l operazione di start up: Euro Sostenibilità economica: raggiungimento del punto di pareggio (22 ospiti da Maggio 2013) e iniziale attivo rispetto ai costi di gestione Standard qualitativo riportato dalle testimonianze dirette degli anziani e dei loro famigliari, che attestano la buona percezione rispetto all organizzazione del servizio Hotel A non fruisce di contributi regionali ed ospita al prezzo di 75Euro/die persone affette dal morbo di Alzheimer ancora deambulanti e con un quadro clinico equilibrato, altrimenti ospitati in nucleo protetto di RSA accreditato,con un risparmio istituzionale di quasi ventimila euro/anno per persona. 8

9 IL CORAGGIO E L IMPRUDENZA La crisi è cambiamento. Il timore del cambiamento è il timore dell ignoto ovvero il sentimento più vicino alla paura della morte. La ricerca della sicurezza è la continua impareggiabile lotta contro la morte. e così per paura di morire, ci dimentichiamo di vivere! M.P. 9

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