Dott.ssa Sara Pezzica Associazione Italiana Disturbi dell Attenzione e Iperattività (AIDAI) Regione Toscana

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1 percorsi di potenziamento dell attenzione e della consapevolezza alla Dott.ssa Sara Pezzica Associazione Italiana Disturbi dell Attenzione e Iperattività (AIDAI) Regione Toscana

2 3-4 anni Chi non sta attento è cattivo e non obbedisce. A scuola si deve fare i bravi e stare attenti. Bisogna fare attenzione a non dire bugie e ai pericoli Non cadere e non dare le spinte Vianello 1995

3 4-6 anni Stare attenti vuole dire ascoltare bene e guardare bene. Si può essere distratti dagli altri che chiacchierano - Fare silenzio Stiamo attenti a qualcuno (la mamma che chiama). Attenzione nella vita quotidiana (non rovesciare l acqua, non mangiare con la bocca aperta)

4 6-8 anni Stare attenti vuole dire pensare a quello che ti dicono. Siamo distratti quando si pensa ad altro. Per fare attenzione non si devono fare altre cose e andare in un posto tranquillo.

5 Collegamento Consapevolezza metacognitiva sulla Esperienze significative attenzione

6 DAL 2007 Tuttinsieme per l integrazione Regione Toscana Comune di Firenze

7 ANNO SCOLASTICO SCUOLA a.s. 2007/08 a.s. 2009/10 a.s. 2010/11 a.s. 2011/12 19 classi di Scuola Primaria 10 sezioni di Scuola dell Infanzia 9 classi di Scuola Primaria 2 sezioni di Scuola dell Infanzia 17 classi di Scuola Primaria 9 sezioni di Scuola dell'infanzia 15 classi di Scuola Primaria 1 classe di Scuola Secondaria di Primo Grado a.s. 2012/13 2 sezioni di Scuola dell'infanzia 4 classi di Scuola Primaria 5 classi di Scuola Secondaria di Primo Grado a.s. 2013/14 5 sezioni di Scuola dell'infanzia 2 classi di Scuola Primaria 3 classi di Scuola Secondaria di Primo Grado

8 OBIETTIVO: inclusione 1. CREARE UNA CULTURA CONDIVISA DEL CONCETTO DI ATTENZIONE 2. ASSOCIARE IL PIACERE DEL GIOCO ALLO SVILUPPO DI COMPETENZE ATTENTIVE CRESCERE E SPERIMENTARE INSIEME NELLA DIVERSITA

9 Inclusione: come? 1. PROGETTAZIONE CALIBRATA 2. CON MEDIATORI CHE ACCEDANO AL MONDO EMOTIVO E MENTALE DEL BAMBINO 3. ADATTAMENTI SPECIFICI PER IL LAVORO DI GRUPPO

10 Struttura dei laboratori 2 incontri con gli insegnanti di presentazione iniziale e di verifica finale, di un ora ciascuno 6 incontri con la classe di un ora ciascuno, una volta a settimana 2 operatori Aidai Toscana presenza costante dell insegnante durante lo svolgimento delle attività importanza della condivisione Richiami giornalieri ai contenuti svolti

11 Materiali 27 laboratori suddivisi nei 5 campi di esperienza Il sè e l altro La conoscenza del mondo Il corpo e il movimento I discorsi e le parole Immagini suoni e colori

12

13 INCLUSIONE COME? PROGETTAZIONE CALIBRATA La progettazione attraverso il questionario di ATTENZIONE compilato per tutti i bambini della sezione

14

15 IL QUESTIONARIO PER LA PROGETTAZIONE 30 item suddivisi nei 5 campi di esperienza Il sè e l altro Il corpo e il movimento Immagini suoni e colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Ascolto di istruzioni, organizzazione del gioco con i compagni, emozioni Regolazione del comportamento in base alle circostanze e alle istruzioni Modulazione della voce, osservazione di immagini Ascolto, comprensione e partecipazione alla narrazione Interiorizzazione routine, capacità di fermarsi

16 LA PROGETTAZIONE PER LA SEZIONE SEZIONE MISTA: 22 BAMBINI Punteggio medio della sezione Nei 5 campi di esperienza ++ -

17 E l attenzione di Luca? Come si colloca nella sezione???

18 Devo decidere il livello di attività SEZIONE MISTA: 22 BAMBINI ++ Devo decidere il livello di attività - AUTOSTIMA

19 E POSSIBILE PROGETTARE PER PUNTI DI FORZA: Rafforzare, generalizzare, migliorare l autostima PUNTI DI DEBOLEZZA: per promuovere/allenare competenze PROGETTAZIONE MISTA

20 INCLUSIONE COME? CON MEDIATORI CHE ACCEDANO AL MONDO EMOTIVO E MENTALE DEL BAMBINO

21

22 PERCHE UN MEDIATORE? Perché ha un ruolo ortogonale Perché è un simbolo nel quale identificarsi Perché è un amico dei bambini PERCHè ACCEDE ALLE RIFLESSIONI METACOGNOTIVE

23 LA CONSAPEVOLEZZA Dopo ogni gioco. discutiamo! COME SI FACEVA PER FARE BENE QUESTO GIOCO??? Metodo per CONDIVIDERE le modalità con cui i bambini elaborano le conoscenze e facilitare la presa di coscienza delle proprie strategie cognitive.

24 INCLUSIONE COME? 3. ADATTAMENTI SPECIFICI PER IL LAVORO DI GRUPPO

25 NOMI GIOCO DISCUSSIONE

26 A COSA SERVE IL CONTRATTO? ORGANIZZAZIONE

27 LA SCANSIONE TEMPORALE AD OGNI INCONTRO ATTENTINA SALE UN POCHINO VERSO IL SUO OBIETTIVO: CAPIRE I SEGRETI DELL ATTENZIONE

28 ADATTAMENTI COINVOLGIMENTO: PER QUESTO GIOCO HO BISOGNO DI UN AIUTANTE RITMO: ALTERNARE ATTIVITA DI RIFLESSIONE CONATTIITA DI ATTIVAZIONE FISIOLOGICA

29 Le verbalizzazioni

30 UNA PROGETTAZIONE PER LUCA

31 - Attenzione all'altro - Modulazione dell attivazione fisiologica attraverso il rilassamento - Attenzione alle emozioni e ai comportamenti > sviluppare e consolidare piani di azione

32 recupero la calma da solo chiedo rassicurazione a un altro mi abbraccio respiro profondamente chiedo un abbraccio a un adulto chiedo un abbraccio a un amico Mi concentro su una attività mi rilasso nella zona relax chiedo consiglio a un adulto chiedo aiuto ad un amico Un abbraccio Parole gentili COSA VORREI Incoraggiamento Ascolto

33 Attenzione al pericolo Attenzione e regole di comportamento Attenzione ed autoregolazione Attenzione al proprio corpo nello spazio

34 LUCA E LA BUCA

35 Attenzione e caratteristiche dell ambiente (voce, spazi) Attenzione Visuospaziale Attenzione e creatività

36 Attenzione e memoria di lavoro verbale Attenzione e previsione (se.allora)

37 La mattina di Attentina

38 CONCLUSIONI IL LAVORO PRESENTATO NON E UNA RICERCA MA UNA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE DI LAVORO SARA NECESSARIO FARE APPROFONDIMENTI DI EFFICACIA

39 TAKE HOME MESSAGE PER ACCEDERE AI CONTENUTI METACOGNITIVI SULL ATTENZIONE E RENDERLI AMICI DEI BAMBINI DOBBIAMO PARTIRE DALLE LORO ESPERIENZE STIMOLANDOLI E ACCOMPAGNANDOLI

40 Mamma nuvoletta nel chiaro Cielo prese per la mano il piccolo nuvoletto e gli disse: vieni ti insegnerò a guardare il mondo con attenzione, vedrai.ti stupirà! Scuola Infanzia Loris Malaguzzi Prato

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