Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 399

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1 CAPITOLO 8 BILANCI IDRICI PER SINGOLI BACINI E BACINI INTERCONNESSI: SCHEMI IDROPOTABILI ALIMENTATI DA SORGENTI (Basento-Camastra, Agri, Frida e Torbido-Maratea), SCHEMI AD USO PLURIMO COMPLESSI CON INVASI (Sinni-Agri, Basento-Bradano e Camastra)

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3 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 399 BILANCI IDRICI PER SINGOLI BACINI E BACINI INTERCONNESSI: SCHEMI IDROPOTABILI ALIMENTATI DA SORGENTI, SCHEMI AD USO PLURIMO COMPLESSI CON INVASI Premessa Insieme al Piano d Ambito e al Piano di Tutela delle Acque, il Piano di Bacino Stralcio per il Bilancio Idrico e per il Deflusso Minimo Vitale rappresenta lo strumento di governo delle risorse idriche di una regione. Si è detto che, al fine di effettuare un bilancio di prima generazione, si sono considerate le condizioni attuali degli schemi idrici, con alcuni essenziali riferimenti alle previsioni future, in qualche modo accertate, nonché a decisioni progettuali ormai assunte e in fase avanzata di attuazione. Di conseguenza, si è effettuato un confronto tra i fabbisogni riconosciuti - potabili, irrigui, industriali e deflusso minimo vitale - e le disponibilità idriche stimate, ricorrendo agli accertamenti degli uni e delle altre che sono stati fatti nei capitoli precedenti. Si è cercato di considerare stime prudenziali, a vantaggio di sicurezza e in attesa di più rigorose previsioni; queste saranno possibili nel momento in cui sarà resa disponibile un effettiva ed efficace organizzazione delle misure, dei controlli e dei monitoraggi da cui sarà possibile effettuare bilanci di generazione successiva. Il bilancio idrico complessivo sarà nel seguito disaggregato per schemi idrici omogenei. Gli schemi sono: Schemi idropotabili alimentati anche parzialmente da sorgenti: - Schema idropotabile Basento-Camastra; - Schema idropotabile Agri; - Schema idropotabile Frida; - Schema idropotabile Torbido-Maratea.

4 400 Capitolo 8 Schemi ad uso plurimo complessi con invasi: - Schema ad uso plurimo Sinni-Agri; - Schema ad uso plurimo Basento-Bradano; - Schema ad uso plurimo Camastra. Sarà riportato un efficace quadro di sintesi dei fabbisogni delle erogazioni e delle disponibilità al fine della predisposizione di una versione preliminare del bilancio idrico Sintesi dei fabbisogni aggregati per utilizzo I fabbisogni del potabile È possibile riassumere la situazione dei fabbisogni determinati e riportati nel paragrafo 7.2. Tabella Fabbisogni del potabile I volumi annui, espressi in milioni di m 3, sono riportati per ciascuno degli acquedotti potabili nella terza colonna della tabella 8.1, il cui totale ammonta per la precisione a circa 110 milioni di m 3. Tenendo presente quanto si è già detto nel capitolo 7.1, si ritiene che, anche grazie ad opportuni e auspicabili interventi tesi al risparmio idrico, il volume complessivo di circa m 3 potrebbe essere adeguato a rappresentare le necessità di fabbisogno futuro per le esigenze potabili, pur con tutte le precauzioni opportune ad accettare una versione del bilancio idrico che sia da intendersi come assolutamente preliminare.

5 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi I fabbisogni dell irriguo Più complessa e articolata è la situazione del comparto irriguo, dove le informazioni di partenza sono piuttosto diversificate e meno immediata è una loro corretta composizione. I volumi consegnati ai consorzi irrigui ricadenti nel territorio di competenza dell Autorità di Bacino sono specificati nelle tabelle dei paragrafi seguenti. I consorzi irrigano annualmente le superfici attrezzate con volumi annui, i cui valori risultano diversi a seconda della fonte di informazione a cui si fa riferimento. Qui si sono messi a confronto due sistemi di dati provenienti da fonti diverse: quelli provenienti dallo studio INEA di cui si è detto e quelli derivanti dall Accordo di Programma. Per verificare l attendibilità di tali dati, si è partiti dalla rilevazione della superficie irrigata nei diversi comprensori e dei volumi utilizzati, per ricavarne le dotazioni specifiche per ettaro e per stagione irrigua. Per ciascun consorzio la situazione è riassunta di seguito nelle tabelle da 8.2 a Il consorzio Bradano-Metaponto Per quanto riguarda la situazione del consorzio Bradano-Metaponto, presentata nella tabella 8.2, sembrerebbero più vicine alla realtà le dotazioni unitarie che conseguono al volume complessivo di m 3 /anno per l intera superficie irrigata di Ha, considerando che non ha alcun fondamento impostare i calcoli su una superficie di Ha, che sarebbe complessivamente irrigabile. Risulterebbe così una dotazione media di m 3 /Ha per stagione irrigua, sicuramente sufficiente se confrontata con dotazioni derivanti da precedenti studi agronomici, e particolarmente quelli effettuati su territori ricadenti nella stessa area di competenza del medesimo consorzio, che hanno condotto a stimare dotazioni ottimali di m 3 /Ha per ogni stagione irrigua: a tal proposito, si sono usati sia lo studio prodotto dal DIFA di concerto con il Dipartimento di Produzioni Vegetali dell Università della Basilicata, le cui conclusioni sono riportate nel capitolo 7.2, sia quello dell INEA, di cui si è detto nel medesimo capitolo. Sembra ragionevole ritenere, perciò, che in futuro il volume complessivamente destinato al consorzio Bradano-Metaponto, come si è detto pari a 201, m 3, conservi lo stesso ordine di grandezza. Infatti, lasciando inalterato tale valore complessivo, si resta garantiti che siano gli attuali eccessi di dotazione a far fronte ad un eventuale estensione dell area effettivamente irrigata.

6 402 Capitolo 8 Tabella Consorzio Bradano-Metaponto Per un ulteriore informazione utile ed anche per una verifica dei dati di partenza, nella tabella 8.3 sono riportati i volumi annui consegnati ai diversi comprensori irrigui del consorzio Bradano-Metaponto, distinti per la provenienza dalle diverse fonti di alimentazione, nell ipotesi che i fabbisogni complessivi siano pari a 201, m 3. Si può notare la netta preponderanza delle fonti di Monte Cotugno e Pertusillo/Gannano (che insieme costituiscono l 88% del volume complessivamente utilizzato dal consorzio) e delle corrispondenti superfici irrigue (che sono l 84 % del totale irrigato dal consorzio). Si possono anche riconoscere le fluenze libere rilasciate dall invaso del Camastra e i limitati volumi utilizzabili dalla traversa del Sarmento. Tabella Fonti di alimentazione per il consorzio

7 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi Il consorzio dell Alta Val d Agri I dati di partenza del consorzio dell Alta Val d Agri sono confrontati nella seguente tabella 8.4. Tabella Consorzio dell Alta Val d Agri Tenendo conto delle dotazioni unitarie che ne conseguono, si può inizialmente ritenere che sia più verosimile il volume di m 3 /anno fornito alla superficie di Ha, poiché conduce ad una dotazione unitaria più vicina agli studi citati. In futuro si potrà anche programmare un aumento della dotazione fino ad arrivare, per analogia con quanto detto per il consorzio Bradano-Metaponto, a dotazioni di circa m 3 /Ha per stagione irrigua, che su Ha attrezzati corrisponderebbero ad un fabbisogno di volume pari a m 3 /anno. Nella tabella 8.5 sono riportati anche qui i volumi annui consegnati da ogni fonte di alimentazione ai vari comprensori del consorzio. Tabella Fonti di alimentazione per il consorzio

8 404 Capitolo Il consorzio Vulture-Alto Bradano Il territorio amministrativo del consorzio Vulture-Alto Bradano è in gran parte al di fuori del territorio di competenza dell Autorità di Bacino, e in particolare lo è la porzione attualmente irrigata, che è alimentata da fonti esterne, appartenenti allo schema Ofanto. Tuttavia, come ampiamente descritto nel capitolo 7, ci sono diversi distretti, ricadenti nel territorio dell Autorità di Bacino e riforniti dallo schema Basento-Bradano, per i quali è in progetto un piano di attrezzamento ai fini irrigui. La superficie complessiva effettivamente irrigabile di tali distretti è pari a ha dei quali la maggior parte ricade nel territorio del consorzio Vulture-Alto-Bradano mentre una piccola porzione ricade nel territorio del consorzio Bradano-Metaponto. Al fine di pervenire ad un riepilogo complessivo dei fabbisogni irrigui del territorio di competenza dell Autorità di Bacino è possibile far riferimento all intera superficie di cui si prevede l attrezzamento, senza distinzione tra i due consorzi, pervenendo, con una dotazione media di 3000 mc/ha, ad una stima complessiva di Mmc Il totale del fabbisogno irriguo Riepilogando i valori dei fabbisogni irrigui stimati nei precedenti paragrafi per i diversi consorzi, nella tabella seguente 8.5 bis si ricava il fabbisogno irriguo totale. Attualmente, il fabbisogno è rappresentato dal totale della prima colonna, pari a 237, m 3 /anno e, nel futuro, dal totale della seconda colonna, pari a 278, m 3 /anno. Tabella 8.5 bis - Il totale del fabbisogno irriguo

9 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi I fabbisogni dell industriale Per il comparto industriale, i pochi dati attualmente disponibili sono riportati nella tabella 8.6, seguente. Tabella Il fabbisogno industriale Qui si riconosce la necessità di approfondire nel futuro la conoscenza e di perfezionare la raccolta di informazioni, peraltro non complesse, sia sulla situazione attuale che sulle prospettive di crescita della produzione industriale. Per giungere alla stima del fabbisogno, occorrerà partire da dati certificati, che attualmente non sono disponibili. Il dato, tuttavia, di partenza da cui si possono avviare successivi studi e verifiche è di meno di 20 milioni di metri cubi I fabbisogni di deflusso minimo vitale I dati relativi al deflusso minimo vitale da rilasciare negli alvei dei corsi d acqua, sono stati calcolati con molto dettaglio nel capitolo 7 e sono riassunti nella tabella 8.7 seguente. Tabella Il deflusso minimo vitale

10 406 Capitolo Bilancio idrico degli schemi idropotabili alimentati da sorgenti Schema idropotabile Basento-Camastra Come già indicato nel capitolo 3 le sorgenti che alimentano il suddetto schema con le relative portate minime e medie sono riportate nella tabella seguente. Tabella 8.8 Le portate fornite dalle sorgenti vengono integrate con portate provenienti dall invaso del Camastra. Ovviamente in conseguenza delle variazioni stagionali delle portate sorgive, l integrazione dall invaso varia tra inverno ed estate. Ad esempio lo scenario di funzionamento determinatosi nell anno 1998 è riportato nella figura seguente: Essendo il fabbisogno complessivo stimato pari a 1200 l/s, prendendo in considerazione la disponibilità media fornita dalle sorgenti di alimentazione dello schema, pari a l/s, l integrazione che dovrà essere mediamente fornita dal Camastra risulta pari a l/s. In anni particolarmente siccitosi in cui le sorgenti, nel periodo estivo, dovessero fornire la portata minima di 187 l/s l integrazione necessaria dall invaso potrebbe teoricamente raggiungere un valore di l/s.

11 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi Schema idropotabile Agri Le sorgenti che alimentano lo schema dell Agri e le relative disponibilità sono le seguenti (vedi capitolo 3): Tabella 8.9 D altro canto il fabbisogno complessivo stimato per l insieme dei comuni serviti dallo schema in questione risulta essere di 175 l/s e quindi maggiore sia delle disponibilità medie che di quelle minime, mentre il consumo nel 1998 è risultato pari a circa 135 l/s e quindi inferiore alle disponibilità medie. Va però considerato che l attuale schema gestionale prevede che le integrazioni fornite dalla sorgente Aggia (facente parte dello schema Basento-Camastra) vengano adeguate alle disponibilità delle sorgenti del gruppo Oscuriello al fine di soddisfare le richieste idropotabili, pertanto il minimo di portata indicato nella tabella va inteso come minimo effettivamente fornito allo schema e non come minimo assoluto della disponibilità della sorgente. Pertanto mentre si può considerare che i fabbisogni attuali siano sicuramente soddisfatti, per quanto riguarda i fabbisogni futuri andrà accertata la capacità della sorgente Aggia di garantire almeno 123 l/s per lo schema Agri qualora la portata captata alle sorgenti del gruppo Oscuriello sia pari al valore minimo di 52 l/s Schema idropotabile Frida Come riportato nel capitolo 3 le sorgenti che alimentano lo schema idropotabile del Frida sono le seguenti Tabella 8.10

12 408 Capitolo 8 che presentano una disponibilità media di l/s e minima di 420 l/s. Il fabbisogno idropotabile stimato per il presente schema è risultato pari a 600 l/s. Per far fronte a queste necessità bisogna tenere in considerazione : che nelle previsioni del Piano d Ambito si fa conto su una portata massima derivabile dalle sorgenti San Giovanni di circa 300 l/s; che il programma degli interventi per l Emergenza idrica prevede la possibilità di integrare lo schema con la portata da captare dalla sorgente del Mercure per circa l/s. Pertanto si ritiene che i fabbisogni futuri dello schema dal Frida possano essere agevolmente soddisfatti Schema idropotabile Torbido-Maratea Le sorgenti che alimentano lo schema del Torbido Maratea e le relative disponibilità sono le seguenti (vedi capitolo 3): Tabella 8.11 Le disponibilità minime indicate in tabella non comprendono i contributi delle altre fonti, che allo stato attuale delle conoscenze risultano non correttamente ed esaustivamente individuati. Tale stima risulta, evidentemente, molto cautelativa. I fabbisogni stimati (vedi cap. VII) sono risultati pari a 220 l/s, addirittura inferiori alle portate che nel 1998 sono state immesse nella rete (251,7 l/s). Ad ogni modo pur prendendo in considerazione il valore di circa 250 l/s se si fa riferimento alle disponibilità medie (che tengono conto almeno in parte del contributo delle altre fonti ) si può affermare che i fabbisogni futuri potranno essere sicuramente soddisfatti a condizione che vengano attuate corrette regole di gestione.

13 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi Bilancio idrico degli schemi ad uso plurimo complessi con invasi Schema ad uso plurimo Sinni-Agri Le erogazioni Per lo schema Sinni-Agri, vengono qui riassunte le erogazioni annue dagli invasi e dalle traverse appartenenti allo schema nella sua configurazione attuale, che è stata descritta nel capitolo 2. Gli invasi compresi in questo schema sono quelli di Monte Cotugno, Pertusillo e San Giuliano, mentre le traverse sono quelle di Gannano e Sarmento, le cui erogazioni sono considerate separatamente nei paragrafi seguenti a - L invaso di Monte Cotugno Dai dati ricavati dall analisi dei consumi, effettuata nel capitolo 7, e dall Accordo di Programma Puglia-Basilicata* è possibile determinare il quadro delle erogazioni dall invaso di Monte Cotugno riportato nella tabella seguente: Tabella Le erogazioni * Elementi di sintesi per gli Accordi di programma Puglia-Basilicata elaborato nel 1998 dalla Direzione Generale Difesa del suolo del Ministero dei Lavori Pubblici

14 410 Capitolo 8 Per quanto riguarda l uso potabile, l erogazione più consistente è quella per Parco del Marchese, che distribuisce un contributo di l/s destinato alla Puglia. Da Monte Cotugno, con l attuale schema vengono convogliate le acque, in parte derivate lungo il percorso, fino al potabilizzatore di Ginosa. La condotta - di diametro pari a 3000 mm - che convoglia tali acque fu progettata nell ipotesi che in partenza la portata massima potesse raggiungere, nei periodi estivi, il valore di m 3 /s. In realtà, con l attuale schema di ripartizione delle portate e considerate le notevoli perdite di carico che si verificano in corrispondenza dei torrini di sconnessione posizionati lungo il tracciato, la condotta riesce a convogliare fino ad un massimo di m 3 /s. Detto intervallo di portata coincide con quello di 17,06 m 3 /s corrispondenti a 279, m 3 /anno, riportati nella tabella Tale valore si ricava considerando la portata complessiva nel mese di punta e in particolare si ha: - per il potabile, una portata di 3,66 m 3 /s, corrispondente a m 3 /anno; - per l irriguo, una portata di 13,0 m 3 /s, corrispondente a 34, m 3 /anno ricavato dal prodotto del coefficiente di ripartizione del mese di agosto pari a 0,23 (vedi capitolo 5) per il volume totale annuo pari 151, m 3 /anno; - per l industriale una portata di 0,4 m 3 /s, corrispondente a 12, m 3 /anno. Per quanto riguarda l irriguo, le erogazioni sono riportate nella tabella 8.12, comprese anche quelle per il consorzio di Stornara e Tara, in Puglia, e quello di Ferro e Sparviero, in Calabria. A tutte queste erogazioni va aggiunto il rilascio di 16.6 milioni di m 3 per il DMV. Tali dati sono stati poi confrontati con quelli forniti dall Autorità di Governo per l attuazione dell Accordo di Programma, relativi al periodo e all anno 2005, riscontrando in ultima analisi solo lievi differenze. La tabella 8.13 evidenzia tale confronto, con l aggiunta del valore stimato del DMV.

15 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 411 Tabella Confronto tra le erogazioni ufficiali previste e programmate riferite da fonti diverse In realtà i valori riportati nella seconda colonna della tabella 8.13 sono valori medi che tengono conto, quindi, anche dei valori di erogazione relativi ad anni particolarmente siccitosi. Escludendo le erogazione relative agli anni 1993 e 2002, anni di crisi idrica (vedi tab. b par ), il valore delle erogazioni complessive riferite al periodo risulta essere pari a m 3 /anno che diventano m 3 /anno aggiungendo il deflusso minimo vitale. Si è scelto di effettuare il bilancio a partire dal dato riportato nella prima colonna, pari a 295, m 3 /anno, che sottintende l ipotesi di un uso uniformemente ripartito nei 12 mesi dell anno per il potabile, l industriale e il DMV, pari al 49% e di un uso concentrato nei soli mesi estivi per il comparto irriguo, pari al 51%. Tenendo conto di quanto detto nel capitolo 7 e considerando le dotazioni unitarie che conseguono a detti consumi, si ritiene che i volumi annui indicati in tabella 8.12 ed 8.13, anche per quanto riguarda le regioni limitrofe (ad esempio i m 3 /anno da Parco del Marchese, per la Puglia) siano sufficienti a soddisfare le esigenze nelle condizioni attuali. Si sottolinea comunque la necessità di adottare le misure necessarie al risparmio idrico b - L invaso del Pertusillo Dall analisi dei consumi condotta nei capitoli 2 e 7 e nei paragrafi precedenti è stato possibile ricavare i valori delle erogazioni, riportate in sintesi nella tabella 8.14 seguente. Si può osservare che il quadro relativo all invaso del Pertusillo è decisamente più semplice rispetto a quello relativo all invaso di Monte Cotugno.

16 412 Capitolo 8 Tabella Le erogazioni (rif. anno 1998) Per quanto riguarda l uso potabile, l erogazione totale è di poco superiore ai 112 milioni di m 3 /anno; tale erogazione è prevalentemente destinata alla Puglia. Per gli usi irrigui, si rileva invece un erogazione totale di 52 milioni di m 3 /anno, prevalentemente destinati all irrigazione ad opera del consorzio Bradano-Metaponto, con bassa incidenza della fornitura al consorzio dell Alta Val d Agri, che è ben inferiore al 10% del volume totale erogato. Anche nel caso del Pertusillo, i dati sono stati poi confrontati con quelli forniti dall Autorità di Governo sia per il periodo che per l anno 2005, riscontrando lievi differenze, come si evince nella seguente tabella Tabella Confronto tra le erogazioni ufficiali riferite da fonti diverse Si è scelto di effettuare il bilancio a partire dal dato più elevato, che è pari ad una erogazione di circa m 3 /anno, in cui il potabile ed il DMV incidono complessivamente nella misura del 70%, ed alla possibilità di soddisfare anche un eventuale fabbisogno industriale, mentre il 30% appartiene all irriguo, finalizzato a soddisfare in massima parte eventuali fabbisogni futuri.

17 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi c - L invaso di San Giuliano Dai dati ricavati dall analisi dei consumi sui fabbisogni nel capitolo 7 e nel paragrafo precedente, è stato possibile ricavare il valore dell erogazione, esclusivamente per uso irriguo, pari a 14, m 3 /anno, per le competenze del consorzio Bradano-Metaponto, come riportato nella Tab d - La traversa di Gannano Dai dati prodotti dall analisi dei consumi effettuata sui fabbisogni irrigui nel capitolo 7 e nel paragrafo precedente, per i comprensori dell Agri e del cosiddetto Agri Minore, di competenza del consorzio Bradano- Metaponto, alla traversa di Gannano si può ricavare il valore dell erogazione per uso irriguo, pari a m 3 /anno e dedotto come differenza tra 80 (totale di Agri e Agri minore) e 52 milioni di m 3 /anno (dal Pertusillo) e - La traversa sul Sarmento Dai dati ricavati dall analisi dei consumi, nel capitoli 7 e nel paragrafo precedente, alla traversa sul Sarmento è stato possibile ricavare il valore dell erogazione per uso irriguo pari a 0, m 3 /anno, destinato al consorzio Bradano-Metaponto (tabella 8.3) f - Il quadro riassuntivo delle erogazioni Si riporta infine una tabella riassuntiva delle erogazioni. Nella tabella 8.16, che segue, sono aggiunti anche i valori stimati del DMV. Il totale delle erogazioni corrisponde a poco più di m 3 /anno. Tabella Sintesi delle erogazioni

18 414 Capitolo Disponibilità in termini di possibilità di regolazione o di derivazione e bilancio idrico Analizzando le curve di possibilità di regolazione e di derivazione richiamate al capitolo 5, per gli invasi e le traverse appartenenti allo schema, sono state ricavate le erogazioni massime che ciascuno di essi può assicurare; tali dati sono poi stati confrontati con le utilizzazioni al fine di pervenire al bilancio idrico dello schema. Si parte dalla constatazione che dall invaso di Monte Cotugno siano erogati complessivamente 295, m 3 /anno, di cui il 51% per uso irriguo ed il 49 % per altro uso, così come risulta dalla tabella Considerando, dunque, tra le curve di possibilità di regolazione che sono riportate nel capitolo 5, la curva ad uso promiscuo - cioè al 50% per uso irriguo ed al 50% per altro - e con rischio R = 0,2, si ricava un volume di invaso necessario pari a circa m 3 (fig. 8.1). Figura Curva di possibilità di regolazione per uso promiscuo all invaso di Monte Cotugno Se, nelle stesse ipotesi di utilizzazione, si considera la capacità massima dell invaso, che è pari a circa m 3, è possibile ottenere un erogazione massima di volume regolato pari a circa m 3 annui.

19 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 415 Per l invaso del Pertusillo, con un erogazione complessiva pari a 187, m 3, con il 30% per l uso irriguo e il 70% per altro uso, così come risulta dalla tabella 8.13, è lecito considerare, tra le curve di possibilità di regolazione riportate, quella intermedia compresa tra l uso promiscuo (al 50% per uso irriguo e al 50 % per altro) e il solo uso potabile/industriale. Con R = 0,2, si ricavano volumi di invaso pari rispettivamente a circa m 3 per l uso promiscuo e circa m 3 tutto per il potabile e industriale. Per il caso reale, che si è detto corrispondente ad una richiesta del 30% per uso irriguo e 70% per altro, si calcola un volume di invaso, pari a circa m 3, necessario per quella erogazione. Se, nelle stesse ipotesi, si considera la capacità massima dell invaso, che è pari a m 3, è possibile raggiungere nelle due ipotesi un erogazione massima pari a circa m 3 (nel caso 50% e 50%) e a circa m 3 (100% per uso potabile e industriale), ed una stima di erogazione massima pari a circa m 3, per il caso reale corrispondente al 30% dell irriguo e al 70 % per altro. Passando all invaso di San Giuliano, con un erogazione complessiva pari a circa m 3, concessa al 100% per l uso irriguo, e considerando conseguentemente la curva di possibilità di regolazione ad uso irriguo, si ricava con R=0,2 un volume di invaso necessario pari a circa m 3. Se, nelle stesse ipotesi, si considera, come si è fatto per gli altri invasi, la capacità massima pari a m 3 per l invaso di San Giuliano, sarebbe possibile ottenere un erogazione massima pari a circa m 3. In realtà, con tale curva si sono trascurati i volumi intercettati dalle dighe di Acerenza, Genzano e Basentello, poste tutte a monte dell invaso di San Giuliano. Nello studio riportato nel capitolo 5, in prima approssimazione, tale stima viene corretta sottraendo i volumi utilizzabili in corrispondenza delle altre dighe - con le rispettive curve di possibilità di regolazione - ottenendo un volume utilizzabile per uso irriguo all invaso di San Giuliano pari a ,7-24 = m 3. La traversa di Gannano, invece, può al massimo assicurare m 3, come detto nel capitolo 5, tenendo conto, oltre che del volume degli apporti naturali alla stessa sezione ( m 3 ) anche dei rilasci della traversa Agri ( m 3 ) e Sauro ( m 3 ) e sottraendo il DMV stimato a valle della traversa di Gannano, pari a m 3. Per soddisfare, oltre alle esigenze ambientali espresse tramite il DMV ( m 3 ), anche le richieste irrigue, pari in totale a m 3 (vedi tabella 8.14), la traversa di Gannano ha bisogno di una integrazione di volume dal Pertusillo pari a m 3. Infine, attualmente la traversa sul Sarmento può assicurare 0, m 3. Considerando le disponibilità attuali con un periodo di ritorno T = 5 anni, per ogni invaso e traversa, si ricava la seguente tabella riassuntiva (tabella 8.17).

20 416 Capitolo 8 Tabella Disponibilità con le regolazioni attuali Se si confronta la disponibilità complessiva pari a m 3 /anno con le erogazioni riportate in tabella 8.14, che sono pari a 553, m 3 /anno, si osserva che la configurazione dello schema Sinni-Agri assicura una disponibilità di circa il 44% superiore alla erogazione. In realtà se si considera l incertezza di questi dati dovuta sia a margini di errore nella gestione delle acque invasate, sia alla variabilità stagionale delle erogazioni specie durante la stagione secca, sia alle difficoltà conseguenti l ineliminabilità delle crisi idriche simili a quelle verificatesi negli ultimi anni, si è del parere che non si debba fare affidamento sullo squilibrio sopra evidenziato. Del resto, a conferma di quanto detto, va osservato che, per quanto riguarda la diga di Monte Cotugno, i dati dell EIPLI, ente gestore della diga, indicano un afflusso medio annuo negli ultimi 20 anni di circa 300 Milioni di mc e quindi di molto inferiore ai 460 Milioni di mc indicati nella tabella D altro canto bisogna tener conto che il calcolo è stato effettuato per un periodo di ritorno di 5 anni, sicché la stima della disponibilità pari a m 3 /anno può diminuire considerando un rischio superiore al 20%: con un periodo di ritorno di 50 anni la stessa disponibilità scende a m 3 /anno. Bisognerebbe tener conto che sono in fase di attuazione le gronde del Sarmento e del Sauro che dovrebbero consentire un aumento della disponibilità dall invaso di Monte Cotugno. La stima di ulteriori m 3 /anno, attribuibili alla realizzazione di dette gronde, è stata ottenuta, in prima approssimazione, sommando i volumi derivabili dalle stesse. In realtà lo studio, dal punto di vista probabilistico, richiederebbe un approfondimento maggiore. Sarebbe auspicabile, in alternativa, far ricorso a un modello numerico di simulazione che consenta, in varie ipotesi di gestione degli invasi (diverse ripartizioni e diversi usi), di risalire alle effettive probabilità di deriva-

21 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 417 zione complessiva dello schema, facendo riferimento a periodi di almeno 50 anni e tenuto conto delle effettive capacità di trasporto delle attuali infrastrutture. È comunque necessario sottolineare che il soddisfacimento delle utenze attuali anche con i fabbisogni futuri, potrà essere perseguito con strategie atte ad eliminare gli attuali sprechi. In diversi studi si è dimostrato che ciò è possibile con pochi interventi strutturali sugli attuali acquedotti, prima ancora di adottare più consistenti interventi volti alla riduzione delle perdite (studio DIFA per il Piano d Ambito). D altro canto, non bisogna dimenticare che anche in campo irriguo aumentare i quantitativi di acqua consegnata al di là delle necessità agronomiche, comporta danni alle colture, difficoltà di drenaggio e, quando questo non è adeguato, peggioramento delle qualità nutrienti dei terreni Schema ad uso plurimo Basento-Bradano Le erogazioni attuali e future Nello schema Basento-Bradano sono presenti le seguenti opere, così come si è riportato dettagliatamente nel capitolo 2: gli invasi di Acerenza, Genzano e Basentello, la traversa con opera di presa del Basento a Trivigno e le interconnessioni dello schema Trivigno-Acerenza-Genzano. Le utilizzazioni previste in progetto per lo schema coincidono con le erogazioni irrigue per i distretti A, T, G e B-V-M-S oltre che del distretto del Basentello Disponibilità in termini di regolazione o di derivazione e bilancio idrico Analizzando le curve di possibilità di regolazione e di derivazione, come si è fatto nel capitolo 5, per gli invasi e le traverse appartenenti a tale schema, si osserva quanto segue. Dall analisi delle curve di possibilità di derivazione alla sezione del Basento a Gallipoli, riportate nel diagramma seguente, che può essere assunto a rappresentare la situazione del Basento alla traversa di Trivigno, consegue che, con fallanza media di una volta ogni cinque anni (T = 5), è possibile convogliare verso Acerenza e Genzano un volume pari a circa il 52% del deflusso medio annuo (D m = Mm 3 ), che comporta un volume D 0.20 derivabile di circa 65 Mm 3. Posto che il DMV è pari a 0,2 m 3 /s (6, m 3 /anno), secondo quanto ricavato nel capitolo 7, si

22 418 Capitolo 8 ha che il volume medio derivato è pari a m 3 /anno (65 6,3). Per l invaso di Acerenza, invece, con una erogazione complessiva pari a circa m 3 (al 100% per l uso irriguo) e con R = 0.2, si ricava dal diagramma seguente un volume di compenso pari a circa m 3, che è minore della capacità utile di invaso (fig. 8.2). Fig Curve di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Acerenza

23 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 419 Così anche per l invaso di Genzano, con una erogazione complessiva pari a 3, m 3 (totalmente per l irriguo) e con R=0,2 si ricava dall apposito diagramma un volume di compenso pari a circa 7, m 3, minore dunque della sua capacità utile di invaso (fig. 8.3). Fig Curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Genzano

24 420 Capitolo 8 Per l invaso del Basentello, infine, con una erogazione complessiva pari a m 3, tutta per l uso irriguo, e con R=0,2 si ricava dal diagramma in figura un volume di compenso pari a circa m 3, che è minore della capacità utile di invaso (fig. 8.4). Fig Curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Basentello In conclusione, considerando anche le disponibilità future con un periodo di ritorno T = 5 anni, per ogni invaso e traversa, si ricava la seguente tabella riassuntiva Tabella Disponibilità futura dello schema

25 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 421 Lo schema Basento-Bradano, ha quindi una disponibilità di 86,4 Mmc, che è superiore al fabbisogno complessivo pari a 82,37 Mmc, stimato con una dotazione irrigua media pari a 3000 mc/ha. La maggiore disponibilità idrica potrà contribuire, attraverso l adduttore tra la diga di Genzano e quella del Basentello, all irrigazione del comprensorio irriguo posto a valle di quest ultima diga e appartenente al Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Va inoltre considerato che la disponibilità stimata non tiene conto dell apporto che potrà essere fornito dall invaso del Camastra, una volta realizzato l adduttore diga Camastra - traversa di Trivigno. Tale apporto, oltre a contribuire ad implementare la risorsa idrica complessiva dello schema, potrà consentire di far fronte alle esigenze irrigue del territorio interessato anche negli anni particolarmente siccitosi Schema ad uso plurimo Camastra Le erogazioni attuali e future Si tratta di uno schema semplice costituito da un unico invaso, quello del Camastra, le cui caratteristiche sono illustrate nel capitolo 2. All opera di presa dell acquedotto, le erogazioni dall invaso consistono unicamente in quelle per uso potabile, perché quelle per uso irriguo e industriale vengono eseguite dal rilascio in alveo. In particolare sono: - per uso potabile, con riferimento all anno1998 (vedi cap. 7), l erogazione di una portata pari a 577 l/s, nel periodo estivo, ed a 374 l/s nel periodo invernale, equivalente ad un volume complessivo di m 3 /anno, attribuito allo schema acquedottistico Basento-Camastra, che è peraltro alimentato anche da sorgenti; - per uso irriguo, il rilascio di fluenze libere pari m 3 /anno, per l irrigazione di una superficie di 496 Ha, come risulta dalla tabella 8.3; - per uso industriale, il rilascio di un volume pari m 3 /anno, pari alle fluenze libere riportate nella tabella 8.6; - per il DMV, una portata di 1 m 3 /s, equivalente a m 3 /anno, come risulta nel capitolo 7. Tali erogazioni sono riassunte nella tabella 8.19 seguente, in cui si riportano i dati precedenti.

26 422 Capitolo 8 Tabella Erogazioni per i diversi usi dello schema Camastra Poiché l erogazione per uso industriale e irriguo avviene tramite il rilascio in alveo dei volumi necessari, appare lecito considerare questi volumi all interno dell aliquota del DMV, ciò conduce ad un volume totale erogato di 46, m 3 /anno. Facendo riferimento ai fabbisogni potabili futuri, come indicato nel paragrafo 8.3.1, la portata media che il Camastra dovrà fornire allo schema è stata stimata in circa 708 l/s corrispondenti a m 3 /anno. Nella tabella seguente è riportato il valore complessivo delle erogazioni future. Tabella Erogazioni future dall invaso del Camastra Disponibilità in termini di derivazione o di erogazione e bilancio idrico Poiché, per lo schema Camastra il fabbisogno per uso irriguo rappresenta circa il 6% dell intero fabbisogno idrico, per la stima della disponibilità sembra lecito considerare la curva di possibilità di regolazione per uso potabile/industriale, che trascura l uso irriguo. Inoltre, si è scelto un periodo di ritorno di 5 anni, che corrisponde ad un R = 0.2. Nella figura 8.5 seguente si riporta il grafico relativo. Se si considera il volume utile attuale dell invaso del Camastra, presumibilmente pari a m 3 (cap. 5), con rischio R=0,2, dal diagramma si ricava un erogazione massima pari a circa m 3, che è superiore sia al fabbisogno attuale (46, m 3 ) che al fabbisogno futuro stimato(53,8).

27 Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi 423 Fig Curva di possibilità di regolazione per uso potabile/industriale dello schema Camastra Si può aggiungere che il volume utile dell invaso potrà essere nel futuro riportato a quello originario, che è di m 3, in seguito alle operazioni, peraltro obbligatorie, di riabilitazione degli invasi, richieste dal D.M. del 30 giugno 2004, pubblicato sulla G.U. n. 269 del , che potranno far raggiungere una disponibilità di volumi idrici di regolazione nettamente maggiore e fino a m 3 /anno.

28 424 Capitolo Disponibilità e bilancio del bacino del Noce Dall analisi dei consumi sono stati ricavati per il bacino del Noce (e in particolare, il Noce alle Fornaci), sprovvisto di qualsiasi opera di regolazione, i valori di erogazione riportati nella tabella seguente. Considerando che, come già indicato nel capitolo 3, il deflusso sorgentizio medio delle sorgenti del bacino del Noce è pari a 462 l/s, se ne deduce che i fabbisogni delle utenze servite dal Noce sono praticamente tutti assicurati da deflussi sorgentizi. Tabella Fabbisogni del bacino del Noce

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