COLLEGIO DI ROMA. Membro designato dalla Banca d'italia. (RM) GRANATA Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari

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1 Decisione N del 19 ottobre 2017 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) MASSERA (RM) GRECO (RM) RECINTO Presidente (RM) GRANATA Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) PETRILLO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore RECINTO GIUSEPPE Nella seduta del 12/10/ Dopo aver esaminato l istanza di correzione del dispositivo della decisione n /17 del 21/07/2017 presentata dall intermediario resistente; - Viste le vigenti Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari ; Il Collegio ha disposto che il dispositivo della suddetta decisione sia corretto nei termini seguenti: Il Collegio dispone che l intermediario corrisponda al ricorrente l importo di 95,80 oltre interessi dal reclamo al saldo. Respinge nel resto. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1

2 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) SIRENA (RM) PAGLIETTI (RM) POZZOLO Presidente (RM) GRANATA Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) PETRILLO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore PAGLIETTI MARIA CECILIA Nella seduta del 21/04/2017 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica Fatto Ricevuta telefonicamente l offerta promozionale di un anticipo tramite bonifico della somma di 1.500, da restituire mediante rate di 60 con interessi ed 4 di spese di bonifico (e possibilità di estinzione già dal mese successivo tramite una telefonata), concluso il contratto, e successivamente richiesta l'estinzione nel giugno 2015, il ricorrente si avvedeva dell addebito di spese non prospettate nella suddetta offerta telefonica. In particolare, dalla numerosa serie di rapporti epistolari e telefonici intercorsi con l odierna resistente, il ricorrente veniva a conoscenza dell esistenza di varie voci di costo (bollo, spese tenuta, spese anticipo contanti, premio assicurativo, quota associativa carta, tutte visibili negli estratti conto) applicate in virtù di un contratto di apertura di linea di credito su carta di credito emessa dall intermediario odierno resistente e collocata da altro Pag. 2/6

3 intermediario, presso cui parte ricorrente è titolare di un rapporto di conto corrente, sottoscritto in data Sottolineando di aver sottoscritto il suddetto contratto a mero titolo di cortesia nei confronti dell addetto della filiale, afferma il ricorrente di non aver mai proceduto ad attivare la carta di credito e soprattutto l assenza di qualsiasi menzione, nell offerta telefonica, dell applicazione alla promozione delle condizioni di un contratto firmato in altra sede un anno prima. Il ricorrente denuncia la violazione dell art. 117 TUB in assenza dell invio della conferma per posta cartacea o elettronica della conclusione del contratto; la mancata previsione del diritto di recesso; denuncia altresì la difformità delle condizioni di rimborso mensile tra il contratto di apertura di linea di credito (la cui rata era prevista ammontare in 100 euro), e quelle applicate al finanziamento proposto (la cui rata era prevista ammontare in euro 60). Specifica, inoltre, la presenza, tra i vari addebiti mensili, della somma di 19 come quota associativa carta, della quale non rinviene la ragione, stante l inattività della carta stessa; e della somma di 2,94 per la copertura assicurativa, indicata tuttavia nel contratto come facoltativa e, in assenza di sua specifica approvazione, ingiustificatamente addebitata. Il ricorrente domanda dunque la rifusione di euro 2095,80 a titolo di spese non dovute e di risarcimento dei danni subiti. Costituitosi, l intermediario rileva che in data veniva attivata, su richiesta del ricorrente, la linea di credito n e la relativa Carta di Credito, con contestuale adesione all assicurazione facoltativa sul credito (Polizze Collettive n. 5383/02 e n. 5062/01). Parte ricorrente non utilizzò tuttavia la Carta sino al , quando egli ritenne di avvalersi delle condizioni previste nel contratto stipulato un anno prima, quali l anticipo di contante di 1.500,00 tramite bonifico sul suo conto corrente, con conseguente obbligo di restituzione della somma così ottenuta nei termini ed alle condizioni previste dal contratto stesso, ai sensi degli artt. 2 (secondo cui La Linea di Credito con Carta si attiva con il primo utilizzo da parte del Cliente [ ]. Per usufruire della disponibilità viene emessa da XXX (l intermediario resistente, n.d.r.) anche una Carta di Credito (di seguito Carta) intestata al Cliente titolare di conto corrente YYY. [ ] La Linea di Credito con Carta è priva di costi sino al primo utilizzo ) e 4 (secondo cui Il Titolare può utilizzare la Linea di Credito con Carta per: a) acquisti (mediante Carta) presso Fornitori collegati ai circuiti di spendibilità previsti dalla Carta. In occasione di ciascuna operazione il Titolare è tenuto ad esibire la Carta, un documento di identità valido e a firmare la relativa ricevuta. [ ] b) operazioni di anticipo contante, quali la richiesta di assegno o bonifico [ ]) Pag. 3/6

4 delle Condizioni Generali di contratto. Assumono altresì rilievo, sotto altro profilo, le previsioni contrattuali concernenti i costi a carico del cliente, regolarmente efficaci inter partes in virtù del punto 3.1 delle Informazioni Europee di Base sul credito ai consumatori allegate al contratto laddove si riportano tutte le voci di costo connesse all utilizzo della Linea di Credito, tra cui: Quota associativa Area Vantaggi : 19,00 annuali; Spese tenuta conto: 1,00 mensili; Imposta di bollo [ ]: 2,00; Commissioni per operazioni anticipo contanti per richiesta di assegno/bonifico: 4,00. Assenza di criticità si rilevano anche in ordine all assicurazione (facoltativa) sul credito, il cui Modulo di Adesione alle Polizze Collettive n. 5383/02 e n. 5062/01 è stato sottoscritto dal ricorrente e già prospettato attraverso l apposito riquadro intitolato Condizioni Economiche posto sul frontespizio del contratto di apertura di Linea di Credito. Alla luce, inoltre, delle dichiarazioni e delle specifiche approvazioni effettuate dal cliente in sede di sottoscrizione del contratto (tra le quali meritano menzione i seguenti punti: Ricezione Documentazione. Dichiaro di aver ricevuto copia completa della richiesta di finanziamento, compilata in ogni sua parte e corredata dal documento Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori ; Richiesta di apertura di Linea di Credito con Carta. Dichiaro di ben conoscere le Condizioni Generali del presente Contratto, che accetto integralmente senza riserva alcuna. Chiedo, quindi, che Findomestic mi conceda l apertura della Linea di Credito con Carta, utilizzabile entro il limite massimo di 5.000,00 ; Approvazione specifica. Ai sensi e per gli effetti di cui agli art e 1342 Cod. Civ. dichiaro di approvare specificamente le clausole contenute nella presente richiesta concernenti il costo della Linea di Credito con Carta e le modalità di rimborso, nonché le seguenti clausole delle condizioni generali: [..] 2) Attivazione della Linea di Credito con Carta per Cliente Titolare di Conto Corrente BNL ), e dell art. 7 delle Condizioni Generali di contratto ( Il Cliente può recedere in qualsiasi momento senza preavviso, dandone comunicazione scritta a Findomestic. In questo caso, il Cliente è tenuto a saldare ogni suo debito entro 30 giorni [ ] ), che dunque riconosce e disciplina lo jus poenitendi, la condotta dell intermediario appare esente da censure, motivo per cui si chiede il rigetto del ricorso, privo di fondamento. Pag. 4/6

5 Diritto La questione sottoposta all attenzione del Collegio attiene al ritenuto illegittimo addebito da parte dell intermediario odierno resistente di spese afferenti ad un anticipo in conto corrente di 1.500, che nella proposta accettata dal ricorrente in via telefonica, prevedeva la restituzione mediante rate di 60 con interessi ed 4 di spese di bonifico, avendo, al contrario, l intermediario applicato ulteriori e non contemplate voci di spesa. L intermediario, riscontrando i reclami e nelle proprie controdeduzioni, chiariva che le spese erano da ricondursi ad un contratto di apertura di linea di credito su carta di credito (emessa dall intermediario odierno resistente e collocata da altro intermediario, presso cui parte ricorrente è titolare di un rapporto di conto corrente), sottoscritto in data , le cui condizioni contrattuali concernenti i costi a carico del cliente sono state dunque legittimamente applicate (cfr. art. 4 delle Condizioni generali di contratto, il quale prevede che il titolare possa usare la linea di credito con carta anche b) per operazioni di anticipo contante, quali la richiesta di assegno o bonifico ). Dall esame della documentazione versata in atti rileva, tuttavia, il Collegio la difformità tra le condizioni economiche previste nel contratto di apertura di credito e quelle applicate al finanziamento revolving, con specifico riferimento alla rata di rimborso mensile ammontante, nel primo caso, in euro 100, nel secondo caso in euro 60. Tanto vale a smentire l assunto di parte resistente che intende ricondurre il finanziamento all utilizzo della linea di credito revolving concessa nel 2014, dovendosi piuttosto ravvisare, in ragione delle difformità delle condizioni contrattuali, una autonoma identità del contratto di finanziamento intervenuto successivamente. Ricostruita la vicenda in questi termini, appare di tutta evidenza, in aderenza ai principi espressi dal Collegio di coordinamento, che il rapporto in essere tra l odierna resistente e il ricorrente, oggetto del presente ricorso, non assistito dalla forma scritta richiesta ad substantiam, sia dunque affetto da nullità ai sensi tanto dell art. 117, co. 1 e co. 3 TUB, quanto delle Disposizioni di Trasparenza della Banca d Italia, applicabili ratione temporis, alla Sez. III, par. 4 (Collegio di Coordinamento, decisione n del 12 ottobre 2012). Sulla base di quanto sopra e in linea con quanto già deciso da questo Arbitro, in fattispecie del tutto similari e riguardanti il medesimo intermediario (Collegio di Milano, decisione n. 692 del ), il Collegio il riconosce diritto di parte ricorrente a ripetere quanto corrisposto a titolo di interessi e di spese, accoglibile nei limiti della domanda proposta (euro 2.095,80). Quanto alla domanda di risarcimento del danno, si deve premettere che, Pag. 5/6

6 in aderenza ai principi espressi dalla giurisprudenza di legittimità e fatti propri dal Collegio di coordinamento «il diritto al risarcimento del danno conseguente alla lesione di un diritto soggettivo non è riconosciuto con caratteristiche e finalità punitive restando estranea al sistema l idea della punizione e della sanzione del responsabile civile ed indifferente la valutazione a tal fine della sua condotta ma in relazione all'effettivo pregiudizio subito dal titolare del diritto leso» (Cass., 8 febbraio 2012, n. 1781; Cass., 19 gennaio 2007, n. 1183; Collegio di coordinamento, Decisione n del 2012). Ciò posto, giova ricordare richiamare l orientamento manifestato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nella sentenza n dell 11 novembre 2008, in base al quale non sono generalmente risarcibili i «pregiudizi consistenti in disagi, fastidi, disappunti, ansie ed ogni altro tipo di insoddisfazione concernenti gli aspetti più disparati della vita quotidiana che ciascuno conduce nel contesto sociale». Ne consegue che la domanda risarcitoria non può essere accolta. P.Q.M. Il Collegio dispone che l intermediario restituisca alla parte ricorrente gli interessi e le spese pagate dalla parte ricorrente, fino alla concorrenza di euro 2.095,80. Respinge la domanda di risarcimento del danno da perdita del tempo libero. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e alla parte ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6