CHERRY LAB Insegnanti e genitori

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Aniella Olimpia Mosca
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CHI SIAMO Cristina Giambarresi Practitioner, Educational Practitioner e Master Practitioner in PNL presso la Society of Neuro-Linguistic Programming di Orlando (USA), Mental Coach e Trainer di

2 CHI SIAMO Cristina Giambarresi Practitioner, Educational Practitioner e Master Practitioner in PNL presso la Society of Neuro-Linguistic Programming di Orlando (USA), Mental Coach e Trainer di tecniche di apprendimento efficace e comunicazione e creatrice del metodo Intelligentia Docet Aree di specializzazione Programmazione Neuro-Linguistica Coaching e PNL per l apprendimento Coaching per le difficoltà di apprendimento Coaching e PNL per bambini, adolescenti, genitori ed educatori Tecniche di apprendimento intensivo Creatrice del metodo Intelligentia Docet Life e Business Coaching

Intelligentia Docet - Alcuni feedback e risultati Flavio Fumagalli (papà di Elena, bimba dislessica e discalculica) Anna Paris (adulta, dislessica, disgrafica, discalculica, disortografica)

Invece mi sono ricreduta, e mai più penserò che è troppo tardi.

che non mi affatica più. Grazie Giambarresi per la tua professionalità e il modo in cui lavori con i corsisti.

3 Intelligentia Docet - Alcuni feedback e risultati Flavio Fumagalli (papà di Elena, bimba dislessica e discalculica) Anna Paris (adulta, dislessica, disgrafica, discalculica, disortografica) Ero scettica, non verso il corso, ma per me stessa, essendo dislessica adulta, non pensavo che con il corso avrei potuto migliorare le mie tecniche di memoria. Invece mi sono ricreduta, e mai più penserò che è troppo tardi. Il corso mi ha insegnato delle nuove strategie che da subito ho messo in atto, senza pensare ad usare quella strategia, ma mi viene automatico, forse perché mi sono state impartite in un modo brillante e non noioso. Voglio puntualizzare che ho la mente meno laboriosa, perché con questo metodo mi sono resa conto che la mia mente era sempre in lavorazione, ho imparato un metodo di memoria per me fenomenale che non mi affatica più. Grazie Giambarresi per la tua professionalità e il modo in cui lavori con i corsisti. Anna Grazie Cristina, il tuo entusiasmo ci ha contagiati e queste due giornate passate assieme a te e a quel fantastico gruppo, a me e a Elenuccia hanno fatto cambiar atteggiamento nei confronti di quei piccoli grandi problemi che ci affliggono quotidianamente e voi sapete di cosa sto parlando abbiamo capito che tutto è possibile, sopratutto imparare, convivere con quei piccoli problemi spesso discriminanti. Mi hai fatto capire perché spesso i freni inibitori di una persona vengono abbassati dal trasport eccezionale verso un ideale magari solo sognato ma raggiungibile.grazie a tutt Flavio Elena.

4 APPROCCIO E METODO Leggere, scrivere, calcolare... possono risultare attività semplicissime... oppure molto complicate. Cosa determina questa differenza? Se ora ti chiedessi: come hai fatto quando ti è capitato di alzarti dal divano e andare ad aprire la porta? Probabilmente mi diresti che hai semplicemente camminato verso la porta e poi hai ruotato la maniglia. In realtà, per fortuna, stai evitando di descrivermi un sacco di movimenti automatici e scontati, per esempio: quali muscoli muovi nello specifico, quali movimenti fai quando metti un piede davanti all'altro per camminare, quali dita si aprono e si chiudono sulla maniglia come avviene la rotazione del polso, ecc... E se volessi spiegare questa strategia a una persona che ha 4 gambe anziché 2? Nell'apprendimento non è diverso e per affiancare al meglio i nostri ragazzi è necessario comprendere come aiutarli a coordinare al meglio le loro gambe.

5 Apprendimento e Difficoltà di apprendimento Per definire una difficoltà di apprendimento è necessario partire dalla definizione di apprendimento e tutti quando apprendiamo compiamo quattro passaggi: ACQUISIZIONE delle informazioni attraverso l ascolto e/o la lettura COMPRENSIONE delle informazioni acquisite ORGANIZZAZIONE cercando di metterle in ordine mentalmente o attraverso schemi, mappe RICORDO dei concetti acquisiti, compresi, organizzati e dei dati specifici correlati e/o necessari. Per acquisire al meglio le informazioni, inoltre, abbiamo bisogno di trovarci in uno stato di perfetta CONCENTRAZIONE. Se abbiamo compiuto bene i passaggi elencati, possiamo procedere alla COMUNICAZIONE (verbalizzando o scrivendo) dei contenuti appresi. Partendo dal presupposto che il nostro cervello è una macchina perfetta, se una persona ha una difficoltà di apprendimento, probabilmente la macchina si è inceppata da qualche parte.

6 Difficoltà di apprendimento Se si ha una difficoltà nell acquisizione delle informazioni, a leggere a seguire una lezione per esempio, molto facilmente si avrà difficoltà a comprendere qualcosa che non si è riusciti a decodificare, a riorganizzare le informazioni che in qualche modo si sono depositate nella nostra mente e infine a ricordarle. Immaginiamo poi con quali difficoltà una persona possa arrivare a verbalizzarle quando, oltre ai problemi di acquisizione, si associano una pessima gestione dello stato d animo, o convinzioni disfunzionali che impediscono di pensare che ottenere un successo nell ambito dell apprendimento, non solo scolastico, sia molto complicato. Tutte le difficoltà di apprendimento possono essere potenziate partendo da una base comune: la CONSAPEVOLEZZA delle caratteristiche specifiche della propria strategia di pensiero.

7 CHERRY LAB - IL PROGETTO Insegnare oggi è una sfida continua e costante. Sempre più bambini e giovani mostrano difficoltà comportamentali e di apprendimento. C'è una crescente pressione per migliorare i risultati, aumentare la realizzazione e passare dal successo all eccellenza. A scuola, metafora della vita, i ragazzi si trovano ad affrontare piccoli grandi problemi che, a prescindere dai contenuti, è importante imparare a comprendere, scomporre per poi comporne la soluzione. Il progetto Cherry Lab si propone come ciliegina sulla torta a supporto della scuola ai fini di fornire alcuni strumenti complementari ed efficaci per facilitare l apprendimento di una persona dislessica, disgrafica, discalculica e/o disortografica sia a livello individuale che all interno di un contesto di gruppo. Attraverso l acquisizione di una profonda consapevolezza dei meccanismi del pensiero dislessico, esplorandone il funzionamento, comprendendo le ragioni delle differenze oltre che gli effetti delle differenze stesse e sperimentando strategie utili per affrontare le difficoltà.

8 CHERRY LAB - Insegnanti e Genitori OBIETTIVI: Conoscere i DSA Comprendere i processi di apprendimento dei ragazzi e i diversi stili di apprendimento Usare il linguaggio in modo potente ed elegante per garantire agli studenti che apprendono in manie diversa di comprendere e fare tesoro degli insegnamenti appresi in aula. Rendere l'apprendimento generativo così gli studenti continuano a imparare. Comunicazione tra insegnanti e genitori per perseguire un obiettivo comune STRUTTURA DEL CHERRY LAB Corso: 2 giornate o 4 mezze giornate. Modalità di erogazione e Tempistica da concordare in base alle esigenze dell istituto di riferimento.

CHERRY LAB - Insegnanti e Genitori IL PROGRAMMA DSA: I meccanismi del

evolutiva: Esigenze e strategie Creare stati ottimali per l apprendimento

9 CHERRY LAB - Insegnanti e Genitori IL PROGRAMMA DSA: I meccanismi del pensiero DSA Attenzione e concentrazione di un ragazzo DSA L eta evolutiva: Esigenze e strategie Creare stati ottimali per l apprendimento Obiettivi e risultati: Come formare e perseguire un obiettivo per raggiungere un risultato. Autostima e feedback Strategie e tecniche di apprendimento Mappe mentali vs Mappe concettuali Insegnanti e Genitori verso un obiettivo comune

10 Cristina Giambarresi Facebook: Intelligentia Docet

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