Extradomestici: indagine qualitativa II semestre 2006

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1 Extradomestici: indagine qualitativa II semestre 2006 n. 2 Settembre 2007 Obiettivi e metodologia Ismea, in collaborazione con AcNielsen, realizza ogni anno un indagine a cadenza semestrale sulle abitudini degli italiani relativamente al consumo di pasti fuori dalle mura domestiche. La ricerca fa seguito a quella effettuata nel corso del 2004 e del 2005 con identica finalità e metodologia. Ancora una volta, l obiettivo principale di questa analisi è mettere sotto la lente d ingrandimento il comportamento d acquisto delle famiglie italiane, cercando di disegnare il profilo del consumatore e cogliere, nella loro globalità, le dinamiche dei consumi extradomestici di prodotti alimentari. L indagine analitica su questo importante indicatore economico che i consumi rappresentano, assume una valenza peculiare dal momento che i pasti fuori casa hanno acquisito negli ultimi anni sempre maggiore importanza, soprattutto se valutati rispetto alla spesa alimentare complessiva. Le ragioni del cambiamento vanno cercate nella struttura settoriale dell occupazione, nella maggiore partecipazione delle donne alla vita lavorativa e anche nel significato culturale assunto dal pasto fuori casa. I risultati di questa ricerca, dunque, consentono di delineare un quadro delle condizioni di vita degli italiani in termini di spesa, stile di vita, abitudini di consumo. La metodologia seguita in questa indagine, è quella della rilevazione basata sul Telepanel. Ogni famiglia del campione è stata dotata di un personal computer espressamente concepito per uso domestico e, nel weekend del gennaio 2007, ogni componente del nucleo familiare ha risposto ad alcune domande sui consumi alimentari fuori casa. I questionari compilati sono stati poi spediti per via telematica alla società di rilevazione, che ha provveduto ad elaborare i dati relativi al secondo semestre del Il campione dell indagine è formato da famiglie italiane, rappresentative di un universo di individui con oltre 14 anni di età. Affinché i consumi possano essere rilevatori della qualità della vita degli italiani, il campione monitorato è stato inoltre stratificato in base a variabili socio-demografiche, territoriali e reddituali. I principali risultati dell indagine Ismea Il semestre nel complesso Negli ultimi anni la società italiana ha subito sostanziali cambiamenti e i consumi alimentari extradomestici hanno assunto, sul totale dei consumi alimentari, un importanza crescente. Secondo l indagine Ismea-Nielsen, infatti, il trend di crescita degli italiani che consumano prodotti alimentari fuori casa, registrato nel corso del 2004 e del 2005, sembra essersi consolidato durante il In linea con la precedente rilevazione anche nel periodo luglio-dicembre 2006 risulta che il 76% degli individui di età superiore ai 14 anni ha consumato almeno un pasto fuori casa. Tale percentuale è la più alta rilevata da quando si effettua l indagine sui consumi extradomestici. Per quanto riguarda le singole occasioni di consumo, e nei confronti del primo semestre dello stesso anno, una lieve contrazione dei consumatori si evidenzia solo per lo spuntino, merenda, aperitivo, dopocena (-1%), mentre le altre occasioni di consumo fanno registrare un incremento dei consumatori: +2% per colazione e pranzo conviviale, + per il pranzo funzionale e +1% per la cena. Ismea Direzione Mercati e Risk Management l.fini@ismea.it

2 Fig. 1 - Consumatori di pasti fuori casa 7 74% 76% 74% 59% 5 58% 59% 45% 46% 46% 44% 41% 39% 40% 3 44% 40% 42% 40% 3 28% 31% 30% Pasti fuori casa Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Merenda/Spuntino Cena I sem. 05 II sem. 05 I La colazione è ancora l occasione di consumo che vede il maggior numero di consumatori medio-alti (19%), ovvero di quegli individui che hanno dichiarato di effettuare la colazione fuori casa almeno una volta la settimana. La più bassa percentuale di alto-consumatori si ha invece per il pranzo conviviale (). La cena è un occasione di consumo extradomestico che vede molti italiani approfittarne, anche se non tanto spesso. Si trova tra questi, infatti, la più alta percentuale di consumatori medio bassi, ovvero di coloro che hanno dichiarato di cenare fuori casa meno di una volta la settimana. Lo spuntino/merenda è invece l occasione di consumo meno frequente: la percentuale di non consumatori raggiunge, infatti, il 70%. Fig. 2 - La frequenza di consumo per singola occasione

3 Non consumatori Consumatori medio basso Consumatori medio alto 100% 90% % 70% 60% % 40% 30% % % 0% I sem.05 II sem. 05 I I sem.05 II sem. 05 I I sem.05 II sem. 05 I I sem.05 II sem. 05 I Colazione Pranzo funz. Pranzo conv. Merenda Cena I principali risultati dell indagine nel dettaglio I sem.05 II sem. 05 I La colazione Nel secondo semestre 2006 sono stati più di 23 milioni (46% dell universo) gli individui che hanno dichiarato di aver consumato almeno una volta la prima colazione al di fuori delle mura domestiche. La percentuale risulta in aumento del 2% rispetto al semestre precedente, in linea con lo stesso semestre dell anno precedente. Il consumatore tipo di colazioni extradomestiche non è cambiato rispetto al passato e risulta essere un uomo del Nord-Ovest oppure del Sud, tra i 25 e i 44 anni, con licenza di scuola media inferiore e lavoratore dipendente. Rispetto al precedente semestre risultano in aumento i consumatori residenti nel Settentrione, in lieve calo quelli del Centro-Sud. Tabella 1 Profilo del consumatore di colazioni fuori casa Area geografica I sem. 05 II sem. 05 I Livello istruzione I sem. 05 II sem. 05 I Nord Ovest 28% 28% 2 29% No titolo/licenza elem 16% 1 16% 16% Nord Est+Emilia 20% 19% 18% 19% Licenza media inferiore 42% 41% 41% 41% Centro+Sardegna 24% 24% 26% 24% Diploma media sup % 34% Sud+Sicilia 28% 29% 29% 28% Laeurea 9% 9% 9% 9% Classi di età Condizione prof. 14/17 anni 5% 4% 4% 4% Lavoratore autonomo 14% 15% 15% 15% 18/24 anni 11% 10% 11% 11% Lavoratore dipendente % 24% 25/34 anni Operaio 19% 18% 18% 19% 35/44 anni 22% 21% 22% 22% Casalinga 12% 11% 11% 10% 45/54 anni % Pensionato 12% 15% 15% 1 55/64 anni 10% 11% 11% 10% In cerca di lavoro 6% 6% 6% 6% 65 e oltre 12% 14% 12% 14% Altro 14% 12% 12% 1 I luoghi di consumo della colazione Il luogo più frequentato per la prima colazione è ancora una volta il bar, dove nel secondo semestre 2006 si è svolto l 88% delle occasioni di consumo, mettendo dunque a segno una crescita del 2% rispetto al semestre precedente e del rispetto allo stesso semestre 2005.

4 In aumento rispetto al passato la frequentazione delle pasticcerie per il consumo della prima colazione, dove nel semestre di riferimento si sono recati almeno una volta il 12% degli individui intervistati. In lieve calo, invece, le mense aziendali o scolastiche e i distributori automatici. Per il consumo della prima colazione, il bar risulta essere il luogo preferito dalle casalinghe, tra i 25 e i 34 anni e in possesso di licenza superiore, residenti nel Centro Italia. A recarsi in pasticceria sono ancora una volta le donne ma questa volta appartenenti alla fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e residenti nel Nord-Est. Il ricorso ai distributori automatici, invece, è più frequente tra i ragazzi che hanno tra i 14 e di 17 anni e sono residenti nel Nord- Est o nel Centro. Figura 3 Dove si consuma la colazione 86% 88% I 11% 12% 4% 2% 2% 4% 8% Bar/Snack bar Pasticceria Ristorante Self Service Mensa azien./scolast. Distributore autom. I prodotti consumati a colazione L 8 degli italiani che hanno effettuato la colazione fuori casa almeno una volta nel semestre di riferimento ha consumato brioche e cornetti, quasi sempre accompagnati da caffè (54% delle preferenze) o cappuccino (45%). La percentuale di consumo di brioche e cornetti, così come quella di caffè e cappuccino, è andata costantemente aumentando negli ultimi anni. Al posto di brioche e cappuccino, la colazione extradomestica degli italiani può essere rappresentata anche da tramezzini e prodotti della pasticceria, accompagnati magari da una spremuta o dalla semplice acqua minerale. Rispetto allo stesso semestre del 2005, è risultato lievemente in calo il consumo di tramezzini, pizza a taglio, gelati e yogurt, in crescita invece i dolci di pasticceria. La differenza tra donne e uomini si evince anche nei prodotti scelti per la prima colazione: mentre le donne sono più fedeli al classico cornetto e cappuccino, gli uomini più spesso del gentil sesso, cedono al tramezzino magari accompagnato da caffè o spremute. Relativamente alla fascia di età, mentre la brioche è un prodotto trasversale, il tramezzino è particolarmente apprezzato dagli adolescenti fino a 17 anni, e in particolare nelle regioni centrali. Figura 4 Cosa si consuma a colazione

5 8 Cibi 54% Bevande 45% 8% 6% 8% 2% 5% 2% 11% 5% 15% 6% Brioche\cornetti Tramezzini, panini Pizza a taglio, rosticceria Pasticceria Gelati Yogurt Merendine Frutta/macedonia Caffè Cappuccino Succhi, spremute Bibite fresche Latte/cioccolata Acqua minerale Tisane/the Il pranzo funzionale Sono 19 milioni 827mila, ovvero il 40% dell universo, gli individui che nel secondo semestre del 2006 hanno dichiarato di aver consumato almeno una volta un pranzo funzionale fuori casa, ossia legato ad impegni quotidiani di lavoro o di studio. Rispetto al semestre precedente, dunque, la percentuale dei consumatori registra un incremento, poiché nel primo semestre del 2006 la percentuale raggiungeva il 3. Tra gli individui intervistati il 4,8% ha dichiarato di aver consumato il pranzo funzionale fuori casa nei giorni lavorativi, vale a dire cinque volte a settimana. Tale percentuale era del 5,2% il semestre precedente. A consumare il pranzo funzionale extradomestico sono in particolare gli uomini oltre i due terzi delle donne ha dichiarato di non avere mai consumato un pranzo funzionale nel semestre di riferimento - di età compresa tra i 25 e i 34 anni, residenti nel Nord-Ovest, in possesso di licenza media inferiore e lavoratori dipendenti. Dal confronto con i semestri precedenti emerge che sono leggermente aumentati i consumatori di pranzi funzionali nel Sud della penisola, mentre sono diminuiti nel Nord-Est. Tabella 2 Profilo del consumatore del pranzo funzionale fuori casa Area geografica I sem. 05 II sem. 05 I Livello istruzione I sem. 05 II sem. 05 I Nord Ovest 3 34% 34% 34% No titolo/licenza elem 16% 1 11% 1 Nord Est+Emilia 22% 21% 21% 20% Licenza media inferiore 40% 40% 40% 40% Centro+Sardegna 21% 21% 20% 20% Diploma media sup. 34% 35% 3 36% Sud+Sicilia 25% 24% 25% 26% Laeurea 10% 12% 12% 11% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 4% Lavoratore autonomo 15% 16% /24 anni 12% 11% 12% 11% Lavoratore dipendente 24% 2 29% 26% 25/34 anni 2 24% 24% 25% Operaio 18% 18% 15% 18% 35/44 anni 21% 21% 22% 22% Casalinga 9% 45/54 anni 16% 1 18% 1 Pensionato 14% 15% 12% 12% 55/64 anni 11% 10% 10% 10% In cerca di lavoro 6% 5% 5% 6% 65 e oltre 14% 1 11% 12% Altro 14% 12% 15% 14% I luoghi di consumo del pranzo funzionale

6 Secondo i dati Ismea-Nielsen il luogo preferito dagli italiani per il consumo del pranzo funzionale fuori casa è decisamente il bar. La percentuale delle preferenze è tuttavia tornata sui livelli del 2005, dopo l exploit del primo semestre Un ruolo significativo per questa occasione di consumo è rivestito anche dal ristorante che, invece, risulta in crescita rispetto al semestre precedente. Il bar è frequentato soprattutto da donne tra i 18 e i 24 anni di età, residenti nel Nord-ESt, laureate e che svolgono un attività lavorativa autonoma. Al ristorante, invece, si recano prevalentemente uomini, di età superiore ai 55 anni, residenti nelle regioni meridionali e con un basso livello di istruzione. I giovani fino ai 17 anni, per i quali con pranzo funzionale si intende una pausa durante lo studio, prediligono il fast food, le pizzerie e le rosticcerie. Figura 5 Dove si consuma il pranzo funzionale 31% 30% 29% % 25% 25% 24% 24% 2 22% 18% 16% 1 15% 19% 14% 14% 14% 15% 12% 14% 1 12% 12% 12% 12% 12% 11% 11% 10% 6% 6% 5% Bar\Snack bar Ristorante Pizzeria Mensa azien./scolast. Trattoria\osteria Fast food Self Service Tavola calda Negozio alimentari I sem. 05 II sem. 05 I I prodotti consumati nel pranzo funzionale Il 32% degli intervistati ha dichiarato di consumare, durante il pranzo funzionale, un pasto completo composto da primo, secondo, contorno e frutta. La percentuale di consumatori che sceglie il pasto completo, tuttavia ha proseguito la tendenza flessiva già evidenziata nella prima parte dell anno. A scapito del pasto completo, durante la pausa pranzo molti preferiscono un veloce panino (34% delle risposte), o una pizza (3). Stabili le preferenze accordate al pasto composto da secondo e contorno. Molto alta risulta la percentuale di coloro che consumano acqua minerale (78%). Appena il 24% beve, invece, bibite analcoliche. E del 1 sia la percentuale di consumatori che ordina vino, sia quella di coloro che si gustano una birra. Il 2 degli intervistati dichiara di chiudere il pasto con il caffè. Il pasto completo è preferito essenzialmente da uomini tra i 45 e i 54 anni, meridionali, operai e con un basso livello di istruzione, mentre a scegliere il panino/tramezzino sono soprattutto le ragazze tra i 18 e i 24 anni di età, residenti nel Centro della penisola, studentesse o in cerca di occupazione. Le donne della fascia di età immediatamente successiva, residenti al Settentrione, laureate e lavoratrici dipendenti, prediligono invece insalate miste o insalatone greche, oppure si limitano ad ordinare solo un primo piatto. Figura 6 Cosa si consuma nel pranzo funzionale

7 78% Cibi Bevande 32% 3 34% 19% % 1 24% 1 2% Pranzo completo Pizza Panino/tramezzino Primo piatto Secondo+contorno Insalata mista Insalatona/insalata greca Acqua minerale Caffè Vino Bibite analc. Birra Succhi/spremute Amaro/liquore Il pranzo conviviale Sono 20 milioni 744mila le persone che hanno dichiarato di aver consumato almeno una volta nel semestre di riferimento un pranzo conviviale, ossia non legato ad occasioni di lavoro o di studio, fuori dalle mura domestiche. Il consumatore tipo del pranzo conviviale è un uomo residente nel Nord-Ovest, tra i 25 e i 44 anni di età, con una licenza di scuola media inferiore e lavoratore dipendente. Rispetto al passato sono in aumento i consumatori meridionali, quelli tra i oltre i 65 anni e i lavoratori autonomi o dipendenti. Tabella 4 Profilo del consumatore del pranzo conviviale fuori casa Area geografica I sem. 05 II sem. 05 I Livello istruzione I sem. 05 II sem. 05 I Nord Ovest 31% 31% 30% 30% No titolo/licenza elem 20% 18% 1 19% Nord Est+Emilia 22% 2 24% 2 Licenza media inferiore 40% 39% 39% 38% Centro+Sardegna 21% 20% 20% 20% Diploma media sup. 31% Sud+Sicilia 25% 26% 26% 2 Laeurea 10% 10% 11% 10% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 4% 4% Lavoratore autonomo 14% 14% 15% 16% 18/24 anni 9% 8% 10% 8% Lavoratore dipendente 2 24% 25% 2 25/34 anni 20% 21% 20% 20% Operaio 16% 16% 15% 15% 35/44 anni 20% 20% 20% 19% Casalinga % 12% 45/54 anni 1 18% 18% 1 Pensionato 18% 18% 18% 18% 55/64 anni 1 14% 1 1 In cerca di lavoro 5% 6% 5% 5% 65 e oltre 18% 1 16% 19% Altro 12% 9% 12% 11% I luoghi di consumo del pranzo conviviale Come già rilevato nel 2004 e nel 2005 anche nel corso del primo semestre 2006 la maggior parte dei consumatori di pranzi conviviali fuori casa si è recato al ristorante. Rispetto al passato, però, la preferenza nei confronti di questo luogo di consumo è leggermente diminuita, passando dal 65% del secondo semestre 2005 all attuale 6. Seguono la pizzeria, con il 45% delle preferenze e la trattoria/osteria, con il 25%. In flessione rispetto al primo semestre 2006 gli estimatori del bar (dal 9% al ), mentre resta basso il numero dei consumatori che si reca in enoteca per questa occasione di consumo (1% dei casi). Il ristorante è sicuramente preferito dagli individui che hanno più di 45 anni. Il consumatore tipo di pranzi conviviali al ristorante, inoltre, è uomo, residente nel Centro Italia e lavoratore

8 autonomo o pensionato. I giovani fino a 24 preferiscono la pizzeria, mentre gli ultra-65enni si recano più spesso di altri in trattoria. Figura 7 Dove si consuma il pranzo conviviale 61% 6 44% 45% 24% 25% 9% II sem 06 1% 1% Ristorante Pizzeria Trattoria\osteria Bar Enoteca\Wine bar I prodotti consumati nel pranzo conviviale Il pranzo conviviale, rispetto a quello funzionale, è un occasione di consumo che si effettua per scelta e non per necessità. E quindi più facile che il consumatore si conceda un pasto completo (62% delle preferenze). La pizza è scelta dal 40% degli intervistati, sostanzialmente in linea con il semestre precedente. Ferma all 11% la preferenza verso il secondo e contorno, mentre il 9% degli intervistati si concede prevalentemente un primo piatto. Tra le bevande la leadership spetta ancora all acqua minerale (75%). Seguono il vino, consumato nel 41% dei casi (+ rispetto al primo semestre) e caffè, preferito dal 32% dei consumatori. Stranamente, nonostante il semestre di riferimento sia quello estivo, risulta in calo nei confronti dei sei mesi precedenti il consumo di birra (2 a fronte del 26% della prima metà dell anno). A scegliere il pranzo completo sono ancora una volta in prevalenza uomini che hanno più di 65 anni, residenti nel Centro e in pensione, mentre le donne si accontentano più spesso di un primo piatto o di un secondo accompagnato da un contorno, quando non si limitano ad ordinare una semplice insalata. I giovani fino a 24 anni sono orientati prevalentemente verso la pizza. Un altissima percentuale di donne beve, durante il pranzo conviviale, acqua minerale, mentre sono principalmente gli uomini a scegliere bevande alcoliche, soprattutto vino e birra. In particolare, gli uomini fino a 44 anni consumano prevalentemente birra, gli over-45 si dedicano più volentieri al vino. Figura 8 Cosa si consuma nel pranzo conviviale

9 75% 62% Cibi Bevande 40% 41% 32% 2 22% 11% 10% 9% 4% 2% Pranzo completo Pizza Secondo+contorno Dolce/dessert Primo piatto Panino/tramezzino Insalata mista Insalatona/insalata greca Acqua minerale Vino Caffè Birra Bibite analc. Altro Amaro/liquore Succhi/spremute Lo spuntino, merenda, aperitivo, dopocena Nel primo semestre del 2006 lo spuntino, merenda, aperitivo, dopocena è stato consumato almeno una volta fuori casa da 14 milioni 810mila individui. Si tratta del 30% dell universo di riferimento, mentre la percentuale era del 31% nel semestre precedente. Come già rilevato in passato, i consumatori più assidui dello spuntino fuori casa sono gli abitanti del Nord-Ovest e quelli del Sud. Di solito sono individui tra i 25 e i 34 anni, lavoratori dipendenti con licenza di scuola media inferiore. Risultano in aumento i consumatori tra i 25 e i 34 anni, i residenti nel Settentrione e i lavoratori dipendenti. In calo invece i consumatori del Centro. Tabella 4 Profilo del consumatore dello spuntino fuori casa Area geografica I sem. 05 II sem. 05 I Livello istruzione I sem. 05 II sem. 05 I Nord Ovest 30% 34% 30% 3 No titolo/licenza elem 15% 12% 14% 12% Nord Est+Emilia % 20% Licenza media inferiore 42% 42% 42% 42% Centro+Sardegna 22% 20% 21% 19% Diploma media sup. 32% 35% 3 35% Sud+Sicilia 30% 29% 30% 28% Laeurea 11% 11% 11% 11% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 6% 5% 5% 5% Lavoratore autonomo % 18/24 anni 1 15% 16% 15% Lavoratore dipendente 22% 24% 22% 24% 25/34 anni 25% % Operaio 18% /44 anni 21% 21% 20% 21% Casalinga 11% 9% 11% 9% 45/54 anni 14% 14% 15% 14% Pensionato % 10% 55/64 anni 9% 8% 8% In cerca di lavoro 8% 65 e oltre 1 11% 11% 9% Altro % 18% I luoghi di consumo dello spuntino, merenda, aperitivo, dopocena Resta il bar la meta prediletta dai consumatori di spuntino, sebbene la percentuale sia in lieve calo rispetto al semestre precedente (dal 69% all attuale 68%). In crescita la gelateria (18% delle preferenze), una delle mete preferite nel periodo estivo per consumare lo spuntino. In aumento anche la pizzeria, l enoteca e la pasticceria. Gli individui che scelgono il bar per lo spuntino sono soprattutto uomini tra i 25 e i 34 anni, residenti nel Nord-Ovest, in possesso di licenza media superiore e lavoratori autonomi. A recarsi in pizzeria, invece, sono soprattutto i giovani del Centro-Sud, in particolare studenti,

10 casalinghe o individui in cerca di occupazione. Estimatori del wine-bar sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni, laureati e residenti nelle regioni centro-settentrionali, dove svolgono un attività lavorativa autonoma o dipendente. Figura 9 Dove si consuma lo spuntino 69% 68% 1 18% 1 14% 11% 12% 8% 8% 4% 4% 4% 2% 4% 2% Bar Gelateria Pizzeria Enoteca/wine bar Pasticceria Fast food Trattoria Ristorante Tavola calda Negozio alimentare Self service I I prodotti consumati nello spuntino, merenda, aperitivo, dopocena Va agli snack salati il primato di prodotto maggiormente consumato nello spuntino nel secondo semestre 2006, con il 3 delle preferenze. Seguono il gelato con il 29%, il panino con il 26% e il trancio di pizza con il 25%. Tra le bevande, invece, prevale ancora una volta l acqua minerale, scelta dal 38% degli intervistati, mentre bibite analcoliche e caffè sono preferiti rispettivamente dal 32% e dal 25% dei consumatori. La birra riscuote il 19% delle preferenze mentre il vino solo il 10%. I 25-34enni, principali fruitori di questa occasione di consumo, sono soliti accompagnare degli snack salati o dei panini con vino, anche spumante, oppure altri alcolici tipo aperitivi o cocktail. Per questa categoria di individui, quindi, questa occasione di consumo si traduce principalmente nel trovarsi fuori per prendere un aperitivo o un cocktail dopocena. Invece per i molto giovani o per i più anziani, il fuori-pasto è solitamente una merenda pomeridiana che consta di gelati o altri snack dolci (biscotti, prodotti di pasticceria), accompagnati da acqua minerale, bibite analcoliche (soprattutto i più giovani), caffè, tè o cappuccino (in particolare i più anziani). Figura 10 Cosa si consuma nello spuntino

11 3 38% 32% 29% 25% 26% 25% 19% 21% 18% Snack salati Gelato Pizza al trancio\focaccia Panino\sandwich Dolci di pasticceria % Brioches\cornetti Prodotti di rosticceria Snack dolci Pasticceria Frutta 9% 8% 4% Yogurt Biscotti Acqua minerale Bibite analcoliche Caffe' Birra Succhi\spremute 11% 10% 6% Altre bibite alcoliche Vino Te' o altra bevanda calda Altro bevuto La cena Sono 29 milioni 390mila gli individui che dichiarano di aver consumato almeno una volta la cena al di fuori delle mura domestiche nel corso del secondo semestre 2006, pari al 59% dell universo di riferimento. Il consumatore tipo delle cene fuori casa è un uomo di età compresa tra 25 e 44 anni, residente nel Nord-Ovest o nel Sud. Generalmente ha una licenza di scuola media inferiore ed è un lavoratore dipendente. Il consumatore medio-alto di cene extradomestiche, invece, cioè colui che approfitta di questa occasione di consumo almeno una volta la settimana, è un giovane tra i 18 e i 24 anni del Centro-Sud, laureato oppure studente o in cerca di occupazione. Tabella 5 Profilo del consumatore della cena fuori casa Area geografica I sem. 05 II sem. 05 I Livello istruzione I sem. 05 II sem. 05 I Nord Ovest 30% 29% 29% 28% No titolo/licenza elem 18% 1 16% 18% Nord Est+Emilia 21% 21% 21% 2 Licenza media inferiore 42% 41% 41% 41% Centro+Sardegna 22% 22% 22% 21% Diploma media sup. 32% % Sud+Sicilia 2 28% 28% 28% Laeurea 9% 9% 10% 9% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 5% 4% 4% 4% Lavoratore autonomo 1 14% 14% 15% 18/24 anni 11% 11% 11% 11% Lavoratore dipendente 21% 22% 2 22% 25/34 anni 22% 22% 2 22% Operaio 1 16% /44 anni 20% 21% 21% 21% Casalinga 14% 1 12% 12% 45/54 anni % Pensionato 15% 16% 14% 15% 55/64 anni 12% 12% 12% 12% In cerca di lavoro 6% 6% 6% 65 e oltre 14% 14% 12% 14% Altro 14% 1 14% 1 I luoghi di consumo della cena Il 76% dei consumatori di cene fuori dalle mura domestiche ha espresso la propria preferenza nei confronti della pizzeria. Il ristorante italiano, invece, si aggiudica a grande distanza, la seconda posizione (5), con una crescita delle preferenze di sei punti percentuali nei confronti del semestre precedente. Il terzo posto è occupato dalla trattoria (18%). Con percentuali irrilevanti, seguono il fast food (5%), lo snack bar (), la tavola calda (), il wine bar (2%) e il self service (2%).

12 A scegliere la pizzeria per la cena fuori casa sono soprattutto le giovani donne del Sud, con un basso livello di istruzione, operaie, casalinghe o in cerca di occupazione. A preferire il ristorante sono invece individui (sia uomini, sia donne) residenti nel Nord-Ovest o nel Centro, laureati, lavoratori autonomi o dipendenti. Figura 11 Dove si consuma la cena 7 76% % 5% 5% 2% 2% 1% 2% Pizzeria Ristorante italiano Trattoria\osteria Fast food Bar\Snack bar Tavola calda Self Service Enoteca\Wine bar II sem 06 I prodotti consumati nella cena Dal momento che la pizzeria è il luogo più gettonato per la cena extradomestica, ne segue che la pizza è in assoluto il piatto preferito dagli italiani che cenano fuori casa. Questa, infatti, non solo raccoglie il 74% delle preferenze, ma distanzia di molto le altre pietanze servite a cena. A prediligere la pizza sono soprattutto i più giovani, in particolare studenti, operai o in cerca di occupazione, residenti nel Meridione. Il 38% degli intervistati si è concesso a volte un pasto completo a cena. Sono soprattutto uomini ultra 55-enni, residenti nel Nord-Ovest e lavoratori autonomi. Le altre alternative, che prevedono solo un primo o solo un secondo con contorno, sono preferite soprattutto dalle donne. Con il 68% delle preferenze l acqua minerale è la bevanda più consumata nelle cene fuori casa. Seguono a notevole distanza la birra (38%) e il vino (34%). L acqua minerale è scelta prevalentemente dalle donne tra i 25 e i 34 anni, residenti nel Centro-Nord, con un alto livello di istruzione e lavoratrici dipendenti. A preferire birra e vino durante la cena, invece, sono soprattutto gli uomini ma, nel primo caso, hanno tra i 45 e i 54 anni e sono residenti al Sud, nel secondo hanno più di 65 anni e abitano nel Nord-Est. Il pasto viene infine concluso dal caffè che è richiesto più dagli uomini (31%) che dalle donne (26%). Figura 12 Cosa si consuma a cena

13 74% 68% 38% 38% 34% 28% 25% 1 1 8% 5% 4% 1% Pizza Pranzo completo Secondo+contorno Dolce/dessert Primo piatto Panino/tramezzino Prodotti rosticceria Insalata mista Insalatona/insalata greca Acqua minerale Birra Vino Caffè Bibite analc. Altro Amaro/liquore Succhi/spremute La spesa per i pasti fuori casa La spesa media Per la colazione, nel secondo semestre del 2006, si sono spesi in media 2,20 euro, il 6% in più rispetto allo stesso semestre del 2005 e al primo semestre del Rimane nel Nord-Ovest la colazione più cara: qui si spendono in media 2,31 euro. Conviene invece consumare la colazione nel Meridione, dove per brioche e cappuccino bastano 2,09 euro. Relativamente al pranzo funzionale, nel secondo semestre 2006 la spesa media è stata di 9,83 euro (+4% rispetto alla prima metà dell anno, +2% nei confronti del 2005). Il pranzo funzionale è più caro nelle regioni meridionali, dove si spendono mediamente 10,05 euro, mentre il più conveniente si può consumare al centro spendendo 9,57 euro. Il pranzo conviviale, come osservato, è composto spesso da un pasto completo quindi risulta più caro del fugace panino che si consuma per il pranzo funzionale. Il costo medio di un pranzo conviviale, infatti, è di 21,80 euro, in crescita di 8 punti percentuali nei confronti della prima metà dell anno. La spesa per il pranzo conviviale extradomestico è, inoltre, più alta nel Centro (22,81 euro), mentre risulta più economica nel Sud (21,01 euro). Per lo spuntino/merenda/aperitivo/dopocena si sono spesi in media, nel secondo semestre 2006, 5,43 euro, dato che evidenzia una lieve flessione nei confronti dello stesso semestre 2005, ma un recupero sulla prima parte dell anno in analisi. Conviene consumare uno spuntino/merenda/aperitivo/dopocena nel Nord-Ovest, dove la spesa media per questa occasione di consumo risulta inferiore rispetto al resto d Italia (5,29 euro). Meno conveniente, invece, consumare lo spuntino al Centro, dove la spesa media si attesta sui 5,85 euro. Il costo medio di una cena fuori casa, infine, è stato nel secondo semestre 2006 di 19,14 euro. In lieve crescita rispetto alla prima parte dell anno (+2%), in linea con lo stesso periodo del Nel Centro si spendono mediamente per questa occasione di consumo 20,32 euro. Più economica risulta la cena al Sud (17,26 euro). Figura 13 La spesa media per i pasti fuori casa

14 21,3 21,8 19,16 19,14 9,6 9,83 5,69 5,43 2,07 2,2 II sem 05 Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Aperitivo/dopocena Cena II sem 06 La spesa complessiva La spesa complessiva per i pasti extradomestici, nel secondo semestre del 2006, è ammontata a 15,190 milioni di euro, registrando un lieve decremento rispetto al semestre precedente (- 1%). In particolare la spesa complessiva è aumentata per la colazione, per il pranzo funzionale e per la cena, mentre è diminuita per il pranzo conviviale e per lo spuntino. Nel complesso la spesa totale per l anno 2006 per i pasti extradomestici è risultata pari a 30,549 milioni di euro. Il 35% di questi sono stati spesi per pranzi funzionali, il 30% per le cene, il 15% per i pranzi conviviali, il 10% per le colazioni e l 8% per gli spuntini fuori pasto. Figura 14 La spesa totale per i pasti fuori casa Totale Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Spuntino/aperitivo Cena II sem 05 I sem 06 II sem 06

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