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1 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/ Fax 0587/ mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. MATTEI RITA DISCIPLINA: COSTRUZIONI PROGETTAZIONEV IMPIANTI CLASSE IV - SEZIONE BC

2 OBIETTIVI STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE CONCORDATE NELLE RIUNIONI DI DIPARTIMENTO DISCIPLINARE COSTRUZIONI 1) Comprendere un testo, individuare i punti fondamentali ; 2) Esprimersi in modo chiaro e corretto, utilizzando il lessico specifico delle varie discipline; 3) Applicare regole e principi; 4) Cogliere la coerenza dei procedimenti; 5) Collegare argomenti della stessa disciplina; 6) Interpretare fatti e fenomeni relativi al contesto 7) per un semplice organismo strutturale saper riconoscere le azioni esterne applicate 8) per un semplice organismo strutturale saper valutare le sollecitazioni su di esso indotte 9) per un semplice organismo strutturale saperlo dimensionare in riferimento alle sezioni più sollecitate 10) per un semplice organismo strutturale saper verificare una sezione generica PROGETTAZIONE E IMPIANTI 11 ) Saper individuare e predisporre gli spazi funzionali di una abitazione 12 ) Saper progettare un edificio residenziale di varia tipologia inserito in una piccola lottizzazione. 13 ) Saper progettare un intervento di ristrutturazione distributiva e funzionale di un fabbricato con spazi a destinazione d'uso differenziato. 14 ) Conoscere la tecnologia dei materiali comunemente usati con riferimento particolare alla sua evoluzione storica. 15 ) Avere la capacità di redigere una relazione tecnica illustrativa delle varie fasi di progettazione, con documentazioni e allegati relativi agli interventi eseguiti. OBIETTIVI TRASVERSALI (COGNITIVI E COMPORTAMENTALI) RUOLO DELLA DISCIPLINA NEL LORO RAGGIUNGIMENTO 1) Porsi in relazione in modo corretto; 2) Lavorare in gruppo; 3) Utilizzare i depositi d'informazione; 4) Adattarsi a situazioni nuove; 5) Essere flessibili nell'affrontare i problemi; 6) Attivare percorsi di autoapprendimento. Costruzioni progettazione impianti, come del resto le altre discipline dell area tecnica, ha come obiettivo quello di garantire allo studente un livello di professionalità di base, che sebbene non finita, abbia comunque una sua spendibilità nel mondo del lavoro. Accanto a questa finalità di tipo professionale però, anche a questa area compete un ruolo formativo connesso alla stessa natura delle opere trattate. Del resto la stessa acquisizione di un metodo progettuale, spinto, nel caso specifico, fino ai dettagli delle tecniche esecutive più aggiornate, non è obiettivo necessariamente finalizzato all esercizio della professione, ma può essere inteso come processo strumento per organizzare ed esprimere le proprie idee creative, applicabile così all impostazione e alla risoluzione di problemi attinenti ai campi più svariati.

3 COSTRUZIONI NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE - Trimestre: almeno due verifiche scritte/grafiche e una orale (o test) - Pentamestre: almeno tre verifiche scritte/grafiche e due orali (o test) MODALITA DI RECUPERO/SOSTEGNO DA ATTIVARE PER LA CLASSE - In itinere mediante ulteriori spiegazioni per tutta la classe e individuali. - Tutorato pomeridiano a richiesta degli alunni INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO Verranno individuati argomenti modalità una volta individuato un effettivo interesse da parte di uno o più alunni per la disciplina. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE Unità/Moduli Obiettivi Metodologie Tempi di realizzazione MODELLO STRUTTURALE E METODI DI CALCOLO Analisi dei carichi Tipologia dei carichi agenti Normativa di riferimento, D.M. gennaio 2008 Testo Unico - Norme tecniche per le costruzioni. Carichi permanenti. Sovraccarichi: carichi di esercizio, neve, vento, variazioni termiche, cedimenti vincolari. Condizioni di carico e combinazioni di carico Metodo delle tensioni ammissibili e metodo semiprobabilistico agli stati limite e di esercizio Conoscere la normativa vigente Saper individuare e calcolare, secondo le norme vigenti, i carichi gravanti su ogni elemento di un semplice organismo strutturale. Conoscere il modello elastico e il modello plastico dei materiali e saper confrontare comportamento elastico e plastico Attraverso la rappresentazione grafica anche in assonometria degli elementi strutturali e con l analisi dei modelli, si deve addestrare l allievo a tradurre in rappresentazione piana situazioni di carico spaziale. Il libro di testo verrà utilizzato come strumento di lavoro in classe e quindi come supporto allo studente per il lavoro di studio individuale. Settembre- ottobre IL LEGNO Comportamento del materiale e verifiche di sicurezza Elementi strutturali e strutture in legno: Criteri di calcolo e combinazione di carico Definire le principali proprietà fisiche e meccaniche del legno massiccio e del legno lamellare Distinguere il comportamento del legno alle diverse sollecitazioni Riconoscere le più diffuse tipologie strutturali Calcolare gli elementi strutturali. Si farà riferimento alla normativa vigente che prevede l utilizzo del MSL Il libro di testo verrà utilizzato come strumento di lavoro in classe e quindi come supporto allo studente per il lavoro di studio individuale. Novembre

4 L ACCIAIO Orizzontamenti Capriate Comportamento del materiale e verifiche di sicurezza Elementi strutturali e strutture in acciaio: Criteri di calcolo degli elementi strutturali Membrature compresse e pressoinflesse soggette a carico di punta Strutture reticolari ordinari Definire le principali proprietà fisiche e La parte teorica verrà con il supporto continuo di esempi pratici di analisi e di calcolo, utilizzando appena possibile la parallela esperienza di progettazione. meccaniche dell acciaio Distinguere il comportamento dell acciaio alle diverse sollecitazioni Eseguire le verifiche di sicurezza tenendo conto delle prescrizioni normative Riconoscere le più diffuse tipologie strutturali Calcolare gli elementi strutturali ordinari Dicembre-gennaio LA MURATURA Comportamento del materiale Calcolo di architravi dei vani e relativo ammorsamento Calcolo dei muri Riconoscere le proprietà fisiche e meccaniche della muratura Distinguere il comportamento della muratura alle diverse sollecitazioni Conoscere il funzionamento degli elementi tipici orizzontali; calcolare l architrave in acciaio inserita all interno della muratura per la realizzazione di un apertura Calcolare gli elementi tipici verticali (muri) Febbraio IL CEMENTO ARMATO Generalità; criterio di resistenza; Normativa vigente D.M. 2008; verifica agli SLU e SLE. Calcolo delle tensioni (normali di compressione e tangenziali con SLU e SLE) in funzione del tipo di sollecitazione, dello spessore minimo, del fc k del cls usato. Normativa di riferimento D.M.2008 Caratteristiche dei materiali e delle sezioni Resistenze di calcolo dei materiali e azioni di calcolo Stato limite ultimo per tensioni normali Conoscenza della normativa sul c.a. Conoscere le norme tecniche Conoscere semplici tipologie strutturali in c.a. e saperle dimensionare e verificare Saper determinare la posizione delle armature Saper leggere gli esecutivi di opere in c.a. Saper disegnare gli esecutivi di semplici elementi strutturali Saper progettare un plinto e/o una trave rovescia Febbraio-Aprile

5 PROGETTAZIONE Campi limite o di rottura Lo sforzo normale I campi di deformazione La flessione retta I campi di deformazione Sezione rettangolare con armatura semplice e doppia Sezione a T con armatura semplice La flessione composta Sforzo normale e flessione retta: verifica e progetto della sezione rettangolare La sollecitazione di taglio Caratteristica della sollecitazione Le armature per il taglio Punzonamento. Stati limite d esercizio Travi continue Fondazioni Interazione terreno-fondazioni Tipologie delle fondazioni e calcolo LA SPINTA DELLE TERRE E I MURI DI SOSTEGNO La spinta delle terre Teoria di Coulomb I muri di sostegno Verifiche di stabilità Progetto muri di sostegno a gravità Muri di sostegno in c.a. Conoscere il procedimento per il calcolo della spinta di un terrapieno con le teorie di Coulomb Saper calcolare analiticamente con la Teoria di Coulomb la spinta delle terre su un muro di sostegno con e senza sovraccarico Saper progettare un muro di sostegno a gravità e in c.a.. Il libro di testo verrà utilizzato come strumento di lavoro in classe e quindi come supporto allo studente per il lavoro di studio individuale. Maggio-giugno ELABORAZIONE PROGETTUALE Schemi funzionali e distributivi Schemi strutturali Dimensionamento degli spazi funzionali Principi d igiene edilizia Orientamento degli edifici Barriere architettoniche Elaborati grafici di progetto Tipologie edilizie: Edifici per civile abitazione Saper redigere gli elaborati di un progetto di massima, individuandone e rappresentandone gli elementi distributivi e funzionali in relazione alla destinazione d uso. Saper analizzare il problema energetico e individuare le condizioni di benessere in relazione all assetto distributivo, funzionale e tecnologico dell edificio Delineare gli aspetti tecnologici delle nuove tendenze e alternative del costruire Lo studio della disciplina dovrà fare riferimento, ove possibile, a problemi concreti che richiedano per il proprio sviluppo la partecipazione attiva degli allievi. Dovranno inoltre essere stimolate, sviluppate e valorizzate le capacità creative dell alunno; sarà opportuno lasciare allo studente un margine di discrezionalità in merito al completamento, all approfondimento dei singoli argomenti per evitare ogni Non vengono definiti i tempi in quanto gli argomenti indicati nel blocco PROGETTAZIONE sono strettamente legati agli argomenti indicati nel blocco COSTRUZIONI

6 Edilizia rurale Edifici industriali Edifici e spazi per il commercio Edifici per lo spettacolo e lo sport. Autorimesse e parcheggi. atteggiamento di passività. Utilizzare il libro di testo come strumento di lavoro in classe e quindi come supporto allo studente per il lavoro di studio individuale Visite sul cantiere EVOLUZIONE EDILIZIA E DEI SISTEMI COSTRUTTIVI La qualità in edilizia, le norme tecniche e le prescrizione di legge, il controllo di qualità, la certificazione Tipi strutturali fondamentali Sistemi costruttivi Descrivere le modalità di valutazione delle qualità in edilizia, conoscere gli elementi basilari della certificazione Classificare i tipi strutturali fondamentali e le loro configurazioni statiche Descrivere e classificare i sistemi costruttivi, con riferimento alle tecniche di realizzazione e alle fasi esecutive Evidenziare l evoluzione dei modi i costruire dai sistemi tradizionali, a quelli attuali, fino a quelli industrializzati GLI ELEMENTI DI FABBRICA CORRELATI AI SISTEMI COSTRUTTIVI E IN RIFERIMENTO AD UNA CRONOLOGIA Conoscere, saper individuare e disegnare gli elementi costruttivi di un edificio Le fondazioni: Fondazioni dirette continue e discontinue. Fondazioni indirette. Le murature: Tecnologia dei vari tipi di murature Murature di mattoni Tamponamenti e tramezzi Criteri di progettazione delle murature portanti. Archi e volte: Forma e statica dell arco I tipi di volta I solai: Solai in legno. Solai in profilati d acciaio e laterizio.

7 IMPIANTI Solai in calcestruzzo armato e in latero-cemento. Solai in lamiera grecata. Le scale: Struttura portante delle scale Corretto rapporto tra alzata e pedata Coperture Tetti a falde e tetti piani. Soluzione geometrica dei tetti a padiglione La struttura portante dei tetti. Manti di copertura. Isolamento termico. Ascensori e montacarichi Impianti di distribuzione dell acqua sanitaria. Gli scarichi idrici: rete di scarico delle acque nere domestiche; lo scarico delle acque piovane; trattamento delle acque reflue e impianti di depurazione. Impianti di riscaldamento e condizionamento: la centrale termica; elementi principali di un impianto di riscaldamento; distribuzione del calore negli impianti ad acqua; impianti di climatizzazione centralizzati. Energie integrative e alternative: Impiantistica e risparmio energetico: materiali isolanti, trasmittanza delle pareti e isolamento termico delle pareti esterne e dei tramezzi interni; la certificazione energetica APE. Il Progetto antincendio Individuare ed applicare le norme relative ai singoli impianti di un edificio. Valutare le caratteristiche funzionali e i principi di sostenibilità degli impianti. Adottare criteri costruttivi per il risparmio energetico negli edifici. Consultare e applicare il piano di manutenzione di un organismo edilizio. Progettare o riprogettare impianti a servizio delle costruzioni partendo dall analisi di casi dati. Lo studio della disciplina dovrà fare riferimento, ove possibile, a problemi concreti che richiedano per il proprio sviluppo la partecipazione attiva degli allievi. Dovranno inoltre essere stimolate, sviluppate e valorizzate le capacità creative dell alunno; sarà opportuno lasciare allo studente un margine di discrezionalità in merito al completamento, all approfondimento dei singoli argomenti per evitare ogni atteggiamento di passività. Utilizzare il libro di testo come strumento di lavoro in classe e quindi come supporto allo studente per il lavoro di studio individuale Visite sul cantiere Non vengono definiti i tempi in quanto gli argomenti indicati nel blocco IMPIANTI sono strettamente legati agli argomenti indicati nel blocco PROGETTAZIONE CARATTERIZZAZIONE DELL ARTICOLAZIONE BIOEDILIZIA Come definito nelle delibere del Dipartimento dell area tecnica e nel Collegio dei Docenti, è costituito un corso di approfondimento sul tema della bioedilizia. Nell approfondimento, al quale partecipa una parte della classe, verrà sviluppato un progetto di un edificio in legno, con caratteristiche proprie della bioedilizia.

8 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Prove oggettive e test, interrogazioni, elaborati scritti, prove pratiche e/o grafiche. CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Per l attribuzione del punteggio alle prove non strutturate e a quelle orali si fa riferimento alla Griglia individuata dal consiglio di classe e sotto riportata che sarà usata senza riprodurre un documento per ogni singola prova, ma servirà per determinare il voto che poi sarà trascritto sul registro. LIVELLO ACQUISIZIONE CONOSCENZE APPLICAZIONE CONOSCENZE A B C D E F G H I Assolutamente insufficiente Voto 1-2 Gravemente insufficiente Voto 3 Decisamente insufficiente Voto 4 Insufficiente Voto 5 Sufficiente Voto 6 Discreto Voto 7 Buono Voto 8 Ottimo Voto 9 Eccellente Voto 10 Pontedera, 15 Ottobre 2013 Non esegue compiti anche semplici; presenta gravissime lacune di base; non fa progressi Possiede conoscenze assai limitate e disorganiche Possiede conoscenze frammentarie e superficiali Possiede conoscenze lacunose e/o approssimative La capacità di applicazione delle conoscenze è nulla o quasi nulla Applica le conoscenze commettendo frequenti e gravi errori Applica le conoscenze commettendo gravi errori Applica le conoscenze commettendo errori non gravi ma frequenti Possiede conoscenze essenziali Applica le conoscenze possedute senza commettere errori gravi e/o frequenti Possiede conoscenze appropriate Applica adeguatamente le conoscenze possedute Possiede conoscenze approfondite ed ampie Applica efficacemente le conoscenze possedute Possiede conoscenze complete ed approfondite Possiede conoscenze complete ed approfondite, arricchite da solidi apporti personali Applica le conoscenze possedute con efficacia e in ogni circostanza Applica sempre le conoscenze possedute con grande efficacia ed originalità RIELABORAZIONE CONOSCENZE La capacità di rielaborare le conoscenze possedute è nulla o quasi nulla Non sa rielaborare le proprie conoscenze quasi mai Rielabora le proprie conoscenze con notevole difficoltà La rielaborazione delle conoscenze è limitata e poco autonoma Rielabora in modo abbastanza autonomo le conoscenze possedute Rielabora in modo autonomo le conoscenze possedute Rielabora in modo autonomo ed efficace le conoscenze possedute Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia Elabora le conoscenze possedute con sicura autonomia ed apprezzabile efficacia anche in situazioni particolarmente complesse ABILITÁ ESPOSITIVE CON RIFERIMENTO AI LINGUAGGI DISCIPLINARI Non produce comunicazioni comprensibili Produce comunicazioni confuse ed inefficaci Produce comunicazioni di difficile comprensione con numerosi errori Produce comunicazioni imprecise con qualche errore Produce comunicazioni sostanzialmente chiare e corrette Produce comunicazioni chiare e corrette Produce comunicazioni chiare e ben organizzate Produce comunicazioni efficaci e ben organizzate Produce comunicazioni molto efficaci e di estrema proprietà Il docente MATTEI RITA

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