indice 7 Introduzione 9 CAP. 1 Lo sviluppo del linguaggio 13 CAP. 2 L articolazione verbale 19 CAP. 3 Le difficoltà di articolazione verbale
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1 indice 7 ntroduzione 9 C. 1 Lo sviluppo del linguaggio 13 C. 2 L articolazione verbale 19 C. 3 Le difficoltà di articolazione verbale 35 C. 4 Le immagini articolatorie 39 Bibliografia 41 SZ. 1 mmagini articolatorie versione grande 67 SZ. 2 mmagini articolatorie versione piccola 77 SZ. 3 Quaderno delle sillabe 99 SZ. 4 mmagini articolatorie con grafema sul retro 109 SZ. 5 Lavagna a secco 117 SZ. 6 Scheda delle prime letture 129 SZ. 7 Schede di classificazione delle parole
2 ntroduzione Le difficoltà di articolazione verbale rappresentano solo una delle alterazioni che possono interessare il linguaggio ma, per quanto la produzione dei fonemi sia un atto che in ultima analisi è di tipo periferico e strumentale, spesso esse sono presenti in situazioni patologiche che interessano tutto il processo di produzione linguistica (i disturbi specifici di linguaggio, alcune forme di afasia, le disartrie, le disprassie, le ipoacusie) e che, a loro volta, possono essere secondarie a problematiche di tipo cognitivo, psicologico, affettivo-relazionale. l corretto sviluppo del linguaggio, e in particolare dell aspetto foneticofonologico e della metafonologia, rappresenta uno dei prerequisiti essenziali per l apprendimento della letto-scrittura, soprattutto in lingue come l italiano in cui c è una stretta corrispondenza tra fonemi e grafemi. i conseguenza le situazioni in cui, per motivi diversi, un logopedista può trovarsi a dover lavorare sull articolazione verbale sono frequenti. artendo da questa considerazione, è stato messo a punto del materiale specifico, le «immagini articolatorie», che sia di supporto al lavoro di impostazione o di correzione dei fonemi. Lo stesso materiale può essere utile al logopedista, ma anche al personale scolastico delle scuole per l infanzia e del primo ciclo della scuola primaria, nonché agli insegnanti di sostegno, perché rappresenta uno strumento operativo per favorire la comparsa dei prerequisiti e l apprendimento delle prime fasi della letto-scrittura. Scopo del lavoro l materiale presentato (le immagini articolatorie) viene pubblicato dopo essere stato utilizzato per oltre 10 anni nel trattamento logopedico di pazienti, soprattutto in età pediatrica, con difficoltà di articolazione di tipo periferico (dislalie isolate organiche o funzionali), disturbi specifici di linguaggio, alterazioni linguistiche in quadri di compromissione cognitiva (fra i quali la sindrome di own). n suo utilizzo importante è stato fatto con bambini ipoacusici gravi e profondi, per i quali in realtà erano state inizialmente costruite le immagini articolatorie. l materiale è stato utilizzato, a seconda dei pazienti, per l impostazione dei fonemi, per la correzione degli errori articolatori, per esercizi di percezione uditiva,
3 ma anche per stimolare i prerequisiti alla lettura attraverso appositi esercizi di tipo metafonologico nell ottica di facilitare, in bambini con difficoltà di linguaggio pregresse o residue, il processo di apprendimento della lettura stessa. La stimolazione dei prerequisiti alla lettura è stata poi effettuata anche in alcuni bambini normodotati attraverso attività di gioco con le immagini articolatorie. n tutti i casi le attività proposte sono state accettate con interesse e il materiale è risultato particolarmente utile per coloro che non erano ancora in grado di leggere, perché costituisce una rappresentazione concreta dei fonemi e rende possibile effettuare precocemente esercizi di vario tipo non realizzabili altrimenti. Si è scelto di pubblicare le immagini articolatorie per la loro effettiva e provata efficacia e per la richiesta, rivoltami più volte da colleghe e insegnanti, di poterle reperire in qualche modo. Struttura del volume el primo capitolo vengono descritte le tappe fondamentali dello sviluppo comunicativo-linguistico e le componenti del linguaggio verbale. el secondo capitolo viene descritto in modo approfondito l aspetto fonetico del linguaggio verbale, sia in termini fisiologici che relativamente alle alterazioni che si possono manifestare, passando poi, nel terzo capitolo, a descrivere in modo specifico le modalità con cui tali problematiche possono essere trattate dal punto di vista logopedico. el quarto capitolo si introduce l idea di immagini articolatorie, descrivendo il razionale alla base della loro costruzione e gli ambiti in cui possono essere utilizzate. Seguono una presentazione globale delle varie parti operative del volume (con particolare riferimento ai soggetti e alle specifiche difficoltà a cui ogni gruppo di schede operative è rivolto, ai momenti e alle modalità di utilizzo) e le sette sezioni con i relativi materiali e schede. 8 ifficoltà di articolazione verbale
4 4 Le immagini articolatorie artendo dal presupposto che l impostazione dei fonemi avviene attraverso il supporto di vari strumenti e metodi, si è pensato di riunire le varie caratteristiche di ogni fonema in un unica immagine che serva da supporto all impostazione e alla concettualizzazione della postura articolatoria corretta, soprattutto in soggetti che non sanno ancora leggere. tal fine sono state preparate delle «immagini articolatorie», una per ogni fonema, in cui sono presenti: l atteggiamento degli organi articolatori (labbra, lingua, muscolatura mimica), rappresentato con l immagine di un volto che produce il fonema; il tratto sordo-sonoro, rappresentato colorando nei fonemi sonori la zona del collo che viene fatta toccare al bambino per apprezzare la vibrazione laringea; il tratto continuo, semicostrittivo o esplosivo, rappresentato associando: ai fonemi continui una lunga linea colorata di giallo, che il bambino deve percorrere con un dito durante la produzione del fonema; a quelli esplosivi un cerchio di colore verde, che il bambino tocca brevemente; a quelli semicostrittivi un cerchio verde seguito da una linea gialla più breve; in alcune tavole compaiono anche le dita che indicano o toccano gli organi articolatori, per ricordare le suddette tecniche utilizzate durante la fase di impostazione; la scheda del fonema è infine completata dal grafema corrispondente in stampatello maiuscolo (rosso per le vocali, blu per le consonanti, arancione per le difficoltà ortografiche). C
5 ateriale ella parte operativa del volume, si trovano i seguenti materiali. 1. «mmagini articolatorie versione grande», complete, dei singoli fonemi della lingua italiana: 5 tavole per le vocali e 19 per i fonemi consonantici. on sono presenti le varianti sonore di /s/ e /z/ e le variazioni aperta/chiusa di /e/ e /o/, in quanto non sempre distintive (nel senso che spesso vengono utilizzate in modo variabile a seconda dei dialetti); inoltre non esiste per esse una modalità di trascrizione ortografica che le differenzi dai corrispettivi /s/, /z/, /e/, /o/. Le immagini relative ai fonemi che corrispondono a difficoltà ortografiche sono accompagnate dalla trascrizione più utile alla produzione del fonema singolo; nelle sezioni successive si porrà poi l attenzione del bambino sulle variazioni da operare per trascrivere correttamente il fonema a seconda della vocale che segue. 2. «mmagini articolatorie versione piccola». 3. «Quaderno delle sillabe» in cui ogni consonante viene abbinata alle 5 vocali. 4. «mmagini articolatorie con grafema sul retro» in versione piccola. 5. «Lavagna a secco» per esercizi di composizione, scrittura e lettura di sillabe con il supporto di una tabella a doppio ingresso. 6. «Schede delle prime letture»: semplici sequenze di «immagini articolatorie» che corrispondono a parole monosillabiche o bisillabiche, associate al significato. 7. «Schede di classificazione delle parole» in base al suono iniziale. tilizzo del materiale Le «immagini articolatorie» possono essere utili come supporto al trattamento logopedico di bambini, non ancora in grado di leggere, che presentano difficoltà fonetiche primarie o secondarie. Risultano inoltre particolarmente utili nella valutazione delle capacità percettive dei bambini ipoacusici, nei quali è possibile con tale materiale testare la percezione dei singoli fonemi molto precocemente. seconda degli obiettivi previsti per il singolo bambino, le «immagini articolatorie» possono essere utilizzate anche per stimolare o migliorare le competenze relative alla letto-scrittura, ad esempio in vista dell ingresso alla scuola primaria. Relativamente ai materiali di ciascuna sezione, viene fornita nel paragrafo successivo una descrizione delle caratteristiche di ogni tipologia di schede, del tipo di situazioni o soggetti per cui può essere utile e vengono fatti alcuni esempi di attività. Trattandosi comunque di materiale abbastanza versatile, è possibile trovare altre modalità o scopi di utilizzo. Struttura del materiale e specificazioni szion 1: mmagini articolatorie versione grande ossono essere utilizzate con i bambini anche molto piccoli fin dalle prime fasi del trattamento logopedico, presentandole in contemporanea con l impostazione 36 ifficoltà di articolazione verbale
6 dei fonemi e facendone un utilizzo sistematico non appena il bambino dimostra interesse per esse (di solito dai mesi in poi). ossono servire per esercizi di produzione attiva di singoli fonemi, in cui il bambino non ricorre alla ripetizione, ma effettua una «lettura» autonoma dell immagine. sempio di attività: il fonema viene impostato allo specchio utilizzando le metodiche classiche (visualizzatori, gesti, ecc.), ma nello stesso tempo si presenta l immagine articolatoria facendo notare la corrispondenza. n seguito si mostra l immagine articolatoria e si chiede al bambino di evocare la corrispondente prassia fonetica. Queste immagini possono inoltre servire per esercizi di identificazione dei fonemi, per favorire la memorizzazione delle prassie. Gli esercizi di identificazione, se eseguiti a bocca schermata, sono utili per testare la percezione dei singoli fonemi nei bambini ipoacusici. sempio di attività: il bambino, su richiesta, deve individuare una delle immagini che ha davanti osservando l atteggiamento articolatorio della logopedista (se si punta a potenziare l aspetto gnosico-prassico) o ascoltando la richiesta effettuata a bocca schermata (se si lavora per valutare o stimolare la percezione uditiva). l numero e la tipologia delle immagini fra le quali il bambino deve scegliere varia in base agli obiettivi, solitamente si comincia con un numero ridotto di scelte (2-3), che poi viene gradualmente incrementato, e si propongono fonemi molto diversi dal punto di vista acustico/articolatorio, per poi arrivare a proposte di stimoli sempre più simili. an mano che il patrimonio fonetico si amplia, mettendo in sequenza due tavole si possono fare esercizi attivi di coarticolazione, con formazione di dittonghi e di sillabe dirette e inverse. Senza il supporto di tale materiale, con bambini non ancora in grado di leggere, esercizi di questo tipo si possono fare solo in modo passivo tramite ripetizione. n risultato secondario di tale proposta è che si comincia molto precocemente a stimolare la sintesi sillabica, che è uno dei presupposti metafonologici alla lettura, senza aggiungere la difficoltà di dover memorizzare i grafemi. szion 2: mmagini articolatorie versione piccola ermettono di effettuare gli stessi esercizi con bambini più grandi o in un momento successivo, quando il bambino ha già memorizzato le singole prassie e gli basta vedere complessivamente le caratteristiche articolatorie per evocare la produzione del fonema (essendo più piccole, un analisi visiva dettagliata è più difficile e per «leggerle» il bambino deve mettere in atto un riconoscimento globale, il che dovrebbe favorire il successivo processo di riconoscimento visivo dei grafemi e delle parole). szion 3: Quaderno delle sillabe iuta a eseguire in modo rapido e sistematico gli esercizi di coarticolazione e, allo stesso tempo, stimola a osservare la sistematicità della formazione delle sillabe e la capacità di sintesi sillabica, nonché a cimentarsi nella lettura di sillabe Le immagini articolatorie 37
7 composte solo da grafemi, avendo ben presente che la sequenza di due segni ha un preciso corrispettivo nell articolazione. szion 4: mmagini articolatorie con grafema sul retro ossono essere utili nel momento in cui si voglia favorire la memorizzazione dei grafemi o in casi in cui il bambino ha particolari difficoltà in tal senso (ad esempio nei bambini dislessici). n realtà, nel processo di apprendimento della lettura la memorizzazione dei grafemi presenta un livello di difficoltà molto inferiore rispetto all acquisizione di abilità di tipo metafonologico (sintesi e analisi della sillaba e della parola, classificazione delle parole in base ai suoni che la compongono, ecc.), ma ci possono essere casi in cui un training in tal senso è utile e necessario. n questi casi, grazie al tipo di schede qui presentato, è possibile effettuare esercizi di lettura o dettato di singoli grafemi, avendo a disposizione, nel caso di errore da parte del bambino, una verifica oggettiva. sempio di attività: il bambino deve leggere il grafema e poi viene girata la carta in modo che possa verificare la correttezza della lettura. szion 5: Lavagna a secco È utile per passare dai singoli grafemi alle sillabe, abbandonando gradualmente il supporto dell immagine. Tramite la tabella a doppio ingresso che costituisce la lavagna, il bambino verrà ulteriormente stimolato a concettualizzare il processo di formazione della sillaba, a comprenderne la sistematicità e a sviluppare la capacità di riflessione metafonologica. sempio di attività: esercizi di scrittura, ricerca e lettura di sillabe. szion 6: Schede delle prime letture er favorire precocemente una visione della lettura quale fonte di informazione, si dimostra al bambino come alcune sequenze di movimenti articolatori, e quindi di grafemi, corrispondono a stringhe che identificano dei significati a lui noti; in questo modo viene introdotta la lettura delle prime parole. szion 7: Schede di classificazione delle parole Servono per effettuare esercizi di abbinamento di parole (rappresentate con disegni) al fonema/grafema iniziale. L utilizzo delle immagini articolatorie rappresenta una semplificazione prima dell esecuzione degli stessi esercizi con i grafemi, ma anche nei casi in cui c è bisogno di un passaggio intermedio, prima di arrivare alla richiesta di analisi esclusivamente acustica («Quale di queste parole comincia con»), o nei casi in cui tale richiesta non è fattibile, ad esempio nei bambini ipoacusici. 38 ifficoltà di articolazione verbale
8 SZ 1 G RTCLTR VRS GR 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 43
9 SZ 1 G RTCLTR VRS GR C Z 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 59
10 SZ 2 G RTCLTR VRS CCL B T L 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 71
11 SZ 3 QR LL SLLB 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 79
12 SZ 4 G RTCLTR C GR SL RTR 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 107
13 SZ 4 G RTCLTR C GR SL RTR 2010 rickson 2010 rickson 2010 rickson 2010 rickson GL G C G G SC 2010 rickson 2010 rickson , R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson
14 SZ 5 LVG SCC B 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 111
15 SZ 6 SCH LL R LTTR 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 125
16 SZ 7 SCH CLSSCZ LL RL R B G V 2010, R. icastro, iffi coltà di articolazione verbale, Trento, rickson 135
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