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1 Lo 5 Diffusione : Pagina 20 : RIPENSARELA POTATURA perseguire le esigenze e gli equilibri della vite Inun mondo in continua evoluzione molto spesso le risposte a problematiche attuali s? ottengono esaminando presente e. passato? esattamente quel che è successo nel caso della potatura della vite. L osservazione attenta d? quel che avviene a seguito dell intervento umano che modella a suo piacimento il naturale sviluppo delle piante e nel nostro caso della vite ha permesso di individuare una serie di problematiche che influiscono sulla funzionalità performance e longevità delle piante stesse.la storia insegna che i vini migliori si ottengono dai vigneti più vecchi In. passato quando la viticoltura non era intensiva come al giorno d oggi era sovente trovare viti che contavano diverse decine di anni e questa loro caratteristica oltre al fascino paesaggistico culturale che emanava è il punto focale al quale vogliamo ritornare di MARCO SIMONIT - Preparatori d uva I2a vite originariamente una liana fig.i nella sua progenitrice V?tis vinifera sylvestr?s trova tutte le caratteristiche e le peculiarità di questa modalità di crescita che molto spesso vengono ignorate. sviluppo ramificato che port? i primi viticoltori a ideare la viticoltura arborata di tipo promiscuo ( fig.2 ) la grande capacità di produrre nuovi tessuti e la spiccata acrotonia (i germogli sulla cima del tralcio si sviluppano più di quelli alla base da tutti conosciuta come tendenza a " scappare sono caratteri " fondamentali ) che devono essere sfruttati dal domesticatore al fine di creare una pianta ramificata sana dal sistema vascolare integro e dall apparato radicale ottimale ( esempi di domesticazioni ramificate. figg 3-4 ). Il viticoltore medio elimina dall 80 al 90%% del durante l annata con conseguente sviluppo di gemme latenti e polloni.tutto questo porta a un enorme spreco di riserve nonché alla necessità con una gestione inadeguata delle prime fasi di sviluppo della pianta di ricorrere ad importanti tagli di ritorno già attorno ai 5-6 anni di. età ( fig ) o di tentare di formare un centro vegetativo ( testa di salice stabile nello spazio sia nelle forme di ) allevamento a taglio lungo che in quelle a taglio corto Quest. ultima pratica benché divenuta normalità a causa della mancata capacità della vite di cicatrizzare le ferite su legni con più di due anni porta alla creazione di importanti e negativi coni di disseccamento che si approfondiscono nei tessuti vascolari provocando gravi danni alla loro funzionalità.( ) 1 / 8 PREPARATORI DUVA

2 il 12 <>-> 13 evitare devastanti In Se Diffusione : Pagina 21 : prima citati portano a una grave efficienza nel trasporto idrico e alla necessità per la pianta di riorganizzare i flussi con la comparsa di alterazioni al sistema vascolare ( tille e disseccamenti ) che spesso sono preda di funghi del legno come eutipiosi mal dell esca e altri ( fig. 9 ). Altro importante punto focale riguarda il rispetto delle corone. A differenza degli alberi la vite non chiude le ferite di potatura con un callo di cicatrizzazione.la vite chiude solo i tagli su legno giovane di 1 o 2 anni di età se eseguiti nel rispetto delle gemme di corona.. ( fig ) La peculiarità di queste gemme è di essere composte da un tessuto fortemente plastico :il tessuto meristematico. Le cellule appartenenti a tale tessuto sono in grado di dividersi per mitosi dando origine a nuove cellule : proprietà estremamente interessante quando parliamo di cicatrizzazione. Effettuando correttamente i tagli la capacità di cicatrizzazione delle corone è sfruttata al massimo e sarà quindi più facile per la pianta chiudere le ferite (. fig ). Nel caso in cui i tagli siano eccessivamente incavati asportando le gemme della corona non vi sarà alcuna possibilità di creare tessuti in grado di rimarginare le ferite. Il principio cardine è dunque rappresentato dall tagli su legno con più di due anni di età. Nuovi impianti : ragionare la distanza tra i ceppi Alcune manifestazioni di sofferenza spesso sfociate in questi anni in morti improvvise di viti anche di giovane età hanno messo in evidenza l inadeguatezza degli impianti troppo fitti. particolare l eccessiva riduzione della distanza tra le piante sulla fila ha obbligato il comune potatore a effettuare grossi tagli di ritorno per mantenere la pianta nello spazio sin troppo angusto che le era stato assegnato in fase di progettazione dell impianto. Inoltre in queste situazioni l apparato radicale si sviluppa molto meno per la concorrenza dell apparato vegetativo e delle radici delle piante vicine. il trasporto dell acqua nei periodi siccitosi non è adeguato ai fabbisogni la modificazione del rapporto tra pressione radicale e conduttanza idraulica dei fusti tronchi ( ) pu? provocare gravi fenomeni di cavitazione ed embolia dei vasi che portano a necrosi di parti importanti di xilema. Dunque l apparato radicale va potenziato per sopperire a periodi di siccità prolungati vanno salvaguardati i fusti le.branche e tutte le parti legnose in modo da mantenere integri ed efficienti i vasi di trasporto. L osservazione delle piante lo studio delle loro reazioni le prove pratiche e le sperimentazioni consentono di affermare che è necessario rivedere sesti impianto della vite e gli interventi d? potatura invernale ed estiva Ilgiusto taglio :tenere conto della ramificazione Tutti questi elementi e condizioni devono invece portarci ad assecondare la naturale tendenza di crescita della vite alla sua attitudine alla ramificazione che se negata impedisce alla pianta di vivere a lungo evitando tagli di grandi dimensioni sfruttando sesti più larghi ( soprattutto sulla fila ) anche a vantaggio di un potenziamento dell apparato radicale Questo. nuovo approccio permette alla pianta di generare una struttura crescente che caratterizzerà la forma di allevamento. Inparticolare su cordone speronato. ( fig ) si svilupperà un fusto permanente verticale un cordone orizzontale e varie ramificazioni in funzione del numero dei punti vegetativi collettori secondari ( ). Questi collettori si accrescono verso l alto in maniera controllata. Su Guyot avendo come limite superiore il filo di piegatura si dovrà sviluppare una struttura parallela al filo stesso che assumerà una forma caratteristica simile a una T dovuta alla ramificazionedel fusto in due direzioni opposte e orizzontali fig.14 Questi sono solo due esempi presi da un ampio panorama : questa modalità di lettura della gestione viticola pu? e dovrebbe essere applicata a tutte le forme di allevamento in uso. Sezionando i tronchi di vite ci si rende conto degli effetti che possono avere tagli fatti bene ( fig ) oppure dei effetti dei tagli impropri con conseguenti parti ormai seccate fig.20 2 / 8 PREPARATORI DUVA

3 modificando percorrerlo e acqua Se Tale obiettivo Diffusione : Pagina 23 : Quantodescritto è assolutamente da non confondere con quanto chiamato " testa di salice che si caratterizza per " un centro gemmario posto nel caso delle forme a taglio lungo all apice del fusto. ( fig 17 ) mentre nelle forme a taglio corto in corrispondenza dei punti vegetativi.. ( fig 18 ) A causa dell accumulo di cicatrici il viticoltore è costretto a scegliere germogli sempre più bassi con conseguente indebolimento della testa / punto vegetativo con progressiva chiusura dei flussi linfatici ( fig ).La spiegazione di un evoluzione così tragica è da ricercarsi nel ruolo dei famosi coni di disseccamento :porzioni di legno seèco che si espandono al di sotto dei tagli effettuati e che hanno una profondità e diffusione direttamente proporzionale al diametro e all età del legno tagliato. Questo ci permette di introdur reun altra problematica sulla quale riflettere e sulla quale è necessario fare luce : i tagli incrociati. Così facendo i coni di disseccamento assumono orientamenti differenti all interno della pianta di conseguenza il normale andamento della linfa che è costretta a seguire un percorso tortuoso (. fig 21 ). Questa situazione non si presenta quando il potatore ese guei tagli sempre nella stessa direzione ad esempio dall alto verso il basso. ( figg 22 e 23 ). In questo secondo caso si avrà sempre una certa ostruzione dei vasi ma questa sarà posizionata su un solo versante e comprometterà decisamente di meno il passaggio della linfa. La complessità di questo quadro è facilmente comprensibile se si immagina il sistema linfatico come un tubo idraulico e ilcono di disseccamento come un incrostazione di calcare all interno del tubo. l incrostazione è presente su tutti i versanti del tubo l acqua ( la linfa nel caso della pianta ) difficilmente riuscirà a sarà anche più facile che prima o poi si chiuda del tutto. Se invece il calcare rimane raccolto tutto su un solo versante l sarà più agevolata nel suo scorrimento. Alivello pratico l intero discorso si traduce nell avere l accortezza di operare le ferite solo sulla parte superiore del legno così da non intaccare la portata del flusso linfatico. Un sistema di trasporto efficiente si manifesta esteriormente in termini di equilibrio della pianta e più in generale del vigneto da sempre ricercato come garanzia per una produzione di qualità. L espressione vegetoproduttiva di una pianta con un sistema di trasporto integro è più uniforme di quella di una pianta con una condizione compromessa.questa omogeneità è riconoscibile su fasi fenologiche ( germogliamento maturazione lignificazione ) e fertilità. Negli impianti in produzione la potatura deve tornare a essere lo strumento più efficace per dare equilibrio vegetoproduttivo alla vite attraverso due azioni combinate :una in vernalee una primaverile. La prima deve essere caratterizzata da tagli fatti su legno di 1 o 2 anni capaci dichiudere le ferite con la produzione di sostanze pectiche prodotte dalle cellule attorno al taglio la seconda deve preparare la pianta alla successiva potatura invernale. Gli interventi primaverili infatti intesi come spollonatura scacchiatura e soprattutto scelta e diradamento dei germogli sono strettamente correlati alla potatura secca e hanno lo scopo principale di regolare l equilibrio vegeto produttivo delle piante. Inoltre con la scelta dei germogli si stimola la pianta a vegetare nei punti ideali al mantenimento della corretta forma di allevamento nel rispetto della ramificazio ne.con le operazioni a verde vengono eliminati tutti quei germogli presenti sul tronco e sulle branche i germogli doppi o quelli troppo affastellati presenti sul tralcio con l di ridurre la.densità di vegetazione migliorando il microclima all interno della parete fogliare favorendo così la sanità e la qualità dei grappoli. Devono invece essere assolutamente preservati i germogli degli speroni o quelli inseriti su legno vecchio a patto che siano nella giusta posizione a garanzia del mantenimento dei flussi linfatici. posizione varia in funzione della forma di allevamento. 3 / 8 PREPARATORI DUVA

4 Per Diffusione : Pagina 25 : ILVALORE DEL LAVORO MANUALE E DELLA FORMAZIONE Larazionalizzazione del lavoro manuale perfettamente integrata con le esigenze di meccanizzazione ha permesso inoltre di raggiungere altri importanti risultati Grazie. ai dati forniti da alcune aziende che da anni adottano il metodo si è potuto verificare : la riduzione del 25-30%% dei tempi necessari a effettuare potatura e stralcio con conseguente riduzione dei costi di tali operazioni ; la riduzione della sintomatologia di malattie del legno ; riduzione delle fallanze ( vedi box qui a fianco ) ; aumento della produttività dei vigneti legato alla maggiore omogeneità di crescita dei germogli alla costanza della fertilità delle gemme e dei pesi medi dei grappoli ; maggiore omogeneità della maturazione delle uve ; maggiori probabilità di avere piante più longeve. Risulta fondamentale formare il personale aziendale con metodi semplici e pratici alla corretta potatura di allevamento e di produzione dei vari sistemi di coltivazione della vite. fare questo è indispensabile un approccio pragmatico che preveda una formazione teorica seguita dal lavoro in vigna e riferito sia alla potatura secca sia alla scelta germogli partenti in primavera. Dalle nostre esperienze riteniamo che per ottenere un buon risultato in termini di qualità del lavoro ed efficacia di esecuzione siano necessari almeno 3 anni di tutoraggio nell applicazione del metodo. FIGURA I. La vite non potata si comporta come una liana FIGURA 2.Vite abbinata a un albero ESEMPIDI DOMESTICAZIONI RAMIFICATE FIGURA 3. Doppio capovolto del Chianti FIGURA 4. Pergola della Valpolicella 4 / 8 PREPARATORI DUVA

5 Marco Sezione? Diffusione : Pagina 20 : ILMETODO SIMONIT Sr SIRCH Preparatori d uva ruppo di lavoro dei Preparatori d entro Simonit uva. FIGURA 6. di pianta con. taglio sul legno vecchio evidente il grosso cono di disseccamento FIGURA 5. Taglio di ritorno su legno di 5 FIGURA 7. Tagli su testa di salice 5 / 8 PREPARATORI DUVA

6 Cordone Diffusione : Pagina 21 : del-- FIGURA 10. Bisogna garantire la continuità dei flussi linfatici FIGURA 8. Coni di disseccamento a seguito di tagli su testa di salice FIGURA 15 Sezione. di Guyot ramificato con legno ben conservato. etccao ( 4.2 A04 p ent b a 31-Ers110 «Vero FIGURA 11. Tagli su legno di 1 o 2 anni FIGURA 16. : speronato sezione di punto vegetativo ramificato con legno ben conservato FIGURA 12. Tagli ben fatti su legno di 1-2 anni favoriscono la cicatrizzazione TAGLIC& 551 E ItictOciA-Ti FIGURA 13. Cordone speronato ramificato di 30 anni di età FIGURA 14. Guyot ramificato a T di 15 anni di età FIGURA 9. Grossi tagli provocano disseccamenti e interruzione dei flussi linfatici 6 / 8 PREPARATORI DUVA

7 . Diffusione : Pagina 22 : FIGURA 17. Testa di salice su Guyot ( taglio lungo ) FIGURA 18. Testa di salice su punti vegetativi mal gestiti di cordone speronato FIGURA 19. Testa di salice FIGURA 20. Sezione di testa di salice : gran parte del legno è ormai compromessa linfa POTATURA NON CORRETTA conidi diseccamento linfa NO Si 0.40w b S atti FIGURA 21. Garantire e favorire i flussi di linfa 7 / 8 PREPARATORI DUVA

8 Diffusione : Pagina 23 : POTATURA IDEALE linfa conidi diseccamento linfa SI b YAlit FIGURA 22. Tagli posizionati sempre verso l alto FIGURA 23. Potatura corretta con tagli verso l alto 8 / 8 PREPARATORI DUVA

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