Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio
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- Marianna Maddalena Catalano
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1 Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Corso di metodi e tecniche del Servizio Sociale 2 Docente: Teresa Bertotti [teresa.bertotti@unimib.it] Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio aprile
2 Lavorare insieme - lavoro di/in rete È una condizione necessaria per la sostenibilità dei servizi e del welfare Connessa alla specializzazione, allo sviluppo delle concezione di welfare locale e comunitario, all aumento dei problemi e la parallela riduzione delle risorse Soggetti differenti sono chiamati a costruire obiettivi comuni >> generare risorse Per risolvere i problemi non basta un solo servizio 2
3 Tra servizi Con gli utenti Con la comunità Lavorare insieme Secondo i principi del servizio sociale: unitarietà - globalità e unicità della persona 3
4 Lavorare in rete : È considerato una buona prassi, specialmente nei casi complessi Aiuta a prevenire rischi di frammentare gli interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie ad esportare il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti e la costruzione di senso Talvolta aiuta a sostenere gli aspetti emotivi e a usarli come indicatori significativi 4
5 Diversi tipi di lavoro con la rete professionale Tra professionisti diversi nella stessa èquipe Tra professionisti diversi di diversi servizi Tra stessi professionisti di servizi diversi Nel gergo: Per èquipe si intende il gruppo di operatori che lavorano nello stesso servizio Per rete si intende un equipe temporanea 5
6 Sul caso di sistema Per progetti (partenariato) Le unità di valutazione multidimensionale 6
7 Diversi tipi di interazione Secondo De Robertis*: Il collegamento La concertazione Il lavoro d èquipe La consulenza Bertotti** Delega: fai tu Collaborazione: facciamo insieme Consulenza: dammi un consiglio su come fare * Metodologia dell intervento nel lavoro sociale (1986) - pp ** Bertotti - Gabbana (1993) - l intervento del CBM e la comunitò di tipo famigliare. In Campani (a cura di) Maltrattamento all infanzia, 7
8 Il lavoro in rete tra servizi non è dato - richiede uno specifico impegno - prevede l individuazione di obiettivi che ne definiscano almeno in parte gli scopi - Prevede un attenzione alla condivisione degli obiettivi e all individuazione dell oggetto comune - vuol dire costruire un sistema sufficientemente integrato di intervento 8
9 Un èquipe temporanea Nella maggior parte dei casi si tratta di costruire un équipe di lavoro temporanea, sul caso L unico collante dell èquipe temporanea è il comune interesse all intervento sul caso È cruciale la capacità di costruire obiettivi comuni e condivisi Questi rappresentano la ragione per cui l èquipe temporanea esiste C è uno scopo generale del lavoro di ognuno, che permette una ricomposizione: la costruzione di percorsi di benessere per le persone Nelle diverse fasi dell intervento gli attori di questa èquipe possono essere diversi 9
10 Lavorare in rete: conoscere insieme Il processo di conoscenza (analisi della situazione, definizione del problema, individuazione delle strategie per affrontarlo) si realizza in base cornici cognitive in cui confluiscono diversi tipi di conoscenza (affettivo, valoriale, esperienziale, teorico, normativo) La conoscenza è soggettiva e parziale Diversi operatori e diversi servizi mettono in campo conoscenze differenziate Il processo di conoscenza e attribuzione di significati si compone anche nella relazione con l altro Va tenuta sotto controllo la spinta al fare 10
11 I servizi sono luoghi di lettura del bisogno sociale (rappresentazione e definizione del problema, messa a fuoco delle cause, individuazione dell intervento Tendenza al fare e i rischi di frammentazione degli interventi Lo sforzo nella costruzione di una definizione comune del problema 11
12 Confrontare i diversi punti di vista in merito al problema il problema di cui ci si occupa insieme: cosa vedo? È un problema anche per me/l altro? Come lo vedo/vede? Qual è il contributo che posso dare? Cosa penso di poter fare e di non poter fare? Diverse punteggiature (la mappa relazionale attorno al problema) Diverse idee sul progetto di intervento Problem setting.. prima del problem solving 12
13 Le differenze rappresentano vincoli e risorse Ogni operatore ha una propria rappresentazione di sé, del suo ruolo e dei suoi compiti Altrettanto ha una rappresentazione dei ruoli e dei compiti degli altri 13
14 Nel lavoro di rete possono emergere - contrapposizioni e conflitti: - Rivalità e aggressività - Gestione di rapporti di forza e mancato rispetto - Frammentazione - Mancata convergenza 14
15 Fare attenzione a: Assumere posizioni di contrapposizione Stare su una visione stereotipata dell altro Utilizzare domande di routine e non dare informazioni significative pontificare anziché lanciare dei ponti Perdere di vista l oggetto di lavoro e concentrarsi sui conflitti interpersonali 15
16 Essere consapevoli delle proprie identificazioni e dei propri filtri conoscitivi E della parzialità della conoscenza Allentare i propri attaccamenti Argomentare -saper stare nella diversità Se l altro dice una cosa che non condivido prima di giudicarla devo cercare di comprenderla. Pensare che l altro abbia delle buone ragioni che non sono chiare (M. Sclavi, arte di ascoltare e mondi possibili) 16
17 Il prodotto del lavoro di rete non sarà quello pensato da uno degli operatori o servizi ma quello realizzato sulla base della trama delle relazioni e risorse esistenti sia tra i servizi tra loro, sia tra servizi e gli utenti. 17
18 Strategie del lavoro in rete mettere in campo un organizzazione temporanea Fatica che va riconosciuta individuare un facilitatore - garante individuare tempi e modi di alcuni scambi Il lavoro in rete prevede una paritarietà dei punti di vista Produce una rielaborazione dei nodi problematici emersi 18
19 Costruire contesti collaborativi Gruppo come sistema, arbitrarietà dei confini Territorialità e pluriappartenenza Aspetti: disposizione spaziale, comunicazione non verbale, contenuto e relazione, diverse punteggiature degli eventi; simmetria e complementarietà Quattro dimensioni: reale Sociale Rappresentata Interna (Campanini, 2002 cap 3) 19
20 Elementi che proteggono il lavoro di rete Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con diverse specificità Sostenere le relazioni che funzionano esplicitare i punti di vista Condividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisi Costruire un senso comune Riconoscere e valorizzare l interdipendenza 20
21 Punti di attenzione: Quali sono gli attori della rete? Chi ha il compito di costruirla e manutenerla? Protocolli - prassi Individuazione e utilità del tutore del processo d intervento La partecipazione alla rete/èquipe non può essere obbligatoria Attenzione ai significati attribuiti Favorire il riconoscimento di ognuno Tollerare incertezze - essere solidali Condividere assunzione di decisioni rischiose 21
22 I fattori critici I conflitti di potere Le diffidenze reciproche L incomunicabilità L autoreferenzialità Burocratizzazione Considerare gli altri solo esecutori 22
23 atti del lavoro interprofessionale L invio La riunione La relazione scritta 23
24 L invio Uno snodo cruciale nella costruzione di una buona collaborazione e un buon intervento
25 Punti di attenzione nell invio Presentarsi Esplicitare la richiesta, le proprie idee/aspettative Ri - conoscere il contesto dell altro, informarsi sulle prassi esistenti Ascoltare e comprendere il punto di vista dell altro operatore Valutare il problema e se si tratterà di una presa in carico congiunta o un passaggio Condividere problemi prima delle soluzioni Riepilogare gli accordi Concordare il messaggio da dare all utente Non burocratizzare i passaggi, salvo necessità 25
26 I vissuti reciproci e le preoccupazioni.. Me lo scarica non mi dice più niente Mi sfrutta Sarò in grado di rispondere alle aspettative? Si troverà bene? 26
27 Chi ne parla nella manualistica del servizio sociale. Campanini A. (2002) L intervento sistemico. Cp e F. Ferrario (1 ed 1992) Il lavoro di rete nel servizio sociale. cap 6 Bartolomei Passera (2005) L assistente sociale. cap 3, pezzetto sul lavoro di rete (solo un cenno) Zini M. T. Miodini S., Il gruppo. Strumento di intervento nel lavoro sociale cap 4 (1999) De Robertis C. ( ed) Metodologia dell intervento nel lavoro sociale. cap 9 Del Rio, Luppi (2010)Gruppo e relazione di aiuto cap II
28 Altri riferimenti Camarlinghi, D angella (2009) a cura di - Lavorare insieme tra operatori sociali. Geki di animazione sociale 28
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