Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio"

Transcript

1 Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Corso di metodi e tecniche del Servizio Sociale 2 Docente: Teresa Bertotti [teresa.bertotti@unimib.it] Il lavoro con la rete professionale l èquipe temporanea e l invio aprile

2 Lavorare insieme - lavoro di/in rete È una condizione necessaria per la sostenibilità dei servizi e del welfare Connessa alla specializzazione, allo sviluppo delle concezione di welfare locale e comunitario, all aumento dei problemi e la parallela riduzione delle risorse Soggetti differenti sono chiamati a costruire obiettivi comuni >> generare risorse Per risolvere i problemi non basta un solo servizio 2

3 Tra servizi Con gli utenti Con la comunità Lavorare insieme Secondo i principi del servizio sociale: unitarietà - globalità e unicità della persona 3

4 Lavorare in rete : È considerato una buona prassi, specialmente nei casi complessi Aiuta a prevenire rischi di frammentare gli interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie ad esportare il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti e la costruzione di senso Talvolta aiuta a sostenere gli aspetti emotivi e a usarli come indicatori significativi 4

5 Diversi tipi di lavoro con la rete professionale Tra professionisti diversi nella stessa èquipe Tra professionisti diversi di diversi servizi Tra stessi professionisti di servizi diversi Nel gergo: Per èquipe si intende il gruppo di operatori che lavorano nello stesso servizio Per rete si intende un equipe temporanea 5

6 Sul caso di sistema Per progetti (partenariato) Le unità di valutazione multidimensionale 6

7 Diversi tipi di interazione Secondo De Robertis*: Il collegamento La concertazione Il lavoro d èquipe La consulenza Bertotti** Delega: fai tu Collaborazione: facciamo insieme Consulenza: dammi un consiglio su come fare * Metodologia dell intervento nel lavoro sociale (1986) - pp ** Bertotti - Gabbana (1993) - l intervento del CBM e la comunitò di tipo famigliare. In Campani (a cura di) Maltrattamento all infanzia, 7

8 Il lavoro in rete tra servizi non è dato - richiede uno specifico impegno - prevede l individuazione di obiettivi che ne definiscano almeno in parte gli scopi - Prevede un attenzione alla condivisione degli obiettivi e all individuazione dell oggetto comune - vuol dire costruire un sistema sufficientemente integrato di intervento 8

9 Un èquipe temporanea Nella maggior parte dei casi si tratta di costruire un équipe di lavoro temporanea, sul caso L unico collante dell èquipe temporanea è il comune interesse all intervento sul caso È cruciale la capacità di costruire obiettivi comuni e condivisi Questi rappresentano la ragione per cui l èquipe temporanea esiste C è uno scopo generale del lavoro di ognuno, che permette una ricomposizione: la costruzione di percorsi di benessere per le persone Nelle diverse fasi dell intervento gli attori di questa èquipe possono essere diversi 9

10 Lavorare in rete: conoscere insieme Il processo di conoscenza (analisi della situazione, definizione del problema, individuazione delle strategie per affrontarlo) si realizza in base cornici cognitive in cui confluiscono diversi tipi di conoscenza (affettivo, valoriale, esperienziale, teorico, normativo) La conoscenza è soggettiva e parziale Diversi operatori e diversi servizi mettono in campo conoscenze differenziate Il processo di conoscenza e attribuzione di significati si compone anche nella relazione con l altro Va tenuta sotto controllo la spinta al fare 10

11 I servizi sono luoghi di lettura del bisogno sociale (rappresentazione e definizione del problema, messa a fuoco delle cause, individuazione dell intervento Tendenza al fare e i rischi di frammentazione degli interventi Lo sforzo nella costruzione di una definizione comune del problema 11

12 Confrontare i diversi punti di vista in merito al problema il problema di cui ci si occupa insieme: cosa vedo? È un problema anche per me/l altro? Come lo vedo/vede? Qual è il contributo che posso dare? Cosa penso di poter fare e di non poter fare? Diverse punteggiature (la mappa relazionale attorno al problema) Diverse idee sul progetto di intervento Problem setting.. prima del problem solving 12

13 Le differenze rappresentano vincoli e risorse Ogni operatore ha una propria rappresentazione di sé, del suo ruolo e dei suoi compiti Altrettanto ha una rappresentazione dei ruoli e dei compiti degli altri 13

14 Nel lavoro di rete possono emergere - contrapposizioni e conflitti: - Rivalità e aggressività - Gestione di rapporti di forza e mancato rispetto - Frammentazione - Mancata convergenza 14

15 Fare attenzione a: Assumere posizioni di contrapposizione Stare su una visione stereotipata dell altro Utilizzare domande di routine e non dare informazioni significative pontificare anziché lanciare dei ponti Perdere di vista l oggetto di lavoro e concentrarsi sui conflitti interpersonali 15

16 Essere consapevoli delle proprie identificazioni e dei propri filtri conoscitivi E della parzialità della conoscenza Allentare i propri attaccamenti Argomentare -saper stare nella diversità Se l altro dice una cosa che non condivido prima di giudicarla devo cercare di comprenderla. Pensare che l altro abbia delle buone ragioni che non sono chiare (M. Sclavi, arte di ascoltare e mondi possibili) 16

17 Il prodotto del lavoro di rete non sarà quello pensato da uno degli operatori o servizi ma quello realizzato sulla base della trama delle relazioni e risorse esistenti sia tra i servizi tra loro, sia tra servizi e gli utenti. 17

18 Strategie del lavoro in rete mettere in campo un organizzazione temporanea Fatica che va riconosciuta individuare un facilitatore - garante individuare tempi e modi di alcuni scambi Il lavoro in rete prevede una paritarietà dei punti di vista Produce una rielaborazione dei nodi problematici emersi 18

19 Costruire contesti collaborativi Gruppo come sistema, arbitrarietà dei confini Territorialità e pluriappartenenza Aspetti: disposizione spaziale, comunicazione non verbale, contenuto e relazione, diverse punteggiature degli eventi; simmetria e complementarietà Quattro dimensioni: reale Sociale Rappresentata Interna (Campanini, 2002 cap 3) 19

20 Elementi che proteggono il lavoro di rete Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con diverse specificità Sostenere le relazioni che funzionano esplicitare i punti di vista Condividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisi Costruire un senso comune Riconoscere e valorizzare l interdipendenza 20

21 Punti di attenzione: Quali sono gli attori della rete? Chi ha il compito di costruirla e manutenerla? Protocolli - prassi Individuazione e utilità del tutore del processo d intervento La partecipazione alla rete/èquipe non può essere obbligatoria Attenzione ai significati attribuiti Favorire il riconoscimento di ognuno Tollerare incertezze - essere solidali Condividere assunzione di decisioni rischiose 21

22 I fattori critici I conflitti di potere Le diffidenze reciproche L incomunicabilità L autoreferenzialità Burocratizzazione Considerare gli altri solo esecutori 22

23 atti del lavoro interprofessionale L invio La riunione La relazione scritta 23

24 L invio Uno snodo cruciale nella costruzione di una buona collaborazione e un buon intervento

25 Punti di attenzione nell invio Presentarsi Esplicitare la richiesta, le proprie idee/aspettative Ri - conoscere il contesto dell altro, informarsi sulle prassi esistenti Ascoltare e comprendere il punto di vista dell altro operatore Valutare il problema e se si tratterà di una presa in carico congiunta o un passaggio Condividere problemi prima delle soluzioni Riepilogare gli accordi Concordare il messaggio da dare all utente Non burocratizzare i passaggi, salvo necessità 25

26 I vissuti reciproci e le preoccupazioni.. Me lo scarica non mi dice più niente Mi sfrutta Sarò in grado di rispondere alle aspettative? Si troverà bene? 26

27 Chi ne parla nella manualistica del servizio sociale. Campanini A. (2002) L intervento sistemico. Cp e F. Ferrario (1 ed 1992) Il lavoro di rete nel servizio sociale. cap 6 Bartolomei Passera (2005) L assistente sociale. cap 3, pezzetto sul lavoro di rete (solo un cenno) Zini M. T. Miodini S., Il gruppo. Strumento di intervento nel lavoro sociale cap 4 (1999) De Robertis C. ( ed) Metodologia dell intervento nel lavoro sociale. cap 9 Del Rio, Luppi (2010)Gruppo e relazione di aiuto cap II

28 Altri riferimenti Camarlinghi, D angella (2009) a cura di - Lavorare insieme tra operatori sociali. Geki di animazione sociale 28

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso

Dettagli

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola, Servizi Sociali, Centro Specialistico Il Faro e Autorità Giudiziaria Sara Giacopuzzi, assistente sociale de

Dettagli

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra Essere in rete Lavorare in rete Fare lavoro di rete Il lavoro di rete è costituito

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania

Dettagli

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER L ALLINEAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALISTICA IN AMBITO SOCIALE 1 Associazione della Organizzazione di Volontariato Obiettivo dell azione Lo scopo delle presenti indicazioni,

Dettagli

Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione

Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Istituto Comprensivo "Anna Frank" 20099 Sesto San Giovanni (MI) Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Modulo 2: PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica

Dettagli

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II ELEMENTI DI SOCIOLOGIA II Funzioni della sociologia in generale e per gli AS COSA VUOL DIRE PENSARE SOCIOLOGICO a) Non ci sono solo individui, c è la società b) Esistono le istituzioni, le norme c) Apparteniamo

Dettagli

Quali competenze per lo psicologo scolastico?

Quali competenze per lo psicologo scolastico? Quali competenze per lo psicologo scolastico? Livia Botta Agenzia Scuola Seminario LA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN LIGURIA promosso dall Ordine degli Psicologi della Liguria Genova 18 ottobre 2008 Gli psicologi

Dettagli

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI LE EMOZIONI IN GIOCO La relazione professionale LA RELAZIONE PROFESSIONALE Non vediamo le relazioni

Dettagli

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI Un offerta formativa gratuita rivolta a docenti di ogni ordine e grado di Milano e provincia Comunità Nuova Onlus Tel. 02.48303318 Fax 02.48302707 Sede legale e amministrativa:

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

Conflitto e conflittualità Tavolo 2

Conflitto e conflittualità Tavolo 2 Seminario di aggiornamento: Buone prassi nella collaborazione tra magistrati, avvocati e mediatori familiari: un approfondimento condiviso 19 Giugno 2017 ore 9.-13, sala Gualdoni, Tribunale Milano Sintesi

Dettagli

IL SE E L ALTRO (STORIA)

IL SE E L ALTRO (STORIA) IL SE E L ALTRO (STORIA) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE FONTI DI LEGITTIMAZIONE: - RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO 18/12/2006 - INDICAZIONI NAZIONALI PER

Dettagli

SCUOLA e TERRITORIO. * le possibilità della scuola. * promuovere il protagonismo degli insegnanti e dei ragazzi. - Daria Quatrida - 12/08/05 1

SCUOLA e TERRITORIO. * le possibilità della scuola. * promuovere il protagonismo degli insegnanti e dei ragazzi. - Daria Quatrida - 12/08/05 1 SCUOLA e TERRITORIO * le possibilità della scuola * promuovere il protagonismo degli insegnanti e dei ragazzi - Daria Quatrida - 12/08/05 1 Parlare di SCUOLA come SOGGETTO ATTIVO e PROTAGONISTA del TERRITORIO

Dettagli

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari ALLEGATO 7 [S1.5] MEDIATORE INTERCULTURALE Descrizione sintetica: Il Mediatore interculturale svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando

Dettagli

Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del

Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Università per Stranieri D. Alighieri Facoltà di Scienze della Società e della Formazione d Area Mediterranea Insegnamento Metodi e Tecniche del Servizio Sociale Docente: Prof. Dr. A. ANTONUCCIO Modello

Dettagli

Allegato 1- Format per la presentazione di nuovo Profilo/Obiettivo da inserire nel Repertorio

Allegato 1- Format per la presentazione di nuovo Profilo/Obiettivo da inserire nel Repertorio Denominazione Profilo/Obiettivo MEDIATORE INTERCULTURALE Indirizzi del Profilo (se previsti) Professioni NUP/ISTAT correlate [primo indirizzo] [altro indirizzo] 3.4.5.2.0 Tecnici del reinserimento e dell

Dettagli

Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità

Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità Progettare nel sociale senso, vincoli e possibilità laboratorio centri antiviolenza rete D.i.Re Grazia Gacci Venezia 26 maggio 2016 1 Il «mondo» in cui viviamo è cambiato La crisi economica, politica,

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

Scheda di autoriflessione del docente

Scheda di autoriflessione del docente Scheda di autoriflessione del docente Presentazione L autoriflessività del docente è intesa sia come acquisizione di consapevolezza dei propri processi conoscitivi e delle relative strategie che mette

Dettagli

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani

IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI a cura di Carlo Bassignani LE 3 FASI DELL ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA \ PRONTO INTERVENTO SECONDA ACCOGIENZA

Dettagli

Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO

Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO Scuola elementare G. Rodari RAPAGNANO CLASSI QUARTE A/B DOCENTI: Teresa Catalini Simona Scriboni Laura Palmieri TITOLO UNITA : vivere insieme (Risolvere Problemi) L Unita Didattica ha lo scopo di perfezionare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE UNICA DI MATERIA

PROGRAMMAZIONE UNICA DI MATERIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.P.S.I.A. INVERUNO Via G. Marcora,109 20010 INVERUNO (MI) C. F. 93018890157 - c.c.postale n. 24295248 - cod. mec. MIIS016005 + 39 02 97288182 + 39 02 97285314 fax + 39

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTAZIONE a.s. 2014/15 Scuola Istituto Comprensivo di Gorle SCUOLA PRIMARIA Progetto

SCHEDA DI PROGETTAZIONE a.s. 2014/15 Scuola Istituto Comprensivo di Gorle SCUOLA PRIMARIA Progetto MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE DELLA LOMBARDIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI GORLE Via Libertà 1 24020 GORLE (BG) C.F.: 95118650167 C.M.: BGIC85000T 035.662548

Dettagli

Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio

Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-006 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di orientamento

Dettagli

Vivere nella quotidianità: come?

Vivere nella quotidianità: come? Diapositiva 1 Vivere nella quotidianità: famiglia, progetto, sostegno come? 1 Scuola di formazione regionale Dott. Emanuele Tresoldi 24 febbraio 2010 Diapositiva 2 - Come vivere la relazione di aiuto nella

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto

Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto I ruoli, i compiti e le funzioni definiti nel tempo dall azione sociale Dott.ssa Elisa Bedin 1 Sistema di referral regionale specialistico

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Compito-prodotto STARE BENE A SCUOLA ELABORAZIONE DI UN GALATEO SCOLASTICO Competenze mirate Comuni/cittadinanza Competenze chiave europee: - COMUNICAZIONE NELLA LINGUA

Dettagli

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità a.s.2017/2018 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

Fondazione Angelo Custode Onlus. Progetto TIME OUT

Fondazione Angelo Custode Onlus. Progetto TIME OUT I.S.I.S. Maria Grazia Mamoli Fondazione Angelo Custode Onlus Opera Diocesana Patronato San Vincenzo Progetto TIME OUT Ferma il gioco per vincere la partita INTERVENTO INTEGRATO PER LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO

Dettagli

Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca

Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca Reti formali e informali - lavoro di rete (esercitazioni) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università Milano Bicocca Esercitazioni Le reti personali negli eventi critici La mappa

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

30/01/2017 9:35:42 Pagina 1 di 7

30/01/2017 9:35:42 Pagina 1 di 7 Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Mediatore Interculturale Edizione 2017 Professioni NUP/ISTAT correlate 3.4.5.2.0 - Tecnici del reinserimento e dell integrazione sociale Attività economiche di

Dettagli

Buone prassi istituzionali contro l omofobia. Ferrara 15 gennaio Paola Bastianoni, Università di Ferrara

Buone prassi istituzionali contro l omofobia. Ferrara 15 gennaio Paola Bastianoni, Università di Ferrara Buone prassi istituzionali contro l omofobia Ferrara 15 gennaio 2013 Paola Bastianoni, Università di Ferrara EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE Necessità di un educazione alle differenze Co-costruzione dei progetti

Dettagli

Senso del percorso formativo

Senso del percorso formativo Assessorato all agricoltura, tutela della fauna e della flora Corso di Formazione per operatori di Fattorie Didattiche Primo incontro 4 novembre 2009 Senso del percorso formativo Giovanni Borgarello, Pracatinat

Dettagli

Zingonia 8 marzo 2017

Zingonia 8 marzo 2017 Zingonia 8 marzo 2017 Il mio approccio al lavoro La premessa I problemi che incontrate Le competenze che volete acquisire Le forme dell apprendere Il percorso formativo Immigrazione e intercultura non

Dettagli

Scheda di proposta di progetto di arricchimento PTOF Anno scolastico

Scheda di proposta di progetto di arricchimento PTOF Anno scolastico Scheda di proposta di progetto di arricchimento PTOF Anno scolastico 2018-2019 Sezione 1 Descrittiva 1.1 Denominazione Progetto/Attività SPZIO DI ASCOLTO e AUTOFORMAZIONE 1.2 - Responsabili Progetto/Attività

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione.

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. Inoltre, è utile che il facilitatore abbia alcune competenze fondamentali,

Dettagli

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Accoglienza La nostra scuola come un ponte Conoscere, esprimersi, comunicare Progettualità educativa

Dettagli

ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE CON GLI ALTRI LE FASI DEL LAVORO

ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE CON GLI ALTRI LE FASI DEL LAVORO MAPPA COMPETENZA: INTERAGIRE IN GRUPPI ETEROGENEI DIMENSIONI DI ANALISI ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE CONTROLARE LE REAZIONI EMOTIVE - GESTIRE EVENTUALI CRITICITA E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE

Dettagli

Perché andare dallo psicologo?

Perché andare dallo psicologo? Perché andare dallo psicologo? Idee e false credenze: Dal passato.. - Freud e il lettino: in base all'approccio teorico utilizzato ci possono essere diversi modi di entrare in relazione con l altra persona.

Dettagli

Zingonia 9 marzo 2016

Zingonia 9 marzo 2016 Zingonia 9 marzo 2016 Il nostro corso sulla comunicazione interculturale La partecipazione N.40 N.15 Presentata Attesa La questione del metodo di lavoro Andragogia La gestione della parola 40 x 3 min =

Dettagli

SERVIZIO DI COUNSELING UNIVERSITARIO PER STUDENTI E PERSONALE LUMSA

SERVIZIO DI COUNSELING UNIVERSITARIO PER STUDENTI E PERSONALE LUMSA SERVIZIO DI COUNSELING UNIVERSITARIO PER STUDENTI E PERSONALE LUMSA Il Servizio di Counseling Universitario nasce dalla collaborazione scientifica tra il Corso di laurea in Psicologia della LUMSA e il

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

PERCORSI PER LO SVILUPPO

PERCORSI PER LO SVILUPPO Bologna. 02.03.2015 PERCORSI PER LO SVILUPPO Proposte Formative Generative Galleria del Toro, 3 Bologna 40121 www.quaero.it info@quaero.it P.IVA 04331540379 Premessa Metodologica La metodologia di lavoro

Dettagli

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO

Dettagli

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO

DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che

Dettagli

I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi

I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi 2 marzo 2016 Cagliari Elisa Carboni Cristiana Verde I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi Il facilitatore: una nuova professione Quali funzioni? Quali ambiti di intervento? Quali

Dettagli

LA PNL NELLA PRATICA CLINICA

LA PNL NELLA PRATICA CLINICA CORSO DI FORMAZIONE LA PNL NELLA PRATICA CLINICA NELLA SEDE DI BOLOGNA 1 CHI SIAMO La (SFP) è un associazione culturale, nata nel 2014 con un duplice scopo: 1) Sviluppare competenze e fornire strumenti

Dettagli

COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO

COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO Stresa, 15-18 ottobre 2015 Leo Venturelli, Bergamo Responsabile ed. alla salute e comunicazione della SIPPS Dalla qualità di tale strumento derivano il buon rapporto

Dettagli

"COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE

COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE Corso di formazione Scuole Primarie IC Bellani - Monza "COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE Monza, 28 aprile 2018 dott.ssa Silvia Negri Università degli Studi Milano Bicocca OBIETTIVI Diffondere

Dettagli

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà

Dettagli

La scuola di fronte all Universo Famiglia

La scuola di fronte all Universo Famiglia La scuola di fronte all Universo Famiglia 18 novembre 2017 Ombretta Zanon LabRIEF (Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare) Dipartimento FISPPA Università di Padova Alcuni pensieri

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2015-2016 7 novembre 2015 Presentazione del Laboratorio di tirocinio Docenti: Alessandra

Dettagli

Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie

Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie Leggere la complessità - analisi e valutazione del caso nel lavoro con bambini e famiglie 19 dicembre 2007 - Bologna Teresa Bertotti Centro per il Bambino Maltrattato e la cura della crisi familiare -

Dettagli

Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile

Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo A cura di Cristina Caprile - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione competenza - abilità di comunicazione

Dettagli

Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità

Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità - Assistente Sociale Ordine Assistenti Sociali Regione Lombardia Milano, 19 aprile 2013 1 Politiche regionali a sostegno

Dettagli

LIBERTA di PARTECIPAZIONE

LIBERTA di PARTECIPAZIONE Progetto ARGOMENTAZIONE LIBERTA di PARTECIPAZIONE Teresa Gazzolo Anno scolastico 2008/ 09 SAPER ARGOMENTARE Non è un dono del cielo, si tratta di un abilità e un gusto che si costruiscono su solide fondamenta

Dettagli

Progetto PROG-1393 GESTIRE L ACCOGLIENZA FORMARE I TERRITORI

Progetto PROG-1393 GESTIRE L ACCOGLIENZA FORMARE I TERRITORI FONDO ASILO MIGRAZIONE ED INTEGRAZIONE 2014-2020 Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale, Obiettivo nazionale 3. Capacity building - lett. j) Governance dei servizi Progetto PROG-1393 GESTIRE

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Gambe in spalla. Comprendente: UDA PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO Gambe in spalla. Comprendente: UDA PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Gambe in spalla Comprendente: UDA PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE ULSS 17 Pagina 1 di 6 UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Gambe in spalla Prodotti Itinerari su

Dettagli

LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE. Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE

LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE. Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE LUCA PACIOLI CREMA (CR) PROGETTO FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE Anno scolastico 2016/2017 GRUPPO DOCENTI FORMATORI DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE PROGETTO FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE - ANNO

Dettagli

G L E S. Gruppo di lavoro per l educazione sessuale nella scuola

G L E S. Gruppo di lavoro per l educazione sessuale nella scuola G L E S Gruppo di lavoro per l educazione sessuale nella scuola GLES 1 Gruppo di lavoro interdipartimentale DECS-DSS 2004-2006 Linee guida per l educazione sessuale nelle scuole con indicazioni specifiche

Dettagli

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole La vaccinazione tra diritto e dovere Quale comunicazione per facilitare la scelta L obiettivo Non è convincere Ma Istituto Superiore di Sanità 10 Gennaio 2011 La comunicazione per una scelta consapevole

Dettagli

Didattica: parole chiave Orientamento consapevole

Didattica: parole chiave Orientamento consapevole Didattica: parole chiave Orientamento consapevole Serafina Pastore Dip. di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione Università degli Studi di Bari A. Moro DIDATTICA Didattica come istanza di

Dettagli

Rete Interistituzionale Antiviolenza

Rete Interistituzionale Antiviolenza Rete Interistituzionale Antiviolenza Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse III Inclusione sociale Convegno conclusivo delle attività svoltesi presso le scuole LA VIOLENZA DI GENERE: Verso un modello di

Dettagli

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado

Affettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado 12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Anno Scolastico: 2017 / 2018 Dipartimento (1) : LAB. SERVIZI SOCIO-SANITARI(METODOLOGIE OPERATIVE) Coordinatore (1) : Albanese Santina Classe: 1P Indirizzo: Socio-Sanitario

Dettagli

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S. CATERINA CANIANA Via Polaresco 19 24129 Bergamo Tel: 035 250547 035 253492 Fax: 035 4328401 http://www.istitutocaniana.it email: canianaipssc@istitutocaniana.it

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI

CORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI I colloqui sono un momento cruciale per la strutturazione del rapporto di collaborazione fra adulti; verranno analizzati i vari momenti e le varie tipologie di colloquio

Dettagli

Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti

Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti Rimini, 20-22 aprile 2018 Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti Angela Pesci Dipartimento di Matematica - Università di Pavia I Quadri TEORICI Per le modalità collaborative

Dettagli

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE»

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE» PROGRAMMA P.I.P.P.I. Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione di bambini e ragazzi che vivono in famiglie negligenti SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI

Dettagli

PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata. Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO)

PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata. Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO) SETTORE ENTE SEDE PRIVATO PRESIDIO OSPEDALIERO FATEBENEFRATELLI Beata Vergine Consolata Via Fatebenefratelli, 70 San Maurizio C.se (TO) Programma di Tirocinio Laurea Magistrale E Post Lauream U.O Alzheimer

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17 LA DIRIGENTE SCOLASTICA PROF.SSA ROSA PETRELLA PREMESSA dal BULLISMO al CYBERBULLISMO" DESTINATARI

Dettagli

Cittadinanza come agire sociale

Cittadinanza come agire sociale Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni Cittadinanza come agire sociale 6 ottobre Ferno - Varese Formatrici Alessandri Daniela Arcaleni Emanuela Istituto di Scienze dell Apprendimento e del Comportamento

Dettagli

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015)

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) Gruppi di lavoro (marzo maggio 2015) I 3 GRUPPI DI LAVORO 1. Gruppo «Struttura»: analizza gli ostacoli ti tipo strutturale che riguardano

Dettagli

Il lavoro sociale con i gruppi. Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca

Il lavoro sociale con i gruppi. Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca Il lavoro sociale con i gruppi Teresa Bertotti Università degli studi di Milano Bicocca Esperienze di lavoro con i gruppi di utenti dal tirocinio? fam.adottive, Famiglie affidatarie pre-parto, educazione

Dettagli

COMPARES COMpetenze PArtenariato REti

COMPARES COMpetenze PArtenariato REti COMPARES COMpetenze PArtenariato REti ANALISI D E I BISOGNI E APPROCCIO I N T E G R AT O N E L CONTESTO R UR ALE L approccio integrato territoriale e le nuove competenze da mettere in gioco SVILUPPO RURALE

Dettagli

Benchmarking e Comparazione per contesti

Benchmarking e Comparazione per contesti Benchmarking e Comparazione per contesti Patrizia Messina (Università di Padova) Udine, 11 Ottobre 2013 1 La comparazione per contesti A differenza della semplice comparazione di dati statistici, parte

Dettagli

IL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA

IL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA IL MONDO DELLE PAROLE & INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTO-SCRITTURA Avvio indagine sulle difficoltà di apprendimento (98/99) Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini

Dettagli

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A novembre 2017

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A novembre 2017 Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2017-2018 11 novembre 2017 Presentazione del Laboratorio di tirocinio Docenti: Giovanna

Dettagli

PROPOSTA DI FORMAZIONE:

PROPOSTA DI FORMAZIONE: Centro Interdisciplinare di Promozione della Salute e Formazione Responsabile : Nadia Galler Assistente sanitaria/clinico della formazione PROPOSTA DI FORMAZIONE: IL BENESSERE PERSONALE E PROFESSIONALE

Dettagli

LA GESTIONE DEI CONFLITTI NEL LAVORO SOCIALE con prof.ssa Simonetta Filippini di "Bi.Fi. - Studio associato di servizio sociale e sociologia"

LA GESTIONE DEI CONFLITTI NEL LAVORO SOCIALE con prof.ssa Simonetta Filippini di Bi.Fi. - Studio associato di servizio sociale e sociologia LA GESTIONE DEI CONFLITTI NEL LAVORO SOCIALE con prof.ssa Simonetta Filippini di "Bi.Fi. - Studio associato di servizio sociale e sociologia" Il conflitto è fondativo della vita delle persone. Si presenta

Dettagli

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Teresa Bertotti CBM e Università Milano Bicocca Riflessioni realizzate con Ariela Casartelli Tratto dal volume L assistente sociale e la valutazione

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo

Dettagli

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso di Laurea in Servizio Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Il gruppo di lavoro Le riunioni di lavoro da: Spunti, nr. 4, 2001 11/11/2015 Gli elementi di contesto L aumento della competizione

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli