Cultura scuola persona: la scuola nel nuovo scenario
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- Adolfo Filippi
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1 24 Domande e Risposte sulle Avvertenze Generali Cultura scuola persona: la scuola nel nuovo scenario 1. Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Questo l incipit delle Indicazioni ancora in vigore. Che cosa vuol dire? Significa che lo scenario attuale è mutato: da un lato si esalta l infanzia, dall altro gli episodi della cronaca ci riportano fatti di maltrattamenti e di poche cure nell infanzia. E questo non è che uno dei tanti aspetti di una società che Baumann definisce liquida e che Morin definisce complessa, mentre Beck parla di società del rischio. Gli stimoli culturali sono tanti perché mai come oggi la società è stata così ricca, ma nello stesso tempo sovrabbondante di informazioni, di valori e disvalori, di informazioni che non lasciano posto alla conoscenza. Alla scuola non rimane più il compito di educare istruendo, ma di porsi come elemento dove gli stimoli acquistino il senso vero, diretto alla formazione di un uomo che sia libero e in grado di scegliere senza condizionamenti e di diventare un cittadino del mondo senza perdere l identità culturale e nazionale di cui è portatore. Si tratta di educare a una nuova cittadinanza dove le regole del vivere e del convivere siano rispettose della persona, propria e altrui. In un mondo in cui i valori dell avere sembrano superare quelli dell essere, la scuola deve porsi come filtro critico capace di orientare e porre la basi dell autorientamento per la formazione e la crescita (growth in senso deweyano) di un uomo e un cittadino in grado di vivere nel mondo e di interpretarlo senza essere preda di condizionamenti negativi e senza cedere al solo principio del piacere. La scuola, avrebbe detto Dewey, non è solo preparazione alla vita, ma è vita essa stessa. Da qui il superamento del curriculm scholae per un curriculum vitae: e l obsolescenza delle conoscenze che porta alla necessità del long-life learning non è che l aspetto cognitivo del problema. La scuola non più considerare il bambino a una dimensione (Marcuse), ma deve accoglierne, per potenziarle in una logica di empowerment, tutte le dimensioni. Il sé e l altro, l identità e tutti i campi di esperienza si propongono come contenuti in cui far vivere e crescere il bambino. A partire dalla scuola dell infanzia che rimane SCUOLA a tutti gli effetti. 2. Oggi l apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici. Può la scuola abdicare al proprio compito? No. E proprio perché la scuola deve porsi come punto di riferimento e filtro critico in mezzo a tante, troppe esperienze accattivanti, ma non sempre giuste, informa-
2 Le Risposte 25 tive ma non sempre conoscitive. La scuola non ha il solo compito di alfabetizzare o di socializzare, ma deve avere anche il compito di promuovere la capacità degli allievi di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. L APPRENDIMENTO SCOLASTICO è il risultato delle interazioni che ogni ragazzo può attuare, nel corso delle attività che si realizzano in classe, con i compagni, gli insegnanti, gli altri adulti. Le conoscenze si costruiscono, infatti, in contesti di attività e pratiche in cui le persone interagiscono tra loro e con gli strumenti della pro pria cultura. Attraverso i processi di discorso, gli scambi sociali, le mediazioni simboliche fornite dal linguaggio e dalla vita culturale si acquisiscono concetti, si impara a ragionare, a risolvere problemi; è insomma all interno dell attività che ha luogo il processo di costruzione di significati e di acquisizione di nuove conoscenze. Nella scuola si privilegia l apprendimento formale, organizzato, astratto, ritenuto essenziale dai valori della società dominante nello spazio e nel tempo. Ma oggi la visione che riguarda l apprendimento deve uscire dall ambito chiuso della scuola. La conoscenza si costruisce elaborando le informazioni provenienti dall esterno e integrandole nelle strutture cognitive. Ciò evidenzia il ruolo attivo del soggetto e il carattere dinamico del processo: le informazioni in arrivo si saldano a quelle depositate in memoria con una costan te relazione tra ciò che si acquisisce e ciò che già si sa. Il tipo di conoscenze precedenti e il modo in cui sono organizzate funzionano da filtro, influenzando le acquisizioni successive. Inoltre l apprendimento, è interattivo, infatti è il risultato di un processo che vede interagire una serie di variabili presenti nella situazione di insegnamento/apprendimento. 3. Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. Le funzioni educative sono meno definite di un tempo. Sono anche mutate le forme della socialità spontanea, dello stare insieme e del crescere tra bambini e ragazzi. Tutto questo come si riflette nella scuola di oggi? Oggi la scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l apprendimento e il saper stare al mondo. E per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell educazione. L intesa tra adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione di un interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi. Oggi non a caso si parla di alleanza educativa.
3 26 Domande e Risposte sulle Avvertenze Generali 4. L ambiente. Un tempo si diceva che bisognava partire dall ambiente più vicino al bambino e poi, gradatamente, allargare i confini dell ambiente: dalla alla scuola, al quartiere alla città alla nazione al mondo. E ancora così? Innanzitutto bisogna rivedere il concetto di vicino e lontano anche tenendo conto della complessità e della velocità dei cambiamenti. L orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale l allievo si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un identità consapevole e aperta. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO da tempo usato nel lessico delle scienze dell educazione la cui diffusione risale agli anni 80 e ha preso diffusività con i programmi del 1985 per la scuola elementare dove la dizione completa era ambiente educativo di apprendimento dando legittimazione allo slogan secondo il quale in famiglia si istruisce educando, a scuola si educa istruendo. L ambiente di apprendimento oggi non può più essere limitato a uno spazio fisico: basta un computer e l ambiente è virtuale. Inoltre l ambiente è il campo (Lewin) in cui si svolge un attività, perciò è anche uno spazio mentale e culturale, organiz zativo ed emotivo/affettivo insieme e didattico-formativo in cui entrano il ruolo, le funzioni, il rapporto degli insegnanti e degli allievi e lo stile di guida: obiettivi di apprendimento e i contenuti d insegnamento e quindi il curriculo generale integrato dal curriculo locale; le strategie di insegnamento/apprendimento (euristiche, di problem solving, cooperative o trasmissive, autoritarie, dottrinali), la comunicazione (stellare, verticale, circolare), l uso di tecnologie informatiche e ruolo della multimedialità, i modi in cui le attività di apprendimento vengono progettate e attuate (gli approcci disciplinari o interdisciplinari, le modalità di apprendimento cooperativo, il lavoro per progetti o di tipo laboratoriale...); il grado di cooperazione non solo tra gli allievi all interno della scuola ma an che tra allievi di scuole diverse: la rete è rete e rete è ambiente. Focus sull apprendimento come un processo attivo e costruttivo da parte dell allievo piuttosto che come acquisizione o ricezione di conoscenze.
4 Le Risposte Oggi si parla di sistema formativo integrato, cosa significa? La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (articolo 4 della Costituzione). 6. Oggi abbiamo una scuola colorata : con gli immigrati una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. Quale risposta arriva da parte della scuola verso questo cambiamento? L inclusività, vale a dire una scuola che sia in grado di accogliere tutti. L educazione interculturale è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell identità di ciascuno. L Italiano è diventata la lingua comune di chi nasce e cresce in Italia al di là della cittadinanza italiana o straniera. La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell uguaglianza nel riconoscimento delle differenze. 7. La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale, non riconducibile a un semplice aumento dei mezzi implicati nell apprendimento. Quale può essere la cerniera tra le discipline? L interdisciplinarità. Vale a dire che le materie ( a partire dagli stessi campi di esperienza della scuola dell infanzia) non devono essere presentate divise e parcellizzate, ma devono costituire campi specifici di un SAPERE unico. 8. Il fare scuola oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Bisogna quindi rinunciare alle competenze di base? Assolutamente no. Bisogna nello stesso tempo curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita.
5 28 Domande e Risposte sulle Avvertenze Generali 9. Le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente cambiando. Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo, in questo nuovo contesto quali devono essere i nuovi obiettivi della scuola? I nuovi obiettivi della scuola, in un momento di cambiamento come quello attuale sono: a) inseguire lo sviluppo di singole tecniche b) inseguire le conoscenze c) formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri 10. Le trasmissioni standardizzate delle conoscenze, che comunicano contenuti che dovrebbero durare anni, se non per sempre sono pensati per un allievo medio. Oggi tale impostazione risulta inadeguata, perché? La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. 11. Quali devono essere le competenze specifiche della scuola in una società caratterizzata da ipercomplessità, cambiamenti epocali, obsolescenza delle conosce ecc.? Nel mondo di oggi alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per imparare a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. 12. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli alunni, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta: saper accettare la sfida che la diversità; far parti uguali fra disuguali; far parti disuguali tra diseguali. Individuati i due elementi corretti si delinei un percorso educativo sintetico per una scuola dell infanzia inclusiva.
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