Comunicare prima di parlare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comunicare prima di parlare"

Transcript

1

2 Abilità preverbali Nelcorsodelprimoannodivitailbambino: impara a interagire con gli adulti (attenzione condivisa) impara a comunicare intenzionalmente con gesti e suoni, attivando e/o modificando il comportamento dell interlocutore si sintonizza sui suoni della sua lingua esercita i propri organi fonoarticolatori sviluppa la capacità di usare simboli

3 Abilità preverbali Fin dalle prime ore di vita il neonato si dimostra in grado di imitare in maniera selettiva e differenziata. A 6 settimane sono in grado di correggerele risposte imitative per avvicinarsi il più possibile al modello (periodo delle reazioni circolari). Relazione psicologica di similarità

4 Abilità preverbali Tra i 2 e i 3 mesi l interazione faccia a facciacon l adulto si arricchisce, con sguardi reciproci, sorrisi, vocalizzi Scambi affettivi Intersoggettività primaria Protoconversazioni Pseudodialoghi Caratterizzati da ciclicità e da prevedibilità

5 Abilità preverbali Tra i 3 e i 9 mesi l interazione prende la forma di routine di azione condivisa: la regolarità degli scambi iniziali si trasforma in un attività coordinata, caratterizzata da ruoli e azioni convenzionali Interazione diadica madre-bambino o oggettobambino Tra i 6 e i 9 mesi si sviluppa la condivisione dell attenzione su un oggetto con un altra persona (interazione triadica)

6 Comunicazione non verbale 2-3 mesi sorriso sociale: segnala il riconoscimento di una persona familiare 4-8 mesi primi brevi piegamenti ed estensioni di un dito (gesti di preindicazione), vocalizzazioni e movimenti della bocca durante l interazione libera con l adulto 9 mesi i bambini diventano consapevoli degli effetti che questi comportamenti hanno sugli adulti e cominciano ad usarli come mezzi per orientare il comportamento in funzione dei propri scopi: comunicazione intenzionale

7 Tipo di comunicazione Preintenzionale (0-8 mesi) Intenzionale (8-12 mesi) Descrizione Movimenti e suoni senza intenzioni comunicative Movimenti e suoni con intenzioni comunicative (solo richieste e dichiarazioni) Esempi Cercare di afferrare un oggetto senza guardare la madre Indicare un oggetto guardando il padre ed emettendo dei suoni

8 Comunicazione non verbale Prima intenzione comunicativa gestiperformativio deittici esprimono l intenzione comunicativa del parlante e si riferiscono ad un oggetto/evento che si può individuare osservando il contesto Tre tipi di gesti: indicare mostrare richiedere Il b. guarda alternativamente l oggetto e l adulto; può produrre delle semplici vocalizzaizoni

9 Comunicazione non verbale Due intenzioni comunicative manifestate dai bambini, a livellogestualeevocale,allafinedelprimoannodivita: RICHIESTA chiedere l intervento o l aiuto dell adulto DICHIARAZIONE attirare l attenzione e condividere con l adulto l interesse per un evento esterno

10 Comunicazione non verbale Le due intenzioni hanno natura psicologica diversa: Richiesta comunicata attraverso il richiedere e l indicare richiestivo. Il bambino mira a dirigere le azioni dell adulto(altro = agente) Dichiarazione espressa con il mostrare e l indicare dichiarativo. Il bambino cerca di influenzare lo stato psicologico dell adulto (altro = soggetto)

11 Performativi o deittici Esprimono un intenzione comunicativa e si riferiscono ad un oggetto-evento che si può individuare osservando il contesto (es.: stendere il braccio con la mano aperta e il palmo in su o in giù; aprire e chiudere ritmicamente il palmo della mano; indicare) Utilizzati per: Chiedere l intervento o l aiuto dell adulto Attirare l attenzione e condividere con l adulto l interesse per un evento esterno RICHIESTA DICHIARAZIONE

12 Comunicazione non verbale 12 MESI gesti referenziali rappresentano un referente specifico; il loro significato non varia sulla base del contesto; originariamente prodotti in situazioni di routines con l adulto, progressivamente si decontestualizzano fino ad essere usati anche in assenza dei contesti originari

13 Comunicazione non verbale Periodo in cui il bambino usa gesti referenziali Periodo in cui il vocabolario raggiunge le 50 parole Comparsa delle prime parole Decremento nell uso dei gesti referenziali

14 Lo sviluppo vocalico Organizzazione in stadi Nei primi 2 mesi suoni di tipo riflesso determinati da stati fisiologici (pianto e frigno) e suoni vegetativi associati con l assunzione di nutrimento 2-4 mesi prime vocalizzazioni e risate, espressioni di benessere prodotte generalmente in situazioni confortevoli durante l interazione diadica con la madre

15 Lo sviluppo vocalico Organizzazione in stadi 4-7 mesi nuovi suoni vocalici maggiormente variati; comparsa delle prime sillabe gioco vocale 10 mesi lallazione reduplicata: produzione di sillabe costituite dalla ripetizione dello stesso segmento consonante-vocale 12 mesi lallazione variata: sillabe costituite da segmenti del tipo consonante-vocale-consonante o vocaleconsonante-vocale in cui i suoni possono essere diversi Si rispettano le restrizioni fonologiche della lingua

16 Lo sviluppo vocalico Ci sono molti dati a sostegno di una sostanziale continuità tra comportamento vocale prelinguistico e prime parole le lallazioni e le prime parole condividono le stesse proprietà in termini di tipi di suoni e di forma delle sillabe le consonanti che compaiono nelle prime lallazioni compaiono anche nelle prime parole le caratteristiche melodiche dell ambiente linguistico sono rintracciabili nelle lallazioni

17 Lo sviluppo vocalico Se c è relazione, le differenze individuali nelle competenze prelinguistiche si dovrebbero riflettere in un più rapido o più lento ritmo di acquisizione del linguaggio Quantità di vocalizzazioni prodotte Numero di consonanti prodotte in maniera consistente durante la lallazione Livello medio di lallazione (analisi complessità)

18 La formazione delle parole Inizialmente diverse dalla forma adulta Ripetizione sillaba iniziale, omissione del resto cheché caffé Cancellazione sillabe non accentate nana banana Semplificazione della struttura sillabica tega strega Eliminazione di consonanti atto gatto Sostituzione di consonanti tole sole Produzione di suoni simili a parole (protoparole) con forma fonetica idiosincratica, ma con funzione comunicativa specifica sulla base del contesto in cui vengono usate

19 La formazione delle parole Inizialmente utilizzo legato a situazioni specifiche, ristrette e altamente ritualizzate USO NON REFERENZIALE il bambino pronuncia le prime espressioni verbali solo mentre sta compiendo una specifica azione su determinati oggetti(dice ciao giocando con il telefono) il bambinousa le parole ancheperanticipare o ricordare gli schemi d azione (dice ciao un attimo prima di giocare con il telefono) il bambino usa le parole anche fuori dal loro contesto abituale per categorizzare nuove persone, oggetti o eventi (dice ciao quando qualcuno entra o esce dalla stanza) USO REFERENZIALE

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto

Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA

Dettagli

LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO 1 Comunicazione verbale La capacità specificamente umana di comunicare verbalmente implica due tipi di competenze: linguistiche, capire e produrre frasi significative

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio nel bambino

Lo sviluppo del linguaggio nel bambino Lo sviluppo del linguaggio nel bambino Caratteristiche distintive del linguaggio Capacità comunicativa Linguaggio Creatività Chi parla una lingua è capace di produrre una grande varietà di messaggi combinando

Dettagli

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia Diagnosi differenziale tra sordità e autismo Magda Di Renzo Comunicazione e linguaggio Autismo deficit primario Sordità deficit secondario Sensorialità integra. Deficit nella simbolizzazione Sensorialità

Dettagli

Imparare a parlare è una abilità complessa Ma come fanno i bambini a imparare a parlare?

Imparare a parlare è una abilità complessa Ma come fanno i bambini a imparare a parlare? Imparare a parlare è una abilità complessa Ma come fanno i bambini a imparare a parlare? QUALCOSA SULLE TEORIE SULL ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO Piaget: il linguaggio è una conquista della transizione dall

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Ai fini dell'esame non è necessario studiare le slides contrassegnate dal

Dettagli

Cap.3 Il farsi del lessico

Cap.3 Il farsi del lessico Cap.3 Il farsi del lessico i prerequisiti della denominazione Intorno alla fine del suo primo anno di vita il bambino comunica intenzionalmente tramite: il mostrare il dare l indicare Queste azioni sono

Dettagli

Comunicare prima di parlare

Comunicare prima di parlare Comunicare prima di parlare La comunicazione non verbale Fin dalla nascita il neonato esibisce un limitato repertorio di comportamenti: sorriso endogeno, smorfie, tendersi verso oggetti o allontanarsi

Dettagli

Caselli, Casadio, 1995; Caselli, Pasqualetti, Stefanini, 2007). L ultima parte del secondo capitolo è stata dedicata all osservazione nel contesto

Caselli, Casadio, 1995; Caselli, Pasqualetti, Stefanini, 2007). L ultima parte del secondo capitolo è stata dedicata all osservazione nel contesto Presentazione La relazione esistente tra la competenza sociale e lo sviluppo comunicativo e linguistico rappresenta l oggetto del presente lavoro, nato dall interesse per un particolare contesto di vita

Dettagli

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione 1 Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Suono Fonologia Lessico Significato Semantica

Dettagli

Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi

Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Suono Fonologia Lessico Significato Semantica Morfologia Sintassi Grammatica Contesto Pragmatica Funzioni comunicative Conversazione Discorso 1 Caratteristiche

Dettagli

Dott.ssa Ljuba Da Gioz

Dott.ssa Ljuba Da Gioz Dott.ssa Ljuba Da Gioz PREMESSA Il sistema comunicativo è complesso. Per utilizzarlo efficacemente il bambino deve: Analizzare e segmentare i suoni linguistici che ascolta, per identificare le diverse

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Fase pre-linguistica: Suoni e gesti (0-10 mesi) Le fasi dello sviluppo comunicativo

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO LA PRIMA INFANZIA LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO 1 Comunicazione verbale La capacità specificamente umana di comunicare verbalmente implica due tipi di competenze: linguistiche, capire e produrre frasi significative

Dettagli

DALLA COMUNICAZIONE AL LINGUAGGIO: strumenti e strategie per l osservazione del bambino a sviluppo tipico

DALLA COMUNICAZIONE AL LINGUAGGIO: strumenti e strategie per l osservazione del bambino a sviluppo tipico DALLA COMUNICAZIONE AL LINGUAGGIO: strumenti e strategie per l osservazione del bambino a sviluppo tipico Simone Minichiello minichiellosimone@gmail.com Francesca Tebaldi francesca.teb@gmail.com LINGUAGGIO

Dettagli

Condivisione dell attenzione e comunicazione intenzionale. Margherita Orsolini

Condivisione dell attenzione e comunicazione intenzionale. Margherita Orsolini Condivisione dell attenzione e comunicazione intenzionale Margherita Orsolini Intenzionalità nelle azioni con gli oggetti Quando un azione è intenzionale l uso di un mezzo (o strumento) non si fonda su

Dettagli

Lo sviluppo della comunicazione prelinguistica

Lo sviluppo della comunicazione prelinguistica Lo sviluppo della comunicazione prelinguistica DUE importanti transizioni: - transizione dalla comunicazione non intenzionale alla comunicazione intenzionale - transizione dalla comunicazione gestuale

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio dalla fisiologia alla patologia Segnali di Rischio del DSA Lo sviluppo del linguaggio QUESTIONARIO Pre-requisiti del linguaggio orale Prime parole Prime frasi Completamento produzione frasale Completamento

Dettagli

PER ASCOLTARE SETTIMANA

PER ASCOLTARE SETTIMANA PER ASCOLTARE Mostrare consapevolezza: ai suoni ambientali; alla voce. Pronti... Via! La prima cosa da fare affinché il tuo bambino apprenda il linguaggio verbale attraverso l ascolto, è allertarlo ogni

Dettagli

2 INCONTRO DIAGNOSI PRECOCE, INTERVENTI VALIDATI IN ETÀ EVOLUTIVA.

2 INCONTRO DIAGNOSI PRECOCE, INTERVENTI VALIDATI IN ETÀ EVOLUTIVA. Approccio globale ai disturbi dello Spettro Autistico in Adolescenza e in Età Adulta 19 INCONTRI DI (IN)FORMAZIONE PER GENITORI E FAMILIARI 4 febbraio 16 dicembre 2015 2 INCONTRO DIAGNOSI PRECOCE, INTERVENTI

Dettagli

Manuale Critico dell Asilo Nido

Manuale Critico dell Asilo Nido Manuale Critico dell Asilo Nido Sezione terza I BAMBINI Dott.ssa 8 marzo 2013 Nella strutturazione dei processi cognitivi e affettivi. quale l incidenza dei rapporti con i coetanei, nelle situazioni di

Dettagli

Promemoria operativo piano lavoro

Promemoria operativo piano lavoro Promemoria operativo piano lavoro Premessa Per preparare un piano di lavoro è indispensabile ricordarsi che il riferimento di partenza è lo sviluppo fisiologico della comunicazione verbale ed extraverbale

Dettagli

Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi

Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Suono Fonologia Lessico Significato Semantica Morfologia Sintassi Grammatica Contesto Pragmatica Funzioni comunicative Conversazione Discorso 1 Caratteristiche

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio Lo sviluppo del linguaggio Natura del linguaggio e dei suoi sottoinsiemi: Suono: fonologia Significato: semantica Lessico Morfologia Sintassi Contesto : pragmatica Funzioni comunicative Conversazione,

Dettagli

1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio?

1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio? Capitolo V. Esercizi 1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio? a. Chomsky b. Skinner c. Vygotskij 2) Secondo Piaget l'acquisizione del linguaggio:

Dettagli

Cap.3 Il farsi del lessico

Cap.3 Il farsi del lessico Cap.3 Il farsi del lessico i prerequisiti della denominazione Intorno alla fine del suo primo anno di vita il bambino comunica intenzionalmente tramite: il mostrare il dare l indicare Queste azioni sono

Dettagli

INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA

INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura) È lo specifico campo delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto

Dettagli

PROGETTO OTTO PASSI AVANTI. I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri

PROGETTO OTTO PASSI AVANTI. I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri PROGETTO OTTO PASSI AVANTI I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri Le 5 aree di funzione * Capacità motorie grossolane *

Dettagli

Ci sono ricerche che evidenziano un apprendimento già nell ultimo trimestre di gravidanza: reazione diversa a suoni ambientali o voci Appena nati

Ci sono ricerche che evidenziano un apprendimento già nell ultimo trimestre di gravidanza: reazione diversa a suoni ambientali o voci Appena nati Ci sono ricerche che evidenziano un apprendimento già nell ultimo trimestre di gravidanza: reazione diversa a suoni ambientali o voci Appena nati preferiscono voci femminili, in particolare quella materna

Dettagli

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2016-17 Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it Lo sviluppo comunicativo e linguistico nella prima infanzia Perché valutare

Dettagli

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2017-18 Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it Lo sviluppo comunicativo e linguistico nella prima infanzia Perché valutare

Dettagli

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.

Dettagli

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO I bambini normalmente imparano a parlare rapidamente e senza sforzo, tramite la semplice esposizione al linguaggio adulto e senza alcun preciso insegnamento. Questa acquisizione

Dettagli

LO SVILUPPO LINGUISTICO NEI BAMBINI

LO SVILUPPO LINGUISTICO NEI BAMBINI LO SVILUPPO LINGUISTICO NEI BAMBINI PICCOLI CONSIGLI PER GRANDI CHIACCHIERONI COME RICONOSCERE I SEGNALI DI DIFFICOLTA DI LINGUAGGIO? COME AVVIENE L ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO?. Apprendimento incidentale.

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio Cosa significa imparare a parlare Lo sviluppo del linguaggio Analizzare i suoni di una lingua e rappresentarli nella ( input propria memoria (fonologia in ( output Padroneggiare i pattern articolatori

Dettagli

Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Paola Venuti

Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Paola Venuti DALLA DIAGNOSI AL PROGETTO EDUCATIVO A.D.O.S. Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Paola Venuti AUTISTIC DIAGNOSTIC OBSERVATION SCALE (ADOS) Osservazione del

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO FOSSACESIA

ISTITUTO COMPRENSIVO FOSSACESIA ISTITUTO COMPRENSIVO FOSSACESIA Curricolo a.s. 2018-2019 Competenze Chiave per l apprendimento permanente Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e

Dettagli

LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO. Logopedista Claudia Villani

LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO. Logopedista Claudia Villani LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO Logopedista Claudia Villani 1 COMUNICAZIONE Scambio di MESSAGGI, INFORMAZIONI, RELAZIONI che coinvolgono ogni persona nella quotidianità. La comunicazione ha una caratteristica

Dettagli

Curricolo Inglese a.s

Curricolo Inglese a.s Curricolo Inglese a.s. 2015-2016 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE : ASCOLTO E PARLATO (COMPRENSIONE, PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE)

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE : ASCOLTO E PARLATO (COMPRENSIONE, PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE : ASCOLTO E PARLATO (COMPRENSIONE, PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE) ( Ragiona sulla lingua...) Scopre la presenza di lingue diverse, riconosce sperimenta la pluralità dei

Dettagli

Il ritardo psicomotorio (0-3 anni)

Il ritardo psicomotorio (0-3 anni) Il ritardo psicomotorio (0-3 anni) Diagnosi, presa in carico e riabilitazione precoce Dott. Andrea Faberi Neuropsichiatra Infantile Elena Albani t.n.p.e.e. Estratto del seminario svolto il 18 maggio 2013

Dettagli

Laboratorio di linguaggio: costruire la lingua attorno alle esperienze

Laboratorio di linguaggio: costruire la lingua attorno alle esperienze Laboratorio di linguaggio: costruire la lingua attorno alle esperienze Dott.ssa Nicoletta Staffa Dott.ssa Valentina Ortelli 25.03.2013 Apprendimento: Implicito Principi: Sistematicità e Gradualità Prima

Dettagli

Comunicare prima di parlare

Comunicare prima di parlare «Quando una persona si rivolge a noi in una lingua sconosciuta, non siamo in grado di comprendere nulla di quello che ci dice. I bambini alla nascita si trovano in una condizione ancora più difficile:

Dettagli

CORSI DI ITALIANO PER STUDENTI STRANIERI (ITALIANO L2)

CORSI DI ITALIANO PER STUDENTI STRANIERI (ITALIANO L2) PRE-CORSO INTENSIVO DI LIVELLO A1 (ELEMENTARE) acquisire le abilità e competenze per interagire oralmente, in modo semplice ed essenziale, nelle situazioni più comuni e familiari al fine di soddisfare

Dettagli

Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget 16/10/2014

Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget 16/10/2014 Carenza nella progettazione sperimentale e nell analisi dei dati Eccesso di teorizzazione rispetto ai dati a disposizione Difficoltà di interpretazione dei suoi scritti Interesse per il soggetto ideale

Dettagli

Comunicare e parlare

Comunicare e parlare Lo sviluppo del lessico Fase I Fase II 12-16 mesi circa 17-22 mesi circa L ampiezza del vocabolario si attesta in media sulle 10 parole Maggiore rapidità nell acquisire nuove parole Può assumere la forma

Dettagli

Livello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue)

Livello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) Livello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) Comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona

Dettagli

Comunicazione Vs. Linguaggio

Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni

Dettagli

da 0 a 2 anni la prima infanzia

da 0 a 2 anni la prima infanzia da 0 a 2 anni la prima infanzia questo è il periodo in cui un bambino acquista la capacità motoria, prima si evolve la grande motricità: stare seduti da soli gattonare tra i 7/8 mesi camminare tra i 13/15

Dettagli

Curriculo Verticale I.C. Artena

Curriculo Verticale I.C. Artena TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Curriculo Verticale I.C. Artena TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA DALLA FINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

Dettagli

PSICOLOGIA GENERALE Corso FIT Prof. Roberto Marcone

PSICOLOGIA GENERALE Corso FIT Prof. Roberto Marcone PSICOLOGIA GENERALE Corso FIT 2018 Prof. Roberto Marcone roberto.marcone@unicampania.it Comunicazione Fitta rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali. Comunicare è un esigenza naturale ed è

Dettagli

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi La comunicazione e

Dettagli

LINGUA INGLESE CLASSE 5^ ABILITA -Sa ascoltare e comprendere il tema generale di un breve discorso e/o dialogo. ABILITA

LINGUA INGLESE CLASSE 5^ ABILITA -Sa ascoltare e comprendere il tema generale di un breve discorso e/o dialogo. ABILITA DISCIPLINA LINGUA INGLESE CLASSE 5^ LEGENDA per gli : A= Ascolto (comprensione orale) P = Parlato (produzione e interazione orale) L = Lettura (comprensione scritta) S = Scrittura (produzione scritta)

Dettagli

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia CURRICOLO DI SCRITTURA Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia ABILITÀ COMPETENZE Uscita scuola dell infanzia - Riconoscere fonemi iniziali, finali, in corpo di parola (comincia con

Dettagli

La comunicazione attraverso il linguaggio verbale

La comunicazione attraverso il linguaggio verbale La comunicazione attraverso il linguaggio verbale Fino a 6 mesi l obiettivo è riconoscere il bambino sordo, successivamente è identificare il bambino che presenta un rallentamento nell acquisizione del

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Scrittura Aspetti comunicativi Aspetti costruttivi Aspetti linguistici e metalinguistici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA SEZIONE COMPETENZE TRASVERSALI AMBITI DESCRITTORI Relazionale e individuale Motivazione ad apprendere Autonomia e responsabilità Collaborazione e interazione Cognitivo Conoscenze concettuali Conoscenze

Dettagli

CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA A.A. 2014/15. Dr.ssa Giusy Gallo

CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA A.A. 2014/15. Dr.ssa Giusy Gallo LINGUAGGI VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2014/15 Dr.ssa Giusy Gallo Quarta lezione Sviluppo

Dettagli

CURRICOLO D ISTITUTO

CURRICOLO D ISTITUTO INTERAZIONE ORALE RICEZIONE ORALE CLASSE PRIMA messaggi verbali orali, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante. Comprendere istruzioni ed espressioni

Dettagli

ASILO NIDO COMUNALE PICCOLO MONDO. Progetto educativo/didattico. Anno educativo 2016/2017. Gruppo lattanti, stanza della luna

ASILO NIDO COMUNALE PICCOLO MONDO. Progetto educativo/didattico. Anno educativo 2016/2017. Gruppo lattanti, stanza della luna ASILO NIDO COMUNALE PICCOLO MONDO Progetto educativo/didattico PAROLE IN MOVIMENTO Anno educativo 2016/2017 Gruppo lattanti, stanza della luna Educatrici: Sabrina e Francesca Inventare un progetto educativo

Dettagli

PROGETTO «TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI». ESITI. Prof. Angelo Lascioli Università degli Studi di Verona

PROGETTO «TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI». ESITI. Prof. Angelo Lascioli Università degli Studi di Verona PROGETTO «TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI». ESITI Prof. Angelo Lascioli Università degli Studi di Verona Quanti profili di funzionamento sono stati caricati? Sono pervenute n. 76 Checklist ICF tramite inserimento

Dettagli

PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA

PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA Istituto Comprensivo Taio PIANI DI STUDIO LINGUA ITALIANA Primo biennio Classe Prima ANNO SCOLASTICO 2017-2018 Competenza 1 1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura Attenzione

Dettagli

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura.

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. LE ABILITA SOCIALI I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. Volkmar Le difficoltà sociali dell autistico non

Dettagli

Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione

Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione GLI AMBITI CLASSICI DELLO SVILUPPO SV. FISICO-CEREBRALE SV. SENSORIALE-PERCETTIVO SV. MOTORIO SVILUPPO COGNITIVO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO SV.

Dettagli

Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa. Usa il linguaggio verbale sì no. Usa il corpo per esprimere le sue emozioni sì no

Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa. Usa il linguaggio verbale sì no. Usa il corpo per esprimere le sue emozioni sì no Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa a cura di Francesco De Renzo (Facoltà di Studi Orientali, Sapienza-Università di Roma) Comunicazione Interazione In che modo comunica e interagisce:

Dettagli

CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta

CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte

Dettagli

Bilinguismo: una straordinaria potenzialità dei più piccoli! A cura dell Osservatorio Chicco

Bilinguismo: una straordinaria potenzialità dei più piccoli! A cura dell Osservatorio Chicco Bilinguismo: una straordinaria potenzialità dei più piccoli! A cura dell Osservatorio Chicco Imparare tanti suoni diversi attraverso il gioco. Nei primi mesi di vita, i bambini hanno una naturale predisposizione

Dettagli

Programmazione Annuale

Programmazione Annuale ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Programmazione Annuale Lingua Inglese CLASSI: 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ INSEGNANTI: DEBORAH CONSOLI ROSSELLA SCARLATA LOREDANA SCALIA CLASSE 1^ LINGUA INGLESE Imparare ad imparare Competenze

Dettagli

COMUNICARE NELLA LINGUA STRANIERA

COMUNICARE NELLA LINGUA STRANIERA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMUNICARE NELLA LINGUA STRANIERA COMPETENZA SPECIFICA Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente, interagire oralmente e per scritto in situazioni di vita scambiando informazioni

Dettagli

Comunicare prima di parlare

Comunicare prima di parlare Comunicare prima di parlare Abilità preverbali Nel corso del primo anno di vita il bambino: - Impara a interagire con gli adulti (attenzione condivisa) - Impara a comunicare intenzionalmente con gesti

Dettagli

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: Lingua Francese a.s

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: Lingua Francese a.s I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE DELLA CLASSE Disciplina: Lingua Francese a.s. 2012 2013 Docenti : Margiotta Raffaella Montinaro Barbara Nucci Maria Grazia

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Ai fini dell'esame non è necessario studiare le slides contrassegnate dal

Dettagli

PROGRAMMAZIONE A.S.2019/2020 DISCIPLINA: SPAGNOLO CLASSE: 1 A, B, C, D

PROGRAMMAZIONE A.S.2019/2020 DISCIPLINA: SPAGNOLO CLASSE: 1 A, B, C, D ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE GALLUZZO - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PAPINI PROGRAMMAZIONE A.S.2019/2020 DISCIPLINA: SPAGNOLO CLASSE: 1 A, B, C, D AMBITO Ascolto one orale) TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia

SCUOLA DELL INFANZIA. Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia SCUOLA DELL INFANZIA (Campi di esperienza coinvolti: I DISCORSI E LE PAROLE) Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine della scuola dell infanzia Il bambino comprende brevi messaggi orali, precedentemente

Dettagli

LINGUA INGLESE CLASSE 4^

LINGUA INGLESE CLASSE 4^ DISCIPLINA LINGUA INGLESE CLASSE 4^ LEGENDA per gli : A= Ascolto (comprensione orale) P = Parlato (produzione e interazione orale) L = Lettura (comprensione scritta) S = Scrittura (produzione scritta)

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente

Dettagli

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo Relatrice: Maria Angela Berton IL LINGUAGGIO VERBALE E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE COME SI

Dettagli

Curricola verticale di INGLESE

Curricola verticale di INGLESE Istituto Comprensivo Statale Antonio Gramsci Lodi Vecchio Curricola verticale di INGLESE Scuola dell infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di I grado A.s. 2017/2018 Livello Scolastico Competenze di

Dettagli

Freq. rara e scarsa. Assenza del comp.

Freq. rara e scarsa. Assenza del comp. Cognome e Nome: Età: Data somministrazione: Note: scuola Sensorialità e 1. Sensibilità al dolore 2. Sensibilità al caldo. Sensibilità al freddo 4. Manifestare reazioni al contatto tattile esercitato da

Dettagli

LA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi

LA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Interagire

Dettagli

I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione

I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITÀ COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce

Dettagli

Log.Allamandri Valeria

Log.Allamandri Valeria Log.Allamandri Valeria (mail:valeria.allamandri@aslcn1.it) FATTORI ORGANICI FATTORI AMBIENTALI SVILUPPO del LINGUAGGIO Competenza linguistica FORMA: Fonetica Fonologia Morfosintassi CONTENUTO: Semantica

Dettagli

VADEMECUM LOGOPEDICO

VADEMECUM LOGOPEDICO VADEMECUM LOGOPEDICO Le tappe di sviluppo dai 10 mesi ai 6 anni 2018 2019 Imparole Cernusco sul Naviglio Milano Seveso Tra 10 14 mesi COSA CI ASPETTIAMO-> sviluppo comunicativo-linguistico tipico Lallazione

Dettagli

OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI TEMI/CONTENUTI COMPETENZE

OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI TEMI/CONTENUTI COMPETENZE INGLESE CLASSE IV OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI TEMI/CONTENUTI COMPETENZE ASCOLTARE PER: Comprendere (ricezione Arricchire il bagaglio di conoscenze ed esperienze Comprendere e rispondere con

Dettagli

scopriamo insieme cosa è VERO cosa è FALSO

scopriamo insieme cosa è VERO cosa è FALSO Questo libretto è stato realizzato e diffuso nell ambito del «Progetto INTEGRA - Identificazione e intervento su bambini a rischio di disturbi del linguaggio e/o del neurosviluppo, figli di migranti» finanziato

Dettagli

Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica

Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando dalle emissioni sonore spontanee e dalle lallazioni alla costruzione

Dettagli

e pattern di interazione madre- bambino in pazienti con ipoacusia neurosensoriale congenita A. CORTILE

e pattern di interazione madre- bambino in pazienti con ipoacusia neurosensoriale congenita A. CORTILE Lo screening uditivo neonatale: : risultati, criticità,, prospettive di una diagnosi e riabilitazione precoce Napoli 21-22 22 Novembre 2008 Indici comunicativi pre-linguistici e pattern di interazione

Dettagli

PROGETTO: PAROLIAMO PROGETTO: PAROLIAMO PREMESSA

PROGETTO: PAROLIAMO PROGETTO: PAROLIAMO PREMESSA PROGETTO: PREMESSA La lingua e uno strumento con il quale giocare ed esprimersi, raccontare, dialogare, pensare logicamente, approfondire le conoscenze, chiedere e dare spiegazioni, sviluppare e condividere

Dettagli

L importanza di comunicare con il proprio bambino!

L importanza di comunicare con il proprio bambino! L importanza di comunicare con il proprio bambino! Vigonza, 12/12/2018 Dott.ssa Sara Rinaldi Logopedista Servizio Età Evolutiva Distretto Alta Padovana AULSS 6 Euganea Che cos è la comunicazione? COMUNICAZIONE

Dettagli

la comunicazione aumentativa nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi

la comunicazione aumentativa nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO la comunicazione aumentativa nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi MODULO 4- COMUNICAZIONE

Dettagli

LIVELLO DI APPRENDIMENTO ASCOLTO Livello intermedio

LIVELLO DI APPRENDIMENTO ASCOLTO Livello intermedio SECONDA LINGUA (Francese, Spagnolo, Tedesco) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: IMPARARE A IMPARARE, COMUNICARE, INDIVIDUARE COLLEGAMENTI

Dettagli

Curricolo per Competenze: LINGUE

Curricolo per Competenze: LINGUE Scuola dell Infanzia COMPETENZE/CAMPO DI ESPERIENZA 1. Comprendere vari tipi di messaggi orali e scritti relativi a situazioni note 2. Interagire in diverse situazioni comunicative scambiando informazioni

Dettagli

Competenza chiave: Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza chiave: Comunicazione nelle lingue straniere FRANCESE CLASSE PRIMA SCUOLA SECONDARIA Competenza chiave: Comunicazione nelle lingue straniere UNITA FORMATIVA FRANCESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO- ARTISTICO-ESPRESSIVA

Dettagli

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE CLASSE I SKILLS TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITA COMPETENZA CHIAVE E DI CITTADINANZA LISTENING L alunno comprende brevi

Dettagli

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione

Dettagli

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

STRUMENTI DI VALUTAZIONE LABORATORIO STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO LINGUISTICO, MNESTICO E DELLE FUNZIONI EDUCATIVE La valutazione del linguaggio a.a. 2010-2011 Dott.ssa Paola Zanchi DI COSA PARLIAMO Il linguaggio e

Dettagli