Azienda ULSS 20 VERONA

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1 Azienda ULSS 20 VERONA Accredited - Agréé DOCUMENTO DELLE DIRETTIVE Anni

2 DOCUMENTO DELLE DIRETTIVE anni La Legge Regionale n.ro 55/94, all art. 14, stabilisce quanto segue: 1. Il documento di direttive è formulato allo scopo di realizzare il raccordo sistematico tra gli strumenti della programmazione e i budget. 2. Il documento di direttive è elaborato dal direttore generale in aderenza ai contenuti e alle scelte dei piani, programmi e progetti adottati e indica obiettivi, linee guida, criteri, vincoli e parametri per la formulazione dei budget. Il Documento delle Direttive dell Azienda Ulss20 per gli anni 2013 e 2014 è stato redatto in conformità a quanto previsto dall Atto Aziendale ed è sistematicamente correlato con il Pianto Triennale di Valutazione degli Obiettivi per il triennio , previsto dalla D.G.R.V. 2205/2012 e adottato dal Direttore Generale dell Azienda Ulss20 con deliberazione n.ro 41 del 31/1/2013. Lo strumento metodologico con il quale viene realizzato e monitorato il collegamento tra le linee guida contenute nel Documento delle Direttive e gli obiettivi di budget di ogni centro di responsabilità è la balanced scorecard. Il Documento delle Direttive è rappresentato graficamente mediante mappe strategiche ed è strutturato come segue: 1. Area strategica economico-finanziaria punti max 19 su Area strategica organizzativa punti min 51 su 100 a) Area strategica organizzativa Assistenza Ospedaliera e Assistenza Specialistica b) Area strategica organizzativa Assistenza territoriale c) Area strategica organizzativa Prevenzione d) Area strategica organizzativa Dipendenze e) Area strategica organizzativa Salute Mentale f) Area strategica organizzativa Assistenza socio-sanitaria e sociale g) Area strategica organizzativa Servizi professionali, tecnici, amministrativi e di staff alla Direzione Aziendale 3. Area strategica apprendimento, crescita, innovazione e sviluppo punti max 15 su Area strategica qualità delle prestazioni punti max 15 su 100 2

3 AREA STRATEGICA ECONOMICO FINANZIARIA - PATRIMONIALE Peso: Max 19 punti su 100 Area Strategica Economico Finanziaria Patrimoniale 1. DGRV 2864/2012 Direttive alle aziende sanitarie pubbliche per la redazione del Bilancio Economico Preventivo DGRV 2621/2012 Disposizioni per l attuazione della cd. Spending review 3. Nota regionale n.ro del 10/08/2012 ad oggetto: Linee guida per la compilazione dei CE 1. Responsabilizzazione delle articolazioni aziendali riguardo gli obiettivi economico-finanziari 2. Rispetto del limite complessivo di perdita d esercizio ammessa dalla Regione 3. Adeguamento agli indirizzi regionali in materia di extra Lea 4. Rispetto del tetto di costo per i dispositivi medici 5. Rispetto dei limiti di costo pro-capite per l assistenza farmaceutica 6. Rispetto dei limiti di costo pro-capite per la residenzialità extraospedaliera 7. Rispetto dei limiti di costo pro-capite per l assistenza protesica 8. Ripartizione dei budget dei privati accreditati 9. Rispetto del tetto di costo del personale 10. Rispetto dei limiti di spesa consentiti per gli investimenti 11. Perseguimento dell efficienza e dell appropriatezza nel consumo dei farmaci nelle strutture aziendali 12. Contenimento dei costi per mobilità passiva riduzione della fuga evitabile per ricoveri e specialistica 13. Intensificazione dei controlli sul File F (somministrazione farmaci in mobilità passiva) 1. Declinazione degli obiettivi di costo ai centri di responsabilità in funzione dei livelli di attività attesi 2. Attuazione delle disposizioni regionali specifiche 3. Modulazione dei livelli di attività in funzione del tetto di costo per i dispositivi medici 4. Intensificazione dell analisi dell appropriatezza delle prescrizioni di farmaci e assistenza specialistica da parte di tutte le categorie di prescrittori 5. Negoziazione con i fornitori per la revisione delle tariffe pro-capite pro-die della residenzialità extraospedaliera 6. Modulazione del budget di costo per l assistenza protesica a livello di distretto in funzione della popolazione residente 7. Modulazione del budget dei privati accreditati in funzione delle criticità sulle liste di attesa 8. Riduzione del residuo ferie del personale 9. Realizzazione del piano degli investimenti nei limiti di spesa consentiti 10. Minimizzazione delle scorte e dei farmaci scaduti 11. Controlli incrociati tra il file F di mobilità passiva e gli archivi SDO 12. Verifiche della corretta applicazione della normativa relativa alla distribuzione diretta di farmaci 13. Razionalizzazione del patrimonio e delle sedi in uso definendo i rapporti di cessione/acquisizione/uso dei beni 3

4 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA ASSISTENZA OSPEDALIERA E ASSISTENZA SPECIALISTICA Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa Assistenza Ospedaliera e Assistenza Specialistica 1. D.G.R.V. 3223/2002: disposizioni in materia di offerta della rete ospedaliera 2. D.G.R.V. 2205/2012: linee di indirizzo in materia di valutazione, misurazione e trasparenza 3. D.G.R.V. 320/2013: Il governo delle liste di attesa nelle Aziende Sanitarie della Regione Veneto 4. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 5. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Adeguamento dell organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla L.R. n. 23/2012 (P.S.S.R ) 2. Aumento dell appropriatezza dell attività di ricovero 3. Mantenimento del tasso di ospedalizzazione del 140 per mille nel distretto 4 4. Riduzione del tasso di ospedalizzazione nei distretti Riduzione del n.ro di prestazioni specialistiche per abitante (esclusa branca di laboratorio) 6. Applicazione del Piano Attuativo Aziendale per il governo delle liste di attesa 7. Incremento del grado informatizzazione delle procedure 8. Definizione e applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici, in particolare tra ospedale e territorio 1. Intensificazione della collaborazione con l A.O.U.I. di Verona e gli altri principali erogatori per la riduzione dei ricoveri per i residenti dei distretti per tendere al 140 per mille 2. Definizione e attuazione, anche attraverso la formazione, dei Protocolli e dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici previsti dalla D.G.R.V. 1237/2013, dal Piano Attuativo Aziendale e dai patti aziendali per la medicina convenzionata 3. Rispetto delle percentuali di prestazioni garantite entro i tempi di attesa stabiliti dalla Regione, anche attraverso la modulazione dinamica dell offerta di prestazioni specialistiche e l ampliamento dell orario (anche notturno e festivo) di erogazione delle prestazioni specialistiche. Analisi, istantanea e di periodo, del rispetto dei tempi di attesa delle prestazioni traccianti 4. Predisposizione e conduzione di controlli sull appropriatezza prescrittiva 5. Integrazione dei sistemi di prenotazione CUP dell Ulss20 con quelli dell A.O.U.I. e degli erogatori privati accreditati 6. Estensione dell utilizzabilità dei sistemi di prenotazione da parte di soggetti diversi dall Ulss (cittadini, farmacie, MMG, PLS, etc.) 7. Attivazione e/o mantenimento delle forme di teleconsulto 8. Apposizione della firma digitale su referti e documenti clinici 9. Gestione telematica delle prescrizioni specialistiche e farmaceutiche 10. Individuazione dei principali Percorsi Diagnostico-Terapeutici ospedale-territorio - avvio e misurazione dell attuazione degli stessi 4

5 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA - ASSISTENZA TERRITORIALE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa Assistenza Territoriale 1. L.R. n.ro 7/2009 Disposizioni per garantire cure palliative ai malati in stato di inguaribilità avanzata o a fine vita e per sostenere la lotta al dolore 2. D.G.R.V. 2205/2012: linee di indirizzo in materia di valutazione, misurazione e trasparenza 3. D.G.R.V. 320/2013: Il governo delle liste di attesa nelle Aziende Sanitarie della Regione Veneto 4. D.G.R.V. 37-CR/2013: Istituzione impegnativa di cura domiciliare 5. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 6. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Adeguamento dell organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla L.R. n. 23/2012 (P.S.S.R ) 2. Sviluppo delle cure primarie attraverso l implementazione diffusa del modello di medicina di gruppo integrata 3. Sperimentazione clinica e segnalazioni ADR per farmaci e vaccini 4. Inserimento dei privati convenzionati nel CUP aziendale secondo la programmazione aziendale 5. Mantenimento del tasso di ospedalizzazione del 140 per mille nel distretto 4 6. Riduzione del tasso di ospedalizzazione nei distretti Riduzione del n.ro di prestazioni specialistiche per abitante (esclusa branca di laboratorio) 8. Rinnovo dei patti della medicina convenzionata 9. Applicazione del Piano Attuativo Aziendale per il governo delle liste di attesa 10. Implementazione delle cure palliative 11. Incremento del grado informatizzazione delle procedure 12. Definizione e applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici, in particolare tra ospedale e territorio 1. Intensificazione della collaborazione con l A.O.U.I. di Verona e gli altri principali erogatori per la riduzione dei ricoveri per i residenti dei distretti per tendere al 140 per mille, anche attraverso il miglioramento dei percorsi di dimissione protetta 2. Definizione e attuazione dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici previsti dal Piano Attuativo Aziendale e dai patti aziendali per la medicina convenzionata 3. Rispetto delle percentuali di prestazioni garantite entro i tempi di attesa stabiliti dalla Regione, anche attraverso la modulazione dinamica dell offerta di prestazioni specialistiche e l ampliamento dell orario (anche notturno e festivo) di erogazione delle prestazioni specialistiche. Analisi, istantanea e di periodo, del rispetto dei tempi di attesa delle prestazioni traccianti 4. Elaborazione, monitoraggio e verifica dei patti aziendali della medicina convenzionata 5. Monitoraggio delle forme associative della medicina convenzionata 6. Implementazione della medicina di gruppo e integrata 7. Aumento sperimentazioni cliniche e segnalazioni ADR secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 1237/ Sviluppo dell informatizzazione della medicina generale e della pediatria di libera scelta 9. Implementazione tempestiva del flusso informativo delle Cure Domiciliari 10. Predisposizione e conduzione di controlli sull appropriatezza prescrittiva (compresa l assistenza protesica) 11. Integrazione dei sistemi di prenotazione CUP dell Ulss20 con quelli dell A.O.U.I. e degli erogatori privati accreditati 12. Estensione dell utilizzabilità dei sistemi di prenotazione da parte di soggetti diversi dall Ulss (cittadini, farmacie, MMG, PLS, etc.) 5

6 13. Attuazione della normativa regionale in tema impegnativa di cure domiciliari, attraverso la valutazione multidimensionale per le diverse aree assistenziali (demenze, disabilità, anziani, psichiatria) 14. Avvio e messa a regime dei nuovi applicativi finalizzato a rispettare il debito informativo derivante dai nuovi flussi di assistenza domiciliare e assistenza protesica 15. Attuazione di percorsi PDTA ospedale-territorio 16. Predisposizione di iniziative di formazione sui percorsi assistenziali 17. Apposizione della firma digitale su referti e documenti clinici 18. Gestione telematica delle prescrizioni specialistiche e farmaceutiche 19. Attivazione delle cure palliative in tutti i distretti in attuazione della normativa regionale 20. Attuazione della continuità assistenziale nei confronti dei pazienti in dimissione ospedaliera o provenienti da domicilio 21. Individuazione dei principali Percorsi Diagnostico-Terapeutici ospedale-territorio - avvio e misurazione dell attuazione degli stessi 22. Attuazione della normativa regionale in tema di impegnative di cure domiciliari attraverso la valutazione multidimensionale per le diverse aree assistenziali 6

7 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA - PREVENZIONE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa - Prevenzione 1. D.p.c.m. 17 Dicembre 2007: esecuzione dell'accordo del 1 agosto 2007, recante: "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro 2. D.G.R.V. 99/CR del 8/8/2008: sportello di assistenza alle imprese, ai lavoratori e loro associazioni 3. D.Lgs. 81/2008: tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 4. D.p.c.m. 29 novembre 2001: definizione dei livelli essenziali di assistenza 5. D.G.R.V. n.ro 2041 del 22/7/2008: sorveglianza sanitaria negli ex esposti ad amianto 6. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 7. PSSR Allegato A-Cap.2 Costruire la programmazione regionale 2.2 Umanizzazione: viene confermata l importanza del modello organizzativo attuale dei comitati etici aziendali per la pratica clinica e per la sperimentazione clinica. 8. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Consolidamento e sviluppo dei programmi di prevenzione, vigilanza e promozione della salute nei luoghi di lavoro 2. Consolidamento e sviluppo delle politiche finalizzate alla prevenzione delle malattie infettive, con particolare riferimento alla copertura della popolazione attraverso la profilassi vaccinale - mantenimento dei tassi di adesione alle vaccinazioni 3. Consolidamento dei tassi di adesione agli screening oncologici con specifico riferimento agli screening citologico, mammografico e colon rettale 4. Realizzazione assieme ad altre istituzioni territoriali di azioni o progetti per la promozione della salute 5. Intensificazione dell integrazione tra i servizi del dipartimento al fine del miglioramento del rapporto con l utenza 6. Ricognizione ed un monitoraggio delle iniziative aziendali inerenti le attività di contrasto alle disuguaglianze in salute 7. Perseguimento dello sviluppo dell informatizzazione e del soddisfacimento del debito informativo ai vari livelli aziendale, regionale e nazionale 8. Migliorare l approccio e l accessibilità verso gli utenti 9. Migliorare la tutela della salute dei dipendenti 1. Garantire le attività e i controlli finalizzati alla promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro secondo le direttive regionali 2. Attuazione di attività per la promozione delle vaccinazioni al fine di raggiungere il target regionale 3. Attuazione di attività per la promozione degli screening al fine di raggiungere il target regionale 4. Attuazione di attività per il contrasto alle disuguaglianze nella partecipazione agli screening 5. Avviare la realizzazione di un coordinamento aziendale delle attività di prevenzione e promozione della salute 6. Semplificazione del percorso dell utenza mediante procedure integrate tra i diversi servizi 7. Avvio di attività per la promozione della salute dei dipendenti 7

8 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA - DIPENDENZE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa - Dipendenze 1. D.G.R.V. n.ro 157 del 26/1/2010: approvazione delle linee guida regionali sui piani di zona 2. D.G.R.V. n.ro 2082 del 3/8/2010: Approvazione del documento di indirizzo regionale in materia di piani di zona 3. D.p.c.m. 29 novembre 2001: definizione dei livelli essenziali di assistenza 4. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 5. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Ottimizzazione dell utilizzo delle strutture dove vengono svolte le attività del dipartimento 2. Aumento delle conoscenze relative ai rischi connessi all uso di sostanza stupefacenti e sostegno dei percorsi di prevenzione per la popolazione più a rischio 3. Riduzione dei tempi di esposizione alle sostanze, anche considerando l abbassamento dell età di primo utilizzo 4. Sostegno al reinserimento e all integrazione sociale delle persone tossico-alcool-dipendenti e/o affette da ludopatia, attraverso l integrazione delle risorse sanitarie e sociali a supporto dei singoli casi 5. Accompagnamento delle famiglie di persone tossico-alcool-dipendenti e/o affette da ludopatia nell affrontare il percorso di presa in carico, cura e reinserimento del familiare 6. Perseguimento dello sviluppo dell informatizzazione e del soddisfacimento del debito informativo ai vari livelli aziendale, regionale e nazionale 7. Definizione di PDTA 1. Attuare interventi di prevenzione specifici che mirino ad aggredire i fattori di rischio identificati come maggiormente significativi nei diversi contesti territoriali e sociali (scuole, ambienti di lavoro, luoghi di aggregazione) 2. Promuovere azioni di aggancio precoce e accompagnamento ai servizi per giovani consumatori di sostanze e alcool e per i soggetti affetti da ludopatia 3. Sviluppare ed incentivare interventi di prevenzione delle patologie correlate 4. Realizzare programmi di cura e presa in carico per pazienti ricorrenti, che tengano nel dovuto conto le capacità e le risorse residue del singolo e del suo ambiente sociale 5. Promuovere azioni innovative di contrasto all uso di sostanze e di cura dei soggetti alcol e tossicodipendenti e soggetti affetti da ludopatia, in una logica di miglioramento della qualità, alla luce delle considerazioni derivanti da un utenza composita e differenziata per età, per tipo di sostanza e di dipendenza, per livello di motivazione 6. Riorganizzazione dell attività dei Dipartimenti per le Dipendenze e delle Strutture ad essi afferenti, supportato da un programma aziendale di sviluppo e/o di riorganizzazione dell area, come scelta organizzativa necessaria ad una gestione efficace ed efficiente dei servizi offerti in risposta ai bisogni del territorio, in una logica di co-gestione effettiva, tra pubblico e privato, dei progetti individualizzati costruiti a favore delle persone 7. Avvio di sperimentazioni gestionali per nuovi modelli erogativi ed organizzativi mediante l adozione delle migliori pratiche gestionali ed organizzative adeguate all evoluzione sociale ed epidemiologica, delle conoscenze scientifiche e dei sistemi di cura e l introduzione di metodiche, di tecnologie diagnostiche, terapeutiche e valutative di provata efficacia e condivise 8. Promuovere una rete per l integrazione lavorativa che consenta contatti stabili tra gli Enti e i Servizi che a vario titolo operano nel territorio 9. Favorire i processi di inclusione nel tessuto socio-relazionale di appartenenza dei soggetti (quali adolescenti e giovani a rischio, abituali consumatori, tossicodipendenti ricorrenti), visti come soggetti attivi nel processo di cambiamento 10. Offrire livelli diversificati di sostegno in base alle esigenze delle famiglie che si trovano a fronteggiare difficoltà di gestione 8

9 educativa e relazionale con figli che sono appena entrati in contatto con le sostanze, le hanno sperimentate, già le usano in maniera sistematica oppure hanno sviluppato una vera e propria tossicodipendenza 9

10 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA SALUTE MENTALE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa Salute Mentale 1. D.G.R.V. n.ro 157 del 26/1/2010: approvazione delle linee guida regionali sui piani di zona 2. D.G.R.V. n.ro 2082 del 3/8/2010: Approvazione del documento di indirizzo regionale in materia di piani di zona 3. D.p.c.m. 29 novembre 2001: definizione dei livelli essenziali di assistenza 4. D.G.R.V. n.ro 166 del 22/2/2011: Indicatori per la valutazione dei Dipartimenti di Salute Mentale 5. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 6. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Mantenere la continuità della presa in carico, anche con un atteggiamento proattivo, per tutto il tempo necessario e valorizzare la relazione operatori-utenti 2. Garantire un livello adeguato di risorse per far fronte ai bisogni di salute mentale della popolazione e una distribuzione delle risorse equa e basata su criteri espliciti 3. Attivare le risorse comunitarie per l integrazione delle persone con disturbo mentale e lottare contro lo stigma e il pregiudizio 4. Promuovere la partecipazione degli utenti e dei familiari alla definizione degli obiettivi e al miglioramento dei servizi, rendendo conto agli stessi dei risultati e valutandone la soddisfazione 5. Perseguimento dello sviluppo dell informatizzazione e del soddisfacimento del debito informativo ai vari livelli aziendale, regionale e nazionale 6. Intensificazione dell appropriatezza prescrittiva 7. Definizione di PDTA 1. Costruzione di percorsi facilitanti l accesso, con particolare attenzione al carattere di continuità nell arco delle 24 ore 2. Sviluppo di progetti specifici rivolti ai temi dell abitare, del lavoro, della vita sociale 3. Sviluppo di attività territoriali specifiche in integrazione con le altre aree aziendali, compresa l assistenza sanitaria in carcere 4. Documentazione del livello di partecipazione ai progetti terapeutici 5. Realizzazione di iniziative di informazione e formazione rivolte ad utenti e familiari 10

11 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA - ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA E SOCIALE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa Assistenza Socio Sanitaria e Sociale 1. D.G.R.V. n.ro 157 del 26/1/2010: approvazione delle linee guida regionali sui piani di zona 2. D.G.R.V. n.ro 2082 del 3/8/2010: Approvazione del documento di indirizzo regionale in materia di piani di zona 3. D.p.c.m. 29 novembre 2001 e DGRV n. 3972/2002: definizione dei livelli essenziali di assistenza 4. L.R. n. 22/2002 e DGRV n. 84/2007 e s.m.i: percorso accreditamento 5. DGRV n del Approvazione della nuova scheda SVaMDI per l area disabili 6. DGRV n del Approvazione del nuovo tracciato record e della nuova scheda SVaMA per l area anziani 7. DGRV n del Approvazione schema accordo contrattuale per le strutture socio-sanitarie e sociali accreditate 8. DGRV n del Progetto sperimentale- Piano di riorganizzazione dei Consultori Familiari per potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie 9. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 10. PSSR Allegato A-Cap.2 Costruire la programmazione regionale 2.2 Umanizzazione: viene confermata l importanza del modello organizzativo attuale dei comitati etici aziendali per la pratica clinica e per la sperimentazione clinica. 11. PSSR Allegato A-Cap.2.3 Un piano integrato per lo sviluppo del sistema -par L integrazione Ospedale-Territorio: prevede, tra i diversi strumenti di attuazione, la diffusione del PDTA intesi come contestualizzazione di linee guida, nella specifica realtà organizzativa, tenute presenti le risorse ivi disponibili. La concreta attuazione dei PDTA richiede la definizione di indicatori clinici ed organizzativi, di volumi di attività e di tetti di spesa previsti 1. Valutazione e monitoraggio dell attuazione del Piano di Zona 2. Promozione della famiglia e dei servizi dedicati 3. Promozione e sostegno alla genitorialità 4. Promozione del benessere del bambino, dell adolescente e del giovane 5. Sostegno della libera scelta del cittadino anziano e disabile nell accesso ai servizi in relazione alle sue specifiche esigenze 6. Miglioramento della qualità di vita delle persone inserite nei Centri di servizio residenziali e nelle strutture accreditate 7. Promozione di una presa in carico globale della persona anziana, superando la logica dell erogazione di singole prestazioni 8. Incentivazione della domiciliarità delle persone anziane, impiegando in modo flessibile le risorse disponibili 9. Promozione, insieme alle associazioni di famiglie di persone con disabilità, presenti nel territorio, di forme di risposta innovativa per quanto attiene i Centri Diurni e le attività a carattere diurno 10. Miglioramento delle procedure di presa in carico per le persone con doppia diagnosi 11. Perseguimento dello sviluppo dell informatizzazione e del soddisfacimento del debito informativo ai vari livelli aziendale, regionale e nazionale 12. Accreditamento strutture residenziali e semiresidenziali di proprietà 1. Sviluppo di interventi di promozione della socializzazione e delle relazioni tra famiglie e tra generazioni 2. Incentivazione ad azioni coordinate per la promozione della famiglia 3. Recepimento e attuazione delle linee guida sul servizio consultori familiari- area famiglia 4. Incentivazione degli interventi consultoriali pubblici e privati 5. Incentivazione delle attività sinergiche con enti locali e privato sociale 6. Promozione di politiche e azioni per garantire l integrazione tra attività consultoriali e l ospedale 7. Sviluppo della collaborazione e dell integrazione fra i servizi territoriali 8. Promozione di forme di partecipazione attiva delle persone inserite e dei comitati dei familiari 9. Incentivazione della partecipazione degli utenti e/o dei loro famigliari alle procedure di vigilanza previste per i centri di servizio residenziali 11

12 10. Promozione di progetti integrati tra Centri di Servizi e territorio 11. Predisposizione della relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale sui dati 12. Incentivazione dell utilizzo da parte delle persone anziane del territorio di spazi, attività, prestazioni erogate dai Centri di Servizi 13. Gestione informatica della residenzialità extraospedaliera 14. Utilizzo nuova scheda SVaMDI e SVaMA 15. Riclassificazione utenti secondo indicazioni e tempi direttive regionali 16. Sostegno del sistema della domiciliarità con il concorso delle risorse della comunità locale, con le associazioni di volontariato e con le altre forme di partecipazione sociale 17. Accordi contrattuali ex DGRV n. 1303/

13 AREA STRATEGICA ORGANIZZATIVA SERVIZI PROFESSIONALI, TECNICI, AMMINISTRATIVI E DI STAFF ALLA DIREZIONE AZIENDALE Peso: Min 51 punti su 100 Area Strategica Organizzativa - Servizi Professionali, Tecnici, Amministrativi e di Staff alla Direzione Aziendale 1. L.R. 16 agosto 2002, n. 22 "Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali 2. D. Lgs. n. 81/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 3. D. Lgs. N. 150/2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. 4. Legge n.35 del 4/4/2012 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo 5. Legge n. 190 del 6/11/2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione 6. DGRV n del 6/11/2012 Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale ed in materia di trasparenza, applicative delle disposizioni del d. lgs. n. 150/2009 e della l.r. 26 maggio 2011, n. 9, modificata dalla l.r. 11 novembre 2011, n. 22. Approvazione definitiva della deliberazione/cr n. 90 del 4 settembre 2012 sulla base del parere favorevole espresso dalla Quinta Commissione consiliare 7. DGRV n. 501 del 16/4/2013 Sviluppo della funzione di internal audit finalizzata alla creazione ed alla gestione di un Sistema di Controllo Interno nelle aziende del SSR. 8. D.G.R.V. 1237/2013: determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Sanitarie 9. D. Lgs. n. 33 del 14/3/2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni 10. D.Lgs. n. 163/2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE 1. Riorganizzazione dei sistemi informativi aziendali, con particolare riferimento al sistema amministrativo-contabile e all informatica direzionale 2. Implementazione delle disposizioni regionali in materia di sviluppo delle funzioni di internal audit 3. Rispetto degli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti dalla normativa vigente, dalle direttive regionali, dalle disposizioni relative alla prevenzione e repressione della corruzione e illegalità e indicati nel Programma triennale per la trasparenza e l integrità e dal documento di direttive 4. Perseguimento dello sviluppo dell informatizzazione e del soddisfacimento del debito informativo ai vari livelli aziendale, regionale e nazionale - rispetto degli adempimenti del questionario LEA 5. Implementazione del fascicolo sanitario elettronico 6. Dematerializzazione della ricetta cartacea 7. Mappatura delle procedure 8. Implementazione del sistema amministrativo contabile con particolare riferimento all area acquisti/logistica 9. Riduzione dei prezzi di acquisto all interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento regionale, come indicato dai documenti dell Osservatorio Prezzi 10. Implementazione del sistema di controlli sulle gare d appalto ai sensi della legge 35/ Gestione e riqualificazione patrimonio immobiliare, con particolare riferimento alla sicurezza e al rispetto della L.R. n. 22/ Definizione quadro esigenze e supporto tecnico alla definizione del progetto d intervento e monitoraggio in fase di esecuzione dei lavori, relativamente alla nuova Sede Unica dell ULSS Definizione, acquisizione autorizzazioni Regionali e attuazione piano alienazioni immobiliari finalizzate all acquisizione delle nuova Sede Unica dell ULSS 20 e alla vendita dei vecchi ospedali dell area Est Veronese 14. Gestione e monitoraggio del Budget assegnato perseguendo possibili economie rispetto all insieme delle voci di costo che lo compongono 13

14 1. Entrata e regime della nuova procedure amministrativo contabile e operatività di un set base di cruscotti direzionali 2. Attuazione del Piano delle Attività di internal audit previsto dalla normativa regionale 3. Potenziamento del link Trasparenza, valutazione e merito che diverrà Amministrazione trasparente presente nella home page del sito aziendale al fine di assicurare facile accessibilità, omogeneità, di semplice consultazione e costantemente aggiornato 4. Creazione della sezione archivio per la conservazione e il reperimento delle informazioni il cui obbligo di pubblicazione è scaduto 5. Implementazione della raccolta informativa relativa agli incarichi dirigenziali: pubblicazione degli estremi degli atti di conferimento entro 3 mesi dal conferimento e per i tre anni successivi alla cessazione dell incarico 6. Pubblicazione dei dati relativi ai titolari dei contratti a tempo determinato (per qualifica e area di appartenenza) e pubblicazione trimestrale dei dati relativi al costo complessivo 7. Pubblicazione dell elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti con indicazione della durata e del compenso spettante 8. Pubblicazione atti concorsuali e delle procedure selettive in generale e dei bandi espletati nell ultimo triennio 9. Pubblicazione dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale 10. Pubblicazione semestrale degli atti relativi alla scelta del contraente, contratti lavori servizi e forniture 11. Pubblicazione dati relativi all attività amministrativa specifica dei servizi aziendali coinvolti dalla normativa 12. Pubblicazione dati sul patrimonio, beni immobili canoni di locazione versati e percepiti 13. Pubblicazione tempi di pagamento nei confronti dei fornitori 14. Entrata a regime delle nuove procedure amministrativo contabili 15. Adesione alle gare regionali indette dal CRAS Centro Regionale Acquisti per la Sanità 16. Utilizzo MEPA Mercato degli acquisti per la Pubblica Amministrazione per gli acquisti sotto soglia 17. Utilizzo delle funzioni AVCpass e CSAMed per la realizzazione dei controlli sulle gare d appalto 18. Utilizzo degli strumenti aziendali finalizzati al rispetto degli obblighi in tema di trasparenza e anticorruzione 19. Pianificazione degli interventi con redazione Programma Annuale e Triennale dei lavori (Decreto Legislativo n. 163, art. 128, del 12 aprile D.M. del 9 giugno 2005), con riferimento in particolare alla tematica della sicurezza e al piano degli interventi di adeguamento L.R. n. 22/ Redazione Piano Triennale Investimenti in coerenza con il Programma dei lavori e con l individuazione delle specifiche fonti di finanziamento 21. Elaborazione quadro esigenze logistico-operative di riferimento per il progetto della nuova Sede Unica, definizione e monitoraggio rispetto requisiti prestazionali e qualitativi del costruito, assicurare eventuale supporto tecnico alla Direzione Lavori in fase di esecuzione 22. Razionalizzazione patrimonio in uso con definizione rapporti di cessione/acquisizione/uso di beni immobili con altri Enti/Amministrazioni e/o Società/privati 23. Attuazione programma di miglioramento relativamente al processo Gestione e sviluppo del patrimonio immobiliare e impiantistico - Internal Audit Amministrativo 24. Monitoraggio costante della spesa con attribuzione a costi o investimenti, sviluppo e tenuta reportistica di supporto e rendicontazione periodica (BEP-CEPA) 25. Supporto informativo alle unità operative con reportistica periodica di monitoraggio del grado di raggiungimento degli obiettivi quantitativi 14

15 AREA STRATEGICA - APPRENDIMENTO CRESCITA - INNOVAZIONE - SVILUPPO Peso: Max 15 punti su 100 Area Strategica - Apprendimento Crescita - Innovazione - Sviluppo 1. D. Lgs. N. 150/2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. 2. DGRV n del 6/11/2012 Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale ed in materia di trasparenza, applicative delle disposizioni del d. lgs. n. 150/2009 e della l.r. 26 maggio 2011, n. 9, modificata dalla l.r. 11 novembre 2011, n. 22. Approvazione definitiva della deliberazione/cr n. 90 del 4 settembre 2012 sulla base del parere favorevole espresso dalla Quinta Commissione consiliare 1. Avvio percorso di declinazione a livello di ciascuna unità di personale degli obiettivi quantitativi di centro di responsabilità 2. Sensibilizzazione del personale sui temi del benessere organizzativo 3. Intensificazione della pubblicità degli eventi formativi 4. Avvio ed implementazione del piano di comunicazione interna all unità operativa 5. Sperimentazione di nuovi modelli organizzativi per la diffusione dei percorsi diagnostico-terapeutici, per il miglioramento continuo dell assistenza erogata e l ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche 1. Individuazione, al fine della declinazione a livello di ciascuna unità di personale degli obiettivi quantitativi di centro di responsabilità, della soluzione metodologica, formazione dei titolari di centro di responsabilità e predisposizione dello strumento informatico per la gestione del processo 2. Partecipazione diffusa all indagine ICONAS sul benessere organizzativo 3. Calendarizzazione degli incontri, con presenza di tutto il personale di unità operativa, e stesura del resoconto dell incontro (piano di comunicazione interna alla unità operativa) 15

16 AREA STRATEGICA - QUALITA DELLA PRESTAZIONI Peso: Max 15 punti su 100 Area Strategica - Qualità Della Prestazioni 1. L.R. 22/2002 autorizzazione all esercizio-accreditamento istituzionale-accreditamento di eccellenza. 2. D.lgs. 150/2009 : piano triennale per la trasparenza e l integrità 3. Delibera C.I.V.I.T. n.88/2010: definizione e misurazione di indicatori e relativi standard di riferimento delle seguenti dimensioni della qualità delle prestazioni erogate : 4. accessibilità fisica 5. accessibilità multimediale 6. la tempestività 7. la trasparenza 8. l efficacia 9. la conformità alle attese 10. l attendibilità (=rispondenza a protocolli procedure predefiniti e dichiarati) 11. la compiutezza (=continuità dell assistenza) 12. La delibera D.G.R.V. 2205/2012 in applicazione del D.lgs. 150/2009 prevede la valutazione della soddisfazione del cittadino (customer satisfaction). 13. PSSR Allegato A cap.4 Strumenti a supporto del governo del sistema-par.4.1 Qualità e sicurezza delle prestazioni sociosanitarie Clinical governance: azioni strategiche: visione integrata e multidisciplinare dell assistenza, orientamento al processo assistenziale come lavoro in team; sistema consolidato di audit clinico 1. Adesione al percorso di monitoraggio degli indicatori di qualità dell assistenza sanitaria 2. Preparazione delle strutture al rinnovo dell autorizzazione e al rinnovo dell accreditamento istituzionale Definizione di un sistema aziendale di indicatori atti a rispondere a quanto previsto 3. Informazioni all utenza circa la dimensione della qualità dei servizi erogati attraverso la pubblicazione nella Carta dei Servizi 4. Sistematizzazione a livello aziendale delle valutazioni in atto della qualità percepita per la relativa pubblicazione 5. Avvio di un sistema aziendale di audit clinici diffusi con partecipazione multiprofessionale 1. Avvio / completamento del manuale della qualità 2. Ricognizione entro giugno 2014 cambiamenti strutturali e/o organizzativi rispetto all autorizzazione all esercizio Autovalutazione e rispondenza agli standard di accreditamento istituzionale tutti al 100%. 4. Partecipazione ad almeno un audit integrato o di accreditamento Individuazione da parte di ogni UUOO di almeno un indicatore e standard rispetto alle dimensioni della qualità previste dalla norma 5. Misurazione e monitoraggio dei risultati di tali indicatori con pubblicazione Carta dei Servizi 6. Attuazione di audit clinico-organizzativo multidisciplinare 7. Mappatura delle procedure di servizio 8. Individuazione degli indicatori di conformità alle procedure e avvio misurazione 16

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