LA VALUTAZIONE AUTENTICA
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- Bernarda Grimaldi
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1 Torino, gennaio 2015 LA VALUTAZIONE AUTENTICA Rif.: Comoglio M., Insegnare per competenze, Rivista dell istruzione, n
2 LA PASSIONE PER IL NOSTRO LAVORO «Se ci concediamo di sviluppare la passione per il nostro lavoro, rinasceremo continuamente, diventeremo sempre più solidi e più squisitamente umani rispetto a come eravamo» (Tomlinson) 2
3 LE 5 PASSIONI (COSTA & LIEBMANN, 1997) Passione per l efficacia: ricerca di apprendimento continuo, che dura tutta la vita, di auto-potenziamento, di padronanza e di controllo. Passione per la flessibilità: percepire da prospettive diverse, cambiare, adattare ed espandere il repertorio di modelli di risposta. Passione per la padronanza del mestiere: aspirare a diventare più chiari, precisi, congruenti e integrati. Passione per la consapevolezza: gestire pensieri e azioni, riflettere su se stessi. Passione per l interdipendenza: bisogno di reciprocità, appartenenza e connessione. Tendere a diventare una cosa sola con un sistema e una comunità più grandi, di cui ci si sente parte. 3
4 CAPIRE I PUNTI DI PARTENZA Il fattore che più influenza l apprendimento è ciò che già si conosce. Accertatevi di questo e insegnate di conseguenza (Ausubel, 1968) L avvio di reali processi di apprendimento chiede atteggiamenti di apertura e fiducia nei confronti dei reali punti di partenza delle persone coinvolte. 4
5 VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO Domande di avvio: 1. Considerando i concetti di competenza e di apprendimento significativo, quando una valutazione può essere considerata efficace? 2. Quali caratteristiche deve avere un compito o prestazione per consentire una valutazione efficace? 3. Come si valuta una prestazione complessa? 4. Quali domande possiamo rivolgere alla classe per condividere con gli studenti questa idea di valutazione? 5
6 DOMANDA N.1 Considerando i concetti di competenza e di apprendimento significativo, quando una valutazione può essere considerata efficace? Sintesi risposte: 1. Cosa si valuta? a. Positivo e negativo, ciò che si sa e non si sa b. Progressi fatti (contenuti, metodo, sicurezza) c. Ciò che c è ancora da imparare d. Capacità di applicare conoscenze ad altri contesti e. L apprendimento degli studenti, fornendo loro feedback f. L attività di insegnamento: allineare insegnamento e apprendimento 2. Valutazione efficace: a. Rendere chiari e comunicare gli obiettivi in partenza b. Creare ambienti che trasmettono più fiducia che ansia 6
7 CONCETTO DI COMPETENZA Rif.: Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell Unione Europea del 18 dicembre 2006 Competenza: combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto in cui ci si trova. Poiché l attitudine è fare qualcosa verso cui si è predisposti, meglio sostituire attitudini con atteggiamenti. 7
8 Arthur L. Costa e Bena Kallick (2007, p. 47) elencano queste 16 disposizioni: 1. Persistere 2. Pensare e comunicare con chiarezza e precisione 3. Gestire l impulsività 4. Raccogliere informazioni attraverso tutti i sensi 5. Ascoltare con comprensione ed empatia 6. Creare, immaginare, innovare 7. Pensare flessibilmente 8. Rispondere con stupore e timore reverenziale 9. Pensare sul pensare (metacognizione) 10.Assumere rischi responsabili 11.Impegnarsi per l accuratezza e precisione 12.Trovare humour 13.Fare domande e porre problemi 14.Pensare in modo interdipendente 15.Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni 16.Rimanere aperti all apprendimento continuo 8
9 APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO Tratto da Shuell, 1988 Attivo: saper elaborare le informazioni in arrivo Costruttivo: le nuove informazioni si devono connettere ad altre affinché ci sia la comprensione di contenuti complessi Cumulativo: il nuovo apprendimento si deve ancorare alla conoscenza precedente. Le modalità in cui avviene questo ancoraggio determina ciò e quanto viene appreso Orientato a un obiettivo: l apprendimento tende ad avere successo se colui che apprende è consapevole dello scopo verso il quale sta lavorando e possiede aspettative che sono appropriate al conseguimento del risultato desiderato. 9
10 QUANDO UNA VALUTAZIONE È EFFICACE? Scopo della valutazione è trarre informazioni per migliorare: l apprendimento degli studenti l attività di insegnamento Una valutazione efficace invita a riflettere su cosa fare in futuro per migliorare apprendimento e insegnamento. Il focus è sulle decisioni riguardanti i passi successivi (valutazione per l apprendimento) piuttosto che sui risultati raggiunti (valutazione dell apprendimento) 10
11 LA VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO La valutazione PER l apprendimento comincia fornendo agli studenti una visione chiara e familiare degli obiettivi di successo da padroneggiare, inclusi i modelli di un lavoro ottimo o solo sufficiente. Questi modelli rivelano dove l insegnante vuole che essi arrivino. L insegnante, poi, offre una possibilità continua di feedback descrittivo, che consiste non solo di voti o di risultati, ma anche di una guida specifica focalizzata sugli obiettivi di apprendimento. In tal modo si consente agli studenti di apprendere ad auto-valutarsi e a stabilire obiettivi. Con queste attenzioni, la valutazione PER l apprendimento li tiene focalizzati da dove sono verso dove vorrebbero essere. Insegnando agli studenti come migliorare la qualità del lavoro una dimensione alla volta, e insegnando loro a monitorare continuamente il miglioramento, la valutazione PER l apprendimento li aiuta a superare la distanza tra dove essi sono in quel momento e dove noi insegnanti vogliamo che essi siano» (Stiggins, 2005). 11
12 FORMULARE OBIETTIVI DI COMPETENZA o Integrare in un unica formulazione conoscenze, abilità, atteggiamenti, da applicare in contesti reali Domande utili: quali abilità caratterizzano questa competenza? su quali contenuti importanti e significativi esercitare le abilità di questa competenza? con quali atteggiamenti? in quali contesti? 12
13 DOMANDA N. 2 Daniele Pavarin Quali caratteristiche deve avere un compito o prestazione per consentire una valutazione efficace? Sintesi risposte: Formulazione chiara, comprensibile, coerente con esperienze fatte in classe, articolata Prevedere un percorso di apprendimento che va esplicitato agli allievi E un momento di apprendimento Lascia margini alla creatività personale Inserita in un contesto adeguato 13
14 PRESTAZIONI AUTENTICHE Sono realistiche: richiedono l utilizzo di conoscenze e abilità dentro situazioni e contesti del mondo reale Chiedono di ri-costruire la conoscenza più che riceverla Consistono nel risolvere problemi nuovi e complessi Dimostrano e sviluppano comprensione Non sono attività fini a se stesse, ma connesse ad obiettivi di comprensione 14
15 PRESTAZIONI AUTENTICHE Fanno riferimento a compiti che richiedono l applicazione di conoscenze e di abilità simili o analoghe alle prestazioni richieste nel mondo reale. Esempi: scrivere un saggio su un argomento fare la recensione di un libro progettare e sviluppare un esperimento applicare informazioni a problemi da risolvere lavorare con altri per realizzare un progetto presentare un argomento utilizzando strumenti multimediali 15
16 PRESTAZIONI AUTENTICHE Non può dirsi autentica una qualsiasi prestazione. Per definirsi tale, deve essere simile a un compito o un problema che gli adulti incontrano nella vita reale. Ciò significa che una prestazione autentica, non diversamente da un qualsiasi compito reale, richiede l esecuzione di una sequenza di fasi/processi per essere portata a termine: preparazione di un piano adeguato, stesura di un primo abbozzo, ricerca di fonti e/o informazioni, collaborazione con altri, autovalutazione, revisione, ecc. (Meyer, 1992) 16
17 TIPOLOGIE DI PRESTAZIONE AUTENTICA Possono essere di tre tipi: Daniele Pavarin - Paolo Scorzoni introduttiva: danno la possibilità di esplorare l argomento per capire quanto gli studenti già sanno e le possibili connessioni. Questo tipo di prestazione dovrebbe far nascere il bisogno di avere nuove informazioni. di ricerca guidata: è centrata sulla soluzione di problemi particolari, si collocano al centro del UdA. di fine unità: sono le prestazioni più complesse e chiedono di mettere assieme tutto ciò che si è appreso durante l U.A. 17
18 DOMANDA N.3 Come si valuta una prestazione? Daniele Pavarin Sintesi risposte: Indicando criteri di valutazione (chiari, condivisi, modificabili in itinere) e punteggi relativi, riservando pesi diversi a domande/esercizi Valutare più obiettivi (non solo conoscenze) Il livello di sufficienza come fulcro nel costruire le scale di valutazione La valutazione deve gratificare, efficace per lo sviluppo progressivo Esiste la valutazione oggettiva? mah.! 18
19 LA RUBRICA DI VALUTAZIONE È un elenco di criteri che guida la valutazione e l assegnazione di punteggi. Consente a chi valuta di esprimere giudizi affidabili sul lavoro dello studente Rappresenta per gli studenti uno strumento di autovalutazione. 19
20 DOMANDA N.4 Daniele Pavarin quali domande rivolgere alla classe per condividere e coinvolgere sull idea di valutazione? Sintesi risposte: Cosa ci fai qui? Quali sono i tuoi reali obiettivi? Conosci i tuoi punti di forza e debolezza? Come studi per ottenere un buon voto? Quali cono i parametri per ottenere la sufficienza? Una insufficienza valuta la tua persona o il tuo livello di apprendimento? A cosa servono le verifiche? La verifica è per te un momento di apprendimento? 20
21 DOMANDA N.4 quali domande rivolgere alla classe per condividere e coinvolgere sull idea di valutazione? Sintesi risposte: Perché è necessaria una valutazione? Qual è secondo te il percorso per il minimo o l eccellenza? Saresti disponibile a valutare o ad essere valutato da un compagno? Pensi di saper autovalutarti? Pensi che gli insegnanti siano obiettivi? Come si fa ad essere imparziali? Cosa fa la differenza? 6 o 10? Conta il voto o la soddisfazione? Cosa significa il livello di sufficienza? Perché ritieni importante non copiare? Qual è un buon voto e uno cattivo? Daniele Pavarin 21
22 DOMANDA N.4 quali domande rivolgere alla classe per condividere e coinvolgere sull idea di valutazione? Sintesi risposte: Chi deve valutare e chi essere valutato? A che cosa serve la valutazione? Daniele Pavarin Siete d accordo con questa modalità di valutazione? Avete alternative da proporre? Ritieni utile condividere e discutere le valutazioni con docente e compagni? Come può essere oggettiva una valutazione? Le risposte degli allievi devono influenzare il mio metodo? Perché condividere le idee di valutazione con gli studenti? 22
23 SOSTENERE LA RIUSCITA Rif.: Tomlinson C. A., Imbeau M. B., Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS Domande rivolte alla classe: in questa classe cosa significa riuscire? come posso sostenere la tua riuscita? come posso fare per sapere se stai riuscendo? cosa devi fare tu per riuscire? e come saprai se stai riuscendo? 23
24 SOSTENERE LA RIUSCITA Rif.: Tomlinson C. A., Imbeau M. B., Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS a. Vedere la crescita raggiunta e quella possibile b. Coltivare in classe un clima di sostegno reciproco c. Offrire un curricolo coinvolgente d. Restituire con continuità informazioni su crescita e progressi 24
25 PRESTAZIONE Al termine di questo corso dovrete abbozzare la progettazione di una unità di apprendimento che richieda agli studenti lo svolgimento di una prestazione autentica e realizzare la rubrica di valutazione ad essa collegata. La prestazione dovrà avere come tema generatore uno degli argomenti che abitualmente svolgete in questo periodo dell anno scolastico e contribuire allo sviluppo delle micro competenze inserite nel curricolo, rendendole verificabili e valutabili. 25
26 LE COMPETENZE CHIAVE Le otto competenze chiave per l esercizio della cittadinanza attiva (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/06) Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica Imprenditorialità Espressione culturale 26
27 COME SI COSTRUISCE UNA PRESTAZIONE AUTENTICA? Confronta i due problemi che seguono, simili dal punto di vista matematico ma differenti nella formulazione. Domande: in che cosa si differenziano? quali diverse risorse possono attivare e sviluppare negli studenti? 27
28 PRIMA VERSIONE Il rubinetto nel cortile di una casa é danneggiato e gocciola in continuazione, con una perdita di acqua di 2,4 litri all'ora. Quale sarà la spesa totale della famiglia per l'acqua in un periodo di due mesi, sapendo che il prezzo unitario di un metro cubo d'acqua è di 0,50 per i primi 30 metri cubi e di 0,95 per i metri cubi seguenti, e che il resto del consumo dell'acqua della famiglia è di 28 metri cubi? (1 mese = 30 giorni). Tratto da: Roegiers, 2003, in Daniela Maccario, Insegnare per competenze, SEI
29 SECONDA VERSIONE Leggi ciò che è successo a Paola Paola ha ricevuto la bolletta dell'acqua, che indica un forteconsumonell'ultimo bimestre. Pensando ad un errore, la sua prima reazione è quella di essere furiosa. In un secondo momento, tuttavia, Paola si chiede: Sono io responsabile di questa situazione? La causa non è forse da imputare a quel rubinetto che non ho ancora fatto riparare e che continua a perdere acqua? Forse mi converrebbe farlo riparare Ora controlla quanto riportato sulla bolletta che è arrivata a Paola (All allievo viene consegnata una fotocopia della bolletta dell'acqua) Aiuta Paola a prendere la sua decisione. Ha interesse a far riparare il rubinetto della cucina? Paola ha calcolato che, con ciò che perde, riempie un bidone di 50 litri per giorno. Paola sa che il prezzo per far riparare il rubinetto è di 250. Aiutati con la bolletta. Ci sono altre ragioni che potrebbero spingere Paola a far riparare il rubinetto? Tratto da:: Roegiers, 2003, in Daniela Maccario, Insegnare per competenze, SEI
30 FORMULARE PROBLEMI Caratteristiche primo problema: è un problema chiuso : c è un solo modo di interpretare il problema e una sola soluzione, un unica strategia di soluzione mira a far applicare conoscenze e schemi già conosciuti la valutazione avverrà con feedback giusto/sbagliato 30
31 FORMULARE PROBLEMI Caratteristiche secondo problema: induce lo studente a mettersi nei panni di chi si pone il problema; mette in evidenza la sfida che la situazione presenta, il perché essa debba essere risolta; presenta la situazione in forma relativamente aperta e non del tutto strutturata, in modo da rendere possibile la discussione; si basa su documenti autentici; fa riferimento a conoscenze e schemi da mobilitare non conosciuti in partenza, ma che devono essere ritrovati dall allievo; la valutazione si fonda su una riflessione sulle strategie utilizzate; presenta dati parassiti, per rendere la situazione più vicina ad una situazione di vita reale. 31
32 COME SI COSTRUISCE UNA PRESTAZIONE AUTENTICA? Elementi di una prestazione autentica: situazione: pensare a una situazione del mondo reale ruolo : attribuire agli studenti un ruolo reale nella situazione destinatario della prestazione: descrivere chi è il destinatario finale della prestazione prodotto: specificare il lavoro che si dovrà fare e le caratteristiche del prodotto richiesto 32
33 ESEMPIO DI PRESTAZIONE AUTENTICA Situazione: la tua scuola ha deciso di collaborare al progetto Dimmi come mangi e ti dirò chi sei promosso dal Ministero dell Istruzione per promuovere cambiamenti negli stili di alimentazione degli studenti. Ruolo: la vostra classe è stata scelta per realizzare un lavoro di ricerca e intervento all interno del vostro Istituto sulle finalità del progetto. Destinatario: il Dirigente ha comunicato ai vostri genitori di aver aderito a questo progetto e di aver dato l incarico alla vostra classe di realizzare un lavoro di ricerca, che nei prossimi mesi coinvolgerà le famiglie della vostra classe. Prodotti richiesti: Daniele Pavarin a. analizzare la dieta settimanale della vostra famiglia, con il compito di suggerire consigli per migliorare il valore nutritivo b. realizzare un depliant illustrato per illustrare a tutti gli studenti della scuola gli elementi di una sana alimentazione c. ipotizzare un menù di tre giorni per un fine settimana residenziale estivo con la vostra classe. 33
34 Situazione:Quando in una famiglia è in arrivo un bambino i genitori e gli amici iniziano a fare ipotesi sui caratteri somatici del piccolo e spesso a molti interrogativi è possibile dare una risposta precisa. Ruolo: Tu lavori presso uno studio medico che accoglie le donne in gravidanza e cerca di rispondere alle loro domande. Destinatario: Oggi ricevi una paziente, Carla, incinta del terzo figlio, dopo aver avuto due gemelle eterozigoti. Prodotto: Rispondi per iscritto alle seguenti domande che Carla ti pone: avendo già avuto due figlie femmine, il terzo avrà più probabilità di essere maschio. Esiste questa probabilità? Carla è convinta che il bimbo avrà gli occhi marroni perché entrambe le figlie hanno occhi marroni e sia lei che il marito hanno gli occhi dello stesso colore delle figlie. È giustificata questa convinzione? Carla sostiene che sicuramente il nuovo arrivato avrà il gruppo sanguigno zero positivo, lo stesso degli altri membri della famiglia. È possibile avere questa certezza? La preoccupazione maggiore di Carla riguarda il daltonismo, teme che il bambino nasca ammalato perché la madre e il fratello di Carla sono daltonici, mentre suo padre, il marito, le figlie e i suoceri non manifestano la malattia. Che risposta puoi dare in proposito? Giustifica le tue affermazioni ricorrendo al calcolo delle probabilità e di statistica. Rendi chiare e trasparenti le tue conclusioni servendoti anche di grafici per illustrare le tue opinioni. 34
35 PRESTAZIONE AUTENTICA Secondaria di primo grado Obiettivo di cittadinanza: comunicazione nella lingua madre, competenze sociali e civiche, imparare ad imparare Traguardo di competenza: scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Situazione Prima guerra mondiale Ruolo Sei un soldato al fronte che sta vivendo la guerra di trincea Destinatario Un tuo famigliare Prodotto Devi scrivere una lettera a casa Criteri di qualità del prodotto 35
36 PRESTAZIONE AUTENTICA Secondaria Situazione A casa si è reso necessario l acquisto di un nuovo computer con monitor e stampante. Ruolo Tu sei stato incaricato di reperire e valutare alcuni preventivi e scegliere l offerta più conveniente. I quattro rivenditori che hai consultato ti hanno offerto prodotti dalle caratteristiche equivalenti, ma non tutti sono comprensivi dell IVA. Destinatari I tuoi genitori. Prodotto Dovrai presentare un analisi dei costi sulla base dei preventivi forniti e individuare il rivenditore più conveniente. Dovrai considerare anche la possibilità di acquistare i pezzi da rivenditori diversi e indicare presso quale di essi è più vantaggioso l acquisto di ogni singolo componente. Infine indicherai dove fare l acquisto. 36
37 PRESTAZIONE AUTENTICA Situazione: immagina di essere nel Ruolo: sei uno scrittore affermato che ha deciso di scrivere una autobiografia sottoforma di testo breve Destinatari: i lettori del giornale on line per cui scrivi, che vivono nel 2050 Prodotto: scrivi il testo della tua autobiografia in cui si parlerà di come è stata la tua adolescenza e in particolare degli anni trascorsi alle medie Contenuti da sviluppare: Come si scrive un testo autobiografico L'adolescenza di oggi e di ieri Come potrebbe essere il mondo nel
38 RUBRICA DI VALUTAZIONE Elementi: titolo dimensioni indicatori descrittori livelli 38
39 Altre dimensioni: - Conoscenza dei dati e delle procedure per risolvere il problema - Abilità nel saper applicare le procedure di risoluzione - Saper comunicare i risultati Esempio di Rubrica tratto da una Pubblicazione di Mario Comoglio Daniele Pavarin e Paolo Scorzoni 39
40 RUBRICHE ANALITICHE Le rubriche analitiche sono strumenti per misurare singole abilità (dimensioni) Si usano quando si vogliono evidenziare le singole dimensioni presenti nella prestazione e di ciascuna si vuole indicare il livello di competenza conseguito. Si differenziano dalle rubriche olistiche, che forniscono un idea generale e globale degli elementi di qualità e dei livelli di competenza nelle prestazioni. 40
41 LA FIDUCIA La fiducia si impara non tanto attraverso quello che si fa o quello che si dice, ma soprattutto attraverso quello che si è all interno di buone forme di vita sociale (Biagi L., 2011) La fiducia si apprende facendone esercizio diretto all interno di esperienze di vita sociale in cui al centro non c è più l individuo e le sue risorse, ma la reciprocità, che ci costituisce e ci supera. 41
42 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Comoglio M., Insegnare per competenze, Rivista dell istruzione, n Comoglio M., Insegnare e apprendere con il portfolio, Fabbri, 2003 Costa A. L., Kallick B., Le disposizioni della mente, LAS, 2007 Castoldi M., Valutare le competenze. Percorsi e strumenti, CAROCCI, 2009 Wiggins G., & McTighe, J., Fare progettazione. La pratica di un percorso didattico per la comprensione significativa, LAS, 2004 Maccario D., Insegnare per competenze, SEI, 2006 Tomlinson C. A., Adempiere la promessa di una classe differenziata, LAS, 2006 Tomlinson C. A., Imbeau M. B., Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS, 2012 SITI: Canale youtube: ScuolaInterattiva 42
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