Novità cognitive e neo oralità. ed il suo ambiente Cambia il procedere cognitivo

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1 Novità cognitive e neo oralità Cambia l uomo l ed il suo ambiente Cambia il procedere cognitivo

2 Mac Luhan nel 64 descrive il neo ambiente "Oggi, dopo oltre un secolo d'impiego tecnologico dell'elettricità,, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio. Ci stiamo rapidamente avvicinando alla fase finale dell'estensione dell'uomo: quella, cioè,, in cui, attraverso la simulazione tecnologica, il processo creativo di conoscenza verrà collettivamente esteso all'intera società umana, proprio come, tramite i vari media abbiamo esteso i nostri sensi e i nostri nervi". Marshall Mc LUHAN, Gli strumenti del comunicare, 1964

3 Oggi si vive in un ambiente elettronico merita attenzione ecologica L uomo è un sé riflesso in cui sono importanti le sue doti ma ancora più le informazioni che riesce ad avere ed a connettere in un tutto significante Quanto è attenta la formazione del cittadino di questa società a questi cambiamenti?

4 Ecologia dei media l ambiente di vita è noosfera realtà intellettuale, un cronotopo con spazio e tempo proprio che sviluppa elementi comuni Familiarizzazione dei media Socializzazione mediata Esteticità diffusa Tempo ritmato Spazio immaginario SOCIETà DELL IMMAGINE

5 cambia il conoscere dall oralit oralità alla scrittura i Greci iniziano la cultura occidentale, oggi si va verso una neo oralità (Ong) ci sono puzzle e non deduzioni un altra logica Si passa dal brainframe alfabetico all analogico analogico (De Kerkhove) dove non si conosce più per analisi e sintesi, perché si passa dal modello scrittura al modello orale L educazione ai testi della cultura corrente (dei media) richiede alfabetizzazione e metodologie apposite

6 La familiarizzazione dei media crea un ambiente di socializzazione anche prima di facebook La conversazione è oggi audiovisiva (Bettetini 1984) è una joint production in cui tutti partecipano anche zitti (Stubbs( 1981) Con regole non scritte ma inderogabili La neo - conversazione incarna la nuova società dai valori troppo cambiati per non richiedere attenzione

7 Nella neo conversazione Anche lo spettatore è un ricettore che reagisce I modelli di conversazione sovvertono le regole tradizionali: abituare alle regole del turno è utile per ristabilire costumi civili Nella conversazione sui media si possono analizzare i casi di esperienza, sia positivi che negativi, corroborando il pensiero critico Pio XII scriveva il "Non è esagerato affermare che il futuro della società moderna e la stabilità della sua vita interiore dipendono in gran parte dal mantenimento di un equilibrio tra la forza delle tecniche di comunicazione e le capacità di reazione dell'individuo".

8 Contano anche gli affetti nel conoscere attraverso le immagini "tra madre e bambino, e poi tra individui comunicanti in genere, si sviluppa una danza sottile di contatto, eccitazione, acquietamento: to: una danza di piccoli gesti, richiami di attenzione, sguardi, che non implica alcun livello intellettuale in quanto tale, e ha piuttosto to come oggetto appunto gli affetti vitali che la semplice eccitazione e attivazione". Non è proprio così con la tv: ma "possiamo fare l'ipotesi che il nostro piccolo gioco col telecomando abbia in certa misura a le stesse basi: vagando qua e làl tra i programmi, a un livello cognitivo cerchiamo qualcosa che ci interessi, o curiosiamo per vedere cosa c'è in giro. Ma allo stesso tempo forse stiamo cercando una modulazione di stimoli di vario livello e natura che soddisfi i nostri bisogni di regolazione psico-fisica e psico-.affettiva. Del benessere fa peraltro parte anche l'interesse per ciò che si guarda" (La macchina degli affetti, Serena Dinelli, 1999)

9 La conoscenza nei media cambia punto di vista un esercizio che fa sempre l artel Il conoscere permeato di affetti cambia il metodo del conoscenza la rivoluzione richiede un adeguamento formativo Se cambia il punto di vista, si deve cogliere la differenza, che è anche di categorie, in cui rientrano quelle dell immagine L educazione estetica chiarendo le categorie dell immagine anche mediata chiarisce i nuovi metodi

10 il mezzo è il messaggio Marshall Mc Luhan,, , ingegnere canadese, insegnante di letteratura inglese a Toronto e a Cambridge, ama Poe, Joyce, Eliot, Pound.. La sua opera ha gettato le basi della moderna teoria della comunicazione, grazie ad uno studio attento dei mezzi di comunicazione che si basa sulla celebre frase che fa da titolo al secondo capitolo di Gli strumenti del comunicare (1964) : il mezzo è il messaggio. Non basta cioè badare al contenuto dei messaggi, la forma in cui essi sono dati riopera profondamente sul contenuto essenziandoli.

11 MEDIA Giornali il New York Sun Il quotidiano contemporaneo è la combinazione di eventi emersi in società e in epoche storiche diverse. I romani, usavano fogli informativi, chiamati acta diurna, che venivano affissi nei luoghi pubblici. I cinesi e i coreani stampavano su carta con caratteri intagliati nel legno, molti secoli prima della comparsa della stampa. Qualcosa di simile all idea di quotidiano apparve all inizio del Seicento in Germania, ma i primi sono del Settecento. La lunga lotta per stabilire il principio della libertà di stampa venne combattuta nel periodo in cui si avviò il declino delle antiche monarchie feudali e cominciarono ad affermarsi nuovi concetti cetti di democrazia politica. I primi giornali modenri nascono nel periodo della Grande Rivoluzione. Quindi il cambiamento del ruolo politico del cittadino unito alla a costruzione di linee ferroviarie, navi a vapore, telegrafo, sviluppo della tecnologia della carta e della stampa (penny press) e l istruzione l di massa diedero origine ad un quotidiano per la gente comune. La formula vincente fu trovata da uno stampatore di New York, Benjamin H. Day..Il.Il suo giornaletto il <New < York Sun>, ebbe un avvio assai modesto il 3 settembre 1833, con il motto <Splende per TUTTI >. Esso era effettivamente destinato a splendere ere per tutti. Il <Sun< Sun> > dava molto spazio alle notizie locali,alla cronaca spicciola e ai servizi sensazionalistici sugli eventi scioccanti. Il suo successo fu decretato soprattutto dai lettori che non erano mai stati raggiunti da un quotidiano. Una delle sue caratteristiche fu la ridefinizione del concetto di <notizia< notizia> > operata a misura dei gusti, degli interessi e delle capacità di lettura degli strati sociali meno istruiti. Il <Sun< Sun> > era molto interessante per gli inserzionisti pubblicitari, in fatti le entrate pubblicitarie erano l unico l vero canale di finanziamento perché il penny con cui si comprava una copia copriva a malapena il costo della carta. Nel 1850 negli Stati Uniti si acquistava ogni giorno due copie ogni famiglia. Verso il 1890 lo scoppio del giornalismo giallo investì il pubblico americano., e ci fu un aumento impressionante della stampa. Questa rapida crescita si ebbe fino alla Prima guerra mondiale quando negli anni Venti fecero la prima comparsa in società altri tipi di media. Negli anni Trenta incominciarono a diffondersi i settimanali d informazione, d il cinema fece la sua parte e tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta la società americana fu travolta dal fenomeno della televisione. I conflitti e la concorrenza tra i quotidiani q e i media hanno cambiato le modalità d uso del quotidiano e di conseguenza il posto che esso occupa nel sistema delle comunicazioni di massa in America. Oggi, il giornale è una forma di confessione di gruppo che presenta una partecipazione collettiva ; ; la ripetibilità è il nocciolo del principio meccanico che ha dominato il nostro mondo soprattutto a partire dalla tecnologia di Gutemberg;ripetizione è la prima delle cose che si cercano in un giornale

12 Scheda riassuntiva fotografia TEMPO REALE IMMAGINE REGISTRATA RIPETIZIONE CORPO PERENNE EFFIMERO ETERNO SPECCHIO MEMORIA

13 Il cinema Tempo ritmato - cronotopo / Montaggio/ Trucchi / Immagine movimento / pluri codici Il cinema è anch'esso un mezzo ad alta definizione, come mostra l'esempio video di Todo sobre mi madre di Almodovar: : ma divide con la televisione l'estetica dell'immagine. Esso rappresenta una forma d'arte celebrata sin dalla metà del '900 come Decima Musa,, diversa dalle altre per tanti motivi: non per la sua costituzione di opera finita. Il cinema come il teatro ha un autore collettivo e una platea per il pubblico. Le strade che si allacciano sullo schermo sono moltissime ma definite dall'emittente in modo stringente: come dimostra la critica cinematografica. La televisione è del tutto diversa, è a flusso, cioè si acquista l'elettrodomestico e non il programma. E' il regno dell'ascolto distratto dalla vita quotidiana. Caratteri fondanti e comuni alla radio.

14 La radio: fredda o calda? Per capire la televisione bisogna osservare le sue relazioni con il mondo dei mass media, e chiedersi, ad esempio, se la televisione assomiglia più al cinema o alla radio, che sono entrambi però nella definizione di Mc Luhan media caldi perché ad alta definizione. Naturalmente, McLuhan dice così della radio perché pensa solo alla musica: la musica elettronica e gran parte delle creazioni del '900 hanno addirittura risentito nella composizione dell'impatto dei mass media, come in Webern, Schoenberg, Berg (Th.. W. Adorno 1963). Ma da quando Toscanini rifiutò di suonare per la radio nel '28 per la cattiva qualità dell'ascolto le cose sono cambiate sino a rendere l'ascolto radiofonico sostituto della musica dal vivo e potente educazione musicale collettiva, incidente sulla produzione musicale: Sanremo, il trionfo della canzonetta, sempre in lite intima con la qualità musicale, ne è un esempio.

15 Oh televisione La definizione di media caldi e freddi dunque è tutt'altro che inattaccabile. Ma come tutti gli aut aut ci aiuta a capire, a mettere ordine nell'analisi. La televisione divide aspetti con il cinema, altri con la radio, atteggiandoli in modo proprio. Ma l'indicazione di media freddo aiuta a capire subito che il telespettatore è coinvolto molto di più degli altri media, dove vi sono differenze di ricezione e di estetica rispetto alla lettura ed all'ascolto, ma non differenze globali di ruoli ed interazioni, come avviene per la televisione: si richiede per capire il contributo ordinario della psicologia sociale, della sociologia, dell'antropologia culturale. Oltre alle tecniche dell'immagine, della ripresa ecc. Questo ha reso fondamentale la nuova scienza della comunicazione, una teoria che non si esaurisce nello studio dell'immagine ma prende in considerazione l'insieme del problema, attraverso l'analisi di problemi determinati.

16 RADIO TELEFONO la voce, la tua voce MUSICA - ALTER EGO/VOCE radio TV TEMPO CONTINUO RICEZIONE PALINSESTO SERIE

17 Tempo Virtuale: i.e. videoscrittura Dimensione ludica Immersione Analogico digitale Progetto Progresso tecnico Perdita del manoscritto

18 Al crocevia della noosfera La neorealtà del cyberspazio, della noosfera, si diffonde con la televisione grazie al broadcast,, nel villaggio globale (McLuhan) si diffonde una cultura che ha caratteristiche diverse dalla tradizione: si parla di glocale globale e locale studiare l'immagine, a decodifiare simboli e allegorie, a conoscere le tecniche della scrittura dei media, si può imparando a scrivere testi dei media, conoscendone le grammatiche e le sintassi (Derrida, Ecografie della televisione)

19 Marmellata Spegnere il televisore non serve Occorre ragionare sulla cultura dei media Alfabetizzare alla scrittura di questi testi La neo - televisione dal 1980 ha moltiplicato i canali e reso attivo il telecomando Discutere dei contenuti e dei programmi significa insegnare a scegliere Bettetini dice che nella marmellata che è la televisione (Enzenberger( Enzenberger: : il contenuto della tv è la spettacolarizzazione) ) si può scegliere bene

20 Le metafore dei media ibridano i contenuti la diversità si unisce in un unico mondo ibrido I più vecchi si rinnovano tutti si uniscono nel cellulare e nel computer "L'ibrido, ossia l l incontro tra due media, è un momento di verità e di rivelazione dal quale nasce una nuova forma" che si chiarisce in corso d opera. d I I media sono metafore attive in quanto hanno il potere di tradurre l'esperienza in forme nuove M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, 1964 Come la metafora attiva in Ricoeur la metafora descrive il mondo nel tempo circolare di una nuova opera Tra i media si passa tra concretezze diverse e correlate come tra lingue diverse nell orizzonte linguistico Ma nell orizzonte mediatico NON SOLO LOGOS

21 la chiarezza è nelle categorie ILLUMINISMO immersione metafore frammento categorie Immagine mercato velocità

22 La ricezione è molto attiva nel mondo convergente (JENKINS) La misura dei meccanismi dell'auditel è poco attendibile a giudicare dalle analisi del target e dell audience che fa la scienza Dalla Bullett Theory, o teoria ipodermica degli anni (S-R R la persuasione mediatica è certa. È una iniezione di convinzioni) si passa alle teorie degli effetti limitati (S-O-R. l osservatore fa la differenza): molte cose fanno sìs che non tutti si convincano(tesi centrali: Two steps flow of communication, il flusso comunicativo ha due livelli,, lli,, sociale e mediatico; ; gli Opinion s s leaders attivano i messaggi e conviene quindi rivolgersi a loro invece che a tutti; La situazione comunicativa influenza i climi d'opinione Ma nel mondo convergente dei media attraverso il computer si entra direttamente in tutti i mondi mediati

23 Altre piccole notizie interessanti 1. Teoria delle aspettative sociali (Cooley( 1964 Il comportamento è frutto di interazioni simboliche, di azioni che si giocano sulle aspettative di ciascuno. Il Looking Glass Self, l organismo che si relaziona agli altri grazie alla sua costituzione, si costruisce nell ambiente reale e virtuale 2. Teoria del modellamento (Bandura( 60 Il comportamento si costituisce nell imitazione da modelli,, conseguendo abitudini che, rinforzate compensate e gratificate, diventano permanenti. Risposte ste a Stimolo come scelta che usa il comportamento come espressione simbolica. E E una prospettiva di lungo termine 3. Teoria della coltivazione (Gerbner( 1971 La realtà mediata esercita un effetto di mainstreaming,, forma una corrente dominante, che esercita un effetto di coltivazione a lungo termine, di cui si possono elaborare differenziali di coltivazione misurabili.

24 Formare alla comunicazione non solo informare sulle discipline Per formare nel mondo dei media anche gli insegnamenti disciplinari possono educare al mondo convergente Informando sui media e sulla comunicazione con la media education Alfabetizzando all immagine Insegnando a costruire testi di parole e immagini Ad esempio costruendo documentari filmati Passeggiate virtuali per insegnare come creare cultura nell infinito della rete

25 Per superare le difficoltà umanistica Progettare l azione l al computer come una sceneggiatura il segreto delle interfacce friendly Algoritmi da valutare nell isomorfismo E immaginazione nei binari della tecnica Maragliano consiglia l apprendimento ludico Che è anche procedere per immagini di gioco o in gioco I videogiochi sin dalla nascita hanno scoperto l importanza del gioco, sin dai primi oscilloscopi costruiti dai ragazzi del MIT le interfacce sono state un problema sinché erano disegnate da grafici e psicologi per rendere familiare l approccio al mezzo. Una tecnica dei computer esperta di teatro, oggi celebrata autrice di videogiochi per ragazze, ha insegnato che progettando il lavoro digitale come una sceneggiatura si agisce friendly il computer è interattivo quando la scena tiene presente la logica d azione, d legate al task. Brenda Laurel Computers as Theatre Londra 1992

26 Media education: la via della formazione Il corpo glorioso: fonte di conoscenza, l attore l parla coi gesti e il ruolo Logiche del teatro per intendere media e immagini La competenza dell attore è la practical reason Che sa il linguaggio totale della comunicazione parole ma non solo

27 La comunicazione di massa H. Bulmer, Movies and conduct 1933 La massa è un aggregato che sorge e vive al di làl e contro i legami comunitari preesistenti, che risulta dalla disintegrazione delle culture locali M. Wolf, Teorie delle comunicazioni di massa, Bompiani 1985, p. 20. La massa è una formazione nuova, che non si fonda sulla personalità dei suoi membri, ma solo su quelle parti che accomunano l uno l a tutti gli altri G. Simmel, Forme e giochi di società,, Milano 1983 (1917), p. 68 Esiste però una creatività autonoma delle masse: la messa a punto di strutture reticolari di interconnessione tra gli individui, che sviluppa meccanismi m autonomi del tutto originali (le aggregazioni in partiti, sindacati, ati, disoccupati organizzati, comunità virtuali, agenzie sociali inventate dal nulla ecc). K.E.Rosengren, Introduzione allo studio della comunicazione,, Il Mulino, Bologna 2001 (2000). Nelle comunicazioni di massa va perciò valutata la possibile controtendenza alla propaganda della volgarità e del livellamento al basso. La definizione di comunicazione di massa perciò va riesaminata. Lo dice nel 2002 Denis Mc Quail (Analisi dell audience audience,, Il Mulino) che propone quella di comunicazione popolare

28 La cultura popolare McQuail Si tratta piuttosto di un modo alternativo di fare cultura che richiede l elaborazione di categorie e metodologie didattiche Nuove mappe del conoscere

29 Anche i classici amano la cultura popolare Proust Non disprezzate la cattiva musica. Siccome essa si suona e si canta molto più appassionatamente della buona a poco a poco essa si è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini Mme de Sevigné,, sua musa, diceva "Per Pauline. Divoratrice di libri, preferisco ne legga di cattivi, piuttosto che non ami leggere La scuola di Francoforte (Adorno)) ha disprezzato, invece, questa cultura

30 televisione computer: immersione il mondo virtuale dell intelligenza collettiva la densità compositiva di uno schermo è polidimensionale (immagine suono parola) Linguaggio ludico lo schermo luminoso inserisce nel conoscere in movimento tra i canali di comunicazione non si legge da destra a sinistra ma dal centro: genera immersione la macchina ha libero accesso videoregistratore, neotelevisione

31 Linguaggio ludicotv Libero accesso e uscita Piacevole e interessante Fondato sulla logica o della competizione o dello spettacolo Un modello di formazione efficace Dove però vince l esibizione l (display) sul play (gioco)

32 Linguaggio ludico: TV PC Alle precedenti caratteristiche si aggiunge la libertà di navigazione La libertà di partecipazione La libertà di ricerca La legislazione diventa ardua anche come progetto Problema informativo: l eccesso l invece che la scarsezza diventa il problema dell informazione corretta, rivoluzionando la didattica, oltre che la messa in crisi del concetto di autorità docente

33 Ma PLAY E DISPLAY in inglese sono opposti PLAY gioco con impegno personale DISPLAY esibizione La spettacolarizzazione è un display senza play Se non c èc gioco, non c èc rischio - La perdita di senso diventa depressione La tv quindi usa un linguaggio ludico ma rischia di essere una malattia m da gioco se non si guarda al problema con il giusto rigore critico co

34 Infine: Etica e politica dei media Analizzare le politiche dell immagine e della retorica Elaborare senza pragmatismi Elaborare politiche di quadro Regolare l informazione l con criteri scientifici e non partitici Favorire associazioni di base di monitoraggio Modificare la legge di finanziamento pubblico ai partiti obbligando ad una Commissione di Comunicazione secondo norme date. Legge sulla media education con ore dedicate alla formazione ai media

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