IL DELIRIUM. CRITERI di DIAGNOSI SECONDO IL DSM IV: EPIDEMIOLOGIA OUTCOME PRINCIPALI COMPLICANZE 01/12/2014. Annalisa Maiocchi.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL DELIRIUM. CRITERI di DIAGNOSI SECONDO IL DSM IV: EPIDEMIOLOGIA OUTCOME PRINCIPALI COMPLICANZE 01/12/2014. Annalisa Maiocchi."

Transcript

1 IL DELIRIUM Annalisa Maiocchi Cdl Varese IL DELIRIUM E UNA SINDROME GERIATRICA CARATTERIZZATA DA UNA ALTERAZIONE ACUTA DELLO STATO DI COSCIENZA, CON DEFICIT DI ATTENZIONEE PENSIERO DISORGANIZZATO, DOVUTO A CAUSE ORGANICHE. 13/05/2014 CRITERI di DIAGNOSI SECONDO IL DSM IV: Disturbo dello stato di coscienza e dell attenzione Modificazione della cognitivitào sviluppo di disturbi di percezione in assenza di demenza L alterazione si sviluppa in ore o giorni e tende a fluttuare nel corso della giornata EPIDEMIOLOGIA L incidenza del delirium nei pazienti ospedalizzati va dal 10all 80%. Negli anziani, la prevalenza va dal10 al 40%. Il 51% dei soggetti sottoposti ad intervento chirurgico risulta esposto. Nei pazienti terminalila prevalenza arriva all 80%. Il 10-24% dei pazienti manifesta delirium già in Pronto Soccorso. OUTCOME PRINCIPALI COMPLICANZE Il Delirium ha un impatto sfavorevole a lungo termine su: Istituzionalizzazione Riospedalizzazione Mortalità(25-33% in più) RIDUZIONE dell AUTOSUFFICIENZA INCONTINENZA Performance cognitivee funzionali Durata della degenza (+7,73 giorni in più) CADUTE LdP 1

2 FATTORI PREDISPONENTI DEFICIT MULTISENSORIALI DETERIORAMENTO COGNITIVO GRAVITA DELLA MALATTIA ACUTA DISIDRATAZIONE E MALNUTRIZIONE ETA AVANZATA ALCOLISMO DISABILITA NELLE ADL FATTORI PRECIPITANTI CONTENZIONI FISICHE DOLORE FEBBRE O IPOTERMIA DEPRIVAZIONE DI SONNO AGGIUNTA DI 2 O PIU FARMACI DURANTE LA DEGENZA USO DI CATETERE VESCICALE SONDINO NASOGASTRICO E DRENAGGI INTERVENTO DI CHIRURGIA MAGGIORE PATOGENESI DEL DELIRIUM CAUSE DI DELIRIUM CLASSIFICAZIONE DELIRIUM IPERCINETICO: Caratterizzato dal riscontro all esame obiettivo di ansia, iperattivitào aggressività; IPOCINETICO: Prevale letargia, ipoattività, rallentamento ideo-motorio; MISTO ALOPERIDOLO(SERENASE) OLANZAPINA(ZYPREXA) RISPERIDONE(RISPERDAL) MELATONINA SONO LE TERAPIE DI ELEZIONE PER DIMINUIRE LA DURATA DELL EPISODIO DI DELIRIUM 2

3 Differenza tra Delirium e Demenza Gli infermieri identificano il Deliriumsolo nel 31% dei pazienti Gli infermieri che sono più in grado di cogliere le alterazioni del Delirium documentano il 60-90% dei sintomi ma solo quando il Delirium è ipercinetico. L insorgenza del delirium è acuta mentre nella demenza è graduale. Il decorso del delirium è breve, i sintomi sono fluttuanti, nella demenza il decorso è graduale e i sintomi progressivi. La duratadel delirium è di ore, giorni, raramente 1 mese, la demenza va da oltre 6 mesi in avanti. IL PAZIENTE CON DEMENZA OSPEDALIZZATO E A RISCHIO DI SVILUPPARE EPISODI DI DELIRIUM. DIAGNOSI DI DELIRIUM Viene utilizzato largamente il CAM(Confusion AssessmentMethod), in tutti i setting, ed è uno strumento affidabile. Sensibilità: % Specificità: 90-95% Esiste una versione anche per le terapie intensive CAM-ICU The Confusion Assessment Method Diagnostic Algorithm 1. Insorgenza acuta e andamento fluttuante C è stato un cambiamento acuto nello stato mentale del soggetto rispetto alla sua situazione di base? Il comportamento varia durante la giornata, per esempio va e viene o si modifica di intensità? 2. Perdita dell attenzione Il soggetto ha difficoltà nel concentrare la sua attenzione, per esempio è facilmente distraibile, non riesce a mantenere il filo del discorso? 3. Disorganizzazione del pensiero Il pensiero del soggetto è disorganizzato e incoerente, passa da un argomento all altro senza filo logico, in modo imprevedibile? 4. Livello di coscienza alterato Vigile=0 Iperallerta, letargia, stupore, coma=1 La diagnosi di delirium richiede la risposta affermativa ai punti 1 e 2 e a uno dei punti 3 e 4 SCREENING DEL DELIRIUM NURSING DELIRIUM SCALE Esiste in letteratura uno strumento infermieristico che ci aiuti a identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare episodi di delirium? Scala di screening infermieristico Tempo di somministrazione:1 minuto/persona Monitoraggio nelle 24 h Sensibilità 85.7% Specificità 86.8% Non richiede un training specifico 3

4 Sintomi e decorso temporale M P N M P N M P N DISORIENTAMENTO: Disorientamento nel tempo e nellospazioo alteratapercezionedell ambientecircostante COMPORTAMENTO INAPPROPRIATO: Paziente tenta di rimuovere i cateteri o i farmaci endovena, cerca di uscire dal letto quando è controindicato COMUNICAZIONE INAPPROPRIATA: Comunicazione inappropriata sul luogo dove si trova e sulle persone circostanti. Per esempio la comunicazione non è coerente, ladiscussionenon ha senso o non è comprensibile. ILLUSIONI E ALLUCINAZIONI: Paziente vede persone/cose o sente suoni e voci che non ci sono. Vi è un interpretazione distorta degli oggetti circostanti. RALLENTAMENTO PSICOMOTORIO: Risposta rallentata; le azioni spontanee o l inizio di una comunicazione sono rare o assenti. Per esempio quando il paziente è stimolato, la risposta è rallentata o assente, e/o il pazientenon è risvegliabile. Punteggio Totale Arischiose maggiore o uguale a 2 PROGETTO DI RICERCA Spiegazionedella scala a colleghi infermieri e studenti Somministrazione Nursing Delirium Scale ai pazienti ricoverati nel mese di settembre nelle prime 72 h Raccolta dati per ogni soggetto incluso nel progetto: genere, età, durata della degenza, luogo di provenienza e dimissione, contenzione fisica e sedazione farmacologica ANALISI DEI DATI: NDS, CONTENZIONE E SEDAZIONE 102 soggetti sono stati inclusi nel progetto 64% femmine 36% maschi; Età media 83.4 anni; Provenienza: 87 soggetti dal domicilio, 20 dalll' RSA; Alla dimissione: 44 tornano al domicilio, 38 vanno in RSA, 12 deceduti, 5 ADI, 1 Hospice; Nursing Delirium Scale: ITEM più frequente nelle prime 24 h PROVENIENZA E DIMISSIONE 4

5 QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE? Linee guida National Institute For Health and Clinical Excellence NICE (2010) Fornire illuminazione adeguata e segnaletica chiara; Prevedere la presenza di un orologioe calendario in tutte le stanze; Spiegare sempre alla persona dovesi trova chi èe qual è il proprio luogo; Favorire visite regolari di parenti e amici Garantire un adeguato apporto idrico incoraggiando la persona a bere o supportandolo per via endovenosa. Valutare la saturimetria Evitare inutili posizionamenti di CV Incoraggiare la persona a deambulare Valutare sempre il dolore, non sottostimarlo in particolare in chi non può comunicare Valutare la terapia farmacologica in atto Garantire un buon apporto nutritivo Correggere l ipoacusia o difetti visivi Garantire il riposo notturno Monitorare il bisogno di eliminazione intestinale e intervenire in caso di stipsi. BIBLIOGRAFIA Department of Veterans Affairs Evidence-based synthesis program reports (2011) Delirium: Screening, Prevention and diagnosis: A systematic Review of the evidence. Washington DC Gaudreau JD, Gagnon P, HarelF, Tremblay A, Roy MA.(2005) Fast, Systematic and continuous delirium assessment in hospitalized patients: the nursing delirium scale. Journal of Pain and Symptom Management April 29 (4): Inouye S.K., Charpentier P.A (1996) Precipitating factors for delirium in hospitalized elderly persons. Predictive model and interrelationship with baseline vulnerability. Jama, 275: Leung JM, Leung VW,LeungCM, Pan PC (2008)Clinical utility and validation of two instruments (the Confusion Assessment Method Alghoritmand the Chinese Version of Nursing Delirium Screening Scale) to detect delirium in geriatric inpatients. General Hospital Psychiatry, 30(2): Morandi A, Wesley E, Trabucchi M (2008) Il Delirium Vita & pensiero National Institute For Health and Clinical Excellence NICE (2010) Delirium: diagnosis, prevention, and management,londra 5

IL DELIRIUM NELL ANZIANO Come si diagnostica

IL DELIRIUM NELL ANZIANO Come si diagnostica 49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria IL DELIRIUM NELL ANZIANO Come si diagnostica Chiara Mussi Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio

Dettagli

IL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE

IL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE IL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE Collegio IPASVI Brescia 24 febbraio 2016 Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia Fond. Le Rondini Città di Lumezzane ONLUS IL MESSAGGIO DI OGGI

Dettagli

IL DELIRIUM POST OPERATORO NELL ANZIANO

IL DELIRIUM POST OPERATORO NELL ANZIANO IL DELIRIUM POST OPERATORO NELL ANZIANO EMILIO MARTINI U.O. GERIATRIA LUNARDELLI POLICLINICO S.ORSOLA BOLOGNA DELIRIUM -CRITERI DIAGNOSTICI DSM-5 (2013) A. Disturbo dell attenzione (i.e., ridotta capacità

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC. Katia Nucci

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC. Katia Nucci ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC Katia Nucci ASSISTENZA INFERMIERISTICA PREVENTIVA DIAGNOSTICA TERAPEUTICA PREVENZIONE CURA DELL AMBIENTE Rendere l ambiente l calmo

Dettagli

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE Angela Cassinadri, Stefano Boffelli, Sara Tironi, Fabrizio Mercurio, Renzo Rozzini, Marco Trabucchi

Dettagli

Dr. Claudio Filipponi Ferrara, 10/09/2014

Dr. Claudio Filipponi Ferrara, 10/09/2014 DIGNITÀ DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili Dr. Claudio Filipponi Ferrara, 10/09/2014 in sinergia con il Comitato Regionale per la

Dettagli

La demenza nell ospedale per acuti. -in pronto soccorso- Chiara Mussi Cattedra di Geriatria e Gerontologia Università di Modena e Reggio Emilia

La demenza nell ospedale per acuti. -in pronto soccorso- Chiara Mussi Cattedra di Geriatria e Gerontologia Università di Modena e Reggio Emilia La demenza nell ospedale per acuti -in pronto soccorso- Chiara Mussi Cattedra di Geriatria e Gerontologia Università di Modena e Reggio Emilia L anziano al pronto soccorso Il numero di anziani che accede

Dettagli

AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica

AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica Obiettivi Monitorare Valutare Migliorare l indicatore è una

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile

Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile Instabilità Condizione di ciò che non è stabile Il nuovo Zanichelli 14/11/2010 Regione Veneto Il paziente fragile 2 Scala

Dettagli

PROGETTO I.De.A. (Italian Delirium Assessment) Aniarti

PROGETTO I.De.A. (Italian Delirium Assessment) Aniarti PROGETTO I.De.A. (Italian Delirium Assessment) Aniarti Nel 2009 abbiamo promosso una ricerca totalmente strutturata e finanziata da Aniarti sul tema del Delirium in Terapia Intensiva, denominata Progetto

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

L importanza della terminologia

L importanza della terminologia La prevenzione e la gestione del delirium: un marker di qualità assistenziale Gli strumenti di valutazione del delirium nel setting ospedaliero Alessandro Morandi Dipartimento di Riabilitazione, Ancelle

Dettagli

L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso

L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso Incontri dell Accademia Medica di Pistoia Pistoia, 14 Dicembre 2011 L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso Relatore: Monica Marini E. Capaccioli, V. Payta, F. Pronti, R. Raffaelli,

Dettagli

Conseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico

Conseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico Le cadute Cos è una caduta? Un evento non intenzionale che porta una persona a terra o ad un livello più basso da quello in cui si trova, non come risultato di un evento intrinseco maggiore (ictus/epilessia)

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato

Dettagli

Delirium nell anziano

Delirium nell anziano Delirium nell anziano DATI EPIDEMIOLOGICI: OSPEDALE Il 14 24% dei pazienti anziani che vengono ricoverati in ospedale presentano delirium. Dal 6 al 56% dei pazienti anziani sviluppa delirium durante il

Dettagli

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica processo di nursing con fase diagnostica

Dettagli

L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers

L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers Intervento a cura della dr.ssa Anna Maria Maestroni Milano, 11 giugno 2014 Le RSA di ASL Milano Convegno Progetto farmacovigilanza Numero:

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA SCALEA 29/30 NOVEMBRE LEOTTA ROSALBA DEFINIZIONE Un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica.

Dettagli

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 Dott. Filippo Magherini Psicologia dell invecchiamento Invecchiamento come progressione evolutiva : gerontologia / geriatria. Problemi

Dettagli

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE 49 Congresso SIGG Firenze, 6 Novembre 2004 Manopulo R., Sciumbata A., Corneli M., Naldi S., Martorelli M.

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA ABILITANTE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE ELABORATO FINALE

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA ABILITANTE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE ELABORATO FINALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA ABILITANTE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE ELABORATO FINALE Gestione infermieristica

Dettagli

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale

Dettagli

DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO

DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO LINEE DI INDIRIZZO DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DI RETE Torino, 9 Giugno 2016 Rita Reggiani CPSI CAS AO Ordine

Dettagli

Controllo del dolore a domicilio: esperienza del Servizio Infermieristico Domiciliare Scandiano Az.U.S.L. Reggio Emilia

Controllo del dolore a domicilio: esperienza del Servizio Infermieristico Domiciliare Scandiano Az.U.S.L. Reggio Emilia Controllo del dolore a domicilio: esperienza del Servizio Infermieristico Domiciliare Scandiano Az.U.S.L. Reggio Emilia RITD Lusvardi Annarella Inf. Counselor Cocchi Maurizio Il dolore.. una sgradevole

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

I PERCORSI DI CURA NELLA DEPRESSIONE. Antonio Lora

I PERCORSI DI CURA NELLA DEPRESSIONE. Antonio Lora I PERCORSI DI CURA NELLA DEPRESSIONE Antonio Lora MISURARE LA QUALITA DELLA CURA La nostra conoscenza della qualità della cura è limitata La variazione della qualità della cura tra Regioni e DSM è la regola

Dettagli

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti

Dettagli

La specificità della riabilitazione geriatrica. Bruno Bernardini SC Recupero Funzionale EO Ospedali Galliera, Genova

La specificità della riabilitazione geriatrica. Bruno Bernardini SC Recupero Funzionale EO Ospedali Galliera, Genova La specificità della riabilitazione geriatrica Bruno Bernardini SC Recupero Funzionale EO Ospedali Galliera, Genova 1 SUPPORT A PARADIGM SHIFT Health care is organized around an acute, episodic model

Dettagli

Il Delirium nei diversi setting: reparti ospedalieri medici e chirurgici

Il Delirium nei diversi setting: reparti ospedalieri medici e chirurgici Il Delirium nei diversi setting: reparti ospedalieri medici e chirurgici Prof. Marco Zoli Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA

Dettagli

CASE MANAGEMENT E CONTINUITÀ ASSISTENZIALE DELL ANZIANO FRAGILE: L AMBITO TERRITORIALE

CASE MANAGEMENT E CONTINUITÀ ASSISTENZIALE DELL ANZIANO FRAGILE: L AMBITO TERRITORIALE CASE MANAGEMENT E CONTINUITÀ ASSISTENZIALE DELL ANZIANO FRAGILE: L AMBITO TERRITORIALE Dott.ssa FEDERICA MAMMARELLA Centro di Medicina dell Invecchiamento Policlinico Universitario A. Gemelli - Roma L

Dettagli

Indicatori dello stato complessivo di salute, stato funzionale e stato cognitivo dell ospite

Indicatori dello stato complessivo di salute, stato funzionale e stato cognitivo dell ospite Progetto Nazionale CCM "Il monitoraggio della qualità dell assistenza in RSA : obiettivi e metodi, ruolo e impegni della regione Toscana Firenze, 5 Ottobre 2011 Indicatori dello stato complessivo di salute,

Dettagli

AZIENDA U.S.L. di PESCARA

AZIENDA U.S.L. di PESCARA www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:

Dettagli

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo 31 Congresso Nazionale Aniarti Riva del Garda, 14-16 novembre 2012 Monica

Dettagli

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Montona, Croazia 10 Giugno 2014 Dr.ssa Laura Beltrame CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE s.r.l. PRESIDIO OSPEDALIERO

Dettagli

DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA

DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA IL SOTTOSCRITTO, COGNOME NOME. NATO A... IL.../.../.... RESIDENTE A ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE TESSERA N CHIEDE: DI ESSERE ACCOLTO

Dettagli

(Tratte dalla North American Nursing Diagnosis Association Canada-) 1. Modello di percezione della salute gestione della salute

(Tratte dalla North American Nursing Diagnosis Association Canada-) 1. Modello di percezione della salute gestione della salute Diagnosi Infermieristiche (Tratte dalla North American Nursing Diagnosis Association Canada-) 1. Modello di percezione della salute gestione della salute Alterazione della crescita e sviluppo Rischio di

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini STRUTTURA ANALISI INTRODUTTIVA OBIETTIVI NUMERO DI OSPITI COINVOLTI COSTI RISULTATI PUNTI CRITICI CONCLUSIONI ANALISI

Dettagli

I DISPOSITIVI PER LA CONTENZIONE FISICA. PRESCRIZIONE E MONITORAGGIO. LE LESIONI DA CONTENZIONE.

I DISPOSITIVI PER LA CONTENZIONE FISICA. PRESCRIZIONE E MONITORAGGIO. LE LESIONI DA CONTENZIONE. Azienda ULSS 20 Verona Dipartimento Riabilitativo Direttore Dott. Gaspare Crimi CONVEGNO L ATTIVITA INFERMIERISTICA NELLA RIABILITAZIONE. La contenzione fisica in Ospedale: un trattamento sanitario Marzana,

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti

Dettagli

Nursing Outcome in ambito cardiologico

Nursing Outcome in ambito cardiologico A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale Torino Ospedale Maria Vittoria Dipartimento di Cardiologia Nursing Outcome in ambito cardiologico Antonella Biondi a chi quando e come in che misura e su quali risultati

Dettagli

Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano ricoverati in una struttura dedicata (Stroke Unit). Raccomandazione 8.7 R

Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano ricoverati in una struttura dedicata (Stroke Unit). Raccomandazione 8.7 R IL CARE E IL NURSING IN STROKE UNIT INF. LARA FRANGI UO NEUROLOGIA STROKE UNIT AZ. OSPEDALIERA S.ANNA COMO VARESE, 28/11/2012 Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano

Dettagli

XVII Giornata mondiale Alzheimer

XVII Giornata mondiale Alzheimer XVII Giornata mondiale Alzheimer I DISTURBI DELLA DEAMBULAZIONE -Sintomi cognitivi -Sintomi non cognitivi -Stato funzionale SINTOMI NON COGNITIVI 90% DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA UNA DELLE MAGGIORI

Dettagli

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA Corso di laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) Anno accademico 2016/2017-2 anno

Dettagli

LA DURATA DEL DELIRIUM POSTOPERATORIO E UN PREDITTORE INDIPENDENTE DI MORTALITA A 6 MESI IN PAZIENTI ANZIANI CON FRATTURA DI FEMORE

LA DURATA DEL DELIRIUM POSTOPERATORIO E UN PREDITTORE INDIPENDENTE DI MORTALITA A 6 MESI IN PAZIENTI ANZIANI CON FRATTURA DI FEMORE 58 Congresso Nazionale S.I.G.G. Torino, 27-30 Novembre 2013 LA DURATA DEL DELIRIUM POSTOPERATORIO E UN PREDITTORE INDIPENDENTE DI MORTALITA A 6 MESI IN PAZIENTI ANZIANI CON FRATTURA DI FEMORE Adriana Bruni

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA. Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn

VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA. Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE IN MEDICINA INTERNA Studio di adesione del personale infermieristico dell'aormn Laura Tornari Coordinatore Infermieristico UOC Medicina II Cinzia Benedetti

Dettagli

Accoglimento Condiviso: Implementazione delle competenze infermieristiche in medicina

Accoglimento Condiviso: Implementazione delle competenze infermieristiche in medicina LE COMPETENZE DELL INFERMIERE UNA CHIAVE PER IL CAMBIAMENTO DEL SISTEMA SALUTE Accoglimento Condiviso: Implementazione delle competenze infermieristiche in medicina Grado 14 novembre 2013 Dott.ssa Daniela

Dettagli

La continuita delle cure ospedale - territorio a partire dalle fragilita

La continuita delle cure ospedale - territorio a partire dalle fragilita Treviso 6 dicembre 2013 La continuita delle cure ospedale - territorio a partire dalle fragilita Massimo Calabro - Marina Damini www.ulss.tv.it Comprehensive geriatric assessment for older adults admitted

Dettagli

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62 NEU-07-IV_ I_XVI 7-08-2009 13:56 Pagina V Indice Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla prima edizione XI XIII Parte prima Concetti e metodi 1. I concetti fondamentali della psicopatologia descrittiva

Dettagli

XXXI Congresso Nazionale Novembre Riva del Garda

XXXI Congresso Nazionale Novembre Riva del Garda XXXI Congresso Nazionale 14-16 Novembre - 2012 Riva del Garda Alberto Lucchini Terapia Intensiva Generale Azienda Ospedaliera San Gerardo - Monza Università Milano Bicocca - Direttore : Prof. A.Pesenti

Dettagli

LA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA. Francesco De Filippi

LA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA. Francesco De Filippi LA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA Francesco De Filippi EPIDEMIOLOGIA d2012 4 Presidi Ospedalieri, 720 posti letto, 24000 ricoveri anno 2 Dati 2012 PO Sondrio Ogni anno

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

Il Nursing al paziente confuso. Pennestrì S.

Il Nursing al paziente confuso. Pennestrì S. Il Nursing al paziente confuso Pennestrì S. Cosa si intende per paziente confuso? Il paziente soggetto a stato delirante IL DELIRIO: CENNI STORICI Il delirio, dal latino de-lirium uscire dal solco è conosciuto

Dettagli

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

L assistenza al post partum Silvia Vaccari Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula

Dettagli

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto

Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Manfrini Manuela Infermiera dipartimento di medicina interna Ospedale di Rovereto Verticalizzazione del lavoro Vincolo del mansionario Organizzazione gerarchica in cui la figura del medico era posta

Dettagli

I pazienti con demenza

I pazienti con demenza 1 I pazienti con demenza La ricerca nelle popolazioni considerate fragili: quali esperienze, quali frontiere? Paola Di Giulio, DSAN, SUPSI 9 aprile 2014 2 Trattamento del dolore e disturbi comportamentali:

Dettagli

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna

PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO. Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna PRESENTAZIONI ATIPICHE DELLE MALATTIE NELL ANZIANO Prof. Giampaolo Bianchi Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna CAUSE PRINCIPALI: Alterata/diminuita risposta immunitaria

Dettagli

Aldo Tosto* DEMENZA ed INCONTINENZA URINARIA

Aldo Tosto* DEMENZA ed INCONTINENZA URINARIA 4 CONVEGNO NAZIONALE SUI CENTRI DIURNI ALZHEIMER Pistoia, 31 maggio-1 giugno 2013 Aldo Tosto* DEMENZA ed INCONTINENZA URINARIA *Dirigente Medico S.O.D.Urologia 1 dell Università Responsabile S.O.D. S.

Dettagli

I problemi medici nell oldest-old: quali approcci diagnostici, curativi ed assistenziali

I problemi medici nell oldest-old: quali approcci diagnostici, curativi ed assistenziali I problemi medici nell oldest-old: quali approcci diagnostici, curativi ed assistenziali Chiara Mussi Cattedra di Geriatria Università di Modena e Reggio Emilia Il Pronto Soccorso 2011: totale oldest

Dettagli

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce.

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce. Simona Ribet CPSE DEA II LIVELLO-SEZ PICCOLI TRAUMI PRESIDIO CTO-AZIENDA OSPEDALIERA CITTA DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento

Dettagli

Il cucciolo: periodo della socializzazione

Il cucciolo: periodo della socializzazione Il cucciolo: periodo della socializzazione Va dai 45 ai 90 giorni (alcuni autori riportano 120gg) Periodo in cui il cucciolo impara: L autocontrollo La comunicazione Le regole della vita del gruppo Il

Dettagli

Delirium: una vera emergenza

Delirium: una vera emergenza Delirium: una vera emergenza Vincenzo Di Francesco Geriatria A AOUI Verona disturbance of consciousness and cognition that develops over a short period of time (hours to days) and fluctuates over time.

Dettagli

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro Diabete e nutrizione artificiale Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata alle persone in

Dettagli

S.EUGENIO - ASL ROMA C IL PROGETTO PITAGORA COME MODELLO DI CURA Giovanni Capobianco

S.EUGENIO - ASL ROMA C IL PROGETTO PITAGORA COME MODELLO DI CURA Giovanni Capobianco La prevenzione degli effetti del caldo sulla salute: risultati della sorveglianza. Estate 2011 Roma 4-64 6 febbraio 2010 L ATTIVITA DI ASSISTENZA NELLA UNITA OPERATIVA COMPLESSA GERIATRIA DELL OSP. S.EUGENIO

Dettagli

La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni

La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni Firenze 23 Settembre 2009 Convegno LE TRE FACCIE DELLA TERZA ETÁ: AUTONOMIA, FRAGILITÁ NON AUTOSUFFICIENZA La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni francesco.profili@ars.toscana.it Di cosa parleremo

Dettagli

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE

Dettagli

Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Bs Fond. Le Rondini Città di Lumezzane ONLUS, Bs

Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Bs Fond. Le Rondini Città di Lumezzane ONLUS, Bs LE CADUTE NELL ANZIANO L ASSISTENZA INFERMIERISTICA ALL ANZIANO A RISCHIO DI CADUTA 6 ottobre 2010 Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Bs

Dettagli

Decadimento intellettivo dementigeno o demenze

Decadimento intellettivo dementigeno o demenze Decadimento intellettivo dementigeno o demenze sindrome neuropsicologica caratterizzata da incompetenza cognitiva globale progressivita ripercussione ecologica del disturbo Prevalenza della demenza per

Dettagli

Meri Marin*, Tiziana Furlan, Tobia Miccoli*, Alessandro Lazzati* AAS 2 BASSA FRIULANA ISONTINA - GORIZIA

Meri Marin*, Tiziana Furlan, Tobia Miccoli*, Alessandro Lazzati* AAS 2 BASSA FRIULANA ISONTINA - GORIZIA Meri Marin*, Tiziana Furlan, Tobia Miccoli*, Alessandro Lazzati* AAS 2 BASSA FRIULANA ISONTINA - GORIZIA Comune e trattabile Sottodiagnosticata e sottotrattata Ad elevato tasso di ricadute Ad elevato

Dettagli

I grandi vecchi: biologia, clinica, stili di vita Chiara Mussi. Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio Emilia

I grandi vecchi: biologia, clinica, stili di vita Chiara Mussi. Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio Emilia I grandi vecchi: biologia, clinica, stili di vita Chiara Mussi Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio Emilia Tipi di intervento e tempi Handicap Disabilità Depauperamento

Dettagli

Villa Puricelli R.S.A. Casa Cardinal G. Lercaro Casa Albergo Villa Puricelli Piazza Puricelli, Bodio Lomnago (VA) SCHEDA DI INSERIMENTO

Villa Puricelli R.S.A. Casa Cardinal G. Lercaro Casa Albergo Villa Puricelli Piazza Puricelli, Bodio Lomnago (VA) SCHEDA DI INSERIMENTO SCHEDA DI INSERIMENTO 1 SCHEDA DI INSERIMENTO RSA CDI RICHIESTA INVALIDITÀ CERTIFICAZIONE DEL MEDICO CURANTE Informazioni anagrafiche Nome.. Cognome. C.F... Nato a il././..residente a.. via/piazza n...

Dettagli

LE CADUTE NELL ANZIANO STRATEGIE DI PREVENZIONE. Collegio IPASVI BS 6,13,20 ottobre 2011

LE CADUTE NELL ANZIANO STRATEGIE DI PREVENZIONE. Collegio IPASVI BS 6,13,20 ottobre 2011 LE CADUTE NELL ANZIANO STRATEGIE DI PREVENZIONE Collegio IPASVI BS 6,13,20 ottobre 2011 Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica, Bs Fond. Le Rondini Città di Lumezzane ONLUS, Bs IL PROGRAMMA -1 14.30

Dettagli

Il sistema informativo come strumento di monitoraggio e valutazione della qualità della cura nei disturbi mentali gravi

Il sistema informativo come strumento di monitoraggio e valutazione della qualità della cura nei disturbi mentali gravi Il sistema informativo come strumento di monitoraggio e valutazione della qualità della cura nei disturbi mentali gravi Antonio Lora Roma 8 aprile 2011 La qualità dell informazione determinerà la qualità

Dettagli

Fondazione Lino Maestroni Istituto di Ricerca in medicina palliativa EOLO-PSODEC Prospective Study on Demented Elderly Care

Fondazione Lino Maestroni Istituto di Ricerca in medicina palliativa EOLO-PSODEC Prospective Study on Demented Elderly Care Fondazione Lino Maestroni Istituto di Ricerca in medicina palliativa EOLO-PSODEC Prospective Study on Demented Elderly Care Decisioni di fine vita nell anziano con demenza grave assistito in RSA e distretto:

Dettagli

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083;

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Giorgianni Santo Ho partecipato nel 2006-2007-2008 alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Gestione del sonno nell'anziano; superato il 12-11-2006;

Dettagli

LA DEPRESSIONE POST - PARTUM

LA DEPRESSIONE POST - PARTUM LA DEPRESSIONE POST - PARTUM SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE 2011-2014 REGGIO EMILIA 26 SETTEMBRE 2012 Depressione PostPartum Un indagine sulle attitudini, le conoscenze

Dettagli

Dott.ssa Olga Lidia Cardoso Dott.ssa Anna Paola Tassi

Dott.ssa Olga Lidia Cardoso Dott.ssa Anna Paola Tassi Dott.ssa Olga Lidia Cardoso Dott.ssa Anna Paola Tassi UOC FKT Direttore: Dott. Pierluigi Rossi Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio ICTUS CEREBRALE «Deficit neurologico focale

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE DELLA AGENZIA REGIONALE SANITARIA N. 6/ARS DEL 05/07/2012

DECRETO DEL DIRETTORE DELLA AGENZIA REGIONALE SANITARIA N. 6/ARS DEL 05/07/2012 1 DECRETO DEL DIRETTORE DELLA AGENZIA REGIONALE SANITARIA N. 6/ARS DEL 05/07/2012 Oggetto: Approvazione strumento tecnico per la valutazione del bisogno assistenziale degli utenti dei servizi per disabili

Dettagli

34 congresso nazionale

34 congresso nazionale Villa G., Negro A., Scaramuzzi J., Luraschi L., Ciriolo E., Greco M., Giardina G., Pileggi C., Beretta L., Zangrillo A., Manara D.F. 34 congresso nazionale La sete è una sensazione soggettiva, strettamente

Dettagli

Il downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso

Il downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso Azienda Sanitaria Firenze Il downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso S. Bandinelli, S. Gangemi, A. Maraviglia, A. Mencarelli U.O. Geriatria Azienda USL 10 Firenze Firenze,

Dettagli

INCONTINENZA URINARIA

INCONTINENZA URINARIA Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita

Dettagli

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota...

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota... Data: 01/09/2010 - Pag. 1 di 7 Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota Anamnesi patologia prossima Altri problemi clinici nessuno tracheostomia trattamento emodiliaco

Dettagli

IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO

IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO Limongi F, Noale M, Marzari C, Gallina P, Maggi S, Crepaldi G. Istituto Di Neuroscienze CNR Sezione Clinica Invecchiamento Padova SOCIETA

Dettagli

Caso clinico In PS viene posizionato catetere vescicale a tre vie per eseguire cistoclisi e catetere venoso periferico Inizia anche terapia antibiotic

Caso clinico In PS viene posizionato catetere vescicale a tre vie per eseguire cistoclisi e catetere venoso periferico Inizia anche terapia antibiotic Caso clinico M.G 90 anni Demenza di grado lieve, vive con la figlia, necessita di supervisione, ma è autonomo nelle ADL Iperteso in terapia farmacologica Ipertrofia prostatica Entra per macroematuria Caso

Dettagli

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA 3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA DOTT. GIOVANNI BOVA DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Nella fase terminale della demenza le difficoltà

Dettagli

Dott.ssa Simona Mondino

Dott.ssa Simona Mondino QUALITA della VITA nel PAZIENTE DEMENTE a DOMICILIO: i DETERMINANTI Università degli Studi di Torino Dipartimento di Discipline Medico - Chirurgiche Sezione di Geriatria Responsabile: Prof. G.C. ISAIA

Dettagli

Invecchiamento Cerebrale e Malattia di Alzheimer

Invecchiamento Cerebrale e Malattia di Alzheimer Invecchiamento Cerebrale e Malattia di Alzheimer Rossella Liperoti Centro di Medicina dell Invecchiamento Ce.M.I. Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Invecchiamento Cerebrale L invecchiamento si

Dettagli

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Manuela Pioppo Direttore, Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Perugia APPROPRIATEZZA: Correttezza delle cure e dell uso delle risorse.

Dettagli

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione l esperienza del 1 l esperienza del SCHEMA INTERVENTO Chi siamo e di chi ci occupiamo Fragilità e Malnutrizione (fattori intrinseci ed estrinseci) Valutazione della Malnutrizione (strumenti) Interventi

Dettagli

Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio

Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio antonella.dragonetti@aslto2.piemonte.it Medicina d Urgenza e Terapia

Dettagli

Gli operatori della Salute mentale nella gestione delle emergenze

Gli operatori della Salute mentale nella gestione delle emergenze Gli operatori della Salute mentale nella gestione delle emergenze Roma, 27 giugno 2011 Dipartimento Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri L Assistenza psico-sociale in Emergenza Antonio

Dettagli

RELAZIONE TRA DELIRIUM E STATO FUNZIONALE DOPO INTERVENTO PER FRATTURA DI FEMORE

RELAZIONE TRA DELIRIUM E STATO FUNZIONALE DOPO INTERVENTO PER FRATTURA DI FEMORE RELAZIONE TRA DELIRIUM E STATO FUNZIONALE DOPO INTERVENTO PER FRATTURA DI FEMORE Maria Bennardo, Chiara Mussi, Pierluigi Giacobazzi e Luciano Belloi Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università

Dettagli

PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA

PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA Arezzo, 27 novembre 2014 Francesca Collini, ARS Toscana francesca.collini@ars.toscana.it settembre 2010 maggio 2013 1 Campione: circa 3% In Italia:

Dettagli

Il dolore in Pronto Soccorso

Il dolore in Pronto Soccorso Il dolore in Pronto Soccorso Dott. M. Pesenti Campagnoni Stop al dolore inutile Aosta, 26 maggio La letteratura sul dolore in PS Presente in circa il 60% dei malati Nel 50% dei malati è il motivo principale

Dettagli

U.O. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PIANO ASSISTENZIALE PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PER IL PAZIENTE IN CURA PER ALLUCE VALGO

U.O. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PIANO ASSISTENZIALE PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PER IL PAZIENTE IN CURA PER ALLUCE VALGO U.O. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PIANO ASSISTENZIALE Pi ORT-02 Rev. 0 del 12/05/2016 PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PER IL PAZIENTE IN CURA PER ALLUCE VALGO DEGENZA MEDIA 2 giorni Data di applicazione Redazione

Dettagli

L invio del paziente al servizio territoriale per le demenze

L invio del paziente al servizio territoriale per le demenze L invio del paziente al servizio territoriale per le demenze Dr.ANDREA MUSCOLO MEDICO DI MEDICINA GENERALE ISTITUTO DI RICERCA HEALTH SEARCH SOCIETA ITALIANA DI MEDICINA GENERALE FIMMG-CATANZARO What the

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli