SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A.
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- Gino Cipriano Venturini
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1 SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A. L intervento oggetto del presente studio di impatto ambientale è l installazione di un nuovo processo di fusione alluminio Lost Foam Casting System nel settore Sud dello stabilimento della società Franco Tosi Meccanica S.p.A. situato nel comune di Legnano. In sintesi il processo produttivo prevede - l esatta realizzazione in schiuma (polistirolo espanso) del getto da produrre la grazie all utilizzo di stirene o stirolo (C8H8) polimerizzato in piccole sfere; - fusione dell alluminio al fine di ottenere un getto con la stessa forma del modello in polistirolo; - finitura del getto ottenuto. Il fine del presente Studio di Impatto Ambientale è stato quello di individuare tutti i possibili impatti provocati dal installazione del nuovo impianto e di analizzarne nel dettaglio, attraverso modelli matematici, l entità e le possibili ripercussioni sull ambiente. La Franco Tosi Meccanica S.p.A. è un industria storica del comune di Legnano e della Regione Lombardia. Lo stabilimento è situato in prossimità del centro cittadino, l ingresso principale è situato in P.zza Monumento 12. Il settore Sud, dove verranno installati i nuovi impianti, è dotato di ingresso merci in via Alberto da Giussano e ingresso lavoratori in via S. Bernardino. La Franco Tosi Meccanica S.p.a. è un industria del settore metalmeccanico la cui produzione interessa: turbine industriali fino a 80 MW, turbine geotermiche fino a 60 MW, camere di combustione-bruciatori ed ausiliari per turbine a gas da 65 a 250 MW, fabbricazione di telai per turbine a vapore ed a gas e parti statoriche di generatori, accessori per caldaie, condensatori, impianti di dissalazione acqua di mare e compressori, componenti per automobili. Proprio in quest ultima tipologia di prodotti la società Franco
2 Tosi Meccanica S.p.A. intende ampliare la propria attività; a tal fine ha deciso di installare all interno del proprio stabilimento il processo di fusione alluminio Lost Foam Casting System finalizzato alla creazione di componenti per automobili. Il settore Sud dello stabilimento, dal punto di vista della programmazione/pianificazione territoriale regionale, provinciale e comunale, non è situato in aree vincolate. Unica particolarità e che secondo il P.R.G. l area rientra in due diverse zone del P.R.G.: quasi nella sua interezza è in Zona BD1 di completamento mentre in minor parte in Fascia di Rispetto Cimiteriale. Le norme tecniche di attuazione delle zone sopra richiamate non sono comunque in contrasto con le attività previste. Dal punto di vista ambientale si sono analizzati in dettaglio e con l utilizzo di modelli matematici i possibili aspetti di maggior criticità per l ambiente : - emissioni in atmosfera; - emissioni sonore; - traffico indotto; Si sono analizzati anche gli impatti ambientali relativi a : - produzione reflui di processo; - interazioni con acque superficiali e di falda; - interazione con suolo e sottosuolo; - problematiche di prevenzione incendi; - rischio di incidenti rilevanti; - consumi materie prime e produzione rifiuti; - radioattività dei materiali in ingresso; - presenza dell insediamento (impatto sul patrimonio naturale e storico). Il tutto è corredato da descrizione metodologica e preliminare di tutto l ambiente circostante 2
3 In merito alle emissioni in atmosfera si sono effettuate simulazioni sulla ricaduta degli inquinanti previsti dal processo Lost Foam. I risultati hanno permesso di adottare scelte progettuali, quali l innalzamento di due camini (identificati dalle sigle E1 ed E3), in modo da favorire la dispersione degli inquinanti. In merito alle emissioni sonore le rilevazioni fonometriche sullo stato di fatto dell ambiente circostante il settore Sud hanno determinato un clima acustico notevolmente compromesso a causa dei principali assi viari della zona. Le simulazioni effettuate sullo stato di progetto hanno portato a definire che la situazione acustica non sarà modificata in modo sostanziale. Nonostante questo si sono previsti diversi sistemi di riduzione delle emissioni sonore quali: - l installazione degli impianti considerati a maggior impatto nella parte più lontana ( vicino alla ferrovia) rispetto ai residenti ( situati in via A. da Giussano) - serramenti ad elevato isolamento acustico sia per gli uffici sia per il capannone; - porte e portoni con un Rw non inferiore a 40 db; - isolamento delle facciate intorno ai 46 db; - interventi sulle sorgenti esterne quali installazione nell intorno di pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti con una massa superficiale di almeno 20 kg/m 2 ; - interventi sugli espulsori collocati sulla copertura del capannone quali l installazione di silenziatori a setti, con pannelli dotati delle medesime caratteristiche sopra individuate ; - interventi sulle sorgenti interne quali l utilizzo di ventilatori opportunamente insonorizzati; al fine di ridurre al minimo l impatto dovuto dalla presenza delle nuove sorgenti sonore. 3
4 In merito al traffico indotto si sono effettuate simulazioni considerando sia i mezzi pesanti sia i mezzi leggeri dei nuovi lavoratori previsti. Il contributo maggiore è senza dubbio fornito dall accesso dei lavoratori. Visto che l attività è previsto che si svolga su tre turni : 1 turno turno turno il maggior impatto del traffico indotto sarà dato dall ingresso/uscita dei lavoratori nel secondo turno. Infatti alle prime ore del mattino (1 turno) e nella tarda serata (3 turno) il traffico è del tutto scorrevole e quindi l impatto trascurabile. Per il secondo turno si è previsto comunque un incremento totale (compresi i mezzi pesanti) sul flusso veicolare orario nelle zone circostanti pari in media al 2,5 %. Tale incremento, il cui calcolo è basato su ipotesi cautelative e viste le capacità portanti delle strade oggi maggiormente trafficate, non risulta essere significativo. L analisi degli ulteriori impatti sull ambiente non ha generato problemi di sorta, si è comunque deciso di adottare alcune scelte progettuali al fine di minimizzarne l entità: In merito alla prevenzione incendi, oltre a quanto generalmente previsto in tutte le sedi industriali rientranti come attività nel D.M. 16/02/1982 (anello antincendio ed estintori),, si sono previsti: - rilevatori di fumo collegati ad evacuatori di fumo e calore ad apertura automatica; - rilevatori di gas metano in prossimità dei forni. Per quanto riguarda lo scarico dei reflui derivanti dal lavaggio dei pezzi verniciati (reflui potenzialmente contaminati) si è prevista la realizzazione di tubazioni poste in una canalina grigliata in cls. a vista ; in tal modo si previene il possibile sversamento nel sottosuolo di acque potenzialmente contaminate dovute alla rottura accidentale della tubazioni, come invece potrebbe avvenire se le tubazioni fossero interrate e non visibili. 4
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