La corretta preparazione del paziente nel pre-operatorio
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- Daniella Corso
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1 La corretta preparazione del paziente nel pre-operatorio
2 LA PRIMA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE AVVIENE IN REPARTO!
3 NORME PRATICHE 1) PRIMA DELL INTERVENTO CHIRURGICO DI ELEZIONE LE INFEZIONI BATTERICHE DIAGNOSTICATE DEVONO ESSERE CURATE ED IL PAZIENTE DEVE ARRIVARE ALL INTERVENTO SOLO DOPO CHE I FOCUS INFETTIVI SONO STATI RADIATI. 2) I PAZIENTI DEPERITI VANNO PIU FACILMENTE INCONTRO ALLE INFEZIONI, E PERCIO NECESSARIO CONTROLLARE LO STATO NUTRIZIONALE DEL PAZIENTE E SE NECESSARIO SOTTOPORLO AD ALIMENTAZIONE PARENTERALE PRIMA DELL INTERVENTO.
4 NORME PRATICHE 3) BREVE DEGENZA PRE OPERATORIA: CRUSE E FOORD HANNO DIMOSTRATO UNA CORRELAZIONE TRA LA DURATA DELLA DEGENZA PRE OPERATORIA E LA PERCENTUALE DI INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA. LA DEGENZA PRE OPERATORIA DOVREBBE ESSERE LA PIU BREVE POSSIBILE; INFATTI I BATTERI MIGRANO IN OSPEDALE ATTRAVERSO IL PERSONALE, LA BIANCHERIA ECC. ( CIRCA 1\3 DEI RICOVERATI E 1\2 DEL PERSONALE E PORTATORE DI STAFILOCOCCO AUREO) QUINDI PIU LUNGA E LA DEGENZA PRE OPERATORIA MAGGIORE E IL RISCHIO DI COLONIZZAZIONE DEL PAZIENTE. TUTTI I PAZIENTI CANDIDATI A CHIRURGIA DI ELEZIONE PULITA DOVREBBERO SVOLGERE LE INDAGINI PRE OPERATORIE AMBULATORIALMENTE IN MODO DA RIDURRE AL MINIMO LA DEGENZA PRE OPERATORIA.
5 NORME PRATICHE 4) DOCCIA E BAGNO PRE OPERATORIO: VARI STUDI EPIDEMIOLOGICI HANNO DIMOSTRATO UN CHIARO RAPPORTO TRA LA FLORA MICROBICA CUTANEA DEL PAZIENTE, IN PARTICOLARE LO STAFILOCOCCO, E LE INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA. E QUINDI OPPORTUNO RIDURRE LA CARICA MICROBICA, ED IN PARTICOLARE LO STAFILOCOCCO, PRESENTE SULLA CUTE DELL OPERANDO. E MEGLIO CHE LA RIDUZIONE DELLA CARICA MICROBICA AVVENGA SU TUTTA LA SUPERFICE DEL CORPO PIUTTOSTO CHE SOLO SULLA ZONA OPERANDA.
6 NORME PRATICHE 4) DOCCIA E BAGNO PRE OPERATORIO: MEERS E BRANDEBERG HANNO DIMOSTRATO CHE UN LAVAGGIO CON UN COMUNE SAPONE COME PREPARAZIONE DELL INTERVENTO, E ADDIRITTURA NOCIVO IN QUANTO, DOPO LA DOCCIA O IL BAGNO, SI HA UNA COSPICUA DESQUAMAZIONE. LA DOCCIA O IL BAGNO PRE OPERATORIO CON SOLO SAPONE NON E INDICATA. SE INVECE DEL SOLO SAPONE SI USA UN SAPONE ANTISETTICO SI RIESCE A RIDURRE LA CARICA MICROBICA CUTANEA. BISOGNA FORNIRE AL PAZIENTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE SU COSA UTILIZZARE E COME FARE LA DOCCIA.
7 NORME PER UNA CORRETTA ESECUZIONE DELLA DOCCIA 1. MATERIALE OCCORRENTE: CONFEZIONI MONODOSE DA 20 A 50 ML DI DETERGENTE ANTISETTICO, ASCIUGAMANO O TELO PULITO. 2. BISOGNA INSAPONARE TUTTO IL CORPO COMPRESA LA TESTA E PROCEDERE COL LAVAGGIO DALL ALTO VERSO IL BASSO. 3. INSAPONARE BENE LE MANI E LAVARE CAPELLI, VISO, NASO ED ORECCHIE. SUCCESSIVAMENTE INSAPONARE E LAVARE IL TORACE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE ASCELLE E ALLA ZONA OMBELICALE E ALLE ALTRE PIEGHE CUTANEE.
8 4. INSAPONARE LE AREE GENITALE ED ANALE, CON PARTICOLARE RIGUARDO PER L UOMO AL SOLCO BALANO PREPUZIALE E ALLO SCROTO E PER LA DONNA ALLA ZONA VULVARE. N.B.: E IMPORTANTE CHE LA PROCEDURA DI PULIZIA VENGA EFFETTUATA DALLA ZONA GENITALE VERSO LA ZONA ANALE. 5. SUCCESSIVAMENTE INSAPONARE E LAVARE LE GAMBE E I PIEDI CON PARTICOLARE RIGUARDO AI SOLCHI INTERDIGITALI.
9 6. SCIACQUARE COMPLETAMENTE E RIPETERE LA PROCEDURA SEMPRE IN SENSO CRANIO- CAUDALE. 7. ASCIUGARE ACCURATAMENTE, IN PARTICOLARE NON LASCIARE UMIDE LE PIEGHE CUTANEE (ASCELLE, INGUINE). NELLE PIEGHE CUTANEE INFATTI LA TEMPERATURA E PIU ELEVATA E LA PRESENZA DI UMIDITA FAVORISCE LA CRESCITA DI BATTERI E DI FUNGHI. 8. INDOSSARE INDUMENTI PULITI.
10 LA DOCCIA SAREBBE BENE FOSSE ESEGUITA LA SERA PRECEDENTE E LA MATTINA DELL INTERVENTO, DOPO AVER ESEGUITO LA TRICOTOMIA.
11 TRICOTOMIA CRUISE E FOORD NEL 1991 DIMOSTRARONO CHE PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO CHIRURGICO PULITO CUI ERA STATA EFFETTUATA LA TRICOTOMIA, PRESENTAVANO UN INCIDENZA DI INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA QUASI 3 VOLTE SUPERIORE RISPETTO AL GRUPPO DI CONTROLLO CHE NON AVEVA EFFETTUATO LA TRICOTOMIA. ALTRI STUDI (ALSON E SEROPIAN) MISERO IN EVIDENZA CHE POSTICIPANDO LA TRICOTOMIA AL MOMENTO DELL INTERVENTO SI AVEVA UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DELLE INFEZIONI DELLA FERITA. L INCIDENZA DI INFEZIONI ERA 3,1% QUANDO LA RASATURA VENIVA EFFETTUATA POCO PRIMA DELL INTERVENTO, ERA DEL 7% QUANDO FATTA ENTRO 24 ORE PRIMA DELL INTERVENTO, DEL 20% QUANDO VENIVA FATTA OLTRE 24 ORE PRIMA DELL INTERVENTO.
12 TRICOTOMIA STUDI SUCCESSIVI PERO NON HANNO CONFERMATO QUESTI DATI. SEROPIAN E REYNOLDS MOSTRARONO UNA RIDUZIONE DI INFEZIONI DELLA FERITA CHIRURGICA SOSTITUENDO AL RASOIO CREME DEPILATORIE. TUTTAVIA L USO DI CREME DEPILATORIE NON SI E IMPOSTO PER LE FREQUENTI REAZIONI DI INTOLLERANZA ALLE STESSE. LA RASATURA RESTA QUINDI UN ARGOMENTO ANCORA CONTROVERSO; I TRAUMI PROVOCATI ALLA CUTE DAL RASOIO (ABRASIONI, GRAFFI CON PRODUZIONE DI ESSUDATO CHE VA SUBITO INCONTRO A COLONIZZAZIONE) SEMBRANO COSTITUIRE UN RISCHIO DI INFEZIONE.
13 TRICOTOMIA SI PUO CONCLUDERE CHE E MEGLIO EVITARE, QUANDO POSSIBILE, LA TRICOTOMIA. SE CIO E INDISPENSABILE, DEPILARE SOLO LA ZONA CHE DEVE ESSERE INCISA. UTILE PUO ESSERE L APPLICAZIONE DI GARZE IMBEVUTE DI ANTISETTICO SULLA ZONA RASATA; COMUNQUE E ASSOLUTAMENTE DA EVITARE LA TRICOTOMIA IN SALA OPERATORIA, IN QUANTO I PELI COSTITUISCONO VEICOLO DI MICRORGANISMI.
14 NORME PER UNA CORRETTA TRICOTOMIA 1. SONO DA EVITARE I PENNELLI DA BARBA IN QUANTO SERBATOI E VEICOLO DI MICRORGANISMI. 2. USARE ESCLUSIVAMENTE RASOI MONOUSO 3. MAI ESEGUIRLA IN SALA OPERATORIA 4. APPLICARE SULLE ZONE RASATE GARZE IMBEVUTE DI ANTISETTICO 5. E PREFERIBILE ESEGUIRE LA RASATURA POCO PRIMA DELL INTERVENTO 6. DEPILARE CON CURA EVITANDO DI PROVOCARE TAGLI O ABRASIONI
15 POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE UN ALTRA IMPORTANTE ATTENZIONE NEL PRE- OPERATORIO E IL CORRETTO POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE SUL LETTO OPERATORIO. E ELEMENTO ESSENZIALE PER LA BUONA CONDUZIONE DELL INTERVENTO, TALE DA POTER ESSERE CONSIDERATO IL PRIMO TEMPO DELL ATTO CHIRURGICO. IL POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE SUL TAVOLO OPERATORIO VIENE SOLITAMENTE EFFETTUATO DOPO L INDUZIONE DELL ANESTESIA GENERALE O PERIFERICA; MENTRE L ANESTESISTA NE CONTROLLA LE FUNZIONI VITALI L INFERMIERE POSIZIONA IL PAZIENTE NEL DECUBITO PIU IDONEO.
16 POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE VENGONO QUINDI POSIZIONATI GLI ACCESSORI DI SALA OPERATORIA (RESPIRATORE, MONITOR, ASPIRATORE, PIASTRA ELETTROBISTURI) E SI COPRE INFINE IL PAZIENTE CON TERMO DRAPPE ONDE EVITARE INUTILI E DANNOSE DISPERSIONI DI CALORE.
17 POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE I REQUISITI GENERALI DA RISPETTARE DURANTE TALI MANOVRE SONO I SEGUENTI: 1. GARANTIRE RESPIRAZIONE E CIRCOLAZIONE EMATICA ADEGUATA 2. CORREGGERE L IPERESTENSIONE DEGLI ARTI ONDE EVITARE PARALISI O PARESTESIE 3. FORNIRE AL CHIRURGO LA MIGLIORE ESPOSIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO
18 POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE SULLA BASE DI QUESTI REQUISITI ESAMINIAMO LE PRINCIPALI POSIZIONI ADOTTATE IN SALA OPERATORIA:
19 paziente nel pre-operatorio 1) POSIZIONE SUPINA: POSIZIONE UTILIZZATA NELLA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVENTI.! SAREBBE UTILE, QUANDO LE ESIGENZE CHIRURGICHE LO CONSENTONO, CHE IN QUESTA POSIZIONE SI ATTUASSE UNA LIEVE FLESSIONE DEL TAVOLO OPERATORIO ALL ALTEZZA DELLE ANCHE E DELLE GINOCCHIA TALE CHE LE RELATIVE ARTICOLAZIONI POSSANO ASSUMERE UNA POSIZIONE NATURALE E COMODA.! I BRACCIALI DI SUPPORTO PER GLI ARTI SUPERIORI DEVONO ESSERE POSIZIONATI CON ANGOLO INFERIORE A 90 RISPETTO AL CORPO ONDE EVITARE L IPERESTENSIONE DEL PLESSO BRACHIALE O IN ALTERNATIVA GLI ARTI SUPERIORI DEVONO ESSERE ASSICURATI AI LATI DEL CORPO AVVOLTI IN TELINI PER EVITARE CHE CADANO OLTRE I MARGINI DEL TAVOLO OPERATORIO, PREVENENDO IL NERVO ULNARE DA EVENTUALI COMPRESSIONI AL GOMITO.
20 paziente nel pre-operatorio 1) POSIZIONE SUPINA: ULTERIORI ATTENZIONI VANNO RISERVATE ALLE DONNE GRAVIDE LE QUALI, SPESSO, IN POSIZIONE SUPINA, LAMENTANO DISTURBI CHE VANNO DALLA SENSAZIONE DI NAUSEA FINO AD ARRIVARE ALLA LIPOTIMIA.! QUESTA SINTOMATOLOGIA E CAUSATA DALL IPOTENSIONE CONSEGUENTE ALLA COMPRESSIONE DELL ASSE AORTICO-CAVALE DA PARTE DELL UTERO GRAVIDO.! E FACILMENTE OVVIABILE MEDIANTE LO SPOSTAMENTO LATERALE DELL UTERO.
21 paziente nel pre-operatorio 2) POSIZIONE GINECOLOGICA O LITOTOMICA: E ADOTTATA SOPRATTUTTO IN CHIR. OSTETRICO- GINECOLOGICA. LE BRACCIA DEVONO ESSERE SEMPRE SORRETTE DA BRACCIALE OPPURE FISSATE AI LATI DEL CORPO, IMPIEGANDO INOLTRE STAFFE IMBOTTITE A LIVELLO DELLA REGIONE ACROMIO CLAVEARE IN MODO TALE DA RIDURRE AL MINIMO IL RISCHIO DI LESIONI QUALORA VENGA RICHIESTA CONTEMPORANEAMENTE LA POSIZIONE DI TRENDELEMBURG.
22 paziente nel pre-operatorio 2) POSIZIONE GINECOLOGICA O LITOTOMICA: PER POSIZIONARE CORRETTAMENTE LE GAMBE SUI COSCIALI OCCORRE PRIMA FLETTERE CONTEMPORANEAMENTE QUINDI ADAGIARE SU DI ESSI E SISTEMARLI IN MODO DA OTTENERE LA POSIZIONE PIU IDONEA PER L INTERVENTO AVENDO SEMPRE CURA DI PROTEGGERE IL CAVO POPLITEO CON IMBOTTITURE NEI PUNTI DI CONTATTO COI COSCIALI E DOVE PUO ESERCITARSI PRESSIONE SU PROMINENZE OSSEE. NON BISOGNA DIMENTICARE CHE ALLA FINE DELL INTERVENTO SI DEVONO ABBASSARE LE GAMBE INSIEME E LENTAMENTE, PER EVITARE UNA BRUSCA CADUTA DELLA PRESSIONE ARTERIOSA.
23 paziente nel pre-operatorio 3) POSIZIONE PRONA:! E UNA POSIZIONE SVANTAGGIOSA IN QUANTO RIDUCE L ESCURSIONE DIAFRAMMATICA ED IL RITORNO VENOSO A CAUSA DELL INCREMENTO DI PRESSIONE A LIVELLO ADDOMINALE. E PERCIO NECESSARIO COLLOCARE UN SOSTEGNO IN CORRISPONDENZA DEL TORACE E RUOTARE LATERALMENTE IL CAPO IN MODO DA NON OSTACOLARE IL RITORNO VENOSO DEL COLLO. ALLO SCOPO DI SOSTENERE ADEGUATAMENTE LA TESTA VA COLLOCATO UN TELO RIPIEGATO, OPPURE UNA CIAMBELLA DI GOMMAPIUMA, AL DI SOPRA DEL PADIGLIONE AURICOLARE IN MODO TALE CHE NE L OCCHIO NE L ORECCHIO, RIVOLTI IN BASSO, SUBISCANO UNA COMPRESSIONE. E BENE CHE IN QUESTA POSIZIONE SIA EVITATA L IPERESTENSIONE DELLA CAVIGLIA MEDIANTE UN CUSCINO POSTO SOTTO LE GAMBE.
24 paziente nel pre-operatorio 4) POSIZIONE LATERALE: SPESSO ADOTTATA PER INTERVENTI A CARICO DEL RENE, DEL TORACE E DELLA COLONNA VERTEBRALE.! IL DECUBITO LATERALE PUO DETERMINARE LA COMPRESSIONE DELL ARTO SUPERIORE RIVOLTO VERSO IL BASSO. ESISTONO 2 VALIDE METODICHE PER EVITARE CIO : - A) PAZIENTE ADAGIATO SU MATERASSO A SPESSORE DIFFERENZIATO IN MODO TALE DA DISTRIBUIRE CORRETTAMENTE LA PRESSIONE LUNGO IL FIANCO;! - B) POSIZIONAMENTO DI UN LENZUOLO ARROTOLATO IN CORRISPONDENZA DELLA SUPERFICIE LATERALE DEL TORACE SUBITO AL DI SOTTO DELL ASCELLA. PER EVITARE INVECE LA COMPRESSIONE DELL ARTO INFERIORE RIVOLTO VERSO IL BASSO SARA UTILE PROTEGGERE CON CUSCINETTI DI GOMMAPIUMA LE PARTI IN CORRISPONDENZA DI PROMINENZE OSSEE DOPO AVER POSIZIONATO IL GINOCCHIO IN FLESSIONE E COLLOCATO UN CUSCINO TRA LE GAMBE.
25 paziente nel pre-operatorio 5) POSIZIONE DI TRENDELEMBURG:! E NECESSARIA OGNI VOLTA CHE SI INTERVIENE SUGLI ORGANI DEL PICCOLO BACINO (GENITALI FEMMINILI, VESCICA, COLLO PELVICO) IN QUANTO PERMETTE LO SPOSTAMENTO DEI VISCERI VERSO IL DIAFRAMMA.! HA LO SCOPO DI MIGLIORARE L ESPOSIZIONE DEGLI ORGENI STESSI. QUESTA POSIZIONE DI SOLITO RICHIEDE L AUSILIO DI SOSTEGNI IMBOTTITI IN CORRISPONDENZA DELLE SPALLE PER IMPEDIRE LO SCIVOLAMENTO DEL PAZIENTE DAL LETTO OPERATORIO
26 paziente nel pre-operatorio 7) POSIZIONE VIDEOLAPAROSCOPICA O PER ACCESSI PERIANALI: A QUESTO PAZIENTE VENGONO SOLLEVATE E LEGGERMENTE DIVARICATE LE GAMBE CHE POGGIANO SU DUE REGGIGAMBE.! LA REGIONE CHE PUO SUBIRE UN TRAUMA E QUELLA DEL CAVO POPLITEO APPOGGIATO AL REGGIGAMBE E FLESSO.! SI PUO AVERE IL DECUBITO E LO STIRAMENTO CON POSSIBILITA DI LESIONI NERVOSE A VALLE DEL NERVO POPLITEO.
27 paziente nel pre-operatorio 7) POSIZIONE VIDEOLAPAROSCOPICA O PER ACCESSI PERIANALI:! ANCHE LE REGIONI COXO-FEMORALI SONO STIRATE POICHE LA COSCIA E LEGGERMENTE FLESSA SULL ADDOME, E IL GINOCCHIO, DISCRETAMENTE FLESSO, SUBISCE UN EFFETTO LEVA CHE PUO COMPRIMERE O DISLOCARE L ASSE VASCULO-NERVOSO INGUINALE.! PROBLEMI POSSONO SORGERE QUANDO I PAZIENTI SONO PORTATORI DI PROTESI D ANCA O DI GINOCCHIO (ATTENZIONE ALLE LUSSAZIONI).
28 paziente nel pre-operatorio Grazie per l attenzione!!
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