LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO UE FONDO EUROPEO PER LA PESCA : PRIME CONSIDERAZIONI Il fondo europeo per la pesca e l'acquacoltura "FEP",

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1 LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO UE FONDO EUROPEO PER LA PESCA : PRIME CONSIDERAZIONI Il fondo europeo per la pesca e l'acquacoltura "FEP", sostituirà lo SFOP nel periodo , con una dotazione finanziaria prevista pari a 4,96 miliardi di euro, con un incremento nominale di 1,2 miliardi di euro rispetto allo SFOP Lo 0,8% delle risorse è riservato all'assistenza tecnica per la Commissione. Il FEP è "stato pensato" come intervento da suddividere, non solo tra i 25 attuali partner comunitari, ma tiene conto anche delle prossime adesioni di Bulgaria e Romania, che porteranno l'unione Europea a 27 Stati membri. Allo stato attuale non è previsto un incremento automatico della dotazione finanziaria, in relazione al tasso di inflazione. Dal punto di vista operativo, è previsto che ogni Stato membro elabori un unico documento nazionale, previa definizione al livello UE degli obiettivi strategici. Inoltre è previsto un periodo di programmazione unica delle misure, su una base di 7 anni. Il FEP, per il settore pesca, non' prevede incrementi produttivi, ma prevalentemente misure finalizzate alla riduzione dello "sforzo pesca". Per l'acquacoltura, considerata la valenza "ambientale" che è stata attribuita al comparto, è prevedibile possa mancare un incremento della produzione interna. Tutto ciò potrà determinare, anche a fronte di consumi più o meno stabili, un incremento dell'import dai Paesi extra UE, con conseguente aggravio della bilancia commerciale UE dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura. Presumibilmente ne potranno risentire di più i paesi con mercati e GDO avanzati. Nel dettaglio, la proposta di regolamento, che dovrebbe essere definita prima del 2006, risulta articolata in 5 grandi assi di intervento:. Pesca. Acquacoltura. Trasformazione e commercializzazione. Azioni interesse collettivo. Sviluppo aree costiere. Assistenza tecnica Da una prima lettura, la missione assegnata all'acquacoltura è quella di promuovere l'occupazione, con interventi "non troppo impattanti", Se il previsto supporto alle micro e piccole imprese deve essere valutato positivamente, non altrettanto deve essere considerato il fatto che le aziende con più di 52 addetti si vedranno ridotti la misura di intervento comunitario. Inoltre risulta poco soddisfacente la previsione di sostegno a progetti di ricerca e sviluppo. Enfatizzato il concetto di "acquacoltura biologica" che se può essere considerato positivamente per taluni segmenti produttivi, ad esempio la vallicoltura, non deve essere considerato come un metodo di produzione da adottarsi su vasta scala, tenuto conto che l'acquacoltura risulta già attività zootecnica ad elevata "compatibilità ambientale". Positivo aver considerato "l'acquacoltura in acque Interne" quale volano di sviluppo delle zone rurali, ma quasi sicuramente ciò finirà per portare vantaggi esclusivamente ai nuovi partner comunitari. Rilevante l'attenzione rivolta alla promozione, che non deve essere polverizzata in azioni ad elevato contenuto "localistico", bensì rivolta soprattutto verso iniziative ad ampio respiro (campagne promozionali nazionali e comunitarie) e per interventi di informazione di educazione alimentare dei consumatori. Interessanti spunti possono essere trovati nell'asse relativo allo sviluppo delle "aree costiere" che rappresentano, nell'ambito dell'acquacoltura italiana, le aree maggiormente vocate alle produzioni di specie marine, sia in impianti a terra che in mare. Decisamente negativo l'approccio "sanitario" che prevede, esclusivamente misure per l'eradicazione delle patologie che possono interessare le produzioni dell'acquacoltura, senza prevedere il ricorso a campagne su vasta scala di vaccinazione nei confronti delle principali patologie, come invece previsto dallo SFOP Antonio Trincanato LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DEI CONTENUTI DEL PRESENTE PERIODICO E SUBORDINATA ALLA CITAZIONE ESPLICITA DELLA TESTATA ACQUACOLTURA API INFORMA E DEGLI AUTORI

2 SISTEMA DI MONITORAGGIO API DEI PRODOTTI ITTICI DI ACQUACOLTURA IN ITALIA SITUAZIONE GENERALE DEI CONSUMI ALIMENTARI Leggera crescita degli acquisti registrate nel mese di ottobre pari a +1%, indica una prima inversione generale dell'andamento di tutti i prodotti alimentari. MARE Quasi tutte le tipologie di pesce marino seguono la tendenza dei consumi alimentari (dal +0.8 dello spada al +1,3 del branzino e del dentice). A spingere i consumi sono un parco stabile di acquirenti, che acquista con un maggior incremento medio. Rispetto al territorio la leggera crescita è piuttosto diffusa ed omogenea, con pochissime variazioni tra il nord ed il sud. In termini di canale distributivo, nei supermercati sono più dinamiche le spese di prodotti di acquacoltura (+ 1,9%); mentre nelle pescherie sono il pesce azzurro ed il salmone che registrano le migliori performances (rispettivamente +1,3% e +1,5%) FIUME Anche per la trota un +1% degli acquisti conferma il recupero registrato nei mesi precedenti. La leggera crescita di ottobre è omogenea sia per zone geografiche che per canali distributivi. PREZZI Totalmente deflazionata è la situazione dei prezzi medi sia di mare che di fiume, con modestissime oscillazioni tutte comprese tra lo 0,5 e lo 0,9% e ben sotto l'indice dei prezzi dei prodotti al consumo. Stabili in particolare i prezzi in generale nei supermercati. Tutto ciò conferma come i prodotti dell acquacoltura rappresentino, nell ambito delle produzioni ittiche, un elemento di stabilità positivo per i consumi, a condizione che i produttori non siano eccessivamente coinvolti da oscillazioni (in più oppure in meno) di ampio spettro. TOTALE CONSUMO MANGIME MARINO (TON.) agosto '03 settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto '04 TOTALE CONSUMO MANGIME PER TROTE (TON.) agosto '04 settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto '04

3 Programma di vaccinazione per Bocca Rossa e Vibriosi Castelnuovo di Garfagnana 18 ottobre 2004 Dalla profilassi vaccinale all EMAS A Norcia, i piscicoltori umbri fanno il punto sui programmi regionali SFOP in corso di realizzazione. Nell ambito del programma di vaccinazioni per bocca rossa, realizzato dall API e coofinanziato con lo Sfop della Regione Toscana, è stato organizzato a Castelnuovo di Garfagnana (LU) un seminario degli operatori dell acquacoltura della Garfagnana a conclusione del primo anno di attività del progetto. All incontro ha partecipato la totalità dei troticoltori della zona che hanno valutato positivamente l iniziativa della nostra associazione auspicando l impegno dell API a promuovere, nell ambito dei progetti regionali e SFOP, altre iniziative a supporto delle aziende dell acquacoltura toscana. Lo scorso 4 ottobre a Norcia (PG) l API ha organizzato nell ambito del programma SFOP Regione Umbria, un seminario di aggiornamento cui hanno partecipato rappresentanti di tutte le aziende di acquacoltura dell Umbria. In apertura dei lavori, il direttore API, Antonio Trincanato, dopo aver portato il saluto del presidente Pier Antonio Salvador, ha fatto una panoramica delle più recenti iniziative associative finalizzate ad una più incisiva tutela economico sindacale della piscicoltura italiana. Mario Tranquilli, consigliere API, ha poi ricordato l impegno della categoria a ricercare un costruttivo rapporto con le istituzioni, in ambito centrale e locale. Il seminario, che ha visto la partecipazione di rappresentati dell assessorato regionale all agricoltura, dell ARPA e delle ASL, è stato aperto da una relazione di Claudio Ghittino, responsabile del Centro di Ittiopatologia ed Acquacoltura dell IZS dell Umbria e delle Marche che ha approfondito le modalità di prevenzione e profilassi ai fini del controllo delle patologie in acquicoltura. Andrea Fabris, medico veterinario e consulente API, ha invece descritto gli esiti del primo anno di attività del programma Profilassi vaccinale in acquacoltura. Mentre Renata Rogo, di SQA Confagricoltura, ha fatto il punto sul progetto EMAS, promosso da API e Confagricoltura Umbria che vede la partecipazione di 11 impianti di acquacoltura. 36 Tecnhotel hospitality Esposizione internazionale per l industria dell ospitalità Novembre 2004 Peschiere aperte nel Parco del Fiume Sile Dal 13 al 16 novembre 2004 si è svolta a Genova la 36 Esposizione internazionale per l industria dell ospitalità Tecnhotel, che ha visto l API presente per la promozione dei prodotti di acquacoltura italiana. Infatti, all interno della manifestazione, è stata creata un area ristorante dove, il personale dell Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova ha servito al pubblico presente oltre 1500 piatti esclusivamente a base di prodotti di acquacoltura italiana. Inoltre l associazione è stata presente nel corso della manifestazione con un proprio stand informativo-istituzionale. Peschiere aperte nel parco del fiume Sile si è ripetuta anche quest anno, lo scorso mese di settembre, con risultati sicuramente molto incoraggianti. I numerosi partecipanti all iniziativa promossa dalla Pro Loco di Sant Angelo sul Sile (TV) con il patrocinio dell API e dell Ente Parco naturale del fiume Sile ed inserita dalla Regione Veneto nel calendario Veneto da gustare- Un anno di sapori in piazza, hanno infatti potuto constatare la cura e l attenzione dei piscicoltori impegnati nell attività di acquacoltura. Inoltre è stata un ottima occasione per una degustazione a tema di gustosi piatti a base di trota, accompagnati da vini locali. Paola Salvador, consigliere API, convinta sostenitrice e promotrice dell iniziativa, ha sottolineato nel suo intervento di apertura, gli elevati standard qualitativi e di sicurezza a garanzia del consumatore raggiunti dal pesce allevato.

4 COSTITUZIONE EU: CONFAGRICOLTURA, CONFERMATA IMPORTANZA E CENTRALITA DELLA POLITICA AGRICOLA EUROPEA. "I risultati del rinnovamento istituzionale dell'unione consentono alle imprese agricole di guardare al futuro del progetto europeo con maggiore fiducia". Così il presidente della Confagricoltura, Augusto Bocchini, ha commentato la firma della Costituzione Europea. In particolare, la Confagricoltura giudica positivamente l'approccio adottato nei confronti della Pac, di cui sono stati sostanzialmente confermati gli obiettivi e gli strumenti sinora utilizzati. Il tutto con alcune interessanti innovazioni nel processo legislativo, che vedrà un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo e lasciando le modalità di gestione delle "Organizzazioni Comuni di Mercato" alla competenza del Consiglio, che continuerà a decidere a maggioranza qualificata. La Costituzione - spiega la Confagricoltura - ribadisce l'importanza e la centralità della politica agricola comunitaria, confermandone, nella sostanza, la competenza esclusiva dell'unione. "È pure positivo - ha rilevato Bocchini - il fatto che si integri il Parlamento europeo nel processo legislativo, sia per le decisioni relative alla politica agricola comune, sia per valutare gli accordi commerciali internazionali. Allargando così il sistema decisionale in maniera però equilibrata e senza appesantimenti burocratici". La sensazione della Confagricoltura, comunque, è che, mentre nei Trattati Bruxelles continua ad assegnare alla politica agricola comune il giusto pe- so, dall'altra, in maniera contraddittoria, promuove un sostanziale disimpegno ridimensionandone le risorse, per giunta in una fase delicata come quella dell'allargamento. "A questo punto - secondo Bocchini - se l'europa ha confermato l'importanza ed il ruolo della Pac, occorre coerenza. L'Europa del terzo millennio, anche nell'interesse dei nuovi Paesi aderenti, ha bisogno di più Politica agricola comunitaria e di una forte politica di coesione". API INFORMA AUGURA A TUTTI I SUOI LETTORI UN 2005 FELICE E RICCO DI SODDISFAZIONI LA VACCINAZIONE PER IMMERSIONE CONTRO LA VIBRIOSI IN TROTA FARIO INTRODUZIONE La Vibriosi è una malattia batterica presente tradizionalmente in ambiente marino ed è tipica delle specie ittiche migratorie; la sua presenza è notevolmente aumentata con lo sviluppo dell acquacoltura. Tale patologia, negli episodi più severi, può causare mortalità fino al 40%, con notevoli perdite economiche. La Vibriosi può colpire diverse specie ittiche, sia in acque salate sia in acque dolci, sia d allevamento sia delle acque libere. Fra i pesci d allevamento maggiormente soggetti a tale patologia si annoverano l anguilla (Anguilla anguilla), la trota iridea (Oncorhynchus mykiss), l ayu (Plecoglossus altivelis), la ricciola (Seriola quinqueradiata) il branzino o spigola (Dicentrarchus labrax), l orata (Sparus aurata) ed altri ancora, comprese numerose specie d acquario (Ghittino, 1985). Negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di Vibriosi in altre specie ittiche d allevamento, come la trota fario (Salmo trutta trutta) (Prearo et al., 2002). Diverse specie di Vibrio sono patogene per i Salmonidi, fra cui V. anguillarum e V. ordalii che causano la vibriosi classica e V. salmonicida agente causale della vibriosi d acqua fredda. V. anguillarum è comunque il germe che maggiormente è implicato in casi di vibriosi dei salmonidi allevati; tale germe è un componente abituale della microflora batterica dell ambiente acquatico: i pesci vivono quindi costantemente in contatto con tale potenziale patogeno, che in condizioni particolari, soprattutto di stress e sovraffollamento, dà luogo ad episodi di malattia conclamata. Nella trota iridea, l infezione da V. anguillarum è stata segnalata in Italia a partire dagli anni settanta e tuttora presenta una certa rilevanza tra le patologie che colpiscono al troticoltura nazionale. Evolve come una patologia di tipo setticemico a decorso acuto, caratterizzata da evidente diatesi emorragica, particolarmente frequente durante il periodo estivo (Ghittino et al., 1972). Nella trota fario la prima segnalazione descritta sul territorio italiano è avvenuta nel 1999 (Prearo et al., 2002), con un quadro clinico del tutto simile a quello presente nella trota iridea. Vibrio anguillarum è un germe a forma bastoncellare, con tendenza ad incurvarsi lievemente, Gram negativo, mobile per la presenza di un singolo flagello, aerobio-anaerobio facoltativo, alofilo. Cresce ad una temperatura ottimale di C, ma presenta un range di temperatura che va da 5 C a 34 C. L identificazione del germe può avvenire mediante caratterizzazione biochimica (gallerie API biomérieux) oppure tramite l ausilio di antisieri agglutinanti polivalenti (Bionor).

5 La patogenesi della Vibriosi appare del tutto simile a quella di altre malattie batteriche di natura setticemica. Il germe produce una batteriemia precoce, colpendo dapprima le branchie, il sangue, il connettivo, il rene, la milza e l intestino posteriore. La penetrazione probabilmente avviene attraverso la via intestinale. La mortalità, che può insorgere con il manifestarsi di cause predisponenti, ma anche per infezione diretta da pesce malato a pesce sano, è alquanto varia: nella trota iridea la percentuale di mortalità appare superiore a quelle riscontrate negli allevamenti di trota fario colpiti, le quali si attestano intorno al 5-10% (Prearo et al., 2002). I pesci affetti da Vibriosi manifestano segni di letargia, anoressia, melanosi, esoftalmo, arrossamenti e spandimenti emorragici a livello cutaneo, evidenti soprattutto a livello del ventre, lieve anemia branchiale, soffusioni emorragiche in cavità orale, emorragie peri ed intraoculari, emorragie alle pinne pettorali e ventrali, arrossamento e protrusione anale. All apertura della cavità addominale si notano imponenti emorragie al fegato (teleangectasia epatica), a carico della vescica natatoria, del grasso periviscerale e del peritoneo, aumento di volume della milza, enterite emorragica (Ghittino, 1985; Prearo et. al., 2002). PROFILASSI VACCINALE Prima dell introduzione della profilassi vaccinale, il metodo più comunemente utilizzato per controllare gli episodi di Vibriosi, era l utilizzo della terapia con antibiotici. Questi possono essere somministrati per via orale, addizionali all alimento o tramite bagni. I principi attivi comunemente utilizzati sono le tetracicline, l amoxicillina, la flumequine ed i sulfamidici potenziati con trimethoprim. Purtroppo la terapia antibiotica contro la Vibriosi è soggetta a risultati poco soddisfacenti, in quanto sono frequenti le continue reinfezioni; inoltre, con una terapia antibiotica prolungata o ripetuta si incorre facilmente in problemi di antibiotico-resistenza. Con la rapida espansione dei sistemi di acquacoltura, è stato necessario trovare dei metodi più efficaci per il controllo di tale patologia, quali l immunizzazione attraverso l uso di soluzioni vaccinali. I vaccini commerciali contro la Vibriosi, contengono generalmente una miscela di ceppi di Vibrio che più frequentemente sono isolati in casi di patologia conclamata, come ad esempio Vibrio anguillarum e V. ordalii. La maggior parte dei vaccini commerciali sono delle semplici colture di cellule batteriche inattivate e prodotti extracellulari. Lo sviluppo di vaccini commerciali contro la Vibriosi ha avuto inizio con la diffusione dell utilizzo di tecniche di immunizzazione di gruppo, necessarie per l applicazione pratica negli impianti di acquacoltura moderna, dove si mantengono alti numeri di animali. Attualmente esistono diversi metodi di somministrazione dei vaccini commerciali contro V. anguillarum ed altre patologie batteriche di origine ittica, ma quelli maggiormente utilizzati sono per immersione breve o mediante bagno prolungato. La tecnica della vaccinazione per immersione prevede semplicemente una diluizione del vaccino con acqua proveniente dall impianto, solitamente in un rapporto di 1:10 e l immersione in essa dei pesci da vaccinare per un periodo di circa 30 secondi (bagno corto), oppure una diluizione di 1:200 1: 1000 e l immersione per alcune ore (bagno prolungato). La principale via d entrata dell antigene è data dall epitelio branchiale: infatti, studi condotti con antigeni radio-marcati hanno evidenziato come tramite l attività fagocitaria delle cellule epiteliali delle lamelle branchiali, l antigene sia presente a livello citoplasmatico di tali cellule. Successivamente l antigene vaccinale si riversa nel circolo sanguigno per raggiungere gli organi deputati linfoemopoietici (rene anteriore e milza), dove danno luogo a fenomeni d immunizzazione. Esistono una serie di fattori limitanti la durata e l efficacia dei vaccini contro la Vibriosi esistenti attualmente sul mercato, che devono essere valutati ogni qual volta si scelga di effettuare la profilassi vaccinale. Un primo fattore è rappresentato dall età e dalla taglia del pesce: lo sviluppo dell immunità è in stretta relazione con la taglia dei soggetti da vaccinare, la pezzatura minima dei quali deve essere compresa tra 1 e 5 grammi per poter avere una durata sufficientemente ampia; questo è in stretta relazione allo sviluppo ontogenetico del sistema immunitario. Anche la temperatura rappresenta un fattore limitante, in quanto nei pesci, animali poichilotermi, tale fattore ha un effetto determinante sulla durata del periodo d induzione. In generale, minore è la temperatura dell acqua e maggiore sarà iltempo necessario per l instaurarsi dell immunità. PROVE VACCINALI Sono state condotte direttamente in allevamento delle prove di vaccinazione per immersione su trota fario, utilizzando due soluzioni vaccinali (Fatro e AVL Schering-Plough), le quali rappresentano preparazioni commerciali tra le più diffuse ed utilizzate sul territorio nazionale. La maggior parte dei lotti vaccinati sono stati trattati tramite il protocollo vaccinale tradizionale (bagno corto) indicato dalla ditta produttrice, mentre alcuni lotti hanno subito una vaccinazione per immersione con un tempo di stazionamento nella soluzione vaccinale di circa 1 ora, in un rapporto di circa 1:50. Le operazioni di vaccinazione sono state condotte in più fasi temporali tra la fine del 2002 e tutto il 2003, a seconda della disponibilità di novellame adatto per la vaccinazione (peso medio 5 grammi) e per ogni blocco di vaccinazione è stato allestito un gruppo di controllo negativo, non vaccinato. Le operazioni di vaccinazione sono state effettuate direttamente dal personale operante in azienda, con tempistica dipendente dalle disponibilità aziendali. Sono stati condotti dei controlli relativi alla sopravvivenza ed alla valutazione del grado di stimolazione del sistema immunitario dei pesci trattati rispetto ai controlli negativi. Ulteriore dato importante è stato quello di valutare il comportamento generale dei pesci in toto nell allevamento, mettendo a confronto le annate 2001, 2002 e Nel corso del quarto trimestre 2002 e del primo semestre 2003 sono stati vaccinati con il metodo tradizionale 10 lotti omogenei di trotelline fario, mentre nella primavera inoltrata 2003 sono stati allestite due prove di vaccinazione con il metodo del bagno lungo. I controlli sulle mortalità cumulative dei vari lotti sono stati eseguiti direttamente dal personale aziendale, inviando i soggetti deceduti direttamente al laboratorio per accertamenti diagnostici. Nel corso del periodo oggetto di sperimentazione non si hanno avute mortalità a causa di Vibrio anguillarum. Inoltre sono state condotte delle prove in vasca sperimentale mediante inoculazione diretta dell agente batterico per via intraperitoneale nei soggetti vaccinati, ottenendo risultati positivi di sopravvivenza; lasciano invece ancora dei dubbi sull effettiva

6 efficacia dei trattamenti vaccinali con bagno lungo. L efficacia della vaccinazione è stata dimostrata con tali operazioni, con dati di sopravvivenza che variano dall 85% nei soggetti vaccinati da minor tempo e quindi con livelli anticorpali più alti al 30-40% nelle trote vaccinate da oltre 300 giorni, rispetto al 100% di mortalità nei controlli negativi. Infine altro risultato evidente e da considerarsi estremamente importante è quello ottenuto in azienda, relativo all uso dei trattamenti antibiotici mediante l uso di mangimi medicati. Mettendo a confronto i dati relativi ai due anni precedenti con il periodo compreso nel presente studio, si può notare come la quantità di mangime medicato ed il numero di trattamenti sia drasticamente diminuito. Tabella 1- Kg di mangime medicato utilizzato in impianto nei tre anni presi un esame Anno Kg mangime Percentuale ,6% ,8% -91,8% Tabella 2 Numero di trattamenti mediaci totali in trote fario presenti in allevamento Anno N trattamenti Percentuale ,1% ,9% - 81,6% Tabella 3 Numero di trattamenti medicati totali in trote fario di taglia superiore ai 30 grammi presenti in allevamento Anno N trattamenti Percentuale ,5% ,0 % CONCLUSIONI L efficacia della vaccinazione per immersione contro la Vibriosi è stata dimostrata senza ombra di dubbio anche per la trota fario. I risultati ottenuti sono da mettere sullo stesso piano di quelli presenti per la trota iridea. Con la vaccinazione di buona parte del novellame presente in allevamento, i rischi d infezione sono di molto diminuiti, elevando notevolmente il livello dello stato sanitario di tutto l impianto, compreso quello dei soggetti adulti non vaccinati. La pressione di Vibrio anguillarum in azienda è diminuita drasticamente già dal primo anno di vaccinazione. Tale pratica è pertanto da consigliarsi anche per l allevamento della trota fario soprattutto per migliorare lo stato sanitario delle aziende operanti nel settore. Per quanto riguarda i trattamenti medicati eseguiti, si può notare come la diminuzione avvenuta negli anni sia considerevole, a dimostrazione del fatto che la Vibriosi rappresenta uno dei maggiori rischi per l allevamento dei salmonidi da ripopolamento. Il presente lavoro è parte integrante del progetto pilota in acquacoltura finalizzato alla conoscenza e diffusione di nuove tecnologie nel settore dell acquacoltura, finanziato dalla Regione Piemonte, Direzione Territorio Rurale, Settore Caccia e Pesca. Marino Prearo Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta, Torino, Lucio Fariano Azienda Agricola Canali Cavour Centallo (CN) e Loredana Locatelli, medico veterinario, API Verona Il Vademecum può essere richiesto presso la sede API

7 PREZZI MEDI AL CONSUMO NELLA G.D. G.D.O. Allo scopo di fornire una più esauriente panoramica delle dinamiche del mercato dei prodotti del nostro comparto proseguiamo la pubblicazione dei dati, ricavati dal Sistema di monitoraggio del mercato dei prodotti ittici di acquacoltura in Italia, sui prezzi medi al consumo rilevati nei punti vendita della G.D. e G.D.O. PREZZI MEDI PESCE ORATA SPIGOLA / TROTA TROTA INT. DAL 27 AL 10 OTTOBRE 2004 FRESCO BRANZINO TROTA TROTA TROTA TROTA INT. INT. SALMONATA FILETTO INTERA SALMONATA BIANCA EVISCERATA AGORA' NETWORK SRL 10,31 12,20 13,25 7,08 10,50 5,38 5,38 0,00 0,00 C3 7,52 8,49 10,79 5,40 0,00 5,40 5,15 5,65 0,00 CATENE INDIPENDENTI 10,90 12,90 12,90 6,90 0,00 6,90 6,90 0,00 0,00 CONAD 9,04 11,42 11,41 6,67 9,82 5,31 5,30 5,32 0,00 COOP ITALIA 8,28 10,33 10,15 6,43 10,07 4,83 4,63 4,71 5,57 CORALIS 10,30 0,00 0,00 10,30 10,30 0,00 0,00 0,00 0,00 CRAI 8,40 9,50 9,50 6,20 0,00 6,20 0,00 0,00 6,20 ESSELUNGA 8,71 10,61 10,39 6,93 9,60 5,18 4,55 5,73 6,08 FINIPER 9,27 11,01 12,16 7,72 12,23 5,59 5,01 6,09 6,70 GRUPPO CARREFOUR IT 7,93 9,38 8,26 7,18 10,64 5,49 5,21 5,69 5,77 GRUPPO LOMBARDINI 9,01 10,57 9,90 7,73 11,49 6,79 0,00 7,46 6,57 GRUPPO PAM 7,56 9,60 8,95 5,98 10,45 4,82 5,04 4,69 4,75 GRUPPO SUN 9,62 9,60 11,40 7,85 10,80 4,90 0,00 4,90 0,00 IL GIGANTE SPA 8,74 9,32 10,70 7,48 13,85 6,56 6,57 6,56 0,00 INTERDIS 8,43 8,90 8,90 7,50 0,00 7,50 7,50 0,00 0,00 REWE 7,78 8,99 8,44 6,73 9,05 5,24 4,56 5,75 0,00 RINASCENTE 8,06 9,73 9,05 6,63 10,01 4,91 4,83 4,81 5,31 SELEX COMMERCIALE 8,24 8,87 10,70 6,62 9,97 4,61 4,20 4,65 4,83 SIGMA 8,41 8,90 11,65 6,92 9,95 4,90 0,00 4,95 4,88 SINTESI 7,78 8,49 8,55 7,04 9,90 5,13 4,97 5,72 4,45 SIGMA 11,55 15,00 9,90 9,76 9,76 0,00 0,00 0,00 0,00 PREZZI MEDI DAL 7AL 19 GIUGNO 2004 TOTALE ITALIA AREA1 AREA2 AREA3 AREA4 AREA5 PESCE FRESCO 8,26 8,53 8,09 8,17 7,11 6,59 PESCE ORATA 9,90 10,21 9,58 10,07 8,39 7,95 PESCE SPIGOLA / BRANZINO 9,63 9,68 10,07 9,73 7,75 6,75 PESCE TROTA 6,81 7,21 6,46 6,30 6,22 5,37 FILETTO 10,23 10,46 9,86 10,20 9,10 0,00 INTERA 5,17 5,41 4,73 4,95 5,42 5,37 INTERA BIANCA 4,95 5,07 4,65 4,86 5,22 5,20 INTERA SALMONATA 5,26 5,58 4,85 4,97 5,60 3,58 INTERA SALMONATA EVISCERATA 5,51 6,00 4,61 5,32 5,30 9,30 Legenda: Area 1: Lombardia, Piemonte, Liguria e Val D'Aosta; Area 2: Veneto, Trentino, Friuli, ed Emilia Romagna Area 3: Toscana, Marche, Umbria e Lazio; Area 4: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia; Area 5: Sardegna.

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