La sordità a Brescia. Dott.ssa Maria Grazia Barezzani Responsabile SSVD Audiologia e Foniatria-OB- Brescia

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1 La sordità a Brescia Dott.ssa Maria Grazia Barezzani Responsabile SSVD Audiologia e Foniatria-OB- Brescia

2 Dal 1960 al 2012

3 1990

4 2005

5 gioia dolore

6 SSVD AUDIOLOGIA E FONIATRIA 4 MEDICI, 8 LOGOPEDISTE, 3 AUDIOMETRISTE, 2 IP, 1 COORDINATRICE, 2 PERSONALE SUPPORTO CONSULENTI: AUDIOPROTESISTI PSICOLOGA NPI ORL Aneste sia Neurora diologia Gene tica

7 Servizio di Audiofoniatria di Brescia sordità IC sordi (2012: 102) 181 pazienti 99 bambini (15 bilaterali) 7

8 Cochlear Nucleus history of innovation 8th generation Nucleus sound processor `83 `89 `94 `97 `98 `02 `05 WSP MSP Spectra SPrint ESprit ESprit 3G Freedom `09 CP810

9 Cochlear Nucleus CI500 Series cochlear implant Strong BUILT ON PLATFORM OF WORLD S MOST RELIABLE 99.36% IMPLANT COCHLEAR NUCLEUS Cumulative Survival Percentage (CSP) at 4 years Each new Nucleus generation has become more reliable than the previous generation CI22M CI24M (all) CI24R CI24RE (Freedom) Combined Adult/Child data as at March 2009

10 ALLEANZE E SINERGIE FAMIGLIA SCUOLA SERVIZI SOCIALI ASSOCIAZIONI SCUOLA FAMIGLIE ASSOCIA ZIONI SERVIZI SOCIALI

11 Incontri SCUOLA RAPPORTI SCUOLA/SSN 1-2 incontri all anno di discussione/presentazio ne PEI Luogo modalità

12 SCUOLA Comprensione Attenzione Produzione verbale Rumore Integrazione Metodica didattica

13 Sistemi FM SCUOLA avvicinare la sorgente all ascoltatore evitando l attenuazione del S data dalla distanza e l interferenza del R S/R

14

15

16 SERVIZI SOCIALI Risorse economiche Interventi educativi Interventi sociali

17 SERVIZI SOCIALI Rispondere alle esigenze di ogni paziente, che ha diritto ad essere ascoltato indipendentemente da dove nasce e vive Ascoltare le esigenze dei sanitari che si occupano del paziente creando interventi mirati

18 Pazienti stranieri 91 ( ) SERVIZI SOCIALI Organizzazione sociale (ruoli, partecipazione di altri familiari, lontananza) Rapporto uomo-donna Motivazioni e obiettivi Cultura :(credenza/magia, diversa visione medicina, diffidenza, ignoranza) Disponibilità economica Lingua Competenze nella nostra lingua 34%

19 Bambini Sordi Brescia ( ) 575 bambini 91 stranieri 26 africa 22 ASIA 34 Europa dell Est 9 sud America 19

20 arabo Swaili Bambini Sordi Brescia ( ) 91 stranieri africa 26 panjabi russo 22 ASIA 9 sud America 34 Europa dell Est indi

21 normoudente acquisizione Esiste una facoltà Biologica del Linguaggio (FBL), innata, che ha sede nell area di Broca Il suo sviluppo è possibile fino a circa 8 anni (esiste una finestra biologica) Non si acquisisce il linguaggio per imitazione ma per capacità di saperlo manipolare (necessaria immersione nella lingua) Compare senza fatica, ma necessita di input sensoriale (udito) e di un immersione nella lingua apprendimento Vengono insegnate regole grammaticali e lessico rigido fino al raggiungimento di una competenza comunicativa Non ha una sede anatomica specifica ma crea una attivazione diffusa di tutto il cervello. Non utilizza la FBL Richiede fatica e non garantisce il linguaggio È il meccanismo che porta alla conoscenza della 2 lingua in età adulta E necessario che vi sia già una prima lingua 21

22 Pazienti stranieri 91 ( ) SERVIZI SOCIALI Integrazione della donna favorendo la sua gestione del bambino sordo Aiuti economici per spese sulla protesi e sugli ausili Precoce inserimento del bambino al nido Essere consapevoli della complessità di interventi su questi bambini (scelta della scuola e della struttura sanitaria di riferimento)

23 FAMIGLIE

24 FAMIGLIA Garantisce l utilizzo della protesi Garantisce la frequenza riabilitativa Garantisce una adeguata stimolazione quotidiana

25 COUNSELING Conoscere la famiglia Mettere a proprio agio Focalizzare i problemi principali Proporre tutte le possibilità terapeutiche Impedire ritardi della diagnosi o della terapia

26 COUNSELING AFFETTIVO Un buon counseling affettivo è il mezzo per mettere il paziente nella condizione psicologica migliore per ottenere i migliori benefici dalla protesizzazione e dalla riabilitazione. (Sanders, 1975)

27 Shock Consapevolezza Difesa Rassegnazione Accettazione DIAGNOSI (elaborazione del lutto)

28 SHOCK Durata: ALCUNI GIORNI

29 CONSAPEVOLEZZA (chiusura, isolamento) Difesa temporanea Confusione Rifiuto della diagnosi Fiducia Disponibilità Fermezza nella diagnosi

30 DIFESA (rabbia) Fine di un progetto Rifiuto della patologia Incapacità dell equipe Tolleranza Non mostrare rancore

31 RASSEGNAZIONE (accettazione passiva) Ineluttabilità degli eventi Rifiuto della protesi Progettazione Disponibilità all ascolto Evitare gli eccessi di ottimismo

32 ACCETTAZIONE Amore Dovere Collaborazione Equilibrio Saper cogliere disfunzioni

33 OBIETTIVI Non pretendere risultati immediati Non responsabilizzarli sul lavoro da svolgere Non giudicarli

34

35 Associazioni

36

37 Grazie per l attenzione

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