Politiche predatorie

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DÌ BERGAMO Politiche predatorie Prof. Gianmaria Martini Serena Bonalumi Ilaria Cremonesi Cristina Merla Claudia Viganò 54289

2 Agenda 1. Politica di prezzi predatori: cosa si intende e se è razionale. 2. Argomentazioni a sostegno dell irrazionalità: strategia non perfetta nei sottogiochi; esempio Megasoft e Novasoft; teoria di McGee (1958). 3. Argomentazioni a sostegno della razionalità: modelli con informazione asimmetrica; modello di Milgrom e Roberts (1982); esempio Megasoft e Novasoft; 4. Politiche pubbliche: razionalità di comportamenti predatori; modelli per l identificazione di politica di prezzi predatoria; attuabilità di tali politiche pubbliche. 1

3 Politica predatoria Una politica predatoria si sviluppa in 2 periodi: 1. Fissazione di prezzi molto bassi estromissione rivali dal mercato. 2. Aumento dei prezzi a livello di monopolio godimento dei benefici. Procedimento antitrust contro Standard Oil (1911): John Rockfeller era solito avanzare offerte di acquisizione a imprese concorrenti. In caso di rifiuto, ribassava i prezzi fino a costringere il concorrente ad uscire dal mercato. Raggiunta la posizione di mercato dominante Standard Oil rialzava i prezzi per i produttori di petrolio : acquisizione di più di 120 imprese concorrenti, per una quota di mercato totale nell industria statunitense della raffinazione del petrolio del 90%. 1911: scioglimento della società in base allo Sherman Antitrust Act del Every person who shall monopolize, or attempt to monopolize, or combine or conspire with any other person or persons, to monopolize any part of the trade or commerce among the several States, or with foreign nations, shall be deemed guilty of a felony Section 2 of the Sherman Act, 15 U.S.C 2 2

4 Prezzi predatori Concorrenza spietata basata sui prezzi come prova di fissazione di prezzi predatori? Due argomentazioni teoriche che mostrano come la fissazione di prezzi predatori non sia una strategia ottimale e quindi non dovremmo aspettarci che un azienda la metta in atto: 1. Strategia non ottimale nei sottogiochi. 2. Teoria di McGee (1958). 3

5 Gioco Megasoft e Novasoft (1) Gioco in due periodi con due imprese: Megasoft e Novasoft. Ipotesi del gioco: Megasoft Impresa di grandi dimensioni, affermata sul mercato. Dispone di un capitale di risparmio interno. Novasoft Impresa più piccola ma già entrata nel mercato. Non ha fondi propri e deve prenderli in prestito dal settore bancario (perfettamente concorrenziale). Costi fissi: 115 milioni in ogni periodo per entrambe, da pagare all inizio del periodo. Incertezza per Novasoft in ogni periodo (indipendente dalle azioni di Megasoft): a) Ricavi = 200 milioni con probabilità ρ = 50%; b) Ricavi = 100 milioni con probabilità ρ = 50%; 4

6 Gioco Megasoft e Novasoft (2) Per l ipotesi di settore bancario perfettamente concorrenziale tasso di interesse r = 0 e quindi profitto atteso π = 0, quindi rimborso di: a) 130 milioni; b) 100 milioni; rimborso atteso = prestito = 130 x 50% x 50% = 115 milioni Introduzione di un incentivo per la banca ad assumersi il rischio, quindi rimborso di: a) 132,5 milioni; b) 100 milioni; rimborso atteso = prestito = 132,5 x 50% x 50% = 116,25 milioni π = 116, = 1,25 milioni 5

7 Profitti di Novasoft: a) ,5 = 67,5 milioni con probabilità ρ = 50%; b) = 0 milioni con probabilità ρ = 50%. Gioco Megasoft e Novasoft (3) π = 67,5 x 50% + 0 x 50% = 33,75 milioni Ipotesi sui profitti di Megasoft: con Novasoft presente sul mercato: 150 milioni; se Novasoft esce dal mercato: 325 milioni (profitto di monopolio). Ipotesi se Megasoft attua la politica predatoria (prima mossa): sacrifica 30 milioni di profitto; aumenta al 70% la probabilità che Novasoft non abbia successo, ossia per Novasoft: a) Ricavi = 200 milioni con probabilità ρ = 30%; b) Ricavi = 100 milioni con probabilità ρ = 70%; π = ( ,5) x 30% + ( ) x 70% = 20,25 milioni Avrà Megasoft un incentivo ad abbassare i prezzi per peggiorare le probabilità di Novasoft? 6

8 Gioco Megasoft e Novasoft (4) - Secondo periodo del gioco Megasoft attua una politica predatoria nel 2 periodo? No, poiché non è disposta a sacrificare parte dei propri profitti, in quanto non ci sarebbe un periodo successivo in cui recuperare la perdita subita. Se Novasoft rimane nel mercato dopo il 1 periodo, avremo un duopolio nel 2 periodo, e ognuna avrà ricavi pari a 150 milioni (slide 6 per Megasoft e slide 4 per Novasoft). Quindi, indipendentemente da cosa accade nel 1 periodo, Novasoft potrà chiedere il prestito all inizio del 2 periodo per i costi fissi di 115 milioni. Poiché Megasoft non applica prezzi predatori nel 2 periodo, Novasoft avrà un profitto atteso di 33,75 milioni (slide 6). Quindi Novasoft potrà ripagare il prestito alla banca e il profitto atteso della banca sarà di 1,25 milioni (slide 5). Se Novasoft fallisse nel 1 periodo, la banca perderebbe = 15 milioni, ma rinegozierebbero comunque il prestito nel 2 periodo perché la banca sa che guadagnerà un profitto di 1,25 milioni, coprendo parzialmente tali perdite. 7

9 Gioco Megasoft e Novasoft (5) - Primo periodo del gioco Megasoft attua una politica predatoria nel 1 periodo? No, poiché nessuna politica predatoria nel 1 periodo può prevenire Novasoft dal rimanere nel 2 periodo, per di più sacrificando profitti. Quindi una politica predatoria non è una strategia perfetta nei sottogiochi. Una politica di prezzi predatori non sembra avere senso e non dovrebbe essere osservata nella pratica. Se anche Megasoft riuscisse a estromettere Novasoft dal mercato, un nuovo rivale potrebbe comparire in scena, rendendo ancora meno attraente l uso di una politica predatoria. 8

10 Teoria di McGee (1958) Una politica predatoria ha senso solo se si verificano 2 condizioni: 1. Valore attuale dell aumento di profitto successivo al comportamento predatorio > perdita subita durante la guerra dei prezzi (perfezione nei sottogiochi). 2. Non esiste nessun altra strategia più profittevole. Un acquisizione, secondo McGee, è sempre più profittevole della politica di prezzo predatoria. Ossia una politica predatoria è una strategia dominata. 9

11 Teoria di McGee (1958) Tornando all esempio Avevamo le seguenti ipotesi sui profitti di Megasoft: con Novasoft presente sul mercato: 150 milioni; se Novasoft esce dal mercato: 325 milioni (profitto di monopolio). In ciascun periodo i cui Novasoft opera, Megasoft perde = 175 milioni Novasoft ha invece ricavi di 150 milioni se opera. Quindi Megasoft non si imbatterà in una politica predatoria che le costa 175 milioni, bensì farà meglio ad acquistare Novasoft ad un prezzo, ad esempio, di 160 milioni. Ossia la politica predatoria è dominata dalla strategia di acquisizione. Punti di debolezza della teoria: Ostacoli da parte delle autorità antitrust alla fusione poiché la fusione eliminerebbe il periodo di prezzi più bassi; L acquisizione attirerebbe nuove imprese ad entrare nel mercato, con il solo scopo di farsi rilevare. 10

12 Scetticismo sulle politiche predatorie La politica predatoria non deve essere una strategia dominata. Aziende che escono dal mercato come risultato della concorrenza e non di politiche di prezzo predatorie. Scetticismo della Chicago School: esclude il ricorso a politiche predatorie perché irrazionali (strategia non perfetta nei sottogiochi e dominata). Post-Chicago School: reale minaccia delle politiche predatorie. 11

13 Informazione asimmetrica Modelli con informazione asimmetrica: Bolton e Scharfstein (1990): informazione asimmetrica tra l impresa rivale (Novasoft) e la banca da cui prende a prestito. Milgrom e Roberts (1982): informazione asimmetrica tra l impresa rivale (Novasoft) e l impresa affermata sul mercato (Megasoft). 12

14 Modello di Milgrom e Roberts (1982) Novasoft è ora una nuova azienda che deve decidere se entrare nel mercato. Novasoft non conosce il costo unitario di Megasoft (asimmetria informativa). Novasoft Conosce il proprio costo unitario Conosce la domanda di mercato Non conosce il costo unitario di Megasoft ma conosce la probabilità ρ di quest ultima di essere ad alto o basso costo Megasoft Conosce il proprio costo unitario Conosce la domanda di mercato Conosce il costo unitario di Novasoft Gioco a 2 periodi: 1. Megasoft è sola sul mercato e Novasoft osserva il comportamento di Megasoft (prezzo). 2. Novasoft decide se entrare o meno nel 2 periodo. 13

15 Modello di Milgrom e Roberts (1982) La Natura gioca per prima e determina con che probabilità Megasoft sia ad alto (1- ρ) o basso costo ρ. 14

16 Modello di Milgrom e Roberts (1982) Insieme informativo E 2 ed E 3 : Quando l entrante osserva un prezzo basso nel primo periodo non sa se corrisponde al nodo E 2 ed E 3. Megasoft sa bene che Novasoft non sa in quale nodo si trova. 3 possibilità per Megasoft: 1. Non efficiente e pratica un prezzo di monopolio. 2. Non efficiente e pratica prezzi bassi. 3. Efficiente e pratica prezzi bassi. Perché Megasoft se inefficiente potrebbe decidere di fissare prezzi bassi? Perché ciò potrebbe influenzare la decisione dell impresa entrante nel 2 periodo. 15

17 Modello di Milgrom e Roberts (1982) Novasoft ragiona quindi come segue: Se Megasoft stabilisce un prezzo basso nel primo periodo, ha un costo unitario basso con probabilità ρ e un costo unitario alto con probabilità (1 ρ). π N = (1- ρ) x ρ = ρ Se Megasoft fissa un prezzo alto nel primo periodo, ha un alto costo unitario. π N = 20 π N = ρ < 0 ρ > 0,5 Se ρ > 0,5 π N < 0 Novasoft deciderà di non entrare se osserva un prezzo basso. Megasoft deciderà di applicare un prezzo basso, anche nel caso in cui sia inefficiente, quando riconosce che ρ > 0,5 al fine di scoraggiare Novasoft dall entrare nel mercato. Questa è una strategia migliore rispetto a quella di applicare inizialmente un prezzo elevato che svelerebbe al potenziale concorrente i veri costi di produzione. Il modello mostra quindi come una politica predatoria possa essere razionale, ossia essere parte di una strategia perfetta nei sottogiochi in un gioco dinamico. 16

18 Esempio Domanda di mercato: Q D = 100 P hp: c è posto solo per un azienda sul mercato. Incumbent ρ = 25 %; c I = 20 (1- ρ) = 75%; c I = 30 Entrant c E = 25 Costi di setup = 1000 Se l incumbent ha costi bassi allora applica un prezzo basso e si comporta come un impresa a costi bassi. Se l incumbent ha costi alti, supponiamo applichi un prezzo basso: π E = (1- ρ) π M - c setup = 54,69 > 0 quindi entra nel mercato indipendentemente dalle azioni dell incumbent, ossia all incumbent non conviene applicare un prezzo basso se è inefficiente. Calcoli: 16

19 Comportamento predatorio e politiche pubbliche Dovrebbero esistere delle politiche pubbliche per limitare i comportamenti di imprese che hanno acquisito, o probabilmente acquisiranno, una posizione dominante nel mercato? Valutiamo 3 aspetti: 1. Se la politica di prezzi predatori è una strategia razionale. 2. Se esistono evidenze empiriche sull attuazione di comportamenti predatori. 3. Se tali politiche pubbliche possano essere effettivamente attuabili. 17

20 1. Razionalità delle politiche predatorie Razionalità di politiche predatorie dimostrata da: Asimmetria informativa (Modello di Milgrom e Roberts, 1982 e Modello di Bolton e Scharfstein, 1990). Espansione di capacità produttiva. Contratti di esclusiva. 18

21 2. Evidenze empiriche Dominanza di mercato raggiunta non per politiche predatorie ma per capacità competitive migliori. Se così non fosse il dominio non sarebbe sostenibile nel tempo. Ragioni sostenute da Microsoft nel processo e dalla Chicago School. Sono quindi necessari degli standard per individuare comportamenti predatori. La Corte Suprema stabilì 2 requisiti per procedere alla incriminazione di casi di politiche predatorie: 1. il prezzo praticato fosse di parecchio inferiore ai costi; 2. prove che colui che ha messo in atto la politica predatoria, potesse recuperare le perdite subite durante quel periodo. Regole che non permettevano di distinguere tra comportamento predatorio e reazione puramente concorrenziale. Riduzione di prezzi nel tentativo di distogliere i consumatori dall acquisto di prodotti della concorrenza, per difendere la propria quota di mercato, non per estromettere dal mercato la concorrenza. 19

22 2. Evidenze empiriche Altre regole proposte per distinguere condotte anticompetitive dalle competitive: P, C MC Areeda e Turner (1975) Prezzo predatorio se inferiore al costo medio variabile di breve periodo; dove il costo medio variabile di breve periodo è usato per approssimare il costo marginale; ma il costo medio variabile può essere di molto inferiore al costo marginale; quindi un impresa potrebbe fissare un prezzo inferiore al costo marginale, che risulterebbe però superiore al costo medio variabile; tanto più se ci sono economie di apprendimento. 74 AVC 24,67 49,33 q TC = ,5 q 2 AVC = 1,5 q MC = 3 q q < 49,33 q > 49,33 P non viola A&T viola A&T 24,67 < q < 49,33 non viola A&T ma il prezzo sarebbe inferiore a MC 20

23 2. Evidenze empiriche Baumol (1979) Prezzo dell azienda affermata prima dell entrata del concorrente e dopo l uscita del concorrente; riduzione di prezzo mantenuta per un periodo di 5 anni. Williamson (1977) Output dell azienda affermata prima dell entrata del concorrente e dopo l uscita del concorrente; se c è forte aumento di output dopo l ingresso del concorrente, segno di politica predatoria. Vantaggi: il predatore espande l output prima dell ingresso del concorrente, eliminando alcune distorsioni del monopolio; rende la minaccia di espandere l output dopo l ingresso del concorrente meno credibile. Fin qui modelli che considerano una sola variabile e non considerano un framework strategico. 21

24 2. Evidenze empiriche Joskow e Klevoric (1979) Aggregano più criteri quali taglio dei prezzi, espansione dell output e inversione dei prezzi; suggeriscono di esaminare i documenti dell azienda per determinare se stava intenzionalmente portanto avanti politiche aggressive e le caratteristiche della struttura del settore. Ordover e Willig (1981) e Bolton, Brodley e Riordan (2001) Condotta predatoria: qualsiasi azione per cui la profittabilità dipende dall estromissione del concorrente o prevenire che entri nel mercato; valutare le condizioni della struttura di mercato che rendono una politica predatoria sensata, ossia che il predatore abbia potere di mercato e che l entrata sia difficile; recupero delle perdite da dimostrare relazionando le azioni del predatore ad una chiara strategia predatoria. 22

25 3. Attuabilità di politiche pubbliche Gli esempi precedenti dimostrano come sia difficile distinguere tra azioni motivate da considerazioni predatorie o semplicemente dalla competizione. Punire tali azioni potrebbe avere effetti negativi sulla competizione stessa e sull innovazione. Gli economisti e il diritto continuano a dibattersi su una definizione di politica predatoria che trovi concreta applicazione. 23

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