PROGETTO EDUCATIVO 2013/2016 GRUPPO AGESCI MONTEGRANARO1
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1 PROGETTO EDUCATIVO 2013/2016 GRUPPO AGESCI MONTEGRANARO1 Art. 22 dello Statuto Agesci: Il Progetto Educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo ed al Patto Associativo, individua le aree di impegno prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze educative emergenti dall analisi dell ambiente in cui il Gruppo opera e indica i conseguenti obiettivi e percorsi educativi. Il Progetto ha la funzione di aiutare i soci adulti a realizzare una proposta educativa più incisiva: orienta l azione educativa della Comunità Capi, favorisce l unitarietà e la continuità della proposta nelle diverse Unità, agevola l inserimento nella realtà locale della proposta dell Associazione. A tal fine il Progetto Educativo è periodicamente verificato e rinnovato dalla Comunità Capi. 1) VERIFICA DEL PRECEDENTE PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO (P.E.G.) Le tre emergenze emerse dal vecchio P.E.G.: 1- Atteggiamento di accondiscendenza dei genitori verso i propri figli, 2- Superficialità dei ragazzi nel fare le cose, 3- Poca percezione della comunità e dell altro diverso da sé; poca propensione a scegliere attività comunitarie ed all aria aperta, privilegiando giochi individuali e molto tecnologici sono state affrontate con i giusti tempi e spazi; continuiamo tuttavia a notare un perseguire dell atteggiamento di accondiscendenza dei genitori verso i figli. La branca R/S inoltre riscontra ancora problematiche anche nel punto relativo alla percezione della comunità e dell altro. I genitori non sono stati invitati ai campi, come previsto, ma si sono trovate occasioni diverse ed integrative per coinvolgerli attivamente. Inoltre le azioni proposte per tamponare l emergenza relativa all accondiscendenza (1- condividere il programma di unità con i genitori dei ragazzi, 2- far partecipare le famiglie alle promesse dei ragazzi, 3- puntare sulla giornata dei genitori ai campi ( per l/c ed e/g) o far vivere un incontro/uscita mirata ( per r/s), 4- rendere i genitori consapevoli/partecipi della p.p. dei figli) non sono state sufficienti a risolvere l emergenza segnalata dall obiettivo educativo sopracitato. Focalizzarsi nei tre anni, per le varie emergenze, rispettivamente su 1- la scelta, 2- realizzazione e verifica, 3- partecipazione e servizio, non è sembrato consequenziale (in particolare è risultato difficile collegare il punto partecipazione e servizio ( ancor più per le branche LC ed EG, essendo questo ultimo punto molto più incentrato sulla branca R/S). La branca E/G ha evidenziato buoni progressi nel raggiungimento degli obiettivi relativi alla comunità, mentre gli L/C hanno trovato in questo maggiori difficoltà (verosimilmente poiché il numero di L/C maschi e femmine non risulta proporzionale). La catechesi nel triennio è stata vissuta un po troppo a spot e senza grande programmazione e consequenzialità. I programmi di unità non sono stati discussi e condivisi prima dell attuazione e non si è mai fatta una verifica mirata del P.E.G. salvo che in vista della stesura del nuovo progetto educativo
2 2) ANALISI DELL AMBIENTE IN CUI IL GRUPPO OPERA 2.1 LA REALTA INTERNA Per tale analisi, per motivi di sintesi, ci affideremo ad una tabella. ANALISI DELL AMBIENTE SINTESI DELLA SITUAZIONE DEI RAGAZZI -scarso senso di appartenenza (al gruppo, al paese, alla nazione, alla Chiesa, etc.. - proposta di Fede poco sentita e/o vissuta con leggerezza - carenze per alcuni sul punto salute e forza fisica, oltre che da un punto di vista meramente fisico, anche da un punto di vista psicologico (ad esempio gli R/S hanno paura della strada - alcuni (specie gli L/C) hanno un modo di interagire fra di loro troppo basato sul contatto (aggressivo) e meno sul dialogo - alcuni rinforzi positivi (punteggi) sono vissuti in maniera negativa (in particolar modo dagli E/G) e comportano anche situazioni di eccessiva competizione e fenomeni di arrivismo -mancanza nel senso del DONO (nella sua accezione più ampia) - non sanno quel che vogliono - lavorare sui genitori al fine di fargli comprendere a pieno il nostro ruolo di educatori (no animatori) - problema nella non equa ripartizione fra maschi e femmine e fra diverse età (problema negli accessi in branca) - iniziano ad esserci molte famiglie con genitori separati o con un solo genitore ELEMENTI POSITIVI SU CUI FARE LEVA - se il lavoro è ben programmato (o gli viene impostato loro) o risulta piuttosto pratico, i ragazzi risultano molto efficaci nel portare risultati - sono piuttosto autonomi e responsabili quando devono affrontare situazioni a loro gradite - abbiamo un buon numero di fratelli e sorelle
3 -i ragazzi presentano molti impegni oltre quelli scolastici, cosa che causa appesantimento nel modo di vivere le attività e rischio sovrapposizione eventi (nel clan molti hanno anche impegni lavorativi) - non hanno la dimensione della correzione fraterna 2.2. IL TERRITORIO E necessario valutare ciò che ci circonda, la realtà in cui vivono i nostri ragazzi, al fine di identificare delle emergenze educative su cui fare leva. Gli ambiti possono essere molteplici: politico, ecclesiale inteso come parrocchia e/o diocesi, familiare, sociale, economico, lavorativo, scolastico, collegato ai bisogni dei bambini, ragazzi, giovani. Tale valutazione per motivazioni di carenza di tempo e di risorse interne alla coca, è stata effettuata da tutti i membri della coca mediante una parte di riunione dedicata alla stesura del medesimo punto.
4 3) IDENTIFICAZIONE DELLE AREE D IMPEGNO PRIORITARIE Dopo aver analizzato la realtà che circonda, i ragazzi a cui è destinata la nostra proposta e le risorse a nostra disposizione passiamo a definire quali sono gli obiettivi educativi per il prossimo triennio. Riassumiamo quanto discusso e deciso nei successivi 4 punti (4 aree di impegno prioritarie): 1)Educare allo spirito d avventura 2) Migliorare l educazione dei ragazzi attraverso una più efficace/proficua collaborazione con i principali soggetti educativi (famiglie,..) 3)lotta alla superficialità 4) Scoprire la vita come dono di Dio (macrotematica di fede per il terzo anno di progetto; dopo aver affrontato la lotta alla superficialità e l educazione alla semplicità) ANALISI DELL AMBIENTE - carenze per alcuni sul punto salute e forza fisica, oltre che da un punto di vista meramente fisico, anche da un punto di vista psicologico (ad esempio gli R/S hanno paura della strada -i ragazzi presentano molti impegni oltre quelli scolastici, cosa che causa appesantimento nel modo di vivere le attività LEVE: sono piuttosto autonomi e responsabili quando devono affrontare situazioni a loro gradite AREA DI IMPEGNO Educare allo spirito d avventura OBIETTIVOI DA RAGGIUNGERE Riscoprire lo spirito di avventura ITINERARI PEDAGOGICI Scoperta -Osservare la Natura come dono di Dio -saper leggere la realtà con occhi diversi, profondi Competenza -sapersi adattare alle situazioni attraverso le proprie capacità con creatività (no routine) -avere spirito di iniziativa Responsabilità -Reagire in modo positivo alle novità e avversità (sorridere e catare anche nelle difficoltà)
5 Vivere prendendosi cura naturalmente e piacevolmente della propria salute e forza fisica (anche da un punto di vista mentale) Scoperta Scoprire i propri limiti sia fisici che mentali Competenza Saper individuare le metodologie per automigliorarsi Responsabilità Prendersi cura di se (corpo, alimentazione, salute in generale) lavorare sui genitori al fine di fargli comprendere a pieno il nostro ruolo di educatori (no animatori) i ragazzi presentano molti impegni oltre quelli scolastici, cosa che causa appesantimento nel modo di vivere le attività e rischio sovrapposizione eventi (nel clan molti hanno anche impegni lavorativi) Migliorare l educazione dei ragazzi attraverso una più efficace/profic ua collaborazione con i principali soggetti educativi (famiglie,..) -Sensibilizzare le famiglie sul ruolo educativo del capo -incrementare il dialogo, conoscenza con le agenzie educative per collaborare/educare in modo più efficace presentazione PEG e programma di unità favorire e creare punti di contatto tra capo- genitoreragazzo scout (partecipazione ad eventi quali veglie, cene di sq., presentazione imprese, ) conoscenza nostra delle tempistiche dei ragazzi attraverso un miglior dialogo/collaborazione con i genitori informazione sulle associazioni/attività che coinvolgono i ragazzi al fine di sfavorire sovrapposizioni I ragazzi non sanno quel che vogliono scarso senso di appartenenza (al gruppo, al paese, alla nazione, alla Chiesa, etc.. Lotta alla superficialità Educare all'attenzione verso: SE STESSI 1 Portare avanti gli obiettivi con costanza 2 Sapersi dare delle priorità, organizzando i propri impegni 3 Accorgersi della presenza di Dio e dedicargli il giusto tempo 4 Interessarsi alla realtà in cui si vive VERSO LE COSE 5 Aver rispetto delle regole (inteso anche come avere cura degli ambienti e del materiale) 6 educare a vivere con
6 semplicità allo scopo di ridimensionare l'importanza del superfluo proposta di Fede poco sentita e/o vissuta con leggerezza mancanza nel senso del DONO (nella sua accezione più ampia) Scoprire la vita come dono di Dio VERSO L ALTRO 7 Essere attenti ai bisogni degli altri 8 Essere persone che vanno oltre il sentito dire, che scoprono ciò che non conoscono per sfatare falsi miti e false verità Obiettivo finale del terzo anno (soprattutto inteso come macrotematica di fede) 4. INDICATORI E TEMPISTICHE DI VERIFICA Gli indicatori di verifica sono i criteri secondo cui, in itinere e al termine dei tre anni, viene impostata la verifica del P.E.G.; essi vengono identificati di volta in volta dalle singole staff, possono coincidere con gli strumenti educativi che i singoli progetti di unità utilizzano per dare concretezza al PEG. La Co.Ca. inoltre ritiene necessaria la verifica annuale del progetto educativo, allo scopo di verificarne la validità temporale dello stesso, in funzione delle emergenze educative precedentemente scelte, eventualmente risolte o scaturite, in concomitanza o meno con la verifica annuale dei progetti di unità.
7 Il seguente progetto educativo è stato stilato e condiviso dai componenti della comunità capi del gruppo Montegranaro 1 nell anno Angela Paternesi Diletta Pancrazi Don Umberto Eleonori Francesco Bravi Luca Gelosi Mara Ciccola Marco Pagliarini Marco Pasquali Massimo Menchi Patrik Meschini Roberto Seghetta Sofia Gismondi Walter Gismondi
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