2013 Progetto Veneto ESCAPE. Arsenàl.IT. Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale

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2 Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale 2013 Progetto Veneto ESCAPE 1

3 Sommario Contatti 05 Acronimi e definizioni 06 Premessa dell Assessore alla sanità della Regione del Veneto 10 Premessa del Presidente di Arsenàl.IT 12 Progetto realizzato da E grazie al contributo di tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione del Veneto Prima edizione: marzo 2013 Copyright 2013 Arsenàl.IT. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, se non nei termini previsti dalla Legge che tutela i diritti d Autore. Responsabile Scientifico Claudio Dario Autori Barbara Battistella, Chiara Da Riva, Andrea Favaro, Michela Gabrieli, Valentina Puato, Federica Sandri, Gianluigi Scannapieco, Francesca Vanzo 1 Genesi di un progetto di riuso 15 La prassi del riuso 16 La soluzione ESCAPE 18 L inserimento a catalogo 19 Da ESCAPE a Veneto ESCAPE 20 Il quadro iniziale e la base di partenza 22 Interviste a Giorgio De Rita e Gianluigi Scannapieco 28 2 Il progetto 37 Gli obiettivi 39 L organizzazione 41 Le attività 42 I servizi 46 I moduli della soluzione 51 Interviste a Lorenzo Gubian, Elio Soldano e Federica Sandri 52 3 Descrizione della soluzione 61 Modulo 1: la produzione del documento informatico 63 Interviste a Marco Borin e Giovanni Poli 83 Modulo 2: la gestione dell identità digitale dell operatore sanitario 88 Interviste a Andrea Toigo e Claudio Beltrami 90 Modulo 3: l archiviazione 93 Intervista a Michela Tregnaghi 95 Modulo 4: la distribuzione dei referti digitali al cittadino 97 Intervista a Chiara Bovo 102 Modulo 5: la conservazione 104 Intervista a Maria Grazia Carraro

4 Progetto Veneto ESCAPE Contatti 4 Valutazione dell impatto 113 Premessa e guida alla lettura 114 Il cruscotto di monitoraggio 117 I risultati del cruscotto 124 L analisi economico-organizzativa 148 Intervista a Luca Buccoliero 150 L analisi di impatto sociale 183 Focus sull impatto ambientale 202 Conclusioni Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale 209 Gli obiettivi 210 Le ipotesi di risparmio 211 Lo stato dell arte 212 Intervista a Luciano Bastoni La lezione di Veneto ESCAPE 219 Ringraziamenti 226 Fonti e riferimenti bibliografici 228 Contatti Per ulteriori informazioni si prega di contattare: Dr.ssa Michela Gabrieli Comunicazione e Marketing Consorzio Arsenàl.IT Viale Oberdan, Treviso Tel Fax mgabrieli@consorzioarsenal.it Ing. Federica Sandri Project Engineer Consorzio Arsenàl.IT Viale Oberdan, Treviso Tel Fax fsandri@consorzioarsenal.it 4 5

5 Acronimi e definizioni Acronimi e definizioni ALI ANSI AP APP AO ASP BPCO BPR CA CAD CDA CeRGAS CERM COP CRU CT CUP DGS DICOM DSS E-Gov ESCAPE Ex-CNIPA Ex-DigitPA Alleanze Locali per l Innovazione American National Standards Institute Anatomia Patologica Applicazione mobile Azienda Ospedaliera Aziende pubbliche di Servizi alla Persona Broncopneumopatia cronico-ostruttiva Business Process Reengineering Certification Authority Codice dell Amministrazione Digitale Clinical Document Architecture Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria Sociale Competitività Economia e Regolazione dei Mercati Centro Ospedaliero di Prenotazione Costi Risparmiati dagli Utenti Centro Trasfusionale Centro Unico di Prenotazione Incidenza dei documenti digitali scambiati nei processi di erogazione dei servizi Digital Imaging and Communications in Medicine Distretto Socio Sanitario Electronic Governement Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination Centro Nazionale per l Informatica in Sanità Ente nazionale per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione FDCOS Firma Digitale Carta Operatore Sanitario FSE Fascicolo Sanitario Elettronico FSEr Fascicolo Sanitario Elettronico regionale FTE Full Time Equivalent HEALTH HEALTHcare delivery OPTIMisation through telemedicine OPTIMUM HL7 Health Level Seven HSM Hardware Security Module HTML HyperText Markup Language ICT Information and Communication Technology IHE Integrating the Healthcare Enterprise IP Internet Protocol ITS Implementation Technology Specification LAB Laboratorio LDO Lettera di Dimissione Ospedaliera LIS Laboratory Information System LOINC Logical Observation Identifiers Names and Codes M-health Mobile health MMG Medico di Medicina Generale OMG Object Management Group PA Pubblica Amministrazione PDF Portable Document Format PKCS Public Key Cryptography Standards PKI Public Key Infrastructure PLS Pediatra di Libera Scelta PM10 Polveri sottili PS Pronto Soccorso 6 7

6 Acronimi e definizioni PSSR RA RAD RDP RENEWING HEALTH RIM RIS ROI RSA SPC STEP SUN TAO TCP TRU TSRM UAR UDO ULSS UML UO USB USO VAN XML XCA XDS XDW W3C Piano Socio Sanitario Regionale Registration Authority Radiologia Reingegnerizzazione dei processi REgioNs of Europe WorkINg together for HEALTH Reference Information Model Radiology Information System Return on Investement Residenze Sanitarie Assistite Sistema Pubblico di Connettività Sistema di Teleconsulto Polispecialistico Provinciale Spostamento utenza sui nuovi canali Terapia Anticoagulante Orale Transmission Control Protocol Tempo risparmiato dagli utenti Tecnico Sanitario di Radiologia Medica Utenti autenticati all utilizzo dei servizi Ultra Density Optical Unità Locale Socio Sanitaria Unified Modeling Language Unità Operativa Universal Serial Bus Utilizzo dei servizi online fuori dagli orari di sportello Valore Attuale Netto extendible Markup Language Cross-Community Access Cross-Enterprise Document Sharing Cross-enterprise Document Workflow Word Wide Consortium 8 9

7 Premessa Premessa dell Assessore alla sanità della Regione del Veneto Quando fui nominato assessore regionale alla sanità nel 2010 tra le esperienze che ricordo con chiarezza è la mia positiva sorpresa nel conoscere da vicino una realtà quale è Arsenàl.IT. Una organizzazione che in questi anni ho avuto modo di apprezzare per i risultati che garantisce alla collettività veneta, sia in termini di maggiore efficienza dei servizi che di effettivi risparmi per cittadini e sistema sociosanitario. Il progetto che mi ha permesso di conoscere metodo di lavoro, iniziative e professionalità coinvolte è senza dubbio Veneto ESCAPE. Un esperienza che ritengo di assoluto valore per l intero sistema della sanità regionale, composto dalle aziende che hanno scelto di essere socie di Arsenàl.IT, offrendo un esempio di collaborazione per il perseguimento di obiettivi condivisi nel campo della sanità digitale che non ha eguali a livello nazionale. Veneto ESCAPE, rispetto ad altre esperienze che vedono coinvolto il Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, ha offerto l occasione di creare un importante contatto direttamente con tutta l utenza. Non voglio con questo sminuire il valore di altri, importanti progetti di ehealth che garantiscono alla Regione Veneto un ruolo di assoluto rilievo a livello europeo, ma intendo sottolineare cosa rende Veneto ESCAPE un fiore all occhiello sul quale, in tempi di spending review, è assolutamente necessario porre l accento. Tale progetto infatti, è probabilmente il primo a coinvolgere in modo equanime tutte le ULSS del Veneto, tracciando un cammino che permette a tutti i cittadini di avere le stesse facilitazioni per accedere alle prestazioni sanitarie. La digitalizzazione del processo documentale in ambito clinico-sanitario è un percorso che, grazie al progetto del quale stiamo tracciando un bilancio, la Regione Veneto ha scelto di adottare in maniera uniforme e coordinata, offrendo l occasione a ciascuna azienda di una reale messa a livello di competenze e capacità per omogeneizzare i livelli del servizio e, allo stesso tempo, garantire il raggiungimento di un unico obiettivo. Obiettivo che oggi possiamo dire con soddisfazione raggiunto nei tempi e secondo le modalità previste, soprattutto con numerosi vantaggi ad elevato impatto sociale. Non mi sono stancato di ripetere in questi anni e ribadisco in quest occasione i milioni di euro di risparmio che l adozione della soluzione Veneto ESCAPE ha garantito alla sanità regionale, investendo (insieme all ex- DigitPA) poco meno di 5 milioni di euro complessivi. Numeri che diventano esponenziali se ci trasferiamo sul fronte dei vantaggi al cittadino. Tutti i quasi 5 milioni di veneti infatti oggi possono contare su un risparmio di 120 milioni di euro l anno considerando gli spostamenti non più necessari grazie alla possibilità di scaricare i referti direttamente dal web. Il progetto rappresenta, dunque, un esperienza di straordinario valore in termini di miglioramento del servizio, risparmio per sistema e cittadini e, non da ultimo, livello di empowerment prodotto nei confronti dell assistito, qui reso davvero protagonista del servizio grazie all impegno di tutti gli operatori che, dimostrando con costanza il loro elevato livello professionale, hanno permesso di raggiungere gli obiettivi nel miglior modo possibile. Un esperienza che mi ha profondamente convinto della necessità di procedere sulla via tracciata da Veneto ESCAPE attraverso il suo naturale sviluppo che ritroviamo nel progetto di Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Una iniziativa che la Giunta regionale nell agosto 2012 ha scelto di adottare, destinando 12 milioni di euro nel triennio per la realizzazione di uno strumento che offre al cittadino l occasione di veder migliorato il proprio percorso di cura, essendone il reale protagonista. Un avventura che ho intrapreso con entusiasmo e che sosterrò fermamente, convinto che i risparmi annuali previsti dall adozione del FSEr siano solo uno degli innumerevoli vantaggi sui quali cittadini e sistema sociosanitario regionale potranno contare al termine del progetto. Luca Coletto 10 11

8 Premessa Premessa del Presidente di Arsenàl.IT Raccontare un progetto di successo non è mai semplice. Spesso al momento della chiusura di esperienze che hanno segnato svolte significative si fatica a recuperare il quadro iniziale dal quale si è partiti per costruire il percorso che ha portato alla meta. Difficilmente la fatica della traversata resta impressa in chi raggiunge il traguardo, perché la gioia dell avere superato i propri limiti fa svanire qualsiasi altra sensazione. Nel caso di Veneto ESCAPE è quasi superfluo sottolineare che si tratta di un progetto di successo, una pietra miliare della sanità digitale veneta, e non solo, realizzata costruendo una rete di competenze ed esperienze che rappresenta tuttora un unicum. Oggi la digitalizzazione del processo documentale, che ha come risultato la distribuzione online del referto digitale al cittadino, è una realtà in tutte le aziende sociosanitarie e ospedaliere grazie ad un progetto di riuso, nato in una singola azienda e cresciuto come patrimonio di tutte le altre e, quindi, della stessa sanità veneta. La presidenza di Arsenàl.IT, in rappresentanza dei soci, ha deciso di offrire a chiunque, soprattutto a chi non ha potuto viverla in prima persona, l occasione di ripercorrere la strada che ha tracciato la traiettoria che ci incammina verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Una strada lastricata di esperienze significative come HEALTH OPTIMUM, che ha creato la rete regionale del teleconsulto e realizzato un sistema hub&spoke, e DOGE, che ha messo in rete i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Un esperienza che apre la via perché ha garantito di conferire un omogeneo livello di servizi a tutti i cittadini veneti. Un occasione di miglioramento dell offerta degli stessi servizi, grazie alla riorganizzazione interna alle aziende, ma anche di risparmi diretti a favore del cittadino, non più costretto a muoversi da casa o dal lavoro per ritirare i propri referti. Quella attuata da Veneto ESCAPE non esito a definirla una rivoluzione che ha inciso in maniera significativa sulle abitudini dei cittadini, primi e principali destinatari di una iniziativa che, prendendo le mosse da una semplice (e quasi banale nell era digitale) esigenza, quella di rendere disponibile il referto in formato digitale allo stesso modo in cui ciascuno di noi prenota un aereo o un semplice biglietto al cinema utilizzando la rete internet, ha cambiato la vita di chiunque abbia a che fare con il sistema sanitario e, quindi, di ciascuno di noi. La pubblicazione che proponiamo rappresenta perciò la ricostruzione dell esperienza sia dal punto di vista tecnico, con i dettagli di progetto, che di knowhow accumulato, come testimoniano le voci degli operatori protagonisti, che potete ritrovare nelle interviste che corredano ogni capitolo. Troverete descritti i grandi risultati ottenuti grazie alla realizzazione di una piccola e, tutto sommato, concettualmente semplice innovazione. Un testo che vuole essere quindi la sintesi di una evoluzione condivisa, che ha permesso di dare vita e sostanziare un sistema di sanità digitale veneta che rappresenta oggi un punto di riferimento per molte altre regioni italiane ed europee. L auspicio è che la fedeltà della ricostruzione possa essere un diario di bordo per chi questa esperienza l ha vissuta in prima persona e un valido supporto per quanti intendono ripercorrere il cammino portato a termine con successo da tutti coloro che hanno operato in Veneto ESCAPE. Claudio Dario 12 13

9 Pregetto DOGE Arsenàl.IT 1 Genesi di un progetto di riuso 14 Copyright marzo Arsenàl.IT Tutti i diritti Tutti sono i diritti riservati 15

10 1Genesi di un progetto di riuso 1Genesi di un progetto di riuso Il progetto Veneto ESCAPE, dal punto di vista tecnico e di supporto finanziario, si colloca nell ambito dei cosiddetti progetti di riuso. Si tratta di una prassi introdotta a livello nazionale all inizio del 2000 per offrire alle pubbliche amministrazioni l opportunità di poter usufruire di programmi informatici sviluppati in altre amministrazioni, quindi testati e già messi in opera, che garantiscono un occasione di miglioramento, abbattendo i costi La prassi del riuso Per riuso di programmi informatici o parti di essi si intende la possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente, in forma completa o parziale, programmi informatici sviluppati per conto e a spese di un altra amministrazione, adattandoli ad esigenze specifiche. Il riuso del software esistente, sia esso di iniziali di adozione della soluzione stessa. Di seguito illustriamo in dettaglio cosa sia la prassi del riuso, citata anche nel decreto legge sulla spending review dell agosto 2012, come elemento imprescindibile di lavoro delle pubbliche amministrazioni italiane. Tracceremo poi il percorso che ha condotto prima alla realizzazione del progetto ESCAPE e poi alla nascita di Veneto ESCAPE. proprietà della pubblica amministrazione che appartenente alla categoria del software libero o a codice sorgente aperto, consente di razionalizzare le spese e di riorientare i flussi economici verso settori non ancora coperti da informatizzazione. Il riuso consente inoltre di conseguire benefici in termini di qualità dei requisiti funzionali, uniformità e qualità dei prodotti implementati, adozione di standard e riduzione dei tempi di messa in esercizio dei prodotti. Recenti aggiornamenti del Codice dell Amministrazione Digitale (CAD) relativi, in particolare, al Capo VI Sviluppo, acquisizione e riuso di sistemi informatici nelle pubbliche amministrazioni hanno dato nuovo impulso alla pratica del riuso: - estendendo l istituto del riuso a parti di programmi informatici e alle pratiche tecnologiche ed organizzative adottate dalle pubbliche amministrazioni; - richiedendo alle amministrazioni pubbliche di comunicare tempestivamente all ex-digitpa l adozione di applicazioni informatiche e delle pratiche tecnologiche ed organizzative adottate e dei risultati ottenuti anche per favorire il riuso; - prevedendo: la definizione di linee guida da utilizzare nella redazione di capitolati per l acquisizione di software riusabile da parte di altre amministrazioni e la verifica della presenza dei requisiti per il riuso in sede di redazione del parere degli atti di gara da parte dell ex-digitpa. Il Centro di Competenza sul riuso, istituito dall ex-cnipa nell ambito del Programma di interventi , svolge una serie di funzioni. In particolare si occupa della predisposizione delle Linee Guida Per l inserimento ed il riuso di Oggetti pubblicati nella banca dati dei programmi informatici riutilizzabili dell ex-digitpa (Catalogo). Il Centro di Competenza sul riuso inoltre mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni diversi strumenti che, utilizzati in maniera congiunta e coordinata, consentono una migliore qualificazione dei programmi offerti in riuso ed un più consapevole riuso dei medesimi. Inoltre il Centro raccoglie nel Catalogo le schede descrittive dei programmi informatici riusabili delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Tale catalogo non contiene né il codice sorgente né la documentazione di progetto dei programmi informatici pubblicati, o di parti di essi, che potranno essere richieste direttamente alle amministrazioni cedenti dalle amministrazioni interessate al riuso dei programmi stessi e dall ex-digitpa. 1 Predisposto in attuazione dell art. 4, comma 2 del DPCM 31 maggio 2005 Razionalizzazione in merito all uso delle applicazioni informatiche e servizi ex art. 1, commi 92, 193 e 194 della legge n. 311 del 2004 (Finanziaria 2005), G.U. n. 140 del 18 giugno 2005, in attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 dell art. 70 Banca dati dei programmi informatici riutilizzabili del CAD

11 1Genesi di un progetto di riuso La soluzione ESCAPE Il progetto ESCAPE (Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination) nasce con l obiettivo di smaterializzare i documenti cartacei clinici ed amministrativi prodotti ogni anno dall azienda sociosanitaria ULSS 9 Treviso, che nel 2001 tentò di porre rimedio ad una serie di esigenze concrete dall obiettivo di diminuire gli accessi agli sportelli aziendali a quella di rendere più efficiente il sistema e l organizzazione, ad esempio liberando risorse umane da reimpiegare in altri servizi, ottimizzando i tempi di risposta e quindi cura. E tutto questo offrendo sia al cittadino che alla struttura sanitaria l occasione di risparmiare tempo e denaro. L idea fu quindi quella di realizzare un percorso per poter digitalizzare il referto, conservandone la validità e l efficacia legale mediante l implementazione di un sistema digitale di gestione del documento elettronico che rendesse fruibile il referto digitale direttamente al cittadino via internet. Dopo una prima sperimentazione limitata ai referti di microbiologia, il progetto prende avvio nel giugno 2001 nella stessa Azienda ULSS 9 che introdusse la digitalizzazione del processo documentale nelle unità operative del laboratorio di chimica clinica, radiologia e neuroradiologia, anatomia e istologia patologica, centro diabetico. Nel progetto si applica il sistema ai referti interni, vale a dire i documenti clinici prodotti dai servizi diagnostici dei laboratori e delle radiologie interne ai presidi ospedalieri e trasmessi a reparti e servizi interni, e ai referti esterni, quelli distribuiti ai cittadini, e ad alcune tipologie di documenti amministrativi. Sebbene non previsto inizialmente da progetto, venne avviato l utilizzo della tecnologia per la produzione di referti digitali anche nel centro trasfusionale dell ospedale Ca Foncello di Treviso ed i servizi diagnostici di microbiologia e radiologia dei presidi ospedalieri di Oderzo e Motta di Livenza. Il progetto ESCAPE si concluse nel 2003 con la digitalizzazione dei referti, resi disponibili ai destinatari interni alle strutture ospedaliere (medici e sanitari) o esterni (medici di medicina generale e pazienti). Si trattò solo di un primo traguardo dato che dal 2003 al 2005 l evoluzione portò allo studio all ampliamento delle potenzialità progettuali attraverso il progetto TeleMedESCAPE ampliando il bacino di utenza interessato dal progetto iniziale (oltre assistiti dell ULSS 9) ad un milione di cittadini di 5 aziende sociosanitarie. TeleMedESCAPE si poneva come obiettivo di migliorare il servizio erogato al cittadino inviando il referto all utente, ampliando i canali distributivi: estrazione dal proprio computer di casa da parte dell utente, invio agli sportelli dei distretti sociosanitari, disponibilità del referto direttamente al medico di medicina generale,utilizzo del servizio Postel. La gestione interamente digitale del flusso documentale dei referti comportò l implementazione e l integrazione, attraverso vari software dipartimentali, di un sistema che permetteva la sottoscrizione di tali documenti tramite smart card RSA, la trasmissione cifrata, l estrazione nelle postazioni riceventi e la conservazione sostitutiva su supporto ottico non riscrivibile. L inserimento a catalogo Nel 2007 l allora CNIPA emanò un Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso 2 con il quale si intendeva cofinanziare progetti che prevedessero il trasferimento di egovernment già realizzate ed in esercizio, dall amministrazione che l avesse implementata (ente cedente) ad aggregazioni di amministrazioni (enti riusanti) interessate a riusare quella determinata soluzione. Per permettere alle amministrazioni cedenti di far conoscere le proprie soluzioni da offrire in riuso, fu predisposta una 2 G.U.R.I. n.30 del 6 febbraio Come previsto dall art. 4 comma 5 del citato avviso. In parallelo alla soluzione si cominciarono a studiare possibilità di estensione del servizio come ad esempio ai referti digitali in ambito veterinario (VetESCAPE) e alla ricetta elettronica (FarmESCAPE). L obiettivo dopo TeleMedESCAPE fu quello di rendere la soluzione applicabile ed estendibile all intero sistema della sanità veneta e l occasione fu individuata nell inserimento a catalogo del progetto ESCAPE, che divenne trampolino di lancio per la nascita di Veneto ESCAPE. scheda descrittiva della soluzione 3 che va compilata a cura dell amministrazione potenzialmente cedente. Fu quindi stilato un Catalogo del riuso nel quale sono tuttora disponibili tutte le soluzioni proposte dalle amministrazioni cedenti, consentendo in tal modo alle aggregazioni di amministrazioni riusanti di individuare quella o quelle di proprio interesse. Per essere inserite a catalogo le soluzioni dovevano soddisfare le seguenti caratteristiche: 18 19

12 1Genesi di un progetto di riuso 1. essere già in uso, verificabile, presso una o più pubbliche amministrazioni; 2. essere di proprietà e nella piena fruibilità della pubblica amministrazione cedente; 3. introdurre innovazioni di processo sostitutive di processi tradizionali in uno o più ambiti amministrativi e applicativi rilevanti per l ente riusante; 4. garantire benefici economici e gestionali rilevabili e misurabili; 5. prevedere, nel caso di soluzioni di cooperazione applicativa, l interoperabilità attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC); 6. favorire la convergenza verso comportamenti organizzativi e, quindi, soluzioni strumentali standardizzabili, tra le quali, l adozione di modalità di erogazione Da ESCAPE a Veneto ESCAPE A partire dalla messa a catalogo, ESCAPE divenne formalmente una soluzione certificata, utile a quanti ne richiedessero il possibile riuso. Nel 2009 due regioni fecero formalmente richiesta di usufruire di tale possibilità: la Regione Lazio e la Regione del Veneto (fatta eccezione per l Azienda ULSS 9). Nasce così il progetto Riuso Veneto ESCAPE cofinanziato dall allora CNIPA e dalla Regione Veneto nel 2009, avviato nell ottobre dello stesso anno per di servizi agli Enti locali in Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP); 7. favorire la diminuzione della spesa per licenze d uso. Soluzione a catalogo n.252 è questo il nome tecnico del progetto ESCAPE Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination che compare nel catalogo del riuso dell ex-cnipa nel quale nel 2007 l Azienda ULSS 9 Treviso presentò domanda e ottenne l inserimento a catalogo della soluzione informaticoorganizzativa che oggi garantisce la digitalizzazione del processo documentale nell ambito di tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto. una durata di trenta mesi. L iniziativa progettuale consiste nell applicazione di riuso della soluzione di ULSS 9 Treviso (ente cedente) in tutte le rimanenti 22 aziende sociosanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto (enti riusanti). Quest ultima ha assegnato il coordinamento tecnico, gestionale e finanziario di Veneto ESCAPE al Consorzio Arsenàl.IT che ha avuto il compito formale di guidare la realizzazione del progetto, a partire dalle attività di progettazione, avviamento e aggiornamento della soluzione fino a completare l opera nella seconda fase con la messa a regime di quanto implementato in ciascuna azienda coinvolta nel progetto. L intervento di riuso Veneto ESCAPE ha come obiettivo un approccio strutturato per la gestione informatica del documento sanitario, utilizzando modalità standard condivise su base regionale e caratterizzate dall essere basate sui principi di interoperabilità semantica ed informatica. Il progetto prevede di dematerializzare l enorme quantità di documenti clinici validi a livello legale, quotidianamente prodotti nell ambito delle aziende sociosanitarie ed ospedaliere a partire dai referti dei dipartimenti diagnostici vale a dire il laboratorio analisi e la radiologia. L obiettivo di riuso è stato fin dall inizio quello di estendere e standardizzare in tutta la Regione Veneto la gestione digitale dell intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, distribuzione, estrazione e conservazione dei referti informatici, lasciando inalterata la loro validità legale. Nelle aziende in cui tale ciclo era già presente Arsenàl.IT si è occupato di standardizzare e rendere interoperabili i sistemi, creando i presupposti per una rete di interscambio documentale. L ambito di applicazione è rivolto alla gestione sia dei referti interni ai reparti, sia dei referti esterni verso i cittadini, grazie alla distribuzione tramite internet direttamente a casa, ma anche negli ambulatori dei MMG, le farmacie e i distretti territoriali. Le attività di progetto hanno previsto una fase di progettazione, conclusasi nel primo trimestre, il project management, la ricontestualizzazione, il solution/system integration e il trasferimento di knowhow, le attività di acquisizione di nuove tecnologie, di sviluppo di nuove funzioni applicative e di ampliamento di sistemi. Dal 2009 al 2012 Arsenàl.IT ha predisposto le attività di manutenzione e conduzione dei servizi attivati in ogni realtà sanitaria, da un lato supportando le aziende della Regione a condurre, realizzare e aggiornare servizi ormai imprescindibili dalla realtà sanitaria odierna, dall altro offrendo ai cittadini un servizio di qualità che permetta loro di ottenere i referti in tempi più rapidi, risparmiando tempo e denaro per il ritiro agli sportelli. Grazie all implementazione delle attività e dei servizi previsti dal progetto, nelle aziende sono state poste le basi per un interoperabilità a livello documentale tra le diverse strutture interessate, attivando nello specifico un sistema di codifiche comuni e standard di struttura di referto condiviso a livello regionale

13 1Genesi di un progetto di riuso Il quadro iniziale e la base di partenza La Registration Authority Per definire il quadro iniziale della sanità veneta nel 2009 è stato avviato un Osservatorio di Veneto ESCAPE nel quale è stata censita la condizione nella quale si trovavano tutte le aziende sanitarie della Regione del Veneto prima dell avvio del progetto. Nell analisi sono stati approfonditi i punti cardine che nel corso di pochi anni sono stati sviluppati secondo gli adempimenti di carattere normativo dettati dal CAD, del quale proponiamo di seguito una illustrazione generale. La Registration Authority è l ufficio delocalizzato dell ente certificatore accreditato presso le aziende sanitarie. All interno di questi uffici operano dipendenti dell azienda stessa, opportunamente formati, i quali registrano gli utenti (dipendenti), generano e revocano i certificati di autenticazione e di firma. Come si evince dal grafico, nel 2009 solo il 12% delle aziende sanitarie si avvale di uffici di Registration Authority. In tutti gli altri casi l assenza della RA non permette di effettuare queste operazioni in ambito aziendale. La firma digitale La possibilità di apporre la firma digitale ai documenti informatici rappresenta il primo requisito nel processo di digitalizzazione, dal momento che sancisce la validità giuridica del documento stesso. In Veneto nel 2009 la firma digitale risulta diffusa nel 50% delle aziende sanitarie e ospedaliere. Grafico 2 Presenza di Registration Authority nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE % Assente Presente Grafico 1 La distribuzione della firma digitale nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Assente Presente 88% 50% 50% Confrontando questo grafico con quello relativo alla firma digitale si nota come, nella maggior parte delle aziende in cui essa viene applicata, non sia presente un ufficio di RA a disposizione degli operatori per prendere in carico tempestivamente le diverse richieste

14 1Genesi di un progetto di riuso Il formato dei referti digitali prodotti La distribuzione interna dei referti I documenti clinici possono essere prodotti secondi diversi formati. La classificazione qualitativamente più significativa considera i referti non strutturati (ad esempio PDF) e i referti strutturati (CDA2). La differenza fondamentale tra i due formati sta nella notevole versatilità che si concretizza nei referti CDA2 rispetto a quelli PDF. I primi infatti consentono di estrarre dati significativi, effettuarne rappresentazioni grafiche nel tempo, La documentazione prodotta per i pazienti ricoverati nei presidi ospedalieri può essere resa disponibile ai reparti in versione cartacea o tramite consultazione informatica. In molte aziende sanitarie sono stati sviutilizzando dati di interesse analoghi, e introdurre codifiche riconosciute a livello internazionale (LOINC). Le rilevazioni evidenziano che prima dell avvio di Veneto ESCAPE solo il 18% delle aziende sanitarie venete produce referti in formato strutturato CDA2 e può agevolmente reperire e studiare in modo sistematico i risultati al loro interno, oltre che includerli nelle cartelle cliniche informatiche. luppati strumenti ad hoc per permettere la consultazione informatica, anche detta paperless. Si rileva che il 59% della documentazione prodotta in questo regime è consultabile da reparto tramite visualizzatori dedicati. Grafico 4 Tipologia di distribuzione interna dei referti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Cartacea Paperless Grafico 3 Formato dei referti digitali prodotti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Non strutturato 59% 41% 18% Strutturato 82% 24 25

15 1Genesi di un progetto di riuso La distribuzione esterna dei referti Il mezzo con il quale viene distribuito il referto al cittadino è significativo del progresso e dell efficacia dello stato di avanzamento del processo di digitalizzazione. La distribuzione cartacea rappresenta il veicolo tradizionale di erogazione del referto verso l esterno, mentre lo scarico online è uno dei punti di arrivo dell in- L Osservatorio ha permesso di stabilire le principali aree di intervento sulle quali porre attenzione, promuovere nuove acquisizioni e predisporre adeguamenti tecnologici per la realizzazione del progetto. Le aree di intervento hanno interessato tutte le aziende riusanti, considerando le peculiarità di ciascuna. La distribuzione esterna dei referti è sicuramente indice del corretto sviluppo delnovazione, frutto dell evoluzione degli step precedenti. Le aziende sanitarie che nel 2009 presentano un servizio di scarico online dei referti sono solo il 37%, mentre le rimanenti utilizzano il veicolo tradizionale della consegna allo sportello. Grafico 5 Tipologia di distribuzione esterna dei referti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Cartacea La conservazione legale La conservazione a norma di legge rappresenta il punto di arrivo imprescindibile nella produzione dei documenti clinici digitali. Non è infatti sufficiente predisporre un sistema di archiviazione tout court, bensì è obbligatorio l adempimento delle indicazioni stabilite dall ex-digitpa 4. Dall Osservatorio si è rilevato che la conservazione legale è presente nel 27% delle aziende sanitarie. Grafico 6 Presenza di un sistema di conservazione legale di documenti digitali nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE % Assente Presente 37% Online 73% 63% la dematerializzazione e, in particolare, la diffusione della firma digitale rappresenta il primo obiettivo sul quale sono stati concentrati gli sforzi. Dopo aver predisposto e pianificato queste attività sono stati presi in considerazione tutti gli altri adempimenti necessari, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo. 4 Deliberazione CNIPA, 19 febbraio 2004, n. 11/2004, Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di _documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali G.U. 9 marzo 2004, n

16 1Genesi di un progetto di riuso Intervista a Giorgio De Rita, Direttore generale dell ex-digitpa Cos è il DigitPA? Bisogna premettere che DigitPA, cui il d.lgs. 177/2009 aveva trasferito le funzioni già svolte dal CNIPA, oggi non esiste più perché è confluito nell Agenzia per l Italia Digitale insieme all Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l innovazione, il Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quota parte dell Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell informazione per quanto riguarda la sicurezza delle reti. Quello che si andrà a costituire è quindi un ente complesso che nasce con lo spirito di garantire una funzione di cerniera tra il processo di digitalizzazione dei servizi della PA e lo sviluppo dell economia digitale. É un soggetto che deve dimostrare che la digitalizzazione non è solo burocrazia ma è frutto di un sistema organizzativo che produce un comportamento. Fino a pochi mesi fa DigitPA era l ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Qual è il ruolo di DigitPA in un progetto di riuso? Il riuso è un principio statuito all inizio degli anni 2000 che spingeva le PA ad utilizzare dei prodotti software esportabili in contesti diversi da quelli nei quali erano stati creati. All epoca si trattava non di fornire servizi, ma di sostenere le PA nella costruzione di sistemi di back office per l informatizzazione, garantendo il passaggio da un mondo cartaceo ad uno digitale ed investendo risorse (4 miliardi di euro l anno) per riuscire a farlo. Nasce così l idea del riuso come messa a disposizione di soluzioni software già testate. Il problema principale all epoca era trovare un soggetto che fungesse da punto di riferimento, coordinando i vari progetti per evitare il rischio che non vi fosse una cabina di regia unica a monitorare il processo di sviluppo delle varie iniziative di riuso. Tale ruolo venne affidato all allora CNIPA poi DigitPA che divenne il luogo unitario dove raccogliere le esperienze di riuso. Qual è la lezione appresa in questi anni dall esperienza del riuso? Nel contesto che ho appena descritto, in questi anni di esperienza, ci si è resi conto che la singola soluzione tecnologica da sola non si può calare così sic et simpliciter da un contesto all altro. Tre i problemi principali emersi. Il primo riguarda la necessità di far capire che l applicazione, la soluzione tecnologica in sé non è indipendente dal modello organizzativo. Il riuso non rappresenta quindi un problema di software ma si tratta di riadattare, modificare, rimodellare un prodotto evoluto, in un processo che si scontra con le regole degli appalti pubblici (ad esempio il Codice degli appalti non consente di operare in tal senso). Quindi il secondo problema rilevato era la mancanza di una normativa adeguata che non garantiva sostenibilità dei progetti di riuso come il rischio, ad esempio, che il riadattamento superasse come costo quello del valore del prodotto riusato. E terzo aspetto problematico è quello di non essere riusciti a costruire un sistema di regole condivise. In tale quadro complesso e problematico sono emerse decine e decine di best practice, di tante dimensioni, che sono diventate occasione di confronto e prassi utili a costruire un modello di riuso. Cosa fa di un progetto di riuso un progetto di successo? É il caso di Veneto ESCAPE? Il valore raccolto nel percorso intrapreso in questi anni è senza dubbio quello dell esperienza maturata. In tal senso Veneto ESCAPE rappresenta una straordinaria esperienza perché ha dato un occasione di prova sul campo delle difficoltà e di come è possibile superarle. Diciamo che Veneto ESCAPE è stato per noi un laboratorio di sperimentazione che ha permesso di individuare i problemi e le soluzioni per affrontarli e superarli, trasformando una prassi in buona prassi. Grazie a questo progetto, come pochi altri, siamo riusciti ad individuare un percorso e una serie di elementi utili a tracciare le nuove linee guida per il riuso. Cosa vi ha portato a pubblicare il nuovo catalogo? In che cosa si differenzia dal precedente? Il riuso si colloca nel quadro normativo mutante di questo ultimo periodo. Solo per citare un esempio recente il Decreto Sviluppo 83/2012 trasformato in legge (spending review) nell agosto 2012 valorizza l esperienza di riuso e chiama le amministrazioni a confrontarsi con questo sistema in maniera cogente. L amministrazione infatti prima di scegliere una soluzione deve intraprendere un iter ben preciso. Dovrà verificare se quell attività che ha scelto di realizzare può essere riutilizzata con l obbligo dell accesso al Catalogo del riuso e se quanto richiesto è possibile ottenerlo tramite prodotti open source che non sono vincolati da licenze. Inoltre gli enti pubblici dovranno produrre un analisi tecnica con dati relativi a quale sia la soluzione meglio sostenibile dal punto di economico ed organizzativo. Questo è un esempio di normativa che orienta 28 29

17 1Genesi di un progetto di riuso la PA verso il percorso di riuso. Da tutto questo cangiante sistema normativo è emersa la scelta di creare un nuovo catalogo del riuso che si è reso necessario, a questo punto, per rispondere alle nuove leggi, dando vita a un vero e proprio nuovo modello di riuso. Abbiamo dalla nostra un vantaggio rispetto al passato dato che la nuova stagione del riuso si apre all insegna di un quadro normativo più chiaro con l inserimento di alcuni aspetti innovativi che rispondono ai problemi incontrati in passato. Quale importanza ha l introduzione del riuso concettuale? Il riuso concettuale dimostra che il riuso non è una pratica che prevede la semplice esportazione della tecnologia perché oggi, superata la fase di informatizzazione interna, la PA si concentra sui servizi al cittadino e quindi sul modello di servizi digitalizzati al cittadino. Il riuso concettuale quindi si colloca nel contesto che citavo pocanzi. Si tratta del tentativo di dare risposta a un uso della soluzione tecnologica che non è esclusivamente fine a sé stesso, ma che considera essenziale la valutazione del modello organizzativo quale elemento imprescindibile in uno schema integrato che comprende una molteplicità di aspetti. Cito l esempio della costruzione dell anagrafica che non è solo questione di replicare i dati, ma l esperienza insegna che si tratta di un sistema da importare anche a livello organizzativo per evitare di importare pure gli errori. Lo stesso discorso applicabile al sistema dei pagamenti oppure alla conservazione del documento digitalizzato. Riuso è quindi una vera e propria esperienza organizzativa, una valorizzazione delle esperienze realizzate dalle singole amministrazioni, anche le più piccole. Quali ricadute può avere il sistema del riuso direttamente sui cittadini? Oggi il tema del riuso non è più la ricaduta sull organizzazione, ma la tendenza vede una straordinaria accelerazione della digitalizzazione dei processi legati all erogazione dei servizi diretti al cittadino. Quindi nell ambito del riuso dobbiamo parlare della possibilità di esportare/importare un modello di servizio rivolto direttamente al cittadino. In Italia abbiamo censito moduli scaricabili dai siti internet della PA. Immaginiamo di trasformare ogni singolo modulo in un modulo compilabile online. In questo consiste il salto necessario da compiere. Il riuso facilita questa trasformazione, essenziale per la nostra PA e per il cittadino stesso. Non si tratta solo di risparmi per l ente pubblico, ma di cambiare il comportamento e l abitudine del cittadino, agevolandolo. Per fare questo servono comunque soluzioni tecnologiche e organizzative in grado di garantire il salto di qualità. Servono gli aspetti tecnologico, organizzativo e procedurale. In questo momento poi le norme ci aiutano dato che esiste una legge che dice che entro il 2014 le amministrazioni dovranno erogare tutte le prestazioni in via telematica. Tutto deve andare verso la prestazione via web. Sono due le dimensioni da considerare: il risparmio per la PA e per il cittadino, e la progressiva entrata in confidenza del cittadino/utente con il nuovo sistema dei servizi. Evidenzio un aspetto non secondario. Dalla nostra abbiamo un vantaggio: tendenzialmente il cittadino considera la PA come un soggetto affidabile rispetto all erogazione dei servizi compresi quelli online (ad esempio rispetto a soggetti privati come le banche). Tale credibilità e affidabilità non va però sprecata. Cosa pensa dell introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico? Sono due le considerazioni su questo tema. Se da un lato sono contento che avanzino questo genere di servizi, dall altro sono preoccupato perché il contesto, tanto nazionale quanto regionale, non è ancora maturo per accogliere la novità. A prescindere da queste considerazioni di base, credo che l FSE sia il più importante progetto che oggi sta intraprendendo la pubblica amministrazione. Bisogna però far crescere la consapevolezza che serve maturare il contesto nel quale realizzarlo, operando specialmente sui livelli di tenuta e in particolare in alcuni ambiti quale, ad esempio, quello relativo alla privacy

18 1Genesi di un progetto di riuso Intervista a Gianluigi Scannapieco, Direttore del Dipartimento Innovazione, Sviluppo e Programmazione, Azienda ULSS 9 Treviso Come nasce il progetto ESCA- PE? Come spesso capita nei casi di successo, ESCAPE nasce da un esigenza concreta, in questo caso dal bisogno di evitare inutili accessi dell utenza alle strutture della nostra azienda sociosanitaria per il solo ritiro dei referti di laboratorio. Nel 2001 la direzione ospedaliera del Ca Foncello effettuò un indagine sull utilizzo dei parcheggi nell area circostante le strutture ospedaliere di Treviso dalla quale emerse che moltissimi posti auto erano occupati da persone che si recavano a ritirare referti agli sportelli. Di qui la necessità di trovare una soluzione ad un problema effettivo: l occupazione dei parcheggi. Si pensò che offrire la possibilità agli utenti di ritirare i propri documenti via internet sarebbe stata una possibile soluzione. Eravamo nel 2001, oltre un decennio fa, ed il contesto non era ancora maturo, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo, per avviare il processo di dematerializzazione del referto e consentire lo scarico online. A distanza di un decennio e dopo avere seguito un lungo percorso evolutivo possiamo affermare che la soluzione scelta e adottata all epoca ha prodotto nel tempo evidenti benefici sia per gli utenti che per l azienda. La prima ricaduta è riscontrabile nella rapidità dell emissione del referto che offre un miglioramento del percorso di cura e, quindi, direttamente sulla salute delle persone. Ai fini sanitari inoltre, il referto digitale facilita il lavoro del medico, rendendo più sicuri i percorsi di cura. Come è stato strutturato il progetto? Diciamo che è stato un vero e proprio progetto di riorganizzazione complessiva dell attività aziendale che ha coinvolto tutti, a partire dal laboratorio analisi fino alla direzione sanitaria dell ospedale. Non è stato trattato, dunque, come un progetto di informatizzazione, ma di organizzazione con un ampio coinvolgimento dei clinici, veri protagonisti del percorso. Abbiamo iniziato dal laboratorio analisi e microbiologia, estendendo poi il servizio al resto dei dipartimenti interessati alla produzione di referti. A ragion veduta, possiamo affermare che è stato creato un modello che poi è servito per costruire altri progetti e ulteriori percorsi. ESCAPE è stato un mattoncino di idee con il quale sono stati costruiti i processi di dematerializzazione interni all azienda. Quali sono state le evoluzioni di ESCAPE? Partendo dal modello iniziale, al quale abbiamo iniziato a lavorare già dal 2001, sono stati realizzati una serie di ulteriori progetti. Si tratta di TeleMedESCAPE, che ha coinvolto altre aziende ULSS venete e dell Umbria e prevedeva la distribuzione del referto digitale ai cittadini, VetESCAPE per la produzione di referti digitali in ambito veterinario, FarmESCAPE, esperienza ancora prototipale sulla ricetta virtuale, progetto molto anticipatore dei tempi che ha definito un modello ancora da porre in essere. Man mano abbiamo esteso la dematerializzazione del processo documentale ai referti di pronto soccorso, alle lettere di dimissione, ai referti ambulatoriali fino ad arrivare allo sviluppo di un dossier sanitario interno che rappresenta la base del Fascicolo Sanitario Elettronico. É seguito, quindi, Veneto ESCAPE con l estensione del modello a tutte le aziende ULSS e ospedaliere venete. Che cosa ha reso ESCAPE un progetto riusabile? Due gli aspetti che hanno reso il progetto adatto ad essere inserito a catalogo e, quindi, riusabile. Da un lato si tratta di una iniziativa che soddisfa un bisogno del cittadino, dall altro è una soluzione leggera dal punto di vista tecnico, che richiede l impiego di strumenti software, non vincolati a scelte di mercato, e la definizione di specifiche tecniche. Nel modello progettuale sono state definite linee guida ed indicazioni operative, non software e strumenti legati a singole aziende produttrici. Non intervenendo sul mercato, ma sui processi aziendali attraverso uno standard, ESCAPE rappresenta un modello di soluzione riusabile, come poi l esperienza di Veneto ESCAPE ha di fatto dimostrato. Possiamo affermare oggi, senza termini di smentita, che ESCAPE è stato un progetto molto anticipatore dei tempi nella definizione di un modello di digitalizzazione dei referti di laboratorio. Il progetto Veneto ESCAPE all ente cedente che cosa ha permesso di realizzare? Nell ambito del riuso Veneto ESCAPE abbiamo sviluppato una APP specifica per lo scarico referti via telefonino, smartphone e tablet che va verso un sistema di Mobile health (M-health). Si tratta di una ulteriore evoluzione dei servizi sanitari ai cittadini, che sempre più utilizzano i mezzi mobile per accedere ai servizi. La logica verso la quale la nostra azienda è orientata è quella di uno sportello virtuale del cittadino che prevede, oltre allo scarico dei referti, la possibilità di prenotare le visite e le prestazioni ambulatoriali online (CUP online) ed il relativo pagamento delle prestazioni tramite il ticket online. Si tratta di servizi che abbiamo recentemente avviato con un discreto riscontro. Anche qui si tratta comunque di indurre un cambiamento nelle abitudini. Cambiamento che necessita tempo per essere valutato nel suo reale impatto socio-economico. Quali sono attualmente le prospettive del progetto ESCAPE? La prima è rappresentata dall estensione del modello a tutta la produzione di do

19 cumenti all interno dell azienda. Su quel versante siamo a buon punto, mancano ancora alcuni elementi normativi ma possiamo affermare che ci stiamo dirigendo verso il traguardo. Come dicevo, stiamo completando il percorso di costituzione del dossier sanitario interno con la quasi totalità dei referti prodotti in azienda firmati digitalmente. ESCAPE, nella sua evoluzione Veneto ESCAPE, è stato ed è oggetto di interesse da parte di altri enti tanto che abbiamo perfezionato un accordo anche con la Regione Lazio per la cessione tramite riuso della soluzione. ESCAPE, del resto, è una delle poche soluzioni riusate in ambito sociosanitario che ha ottenuto risultati di notevole rilievo. Un idea di successo perché, come ho spiegato, nasce dal basso per soddisfare un bisogno concreto. La buona idea è stata riconosciuta, ha ottenuto finanziamenti adeguati alla sua implementazione e ha offerto l occasione per creare un modello organizzativo che, a partire dal forte e determinante commitment della direzione generale, ha coinvolto in prima persona clinici e amministrativi, veri motori del cambiamento Copyright 2013 marzo 2013 Arsenàl.IT 2011 Arsenàl.IT Tutti i Tutti diritti i sono diritti Tutti riservati sono i diritti riservati

20 Pregetto DOGE Arsenàl.IT 2 Il Progetto 36 Copyright marzo Arsenàl.IT Tutti i diritti Tutti sono i diritti riservati 37

21 2Il Progetto 2Il Progetto Il progetto Veneto ESCAPE cofinanziato dall ex-digitpa (Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione) e Regione del Veneto, è l iniziativa che permette la gestione digitale dell intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, estrazione, distribuzione e conservazione dei referti informatici, garantendo di lasciare inalterata la loro validità legale. Avviato nel dicembre 2009, si è chiuso il 22 dicembre 2012, data dalla quale tutti i cittadini veneti, quasi cinque milioni di abitanti, possono scaricare i propri referti direttamente da internet, senza doversi recare allo sportello della propria azienda sanitaria. Arsenàl.IT ha coordinato il progetto, supportando le aziende consorziate nello sviluppo della soluzione, curandone l interoperabilità, la sicurezza, la scalabilità e l impiego di standard riconosciuti a livello internazionale. In particolare il team del Consorzio ha prodotto il rilascio di linee guida, ha garantito consulenza e affiancamento alle aziende, stipulando con esse convenzioni mirate in base alle necessità di ciascuna, si è occupato della gestione dei fondi del progetto nonché di quella ammi- nistrativa, provvedendo alla rendicontazione verso l ex-digitpa (già CNIPA) e la Regione del Veneto. Il progetto Veneto ESCAPE si pone in linea con il piano E-Gov 2012 che individua tra i risultati da perseguire il miglioramento dell efficacia e della funzionalità dei servizi a supporto dei cittadini e degli operatori sanitari, ma anche dei livelli di efficienza ed economicità del sistema complessivo. Con particolare riferimento all informatizzazione della gestione documentale per gli operatori di settore e per i pazienti/cittadini, riveste una importanza centrale la diffusione strutturata dei servizi da erogare. All inizio del 2009 la situazione della diffusione dei servizi di gestione documentale informatizzata nelle aziende sanitarie del Veneto mostrava che il 43% di queste non faceva ancora uso della firma digitale, di Registration Authority (RA) e della Certification Authority (CA), il 30% distribuiva internamente ed esternamente i referti di laboratorio prodotti senza rispondere agli standard e alle codifiche di riferimento, e solo il 26% delle aziende aveva attivato un sistema di archiviazione e conservazione legale dei referti digitali. A seguito di tale situazione la Regione del Veneto, grazie all approvazione dell allora CNIPA della riusabilità dell iniziativa a catalogo, ha deciso di riusare la soluzione ESCAPE, sviluppata dall Azienda ULSS 9 Treviso, estendendo l implementazione dei servizi offerti a tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere e assegnando il coordinamento di progetto ad Arsenàl.IT per garantire la creazione di un sistema complessivo standardizzato ed interoperabile. Oggi, in tutte le aziende venete la gestione digitale dell intero ciclo necessario alla produzione dei referti informatici è realtà, con enormi vantaggi e risparmi notevoli sia per il sistema sanitario che per i cittadini. Il fatto che la soluzione ESCAPE fosse già stata implementata, messa a regime e Gli obiettivi L obiettivo generale del progetto si colloca nell ambito della dematerializzazione della grande mole di documenti sanitari prodotti quotidianamente all interno delle aziende sociosanitarie e ospedaliere, nello specifico i referti dei dipartimenti diagnostici, che ogni anno in Veneto si producono per una testata dall ente cedente in passato, ha permesso non solo di migliorare l applicazione e di renderla più facilmente utilizzabile in altri contesti, ma anche di avere a disposizione dati certificati di utilizzo e risparmio economico 5 proiettabili sulle singole aziende sanitarie e sull intera Regione. Tali dati saranno illustrati e analizzati nel capitolo 4. Veneto ESCAPE rappresenta una rivoluzione silenziosa, che di giorno in giorno permette ai cittadini veneti di risparmiare tempo e denaro con la riduzione degli spostamenti e dei costi legati al processo di cura. Un sistema virtuoso che consente soprattutto un miglioramento dell efficienza del servizio grazie alla riduzione dei tempi morti. cifra pari a oltre 6 milioni. Dato che si traduce non solo in un consumo di materiali e mezzi, ma anche in un impegno cospicuo da parte del personale clinico e amministrativo. Tutto questo senza tenere conto degli spostamenti ai quali i cittadini sono obbligati in assenza della possibilità di scaricare il referto 5 AA.VV., Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca, CeRGAS, Università Bocconi, 2003 e AA. VV., Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali, Intesa Sanpaolo e Fondazione CERM, ottobre

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