LA DOMANDA DI CARNE IN ITALIA: COMPRENDERE LA DIREZIONE DEI CONSUMI
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- Giorgia Rachele Marinelli
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1 LA DOMANDA DI CARNE IN ITALIA: COMPRENDERE LA DIREZIONE DEI CONSUMI Il cambiamento del consumo (e la crisi) muta il rapporto tra la carne e gli italiani Milano, 22 maggio 2015
2 1 COSA SUGGERISCONO I DATI I segnali del
3 * * * (kg/anno pro capite) (kg/anno pro capite) (kg/anno pro capite) * (kg/anno pro capite) (kg/anno pro capite) (kg/anno pro capite) IL CONSUMO DEI «PROTEICI» I «PROTEICI» NEGLI ULTIMI 10 ANNI La carne bovina continua a perdere appeal tra i consumatori 26,0 25,0 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 25,0 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 carne bovina 43,0 42,0 41,0 40,0 carne suina e salumi 39,0 14,0 38,0 var.media annua 2014/04=-2,3% 37,0 tvma 2014/04=+0,3% 12,0 tvma 2014/04=+2,2% formaggi 16,0 15,0 14,0 13,0 12,0 uova 20,0 18,0 16,0 carne avicola 11,0 19,0 tvma 2014/04=+0,1% 10,0 tvma 2014/04=-0,4% 18,0 tvma 2014/04=-1,2% 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 prodotti ittici Consumo apparente, calcolato attraverso i bilanci di approvvigionamento. Fonte: ISMEA su Istat 3
4 LA SPESA ALIMENTARE DELLE FAMIGLIE I CAMBIAMENTI DEGLI ACQUISTI PRESSO GDO* NIELSEN Il 2014 conferma alcune tendenze, tra il ritorno ai fornelli, la ricerca del piacere in casa (gourmet, happy hour), del benessere&salute, del risparmio di tempo (secondi piatti pronti) * var.% quantità (vendite a prezzi costanti) e valori. Fonte: Nielsen 4
5 GLI ACQUISTI DI CARNE LE TENDENZE DEL MKT DELLE CARNI* Le tendenze del 2014 Stabile la penetrazione della carne nelle famiglie italiane (93,7%), Si contrae la spesa dedicata alla carne (-5,4%) e la q.ta acquistata (-3,2%) La contrazione della spesa è trasversale: pollame (-2,9%), suina (-4,3%),e bovina (-7,3%) Cresce la sensibilità nei confronti delle promozioni (+2% degli acquirenti promo): aumenta la platea di famiglie che acquista in promozione (circa l 80%) Le tendenze nel quinquennio (2014 vs 2009) Il 7% della popolazione si dichiara vegana/ vegetariana Stabile la penetrazione della carne nelle famiglie italiane (-0,2%): immutata per l avicola (+0,3%), in lieve contrazione per la suina (-1,1%), in calo per la bovina (-2,2%) Si contrae la spesa dedicata alla carne (-6,1%) e la q.ta acquistata (-5,9%) Cresce la spesa per il pollame (+10%) e suina (+4,1%), in contrazione la bovina (-15%) * Carne fresca (naturale+elaborata) e surgelata. Fonte: ISMEA su Nielsen 5
6 GLI ACQUISTI DI CARNE IL MERCATO DELLE CARNI FRESCHE DURANTE LA CRISI* Le tendenze nel quinquennio (2014 vs 2009) Flessione in Q per la carne bovina (meno in valore... elaborati) Aumento in Q e V per il pollo (effetto eccesso di domanda) Stabilità in Q per la carne suina (aumento in valore) Var.% 2014/09 - quantità Var.% 2014/09 - valore TOT.CARNE -5,9% TOT.CARNE -6,1% TOT. CARNE FRESCA -6,6% TOT. CARNE FRESCA -5,6% Fr. AVICOLA 6,5% Fr. AVICOLA 11,0% pollo 11,0% pollo 14,7% tacchino -7,2% tacchino 1,7% Fr. BOVINA -18,3% Fr. BOVINA -14,1% manzo+vitellone -15,7% manzo+vitellone -10,9% vitello -22,2% vitello-18,5% Fr. SUINA 1,2% Fr. SUINA 5,1% * Carne fresca (naturale+elaborata). Fonte: ISMEA su Nielsen 6
7 GLI ACQUISTI DI CARNE COSA SUGGERISCONO I PRINCIPALI INDICATORI: 2014 VS 2009* Minore ricorso alle proteine della carne Drastico calo del parco acquirenti Lieve travaso degli acquirenti dalla bovina penetrazione -0,2% acq. medio -8% spesa media frequenza acq. x atto carne tot. bovina suina pollame surgelata -9% vitellone; -5% vitello -18% bovina; -9% manzo -8% -15% bovina; -6% manzo -3% occasioni -5% acq.medio -1% +0,6% +3% +1% pollo; -2% tacchino +4% pollame; +7% pollo +7% pollame; +10% pollo +6% +11% +2% -12% +2% +6% +2% -7% -2% -2% +9% Diminuiscono le occasioni di acquisto e i volumi x atto Crescono le dimensioni del mercato dei surgelati * Carne fresca (naturale+elaborata). Fonte: ISMEA su Nielsen 7
8 GLI ACQUISTI DI CARNE IL MERCATO DEGLI ELABORATI DI CARNI: Lieve aumento del peso del valore del segmento elaborato: +0,3% Stazionarietà del peso degli acquisti in volume Contrazione delle famiglie, maggiore per gli elaborati (-2,5%) rispetto alla carne naturale Valore carni fresche no ean: elaborati vs naturale naturale 83,1% fam. acquirenti 21,6 mio elaborati 16,9% fam. acquirenti 19,6 mio Fonte: ISMEA su Nielsen 8
9 GLI ACQUISTI DI CARNE LA COMPOSIZIONE DELLA SPESA MKT DELLE CARNI* 2009 bovina 48,7% suina 16,2% la composizione della spesa cambia (travaso dalla bovina alla suina e avicola) avicola 18,0% altro 9,5% equina 1,9% ovicaprin a cunicola 2,1% 2014 bovina 44,1% suina 17,9% avicola 21,1% altro 10,4% equina 1,5% ovicaprina 2,9% cunicola 2,0% * Carne fresca (naturale+elaborata) e surgelata. Fonte: ISMEA su Nielsen 9
10 GLI ACQUISTI DI CARNE I PRINCIPALI TAGLI DEL MKT DELLA CARNE BOVINA* nel carrello crescono i tagli più economici e quelli di più facile preparazione Peso 2014 dei principali tagli di carne bovina (% su volumi) Var. 2014/12 dei principali tagli di carne bovina (% su volumi) Prezzo medio 2014 dei principali tagli di carne bovina ( /kg) arrosto 5% arrosto -13,8% arrosto 12,02 bistecche 22% bistecche -9,3% bistecche 12,22 bollito 6% bollito -14,5% bollito 7,11 costata 2% costata -8,2% costata 13,36 hamburger macinato muscolo 6% 3% 21% hamburger macinato muscolo - 4,4% -8,3% 1,4% hamburger macinato muscolo 8,71 7,55 8,37 roastbeef spezzatino 2% 5% roastbeef spezzatino -3,4% - 6,8% roastbeef spezzatino 15,85 8,92 * Carne fresca (naturale+elaborata) e surgelata. Fonte: ISMEA su Nielsen 10
11 GLI ACQUISTI DI CARNE I CANALI NEL MKT DELLE CARNI La Gdo polarizza circa il 79% degli acquisti Per il pollame cresce il peso della Dm, soprattutto discount (14%), a scapito del tradizionale (15%); per il bovino il peso del tradizionale è maggiore (25%), a scapito di discount (8%) e iper Il Discount mostra una crescita del venduto (sia naturale che elaborato) Canali di acquisto di carne bovina (% q.) super 38% discount 11% lib.serv 8% Penetrazione (% famiglie) 0% 100% iper super qualità/prezzo orari di apertura, servizio qualità/prezzo promozioni, assortimento iper 22% altro 21% discount lib.serv. macellerie qualità/prezzo risparmio di tempo alta qualità, freschezza, servizio * Carne fresca (naturale+elaborata) e surgelata. Fonte: ISMEA su Nielsen 11
12 GLI ACQUISTI DI CARNE FRESCA IL MERCATO IN AVVIO DEL 2015* Nei primi due mesi dell anno si assiste ad un calo generalizzato degli acquisti rispetto allo stesso periodo del , di entità analoga per le principali tipologie di prodotto, sia in quantità (-6%), sia in valore (-7%) Tra i canali, super e libero servizio evidenziano un calo maggiore (-7/8%) dell iper (-5%); in crescita il discount (+7%) Tra le aree, la flessione maggiore interessa l area2 (-10%), soprattutto per bovino e suino, mentre quella di minore entità l area3 (-3% q, -6% v), grazie alla crescita del pollo (+10% q, +5% v) Gli acquisti di carne fresca per area (q.) area 1-6,7% Gli acquisti di carne fresca per canale (q.) -4,6% iper area 2-9,7% -5,8% super area 3-3,5% discount 6,8% area 4-6,6% -7,0% lib. serv. * Carne fresca (naturale+elaborata) gen-feb. Fonte: ISMEA su Nielsen 13
13 2 PROVIAMO A METTERCI NEI PANNI DEL CONSUMATORE? Come mi informo?
14 LA TECNOLOGIA GUIDA IL «CAMBIAMENTO» QUOTIDIANITÀ E TECNOLOGIA NELLE ABITUDINI DI CONSUMO E ACQUISTO Gli italiani oggi sono alla ricerca di un nuovo equilibrio, consapevoli che hanno meno denaro, meno fiducia e sicurezze, ma più preoccupazioni, più tecnologia. Gli italiani trascorrono più tempo in casa, sfruttando al meglio le occasioni di intrattenimento offerte dai new media. Il binomio cucina-salute assume un peso crescente tra le donne; La tecnologia è l elemento vincente rispetto a tre anni fa, negli interessi degli uomini; Gli italiani sono sempre più smart e digital e la connettività mobile rivoluziona la vita quotidiana. IL CONSUMATORE 2.0: SENSO CRITICO, PARTECIPAZIONE, RELAZIONE LE FONTI DI INFORMAZIONE SUL WEB Parere di esperti o opinion leader Siti delle aziende Opinioni di altri utenti 28% 40% 54% Siti per confronto tra i prodotti 55% Fonte: Gfk, Nielsen 15
15 DA DOVE INIZIO AD INFORMARMI? MA CERTO, DA! 16
16 GESTIRE LA COMUNICAZIONE 2.0 WEB, SOCIAL,... Il web e i social non/sono poco presidiati, nonostante siano il «luogo» in cui si comunica di più: blog, forum,... La comunicazione riguarda soprattutto la sfera salutare: le ansie non si combattono con messaggi rassicuranti. La comunicazione va spostata su un piano diverso. Maggiore tempo e minori soldi a disposizione hanno creato «l humus» per l interesse verso la preparazione, le tradizioni del territorio, oltre che verso la qualità e il servizio. Una comunicazione web efficace può avvenire solo se si uniscono gli sforzi: 1 messaggio cliccato volte è visibile, messaggi una volta sola no! 17
17 I CAMBIAMENTI SOCIO DEMOGRAFICI QUALE FAMIGLIA ITALIANA? Invecchiamento della popolazione ogni 100 giovani con meno di 15 anni si contano 151,4 persone con più di 65 anni; aumenta la speranza di vita alla nascita (79,8 anni per gli uomini e 84,6 per le donne); bassa la propensione ad avere figli (1,4 per donna), in calo anche il contributo degli stranieri; Cambiamento della struttura: il numero medio di componenti è 2,4 (> al Sud e nelle citta di medie dimensioni); le famiglie monocomponente sono il 30%, le coppie senza figli il 21% del totale; la forte riduzione dei matrimoni: poco più di metà delle donne adulte è sposata; il prolungamento della permanenza dei giovani nelle famiglie di origine; Rilevanti i movimenti migratori: interni al Paese, da Sud vs Nord; sempre più numerosi gli italiani che vanno all estero (oltre 80 mila nell ultimo anno); Crescita culturale (maggiore istruzione superiore) INCIDENZA SULLA POPOLAZIONE TOTALE DI ALCUNE TIPOLOGIE DI FAMIGLIE (%) 52% 10% % 19% 44% 12% % 20% 38% OGGI 12% 29% 21% Persone sole Coppie senza figli Coppie con figli Altro 18
18 SEGMENTARE L OFFERTA PRODOTTI PENSATI PER I NUOVI CONSUMATORI Persone sole e coppie senza figli rappresentano la metà del mercato: la famiglia del «mulino bianco» si incontra sempre di meno... Occorre pensare a prodotti che vanno bene per gruppi sempre più eterogenei di consumatori: il consumatore è sempre meno identificabile Bisogna soddisfare esigenze diverse: elementi sensoriali, aspetti nutrizionali (salutismo), sistemi di garanzie, occasioni di consumo, cultura culinaria, prezzo Comunicare con empatia, prendersi cura del consumatore, sottolineare le distintività del prodotto, l attenzione nell assicurare il piacere del mangiare 19
19 LA CRISI E LA SPESA INEGUAGLIANZA E POVERTÀ FRENANO LA FIDUCIA Mexico Turkey Russia United States Israel United Kingdom Spain Portugal Greece Australia New Zealand Estonia Italy Canada Korea France Poland Ireland Germany Switzerland Austria Netherlands Luxembourg Sweden Finland Slovak Republic Czech Republic Denmark Iceland Norway Slovenia povertà ineguaglianza 0 0,2 0,4 0, Crisi economica > disoccupati (13,2%); per i giovani la disoccupazione è al record (oltre il 40%) Ineguaglianza sociale e povertà (12,7% della popolazione) sono in crescita La fiducia dei consumatori non si stabilizza su livelli alti SI RINUNCIA, SI RIMANDA, SI RISPARMIA,... Clima di fiducia dei consumatori set ,1 apr-11 99,5 nov-12 84,5 mag ,9 Fonte: Ocse, Istat dic-14 98,
20 LA SPESA DELLE FAMIGLIE L ALIMENTARE È TRA LE SPESE COMPRIMIBILI spesa media per famiglia FMCG (euro) +0,9% -1,1% -0,4% +3,0% * -0,4% Il calo della spesa media delle famiglie sembra rallentare* La contrazione del reddito disponibile ha imposto un profondo ripensamento degli stili di consumo e una riconfigurazione della spesa La flessione della spesa nel 2013 è avvenuto in corrispondenza di un tasso di inflazione molto contenuto (+1,2%); nel 2014 la tendenza appare analoga (flessione analoga a quella del Pil) * Stima 21
21 LA SPESA DELLE FAMIGLIE L ATTENZIONE AI PREZZI, IL BISOGNO DI CONVENIENZA Inflazione a zero ma alta attenzione ai prezzi La «marca» viene acquistata solo se in promozione in 2 casi su 3 Circa il 30% degli acquisti interessa prodotti in promozione (+35% vs 2008) La spesa è sempre meno un «piacere» 84% 86% 63% faccio un grande sforzo per comprare i prodotti al prezzo piu basso confronto di solito i prezzi delle marche del distributore con quelli dei prodotti leader ho un budget rigoroso per fare la spesa di prodotti alimentari e per la casa Fonte: Nielsen Shopper Trends 2014 vs
22 NUOVI DI STILI DI CONSUMO GLI ITALIANI E IL NUOVO MODO DI ACQUISTARE Le cicatrici della crisi sono diventate valori e gli accorgimenti che le famiglie hanno messo in campo in questi lunghi anni per riorganizzare il carrello sono divenuti patrimonio stabile dell esperienza di acquisto del consumatore RICERCA DI UN EQUILIBRIO TRA BUDGET DI SPESA E SALVAGUARDIA DELLO STANDARD ALIMENTARE... spostamento verso beni di prezzo inferiore ricorso alle promozioni nomadismo della spesa riduzione degli sprechi utilizzo di internet per pianificare acquisti e sfruttare le informazioni...coesiste con ATTENZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE (bio, light, gluten free, contenuto di servizio, ), ALLA SOSTENIBILITÀ 23
23 ASSECONDARE I NUOVI STILI DI CONSUMO CHE COSA NON BISOGNA TRASCURARE Mangiare bene fa stare bene. L associazione del concetto «made in Italy» più diretta è con il cibo Rispondere alla necessità di risparmio, minore spreco, ecc. Il consumatore è in forte difficoltà, si amplia la fascia di soggetti «costretti» a guardare il prezzo Fare attenzione ai bisogni emergenti. Il consumatore non è sempre razionale: attentissimo al prezzo per alcuni prodotti, se ne dimentica quando associa un livello desiderato di servizio Non trascurare le nicchie di consumo: si osservano elementi di polarizzazione tra chi cerca solo il prezzo e chi cerca la qualità «assoluta» e le specialità 24
24 I CONTATTI GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Servizi per il mercato Claudio Federici Via Lancisi, Roma tel. (+39) Via Nomentana, Roma tel. (+39)
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del pag.pag ALLEGATO B Dgr n.
giunta regionale 8^ legislatura Pag. 1/6 Tabella 1 - Mortalità generale - Evoluzione temporale - 1995 115,8 95,5 1996 111,5 93,6 1997 107,1 91,6 1998 107,4 90,4 1999 107,3 91,4 2000 101,0 87,7 2001 96,0
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