Jacopo Riccardi Regione Liguria Segreteria Generale Settore Infrastrutture

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1 Jacopo Riccardi Regione Liguria Segreteria Generale Settore Infrastrutture

2 Premessa condivisa Se da un lato in Italia si registra un sempre costante fabbisogno di investimenti pubblici, dall altro esiste il rischio di operare scelte sbagliate, sia in termini di opere annunciate e mai realizzate, sia, ancor peggio, di opere compiute ma di scarsa utilità per la collettività. Servono rigorose e trasparenti analisi di convenienza procedure sospettate di sottrarre discrezionalità al decisore politico La volontà di selezionare gli interventi da finanziare e la scelta di valutarli sulla base di Studi di Fattibilità (e non di sole ipotesi progettuali) ITACA 2013, p. 3

3 Percorso verso il DPP Ultimo Allegato Infrastrutture (Aprile 2016) Modello di project review proposto dalla nuova Struttura Tecnica di Missione Nuovo Codice degli Appalti DLgs. 50/2016 artt ;

4 Prospettive Tuttavia il concetto di porto universale, capace di concentrare al proprio interno tutte le sue funzioni (trasporto, stoccaggio, commercio ) necessita oggi di essere sviluppato in una dimensione strategia di macroregione logistic a, funzione che potrebbe essere ricoperta dall area Ligure - Sud piemontese; questa coordinandosi con le realtà esistenti e con quelle che andranno a realizzarsi, potrebbe costituire la Regione Logistica del Nord Ovest, un bacino in grado di confrontarsi e competere con le realtà del Nord Europa (LR 2003, documento Indirizzi Strategici, p. 8) Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica Iter di riforma delle Autorità Portuali (e parere del Consiglio di Stato rilasciato il 27 aprile Cabina di Regia

5 DPP ai sensi del Reg. Merloni DPR 554/99 art. 15 c. 4 Situazione iniziale (e possibile impiego di ingegneria naturalistica) Obiettivi generali e strategie per raggiungerli Esigenze e bisogni da soddisfare Vincoli di legge Funzioni Requisiti tecnici Impatti ambientali Fasi di progettazione e tempistica Livelli della progettazione e degli elaborati grafici da produrre Stima dei costi e fonti di finanziamento Sistema di realizzazione proposto

6 Sviluppi delle norme e della letteratura sugli Studi di Fattibilità - Linee Guida NUVV Det. 1 (2009) Authority - DPR 207/2010 art. 14 (attuazione del Codice De Lise) - Linee Guida per la redazione di SDF Interventi Infrastrutturali Reg. Lombardia 2015

7 D.Lgs. 50/2016 art. 23 cc Il progetto di fattibilità tecnica ed economica individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. Il progetto di fattibilità comprende tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione degli aspetti di cui al comma 1, nonché schemi grafici per l'individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali. Il progetto di fattibilità deve consentire, ove necessario, l'avvio della procedura espropriativa. 6. Il progetto di fattibilità è redatto sulla base dell avvenuto svolgimento di indagini geologiche e geognostiche, di verifiche preventive dell'interesse archeologico, di studi preliminari sull impatto ambientale e evidenzia, con apposito adeguato elaborato cartografico, le aree impegnate, le relative eventuali fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia; indica, inoltre, le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali, le esigenze di compensazioni e di mitigazione dell impatto ambientale, nonché i limiti di spesa dell'infrastruttura da realizzare ad un livello tale da consentire, già in sede di approvazione del progetto medesimo, salvo circostanze imprevedibili, l individuazione della localizzazione o del tracciato dell infrastruttura nonché delle opere compensative o di mitigazione dell impatto ambientale e sociale necessarie.

8 Il caso specifico: il Nodo Autostradale e stradale genovese (2003) (1) DPP home-made di un Grande infrastruttura nazionale (Gruppo di lavoro interdipartimentale) Relazione tecnica e relazione illustrativa, unita ad un Rapporto trasportistico Analisi degli scenari di domanda ed offerta Analisi delle potenzialità di ampliamento a mare del Porto di Genova Definizione di alternative di tracciato Inchiesta pubblica qualificata

9 Il caso specifico: il Nodo Autostradale e stradale genovese (2003) (2) Considerazioni generali: - Contestualizzazione del Nodo trasportistico - Identificazione del generatore principale e suo inquadramento - Il rilancio del sistema portuale genovese - Contesto di economia globale - Sistema portuale ligure - Il sistema dei corridoi - La visione della regione logistica del Nord Ovest

10 Il caso specifico: il Nodo Autostradale e stradale genovese (2003) (3) - Scenari di sviluppo di traffico portuale - Analisi della mobilità urbana: LdS, incidentalità, bisogni - Analisi delle presenze turistiche - Split dell area urbana: - 30% traffico interno - 46% traffico di scambio - 24% traffico di attraversamento - Soluzione (diversamente declinata): il potenziamento dell A7, dell A10 e dell A12 - Previsione di drenaggio complessivo della Gronda: 40% del nodo - Indicazione a scenario lungo (2020): condizioni di deflusso del tutto inaccettabili (come dire, l opzione zero o la inazione) - Indicazione delle azioni concrete: A10 nuova autostrada tra Voltri e Aeroporto («Gronda») o (e conseguente rifunzionalizzazione a tangenziale del tracciato attuale), A7 realizzazione di nuova carreggiata lungo la direzione Nord e inserimento della carreggiata sud tra le viabilità di connessione interregionale, interconnessioni della Gronda

11 La Gronda (1) Estratti delle risultanze del Débat Public febbraio/aprile 2009 ASPI «- l autostrada A10 presenta Livelli di Servizio critici (LdS1 C o D) dall allacciamento con la A26 sino all allacciamento con la A7, con condizioni prossime alla congestione (LOS D) nel tratto compreso tra Genova Pegli e l interconnessione con l A7; la carreggiata sud, in direzione di Genova, dell A7 tra Genova Bolzaneto e Genova Ovest presenta condizioni prossime alla congestione (LdS D) e condizioni di saturazione già oggi penalizzanti per l utenza del sistema su cui è necessario intervenire per evitare lo scadimento del servizio a livelli inaccettabili già negli orizzonti previsionali di breve termine. L evoluzione prevista sul breve, medio e lungo termine - ovvero per gli anni 2015, 2025 e restituisce un quadro della funzionalità del nodo che evidenzia la totale inadeguatezza del sistema esistente a far fronte ad incrementi, anche contenuti, della domanda attuale»

12 La Gronda (2) - Split dell area urbana: - 30% traffico interno - 46% traffico di scambio - 24% traffico di attraversamento trasferiti sulla Gronda = 20% della domanda del Nodo = 60% del transito di A10 (tutto ciò che da Milano, da Livorno e dal Porto viaggia su Ventimiglia) Selezione di 5 tracciati e analisi a molti criteri Débat Public

13 La Gronda (3) Tutte le soluzioni prevedevano i seguenti tratti comuni: interconnessione di Voltri: costituisce il collegamento della Gronda con la A10 e la A26 ed è costituita da uno svincolo con 4 rampe (direzione Ovest collegamento Gronda/A26, direzione Est Gronda/A10); nodo di San Benigno; tratto da Vesima alla Val Varenna, la Gronda si stacca dalla A10 a Vesima e, dopo una galleria da 2,2 km, si interconnette con la A26 a Voltri verso la Val Varenna con la galleria Amandola da 6,0 km. Dopo la chiusura del dibattito, la Commissione ha redatto una relazione conclusiva in cui sono presentate le posizioni, gli argomenti e le proposte emerse nel corso del confronto pubblico.

14 La Gronda (4) Il dibattito pubblico ha evidenziato che l impatto sul sistema residenziale è vissuto come l aspetto più critico del progetto, mentre l impatto sulle attività produttive e commerciali (a parte il caso Ansaldo) è stato ritenuto dagli stessi operatori economici più gestibile a condizione del soddisfacimento di alcune condizioni a garanzia dell operatività delle aziende. Autostrade per l Italia si è quindi impegnata ad individuare nuove soluzioni progettuali che minimizzino l impatto sul sistema residenziale e produttivo. Questo ha portato a identificare una sesta alternativa (basata sulla soluzione medio alta, considerata la più idonea) da cui si è poi preso spunto per la soluzione definitiva. Questa sesta soluzione del tracciato della Gronda, secondo Autostrade per l Italia, permetterebbe di ridurre di circa il 40% (rispetto alla soluzione di minimo impatto fra le 5 studiate nel dibattito pubblico) il numero di alloggi interferiti e potenzialmente espropriati. La durata dei lavori prevista è di circa 8 anni. Tale alternativa è stata poi rivista per arrivare al progetto attuale.

15 Grazie per l attenzione jacopo.riccardi@regione.liguria.it

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