La filosofia e l ospite scomodo (a confronto con l infinito) Franco Gallo,

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1 La filosofia e l ospite scomodo (a confronto con l infinito) UN PERCORSO DI AUTOLIMITAZIONE DELLA FILOSOFIA Franco Gallo,

2 Quattro tesi iniziali: I 1) la nozione di infinito risulta in filosofia un ospite scomodo, cioè un concetto che, se analizzato nei suoi fondamenti, delimita il campo di indagine della filosofia in modo da sottrarle competenze, contenuti e metodologie. Franco Gallo,

3 Quattro tesi iniziali: II 2) Ciò dipende dalla natura radicalmente finita della domanda filosofica nel senso classico, che è sempre una domanda locale e temporalmente determinata, nella quale il senso della risposta si sviluppa da una presa d essere diretta, viva ed esistenziale. Franco Gallo,

4 Martin Heidegger ( ) La filosofia è la più radicalmente finita delle fatiche umane Franco Gallo,

5 Quattro tesi iniziali: III 3) La problematizzazione dell infinito, rispetto a temi matematici, cosmologici o teologici, segna per lo più il limite della concettualizzazione filosofica e ne demarca il passaggio verso forme di autocoscienza epistemologica che non hanno più a che vedere con la filosofia come disciplina a sé, ma con la filosofia come autoconsapevolezza critica della disciplina stessa. Franco Gallo,

6 Quattro tesi iniziali: IV 4) La filosofia come disciplina a sé può tornare in gioco al livello della ricostruzione unificata del campo di discorso dell universo scientifico (International Encyclopaedia of Unified Science) Franco Gallo,

7 La vocazione enciclopedica della filosofia Il campo del discorso scientifico come luogo del confronto tra diverse tradizioni filosofiche Franco Gallo,

8 Utilizzo filosofico del concetto dell infinito A quali condizioni e sotto quale profilo il concetto dell infinito trova allora cittadinanza in filosofia? Quali problematiche teoriche nascono comunque dalla sua trattazione? Franco Gallo,

9 Quattro funzioni della nozione di infinito Funzione critico-negativa Funzione speculativo-ontologica Funzione emotivo-espressiva Funzione teologica Franco Gallo,

10 Funzione critico-negativa Concetto capace di agire liberatoriamente rispetto ai vincoli intellettuali e ideologici posti da sistemi fisici e teorici finitistici Esempi: Democrito / Epicuro / Bruno / Leopardi Franco Gallo,

11 Funzione speculativo-ontologica Affermazione di una modalità di comprensione dell essere superiore a quella della comprensione teorica ordinaria vincolata allo specialismo disciplinare Esempi: Spinoza / Hegel Franco Gallo,

12 Funzione emotivo-espressiva Esprime la necessità di vincolare nel percorso filosofico l emozione al pensiero, e quindi di dare voce non solo alla componente raziocinante della persona, ma anche alle pulsioni (istinti) attraverso le quali si scopre il legame intrinseco tra persona e natura, tra individuo e corso dell universo Franco Gallo,

13 Un osservazione di passaggio Pericolosa affinità tra l infinito e l inesprimibile, il je ne sais quoi Differenza tra innumerabilità, infinitezza spaziale e temporale, indefinitezza [riferimento: le antinomie kantiane] Franco Gallo,

14 Funzione teologica Attributo del divino nel senso della sua differenza ontologica Inesauribilità di vita, inesauribilità dell essere a fronte di quello mondano [breve excursus sull evoluzione da una visione finitistica a una infinitistica del divino] Franco Gallo,

15 Problema della rappresentabilità Bolzano: Non vale la contestazione che un insieme infinito non può venir risolto in un tutto unico, né può essere colto nella sua totalità dal pensiero. È un errore derivato dalla falsa opinione che, per pensare a un tutto costituito da determinati oggetti ci si debba essere formate delle rappresentazioni di ciascuno di tali oggetti preso singolarmente. Non è affatto così: posso pensare l insieme degli abitanti di Praga senza formarmi una rappresentazione separata di ciascuno di essi Franco Gallo,

16 Bernhard Bolzano ( ) Paradossi dell infinito (1851) Primo vero sforzo teorico di superare la cattiva infinità già criticata dalla filosofia hegeliana Franco Gallo,

17 Oltre Bolzano Scomparsa di una rappresentazione prettamente filosofica dell infinito Affermazione della trattazione matematicoinsiemistica Recupero della potenzialità regolativa dell idea di infinito (Kant >> Husserl, vedi sotto) Franco Gallo,

18 Tentativi di una rappresentazione non matematica Tre principali strategie : i. costruzione di un sistema di metafore e di allusioni (Heidegger, Nietzsche) ii. quella della costruzione di un idioletto filosofico (idealismo, fenomenologia) iii. prestito della concettualità dell epistemologia di altre discipline Franco Gallo,

19 Influsso della matematica sulla filosofia? Chiarimento preliminare: se la concettualizzazione matematica dell infinito di fine Ottocento abbia influenzato il tentativo di autoricostruzione della filosofia come scienza Franco Gallo,

20 La ricerca logicista Sforzo verso la sistematizzazione della matematica Ricostruzione assiomatica unificata della logica e della matematica Problemi della coerenza, della completezza, dell economia di un sistema assiomatico-deduttivo Problemi di una nozione sintattica e non semantica della verità Franco Gallo,

21 La fenomenologia Riorganizzare l intera struttura teorica della filosofia sulla base di un sistema di evidenze prime indiscutibili e/o teorematiche Problemi: 1: gli interi e le parti; 2: origine logica e origine psicologica, validità e radice filo- ed ontogenetica delle nozioni filosofiche e scientifiche; 3: la giustificazione del sistema Franco Gallo,

22 La questione della coerenza Problema dell assenza di presupposti >> epoché della verità >> evidenza e intuizione della validità delle asserzioni >> morfologia e logica dell ontologia formale >> mereologia L infinito come idea regolativa (approccio kantiano) Franco Gallo,

23 Quattro passaggi idea di un divenire infinito della logica idea della totalità infinita delle esperienze temporali idea di un mondo come suolo infinito di tutte le esperienze possibili l idea come teleologia intenzionale» (vd. Carola Barbero, carola.barbero@labont.it) Franco Gallo,

24 Mereologia, semantica, matematica Barry Smith, Kit Fine: trattamento non insiemistico della topologia (The Cambridge Companion to Husserl, Cambridge, Mass., 1995,cap. 10) Parti dipendenti > momenti > semantica Inizio di una fondazione alternativa della matematica rispetto a quella fondata sulla teoria degli insiemi Franco Gallo,

25 (Al posto della) conclusione Incapacità operativa del pensiero filosofico di fronte all infinito Necessità contingente (storica) della sua trattazione ed inclusione Vitalità teorica permanente del rapporto con la nozione e con le sue ambiguità Franco Gallo,

26 Postilla: prima de L infinito - I Niente infatti nella natura annunzia l'infinito, l'esistenza di alcuna cosa infinita. L'infinito è un parto della nostra immaginazione, della nostra piccolezza ad un tempo e della nostra superbia. Noi abbiam veduto delle cose inconcepibilmente maggiori di noi, del nostro mondo ec., delle forze inconcepibilmente maggiori delle nostre, dei mondi maggiori del nostro ec. Ciò non vuol dire che esse sieno grandi, ma che noi siamo minimi a rispetto loro. Franco Gallo,

27 Postilla: prima de L infinito - II Or quelle grandezze (sia d'intelligenza, sia di forza, sia d'estensione ec.) che noi non possiamo concepire, noi le abbiam credute infinite; quello che era incomparabilmente maggior di noi e delle cose nostre che sono minime, noi l'abbiam creduto infinito; quasi che al di sopra di noi non vi sia che l'infinito, questo solo non possa esser abbracciato dalla nostra concettiva, questo solo possa essere maggior di noi. Ma l'infinito è un'idea, un sogno, non una realtà: almeno niuna prova abbiamo noi dell'esistenza di esso, neppur per analogia, e possiam dire di essere a un'infinita distanza dalla cognizione e dalla dimostrazione di tale esistenza: si potrebbe anche disputare non poco se l'infinito sia possibile (cosa che alcuni moderni hanno ben negato), e se questa idea, figlia della nostra immaginazione, non sia contraddittoria in se stessa, cioè falsa in metafisica. Franco Gallo,

28 Postilla: prima de L infinito - III Certo secondo le leggi dell'esistenza che noi possiamo conoscere, cioè quelle dedotte dalle cose esistenti che noi conosciamo, o sappiamo che realmente esistono, l'infinito cioè una cosa senza limiti, non può esistere, non sarebbe cosa ec. Pare che solamente quello che non esiste, la negazione dell'essere, il niente, possa essere senza limiti, e che l'infinito venga in sostanza a esserlo stesso che il nulla. Pare soprattutto che l'individualità dell'esistenza importi naturalmente una qualsivoglia circoscrizione, di modo che l'infinito non ammetta individualità e questi due termini sieno contraddittorii; quindi non si possa supporre un ente individuo che non abbia limiti. Franco Gallo,