CBA. 15 febbraio Nota societaria Credit. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche

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1 Commonwealth Bank of Australia (S&P: AA/Stabile; Moody s: Aa1/Negativo; Fitch: AA/Stabile) Solidi profitti operativi e sofferenze molto contenute i punti di forza della banca australiana Con asset totali pari a 625,5 mld di AUD al , Commonweath Bank of Australia (CBA) è la seconda delle quattro maggiori banche australiane e la prima per numero di clienti e capillarità del network distributivo. Il Gruppo opera prevalentemente in Australia e Nuova Zelanda, dove detiene significative quote del mercato dei mutui (26%), dei depositi della clientela retail (31,3%) e dei prestiti personali (15%). L attività bancaria tradizionale rappresenta il core business del Gruppo, anche se il contributo delle altre aree di attività (tra cui Private Banking e Wealth Management) è positivo e non trascurabile. Il portafoglio prestiti presenta un esposizione rilevante al segmento dei mutui residenziali, che sono caratterizzati da una bassa rischiosità intrinseca (con un Loan-To-Value-Ratio al 42% a fine 2009). Il portafoglio della banca, valutato nel suo complesso, appare molto sano. L incidenza percentuale dei crediti deteriorati, per quanto in forte crescita, è infatti ancora molto contenuta (inferiore all 1%), mentre la politica di accantonamenti per le perdite su crediti è, a nostro avviso, adeguata. Nota societaria Credit Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Serena Marchesi Analista Finanziario Malgrado l indubbio peggioramento della qualità del credito (impairment expenses in aumento di oltre il 200% nell esercizio 2009), CBA è rimasta sempre profittevole, beneficiando della relativa solidità dell economia australiana. Il 1 semestre 2010 (chiusosi il 31 dicembre 2009) ha evidenziato un utile post-tassazione pari a mln di AUD con un incremento del 54% rispetto ai dati pro-forma dello stesso periodo del I risultati hanno dimostrato la solidità del modello di business della banca. I dati semestrali hanno beneficiato in particolare della consistente flessione delle perdite e delle rettifiche su crediti (-29,1%), che nel corso del 2009 avevano pesato sull utile netto della banca (-6,7% nel 2009 rispetto al 2008). Il funding della banca è supportato da una base stabile di depositi da parte della clientela privata; CBA, pur presentando un indubbia dipendenza dal mercato dei capitali, ha sempre mantenuto agevole accesso al mercato primario, grazie alla provata solidità del proprio business e al rating stabile ed elevato assegnato da tutte le principali agenzie. L andamento del CDS a 5 anni Senior (attualmente in area 55-60pb, si cfr. grafico) evidenzia la percezione del mercato sulla solidità di tale emittente. In questo senso il (parziale) ritiro, a partire da marzo 2010, dello schema di garanzie introdotte dalla Banca Centrale durante la crisi non dovrebbe costituire un problema per CBA. CDS a 5 anni Senior, andamento dal dicembre 2008 (pb) dicembre-08 marzo-09 giugno-09 settembre-09 dicembre-09 Nota: dati aggiornati alla chiusura di mercato dell 11 febbraio Fonte: Bloomberg

2 Overview Commonwealth Bank of Australia è la seconda delle quattro maggiori banche australiane in termini di asset totali (625 mld di AUD al , pari a 391 mld di euro utilizzando il cambio puntuale alla medesima data). Le rimanenti tre sono: National Australian Bank (NAB), Westpac Banking Corporation (WBC) e Australia & New Zeland Banking Group (ANZ). CBA è inoltre la prima banca del paese per capitalizzazione di mercato (81,3 mld di AUD, pari a 51,8 mld di euro; dati e cambio aggiornati alle chiusure del 10 febbraio 2010) ed asset in gestione (149 mld di AUD al ). CBA è quotata alla borsa di Sidney: l azionariato è diffuso tra il pubblico e i dipendenti e non vi sono azionisti con quote rilevanti. In termini dimensionali Commonwealth Bank of Australia ha la più ampia base clienti delle banche del paese e un network distributivo molto capillare (4.800 tra filiali e agenzie grazie anche ad un accordo con le Poste Australiane). Il Gruppo opera prevalentemente in Australia e Nuova Zelanda, dove detiene significative quote del mercato dei mutui (26%), dei depositi della clientela retail (31,3%) e dei prestiti personali (15%). Le quote di mercato indicate sono fornite dalla stessa CBA e aggiornate a dicembre L Australia rappresenta il mercato di riferimento del gruppo ove si origina circa l 82% del fatturato consolidato (si cfr. grafico). La leadership sulla piazza domestica è stata ulteriormente rafforzata a partire dalla fine del 2008 con l acquisizione di BankWest dal gruppo HBOS. Parallelamente CBA ha una presenza internazionale significativa attraverso banche retail in Nuova Zelanda (ASB Bank) e Indonesia (Commonwealth Bank of Indonesia), partecipazioni in banche cinesi (Qilu Bank and Bank of Hangzhou), attività assicurative in Nuova Zelanda, Indonesia e Cina. Il Gruppo può infine contare su branches (filiali) in tutte le principali metropoli del mondo (New York, Shanghai, Singapore, Auckland e Mumbai). Ricavi consolidati per area geografica ( ) 100% 80% Australia Nuova Zelanda Altre aree 79,5% 78,6% 82,4% 60% 40% 20% 0% 13,6% 13,3% 12,4% 6,9% 8,1% 5,2% Fonte: Bilanci e presentazioni societarie L organizzazione del business è articolata in cinque principali divisioni. L area Retail Banking Services (RBS) è responsabile dell offerta di servizi a 360 gradi per la clientela privata e le aziende di piccola dimensione. Il segmento Business and Private Banking (B&PB) fornisce servizi bancari e gestione patrimoni alla clientela premium, alle small business nonché alle aziende di media dimensione; Institutional Banking and Markets (IB&M) si rivolge alla clientela istituzionale e si occupa delle attività wholesale al di fuori dell Australia. Wealth Management (WM) raggruppa diversi brand molto conosciuti in Australia e Nuova Zelanda: Colonial First State, CommInsure e St Andrew s. Gli ambiti di attività spaziano dalla gestione patrimoniale alla consulenza fino alle attività assicurative. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 2

3 International Financial Services (IFS) raggruppa le attività del gruppo in Nuova Zelanda, Indonesia Cina, Giappone, India e Vietnam. Come si evince dai grafici sotto riportati l attività della banca Retail resta il core business del Gruppo, in termini di contributo percentuale ai ricavi e all utile consolidato. Contributo percentuale delle diverse aree di business ai ricavi consolidati 50% 40% FY09 FY08 30% 20% 10% 0% Retail Private Banking Instit. Banking Wealth Manag. Intern. Servic. Bankwest Nota: Si tenga presente che la somma delle contribuzioni è inferiore al 100% poiché non sono inclusi alcuni aggiustamenti. Fonte: Bilanci e presentazioni societarie Nello stesso tempo il peso di nessuna delle restanti divisioni può considerarsi irrilevante e, pertanto, valutiamo che il business di Commonwealth Bank of Australia sia caratterizzato da una discreta diversificazione. Contributo percentuale delle diverse aree di business agli utili netti post tasse ( cash basis ) 50% 40% FY09 FY08 30% 20% 10% 0% Retail Private Banking Instit. Banking Wealth Manag. Intern. Servic. Bankwest Nota: Si tenga presente che la somma delle contribuzioni è inferiore al 100% poiché non sono inclusi alcuni aggiustamenti. Fonte: Bilanci e presentazioni societarie Il portafoglio prestiti (487,3 mld di AUD al ) è per l 87% domiciliato in Australia, e presenta un esposizione rilevante al segmento dei mutui residenziali, che costituiscono approssimativamente il 58% circa del portafoglio stesso (si veda grafico pagina seguente). I mutui più rischiosi (cosidetti Low Doc in cui il mutuatario autocertifica il proprio reddito) risultano al 31 dicembre 2009 pari al 4,1% dei mutui residenziali erogati da CBA (4,3% nel settembre 2009 e 4,5% nel giugno 2009). Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 3

4 Portafoglio prestiti: exposure mix (in %) Mutui residenziali Prestiti alle imprese Finanziamenti alle banche Rischio sovrano Altro Fonte: Dati societari aggiornati al 31 dicembre 2009 Il Loan-To-Value-Ratio (LVR) misura il rapporto tra il mutuo e il valore dell immobile ed è pertanto un indice importante per comprendere su quali garanzie la banca possa fare affidamento in caso di peggioramento della situazione finanziaria del cliente. Il Loan-To-Value- Ratio medio, basato sugli attuali valori di mercato degli immobili, è pari secondo quanto riportato dalla società al 42% (dati aggiornati al 31 dicembre 2009). Il segmento commercial property rappresenta il 7,8% circa delle esposizioni totali e risulta ben diversificato in termini di classi di immobili e di distribuzione geografica. Il 74% del portafoglio commercial property è garantito (secured) e tale percentuale sale al 92% nel caso delle esposizioni più rischiose (al di sotto dell Investment Grade). Il Loan-To-Value-Ratio (LVR) è pari al 53%. Il segmento dei prestiti alle imprese (28% circa del portafoglio complessivo) vede una buona diversificazione settoriale. Il portafoglio della banca, valutato nel suo complesso, appare molto sano. L incidenza percentuale dei crediti deteriorati (impaired assets), per quanto in forte crescita, è infatti ancora molto contenuta (inferiore all 1%). Impaired assets in valore assoluto (mln di AUD) e in percentuale dei crediti totali ,86% 0,96% 1,2% 1,0% ,58% 0,8% 0,6% ,2% 0,4% 0,2% 0 0,0% Crediti deter. lordi, asse sin. Crediti deter. lordi in % crediti tot. asse dx Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati societari Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 4

5 Dal punto di vista della gestione complessiva del rischio la banca opera una distinzione tra traded market risks (che sono i rischi collegati al portafoglio di trading della banca) e non-traded market risks, che include tutti gli altri rischi (tra cui rischi liquidità, rischi funding). In linea generale la banca fa affidamento in prima battuta al VaR, che viene poi integrato con altri tipi di stress test. Come noto, dato un portafoglio di attività finanziarie il VaR è la misura della massima perdita potenziale nella quale può incorrere il portafoglio, scaturita dall'evoluzione dei prezzi di mercato (nel caso di rischio di mercato), in un determinato periodo di tempo (normalmente abbastanza breve, 1-10 giorni) ad un certo livello di confidenza. Nel grafico sotto riportato è evidenziata la dinamica del VaR con riferimento ai traded market risks. VaR a 1 giorno con intervallo di confidenza al 97,5% (dati espressi in mln di AUD) 12,5 giugno-08 dicembre-08 giugno-09 dicembre-09 12,0 12,1 11,5 11,0 10,9 10,5 10,0 9,5 9,0 Fonte: dati societari Risultati recenti 10,2 10,3 Commonwealth Bank of Australia chiude l anno fiscale nel mese di giugno. In un contesto caratterizzato dal binomio crisi finanziaria e generale rallentamento del ciclo a livello globale, il 2009 si è chiuso in maniera relativamente soddisfacente per CBA, che ha beneficiato della relativa solidità dell economia australiana. Contrariamente alle principali economie avanzate, l Australia ha infatti mantenuto un tasso di crescita economica di segno positivo durante il corso della crisi, senza mai entrare in recessione (si cfr. grafico). Anche il tasso di disoccupazione è rimasto relativamente contenuto e per il biennio , secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), non dovrebbe superare il 6% e 7%, rispettivamente. Andamento del Prodotto Interno Lordo ( ) 6% 4% Australia Nuova Zelanda Euro Area USA Economie avanzate 2% 0% E 10E -2% -4% -6% Note: i dati 2009 e 2010 sono stimati. Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook, ottobre 2009 Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 5

6 Come si può vedere dalla tabella sotto presentata, l esercizio 2009 si è chiuso con una crescita del margine di interesse pari al 21,3%: la tradizionale attività di intermediazione della banca è quindi solida e in crescita. Il reddito operativo netto ha registrato un aumento del 14% circa a riflesso del buon andamento delle componenti commissionali e del reddito da trading, che resta una percentuale molto limitata della redditività del Gruppo australiano. Nel corso dell esercizio 2009 il Gruppo ha però sperimentato una crescita significativa nelle perdite e nelle rettifiche su crediti (impairment expenses), che sono più che triplicate rispetto all anno precedente (a milioni di AUD, da 930 milioni di AUD). Tale trend riflette sia il deterioramento ciclico della qualità del portafoglio prestiti che una politica di accantonamenti molto prudente e conservativa. Il portafoglio prestiti della banca ha richiesto un forte incremento degli accantonamenti (generici e specifici) a causa del deterioramento complessivo delle condizioni di mercato e dei conseguenti downgrade di alcuni nomi presenti in portafoglio. Malgrado il peggioramento della qualità del credito, CBA è rimasta profittevole nel L utile netto dopo la tassazione (Net profit after tax o NPAT nei bilanci della Banca), inserendo nel perimetro di consolidamento Bankwest, è risultato pari a 4,4 miliardi di AUD, con una flessione del 7% circa rispetto al Il cash net profit è la misura di redditività preferita dalla banca australiana, poiché permette di eliminare l impatto di alcune poste non di cassa (tipo variazioni di valore non realizzate degli asset). In data 15 gennaio 2010 Commonwealth Bank ha comunicato ai mercati di attendersi per il 1 semestre 2010 (chiusosi il 31 dicembre 2009) un utile netto dopo le tasse pari a 2,9 mld di AUD. Il risultato atteso, significativamente superiore a quello pro-forma registrato nel 1 semestre 2009 (chiusosi il 31 dicembre 2008), è stato confermato dai risultati ufficiali comunicati il 10 febbraio Il NPAT è, infatti, risultato pari a mln di AUD, con un incremento del 54% rispetto ai dati pro-forma dello stesso periodo del I risultati hanno dimostrato la solidità del modello di business della banca, che chiude il 1 semestre con risultati netti positivi in tutte le principali divisioni. Il net interest margin, che è una delle misure fondamentali per la valutazione della redditività delle banche, è cresciuto di 19pb al 2,18% (dall 1,99% del 1 semestre 2009). Rispetto al giugno 2009 il miglioramento è pari a 2pb. Dati economici chiave Dati in milioni di AUD FY FY Var. % PF Var. % Margine d'interesse (Net interest Income) , ,5 Reddito Operativo (Total Operating Income) , ,3 Impairment expense , ,1 Profitti netti dopo le tasse (Cash NPAT) , ,4 Assets Totali , ,1 Return on Equity % (ROE) 10,60 6,0 18,5 13,50 37,0 Note: I dati semestrali al 31 dicembre 2008 sono dati pro-forma forniti dal gruppo al fine di facilitare la valutazione dei risultati avendo a disposizione una base di confronto omogenea dei dati. I dati PF assumono le acquisizioni di Bankwest e St Andrews completate al 1 Luglio Fonte: Bilanci e presentazioni societarie I risultati hanno beneficiato in particolare della consistente flessione (-29%) delle perdite e delle rettifiche su crediti (impairment expenses), che nel corso del 2009 avevano pesato sull utile netto della banca. In occasione della diffusione della semestrale il CEO del Gruppo ha dichiarato che il peggioramento della qualità del credito ha già superato il proprio punto di minimo, anche se la flessione delle spese per perdite su crediti sarà presumibilmente graduale nel corso del 2010( it appears that loan impairment expense has peaked but further reductions in the impairment expense this year are expected to be gradual rather than dramatic ). La dinamica è principalmente attribuibile ai minori accantonamenti per esposizioni verso la clientela corporate, che nel corso dell esercizio 2009 avevano fatto lievitare tale voce. Il costo del rischio di credito annualizzato ha evidenziato un buon ridimensionamento sia rispetto allo stesso periodo del 2008 che agli ultimi dati disponibili al 30 giugno 2009 (-30pb e -17pb, Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 6

7 rispettivamente, si cfr. tabella sotto riportata). I valori assoluti restano ancora molto superiori rispetto ai valori pre-crisi (26pb nell esercizio 2008). Costo del rischio di credito annualizzato pb Var. (pb) PF Var. (pb) Perdite per crediti deteriorati in rapporto ai crediti lordi Fonte: Bilanci e presentazioni societarie La politica di accantonamenti (provision) appare complessivamente adeguata: gli accantonamenti complessivi risultano in aumento del 6,5% nel 1 semestre Anche il rapporto di copertura dei crediti dubbi/deteriorati malgrado la leggera flessione registrata nel 1 semestre 2010 (al 37,8% circa dal 41,1% del giugno 2009) risponde a criteri di prudenza. Accantonamenti prudenziali Milioni di AUD Accantonamenti complessivi per perdite su crediti Accantonamenti generici in % portafoglio prestiti complessivo 0,69 0,66 0,38 0,34 Accantonamenti generici in % credito ponderato al rischio 1,16 1,12 0,71 ND Accantonamenti specifici in % attivi deteriorati 37,80 41,1 40,8 23,8 Nota: ND= non disponibile. Fonte: Bilanci e presentazioni societarie Liquidità e Funding Il funding della banca è supportato da una base stabile di depositi da parte della clientela privata, che rappresentano circa il 60% del funding del Gruppo. Il mercato dei capitali (wholesale market) soddisfa le restanti esigenze di finanziamento di CBA, che insieme alle altre banche australiane ha beneficiato, a partire dall ottobre del 2008, delle garanzie sui depositi e sui bond (con maturity fino a 5 anni) offerte dal Governo australiano. Tale schema, introdotto per superare il momento più acuto della crisi, è stato un fattore importante a supporto del rating e ha consentito alla banca di non soffrire gli effetti della dipendenza dal mercato dei capitali. I rischi collegati a tale dipendenza vengono in parte mitigati dalla diversificazione del debito in termini di valute, mercati (41% Australia, 9% Europa, 28% USA; dati societari aggiornati a febbraio 2010), scadenze e tipologia di debito offerto. Il 7 febbraio 2010 il Governo australiano ha comunicato che, a partire da fine marzo, gran parte delle misure introdotte per salvaguardare la stabilità del sistema finanziario verrà rimossa. Resteranno in vigore fino a ottobre 2011 le garanzie sui depositi di importo inferiore a 1 mln di AUD (che rappresentano, secondo quanto stimato dal Governo, circa il 99% dei depositi privati); le nuove regole sulle tipologie di titoli utilizzabili nelle operazioni di mercato aperto con la Banca centrale resteranno invece in vigore a titolo definitivo. In un report dell 8 febbraio Moody s ha segnalato che il ritiro dello schema di garanzia non avrà nessun impatto sulla valutazione creditizia delle banche australiane che hanno utilizzato tali facilitazioni per rafforzare la propria struttura patrimoniale allungando la scadenza media del debito 1. Inoltre negli ultimi mesi le condizioni di mercato sono molto migliorate e le banche domestiche hanno fatto affidamento in misura molto più modesta su tali garanzie governative, potendo contare su di un agevole accesso autonomo al mercato dei capitali. Secondo quanto riportato nella presentazione di febbraio 2010 il debito in essere ha una scadenza media di 3,7 anni (3,5 anni a giugno 2008 e 3,6 anni a giugno 2009). Come si può 1 Australian banks: No immediate rating implications from withdrawal of government guarantee. Moody s, 8 febbraio Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 7

8 vedere dal grafico sotto riportato, il triennio si presenta piuttosto impegnativo in termini di scadenze del debito. Profilo temporale del debito in scadenza (dati in mln di AUD) Fonte: Bloomberg, funzione DDIS La liquidità del Gruppo è gestita centralmente dalla Treasury Division, in accordo con quanto richiesto dall Australian Prudential Regulation Authority (APRA). Le politiche di liquidità del Gruppo sono volte ad assicurare un elevata flessibilità finanziaria sia nelle normali condizioni di mercato che in situazioni di stress. La banca effettua regolarmente delle simulazioni volte ad assicurare che la liquidità sia adeguata in ipotesi di scenario peggiore, cioè di crisi di liquidità di natura sistemica. Al 31 dicembre 2009 la liquidità disponibile (cash, strumenti prontamente liquidabili e attività stanziabili per repo) risulta pari a 89 mld di AUD. Asset liquidi (dati in mld di AUD) Requisiti minimi prudenziali Surplus di liquidità Attività stanziabili per repo giugno-07 giugno-08 giugno-09 1H2010 Fonte: Dati societari, febbraio 2010 Rating e CDS Commonwealth Bank of Australia (CBA) è valutata AA con prospettive stabili da S&P e Fitch, mentre Moody s assegna alla banca australiana il rating Aa1, con prospettive negative. L emittente presenta quindi una situazione di split rating (rating differenziati), anche se la differenza tra le diverse valutazioni è di un solo gradino (notch) e tale differenza è in parte mitigata dall assegnazione da parte di Moody s di un Outlook Negativo. I principali punti di forza e di debolezza da cui scaturiscono le valutazioni creditizie delle agenzie sono riepilogati nella tabella di seguito. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 8

9 I principali fattori alla base del rating (punti di forza/punti di debolezza) Punti di forza Punti di debolezza Solido posizionamento competitivo sui mercati chiave Elevata dipendenza funding dal mercato dei capitali Buona asset quality Progressivo deterioramento della qualità degli attivi Politiche conservative di erogazione del credito Elevata concentrazione su singoli nomi Modello di business tradizionale e diversificato Forte concorrenza nel mercato domestico Fonte: Moody s, S&P, Fitch S&P sottolinea che le perdite su crediti di CBA dovrebbero restare più contenute rispetto a quelle dei principali concorrenti internazionali (peers). Il rating elevato è da attribuire anche alla scarsa incidenza dell area Trading, strutturalmente volatile e vulnerabile ai movimenti di mercato, sull utile consolidato del Gruppo. I ratio patrimoniali di CBA sono discreti ed evidenziano un trend di progressivo rafforzamento. Il Tier 1 capital ratio risulta al 30 dicembre 2009 pari al 9,1% circa (8,2% al 30 settembre) e superiore ai minimi regolamentari richiesti dall APRA (Australian Prudential Regulation Authority): Andamento del Tier 1 ratio dal % 8% 7,5% 7,6% 7,1% 8,2% 8,1% 8,2% 9,1% 6% 4% 2% 0% Fonte: Bilanci societari In un recente rapporto Fitch ha sottolineato come le banche australiane stiano uscendo dalla crisi economico-finanziaria in buone condizioni 2. La qualità degli attivi, deterioratasi nel corso del 2009, costituisce un fattore chiave per le prospettive di breve-medio periodo delle banche australiane, anche tenendo conto che l aumento dei tassi di interesse e il progressivo ritiro delle misure di sostegno adottate durante la crisi metteranno ulteriormente sotto pressione la credit quality. Sempre Fitch evidenzia che il deterioramento degli attivi è però limitato se valutato rispetto ai principali peers internazionali: la percentuale di crediti deteriorati resta in media inferiore all 1%. Inoltre, al netto delle perdite su crediti e degli accantonamenti, i profitti operativi hanno mostrato, in media, una buona tenuta evidenziando la capacità di queste stesse banche di assorbire eventuali perdite aggiuntive. 2 Good Reasons on Cautious Optimism on Major Australian Banks; Fitch, 13 gennaio Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 9

10 Legenda ABS Asset Swap Spread (ASW) CDO CLO Covered Bond Credit Default Swap (CDS) Credit Watch Frequent Issuer Funding Indici Itraxx Margine di intermediazione Margine di interesse lordo Outlook Rating Relazione prezzo-rendimento RMBS Subprime Tier 1 Capital Acronimo per Asset Backed Securities. Si tratta di titoli obbligazionari derivati in cui il pagamento delle cedole e il rimborso del capitale sono garantiti da un flusso di cassa generato da un portafoglio di attività finanziarie. Si ottiene dalla differenza tra il rendimento effettivo a scadenza di un titolo corporate/emergente e il tasso fisso di un contratto swap di pari durata. In caso di allargamento degli ASW gli investitori, percependo una situazione di maggiore rischiosità (a livello di singolo emittente/paese), richiedono un rendimento (o premio al rischio) più elevato sui titoli corporate/emergenti. Acronimo per Collateralized Debt Obligation. Si tratta di un obbligazione derivante dall aggregazione di diverse attività soggette a rischio di credito. Acronimo per Collateralized Loan Obligation. Si tratta di un obbligazione analoga ai CDO il cui portafoglio è costituito da prestiti. Obbligazioni bancarie la cui restituzione di capitale ed interessi è garantita da una porzione dell attivo patrimoniale della banca segregato, la cui entità e i cui flussi di cassa sono destinati esclusivamente al soddisfacimento di tale obbligazione I CDS sono contratti che consentono di assicurarsi contro il rischio di insolvenza di un emittente (corporate o sovrano) attraverso il pagamento di un premio periodico. Indica una prossima revisione del rating in senso positivo (Positive Credit Watch) o negativo (Negative Credit Watch) da parte di un agenzia di rating. Emittente regolare sul mercato dei capitali. Con il termine funding si fa riferimento al processo di approvvigionamento dei capitali da parte di una banca o di un azienda industriale Gli indici Itraxx sono indici europei di CDS e rappresentano il prezzo medio delle coperture da un possibile default di un paniere di emittenti obbligazionari. I principali indici sono: l indice Europe (125 nomi Investment Grade), HiVol (30 nomi non finanziari ) e Crossover (50 nomi non finanziari aventi rating sub-investment grade). Il margine di intermediazione rappresenta i ricavi netti di un intermediario finanziario, come somma del margine di interesse lordo e del margine finanziario e di servizi. Il margine di interesse è la fondamentale componente di reddito di una banca derivante dalla sua tradizionale attività di intermediazione (raccolta prestiti e titoli). Giudizio sulle prospettive future di un emittente (Positivo, Stabile, Negativo). Valutazione sintetica attribuita ad emittenti di obbligazioni da parte di agenzie specializzate che determinano il grado di solidità finanziaria ed affidabilità della società/paese emittente. In funzione della capacità di ripagare il debito, le agenzie di rating classificano le società/paesi in investment grade e in speculative grade (società/paesi che presentano un rischio di insolvenza da medio ad elevato). Il prezzo di un obbligazione è in relazione inversa al rendimento a scadenza della stessa. Acronimo per Residential Mortgage Backed Securities. Si tratta di cartolarizzazioni garantite da mutui ipotecari residenziali. I subprime sono mutui erogati a clienti definiti ad alto rischio. Sono chiamati prestiti subprime perché a causa delle loro caratteristiche e del maggiore rischio a cui sottopongono il creditore sono definiti di qualità non primaria, ossia inferiore ai debiti primari (prime). Con Tier 1 Capital (o Core capital) si intende la componente primaria del capitale di una banca composta principalmente da capitale azionario e riserve di bilancio provenienti da utili non distribuiti. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Tier 1 Capital e le attività ponderate per il rischio. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 10

11 I rating delle agenzie a confronto S&P e Fitch Moody s Investment grade AAA Aaa AA+ Aa1 AA Aa2 AA- Aa3 A+ A1 A A2 A- A3 BBB+ Baa1 BBB Baa2 BBB- Baa3 Speculative grade (o high yield) BB+ Ba1 BB Ba2 BB- Ba3 B+ B1 B B2 B- B3 CCC+ Caa1 CCC Caa2 CCC- Caa3 CC Ca C C D D Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo da siti agenzie Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 11

12 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d Italia e Consob per lo svolgimento dell attività di investimento appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Con il presente documento Intesa Sanpaolo dà avvio nell ambito della produzione di note societarie di credito rivolte alla clientela retail alla copertura relativa a Commonwealth Bank of Australia. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI ( e di Intesa Sanpaolo ( Nota metodologica L analisi delle obbligazioni e degli emittenti della presente pubblicazione si basa sui rating delle principali agenzie (Fitch, Moody s e Standard&Poor s), sui dati ufficiali pubblicati nelle relazioni periodiche (trimestrali, semestrali ed annuali) della Società, sulle previsioni macroeconomiche realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e sulla valutazione delle prospettive del merito di credito degli emittenti, anche sulla base delle informazioni estrapolabili dalle quotazioni di mercato (Asset Swap Spread delle obbligazioni e CDS sull emittente). Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo dichiara i seguenti interessi e conflitti di interesse ai sensi degli articoli 69-quater e 69-quinquies, del regolamento adottato con delibera Consob n del , e successive modificazioni ed integrazioni e dell art. 24 del Regolamento della Banca d Italia e della Consob ai sensi dell art. 6, comma 2-bis del Testo Unico della Finanza. La Banca ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento Policy per studi e ricerche e all estratto del Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo ( Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 12

13 Certificazione dell analista L analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del documento, dichiara che: (a) le opinioni espresse sulla Società citata nel documento riflettono accuratamente l opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né l analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia hanno interessi finanziari nei titoli della Società citata nel documento. 2. Né l analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d Amministrazione nella Società citata nel documento. 3. L analista citata nel documento non riceve bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Disclosure Il Gruppo Intesa Sanpaolo si trova in una situazione di conflitto di interessi in quanto: 4. Banca IMI svolge il ruolo di Responsabile del Collocamento a favore di COMMONWEALTH BANK OF AUSTRALIA nell'ambito dell emissione obbligazionaria di febbraio Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Analista Obbligazionario Paolo Guida Serena Marchesi Analista Azionario Fulvia Risso Ester Brizzolara Analista Valute e Materie prime Laura Carozza Mario Romani Piero Toia Research Assistant Cristina Baiardi Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 13

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