Lezione N.8 Bio-pensiero
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- Ida Alfano
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1 Lezione N.8 Bio-pensiero
2 percorsi 1. Studio della complessità 2. Paradigmi bioetici 3. Educazione all analisi morale.
3 obiettivi Nel nostro percorso filosofico-teoretico, in un ottica di ampliamento dei nostri orizzonti e alla ricerca di punti di svolta rispetto alle questioni proposte in esordio, l attenzione allo sviluppo della bioetica, intesa come disciplina del confronto tra l evidenza etica della vita e l analisi del pensiero, ci aiuta ad esplorarne il metodo quale scienza nuova della complessità.
4 1. Studio della complessità
5 scienze delle vita A differenza da quanto appare nel dibatto mass-mediale, in cui la bioetica è riduttivamente identificata con le grandi questioni della bioetica clinica (dalla fecondazione in vitro all eutanasia, dall ingegneria genetica all uso delle cellule staminali e al testamento biologico), la bioetica è, secondo la definizione di Warren Reich nella prima edizione dell Encyclopedia of Bioethics (1978), lo studio sistematico della condotta umana non solo nell ambito delle scienze della cura della salute, ma anche in quello più vasto delle scienze della vita.
6 definizioni di bioetica Encyclopedia of Bioethics (W. Reich) ediz. 1978: lo studio sistematico della condotta umana, nell ambito delle scienze della vita e della salute, esaminata alla luce di valori e di principi morali ediz. 1995: lo studio sistematico delle dimensioni morali inclusa la visione morale, le decisioni, la condotta, le linee-guida, ecc. delle scienze della vita e della salute, con l impiego di una varietà di metodologie etiche in una impostazione interdisciplinare ediz. 2003: la stessa
7 pensiero della complessità La bioetica porta in tale nesso la complessità di un metodo interdisciplinare che coniuga le due domande kantiane della scienza e dell etica. La domanda della scienza che cosa posso sapere? si interseca con quella dell etica che cosa devo fare?, dando luogo ad una terza, nuova domanda: che cosa devo/non devo fare del mio sapere?. La possibilità della scienza si confronta con la liceità dell etica, con i confini tracciati dai doveri e dai diritti. Al tempo stesso, l etica si trova a ridefinire alla luce della conoscenza scientifica e delle nuove applicazioni tecnologiche gli ambiti dei doveri e dei diritti, sino a giungere alla definizione di nuovi diritti e per converso di nuovi doveri e nuove responsabilità.
8 metodo interdisciplinare A partire dalla nota e ormai classica definizione data da Warren Reich nella prima edizione della Encyclopedia of Bioethics (1978), la bioetica è colta nella sua complessità, non come una disciplina a sé, ma come una materia disciplinare, un analisi razionale, particolarmente complessa, dato il contesto pluralista in cui viviamo, dei problemi etici connessi alla biomedicina. Vengono così individuati i livelli d indagine della bioetica: a) la formulazione di giudizi morali su casi e situazioni concreti; b) la riflessione sociale su temi eticamente rilevanti; c) la domanda antropologica su ciò che in generale costituisce una buona vita.
9 pensiero pluralista Se ritorniamo alla definizione di bioetica accolta in premessa vediamo che la bioetica si dice al plurale in molti modi: sia per le diverse etiche di riferimento, sia per i diversi paradigmi con cui le questioni bioetiche possono essere ripensate. La domanda ormai divenuta usuale, quale etica per la bioetica? contiene in sé un altra domanda, quale antropologia per la bioetica?. Ad esse possiamo accostare la domanda metodologica che a partire dagli anni 80 travaglia la letteratura bioetica: quale paradigma per la bioetica?.
10 analisi filosofica - saper conoscere, ossia acquisire una conoscenza chiara, il più possibile obiettiva, anche se essenziale, del problema scientifico da cui muove la questione etica (esempio: cosa è, come avviene una fecondazione in vitro); - saper giudicare, ossia avere gli elementi base per esprimere un giudizio morale ponderato (analisi della situazione, riflessione sui principi in gioco, ect.); - saper scegliere, ossia essere un cittadino capace di partecipare in modo consapevole alle scelte che la società civile compie sulle questioni bioetiche, confrontando il proprio giudizio morale con quello degli altri.
11 finalità educative Due sono, infatti, gli errori da evitare: un educazione dogmatica che impone i valori e un educazione neutrale, che descrive i valori; entrambe sono modalità acritiche che non consentono una problematizzazione ed una presa di coscienza critica. Il percorso dell educare deve riferirsi ai valori etici fondamentali espressi nella Costituzione e nelle Carte internazionali a fronte delle questioni tecno-sociali.
12 2. Paradigmi bioetici
13 modelli di pensiero <<Chiunque voglia entrare consapevolmente nel dibattito pubblico su un qualsiasi problema bioetico di stringente attualità (sia esso legato al tema dell eutanasia, o dell aborto, o delle cellule staminali embrionali...) la prima impressione che di solito ne ricava è quello di un panorama irriducibilmente eterogeneo: giornali, televisioni, medici, filosofi, opinion leader, spesso producono uno zibaldone dissonante di pensieri, che non può che causare disorientamento e impossibilità di discernere un criterio di riferimento. In realtà, ad uno sguardo più attento e meno superficiale, è possibile osservare che questa difformità di voci può essere classificata in alcuni modelli di pensiero ricorrenti, che pur nella diversità delle pronunzie tendono a mantenere alcune costanti teoriche. Questi modelli di pensiero, in analogia con un linguaggio mutuato dalla filosofia della scienza, possono essere chiamati paradigmi bioetici e possono rivelarsi assai utili come strumento di riflessione, in quanto hanno il pregio di semplificare e di rendere espliciti nei loro presupposti alcuni schemi di ragionamento continuamente ricorrenti nel dibattito pubblico>>. F. Bergonzoni
14 uno sguardo di sintesi Il confronto con il metodo, le analisi e, soprattutto, con i modelli del pensiero bioetico delinea un paradigma filosofico, che non è da applicare esclusivamente in campo bioetico, ma che ci offre anche prospettive di soluzione rispetto alle domande poste dal confronto tra riflessione e bisogno di uno sguardo sintetico, nonché la fondazione della sua stessa plausibilità.
15 3. Educazione all analisi morale
16 attualità filosofica Bioetica, cosa ne pensano gli italiani Eutanasia, aborto, fecondazione artificiale, pillola abortiva, testamento biologico... Un'indagine dell'eurispes mette a nudo come ci poniamo di fronte a questi temi "caldi.
17 gli italiani e la bioetica Non si attenua l attenzione in Italia ai temi di bioetica: lo dice il Rapporto Eurispes 2012 che riassume i pareri degli italiani su temi importanti quali il testamento biologico, l eutanasia, l aborto e molto altro ancora. In sintesi, il 66% circa è a favore del biotestamento, il 58% alla pillola Ru-486, il 50% all'eutanasia e solo il 25% al suicidio assistito.
18 educazione bioetica L educazione alla bioetica si dà nel contesto pluralista che segna il nostro tempo, cercando di fornire i mezzi per scegliere tra prospettive etiche ed antropologiche, per formulare giudizi di valore, argomentarli e discuterli in un dibattito libero e democratico.
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