Autorità Portuale della Spezia IL SECOLO XIX

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Alessandro Corradini
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8 LA REPUBBLICA Scatta da domenica la più grande kermesse dello shipping mai ospitata nella storia della Lanterna Cinquecento delegati, duecento porti il mondo del mare si ritrova a Genova Elena Rasori la manager dell immagine Un calcio alla crisi. Ma bello grosso, visto l enorme piede di ferro che da sabato mattina sta fermo davanti all ingresso di palazzo San Giorgio, pronto a colpire una recessione senza precedenti. I 503 delegati provenienti da tutti i porti del mondo dovranno passarci davanti, prima di salire lo scalone di marmo del palazzo e prendere parte ai lavori dell assise internazionale delle banchine, lo "Iaph 2009" che si aprirà ufficialmente il 25 e che proseguirà per quattro giorni. «E l evento più importante che mai abbia riguardato il nostro porto ed è il frutto di un intuizione di Giovanni Novi che durante la sua presidenza propose la candidatura di Genova - racconta il presidente dell authority Luigi Merlo - Da sedici anni questo evento non arrivava in Europa e qui non c era mai stato. Avremo porti da tutto il mondo, dal più piccolo al più grande, nessuno escluso». Oltretutto il convegno verrà a cadere in un momento davvero particolare nel quale si comincerà a riflettere sugli scenari successivi alla crisi. Genova sarà il primo scalo a farlo, un mese prima di Shangai. «Confidiamo che arrivino segnali importanti dalla firma del protocollo d intesa per la costruzione del corridoio Genova-Rotterdam - spiega il presidente dell authority - Saranno presenti con il vicepresidente della Ue Tajani tutti i ministri europei interessati al progetto che inizia, ovviamente, con il terzo valico. Non c è un attimo da perdere, proprio ieri Valencia ha presentato il suo corridoio che la legherà all Africa. Un progetto che ha il sostegno dichiarato del governo spagnolo. Peccato che le nostre iniziative spesso non trovino uguale consenso a livello nazionale».

9 LA REPUBBLICA Palazzo aperto, battelli gratis prove d intesa fra porto e città I conti delle quotate Nel primo trimestre sorridono in pochi Sul portone un piede di ferro: "Per dare un calcio alla crisi" Infrastrutture, la Liguria in panne Intesa: "Ripartiamo dal terzo valico" Vincenzi: "Linee guida sui grandi progetti per valutare il rapporto costi-benefici" Ciaccia: "Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma da soli non possiamo farcela" Un alleanza tra impresa, istituzione e banca per superare quel gap infrastrutturale che impedisce all Italia e alla Liguria di cogliere le opportunità offerte dalla loro posizione geografica e dalle attuali linee di traffico: è l indicazione fornita dalla tavola rotonda organizzata ieri a Tursi da Biis- Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo (gruppo Intesa Sanpaolo), con la partecipazione del sindaco Marta Vincenzi, del senatore Pdl Luigi Grillo, presidente della commissione Lavori pubblici, di Luigi Merlo, presidente dell autorità portuale, di Mario Ciaccia, ad della Biis e di Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo. Secondo il rapporto elaborato dal servizio studi di Intesa Sanpaolo, la dotazione infrastrutturale della Liguria legata ai trasporti non è più in grado di sostenere la forte domanda proveniente dai flussi turistici e dal traffico merci. Solo l 11,5% della rete autostradale ligure è a tre corsie, in Italia il dato medio è del 23,7%, mentre nel trasporto ferroviario tracciati vecchi e tratti a un solo binario aumentano i tempi di percorrenza e diminuiscono l offerta sia per i passeggeri sia per le merci. Una situazione determinata, anche, da insufficiente capacità di attrarre capitali e investitori privati, mentre le principali opere programmate, Terzo Valico, Gronda di Ponente e rafforzamento delle strutture portuali potrebbero richiedere oltre 7 miliardi di investimenti. Ma le cose, secondo Mario Ciaccia, stanno cambiando. Il pacchetto di 10,8 miliardi destinato dal governo alle grandi opere, con i 900 milioni per il Terzo Valico, ne è la prova. «Noi come Biis - spiega Ciaccia - siamo sempre stati impegnati nel Terzo Valico, ci abbiamo provato in tutti i modi a spingere, però se quelle certezze che può fornire l ordinamento non vengono date, da soli non possiamo certamente esercitare un ruolo di supplenza. Noi siamo pronti a sostenere in maniera importante questo tipo di finanziamento». Marta Vincenzi propone che i grandi progetti siano accompagnati da "opportune linee guida" per la valutazione del rapporto costi-benefici. «Abbiamo aperto di recente una filiale a Londra per la sindacazione delle grandi opere - continua Ciaccia - Le banche attrezzate culturalmente come la nostra sanno fare una seria asseverazione di un piano economico-finanziario in cui viene ricompresa anche la qualità della progettazione, che è carente nel nostro paese. A questo punto credo sia essenziale la realizzazione di una grande alleanza tra impresa, istituzione e banca».

10 LA REPUBBLICA BENE I CONVEGNI MA NON DIMENTICATE LE VERE EMERGENZE Lunedì prossimo Genova avrà la possibilità di verificare sul campo quanto ancora sia rimasta forte, nel mondo, la sua fama di grande città portuale. I rappresentanti dei più potenti e ricchi scali del mondo si riuniranno, infatti, a convegno proprio nella Superba: un appuntamento di sicuro prestigio che da solo sottolinea come, nonostante la "cattiva volontà" degli ultimi decenni, la Lanterna sia rimasta un simbolo nei circuiti che contano. Se, però, i simboli, i convegni e le parole sono importanti ancor di più lo sono i fatti. E su questo fronte, purtroppo, Genova e il suo porto avranno ben poco da esibire se non la rinnovata volontà dell Autorità Portuale di marcare con forza una svolta positiva verso il futuro. Si discute molto in città e tra i moli di grandi opere, di potere, di leggi e, purtroppo, anche di tribunali. Ma mentre si discute non si opera: non è un vizio dell ultima ora, è ormai una tradizione che non fa certo bene, né porta onore a uno dei più antichi e importanti scali del mondo. Il "sorpasso" subito dal dopo guerra a oggi sta tutto lì: gli altri discutevano, programmavano, costruivano mentre Genova si fermava al dibattito perenne e senza costrutto. Lunedì, mentre il convegno rimarcherà l importanza storica e strategica della città, i treni avranno sempre difficoltà a uscire dal porto (perché nessuno ha ancora risolto il problema di poche centinaia di metri di binari) e le navi di grande stazza proseguiranno oltre (perché nessuno ha mai messo mano al dragaggio dei fondali da decenni). Al di là delle parole basterebbero due piccoli passi (ferrovie e fondali) per far rientrare il nome di questo porto dal centro della storia a quello della cronaca marittima di tutti i giorni.

11 LA REPUBBLICA Dopo la Excelsior dal 26 anche la Majestic Genova-Tangeri Grandi Navi Veloci raddoppia le linee A poco più diciotto mesi dall apertura della Genova-Barcellona-Tangeri, Grandi Navi Veloci raddoppia la linea. Dal 26 maggio, a garantire la seconda corsa con partenza da Genova il martedì e da Tangeri il giovedì sarà inizialmente la Majestic, che affiancherà la Excelsior già in servizio il sabato dal porto ligure e il lunedì da quello marocchino. Majestic, tonnellate di stazza lorda, viaggia a 23 nodi di velocità di crociera e può trasportare circa 1800 passeggeri. La nave sviluppa quasi due chilometri metri lineari - di garage per i mezzi pesanti, auto e caravan. Il bilancio 2008 sul Marocco - oltre passeggeri trasportati e circa metri lineari di carico pesante - ha portato al raddoppio della linea anche all incremento dei volumi (passeggeri e merci) registrato nel primo quadrimestre del 2009 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con il completamento dello scalo strategico di "Tanger Med", nel 2010, il Paese maghrebino sarà la più importante porta dell Europa verso l Africa.

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