Autorità Portuale della Spezia IL SECOLO XIX

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1 IL SECOLO XIX

2 IL SECOLO XIX

3 IL SECOLO XIX

4 IL SECOLO XIX

5 IL SECOLO XIX

6 IL SECOLO XIX SHIPPING ON LINE

7 IL SECOLO XIX

8 IL CORRIERE MERCANTILE

9 IL CORRIERE MERCANTILE

10 IL CORRIERE MERCANTILE

11 IL CORRIERE MERCANTILE

12 LA REPUBBLICA

13 LA REPUBBLICA

14 LA REPUBBLICA

15 LA REPUBBLICA

16 LA REPUBBLICA

17 LA REPUBBLICA

18 METRO GENOVA

19 CORRIERE DEI TRASPORTI

20 CORRIERE DEI TRASPORTI

21

22 IL SOLE 24 ORE

23 CORRIERE DEI TRASPORTI

24 ITALIA OGGI

25 AVVISATORE MARITTIMO

26 AVVISATORE MARITTIMO

27 AVVISATORE MARITTIMO

28 INFORMARE Merlo: necessario rinnovare il quadro normativo per la safety nei porti Secondo il presidente del porto di Genova bisogna intervenire sia sulla legge 84/94 che sul decreto legislativo 272/99 In occasione dell'audizione odierna con la Commissione parlamentare sugli infortuni sul lavoro, il presidente dell'autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha evidenziato l'esigenza di intervenire sia sulla legge 84/94 che sul decreto legislativo 272/99 essendo il quadro normativo attuale rimasto immutato da troppi anni. In particolare Merlo ha rilevato come la mera attribuzione di non meglio definiti poteri di polizia amministrativa alle Autorità Portuale non sia risultata, per queste ultime, condizione di per sé sufficiente ad assolvere una completa ed efficace attività di vigilanza e controllo delle attività portuali. Merlo ha proposto, nel quadro di una maggior organicità e per ovviare alle difficoltà che si sono manifestate, di costituire i nuclei operativi integrati formati da personale proveniente da ASL, Autorità Portuale e Autorità Marittima sul modello di quelli già previsti, a livello regionale, dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre Con la ormai prossima scadenza dei protocolli triennali sulla sicurezza, sottoscritti nei principali scali nazionali - ha osservato - si pone oggi il problema di come dare continuità e rafforzare il coordinamento istituzionale. Secondo Merlo, la costituzione dei nuclei operativi integrati, in modalità permanente e per ciascun porto, supportata da apposita norma di legge, potrebbe essere una via da percorrere senza intervenire sulle prerogative e sulle specificità delle diverse amministrazioni, ma semplicemente mettendo a fattor comune risorse, poteri e compiti diversi ma complementari. Tale previsione - ha spiegato - potrebbe essere compresa nella stesura del nuovo testo di revisione della 84/94 accompagnata da una norma che preveda la definizione, per il personale ispettivo delle Autorità Portuali, del profilo giuridico e professionale. Il nuovo testo del decreto legislativo 272/99 - ha proseguito Merlo - dovrebbe intervenire con puntualità sull'articolato tecnico mettendo a fuoco alcuni aspetti che gli eventi tragici avvenuti nei porti hanno fatto emergere. Per esempio - ha spiegato - il controllo preventivo delle atmosfere pericolose a bordo e all'interno dei contenitori, il lavoro in condizioni meteo avverse, l'imbarco di mezzi in sovraccarico e con impianto frenante non collegato, l'interazione uomo macchina sia esso lavoratore o passeggero, il lavoro in quota e quello a bordo dei traghetti. Inoltre Merlo ha sottolineato l'indispensabilità di interventi per definire con precisione il quadro delle responsabilità sul lavoro a bordo di navi battenti bandiera estera, consolidare i comitati di igiene e sicurezza definendone composizione compiti e poteri, stabilire i percorsi per la formazione alla sicurezza. Su questo ultimo punto - ha precisato - deve essere fatto un sforzo per recuperare nel più breve tempo possibile il gap che ci separa dalle migliori esperienze comunitarie rappresentate da Belgio, Svezia e Germania. Secondo Merlo, la stessa stesura del decreto ministeriale sulla formazione previsto dal 272/99 e mai emanato può essere l'occasione per raggiungere obiettivi da tempo realizzati altrove.

29 INFORMARE Traffico passeggeri record nel porto di Genova Forte crescita (+22,5%) delle crociere. Traghetti +3,2% Nel 2009 il traffico passeggeri del porto di Genova, che è operato da Stazioni Marittime Spa, ha raggiunto la quota record di unità, con un incremento del 7,5% sull'anno precedente. Il precedente record era stato registrato nel 2003 con passeggeri. Nel settore delle crociere il traffico è stato di passeggeri (+22,5%) e il comparto ha stabilito in dicembre il record di traffico mensile con un totale di passeggeri. Anche l'intero 2009 è risultato essere l'anno record per il traffico crocieristico del porto di Genova avendo superato le unità del Lo scorso anno ben crocieristi sono stati portati a Genova dalle navi di MSC Crociere rispetto ai circa del 2008 (+29,5%). Per quanto riguarda le altre compagnie - ha reso noto oggi Stazioni Marittime - sostanzialmente inalterati i numeri di Louis Cruises, mentre Royal Caribbean nel 2009 ha portato 16 scali con oltre passeggeri rispetto ad un solo scalo con passeggeri nel Lo scorso anno il traffico nel comparto dei traghetti è stato di passeggeri (+3,2%), auto (+7,4%), moto (+21,5%) e metri lineari di veicoli commerciali (- 30%). Stazioni Marittime ha sottolineato che, ad esclusione dei metri lineari colpiti dall'impatto della crisi economica, tali numeri fanno del 2009 l'anno con il maggior volume di traffico nella storia recente del porto passeggeri. Particolarmente rilevante l'incremento del traffico con il Nord Africa (Tunisi e Tangeri), che ha totalizzato circa unità (+20% circa). Sulle rotte per la Sardegna sono stati registrati passeggeri (6.000 in più rispetto al 2008); in calo il traffico con Barcellona ( passeggeri circa), in ascesa Palermo ( passeggeri circa) e Bastia ( passeggeri circa). Stazioni Marittime ha spiegato che nel settore dei veicoli commerciali ci sono state perdite generalizzate su tutte le tratte, più consistenti su Barcellona ( circa), su Palermo ( circa) e sulla Sardegna ( circa).

30 INFORMARE Un significativo volume di traffico di banane passerà dal porto di Salerno grazie ad un accordo del Clerici Logistics Group con la multinazionale Dole Alfonso Clerisi: lo scenario italiano della frutta è stato letteralmente devastato da politiche dissennate di concorrenza selvaggia Il Terminal Frutta Salerno del Clerici Logistics Group (CLG) si è assicurato un traffico annuo di due milioni di cartoni di frutta, pari a circa 40mila tonnellate. Il gruppo guidato da Alfonso Clerici ha infatti siglato un accordo con la multinazionale Dole, che già opera in Italia nello scalo di Livorno, grazie al quale nel terminal del porto di Salerno giungeranno anche le banane targate Banaflor provenienti dall'ecuador. Annunciando l'apertura della propria nuova sede a Genova, avvenuta dopo la recente cessione del Terminal Frutta Genova al gruppo Gavio (informare del 4 agosto 2009), il Clerici Logistics Group ha sottolineato come il contratto con la Dole «costituisca una svolta particolarmente positiva sotto diversi profili, dopo alcuni anni nei quali in Italia si è verificata nel campo del terminalismo specializzato una concorrenza basata su pesanti azioni di dumping che hanno raggiunto livelli di ribasso pari al 40 % dei prezzi di mercato». «Il contratto con la Dole - ha rilevato Alfonso Clerici - rappresenta un importante riequilibrio nello scenario italiano della frutta letteralmente devastato da politiche dissennate di concorrenza selvaggia e consente una corretta remunerazione per un servizio di qualità». CLG ha concluso evidenziando come la nuova strategia del gruppo, che punta ad un forte sviluppo delle azioni commerciali nel comporto dei prodotti deperibili su vasta scala, utilizzando i terminal disponibili esistenti in Italia e nel Mediterraneo, potrebbe in un prossimo futuro portare anche a risultati importanti per il porto di Genova.