LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE
|
|
- Gildo Mori
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE INTRODUZIONE Elisabetta Neve LM - Verona
2 COSA SIGNIFICA VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE CORRENTE LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE Formuliamo continui giudizi per poter prendere delle decisioni È un giudizio che risponde a certi canoni, ha delle regole LM - Verona
3 LA V. È SEMPRE UN GIUDIZIO CRITICO LA VALUTAZIONE CORRENTE È fortemente soggettiva Spesso non si basa su dati di realtà effettiva, o su impressioni poco consapevoli (stereotipi ) Non è facilmente comunicabile e comparabile LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE Tende il più possibile all oggettività È un obbligo del professionista Si basa su dati il più possibile osservabili Ha precisi scopi È LA DIMENSIONE PIÙ ALTA DI UNA PROFESSIONE LM - Verona
4 A COSA SERVE LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI NEI SERVIZI? Finalità ETICHE: garantire alla persona i migliori risultati TECNICHE: avere il controllo del proprio lavoro, prendere le decisioni più appropriate ISTITUZIONALI: garantire aderenza alla mission SOCIOCULTUR.: dimostrare l utilità del lavoro PROFESSIONALI: visibilità, comunicabilità, dimostrabil., riproducibil. SCIENTIFICITÀ Per SAPERE Per IMPARARE LM - Verona
5 LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE È un GIUDIZIO TECNICO dovuto a motivazioni ETICHE e TECNICHE È dovere e responsabilità del profess.( ut., soc., serv., professione) È requisito di scientificità del processo di aiuto Rende comunicabili gli interventi LM - Verona
6 CHE COSA VALUTARE? (OGGETTO) STUTTURA (structure) [Donabedian, 1990] Il servizio / ente: quali risorse e vincoli finanziari, tecnologici, materiali, umani... PROCESSO (process) Cosa e come si fa: quali prestazioni, accessibilità, appropriatezza del metodo di intervento, integrazione, continuità assistenziale ESITO (outcome) Quali cambiamenti ottenuti nelle persone/situazioni LM - Verona
7 Vari autori distinguono: RISULTATO (OUTPUT) Ciò che è stato dato / raggiungimento degli obiettivi ESITO (OUTCOME) I cambiamenti prodotti nella persona e nella situazione dall intervento IMPATTO (IMPACT) Effetti, influenzamenti prodotti dall intervento LM - Verona
8 A.M. Campanini (2006, 28) distingue: V. INTERNA AL S.S. Fatta dallo stesso AS-operatore conoscenze più approfondite del contesto più rischi di soggettività V. DALL ESTERNO Fatta da ricercatori esterni meno conoscenze sul contesto meno rischi di soggettività V. INTERNA/ ESTERNA Fatta da AASS con ricercatori più produttiva LM - Verona
9 PARTE INTEGRANTE DEL PROCESSO DI AIUTO Ø Fasi Ø Funzioni trasversali Ø Atteggiamento RICERCA (CONOSCITIVA VALUTATIVA) ² Importante supporto alla V. ² Esito di serie di V. Costruz. di EVIDENZE LM - Verona
10 Perché la ricerca? Es. Un medico sa che dando un certo farmaco la febbre diminuisce. Come mai? Si basa su: Conoscenze teoriche (chimica, biologia, anatomia ) Ricerche empiriche PROVE DI EFFICACIA EVIDENZE Esperienza clinica LM - Verona
11 quindi Azioni valutative quotidiane Stretta connessione Ricerca conoscitiva e valutativa Il professionista è anche un ricercatore! LM - Verona
12 VERIFICA? VALUTAZIONE? MONITORAGGIO? Non ci può essere valutazione senza VERIFICA= vedere se è VERO un certo dato = descriverlo pesarlo misurarlo LM - Verona
13 Senza verifica V. solo intuitiva, non dimostrabile, non valida Occorrono radici perché l albero stia in piedi! LM - Verona
14 MONITORAGGIO = Tenere SOTTO CONTROLLO l andamento di un fenomeno o di un intervento Es. verificare tappa per tappa che cosa è stato fatto e che risultati (parziali) si sono ottenuti LM - Verona
15 PERCHÈ OGGI È + SENTITA L ESIGENZA DI VALUTAZIONE? l Bisogni più complessi e multidimensionali l Necessità di interventi complessi (interprofessionali e interorganizzativi) l Più consapevolezza di diritti, da contemperare con le responsabilità l Richiesta di + efficacia, qualità ed economicità, a fronte di risorse scarse LM - Verona
16 UTILITÀ E VANTAGGI DELLA VALUTAZIONE l Prendere le migliori decisioni l Progettare e ri-progettare interventi appropriati l Visibilità, comunicazione e scambio professionale e organizzativo l Miglioramento e ri-valutazione della propria professionalità l Via migliore per accumulare saperi profess. con la possibilità di costruire EVIDENZE LM - Verona
17 Quindi la v. favorisce l la legittimazione delle professioni e dei servizi l l affidabilità degli interventi agli occhi dell utenza, dell istituzione, della comunità E LA V. DI ESITO CONSENTE ANCHE di rapportare i costi all efficacia (anziché al n. di prestazioni, ecc.) LM - Verona
18 LA VALUTAZIONE È SEMPRE INFLUENZATA DA l Principi e tecniche della professione di appartenenza l Quadro di riferimento teorico utilizzato l Valori, sensibilità, esperienza del professionista l Contesto socioculturale di riferimento l Servizio di appartenenza LM - Verona
LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE
LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE INTRODUZIONE Elisabetta Neve LM - Verona 2014-2015 1 Cosa significa VALUTAZIONE? Determinazione del valore da assegnare a cose o fatti ai fini di un giudizio, una classificazione,
DettagliAPPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità
Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia
DettagliLA VALUTAZIONE DI SERVIZIO SOCIALE
LA VALUTAZIONE DI SERVIZIO SOCIALE SIGNIFICATI E FUNZIONI Elisabetta Neve L.M. Verona a.a. 2014-15 1 La V è sempre stata presente dalla nascita S.S. Mary Richmond, SOCIAL DIAGNOSIS, 1915 INSEGNAMENTO METODOLOGICO
DettagliCorso di Aggiornamento
Corso di Aggiornamento La professione infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza Governo clinico e responsabilità Concetta Crisanti Governo clinico o clinical
DettagliLA VALUTAZIONE DI SERVIZIO SOCIALE
LA VALUTAZIONE DI SERVIZIO SOCIALE SIGNIFICATI E FUNZIONI Elisabetta Neve L.M. Verona a.a. 2015-16 1 La V è sempre stata presente dalla nascita S.S. Mary Richmond, SOCIAL DIAGNOSIS, 1915 La V come INSEGNAMENTO
DettagliPrevenzione basata sulle evidenze
Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna
DettagliIntroduzione al controllo di gestione negli enti locali
Introduzione al controllo di gestione negli enti locali Dott. Marco M. Rubini 24 Marzo, 2003 1 scopi e funzioni elementi caratteristiche Indice Progettazione dei sistemi di controllo di gestione fattori
DettagliIl significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna
Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle
DettagliIl contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi
Il contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi G. Ciccone Epidemiologia clinica e valutativa AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e CPO Piemonte Indice Health Technology Assessment
DettagliELEMENTI PER COSTRUIRE UN PROGETTO PERSONALIZZATO E INTEGRATO
ELEMENTI PER COSTRUIRE UN PROGETTO PERSONALIZZATO E INTEGRATO Elisabetta Neve PAROLE-CHIAVE Progettazione Personalizzazione Integrazione 2 PROGETTAZIONE L intervento professionale non è mai casuale ma
DettagliLO SVILUPPO DELLA CASA DELLA SALUTE: IL LAVORO IN TEAM
LO SVILUPPO DELLA CASA DELLA SALUTE: IL LAVORO IN TEAM Chiara Benvenuti - Cristina Rossi - Elisa Mazzini Dipartimento Cure Primarie ASL Ferrara 10 Aprile 2013 2 PREMESSA L insufficiente coerenza e coordinamento
Dettagli3 Conferenza Nazionale GIMBE
Servizio per le Professioni Sanitarie Servizio per la Formazione ed Aggiornamento 3 Conferenza Nazionale GIMBE Formazione Sul Campo: una strategia per implementare i percorsi assistenziali 8 febbraio 2008
DettagliBolzano SOFT CERTIFICARE LE COMPETENZE: UN QUADRO CONCETTUALE
Bolzano SOFT CERTIFICARE LE COMPETENZE: UN QUADRO CONCETTUALE Mario Castoldi marzo 2010 RADIOGRAFIA DI UN PROCESSO STRATEGICO SCELTA DELL OGGETTO che cosa valutare? RILEVAZIONE DATI come valutare? DEFINIZIONE
DettagliGRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE
GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE La valutazione dei bisogni formativi Genova, 26 Gennaio 2009 1 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SISTEMA ECM Documenti normativi Diretta correlazione Eccellenza del servizio Elevato
DettagliGiuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino
Università degli Studi di Milano Dip. Chimica Progetto Lauree Scientifiche La didattica per competenze Giuseppina Cerrato Università degli Studi di Torino Dipartimento di Chimica & Il Baobab-l albero della
DettagliLO STUDIO PROFESSIONALE E LA SOCIETA DI CONSULENZA COME MICROIMPRESE E LE SOCIETA DI SCOPO AD INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PROFESSIONALI
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LO STUDIO PROFESSIONALE E LA SOCIETA DI CONSULENZA COME MICROIMPRESE E LE SOCIETA DI SCOPO AD INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PROFESSIONALI Alessandra Damiani Managing Partner
DettagliPrendere decisioni: uno snodo cruciale della dimensione professionale nel sostegno alle persone Teresa Berto7i (Università Milano Bicocca)
Il potere dell assistente sociale nei confronti della persona e della società Seminario 29 maggio 2017 - Ordine Assistenti Sociali Veneto Prendere decisioni: uno snodo cruciale della dimensione professionale
DettagliCOME COMUNICARE I RISULTATI
COME COMUNICARE I RISULTATI Elisabetta Neve Fondazione Emanuela Zancan Laboratorio multicentrico (Risc) PersonaLAB Malosco (Trento) 2012 1 Quali i risulta* da comunicare? Perché comunicarli? A chi comunicarli?
DettagliARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche
L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme
DettagliIl VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore
DettagliQUALE CONTABILITA PUBBLICA La contabilità integrata di Unife
QUALE CONTABILITA PUBBLICA La contabilità integrata di Unife D.ssa Clara Coviello Università degli Studi di Ferrara Convegno CODAU Catania, 16 aprile 2010 ELEMENTI DI CONFRONTO FRA CONTABILITA FINANZIARIA
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliPROCESSO DI BUDGETING, VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE, GESTIONE DELLE RISORSE IN RIABILITAZIONE VALERIA SERRAGLIO
PROCESSO DI BUDGETING, VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE, GESTIONE DELLE RISORSE IN RIABILITAZIONE VALERIA SERRAGLIO 1 PROCESSO DI BUDGETING Sulla base degli obiettivi strategici aziendali si definisce un
DettagliCARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI A SM N ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA AZIENDA OSPEDALIERA REGGIO EMILIA. Regione Emilia-Romagna
CARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI A SM N ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA AZIENDA OSPEDALIERA REGGIO EMILIA Regione Emilia-Romagna CARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI Innovazione e Sviluppo all ASMN Arcispedale
DettagliI protocolli infermieristici ANMCO. Lucia Sabbadin e Enzo Martinelli
I protocolli infermieristici ANMCO Lucia Sabbadin e Enzo Martinelli Gli strumenti dell integrazione organizzativa Le linee guida Percorsi clinico-assistenziali Il protocollo La procedura Linee guida e
DettagliA. O. SAN GERARDO DI MONZA
A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA Mission e vision Anna Maria RAIMONDI 13 novembre 2007 1 A. O. SAN GERARDO DI MONZA PRESIDI OSPEDALIERI PRESIDIO
DettagliVito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005
Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale Siracusa 03.06.2005 Verifica e revisione di Qualità nelle Prestazioni Sanitarie Decreto legge n. 502 del 30 Dicembre 1992 Art. 8 I nuovi
DettagliScheda di progetto prevista dall art. 2 comma 6 del DECRETO 1º febbraio 2001, nº44
CONVITTO NAZIONALE STATALE "GIORDANO BRUNO" FONDATO NEL 1807 SCUOLE ANNESSE: PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO - LICEO CLASSICO LICEO CLASSICO EUROPEO 81024 MADDALONI (CE) Via S. Francesco d Assisi, 119 Tel.
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliINRCA Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
AVVISO DI SELEZIONE PER ATTRIBUZIONE DI INCARICO DI DOCENZA E indetto avviso di selezione per il conferimento di incarichi di docenza per n. due corsi dal titolo: 1. UNI EN ISO 9001:2015: aggiornamento
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre
DettagliSicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati
8 marzo 2016 Sicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati Dott. Giuseppe Rosato L OPINIONE CONDIVISA E necessario prevenire l errore in Medicina e rendere più sicuri
DettagliIl sistema integrato: Accreditamento, Risk Management e HTA
e Il sistema integrato: Accreditamento, Risk Management e HTA Il modello della Agenzia Sanitaria Sociale Regionale dell Emilia-Romagna Bressanone 6 febbraio 2010 1 Come garantire una buona qualita della
DettagliUniversità degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10
Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10 Corso di Costruzione e valutazione dalla carta dei servizi Introduzione Oggetto
DettagliAUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA
IL GOVERNO CLINICO DEI PROCESSI ASSISTENZIALI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IPASVI Brescia, 08 ottobre 2011 AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA Dott.a Patrizia Bevilacqua SITR P.O. Montichiari A.O. Spedali
DettagliMONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA
MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA Progetto DSA: creare una buona scuola per un apprendimento facilitato degli allievi DSA Prof. Antonio Augenti, Dott.ssa Maria A. Geraci Dott.ssa M. Filomena Casale PREMESSA
DettagliProgettare e valutare l intervento sociale
Progettare e valutare l intervento sociale Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica :
DettagliA cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito Ferdinando Suliani
ASSOCIAZIONE GEOMETRI ITALIANI TOPOGRAFI ASSOCIAZIONE GEOMETRI ITALIANI TOPOGRAFI A cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito
DettagliM.I.U.R. MATHESIS. 19 Aprile D.S. Maria Teresa Strani
M.I.U.R. Progetto Condivisione e accertamento delle competenze matematiche previste a conclusione dell obbligo di istruzione e del primo biennio dei licei, istituti tecnici e professionali MATHESIS 19
DettagliMANUALE OPERATIVO PER LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI
MANUALE OPERATIVO PER LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI Pag. 1 di 15 I N D I C E 1. I SOGGETTI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE 2. OGGETTO DELLA VALUTAZIONE Parte I^ VALUTAZIONE GESTIONALE 3. PROCESSO DI VALUTAZIONE
DettagliQ A U L A ITÀ E ST ITÀ E
Percorsi, protocolli e procedure assistenziali Competenze metodologiche e operative mirate all implementazione Qualità e standardizzazione in ambito sanitario e clinico: inquadramento scientifico e metodologico
Dettagli$.. " ".. " 4. " "
Master per Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie Castellanza!" # $%&'() #**+ +,-%&'() #**+ +. %"/ "0 1 2%1 1 1 0"0 3" 22 % 4 4. 4 4 $.. " ".. " 4. " "2 4 500 2 3 67 &)%! " # $ 4 6 % % "%
DettagliRAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO
RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Premessa Nei moderni sistemi informativi sanitari il sempre maggior bisogno di informazioni è dovuto a nuovi cambiamenti l ingresso di nuovi attori
DettagliA scuola di competenze
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione - Università di Torino Progetto di ricerca A scuola di competenze 2013-2014 2014-2015 Obiettivi 1. Rispondere ai bisogni di formazione dei docenti in
DettagliCI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto
CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto 29 GENNAIO 2013 CIRCOLO DELLA STAMPA Corso Venezia, 48 MILANO STOPVIEW UN PERCORSO
DettagliOrganizzazioni sanitarie e tecnologie: Health Tecnology Assestment TSRM dott. Alessandro BEUX
Organizzazioni sanitarie e tecnologie: Health Tecnology Assestment Rivoluzione o scoperta dell acqua calda! Technology Assesment Ambito di ricerca che si propone di combinare le molteplici dimensioni che
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità
Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari
DettagliCartella Clinica Elettronica Integrata: l esperienza dell Azienda ULSS 18 di Rovigo
Cartella Clinica Elettronica Integrata: l esperienza dell Azienda ULSS 18 di Rovigo Alessio Gasparetto Referente tecnico per l informatizzazione dei processi clinici SOC Innovazione e Gestione delle Tecnologie
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliRapporto Censis 2009
La sostenibilità Gli esperti dell Osservatorio Europeo sui sistemi e le politiche sanitarie non ritengono che per coprire le spese sanitarie la soluzione sia ricorrere ad assicurazione private, ma occorre
DettagliFare ricerca e sperimentazione nella scuola
Percorso di formazione Pandino 21 dicembre 2015 Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Maria Paola Negri Università Cattolica 1 I fondamenti di ogni ricerca e sperimentazione nella scuola La formula
DettagliGUIDA PER LA STESURA DI UNA BOZZA PROGETTUALE
GUIDA PER LA STESURA DI UNA BOZZA PROGETTUALE Voce progettuale TITOLO SOGGETTO PROPONENTE PARTNERSHIP PREMESSA E ANALISI DEL CONTESTO DESTINATARI (ovvero il gruppo, o target, che viene influenzato in modo
DettagliProgetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV
GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi
DettagliIl Tecnico della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro
Gisberto Maltoni - Responsabile Direzione Servizio Infermiestico e Tecnico AUSL di Cesena - Dipartimento Sanità Pubblica Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Il Tecnico della Prevenzione nell ambiente
DettagliIl paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione
Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria
DettagliIl bilancio sociale negli Enti locali
Il bilancio sociale negli Enti locali 20 lezione 4 novembre 2011 Il bilancio di esercizio non costituisce uno strumento sufficiente a rendere conto ai cittadini dell operato di un amministrazione pubblica.
DettagliBilancio delle Competenze
Bilancio delle Competenze La presente scheda individuale è il risultato del servizio di Bilancio delle competenze e, pertanto, sintetizza gli esiti di un percorso di analisi delle esperienze formative,
DettagliStrumenti di lavoro in èquipe multiprofessionali
Strumenti di lavoro in èquipe multiprofessionali FRANCESCO REITANO Direttore U.O. Psicologia 2 - Distretto Centro Sud Azienda Provinciale Servizi Sanitari della Provincia di Trento Strumenti di lavoro
DettagliKnocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa
Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione
DettagliSCUOLA DI DIREZIONE AZIENDALE DELL UNIVERSITÀ COMMERCIALE L. BOCCONI - SDA BOCCONI
SCUOLA DI DIREZIONE AZIENDALE DELL UNIVERSITÀ COMMERCIALE L. BOCCONI - SDA BOCCONI CORSO PER DIRIGENTI DI STRUTTURA COMPLESSA AREA OSPEDALIERA Codice edizione UCB DSCO 1402 Data 27/03/14 28/03/14 Scuola
DettagliI seminario: Che cos è il tirocinio curricolare?
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 I seminario: Che cos è il tirocinio
DettagliIL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del
IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente
DettagliI luoghi dell integrazione: PUA e UVM
SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola
DettagliI PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione
I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione Dott. Lorenzo Antonio de Candia Direttore Dipartimento Medicina Fisica
DettagliQuale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati
Quale formazione? Focus tradizionale Focus sui fabbisogni formativi (ciò che le persone devono conoscere); l obiettivo è acquisire conoscenze e capacità Orientamento all evento formativo Orientamento a
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di
DettagliEsperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Centro toscano di formazione e ricerca di medicina generale
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Centro toscano di formazione e ricerca di medicina generale Dario Grisillo 1 Centro Toscano di Formazione e Ricerca in Medicina
DettagliL Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali
L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliPiano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011
Piano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: 1 Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le buone pratiche
DettagliIl ruolo dell infermiere esperto come guida o tutor 14 Maggio
L inserimento dell infermiere in RSA: opportunità e strategie Il ruolo dell infermiere esperto come guida o tutor 14 Maggio Docenti Dott.ssa Angela Di Giaimo Dott.re Massimo Paderno Tutor Dott.ssa Carla
DettagliZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale
ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza presentazione aziendale Chi siamo Zetaform è un Ente di formazione, orientamento e consulenza aziendale che opera sul territorio locale e nazionale:
DettagliI percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.
Congresso CARD Regioni Nord Italia Trieste 7 dicembre 2012 I percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Paola Maccani Direzione
DettagliPROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE UN ESPERIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO (BG)
PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE UN ESPERIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO (BG) IL NOSTRO PERCORSO SPERIMENTALE REVISIONE DEL CURRICOLO D ISTITUTO SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 FORMAZIONE
DettagliL ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI
L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE
DettagliMETODI E TECNICHE DEL LAVORO EDUCATIVO CON MINORI: COLLOQUIO, OSSERVAZIONE E GRUPPI DI LAVORO
FONDAZIONE EMANUELA ZANCAN Onlus - Centro Studi e Ricerca Sociale Zancan Formazione Srl Corso di formazione METODI E TECNICHE DEL LAVORO EDUCATIVO CON MINORI: COLLOQUIO, OSSERVAZIONE E GRUPPI DI LAVORO
Dettagliorganizzazione complessa e comunicazione
FORMAZIONE DIRIGENTI UNIVR Verona, 20 giugno 2013 Quarto modulo: Formazione, comunicazione e consultazione dei lavoratori organizzazione complessa e comunicazione giorgio gosetti università di verona quadro
DettagliNuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana. Leonardo Piccini (IRPET)
Nuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana Leonardo Piccini (IRPET) Firenze, 13 Giugno 2017 Il quadro di riferimento I sistemi urbani rivestono un ruolo fondamentale
DettagliLa certificazione volontaria dell EGE: la norma UNI CEI e gli Esperti certificati. C.Napolitano -Secem ENEA - Roma 13 marzo
La certificazione volontaria dell EGE: la norma UNI CEI 11339 e gli Esperti certificati. SECEM..per concretizzare le potenzialità di risparmio energetico individuate ma non ancora valorizzate. L efficienza
DettagliL AUDIT COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO
L AUDIT COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO 1 L ORIGINE DELLA PAROLA AUDIT Il termine latino audit dal verbo audio, udire, da cui auditor, uditore, ascoltatore; la parola venne poi utilizzata dagli inglesi
DettagliZancan Formazione Srl PROPOSTE FORMATIVE 2013
Zancan Formazione Srl PROPOSTE FORMATIVE 2013 La Zancan Formazione Srl si propone di promuovere e diffondere una cultura sociale ispirata ai valori della solidarietà, del rispetto della dignità dei soggetti
DettagliUniversità Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale
Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti La valutazione nel servizio sociale Perché si valuta? Accountability - Necessità di rendicontazione Learning La
DettagliVALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE (a cura di Efisio Espa, efige@tiscali.it) (Luiss, 13 marzo 2009) 1 Il modulo si articola nelle seguenti parti: 1. Elementi di base per la valutazione 2. Il ciclo della
DettagliIl progetto CCM 2012: Scenario, Obiettivi, Risultati
PROMUOVERE L ATTIVITÀ FISICA NEL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 2 L ESPERIENZA DI UN PROGETTO MULTICENTRICO PROGETTO CCM 2012 COUNSELING MOTORIO ED ATTIVITÀ FISICA ADATTATA QUALI AZIONI EDUCATIVO- FORMATIVE
DettagliIstituto Comprensivo. A.S
Istituto Comprensivo. A.S. 2015-16 Progetto di orientamento in continuità CHI SONO IO? MI PRESENTO...VIAGGIO VERSO CHI SARÒ! Finalità del Progetto Condurre gli studenti a conoscere se stessi. la realtà
DettagliCarlo Favaretti Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia Udine CONOSCENZA E TECNOLOGIA
Carlo Favaretti Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia Udine CONOSCENZA E TECNOLOGIA 1 Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine
DettagliCollaborazioni didattiche teorico-pratiche nei Corsi di Formazione di Medicina Generale
PROTOCOLLO D INTESA tra Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (di seguito denominata FIMMG) e Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (di seguito denominata SITI) Collaborazioni
DettagliASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
OBBLIGO DI ISTRUZIONE UN OPPORTUNITA PER RIPENSARE LA SCUOLA Bologna 19 Febbraio 2009 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Mario Fierli LE COMPONENTI DI UN SISTEMA DI COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE 1 Sapere
DettagliIBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI
IBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI La domanda di salute del paziente IBD Il paziente IBD, affetto
DettagliAttività professionali del farmacista: presente e futuro Urbino, 12 aprile 2017 Giornata Conclusiva Farmacia Simulata Antonio Astuti, Vice Presidente Ordine Farmacisti Pesaro & Urbino Laureati in Farmacia/CTF
DettagliPROGETTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 A. S. 2014/2015. DOCENTI REFERENTI: Maria Rosaria Basta ( scuola primaria )
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Istituto Comprensivo Via F. BORROMEO VIA F. BORROMEO 53/57 00168 ROMA TEL./FAX 066281239 / 066145764 PROGETTO
DettagliVI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani
VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari
DettagliRadiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016
Radiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016 Paolo Ferrario Intervento formativo su : ASSISTENTE SOCIALE FRA OCCUPAZIONE E FORMAZIONE Scaletta: come cambia il settore
DettagliI servizi di assistenza domiciliare integrata: una valutazione e ipotesi di prospettive future
I servizi di assistenza domiciliare integrata: una valutazione e ipotesi di prospettive future Trieste, 22 marzo 2013 Il modello gestionale dell accreditamento nei servizi alla persona: sfide e opportunità
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliScheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura
Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo
DettagliLa Casa della Salute in Emilia Romagna
Gestire la salute al di fuori degli ospedali: reti, spazi e pratiche di cura Trento, 20 marzo 2015 La Casa della Salute in Emilia Romagna Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Dipartimento di Studi
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliFondazione MPS ed etica, un binomio connaturato alla mission
Fondazione MPS ed etica, un binomio connaturato alla mission Dott. Marco Parlangeli Forum CSR Roma, 24 ottobre 2006 La mission della Fondazione MPS La Fondazione Monte dei Paschi di Siena è un ente non
DettagliISO 9001:2015 e ISO HLS:
ISO 9001:2015 e ISO HLS: -La sfida dell'ottenimento delle performance richieste -Il SGQ come strumento che produce valore Dr. Giovanni Mattana Pres. Commissione UNI: Gestione Qualità e Metodi Statistici
Dettagli