1) Codici convoluzionali. 2) Circuito codificatore. 3) Diagramma a stati e a traliccio. 4) Distanza libera. 5) Algoritmo di Viterbi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1) Codici convoluzionali. 2) Circuito codificatore. 3) Diagramma a stati e a traliccio. 4) Distanza libera. 5) Algoritmo di Viterbi"

Transcript

1 Argomenti della Lezione 1) Codici convoluzionali 2) Circuito codificatore 3) Diagramma a stati e a traliccio 4) Distanza libera 5) Algoritmo di Viterbi 1

2 Codici convoluzionali I codici convoluzionali sono codici ad albero di tipo lineare; sono quindi codici con memoria a differenza dei codici a blocco. Nei codici convoluzionali, ogni blocco di k 0 bit viene mappato in un blocco di n 0 bit tramite una trasformazione lineare tempo invariante (LTI) che dipende dagli ultimi Nk 0 bit. N viene detto lunghezza di vincolo. Il blocco di k 0 bit in ingresso viene detto dataframe, mentre il blocco di n 0 bit in uscita viene detto codeframe. Il rapporto R c k 0 /n 0 viene detto frequenza di codifica mentre il parametro N viene detto lunghezza di vincolo. Un codice convoluzionale è sistematico se i primi k 0 bit del codeframe sono uguali ai k 0 bit del dataframe. 2

3 Codificatore convoluzionale La memoria del codificatore è di ν (N-1)k 0 bit. Nella codifica del primo dataframe tutti i registri sono azzerati. Il codificatore è modellizzabile come una macchina a stati o come filtro FIR. 3

4 Generatori Per specificare un codice convoluzionale (n 0,k 0,N) si possono utilizzare n 0 k 0 vettori detti sequenze generatrici (o generatori) che corrispondono alla risposta all impulso in ingresso al codificatore [ ] posto sul j-esimo bit di ingresso tra i k 0 bit quando i restanti k 0-1 bit sono posti a zero. I generatori relativi all uscita i-esima sono indicati con: g 1 2 g, g,..., g N ij ij ij ij ], i 1,..., n0 j [ 1,..., k 0 (t) u j Sia il j-esimo ingresso al tempo t (j1,2,,k 0 ) (t) x i Sia lo i-esimo ingresso al tempo t (i1,2,,n 0 ) x k0 N ( t) l ( t l) i g iju j i j 1 l 1 1,2,..., n 0 4

5 Generatori Si consideri il caso in cui k 0 1. Sia l ingresso che l uscita sono sequenze semi infinite di simboli binari. Sia [u 1, u 2, u 3, ] il data stream in ingresso e sia [x 1, x 2, x 3, ] il code stream in uscita. Si hanno n 0 generatori: g 1 2 [ g, g,..., g N i i i i ], i 1,..., n0 g l i Il valore del coefficiente è pari a 1 se lo stadio l-esimo del registro di ingresso è connesso al sommatore la cui uscita è connessa allo stadio i-esimo del registro di uscita. La sequenza in uscita allo i-esimo sommatore è data dalla convoluzione: x N ( t) l ( t l) i g iu i l 1 1,2,..., n 0 5

6 2 Diagramma a stati ν 2 k 0 ( N 1) E un grafo composto da nodi corrispondenti agli stati del codificatore. Il diagramma a stati permette di modellizzare completamente il comportamento di un determinato dice convoluzionale. Ogni stato è rappresentato dai i bit contenuti dai registri che, insieme ai k 0 bit in ingresso determinano gli n 0 bit in uscita dal codificatore. Ogni nodo è connesso ad altri nodi mediante degli archi. Ogni arco è associato all ingresso di un dataframe diverso. 2 k 0 Ogni nodo ha rami uscenti. Ad ogni transizione di stato viene associata l emissione di n 0 bit. 6

7 Diagramma a traliccio Il diagramma a traliccio (o trellis) è una estensione del diagramma a stati poiché contiene anche l indice temporale i. Per ogni indice temporale i, il diagramma a traliccio contiene i stati del 2 ν 2 k 0 ( N 1) codificatore. Gli stati relativi all indice temporale i sono connessi agli stati relativi all indice temporale i+1 tramite degli archi che corrispondono a delle transizioni di stato. Il diagramma a traliccio è uno strumento utile in fase di decodifica. 7

8 Esempio 1 Si consideri il codice convoluzionale definito dal seguente codificatore: n 0 2, k 0 1, N3 u i u i-1 u i-2 x 1 x 2 g 1 [0] g 2 [0] 8

9 Esempio 1 - continua x 1 u i + u i-1 x 2 u i-1 + u i-2 Stato u i-1 u i-2 x 1 x 2 (u i 0) x 1 x 2 (u i 1) a b 1 0 c 0 1 d u i 1 b u i 0 00 a d 00 Output x 1 x 2 c 9

10 Esempio 1 - continua a b c d u i 1 u i 0

11 Esempio 2 Si consideri il codice convoluzionale definito dal seguente codificatore: n 0 3, k 0 1, N3 x 1 x 2 x 3 g 1 [0] g 2 [0] g 3 [1]

12 Esempio 2 x 1 u i x 2 u i + u i-1 x 3 u i + u i-1 + u i-2 Stato u i-1 u i-2 x 1 x 2 x 3 (u i 0) x 1 x 2 x 3 (u i 1) S S S S u i 1 u i 0 12

13 Esempio 2 13

14 Distanza colonna Come per i codici a blocchi, le capacità di rivelazione e correzione degli errori dipendono dalle distanze tra le sequenze codificate. Si consideri la distanza tra due sequenze codificate fino alla profondità i del trellis, le quali divergono alla prima diramazione. Distanza colonna d c (i): minima distanza di Hamming tra tutte le coppie di sequenze di questo tipo. Per il calcolo di d c (i) si possono considerare le distanze rispetto alla sequenza di tutti zeri: la distanza colonna è allora il minimo peso delle sequenze di codice che differiscono alla prima ramificazione dalla sequenza di tutti zeri. La distanza colonna è funzione non decrescente della profondità i 14

15 Distanza minima e distanza libera Per i N (profondità lunghezza di vincolo) si ha la distanza minima del codice: Per i si ha la distanza libera del codice: d d min f d c lim d i ( N) c ( i) ESEMPIO: codice (3,1,3), si calcola: i d c (i) d d min f 15

16 Distanza minima e distanza libera La distanza libera è la distanza minima di Hamming tra sequenze codificate infinitamente lunghe Viene calcolata individuando sul trellis le sequenze che prima si staccano dalla sequenza di tutti zeri, e poi vi riconfluiscono: d f è il minimo peso di questo insieme di sequenze codificate Assegnati il rapporto di codifica R c e la lunghezza di vincolo N, il codice migliore è quello con la massima distanza libera 16

17 Algoritmo di decodifica di Viterbi 17

18 Decodifica a massima verosimiglianza (ML) Come per i codici a blocchi, il criterio ML (maximum likelihood - massima verosimiglianza) indica di scegliere la sequenza di codice a distanza minima dalla sequenza ricevuta. Poiché la possibile sequenza codificata è un cammino nel trellis del codice, il decodificatore sceglie il cammino a distanza minima dalla sequenza ricevuta. La metrica di distanza utilizzata è la distanza di Hamming nel caso di decodifica hard e la distanza euclidea nel caso di decodifica soft. 18

19 Decodifica a massima verosimiglianza (ML) La scelta del cammino minimo viene eseguita efficientemente tramite l algoritmo di Viterbi (VA, Viterbi algorithm) proposto da A.J. Viterbi nel 1967 e poi valorizzato anche da J.K. Omura (1969) e D. Forney (1973) Il VA viene descritto qui nel seguito 19

20 Algoritmo di Viterbi Si consideri per semplicità il caso in cui k 0 1 Indichiamo con: j S i, j 1,2,...,2 N 1 il nodo corrispondente al generico stato j-esimo del traliccio all istante i-esimo. Indichiamo con: λ( S j i, S l N 1 N 1 i+ 1), j 1,2,...,2, l 1,2,..., 2 la metrica del ramo (branch metric) e cioè la distanza (di Hamming o euclidea) tra gli n 0 bit ricevuti durante il tempo i-esimo e gli n 0 bit emessi con la transizione dallo stato j-esimo allo stato l-esimo: j l Si Si+ 1 20

21 Algoritmo di Viterbi La metrica del ramo è una metrica additiva, infatti ogni percorso P con M transizioni: j0 j1 j P S M i Si Si+ M è caratterizzato da una lunghezza del cammino (path length o path metric) definita come la somma delle metriche di ramo calcolate per ogni transizione di stato del cammino: M 1 k 0 jk jk+ 1 ( P) λ( Si+ k, Si+ k+ 1) 21

22 Algoritmo di Viterbi Per ciascun nodo (stato) ad un particolare istante i, possono esistere più percorsi che vi giungono, ma ogni percorso sarà caratterizzato da una diversa lunghezza del cammino. j j Il percorso sopravvivente ( ) per un determinato stato è P S i definito come il percorso che giunge in quello stato con la minore lunghezza del cammino rispetto a tutti i percorsi che giungono in quello stato. Indichiamo con: j j N 1 ) P( S ), j 1,2,...,2 i la metrica di stato e cioè la lunghezza del cammino relativo al j N 1 percorso sopravvivente P( S i ), j 1,2,...,2 per lo stato i S i j S i 22

23 Inizializzazione: sia i0 e Algoritmo di Viterbi Passi dell algoritmo j N 1 ) 0, j 1,2,..., 0 2 Si assuma che lo stato iniziale sia lo stato di tutti zeri e che dopo M passi lo stato finale sia ancora lo stato di tutti zeri (reset dei registri). Sia ii+1 e si calcolino le 2 N-1 metriche di ramo λ( S j l N 1 i 1, Si ), j 1,2,..., 2 j N 1 Per ogni stato S i, j 1,2,...,2 si calcolino tutte le lunghezze dei j percorsi che giungono in, si memorizzi il percorso j sopravvivente i ) e la nuova metrica di stato. j j N 1 i ) P( Si ), j 1,2,...,2 Si ripetano i passi precedenti finchè i M, mentre se im si P i S i decodifichi la sequenza ricevuta come la sequenza associata alle transizioni di stato dell unico percorso sopravvivente che porta allo stato finale. 23

24 Algoritmo di Viterbi - Esempio Si consideri il codice convoluzionale (2,1,3) con diagramma a stati e a traliccio rappresentati in Figura. Si utilizzi l algoritmo di Viterbi con decisione Hard per decodificare la sequenza ricevuta y[ ] con 9 passi (di cui 2 per il reset dei registri). Stato u i-1 u i-2 x 1 x 2 (u i 0) x 1 x 2 (u i 1) A B C 1 0 x 1 x 2 D 1 1 A C B D

25 Algoritmo di Viterbi - Esempio i1 y [ ] A C B 00 A A ) P S ) 2 1 ( 1 P ) C C ) S 0 1 ( 1 D i0 i1 25

26 Algoritmo di Viterbi - Esempio i2 y [ ] A C B D i0 i1 i2 A A ) P S ) 3 2 ( 2 P ) C C ) S 3 2 ( 2 B B ) P S ) 2 2 ( 2 D D ) P S ) 0 2 ( 2 26

27 Algoritmo di Viterbi - Esempio i3 A y [ ] C 00 3 B S 2 D 0 S i0 i1 i2 i3 A ) C ) ( B ) ( D ) I percorsi sopravviventi sono indicati in nero 27

28 Algoritmo di Viterbi - Esempio i4 y [ ] A C 00 B D i0 i1 i i3 1 i4 A ) C ) B ) D ) Oss: se due percorsi portano allo stesso nodo con la stessa lunghezza di cammino, si ha libertà di scelta su quale dei due percorsi scegliere come cammino sopravvivente. 28

29 Algoritmo di Viterbi - Esempio i5 y [ ] A C B D i0 i1 i i3 2 i4 i5 A ) C ) B ) D )

30 Algoritmo di Viterbi - Esempio i6 y [ ] A C B D i0 i1 i i3 1 3 i4 i i6 A ) C ) B ) D )

31 Algoritmo di Viterbi - Esempio i7 y [ ] A C B D i0 i1 i i3 i4 i i6 i7 A ) C ) B ) D )

32 Algoritmo di Viterbi - Esempio i8 y [ ] A C B D i0 i1 i i3 i4 i i6 i7 i8 A 8 ) C 8 ) B 8 ) D )

33 Algoritmo di Viterbi - Esempio i9 y [ ] A C B D i0 i1 i i3 i4 i i6 i7 i8 i9 L unico percorso sopravvivente è indicato in nero 33

34 Algoritmo di Viterbi - Esempio Sequenza decodificata y [ ] A C B D 00 i0 i1 i2 i3 i4 i5 i6 i7 i8 i9 y [ ] Sequenze decodificate x [ 00 ] u [ ] Bit per il reset dei registri 34

35 Complessità del VA Per un codice convoluzionale (n 0, k 0, N), ad ogni passo del trellis: si hanno 2 k 0(N-1) stati, e quindi occorre memorizzare 2 k 0(N-1) cammini sopravviventi e 2 k 0(N-1) metriche si hanno 2 k 0 cammini che raggiungono ciascuno stato, e quindi occorre calcolare 2 k 0 metriche per ogni stato e scegliere la minima tra esse, per selezionare il cammino sopravvivente e scartare gli altri La complessità dell algoritmo di Viterbi cresce esponenzialmente con k 0 e con N applicazioni limitate a valori di k 0, N dell ordine di 35

36 Ritardo di decisione nel VA Decodifica ottimale: si attende l arrivo di tutta la sequenza, dopodiché viene decodificata l intera sequenza Per sequenze molto lunghe in tal modo si ha: 1. Eccessivo ritardo nella decodifica 2. Necessità di una elevata memoria e quindi viene troncata la profondità del traliccio operando con un ritardo di decisione D costante, tipicamente D 5N Sperimentalmente, lunghezze superiori non consentono apprezzabili miglioramenti e con tale ritardo di decisione in genere tutti i cammini si fondono in quello a metrica minima 36

37 Errori a burst nel VA Se in punto viene scelto un cammino non corretto, dopo qualche passo, in generale, esso confluisce nuovamente nel cammino corretto Ciò genera l insorgere di errori consecutivi, del tipo a burst La decodifica a decisione soft ( decodifica soft ) viene realizzata molto semplicemente nel VA, sostituendo la distanza di Hamming con la distanza Euclidea nel calcolo delle metriche dei cammini 37

38 Prestazioni del decodificatore di Viterbi 38

39 Prestazioni dei codici convoluzionali Prestazioni dei codici convoluzionali con: rapporto 1/2 e 1/3 decodifica di Viterbi decisione hard e soft Viterbi con decodifica hard: distanza di Hamming Viterbi con decodifica soft: distanza Euclidea Le prestazioni con ingresso soft sono migliori 39

40 Prestazioni dei codici convoluzionali Prestazioni dei codici convoluzionali di rapporto 1/2, decodifica di Viterbi a decisione soft Le prestazioni migliorano se si aumenta la lunghezza di vincolo N 40

Codifica di canale. (dalle dispense e dalle fotocopie) Trasmissione dell Informazione

Codifica di canale. (dalle dispense e dalle fotocopie) Trasmissione dell Informazione Codifica di canale (dalle dispense e dalle fotocopie) Codici lineari a blocchi Un codice lineare (n,k) è un codice che assegna una parola lunga n ad ogni blocco lungo k. Si dice che il codice abbia un

Dettagli

Principi di Teoria dei Codici

Principi di Teoria dei Codici Udine, 24 Febbraio 2005 Principi di Teoria dei Codici Andrea Tonello e-mail: tonello@uniud.it http://www.diegm.uniud.it/tlc/tonello UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE DIEGM DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA,

Dettagli

Profs. Roberto Cusani Francesca Cuomo

Profs. Roberto Cusani Francesca Cuomo INFO-COM Dpt. Dipartimento di Scienza e Tecnica dell Informazione e della Comunicazione Università degli Studi di Roma Sapienza Codifica di Canale Codici a blocco TELECOMUNICAZIONI Profs. Roberto Cusani

Dettagli

4) Teorema fondamentale della codifica di canale. 6) Definizione di codifica di canale (FEC e ARQ)

4) Teorema fondamentale della codifica di canale. 6) Definizione di codifica di canale (FEC e ARQ) Argomenti della Lezione 1) Classificazione dei codici di canale 2) Benefici della codifica di canale 3) Decodifica hard e soft 4) Teorema fondamentale della codifica di canale 5) Classificazione dei codici

Dettagli

10.. Codici correttori d errore. Modulo TLC:TRASMISSIONI Codici correttori d errore

10.. Codici correttori d errore. Modulo TLC:TRASMISSIONI Codici correttori d errore 10.. Codici correttori d errore Codici correttori d errore 2 Obiettivi: correggere o rivelare errori nella trasmissione di sequenze numeriche (sequenze di simboli, usualmente binari) Correzione di errore

Dettagli

Compressione Dati. Teorema codifica sorgente: Entropia fornisce un limite sia inferiore che superiore al numero di bit per simbolo sorgente.. p.

Compressione Dati. Teorema codifica sorgente: Entropia fornisce un limite sia inferiore che superiore al numero di bit per simbolo sorgente.. p. Compressione Dati Teorema codifica sorgente: Entropia fornisce un limite sia inferiore che superiore al numero di bit per simbolo sorgente.. p.1/21 Compressione Dati Teorema codifica sorgente: Entropia

Dettagli

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF)

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF) Corso di Calcolatori Elettronici I Macchine sequenziali Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell Informazione Corso

Dettagli

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità Argomenti della Lezione ) Codici lineari a blocchi ) Matrice generatrice del codice 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi 4) Matrice di controllo di parità 5) Rivelazione e correzione d errore 6) Standard

Dettagli

Teoria dell informazione

Teoria dell informazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria dell informazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di

Dettagli

Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone

Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Macchina Sequenziale Una macchina sequenziale è definita dalla quintupla (I,U,S,δ,λ ) dove: I è l insieme finito dei simboli d ingresso

Dettagli

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Lunedí 20 Aprile 2015

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Lunedí 20 Aprile 2015 1 Lunedí 20 Aprile 2015 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR Rilassamento di un problema Rilassare un problema di Programmazione Matematica vuol dire trascurare alcuni (tutti i)

Dettagli

AUTOMA A STATI FINITI

AUTOMA A STATI FINITI Gli Automi Un Automa è un dispositivo, o un suo modello in forma di macchina sequenziale, creato per eseguire un particolare compito, che può trovarsi in diverse configurazioni più o meno complesse caratterizzate

Dettagli

Capitolo 7 Strato Fisico- Codici correttori d errore e capacità di canale

Capitolo 7 Strato Fisico- Codici correttori d errore e capacità di canale Capitolo 7 Strato Fisico- Codici correttori d errore e capacità di canale 1 Obiettivi: Codici correttori d errore correggere o rivelare errori nella trasmissione di segnali numerici (sequenze di simboli,

Dettagli

Fondamenti di informatica II 1. Sintesi di reti logiche sequenziali

Fondamenti di informatica II 1. Sintesi di reti logiche sequenziali Titolo lezione Fondamenti di informatica II 1 Sintesi di reti logiche sequenziali Reti combinatorie e sequenziali Fondamenti di informatica II 2 Due sono le tipologie di reti logiche che studiamo Reti

Dettagli

L algoritmo di decodifica è semplice e computazionalmente meno oneroso rispetto a quello di codifica.

L algoritmo di decodifica è semplice e computazionalmente meno oneroso rispetto a quello di codifica. Decodificatore LZW L algoritmo di decodifica è semplice e computazionalmente meno oneroso rispetto a quello di codifica. A differenza di altre tecniche (ad es. Huffman), non è necessario fornire preventivamente

Dettagli

Sintesi di Reti sequenziali Sincrone

Sintesi di Reti sequenziali Sincrone Sintesi di Reti sequenziali Sincrone alcolatori ElettroniciIngegneria Telematica Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone na macchina sequenziale è definita dalla quintupla δ, λ) dove: I è l insieme finito

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati

Algoritmi e Strutture Dati Algoritmi e Strutture Dati Capitolo 12 Grafi e visite di grafi Camil Demetrescu, Irene Finocchi, Giuseppe F. Italiano Definizione Un grafo G=(V,E) consiste in: - un insieme V di vertici (o nodi) - un insieme

Dettagli

Reti nel dominio del tempo. Lezione 7 1

Reti nel dominio del tempo. Lezione 7 1 Reti nel dominio del tempo Lezione 7 1 Poli (o frequenze naturali) di una rete Lezione 7 2 Definizione 1/2 Il comportamento qualitativo di una rete dinamica dipende dalle sue frequenze naturali o poli

Dettagli

Introduzione. Sintesi Sequenziale Sincrona. Modello del circuito sequenziale. Progetto e strumenti. Il modello di un circuito sincrono può essere

Introduzione. Sintesi Sequenziale Sincrona. Modello del circuito sequenziale. Progetto e strumenti. Il modello di un circuito sincrono può essere Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone di Macchine Senza Processo di Ottimizzate a Livello Comportamentale Sintesi comportamentale e architettura generale Diagramma

Dettagli

R. Cusani, F. Cuomo: Telecomunicazioni - DataLinkLayer: Gestione degli errori, Aprile 2010

R. Cusani, F. Cuomo: Telecomunicazioni - DataLinkLayer: Gestione degli errori, Aprile 2010 1 11. Data link layer: codici di rilevazione di errore, gestione degli errori La rilevazione di errore Un codice a rilevazione di errore ha lo scopo di permettere al ricevente di determinare se vi sono

Dettagli

La rappresentazione dei numeri. La rappresentazione dei numeri. Aritmetica dei calcolatori. La rappresentazione dei numeri

La rappresentazione dei numeri. La rappresentazione dei numeri. Aritmetica dei calcolatori. La rappresentazione dei numeri CEFRIEL Consorzio per la Formazione e la Ricerca in Ingegneria dell Informazione Aritmetica dei calcolatori Rappresentazione dei numeri naturali e relativi Addizione a propagazione di riporto Addizione

Dettagli

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Introduzione I circuiti logici combinatori sono molto spesso realizzati come reti multi-livello di porte logiche

Dettagli

Roberto Maieli La trasmissione dell informazione

Roberto Maieli La trasmissione dell informazione Roberto Maieli La trasmissione dell informazione Corso di AIC Sistema di comunicazione Sorgente messaggio Sistema di trasmissione Trasmettitore Canale di trasmissione segnale Ricevitore rumore messaggio

Dettagli

Analogico vs. Digitale. LEZIONE II La codifica binaria. Analogico vs digitale. Analogico. Digitale

Analogico vs. Digitale. LEZIONE II La codifica binaria. Analogico vs digitale. Analogico. Digitale Analogico vs. Digitale LEZIONE II La codifica binaria Analogico Segnale che può assumere infiniti valori con continuità Digitale Segnale che può assumere solo valori discreti Analogico vs digitale Il computer

Dettagli

Codici Lineari G = [I K P], (1)

Codici Lineari G = [I K P], (1) Codici Lineari Nel seguito, indicheremo con F un generico campo finito. Come noto, F potrebbe essere l insieme delle cifre binarie F 2 = {0, 1} con le usuali operazioni di prodotto e somma modulo 2. Più

Dettagli

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27

Lunghezza media. Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa. L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i. = p i. . p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza vale sse D l i = p i.. p.1/27 Lunghezza media Teorema Codice D-ario prefisso per v.c. X soddisfa L H D (X). Uguaglianza

Dettagli

Programmazione I Paolo Valente /2017. Lezione 6. Notazione posizionale

Programmazione I Paolo Valente /2017. Lezione 6. Notazione posizionale Lezione 6 Notazione posizionale Ci sono solo 10 tipi di persone al mondo: quelle che conoscono la rappresentazione dei numeri in base 2, e quelle che non la conoscono... Programmazione I Paolo Valente

Dettagli

1 Esercizio - caso particolare di ottimalità

1 Esercizio - caso particolare di ottimalità Corso: Gestione ed elaborazione grandi moli di dati Lezione del: 5 giugno 2006 Argomento: Compressione aritmetica e Tecniche di compressione basate su dizionario Scribes: Andrea Baldan, Michele Ruvoletto

Dettagli

Algoritmi e Principi dell'informatica Seconda Prova in Itinere - 14 Febbraio 2014

Algoritmi e Principi dell'informatica Seconda Prova in Itinere - 14 Febbraio 2014 Algoritmi e Principi dell'informatica Seconda Prova in Itinere - 14 Febbraio 2014 Nome..Cognome.Matr. Laureando Avvisi importanti Il tempo a disposizione è di 1 ora e 30 minuti. Se non verranno risolti

Dettagli

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Francesco Tura francesco.tura@unibo.it 1 Lo strumento dell informatico: ELABORATORE ELETTRONICO [= calcolatore = computer] Macchina multifunzionale Macchina

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 17 giugno 2013

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 17 giugno 2013 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Seconda prova intermedia 7 giugno 0 Nome: Cognome: Matricola: Orale /06/0 ore aula N Orale 0/07/0 ore aula N

Dettagli

Problemi, istanze, soluzioni

Problemi, istanze, soluzioni lgoritmi e Strutture di Dati II 2 Problemi, istanze, soluzioni Un problema specifica una relazione matematica tra dati di ingresso e dati di uscita. Una istanza di un problema è formata dai dati di un

Dettagli

COMPITO A Esercizio 1 (13 punti) Dato il seguente automa:

COMPITO A Esercizio 1 (13 punti) Dato il seguente automa: COMPITO A Esercizio 1 (13 punti) Dato il seguente automa: 1/0 q8 1/0 q3 q1 1/0 q4 1/0 q7 1/1 q2 1/1 q6 1/1 1/1 q5 - minimizzare l automa usando la tabella triangolare - disegnare l automa minimo - progettare

Dettagli

Cos è una wavelet? Applicazioni della trasformata wavelet. Analisi multirisoluzione

Cos è una wavelet? Applicazioni della trasformata wavelet. Analisi multirisoluzione Cos è una wavelet? Applicazioni della trasformata wavelet Analisi multirisoluzione Tre tecniche: Piramidi di immagine Trasformata di Haar Codifica per sottobande Il numero totale di pixel nel caso di una

Dettagli

A.C. Neve Esercizi Digitali 1

A.C. Neve Esercizi Digitali 1 Esercizi di Elettronica Digitale.. Neve Esercizi Digitali 1 Porte logiche Elementari ND OR NND NOR EXOR EXNOR 0 0 0 0 1 1 0 1 0 1 0 1 1 0 1 0 1 0 0 1 1 0 1 0 1 1 1 1 0 0 0 1 * Reti logiche con interruttori

Dettagli

Le etichette nei programmi. Istruzioni di branch: beq. Istruzioni di branch: bne. Istruzioni di jump: j

Le etichette nei programmi. Istruzioni di branch: beq. Istruzioni di branch: bne. Istruzioni di jump: j L insieme delle istruzioni (2) Architetture dei Calcolatori (lettere A-I) Istruzioni per operazioni logiche: shift Shift (traslazione) dei bit di una parola a destra o sinistra sll (shift left logical):

Dettagli

Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi

Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi Corso di elettrotecnica Materiale didattico: i grafi A. Laudani 12 ottobre 2005 I grafi costituiscono uno strumento matematico che permette di descrivere e schematizzare una grande varietà di problemi

Dettagli

Rappresentazione dell Informazione

Rappresentazione dell Informazione Rappresentazione dell Informazione Rappresentazione delle informazioni in codice binario Caratteri Naturali e Reali positivi Interi Razionali Rappresentazione del testo Una stringa di bit per ogni simbolo

Dettagli

Automi a stati finiti

Automi a stati finiti 1. Automi a stati finiti: introduzione Automi a stati finiti Supponiamo di avere un sistema che si può trovare in uno stato appartenente ad un insieme finito di stati possibili. Ex: Immaginiamo un incrocio

Dettagli

Progetto e analisi di algoritmi

Progetto e analisi di algoritmi Progetto e analisi di algoritmi Roberto Cordone DTI - Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema Tel. 0373 / 898089 E-mail: cordone@dti.unimi.it Ricevimento: su appuntamento

Dettagli

1. Automi a stati finiti: introduzione

1. Automi a stati finiti: introduzione 1. Automi a stati finiti: introduzione Supponiamo di avere un sistema che si può trovare in uno stato appartenente ad un insieme finito di stati possibili. Ex: Immaginiamo un incrocio tra due strade regolate

Dettagli

Controllo e correzione degli errori

Controllo e correzione degli errori FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Controllo e correzione degli errori 2000 Pier Luca Montessoro si veda la nota di copyright alla

Dettagli

Progettazione di Algoritmi

Progettazione di Algoritmi Corso di laurea in Informatica Prova scritta del: Progettazione di Algoritmi 0/06/06 Prof. De Prisco Inserire i propri dati nell apposito spazio. Non voltare la finché non sarà dato il via. Dal via avrai

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.)

LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.) LA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA (p.m.) Un problema di programmazione matematica è un problema di ottimizzazione riconducibile alla seguente espressione generale: ricercare i valori delle variabili x 1, x

Dettagli

La codifica di sorgente

La codifica di sorgente Tecn_prog_sist_inform Gerboni Roberta è la rappresentazione efficiente dei dati generati da una sorgente discreta al fine poi di trasmetterli su di un opportuno canale privo di rumore. La codifica di canale

Dettagli

Possibile applicazione

Possibile applicazione p. 1/4 Assegnamento Siano dati due insiemi A e B entrambi di cardinalità n. Ad ogni coppia (a i,b j ) A B è associato un valore d ij 0 che misura la "incompatibilità" tra a i e b j, anche interpretabile

Dettagli

Circuiti Combinatori

Circuiti Combinatori Circuiti Combinatori circuiti combinatori sono circuiti nei quali le uscite dipendono solo dalla combinazione delle variabili logiche presenti nello stesso istante all ingresso Essi realizzano: Operazioni

Dettagli

Codici. Introduzione. Sia A un insieme finito di simboli e C=A n l insieme di tutte le parole composte da n simboli di A

Codici. Introduzione. Sia A un insieme finito di simboli e C=A n l insieme di tutte le parole composte da n simboli di A Codici Introduzione Sia A un insieme finito di simboli e C=A n l insieme di tutte le parole composte da n simboli di A Esempio A={0,1}, C=A 2 ={00,01,10,11} Sia C un insieme finito di N oggetti avente

Dettagli

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello. livello

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello. livello Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello livello Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Introduzione I circuiti logici combinatori sono molto spesso realizzati come reti multi-livello di porte

Dettagli

Codifica binaria. Rappresentazioni medianti basi diverse

Codifica binaria. Rappresentazioni medianti basi diverse Codifica binaria Rappresentazione di numeri Notazione di tipo posizionale (come la notazione decimale). Ogni numero è rappresentato da una sequenza di simboli Il valore del numero dipende non solo dalla

Dettagli

Grafi (orientati): cammini minimi

Grafi (orientati): cammini minimi Grafi (orientati): cammini minimi Una breve presentazione Definizioni Sia G=(V,E) un grafo orientato con costi w sugli archi. Il costo di un cammino π= è dato da: Un cammino minimo tra

Dettagli

Aritmetica dei calcolatori. La rappresentazione dei numeri

Aritmetica dei calcolatori. La rappresentazione dei numeri Aritmetica dei calcolatori Rappresentazione dei numeri naturali e relativi Addizione a propagazione di riporto Addizione veloce Addizione con segno Moltiplicazione con segno e algoritmo di Booth Rappresentazione

Dettagli

età (anni) manutenzione (keuro) ricavato (keuro)

età (anni) manutenzione (keuro) ricavato (keuro) .6 Cammini minimi. Determinare i cammini minimi dal nodo 0 a tutti gli altri nodi del seguente grafo, mediante l algoritmo di Dijkstra e, se applicabile, anche mediante quello di Programmazione Dinamica.

Dettagli

Funzioni di hash sicure: MD5 e SHA-1

Funzioni di hash sicure: MD5 e SHA-1 POLITECNICO DI MILANO Funzioni di hash sicure: MD5 e SHA-1 CEFRIEL - Politecnico di Milano cerri@cefriel.it http://www.cefriel.it/~cerri/ Funzioni di hash Una funzione di hash (o message digest) è una

Dettagli

Riduzione degli schemi a blocchi

Riduzione degli schemi a blocchi 0.0..2 Riduzione degli scemi a blocci Spesso i sistemi complessi vengono rappresentati con scemi a blocci, i cui elementi anno ciascuno un solo ingresso e una sola uscita. I blocci elementari per la rappresentazione

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Ricerca euristica Algoritmo A*

Intelligenza Artificiale. Ricerca euristica Algoritmo A* Intelligenza Artificiale Ricerca euristica Algoritmo A* Marco Piastra Metodi di ricerca - Ricerca non informata Ricerca nello spazio degli stati Definizione di un grafo come spazio degli stati I nodi rappresentano

Dettagli

Introduzione - Modello. Introduzione - progetto e strumenti

Introduzione - Modello. Introduzione - progetto e strumenti intesi equenziale incrona intesi Comportamentale di reti equenziali incrone di Macchine enza Processo di Ottimizzate a Livello Comportamentale Introduzione intesi comportamentale e architettura generale

Dettagli

Dalla tabella alla funzione canonica

Dalla tabella alla funzione canonica Dalla tabella alla funzione canonica La funzione canonica è la funzione logica associata alla tabella di verità del circuito che si vuole progettare. Essa è costituita da una somma di MinTerm con variabili

Dettagli

Introduzione alla programmazione Esercizi risolti

Introduzione alla programmazione Esercizi risolti Esercizi risolti 1 Esercizio Si determini se il diagramma di flusso rappresentato in Figura 1 è strutturato. A B C D F E Figura 1: Diagramma di flusso strutturato? Soluzione Per determinare se il diagramma

Dettagli

Macchine sequenziali

Macchine sequenziali Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Macchine sequenziali Lezione 14 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Automa a Stati Finiti (ASF) E una prima astrazione di

Dettagli

Esercizi per il corso di. Logistica I. a.a Daniela Favaretto. Dipartimento di Matematica Applicata Università Ca Foscari di Venezia

Esercizi per il corso di. Logistica I. a.a Daniela Favaretto. Dipartimento di Matematica Applicata Università Ca Foscari di Venezia sercizi per il corso di Logistica I a.a. - aniela avaretto ipartimento di Matematica pplicata Università a oscari di Venezia sercizio Individuare un albero di supporto di lunghezza minima (SST) sul seguente

Dettagli

Problema del trasporto

Problema del trasporto p. 1/1 Problema del trasporto Supponiamo di avere m depositi in cui è immagazzinato un prodotto e n negozi che richiedono tale prodotto. p. 1/1 Problema del trasporto Supponiamo di avere m depositi in

Dettagli

2.3 Cammini ottimi. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1

2.3 Cammini ottimi. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 . Cammini ottimi E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano .. Cammini minimi e algoritmo di Dijkstra Dato un grafo orientato G = (N, A) con una funzione di costo c : A c ij R e due nodi s e t,

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI II

RETI DI CALCOLATORI II RETI DI CALCOLATORI II Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Ing. DANIELE DE CANEVA a.a. 2009/2010 ARGOMENTI DELLA LEZIONE TEORIA DEL ROUTING ROUTING STATICO ROUTING DINAMICO o PROTOCOLLI

Dettagli

Note per la Lezione 4 Ugo Vaccaro

Note per la Lezione 4 Ugo Vaccaro Progettazione di Algoritmi Anno Accademico 2016 2017 Note per la Lezione 4 Ugo Vaccaro Ripasso di nozioni su Alberi Ricordiamo che gli alberi rappresentano una generalizzazione delle liste, nel senso che

Dettagli

Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010

Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010 Formulario sui Prodotti Hermitiani Marcello Mamino Pisa, 24 v 2010 In quetsa dispensa: V è uno spazio vettoriale di dimensione d sul campo complesso C generato dai vettori v 1,..., v d. Le variabili m,

Dettagli

Simulazioni e Metodi Montecarlo Cercano gli stati fondamentali di sistemi complessi non risolubili analiticamente e le loro proprietà analoghi per

Simulazioni e Metodi Montecarlo Cercano gli stati fondamentali di sistemi complessi non risolubili analiticamente e le loro proprietà analoghi per Simulazioni e Metodi Montecarlo Cercano gli stati fondamentali di sistemi complessi non risolubili analiticamente e le loro proprietà analoghi per molti versi al problema del commesso viaggiatore lasciano

Dettagli

Macchine combinatorie: encoder/decoder e multiplexer/demultiplexer

Macchine combinatorie: encoder/decoder e multiplexer/demultiplexer Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2011-2012 Macchine combinatorie: encoder/decoder e multiplexer/demultiplexer Lezione 12 Prof. Antonio Pescapè Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà

Dettagli

Codici binari decimali

Codici binari decimali Codici binari decimali Si usano per rappresentare le dieci cifre decimali in binario dato che 2 3 < 10 < di 2 4 occorrono almeno 4 bits Binario Decimale BCD Eccesso-3 Biquinary 1 di 10 0 0 0000 0011 0100001

Dettagli

Architetture aritmetiche

Architetture aritmetiche Architetture aritmetiche Sommatori: : Full Adder, Ripple Carry Sommatori: Carry Look-Ahead Ahead, Carry Save, Add/Subtract Moltiplicatori: Combinatori, Wallace,, Sequenziali Circuiti per aritmetica in

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian

Dettagli

Celle di fabbricazione

Celle di fabbricazione Celle di fabbricazione Produzione per parti (Classificazione Impiantistica) Produzione per parti Fabbricazione Montaggio (assemblaggio) Job Shop Celle di fabbricazione Linee transfer A posto fisso Ad Isola

Dettagli

Parte V: Rilassamento Lagrangiano

Parte V: Rilassamento Lagrangiano Parte V: Rilassamento Lagrangiano Tecnica Lagrangiana Consideriamo il seguente problema di Programmazione Lineare Intera: P 1 min c T x L I Ax > b Cx > d x > 0, intera in cui A = matrice m x n C = matrice

Dettagli

Algoritmi e strutture dati

Algoritmi e strutture dati Algoritmi e Strutture Dati Cammini minimi Definizioni Sia G = (V,E) un grafo orientato pesato sugli archi. Il costo di un cammino π = è dato da: Un cammino minimo tra una coppia di

Dettagli

Controlli Automatici I

Controlli Automatici I Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino Luca Carlone Controlli Automatici I LEZIONE V Sommario LEZIONE V Proprietà strutturali Controllabilità e raggiungibilità Raggiungibilità nei sistemi lineari Forma

Dettagli

Operations Management

Operations Management La schedulazione dei progetti Estratto da Operations Management Modelli e metodi per la logistica II Edizione Autore: Giuseppe Bruno Edizioni Scientifiche Italiane I problemi di scheduling 21 6.8 - LA

Dettagli

La teoria dei grafi permette di esprimere in modo sistematico le LKT e LKC con i metodi della

La teoria dei grafi permette di esprimere in modo sistematico le LKT e LKC con i metodi della Grafi La teoria dei grafi permette di esprimere in modo sistematico le LKT e LKC con i metodi della topologia combinatoria. Definizione intuitiva di grafo: Un Grafo è un insieme di nodi (rappresentabili

Dettagli

Il problema del commesso viaggiatore

Il problema del commesso viaggiatore Il problema del commesso viaggiatore Mauro Passacantando Dipartimento di Informatica Largo B. Pontecorvo 3, Pisa mpassacantando@di.unipi.it M. Passacantando TFA 2012/13 - Corso di Ricerca Operativa Università

Dettagli

..., x M. : codice o sequenza di bit che rappresentano il messaggio x i ; n i : lunghezza in bit del codice C X i

..., x M. : codice o sequenza di bit che rappresentano il messaggio x i ; n i : lunghezza in bit del codice C X i Definizioni X : sorgente di informazione discreta; X k : messaggi prodotti da X ; ogni messaggio è una v.c.d., k è l'indice temporale; alfabeto di X : insieme {x,..., x } degli messaggi che la sorgente

Dettagli

Funzione di trasferimento

Funzione di trasferimento Funzione ditrasferimento - 1 Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Funzione di trasferimento DEIS-Università di Bologna Tel. 51 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Definizione

Dettagli

4. CODICI A RIVELAZIONE E CORREZIONE D ERRORE

4. CODICI A RIVELAZIONE E CORREZIONE D ERRORE 4. CODICI A RIVELAZIONE E CORREZIONE D ERRORE! INTRODUZIONE! STRATEGIE ARQ E FEC! TIPOLOGIE DI CODICI! CODICI A BLOCCHI! CODICI A RIPETIZIONE! CODICI A CONTROLLO DI PARITÀ! DISTANZA DI HAMMING! CAPACITÀ

Dettagli

Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte

Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte Rappresentazione digitale delle informazioni Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte Ordini di grandezza Codifica delle immagini Codifica

Dettagli

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 5

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 5 Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 5 Circuiti Sequenziali Zeynep KIZILTAN zeynep@cs.unibo.it Argomenti Circuiti sequenziali Flip-flop D, JK Analisi dei circuiti sequenziali Progettazione dei circuiti

Dettagli

Assemblaggio degli Elementi: Soluzione del Problema Strutturale Discreto

Assemblaggio degli Elementi: Soluzione del Problema Strutturale Discreto Il Metodo degli Elementi Finiti Assemblaggio degli Elementi: Soluzione del Problema Strutturale Discreto Dalle dispense del prof. Dario Amodio e dalle lezioni del prof. Giovanni Santucci Per ottenere la

Dettagli

Problema del cammino minimo

Problema del cammino minimo Algoritmi e Strutture di Dati II Problema del cammino minimo Un viaggiatore vuole trovare la via più corta per andare da una città ad un altra. Possiamo rappresentare ogni città con un nodo e ogni collegamento

Dettagli

Strutture dati e loro organizzazione. Gabriella Trucco

Strutture dati e loro organizzazione. Gabriella Trucco Strutture dati e loro organizzazione Gabriella Trucco Introduzione I linguaggi di programmazione di alto livello consentono di far riferimento a posizioni nella memoria principale tramite nomi descrittivi

Dettagli

ESERCIZI SULLE MATRICI

ESERCIZI SULLE MATRICI ESERCIZI SULLE MATRICI Consideriamo il sistema lineare a, x + a, x + + a,n x n = b a, x + a, x + + a,n x n = b a m, x + a m, x + + a m,n x n = b m di m equazioni in n incognite che ha a, a,n A = a m, a

Dettagli

Le lettere x, y, z rappresentano i segnali nei vari rami.

Le lettere x, y, z rappresentano i segnali nei vari rami. Regole per l elaborazione di schemi a blocchi Oltre alle tre fondamentali precedenti regole (cascata, parallelo, retroazione), ne esiste una serie ulteriore che consente di semplificare i sistemi complessi,

Dettagli

Programmazione strutturata

Programmazione strutturata Corso di Fondamenti di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale (L-Z) 3. (testo di riferimento: Bellini-Guidi) Ing. Michele Ruta 1di 29 Linguaggi di programmazione Un programma è un algoritmo

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.

Dettagli

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Modulazioni PAM Multilivello, BPSK e QPSK - 1 Rappresentazione analitica del segnale Sia {b(n)} una qualsiasi sequenza

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di PS-Probabilità P.Baldi Tutorato 9, 19 maggio 11 Corso di Laurea in Matematica Esercizio 1 a) Volendo modellizzare l evoluzione della disoccupazione in un certo ambito

Dettagli

Qualità del servizio IPTV

Qualità del servizio IPTV Qualità del servizio IPTV Elena Mammi emammi@fub.it Fondazione Ugo Bordoni Roma, 2 Aprile 2009 Sommario Introduzione SMPTE 2022-1 Codici a fontana Codici LT Codici Raptor 2 Introduzione Il traffico IPTV

Dettagli

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondamenti di segnali Fondamenti e trasmissione TLC Introduzione Se il segnale d ingresso di un sistema Lineare Tempo-Invariante (LTI e un esponenziale

Dettagli

1 Entropia: Riepilogo

1 Entropia: Riepilogo Corso: Gestione ed elaborazione grandi moli di dati Lezione del: 30 maggio 2006 Argomento: Entropia. Costruzione del modello di una sorgente. Codifica di Huffman. Scribes: Galato Filippo, Pesce Daniele,

Dettagli

Week #9 Assessment. Practice makes perfect... November 23, 2016

Week #9 Assessment. Practice makes perfect... November 23, 2016 Week #9 Assessment Practice makes perfect... November 23, 2016 Esercizio 1 Un azienda di trasporto deve caricare m camion {1,..., m} in modo da servire giornalmente un dato insieme di clienti. Nei camion

Dettagli

1.2f: Operazioni Binarie

1.2f: Operazioni Binarie 1.2f: Operazioni Binarie 2 18 ott 2011 Bibliografia Questi lucidi 3 18 ott 2011 Operazioni binarie Per effettuare operazioni è necessario conoscere la definizione del comportamento per ogni coppia di simboli

Dettagli

Informazione e sua rappresentazione: codifica

Informazione e sua rappresentazione: codifica Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2011-2012 Informazione e sua rappresentazione: codifica Lezione 2 Prof. Antonio Pescapè Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Corso

Dettagli

2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso.

2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso. Argomenti della Lezione ) Codici di sorgente 2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso. 3) Disuguaglianza di Kraft 4) Primo Teorema di Shannon 5) Codifica di Huffman Codifica di sorgente Il

Dettagli

Esercitazione 5: Sistemi a risoluzione immediata.

Esercitazione 5: Sistemi a risoluzione immediata. Esercitazione 5: Sistemi a risoluzione immediata. Ipotesi: Supponiamo le matrici non singolari. Nota: Per verificare che si ha risolto correttamente il sistema lineare Ax = b basta calcolare la norma del

Dettagli