Molti pensano che basti leggere delle pagine di un libro per imparare, come

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Molti pensano che basti leggere delle pagine di un libro per imparare, come"

Transcript

1 Non basta leggere per imparare! Occorre comprendere per apprendere e non solo. A cura di M.E. Bianchi / V. Rossi/ B. Urdanch Non basta leggere per imparare. Molti pensano che basti leggere delle pagine di un libro per imparare, come se leggere un testo potesse da solo aiutarci a capire e conoscere nuove cose. Invece, l esperienza pratica, possibilmente attraverso più sensi, rispetto alla sola lettura, ha un impatto ben diverso su di noi perché ci coinvolge completamente: cervello, anima e corpo. Il pedagogista americano Edgar Dale ha constatato, infatti, quanto serva poco un metodo di studio basato sulla semplice lettura e ripetizione di quanto scritto sui testi e come la nostra memoria sia maggiormente influenzata dalle nostre esperienze plurisensoriali. Non solo: più tali esperienze sono particolari, ricche di emozioni, più le ricorderemo con facilità anche a distanza di tempo. Dai suoi studi è nato il famoso cono dell apprendimento, dal quale è deducibile che il segreto per rendere fruttuosa ogni attività di studio è coinvolgere praticamente tutti i nostri sensi nel processo di apprendimento. 1

2 Il solo leggere, quindi, non porta a grandi e duraturi risultati. Se a ciò aggiungiamo che spesso molti studenti non capiscono nemmeno bene ciò che leggono, ma cercano di memorizzare ugualmente le pagine della disciplina da studiare per la verifica e per l interrogazione del giorno dopo, allora dobbiamo chiederci: come possiamo aiutare i nostri alunni a capire un testo? Gli studiosi affermano che leggere per apprendere è possibile se si accede alla comprensione del testo scritto: solo così, infatti, si riesce a sviluppare la capacità di immagazzinare il contenuto di quanto si è letto. 2

3 Essere in grado di capire quello che si legge è dunque un abilità di base, fondamentale per apprendere e per raggiungere gli obiettivi scolastici prefissati. Comprendere un testo significa qualcosa di più di una semplice decodifica delle parole e delle singole frasi, in quanto implica la capacità di costruire una rappresentazione mentale del contenuto di uno scritto, formato da molte parole, organizzate secondo regole grammaticali e sintattiche, che consentono di creare frasi collegate tra loro. E se insieme alle parole ci sono anche le immagine e/o il sonoro ecco che oltre a comprendere meglio ricorderemo anche più a lungo. Già nel 2010 il Rapporto UE affermava che un ragazzo su due non fosse in grado di capire quello che leggeva. Oggi, sempre più frequentemente ci troviamo di fronte ad alunni che leggono in maniera sufficientemente chiara e fluida, ma non capiscono! Sono molti gli insegnanti che rilevano che un bambino con difficoltà di comprensione ottiene risultati più scadenti; con la conseguenza che queste sue difficoltà spesso influenzano anche le successive scelte scolastiche, poiché a livello emotivo/motivazionale si convincerà di non essere capace. 3

4 Un altro concetto non sempre chiaro è che c è differenza tra capire e ricordare. Un conto è che lo studente abbia capito, un altro è che sia riuscito a recuperare i contenuti quando servono durante una interrogazione: la prima abilità non è sufficiente per riuscire nella seconda. Occorre mantenere chiara la differenza che intercorre tra leggere e comprendere un testo, in quanto non sono processi cognitivi del tutto assimilabili. Spiega, infatti, C. Pontecorvo che l attività di lettura ha maggiormente a che fare con il riconoscimento delle parole; ma per saper comprendere un testo è necessario non solo possedere conoscenze di natura linguistica (come quelle fonologiche, sintattiche e semantiche), ma anche conoscenze pregresse su ciò che accade nel mondo e intorno alla persona, che permettono di formulare ipotesi, di creare aspettative e di collegare le informazioni acquisite anche da altri testi. (C. Pontecorvo, 1999) Il fine della lettura è certamente quello di capire : tutti leggono per capire le informazioni contenute in un testo, imparando a farle proprie e a utilizzarle nei diversi contesti di vita. Il tipo di lettura più utilizzato nei processi di apprendimento dai nostri studenti è la lettura funzionale, per trarre informazioni specifiche dal testo allo scopo di raggiungere prestazioni scolastiche soddisfacenti. 4

5 In questi ultimi anni, però, il focus dell apprendimento della lettura si è spostato dal semplice processo della decodifica ad un processo ben più articolato che prende il nome di reading literacy. Gli esperti concordano nel definire reading literacy l attitudine complessiva a capire, utilizzare e riflettere sulle forme della lingua scritta per una piena realizzazione personale e sociale. Una modalità di lettura, quindi, ben più complessa di quella funzionale, che comprende aspetti cognitivi (ad es. la decodifica delle parole e la comprensione del testo) e aspetti che hanno a che fare con la motivazione e con il coinvolgimento individuale. Secondo l OCSE la reading literacy è La capacità di un individuo di comprendere, di utilizzare e di riflettere su testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società (OCSE, 2007). Quali sono i meccanismi implicati nella comprensione di un testo scritto? La comprensione mette in gioco diversi processi cognitivi, indispensabili sia per interpretare autonomamente il testo sia per affrontare testi cognitivamente impegnativi. Processi che implicano la capacità di interrogare il testo, di fare previsioni, di fare inferenze e opportuni collegamenti: dalla lettura alla concettualizzazione, dall integrazione delle informazioni con le conoscenze pregresse alla loro conservazione in memoria. 5

6 Saper comprendere significa avere la possibilità di accedere alle proprie risorse intellettive per capire cosa è richiesto fare, in base al contesto, alle proprie competenze specifiche ed a ciò che è richiesto dall ambiente in quel preciso momento o situazione. Ma, soprattutto, il processo di comprensione deve anche poter funzionare sia quando sono presenti intense emozioni sia quando si percepiscono insicurezze rispetto alle proprie capacità e/o ci si ritiene impacciati. In questo caso la difficoltà può essere ricondotta ad interferenze emotive, che ostacolano le capacità di comprensione. Quali sono le strategie metodologiche necessarie per dare a tutti gli studenti la possibilità di acquisire la necessaria competenza di comprendere i contenuti di un testo? Dal confronto tra i dati delle prove di comprensione della lettura, emersi negli studi IEA PIRLS e dall INVALSI, risulta condivisa l idea che sia importante far entrare gli studenti a contatto di più tipologie testuali. Poichè l importanza attribuita alla lettura continua a rivestire un ruolo centrale nelle nostre scuole rispetto alle altre abilità linguistiche, sembra utile almeno insegnare agli studenti a cogliere significati da testi di vario tipo, dalle varie immagini guida di cui i nostri libri di testo sono sempre più ricchi, dai concetti chiave sottolineati, dalle domande in apertura di capitolo che anticipano i contenuti della narrazione sollecitando la curiosità degli allievi insomma da tutti i vari indici testuali o paratestuali ormai sempre più utilizzati nei testi. Le figure, le immagini, le varie mappe 6

7 possono essere anche un importante espediente mnemotecnico, una strategia a cui tutti gli alunni (anche quelli con bisogni educativi speciali) possono ricorrere per rendere più duraturo un ricordo altrimenti destinato a un rapido oblio. Convertire l informazione/contenuto da ricordare in immagine visiva significativa per lo studente (il rinforzo mnemonico della lezione) è un ottimo stimolo per tutta la classe. Devono essere programmate forme di insegnamento individualizzato e/o personalizzato, anche a piccoli gruppi, dove si considerino la diversità e la pluralità dei modi di apprendere e dove si promuovano approcci differenziati in relazione alle diverse situazioni e alle differenti esigenze, anche attraverso l insegnamento di strategie metacognitive per rendere la comprensione del testo più consapevole e strategica. Come, ad esempio: capire ciò che si vuole ricordare identificare gli elementi rilevanti e riflettere sul loro significato evidenziarli con un criterio stabilito visualizzare ed enfatizzare le parole in questione revisionare i contenuti fatti fare ripetuti feedback e riassunti orali Gli apprendimenti devono essere anche coinvolgenti per concatenare gli eventi. È bene ricordarsi che un approccio positivo attiva la componente emozionale che, a sua volta, è un potente strumento per memorizzare le informazioni. 7

8 Non solo. Importanti sono anche le competenze soggettive maturate, che non possono prescindere dal bagaglio di esperienze personali, dall interesse e dalla curiosità che ciascuno matura negli anni (e non solo nel contesto scolastico) con lo scopo principale (nella maggioranza dei casi) di memorizzare in fretta per poter esporre quanto appreso nel corso di una verifica o di una interrogazione. Ribadiamo che, per immagazzinare le informazioni in modo ottimale, occorrerebbe che le informazioni acquisite venissero prima di tutto capite e poi sottoposte ad un processo di trasformazione in immagini mentali, in una gerarchia di nuove informazioni che si andrebbero a collegare attivamente alle conoscenze già presenti nella memoria. Come? Ad esempio, correlando il significato di quanto si acquisisce con quanto si sa già sull argomento; facendo collegamenti con la propria esperienza personale e/o con argomenti legati al testo; ponendosi delle domande su quanto si vorrebbe ulteriormente conoscere.. È stato dimostrato scientificamente che l immagazzinamento e il recupero delle informazioni sono fortemente potenziati da questo più complesso e articolato processo di codifica elaborativa del contenuto. Da tutto ciò è facile dedurre che per comprendere un testo bisogna operare attivamente su quanto si legge: una vera e propria azione trasformativa del contenuto. Le informazioni che vengono acquisite, se capite e messe in relazione con quanto già presente in memoria, permettono 8

9 di accrescere la struttura delle conoscenze pregresse riorganizzandole in modi sempre nuovi e più complessi. Senza dimenticare che lo studio può essere più efficace qualora venga condotto con la mente sufficientemente riposata e tenendo conto dei bisogni complessivi dello studente, in piena forma, senza distrazioni e preoccupazioni. Affinchè ciò avvenga, però, non bastano più i metodi didattici tradizionali, in quanto non sempre in grado di suscitare la giusta attenzione, di dare un senso a ciò che si fa a scuola e di arginare gli effetti dell era digitale. Gli esperti concordano sul fatto che i contenuti disciplinari non possono più essere trasmessi solo ed esclusivamente attraverso la lezione frontale (al momento ancora la più diffusa modalità di trasmissione del sapere almeno nelle scuole superiori), ma ritengono che i docenti debbano progettare e programmare anche altri tipi di intervento, utili ai stimolare l acquisizione di specifiche competenze. Tutto questo, attraverso l uso di diversi strumenti, di lezioni interattive, di attività cooperative e di piccolo gruppo, favorirebbe certamente lo sviluppo delle potenzialità cognitive e meta cognitive di ogni singolo studente, secondo le forme e i tempi che gli sono più congeniali, con l obiettivo finale di sviluppare le competenze necessarie a comprendere per apprendere. 9

10 Quali sono, invece, le strategie di comprensione del testo scritto fatte adottare generalmente agli alunni dagli insegnanti? Purtroppo, risulta che sia prassi quotidiana far svolgere soprattutto compiti di diversa difficoltà sui testi letti: dai più semplici, come reperire informazioni ai più impegnativi, come fare generalizzazioni ed elaborare inferenze. Fortunatamente sono presenti anche modalità diverse, quali il far trovare somiglianze e differenze tra le diverse informazioni del testo e/o interpretare le informazioni del testo riconducendole a situazioni di vita reale. Indispensabile diventa, quindi, la formazione degli insegnanti, oggi considerata da molti esperti, nazionali ed internazionali, un elemento essenziale per ottenere migliori risultati anche nella competenza di lettura. "I sistemi educativi devono combinare lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità specifiche, insieme alla creatività, alla curiosità, all'intuizione, al pensiero critico, al problem solving, alla sperimentazione, all'assunzione dei rischi, all'abilità di apprendere dai fallimenti, all'uso dell'immaginazione al ragionamento per ipotesi, fino al senso di imprenditorialità. In una parola: bisogna passare dall'insegnamento strutturato cattedra alunno compiti a forme nuove, utilizzando pratiche di lavoro in piccoli gruppi, 10

11 di autovalutazione degli studenti e loro partecipazione alla pianificazione". (E. Berlinguer) BIBLIOGRAFIA Bianchi/Rossi/Sini, Quando comprendere è difficile, Lattes, TO

OCSE PISA IEA PIRLS INVALSI

OCSE PISA IEA PIRLS INVALSI OCSE PISA (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; Programme for International Student Assessment) IEA PIRLS (International association for the Evalutation of educational Achievement;

Dettagli

Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO.

Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO. Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO. L intelligenza numerica intesa come la capacità innata nell individuo di comprendere e conoscere

Dettagli

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Abilità di studio per DSA... o per tutti? Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono

Dettagli

Guida alle parole chiave della didattica

Guida alle parole chiave della didattica Guida alle parole chiave della didattica Nelle indicazioni nazionali del 2012, nelle circolari ministeriali in genere e soprattutto nella scuola e tra le insegnanti, si stanno diffondendo alcune parole

Dettagli

ANNO SCOLASTICO DIRITTO ED ECONOMIA CLASSE 2B Docente ANGELA DEANNA FALZON

ANNO SCOLASTICO DIRITTO ED ECONOMIA CLASSE 2B Docente ANGELA DEANNA FALZON ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DIRITTO ED ECONOMIA CLASSE 2B Docente ANGELA DEANNA FALZON SITUAZIONE DI PARTENZA La classe composta di 20, di cui 2 alunni certificati H, 1 alunno DSA e 2 BES, si presenta eterogenea.

Dettagli

Le strategie di memoria per gli over 60

Le strategie di memoria per gli over 60 Le strategie di memoria per gli over 60 Alleniamo la memoria Errate convinzioni sul funzionamento della propria mente e della propria memoria La conoscenza della propria capacità cognitiva e l attitudine

Dettagli

L organizzazione dello studio personale

L organizzazione dello studio personale L organizzazione dello studio personale Avere un buon metodo per studiare in modo strategico significa diventare più metacognitivi STUDIARE = dal latino studère e cioè applicarsi con impegno a qualcosa.

Dettagli

- Sviluppare la capacità di usare la lingua orale e scritta in modo competente ed adeguato alle diverse situazioni comunicative

- Sviluppare la capacità di usare la lingua orale e scritta in modo competente ed adeguato alle diverse situazioni comunicative ANNO SCOLASTICO: 2017 / 2018 MATERIA: ITALIANO INSEGNANTE: Lucia Fenoglio CLASSE: 2 C SC cp FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): - Sviluppare la capacità di

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico. Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA Classe. Sezione. Anno Scolastico. 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Luogo e data di nascita Diagnosi

Dettagli

Servizi Socio sanitari Espressioni grafiche ed elementi di storia dell arte

Servizi Socio sanitari Espressioni grafiche ed elementi di storia dell arte Servizi Socio sanitari Espressioni grafiche ed elementi di storia dell arte METODI e STRUMENTI Si premette che, compatibilmente con i dispositivi e gli strumenti messi a disposizione dalla scuola, si utilizzeranno

Dettagli

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore.  U. Foscolo  Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore " U. Foscolo " Teano - Sparanise Disciplina: Economia Aziendale ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Classe prima /sez. AFM Prof. Adriano De Monaco 1 COMPOSIZIONE

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO. Liceo Scientifico delle Scienze applicate

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO. Liceo Scientifico delle Scienze applicate ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate Docenti: Prof.ssa Antonella Carnevale PROGRAMMAZIONE DI INFORMATICA CLASSE I K Anno scolastico 2018-2019

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina: Diritto /Economia Classe: 1^ B AFM A.S. 2014/15 Docente: Mariarosaria Nuzzi

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina: Diritto /Economia Classe: 1^ B AFM A.S. 2014/15 Docente: Mariarosaria Nuzzi Disciplina: Diritto /Economia Classe: 1^ B AFM A.S. 2014/15 Docente: Mariarosaria Nuzzi ANALISI DI SITUAZIONE - LIVELLO COGNITIVO La classe si è presentata lenta e poco reattiva agli approcci metodologici

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate Docenti: Prof. ssa Susy Vitale PROGRAMMAZIONE DI INFORMATICA CLASSE II G Anno scolastico 2018-2019 Libro

Dettagli

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI A TAVOLINO SPAZIO DI RICERCA CONDIZIONE GIOVANILE SIGNIFICATO SENSO EPISTEME DEL SAPERE SCOLASTICO CABINA DI REGIA DOCENTE SVILUPPO DI COMPETENZE

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2012/13 Scuola secondaria INDIRIZZO DI STUDIO CLASSE SEZIONE REFERENTE DSA COORDINATORE DI CLASSE 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO COGNOME E NOME DATA E LUOGO

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

Metodologie per potenziare il metodo di studio

Metodologie per potenziare il metodo di studio Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia Metodologie per potenziare il metodo di studio Civitanova Marche 7 luglio 2017 C. Zamperlin E-mail: info@airipa.it www.airipa.it

Dettagli

Prime analisi delle prove: cosa sanno e cosa non sanno fare gli studenti piemontesi

Prime analisi delle prove: cosa sanno e cosa non sanno fare gli studenti piemontesi Prime analisi delle prove: cosa sanno e cosa non sanno fare gli studenti piemontesi Roberto Trinchero Dipartimento Scienze dell Educazione e della Formazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it

Dettagli

Le competenze OCSE PISA

Le competenze OCSE PISA IRRE Emilia Romagna Le competenze OCSE PISA a cura di Aurelia Orlandoni Seminario interno, Bologna 17 marzo 2008 Un esempio di competenze: il progetto OCSE PISA Competenza matematica (mathematical literacy):

Dettagli

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016

MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016 MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI CON DSA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI CON DSA MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO A. SCRIATTOLI DI VETRALLA (VT) Sede centrale Via Cassia Sutrina n.2, 01019 Vetralla

Dettagli

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom Il termine propriamente significa «Classe capovolta» e indica un moderno metodo di insegnamento, appunto «capovolto»

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19

PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI A.S.2018/19 PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. NANDO MARTELLINI PREMESSA GENERALE A.S.2018/19 Questo documento rappresenta il piano attuativo delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel Rapporto

Dettagli

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Didattica orientativa Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Definizione di orientamento Processo educativo permanente rivolto a all autorealizzazione

Dettagli

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola secondaria. Indirizzo di studio.. Classe.. Sezione. Referente BES e coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data

Dettagli

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto

Dettagli

CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO. Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione

CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO. Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione I SETTE PUNTI CHIAVE PER LA DIDATTICA INCLUSIVA (GUIDE ERICKSON) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Obiettivi: favorire

Dettagli

STRATEGIE METACOGNITIVE. Maurizio Muraglia Valderice 6 aprile 2017

STRATEGIE METACOGNITIVE. Maurizio Muraglia Valderice 6 aprile 2017 DIDATTICA PER COMPETENZE E STRATEGIE METACOGNITIVE Maurizio Muraglia Valderice 6 aprile 2017 L alunno riflessivo Ho trovato facili/difficili queste domande Quando ho avuto difficoltà ho cercato di. La

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà I problemi L affrontare compiti di risoluzione di problemi aritmetici mette in difficoltà tantissimi allievi. È lecito porsi dunque il quesito

Dettagli

Programmazione annuale classe 4^ A AF

Programmazione annuale classe 4^ A AF Programmazione annuale classe 4^ A AF Docente: SCOTTO MARINELLA Materia di insegnamento: INGLESE Libri di testo: Margherita Cumino, Philippa Bowen : Business Globe commerce Economy and Culture, ed. Petrini

Dettagli

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO 1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni BES. Anno scolastico DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni BES. Anno scolastico DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO SALVO D ACQUISTO ISA 21 Follo (SP) VIA COLOMBO 11-19020 FOLLO (SP) tel. 0187/558196 Fax 0187/519619 e-mail: spic80800v@pec.istruzione.it

Dettagli

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione Apprendimento cooperativo e laboratori per l inclusione Didattica frontale (tradizionale) Didattica laboratoriale L Apprendimento decontestualizzato Passività Disciplina come rappresentazione oggettiva

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente

Dettagli

INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ]

INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ] AID Ente Formatore accreditato con decreto MIUR del 06/12/2004 SEZIONE AID VICENZA BES (Bisogni Educativi Speciali) CONOSCERE PER INTERVENIRE Dalla normativa al Piano Didattico Personalizzato: didattica

Dettagli

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti

I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di

Dettagli

Sviluppare la competenza di lettura nella scuola primaria. a cura di Daniela Iuppo

Sviluppare la competenza di lettura nella scuola primaria. a cura di Daniela Iuppo Sviluppare la competenza di lettura nella scuola primaria a cura di Daniela Iuppo Reading literacy chi? Chi è il lettore competente? Lettura come processo interattivo! il lettore interagisce col testo

Dettagli

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari

La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.

Dettagli

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve Scuola Secondaria di II grado Laboratorio neo-immessi in ruolo 2015/2016 Daniele Leporatti Marini Caterina Anna Lisa giuntini Drogo Teresa Rosa

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI

INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI INSEGNARE E IMPARARE CON LE MAPPE CONCETTUALI Prima Lezione Dottoressa Li Puma Silvia Psicologa, Psicoterapeuta Formatrice per operatori sociali e insegnanti Che cosa sono le mappe concettuali Le mappe

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ]

INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ] ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA www.dislessia.it Sezione di Vicenza Metodo di studio Mappe e altri strumenti di compensazione Docente Formatore AID INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ] 1.6. Vi è una sempre maggiore

Dettagli

Scuola Primaria di Petosino Classi 2^B - C anno scolastico 2017 / Attività di REPORT. Sguardo su di sé. IO SONO IO

Scuola Primaria di Petosino Classi 2^B - C anno scolastico 2017 / Attività di REPORT. Sguardo su di sé. IO SONO IO Scuola Primaria di Petosino Classi 2^B - C anno scolastico 2017 / 2018 Attività di REPORT Sguardo su di sé. IO SONO IO PREMESSA L educazione razionale emotiva è un percorso didattico, attraverso il quale

Dettagli

PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico

PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico 2013-2014 TITOLO : RACCONTIAMO INSIEME ( il ) E' un progetto pensato e strutturato per gli alunni della scuola dell infanzia, per gli alunni delle classi quinte della

Dettagli

2. La definizione di reading literacy nell indagine OCSE-PISA

2. La definizione di reading literacy nell indagine OCSE-PISA Ministero dell Istruzione e della Scienza Misurazione e valutazione delle conoscenze e delle competenze: esperienze e ipotesi Mario Ambel, Il concetto di competenza in lingua nelle indagini internazionali

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Certificare le competenze, occasione di miglioramento per riflettere sulla valutazione e per una nuova didattica Dott.ssa Monica MERONI,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE

PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE Anno Scolastico 2017/2018 CASA CIRCONDARIALE Materia di insegnamento: Matematica Classe: 3^ ACC Docenti: Prof. ssa Nadia Rao Data di consegna: 30/11/2017 Firma del docente: LIVELLI

Dettagli

SCHEDA DISCIPLINARE. Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica

SCHEDA DISCIPLINARE. Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica SCHEDA DISCIPLINARE Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica Disciplina: Scienze Umane (Psicologia e Metodologia della Ricerca) Docente: Antonella Ciappetta Classe : II sez.a I Quadrimestre a.s.

Dettagli

il comitato genitori organizza un corso di metodo di studio per i ragazzi di 1^ e 2^.

il comitato genitori organizza un corso di metodo di studio per i ragazzi di 1^ e 2^. Buongiorno, il comitato genitori organizza un corso di metodo di studio per i ragazzi di 1^ e 2^. Nelle pagine seguenti troverete tutti i dettagli. Per chi fosse interessato contatti Anna Rasia entro il

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria e Secondaria di Primo grado Via Enrico Dalfino - Sammichele di Bari E.mail:BAIC80500V@istruzione.it C.F.93251060724 tel / fax 080/8917208 PIANO DIDATTICO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO VALMAURA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il presente piano personalizzato viene redatto ai sensi della L. 8/10/2010 n. 170 "Nuove norme in materia di disturbi

Dettagli

Essere un docente etwinner. Seminario di informazione e formazione Pescara. 27 Gennaio Erica Di Giulio Ref.pedagogico etwinning Abruzzo

Essere un docente etwinner. Seminario di informazione e formazione Pescara. 27 Gennaio Erica Di Giulio Ref.pedagogico etwinning Abruzzo Essere un docente etwinner Seminario di informazione e formazione Pescara 27 Gennaio 2016 Erica Di Giulio Ref.pedagogico etwinning Abruzzo uscire dalla tradizione? classe o gruppo? aula o ambiente di apprendimento?

Dettagli

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA Barbara Carretti Disturbi specifici dell apprendimento Base biologica Disturbi evolutivi Specifici Persistenti Evoluzione dei DSA Il DSA persiste,

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Alunno Classe Pag 1/12 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO ITC CLASSE 2^ SEZIONE_AFM DISCIPLINA TEDESCO DOCENTE CERCHIARO ANNAMARIA QUADRO ORARIO 3 ore settimanali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE SECONDO BIENNIO A.S.

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE SECONDO BIENNIO A.S. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE SECONDO BIENNIO A.S. 20../20.. CONSIGLIO DELLA CLASSE COORDINATORE DATA ELABORAZIONE DATA APPROVAZIONE Classe 1. LIVELLI DI PARTENZA - ESITO DI TEST

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Ing. Carlo Stradi Via Boito, n. 27-41053 Maranello (MO) Tel. 0536/941110 Fax 0536/945162 e-mail: moic83400q@istruzione.it

Dettagli

TEST COGNITIVO: WISC IV

TEST COGNITIVO: WISC IV TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia

Dettagli

Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie

Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie La gestione educativa delle crisi comportamentali Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie 27 Marzo 2015 CTS MARCONI Grazia Mazzocchi Francesco Valentini Il punto di partenza E possibile intendere

Dettagli

Le Indicazioni per la scuola secondaria di primo grado

Le Indicazioni per la scuola secondaria di primo grado "Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2 - USP Torino Asse Scientifico-tecnologico Cipriani Anna - Del Sonno Antonio - Ficara Matilde Lanfranco

Dettagli

LICEO DE SANCTIS - GALILEI. PROGETTAZIONE CURRICOLARE COORDINATA Del Consiglio di Classe

LICEO DE SANCTIS - GALILEI. PROGETTAZIONE CURRICOLARE COORDINATA Del Consiglio di Classe PROGETTAZIONE CURRICOLARE COORDINATA Del Consiglio di Classe della Classe Sezione Indirizzo anno scolastico 2017-2018 INTRODUZIONE Il presente documento descrive il piano di lavoro che sarà svolto, durante

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SASSETTI-PERUZZI 50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 Fax: 055-331155 E-mail: fiis02900l@istruzione.it Pec: fiis02900l@pec.istruzione.it Codice ministeriale:fiis02900l

Dettagli

LES LIEUX DE TRAVAIL

LES LIEUX DE TRAVAIL ISTITUTO COMPRENSIVO I.C. BASILE DON MILANI - PARETE SCUOLA SECONDARIA I GRADO CAMPO DISCIPLINA LINGUA FRANCESE DOCENTE VITALE GIULIANA SEZIONE/CLASSE III PERIODO OTTOBRE/NOVEMBRE Macrocompetenza (dal

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Il bambino audioleso a scuola. Alessandra Pompilio Francesca Premier

Il bambino audioleso a scuola. Alessandra Pompilio Francesca Premier Il bambino audioleso a scuola Alessandra Pompilio Francesca Premier 28.09.2017 Le tappe dello sviluppo dell ascolto e del linguaggio nel bambino normudente Il bambino normudente... Acquisisce queste tappe

Dettagli

Costruire mappe concettuali Strategie e metodi per utilizzarle nella didattica Joseph D.Novak Erickson

Costruire mappe concettuali Strategie e metodi per utilizzarle nella didattica Joseph D.Novak Erickson Costruire mappe concettuali Strategie e metodi per utilizzarle nella didattica Joseph D.Novak Erickson Q1 VATA 8-11 anni Batteria per la Valutazione delle Abilità Trasversali all apprendimento Claudia

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2016/17

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2016/17 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2016/17 Scuola Plesso..classe.. Referente DSA o coordinatore di classe 1.DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Nato a. Interventi

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola Classe Sezione Referente DSA Coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO/A Nome Cognome Data Luogo di nascita DIAGNOSI SPECIALISTICA Redatta

Dettagli

Il seguente lavoro intende fornire delle indicazioni operative ai docenti per agevolare il lavoro didattico sulla lettura e comprensione dei testi.

Il seguente lavoro intende fornire delle indicazioni operative ai docenti per agevolare il lavoro didattico sulla lettura e comprensione dei testi. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE per IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO 2^ Via XX Settembre 22 03043 CASSINO (FR) C.F. 90032280605 - Tel. 0776/21841 Fax

Dettagli

Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO

Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO Laboratorio di giochi matematici nella Scuola Primaria e nella Scuola dell Infanzia Anni scolastici: 2015-2016

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Istituto Professionale per i Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Alberghiera Andrea Barbarigo in Venezia A CURA DEL GRUPPO D ISTITUTO PER LA DISLESSIA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.C. ALBERTO MANZI" Sede Via del Pigneto 301A- Tel. 06299109 Sede Via L.F. De Magistris, 15 - Tel 0621710108

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE E DIDATTICHE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE E DIDATTICHE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Via S. Pertini 8, 40033 Casalecchio di Reno (BO) - Dist.29 Tel: 051 2986511 Fax: 051 6130474 C.F..92001450375 segreteria@salvemini.bo.it - www.salvemini.bo.it ANNO SCOLASTICO 2007/2008_ SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO ITC CLASSE quarta SEZIONE B RIM DISCIPLINA TEDESCO DOCENTE CERCHIARO ANNAMARIA QUADRO ORARIO 3 ore settimanali

Dettagli

Realizzazione corsi O.M. 153/99 PROGETTO DEL CORSO

Realizzazione corsi O.M. 153/99 PROGETTO DEL CORSO Realizzazione corsi O.M. 153/99 PROGETTO DEL CORSO Direzione corso: Aladino Tognon Staff : - Andreatta Carmen - Pierantonio Garlini - Anna Mancuso - AnnaRita Marchetti - Anna Segalla - Oriana Tinazzi Sede:

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V ODONTOTECNICO. Linguistico, Storico-sociale, Matematico

UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V ODONTOTECNICO. Linguistico, Storico-sociale, Matematico UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 TITOLO: IL CONTRATTO DI LAVORO ED I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI E ATIPICI COD. A PRESENTAZIONE Destinatari Classe V ODONTOTECNICO Periodo Gennaio-febbraio-marzo

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico 20 /20

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico 20 /20 ISTITUTO COMPRENSIVO QUEZZI Scuola Secondaria di primo grado Via Pinetti, 68 Genova 16144 - Tel 010826500 Viale Bracelli, 57 Genova 16142 - Tel 010 823370 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico

Dettagli

P.P.T. PIANO PERSONALIZZATO TRANSITORIO

P.P.T. PIANO PERSONALIZZATO TRANSITORIO P.P.T. PIANO PERSONALIZZATO TRANSITORIO 1. Scheda introduttiva 1.1. Dati personali Cognome e nome: Jaku Aron Classe: 1 anno Liceo linguistico Luogo e anno di nascita: Romania, 20/06/2001 Lingua d origine:

Dettagli

Turismo. Patrizia Stezzi

Turismo. Patrizia Stezzi IV A Turismo Patrizia Stezzi Dati significativi su scolarità pregresse ripetenze debiti formativi prerequisiti accertati La classe IVA Turismo è composta da 15 alunne tutte frequentanti regolarmente. La

Dettagli

IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore

IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore Fare un buon lavoro da un punto di vista didattico significa porsi continuamente problemi. Quando lavoriamo con

Dettagli

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne

Dettagli

Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima

Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TITO LUCREZIO CARO - CITTADELLA (PD) PROFILO DELLA CLASSE _I_ sez. D a.s. 2008/09 Composizione della classe alunni

Dettagli

ANNO SCOLASTICO

ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 QUESTIONARIO CONOSCITIVO Rispondi alle domande in modo sereno, non preoccuparti del giudizio, non è un compito ma un modo per conoscere le tue abitudini di studio, cosa ti crea

Dettagli

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA

Ambito di contenuto. Poesia FARE POESIA Destinatari Competenza Ambito di contenuto Contenuto Classe II Scuola Secondaria di primo grado Ricercare strategie per comporre testi poetici Poesia Fare poesia FARE POESIA Introduzione Tra la Prosa e

Dettagli

MATERIA: LINGUA ITALIANA

MATERIA: LINGUA ITALIANA MATERIA: LINGUA ITALIANA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Boscain Sara CLASSE: 1A odontotecnico INDIRIZZO: sociosanitario FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO

LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO LABORATORIO DI MATEMATICA PRIMO ANNO Denominazione Prodotto/Compito in situazione Leggendo la Matematica Non tutti gli alunni riescono ad affrontare le prove con prontezza e serenità e rispettando le procedure

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE E DIDATTICHE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE E DIDATTICHE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Via S. Pertini 8, 40033 Casalecchio di Reno (BO) - Dist.29 Tel: 051 2986511 Fax: 051 6130474 C.F..92001450375 segreteria@salvemini.bo.it - www.salvemini.bo.it ANNO SCOLASTICO 2007/2008 SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Frequentante nell a.s. 20 / la CLASSE/SEZIONE della scuola: , nella quale è stata svolta l attività di sostegno, è composta da

RELAZIONE FINALE. Frequentante nell a.s. 20 / la CLASSE/SEZIONE della scuola: , nella quale è stata svolta l attività di sostegno, è composta da MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SANT ELIA FIUMERAPIDO Via delle Torri snc 03049 S.Elia Fiumerapido (Fr)

Dettagli

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda Di Mario Ambel Piano Poseidon 2007 08 Montecatini Terme 3 4 5 Dicembre 2007 relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda individua alcune significative questioni teoriche-metodologiche sulla lettura/comprensione

Dettagli

Strategie didattiche per costruire l inclusione

Strategie didattiche per costruire l inclusione Tavola rotonda Strategie didattiche per costruire l inclusione Tavola rotonda 17 Gennaio 2014 Firenze Strategie didattiche per costruire l inclusione Relatrici: Annapaola Capuano Docente, Formatrice AID,

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO T. GROSSI via Monte Velino, 2/4-20137 MILANO - tel. 02.88444176-0288444172 - fax 02884440185 Codice Fiscale: 80125490153 istitutotommasogrossi@yahoo.it www.icgrossimilano.it PIANO

Dettagli

I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica.

I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica. I MODELLI MENTALI E LE NUOVE TECNOLOGIE: un mondo di opportunità per la didattica. Perugia 26/27 ottobre 2012 Apprendere Oggi 2 Parole chiave: Costruttivismo Cooperative Learning Metacognizione COSTRUTTIVISMO

Dettagli