Valutazioni nell ambito di procedure concorsuali

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1 Corso di «Processi di pianificazione e processi di valutazione» a.a. 2014/15 Valutazioni nell ambito di procedure concorsuali Docente prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it Collaboratore arch. Pietro Bonifaci pbonifac@stud.iuav.it

2 VALUTAZIONE NELL AMBITO DI PROCEDURE CONCORSUALI - DEFINIZIONE Con il termine valutazione si fa riferimento ad una attività cognitiva, svolta in maniera intenzionale; rivolta a fornire un giudizio su una azione o complesso di azioni, come ad esempio un progetto. La funzione primaria che svolge il valutatore è quella di fornire al decisore, cioè a colui che sceglie «cosa fare», il quadro delle alternative possibili e, se necessario, guidarlo nella identificazione di nuovi possibili scenari attraverso la modifica delle variabili che influiscono sul progetto. Un altra funzione svolta dal valutatore è quella di aiutare il decisore a costruire una propria scala di preferenza rispetto alle alternative individuate. 2

3 VALUTAZIONE NELL AMBITO DI PROCEDURE CONCORSUALI - QUANDO SI VALUTA Fase del processo decisionale Finalità Ex ante Prima che l azione (progetto, piano, ecc.) venga delineata e posta in atto; per verificare se è fattibile e/o desiderabile In itinere Dopo che l azione (progetto, piano, ecc.) è stata delineata e mentre viene posta in atto; per verificare se lo stato di avanzamento corrisponde a quanto previsto Ex post Dopo che l azione (progetto, piano, ecc.) è stata posta in atto ed ha prodotto dei risultati; per verificare se ha prodotto i risultati attesi o anche risultati inattesi, e in quale grado 3

4 VALUTAZIONE NELL AMBITO DI PROCEDURE CONCORSUALI Avviso pubblico per l'acquisizione e la selezione delle proposte di trasformazione urbanistica ed edilizia da programmare nel primo Piano Operativo Comunale. 4

5 VALUTAZIONE NELL AMBITO DI PROCEDURE CONCORSUALI - Per selezionare gli interventi di cui programmare la realizzazione nell'arco temporale di cinque anni, è volontà del Comune attivare un concorso pubblico al fine di accertare le intenzioni degli interessati ad intervenire e di valutare le proposte di intervento che risultano più idonee a soddisfare gli obiettivi e gli standard di qualità urbana ed ecologico-ambientale definiti dal PAT (o PSC). - Al concorso possono prendere parte i proprietari degli immobili situati negli ambiti individuati dal PAT (o PSC), nonché gli operatori interessati a partecipare alla realizzazione degli interventi. 5

6 VALUTAZIONE NELL AMBITO DI PROCEDURE CONCORSUALI L Amministrazione Comunale valuterà le proposte d intervento e le richieste d inserimento nel primo PI (o POC) in relazione alla Programmazione Comunale, alla rispondenza agli obiettivi del PAT (o PSC) e più precisamente ai criteri di seguito specificati. 6

7 OBIETTIVO DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE - Migliorare la qualità dell ambiente urbano - Incrementare l offerta si alloggi sociali (ERS), tramite l acquisizione gratuita delle aree, la realizzazione delle opere e/o attraverso contributi dei privati. - Arricchire il sistema delle attrezzature pubbliche (realizzazione di parcheggi, aree verdi, attrezzature e servizi pubblici). 7

8 CRITERI DI VALUTAZIONE I. Tenore sociale della trasformazione (quota di alloggi ERS); II. Minimizzazione del consumo di suolo; III. Qualità del progetto urbano dal punto di vista della sostenibilità ambientale; IV. Qualità della proposta progettuale dal punto di vista del miglioramento delle attrezzature collettive; V. Mixitè funzionale. 8

9 IL MODELLO DI VALUTAZIONE ANALYTIC HIERARCHY PROCESS L AMC (Analisi Multicriteriale) rappresenta un ampia famiglia di tecniche in grado di tener conto contemporaneamente di una molteplicità di aspetti propri del problema che si sta affrontando, sia qualitativi che quantitativi, facendo emergere i diversi punti di vista degli attori coinvolti. La funzione valutativa può essere espressa come segue: V = f ( O, C, A) In altri termini, gli esiti di una valutazione, nell ambito di un determinato contesto decisionale, sono una funzione: - degli obiettivi, - dei criteri, - delle alternative. 9

10 CRITERI I criteri costituiscono la traduzione operativa degli obiettivi, ovvero una maniera per esprimere gli obiettivi in modo tale da poter essere misurati al fine di confrontare tra loro le alternative. La costruzione di un criterio richiede la definizione puntuale di tre elementi: semantica la definizione del significato di quello specifico criterio; metrica la modalità di misurazione del criterio; funzione di risposta del criterio la modalità di reazione del criterio nel giudizio sulle alternative. 10

11 COSTRUZIONE DI UN CRITERIO: UN ESEMPIO Criterio Indicatore Misura Funzione obiettivo Inquinamento acustico Livello di rumore dba medio dba massimo per legge tendente a 0 Inquinamento atmosferico Traffico veicolare Sorgenti fisse di inquinamento n. medio automezzi pesanti/n. medio autoveicoli circolanti mq attività produttive inquinanti/mq totali edificati minimo minimo Inquinamento del suolo Bonifica da amianto Bonifica del terreno mq coperture in eternit/mq totali di copertura mq terreno bonificato/mq totali minimo massimo 11

12 ALTERNATIVE La valutazione non viene mai svolta su una sola ipotesi progettuale, bensì prende sempre in considerazione e confronta molteplici alternative. Nel caso ci si trovi a valutare una sola ipotesi progettuale, occorre costruire almeno un altra alternativa con cui porla a confronto. Tale alternativa è costituita dall ipotesi del non intervento, e prende il nome di ipotesi nulla (do nothing, nota anche come ipotesi zero ). 12

13 PROCEDIMENTO DI ANALISI GERARCHICA Il Procedimento di analisi gerarchica (dell inglese Analytic Hierarchy Process, in acronimo Ahp) si fonda su tre fasi fondamentali: strutturazione gerarchica il problema oggetto di valutazione viene strutturato in forma gerarchica, ponendo al livello più alto gli obiettivi e nei livelli via via successivi i criteri e le alternative; giudizio comparativo tutti gli elementi di ciascun livello vengono confrontati a coppie, dal basso verso l alto, rispetto a ciascun elemento del livello immediatamente superiore; sintesi dei giudizi i giudizi di comparazione vengono sintetizzati al fine di stilare un ordinamento delle alternative. 13

14 FASE I: STRUTTURAZIONE GERARCHICA La strutturazione in forma gerarchica di un problema valutativo implica che gli elementi obiettivi, criteri e alternative vengano disposti in senso ascendente secondo il livello di astrazione: gli elementi posti più in alto nella gerarchica sono dunque astratti e generali, mentre quelli più in basso concreti e particolari. Pertanto la costruzione della gerarchia comporta la collocazione: degli obiettivi al livello più elevato; dei criteri al livello intermedio; delle alternative al livello più basso. 14

15 FASE I: TIPI DI GERARCHIE Completa Incompleta (presenza di sub-gerarchie) Obiettivo Obiettivo Criterio I Criterio II Criterio III Criterio I Criterio II Criterio III Sub criterio I.1 Sub criterio I.2 Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa B Alternativa B Alternativa B Alternativa B Alternativa B Alternativa B Alternativa B 15

16 FASE II: CONFRONTO A COPPIE Una volta strutturato il problema valutativo in forma gerarchica e in senso discendente, la formulazione dei giudizi avviene in senso ascendente. Gli elementi del livello più basso vengono confrontati tra loro a coppie, secondo ciascun elemento del livello immediatamente superiore. Il confronto viene svolto per tutti gli elementi risalendo l intera gerarchia. Nel confronto a coppie, la preferenza di un elemento rispetto ad un altro non è mai in senso assoluto, bensì sempre relativa (con riferimento all elemento del livello superiore). Matrice di confronto a coppie Criterio: Alternative Alternative A B C D E A 1 B 1 C 1 D 1 E 1 Matrice di confronto a coppie Obiettivo: Criteri Criteri C I C II C III C IV C V C I 1 C II 1 C III 1 C IV 1 C V 1 16

17 FASE II: SCALA DI MISURA Attraverso il confronto a coppie si esprime e si quantifica la preferenza di una alternativa rispetto all altra, singolarmente per ciascun criterio. Esistono diverse scale di misura per quantificare la preferenza tra due alternative, ad esempio: 1 indifferenza; 2 preferenza minima; 3 preferenza media; 4 preferenza forte; 5 preferenza totale Matrice di confronto a coppie Criterio: C1 Alternative In base al criterio C1, l alternativa B è preferibile mediamente rispetto all alternativa C, quindi il punteggio è 3 A B C D E A 1 1/2 Alternative B 1 3 C 1 D 1 E 1 In base al criterio C1, l alternativa A è in misura minima meno preferibile rispetto all alternativa B, quindi il punteggio è 1/2 17

18 FASE II: CONSISTENZA DEI GIUDIZI Affinché i giudizi comparativi siano consistenti occorre che sia rispettato il principio di transitività delle preferenze: se A > B, e B > C, allora à A >> C Consistenza nei giudizi Inconsistenza nei giudizi Matrice di confronto a coppie Criterio: Alternative Alternative A B C D E A B C D 1 1/2 E 1 Matrice di confronto a coppie Criterio: Alternative Alternative A B C D E A B C D 1 1/2 E 1 18

19 FASE III: SINTESI DEI GIUDIZI La sintesi dei giudizi avviene ripercorrendo la gerarchia in senso ascendente: i punteggi complessivi attribuiti a ciascuna alternativa risultanti dal confronto a coppie di quella alternativa con tutte le rimanenti vanno moltiplicati per il peso attribuito ai criteri (direttamente o ancora una volta mediante confronto a coppie). 19

20 FASE III: ORDINAMENTO DELLE ALTERNATIVE Obiettivo Ordinamento delle alternative Criterio I Criterio II Criterio III Alternativa B Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa A Alternativa B Alternativa B Alternativa B Alternativa C Alternativa C Alternativa C Alternativa C 20

21 PESI DEI CRITERI DI VALUTAZIONE I. Tenore sociale della trasformazione (quota di alloggi ERS); 20 pt II. Minimizzazione del consumo di suolo; 30 pt III. Qualità del progetto urbano dal punto di vista della sostenibilità ambientale; 20 pt IV. Qualità della proposta progettuale dal punto di vista del miglioramento delle attrezzature collettive; 20 pt V. Mixitè funzionale; 10 pt TOT: 100 pt 21

22 LE PROPOSTE PERVENUTE Proposta A Proposta B Centro Storico Proposta C 22

23 PROPOSTA A AREA INDUSTRIALE DISMESSA Prevede la riqualificazione di un area industriale dismessa, e la sua conversione a destinazione prevalentemente residenziale, oltre agli essenziali servizi di quartiere. E prevista la realizzazione di 50 alloggi, di cui 8 di Edilizia Residenziale Sociale. L intervento di riqualificazione, caratterizzato da alti standard energetici, prevede la realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria e, inoltre, la realizzazione di una piazza e di un piccolo parco giochi per bambini. 23

24 PROPOSTA B AREA DI ESPANSIONE INTERNA AL PERIMETRO URBANIZZATO Prevede la realizzazione di un complesso a destinazione esclusivamente residenziale su un area di completamento interna al perimetro urbanizzato. E prevista la realizzazione di 15 alloggi, di cui 4 di Edilizia Residenziale Sociale, oltre alle opere di urbanizzazione primaria. La tecnologia costruttiva del complesso è standard. 24

25 PROPOSTA C AREA DI ESPANSIONE ESTERNA AL PERIMETRO URBANIZZATO Prevede la realizzazione su un area di espansione esterna al perimetro urbanizzato di un complesso a destinazione mista, oltre agli essenziali servizi di quartiere. E prevista la realizzazione di 75 unità, di cui 12 di Edilizia Residenziale Sociale, oltre alle opere di urbanizzazione primaria. L intervento, caratterizzato da altissimi standard tecnologici, prevede inoltre la realizzazione di una piazza, un parco con auditorium all aperto e di una sala conferenze. 25

26 SINTESI DELLE PROPOSTE PROPOSTA Superficie) territoriale Indice)di) fabbricabilità Superficie) edificabile SUL [mq] [mq/mq] [mq] [mq] superficie) media)alloggio n )alloggi n )alloggi) ERS A) AREA)INDUSTRIALE)DISMESSA , AREA)DI)ESPANSIONE)INTERNA)AL) B) PERIMETRO)URBANIZZATO , C) AREA)DI)ESPANSIONE)ESTERNA)AL) PERIMETRO)URBANIZZATO ,

27 CONFRONTO A COPPIE UN ESEMPIO (I) Dal punto di vista della minimizzazione del consumo di suolo la proposta A viene giudicata minimamente preferita alla B e mediamente preferita alla C. Criterio II Minimizzazione del consumo di suolo Proposta A Proposta B Proposta C Proposta A 1 2,00 3,00 Proposta B 0,50 1 3,00 Proposta C 0,33 0,

28 CONFRONTO A COPPIE UN ESEMPIO (II) Per quanto riguarda la qualità del progetto urbano dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la proposta A viene giudicata totalmente inferiore rispetto alla proposta B, e mediamente inferiore rispetto alla proposta C. Criterio III Qualità del progetto urbano dal punto di vista della sostenibilità ambientale Proposta A Proposta B Proposta C Proposta A 1 0,20 0,33 Proposta B 5,00 1 2,00 Proposta C 3,00 0,

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