Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 2: Apprendimento non supervisionato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 2: Apprendimento non supervisionato"

Transcript

1 Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 2: Apprendimento non supervisionato Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano Apprendimento non supervisionato Dati un insieme di esempi si vuole individuare qualcosa di interessante. L esperienza (E) è data da esempi raccolti Il problema (P) è individuare qualcosa di interessante Senza nessuna informazione a parte i dati stessi La performance (P) dipende da quanto è interessante il risultato 1

2 Esempio Esempio 2

3 Esempio Apprendimento non supervisionato Cosa si può fare non sapendo nulla degli esempi? Contare... Regole di Associazione Cercando ricorrenze. Raggruppare Algoritmi di Clustering cercando analogie. 3

4 Come sono fatti gli esempi? Gli esempi sono rappresentati con una tabella. Ogni riga rappresenta un esempio. Ogni colonna individua un attributo dell esempio. duration dental 1 5??? 40?? 2? 11 'average'?? 'yes'? 'good' ?? 35 'ret_allw'?? 'yes' 11 'below_average'? 'full'? 'full' 'good'????? 38 'empl_contr'? 5? 11 'generous' 'yes' 'half' 'yes' 'half' 'good' 'tc'???? 'yes'???? 'yes'? 'good' ? 40???? 12 'average'? 'half' 'yes' 'half' 'good' Attributi Attributi descritti con simboli a cui è possibile associare automaticamente un significato. Attributi descritti con numeri (l attributo importo ) in cui il significato è il numero stesso. 4

5 Attributi Att. titolo Val. Il Maestro e Margherita Att. Importo Val Att. Cod. Fiscale Val. LNZPLC61A27R348L Att. Data di Nascita Val. 27/12/70 Att. Codice Cliente Val Attributi Attributi Numerici I valori sono numeri la cui interpretazione per il problema è il numero stesso. Att. Importo ; Val Controesempio, att. codice cliene ; val Attributi Nominali I valori sono stringhe di caratteri per cui non esiste un ordinamento che abbia un significato per il problema. Att. Colore ; Val. giallo, verde, blu. Attributi Ordinali I valori sono stringhe di caratteri che possono essere ordinate e per cui tale ordinamento ha un significato effettivo. Att. Rischio ; Val. basso, medio, alto. 5

6 Attributi Numerici e Nominali Attributi Numerici Tutte le tecniche statistiche possono essere applicate a questo tipo di dati. Sono facili da visualizzare. Attributi Nominali Solo poche tecniche statistiche si possono applicare. La Media? La Varianza? Sono difficili da visualizzare. Attributi Ordinali Valgono le stesse considerazioni dei nominali. Sono più facili da visualizzare. Falsa Credenza sugli Attributi Nominali È sempre possibile trasformare gli attributi nominali in attributi numerici Consideriamo i seguenti esempi. Colore Importo Giallo Blu Verde

7 Falsa Credenza sugli Attributi Nominali Supponiamo di associare 1 al giallo, 2 al blu, e 3 al verde Visualizziamo gli esempi: Giallo Blu Verde Falsa Credenza sugli Attributi Nominali Cambiamo l associazione in 3 al giallo, 1 al blu, e 2 al verde. Il grafico diventa: Blu Verde Giallo 7

8 Dove è l Errore? Se modifichiamo arbitrariamente un attributo Possiamo ottenere risultati che hanno una valenza arbitraria! Definizione Cos è il clustering? Il processo di raggruppamento di un insieme di oggetti fisici o astratti in classi di oggetti simili (Han 2001). Un cluster è una collezione di oggetti simili tra loro che sono dissimili rispetto agli oggetti degli altri cluster. 8

9 A cosa si applica? In biologia può essere utilizzato per derivare tassonomie di animali e piante. Nel marketing può essere impiegato per derivare e caratterizzare gruppi di consumatori....per derivare aree geografiche simili. Nell analisi dei dati viene impiegato per studiare come i dati si distribuiscono nello spazio. Distance based clustering Clustering Un gruppo di oggetti appartengono allo stesso cluster se sono vicini rispetto ad una determinata distanza. Conceptual Clustering Gli oggetti appartengono ad un cluster se questo definisce un concetto comune ai diversi oggetti. 9

10 Requisiti Scalabilità Possibilità di trattare molteplici tipi di attributi Minimo numero possibile di parametri Possibilità di trattare dati affetti da rumore Indipendenza dall ordine degli esempi Possibilità di trattare esempi con molti attributi Clustering Cerchiamo raggruppamenti interessanti nei dati Alla base c è l ipotesi che si possa definire una distanza La distanza deve essere significativa per il dominio L ipotesi implicita è: più i dati sono vicini, più sono simili 10

11 Esempio (1) Esempio (2) 11

12 Quali sono i problemi tipici? L efficacia dipende dalla definizione di distanza Se non esiste una misura di distanza ovvia, bisogna inventarla La bontà del risultato dipende completamente dalla della misura. L interpretazione del risultato dipende dalla distanza. I risultati in molti casi possono essere arbitrari come pure la loro interpretazione! Algoritmi di Clustering Partition-based clustering Dato k, partiziona gli esempi in k cluster di almeno un elemento; ogni esempio può appartenere solo ad un elemento. Hierarchical clustering Scompone l insieme degli esempi in una gerarchia di partizioni di diversa complessità. Density-based clustering Gli esempi vengono suddivisi in cluster via via sempre più numerosi fino a quando la densità di ogni cluster rimane accettabile. Grid-based e Model-based clustering 12

13 k-means E il metodo di partion-based clustering più noto Dato un numero k e un insieme di n esempi Il k-means partiziona gli n esempi in k cluster tali che: la similarità fra esempi appartenenti allo stesso cluster sia alta la similarità fra oggetti appartenenti a cluster diversi sia bassa Come funziona? INPUT k e gli n esempi OUTPUT k cluster che minimizzano l errore quadratico Dato k e n esempi Seleziona k esempi tra n come centroidi iniziali Repeat assegna ogni esempio al cluster corrispondente al centroide a cui l esempio e più vicino. calcola il valore medio degli elementi del cluster ovvero calcola i nuovi centroidi. Until criterio soddisfatto 13

14 k-means Come criterio di stop viene solitamente utilizzato l errore quadratico: Dove m i rappresenta il centroide del cluster C i Clustering Gerarchico I cluster non vengono creati in un unico passo. Si inizia con una partizione dello spazio dei dati in cui: ogni elemento è un potenziale cluster; oppure tutti gli elementi formano un unico cluster. A partire da questa rappresentazione iniziale è possibile creare agglomerati dai singoli cluster per formare via via cluster più grandi dividere i cluster più grandi per formare cluster via via più piccoli 14

15 Clustering Gerarchico Supponiamo di avere cinque elementi di cui vogliamo trovare gli agglomerati interessanti. Primo Passo: Calcolo della Matrice delle distanze D = D ij è la distanza fra l elemento i e l elemento j Clustering Gerarchico Secondo Passo Si trovano i due elementi più vicini e si raggruppano in un singolo cluster. In questo caso i primi due elementi sono più vicini. Terzo Passo: ricalcolo della matrice delle distanze. Qual è la distanza fra due cluster? 15

16 Qual è la distanza fra due cluster? Single Linkage Clustering d (12)3 = min[d 13,d 23 ] = d 23 = 5.0 d (12)4 = min[d 14,d 24 ] = d 24 = 9.0 d (12)5 = min[d 15,d 25 ] = d 25 =

17 La nuova matrice D 2 è: Clustering Gerarchico D = Il processo continua fino a trovare un solo cluster. Clustering Gerarchico Per visualizzare il risulato di un operazione di clustering gerarchico usiamo un dendrogramma. 17

18 Complete Linkage Clustering d (12)3 = max[d 13,d 23 ] = d 23 = 6.0 d (12)4 = max[d 14,d 24 ] = d 24 = 10.0 d (12)5 = max[d 15,d 25 ] = d 25 = 9.0 Complete Linkage Clustering 18

19 Average Linkage Clustering d AB = (d 13 + d 14 + d 15 + d 23 + d 24 + d 25 )/6 Clustering Gerarchico 19

20 Primo passo Conceptual Clustering Viene applicato il clustering individuando una partizione degli esempi. Secondo passo I cluster vengono caratterizzati allo scopo di trovare una descrizione sintetica del concetto che rappresentano. Scopo Regole di Associazione Trovare Associazioni interessanti e relazioni di correlazione in grandi insiemi di transazioni Dominio applicativo Grandi collezioni di dati che possono essere raccolti con grande facilità in cui esista un concetto di transazione Ad esempio, scontrini di supermercato, log di trasmissioni di cellulari 20

21 Regole di Associazione computer software_finanziario con confidenza 0.6 supporto 0.02 Afferma che: computer e software_finanziario sono acquistati dal 2% dei clienti Il 60% dei clienti che acquistanocomputer acquistano anchesoftware finanziario Regole di Associazione pane,burro latte con supporto 0.05 confidenza 0.9 Afferma che: pane, burro e latte compaiono insieme nel 5% degli scontrini Il 90% degli scontrini che contengonopane e burro contengono anchelatte 21

22 Regole di Associazione Le regole di associazione sono una sorta di implicazioni La regolax Y viene interpretata come nelle transazioni in cui compare X compare anche Y X è detto corpo o rule body, Y è detta testa o rule head nelle transazioni in cui compare X compare anchey Le regole di associazione sono caratterizzate da due misure statistiche: supporto, e confidenza. Il supporto indica la percentuale di transazioni che contengono entrambexed Y La confidenza indica, date le transazioni che contengono X, qual è la percentuale di transazioni che contengono Y Esempio 22

23 Esempio Supporto? Confidenza? Esempio Supporto = percentuale di transazioni in cui compaiono entrambi i simboli. Supporto = 4/12 =

24 Esempio Confidenza = date le transazioni contenenti un quadrato nero, qual è la percentuale di transazioni che contengono anche un triangolo bianco? Confidenza = 4/5 = 0.80 Formalmente... Dati un insieme I di item {I 1 I n } un insieme D di transazioni T, T I due insiemexe Y di elementi, X I Y I la funzionefreq(x,d) che restituisce pa percentuale di transazioni in D che contengonox 24

25 Formalmente... La regola X Y indica che le transazioni T che contengono X (X T), conterranno molto probabilmente anche gli elementi di Y (Y T) Il supporto di X Y rispetto a D è calcolato come support(x Y,D) = freq(x Y,D) La confidenza di X Y rispetto a D è calcolata come confidence(x Y,D) = freq(x Y,D)/freq(X,D) Formalmente Il problema di estrarre regole di associazione è definito come il problema di estrarre tutte le regole con un supporto superiore al parametro min_sup una confidenza superiore al parametro min_conf Le regole che soddisfano i vincoli di supporto minimo e confidenza minima sono dette strong association rules 25

26 Tipi di Regole di Associazione Le regole di associazione si caratterizzano in base a diverse caratteristiche quali: il tipo di dati trattati (nominali o numerici) Il numero di tipi di elementi coinvolti (T I 1 I n ) il numero di livelli di astrazione coinvolti Itemset Un insieme di item è detto itemset Un insieme di k item è detto k-itemset L insieme {pane,burro,latte}è un 3-itemset Il Support count indica il numero di transazioni che contengono un certo itemset 26

27 Itemset La frequenza di un itemset è la percentuale di transazioni in cui tutti gli elementi dell itemset compaiono Un itemset con frequenza superiore a min_sup è detto frequent itemset L insieme dei itemset di ordine k è indicato con L k Esempio Qual è la frequenza dell itemset formato da un triangolo, un quadrato ed un esagono bianchi? 4/12 27

28 È un processo in due fasi Come funziona? Nella prima fase vengono estratti tutti i frequent itemset Nella seconda fase vengono estratte tutte le regole di associazione che soddisfano i vincoli di min_sup e min_conf Calcolo dei frequent itemset Se un itemset X non soddisfa min_sup allora nessuna sua estensione X Y soddiferà min_sup Si parte dall insieme L 1 dei frequent itemset contenenti un solo elemento L 1 è utilizzato per trovare L 2 L 2 è utilizzato per trovare L 3 Il processo continua fino a quando non è più possibile trovare frequent k-itemset 28

29 Algoritmo generale 1. Nella prima fase, il supporto di ogni item viene contato e vengono determinati i frequent itemset di dimensione 1 2. In ogni passo successivo, i frequent itemset determinati al passo precedente sono utilizzati per generare i nuovi itemset detti candidate itemsets. 3. Il supporto di ogni candidato è calcolato e i frequent itemset sono determinati 4. Il processo continua fino a quando non vengono trovati nuovi frequent itemset. Esempio Transazioni L 1 C 2 TID Items Itemset Support Itemset Support {1} 2 {1 3}* {2} 3 {1 4} {3} 3 {3 4} {5} 3 {2 3}* 2 C 3 Itemset Support {1 3 4} 1 {2 3 5}* 2 {2 5}* {3 5}* {1 2} {1 5} {1 3 5} 1 29

30 Dagli itemset alle regole... Dati due frequent itemset X e Y confidence(x Y) = P(Y X)= = support_count(x Y,D)/support_count(X,D) INPUT frequent itemset FI OUTPUT strong association rules for every frequent itemset X of FI for every non empty subset s of X { if support_count(x)/support_count(s)>min_conf } output the rule s (X-s) Formalmente... un insieme I di item {I 1 I n } un insieme D di transazioni T, T I due insiemexe Y di elementi, X I Y I data la funzionefreq(x,d) che restituisce pa percentuale di transazioni in D che contengonox La regola X Y indica che le transazioni T che contengono X (X T), conterranno molto probabilmente anche gli elementi di Y (Y T) Il supporto di X Y rispetto a D è calcolato come support(x Y,D) = freq(x Y,D) La confidenza di X Y rispetto a D è calcolata come confidence(x Y,D) = freq(x Y,D)/freq(X,D) 30

31 Riferimenti J.Han & M.Kamber. Data Mining: Concepts and techniques Morgan Kaufmann (2001). Capitolo 6 e 8. 31

Regole di Associazione

Regole di Associazione Metodologie per Sistemi Intelligenti Regole di Associazione Prof. Pier Luca Lanzi Laurea in Ingegneria Informatica Politecnico di Milano Polo regionale di Como Esempio Esempio Regole di Associazione Scopo

Dettagli

Regole associative Mario Guarracino Laboratorio di Sistemi Informativi Aziendali a.a. 2006/2007

Regole associative Mario Guarracino Laboratorio di Sistemi Informativi Aziendali a.a. 2006/2007 Regole associative Mario Guarracino Laboratorio di Sistemi Informativi Aziendali a.a. 26/27 Introduzione Le regole associative si collocano tra i metodi di apprendimento non supervisionato e sono volte

Dettagli

Lecture 14. Association Rules

Lecture 14. Association Rules Lecture 14 Association Rules Giuseppe Manco Readings: Chapter 6, Han and Kamber Chapter 14, Hastie, Tibshirani and Friedman Association Rule Mining Dato un insieme di transazioni, trovare le regole che

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Clustering. Francesco Uliana. 14 gennaio 2011

Intelligenza Artificiale. Clustering. Francesco Uliana. 14 gennaio 2011 Intelligenza Artificiale Clustering Francesco Uliana 14 gennaio 2011 Definizione Il Clustering o analisi dei cluster (dal termine inglese cluster analysis) è un insieme di tecniche di analisi multivariata

Dettagli

Cluster Analysis. La Cluster Analysis è il processo attraverso il quale vengono individuati raggruppamenti dei dati. per modellare!

Cluster Analysis. La Cluster Analysis è il processo attraverso il quale vengono individuati raggruppamenti dei dati. per modellare! La Cluster Analysis è il processo attraverso il quale vengono individuati raggruppamenti dei dati. Le tecniche di cluster analysis vengono usate per esplorare i dati e non per modellare! La cluster analysis

Dettagli

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica. Clustering: validazione. Manuele Bicego

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica. Clustering: validazione. Manuele Bicego Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica Clustering: validazione Manuele Bicego Corso di Laurea in Bioinformatica Dipartimento di Informatica - Università di Verona Sommario Definizione

Dettagli

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica Clustering: introduzione Manuele Bicego Corso di Laurea in Bioinformatica Dipartimento di Informatica - Università di Verona Una definizione

Dettagli

Training Set Test Set Find-S Dati Training Set Def: Errore Ideale Training Set Validation Set Test Set Dati

Training Set Test Set Find-S Dati Training Set Def: Errore Ideale Training Set Validation Set Test Set Dati " #!! Suddivisione tipica ( 3 5 6 & ' ( ) * 3 5 6 = > ; < @ D Sistemi di Elaborazione dell Informazione Sistemi di Elaborazione dell Informazione Principali Paradigmi di Apprendimento Richiamo Consideriamo

Dettagli

Dalla tabella alla funzione canonica

Dalla tabella alla funzione canonica Dalla tabella alla funzione canonica La funzione canonica è la funzione logica associata alla tabella di verità del circuito che si vuole progettare. Essa è costituita da una somma di MinTerm con variabili

Dettagli

Metodi di classificazione. Loredana Cerbara

Metodi di classificazione. Loredana Cerbara Loredana Cerbara I metodi di classificazione, anche detti in inglese cluster analysis, attengono alla categoria dei metodi esplorativi. Esistono centinaia di metodi di classificazione dei dati ed hanno

Dettagli

Cluster Analysis Distanze ed estrazioni Marco Perugini Milano-Bicocca

Cluster Analysis Distanze ed estrazioni Marco Perugini Milano-Bicocca Cluster Analysis Distanze ed estrazioni M Q Marco Perugini Milano-Bicocca 1 Scopi Lo scopo dell analisi dei Clusters è di raggruppare casi od oggetti sulla base delle loro similarità in una serie di caratteristiche

Dettagli

L A B C di R. Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010

L A B C di R. Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010 L A B C di R 0 20 40 60 80 100 2 3 4 5 6 7 8 Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010 La scelta del test statistico giusto La scelta della analisi

Dettagli

PRINCIPI DI INFORMATICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE

PRINCIPI DI INFORMATICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE PRINCIPI DI INFORMATICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Gennaro Cordasco e Rosario De Chiara {cordasco,dechiara}@dia.unisa.it Dipartimento di Informatica ed Applicazioni R.M. Capocelli Laboratorio

Dettagli

Reti Neurali in Generale

Reti Neurali in Generale istemi di Elaborazione dell Informazione 76 Reti Neurali in Generale Le Reti Neurali Artificiali sono studiate sotto molti punti di vista. In particolare, contributi alla ricerca in questo campo provengono

Dettagli

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it ANALISI DELLE CORRISPONDENZE (cap. VII) Problema della riduzione delle dimensioni L ANALISI DELLE COMPONENTI PRINCIPALI

Dettagli

Problemi, algoritmi, calcolatore

Problemi, algoritmi, calcolatore Problemi, algoritmi, calcolatore Informatica e Programmazione Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Problemi, algoritmi, calcolatori Introduzione

Dettagli

Il concetto di calcolatore e di algoritmo

Il concetto di calcolatore e di algoritmo Il concetto di calcolatore e di algoritmo Elementi di Informatica e Programmazione Percorso di Preparazione agli Studi di Ingegneria Università degli Studi di Brescia Docente: Massimiliano Giacomin Informatica

Dettagli

Analisi Fattoriale Concetti introduttivi Marcello Gallucci Milano-Bicocca

Analisi Fattoriale Concetti introduttivi Marcello Gallucci Milano-Bicocca Analisi Fattoriale Concetti introduttivi A M D Marcello Gallucci Milano-Bicocca Scopi generali L Analisi Fattoriale (e varianti) si propone di estrarre un numero limitato di fattori (variabili latenti

Dettagli

Introduzione alla programmazione

Introduzione alla programmazione Introduzione alla programmazione Risolvere un problema Per risolvere un problema si procede innanzitutto all individuazione Delle informazioni, dei dati noti Dei risultati desiderati Il secondo passo consiste

Dettagli

I modelli logici dei dati

I modelli logici dei dati I modelli logici dei dati I modelli logici tradizionali sono tre: gerarchico reticolare relazionale I modelli gerarchio e reticolare sono più vicini alle strutture fisiche di memorizzazione. Quello relazionale

Dettagli

CAPITOLO IV. DATABASE: definizione e progettazione. Definizioni

CAPITOLO IV. DATABASE: definizione e progettazione. Definizioni CAPITOLO IV DATABASE: definizione e progettazione Definizioni DATO ELEMENTARE Una qualunque rappresentazione elementare, non interpretata, di fatti o di concetti, formalizzata ed adatta ad essere interpretata

Dettagli

PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE

PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CLASSE SECONDA D PROGRAMMARE = SPECIFICARE UN PROCEDIMENTO CAPACE DI FAR SVOLGERE AD UNA MACCHINA UNA SERIE ORDINATA DI OPERAZIONI AL

Dettagli

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale CAPITOLO V DATABASE: Il modello relazionale Il modello relazionale offre una rappresentazione matematica dei dati basata sul concetto di relazione normalizzata. I principi del modello relazionale furono

Dettagli

Analisi delle corrispondenze

Analisi delle corrispondenze Capitolo 11 Analisi delle corrispondenze L obiettivo dell analisi delle corrispondenze, i cui primi sviluppi risalgono alla metà degli anni 60 in Francia ad opera di JP Benzécri e la sua equipe, è quello

Dettagli

Esercizi sull Association Analysis

Esercizi sull Association Analysis Data Mining: Esercizi sull Association Analysis 1 Esercizi sull Association Analysis 1. Si consideri il mining di association rule da un dataset T di transazioni, rispetto a delle soglie minsup e minconf.

Dettagli

ANALISI DEI DATI. OLAP (On Line Analytical Processing) Data Warehousing Data Mining

ANALISI DEI DATI. OLAP (On Line Analytical Processing) Data Warehousing Data Mining ANALISI DEI DATI OLAP (On Line Analytical Processing) Data Warehousing Data Mining Dall OLTP all OLAP La tecnologia delle basi di dati è finalizzata prevalentemente alla gestione dei dati in linea, si

Dettagli

Note sulla probabilità

Note sulla probabilità Note sulla probabilità Maurizio Loreti Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2002 03 1 La distribuzione del χ 2 0.6 0.5 N=1 N=2 N=3 N=5 N=10 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15

Dettagli

Microsoft Access. Obiettivo della lezione. Useremo Access per interrogare una base di dati (query)

Microsoft Access. Obiettivo della lezione. Useremo Access per interrogare una base di dati (query) Microsoft Access Obiettivo della lezione Useremo Access per interrogare una base di dati (query) Mostreremo come creare maschere per l inserimento di dati In questa lezione, mostreremo la controparte SQL

Dettagli

Permutazioni. 1 Introduzione

Permutazioni. 1 Introduzione Permutazioni 1 Introduzione Una permutazione su un insieme di n elementi (di solito {1, 2,...,n}) è una funzione biiettiva dall insieme in sé. In parole povere, è una regola che a ogni elemento dell insieme,

Dettagli

Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 9: Evolutionary Computation

Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 9: Evolutionary Computation Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 9: Evolutionary Computation Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano Evolutionary Computation Raggruppa modelli di calcolo

Dettagli

Elementi di Statistica

Elementi di Statistica Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica

Dettagli

Progetto Matematica in Rete - Insiemi - Insiemi

Progetto Matematica in Rete - Insiemi - Insiemi Insiemi Il concetto di insieme è molto importante in matematica. Cominciamo con lo stabilire cos è un insieme in senso matematico: un raggruppamento di oggetti è un insieme se si può stabilire in modo

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09 Logica proposizionale Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli

Dettagli

Corso di Laurea di Scienze biomolecolari e ambientali Laurea magistrale

Corso di Laurea di Scienze biomolecolari e ambientali Laurea magistrale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie Via Elce di Sotto, 06123 Perugia Corso di Laurea di Scienze biomolecolari e ambientali Laurea magistrale Corso di ANALISI

Dettagli

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Laboratorio di Programmazione Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Algebra di Boole Stefano Cagnoni Algebra di Boole L algebra

Dettagli

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria. Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo

Dettagli

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO MINEO UNITA 1 I NUMERI

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO MINEO UNITA 1 I NUMERI ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO MINEO CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA classe PRIMA A-B-C INDICATORI OBIETTIVI U.D D'APPRENDIMENTO NUMERI 1) Acquisire il concetto di numero (almeno entro il 100)

Dettagli

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15 Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile 2012- pag. 15 Casi Possibili B= La lancetta indica il Blu V= La lancetta indica il Verde

Dettagli

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): . equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale

Dettagli

Misure di diversità tra unità statistiche. Loredana Cerbara

Misure di diversità tra unità statistiche. Loredana Cerbara Misure di diversità tra unità statistiche Loredana Cerbara LA DISTANZA IN STATISTICA In statistica la distanza ha un significato diverso da quello che si può intuire in altre discipline, dove, peraltro,

Dettagli

ACCESS. Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati.

ACCESS. Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati. ACCESS Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati. Database Relazionale: tipo di database attualmente più diffuso grazie alla

Dettagli

Introduzione all analisi di arrays: clustering.

Introduzione all analisi di arrays: clustering. Statistica per la Ricerca Sperimentale Introduzione all analisi di arrays: clustering. Lezione 2-14 Marzo 2006 Stefano Moretti Dipartimento di Matematica, Università di Genova e Unità di Epidemiologia

Dettagli

Ricerca obiettivo. Pag. 1

Ricerca obiettivo. Pag. 1 Ricerca obiettivo La ricerca obiettivo è un risolutore di un problema. Come problema imponiamo la ricerca del punto di intersezione tra due grafici di funzioni. Creiamo il grafico della funzione espressa

Dettagli

MODULO 5 - USO DELLE BASI DI DATI 2 FINALITÁ

MODULO 5 - USO DELLE BASI DI DATI 2 FINALITÁ PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER 5.0 MODULO 5 Database (Microsoft Access 2007) Parte 3 A cura di Mimmo Corrado Gennaio 2012 MODULO 5 - USO DELLE BASI DI DATI 2 FINALITÁ Il Modulo 5, richiede che il candidato

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

Università di Pisa A.A. 2004-2005

Università di Pisa A.A. 2004-2005 Università di Pisa A.A. 2004-2005 Analisi dei dati ed estrazione di conoscenza Corso di Laurea Specialistica in Informatica per l Economia e per l Azienda Tecniche di Data Mining Corsi di Laurea Specialistica

Dettagli

Rappresentazione dell Informazione

Rappresentazione dell Informazione Rappresentazione dell Informazione Rappresentazione delle informazioni in codice binario Caratteri Naturali e Reali positivi Interi Razionali Rappresentazione del testo Una stringa di bit per ogni simbolo

Dettagli

Strutture dati e loro organizzazione. Gabriella Trucco

Strutture dati e loro organizzazione. Gabriella Trucco Strutture dati e loro organizzazione Gabriella Trucco Introduzione I linguaggi di programmazione di alto livello consentono di far riferimento a posizioni nella memoria principale tramite nomi descrittivi

Dettagli

Segmentazione di immagini in scala di grigio basata su clustering

Segmentazione di immagini in scala di grigio basata su clustering Segmentazione di immagini in scala di grigio basata su clustering Davide Anastasia, Nicola Cogotti 24 gennaio 06 1 Analisi del problema La segmentazione di immagini consiste nella suddivisione in un certo

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia sperimentale Lezione 11/11/2015 Loredana La Vecchia Schema di riferimento Come si valuta? Metodi Quantitativo -Statistico

Dettagli

Indice generale. Introduzione. Capitolo 1 Essere uno scienziato dei dati... 1

Indice generale. Introduzione. Capitolo 1 Essere uno scienziato dei dati... 1 Introduzione...xi Argomenti trattati in questo libro... xi Dotazione software necessaria... xii A chi è rivolto questo libro... xii Convenzioni utilizzate... xiii Scarica i file degli esempi... xiii Capitolo

Dettagli

diagrammi entità-relazioni

diagrammi entità-relazioni diagrammi entità-relazioni laboraorio di basi di dati Pierluigi Pierini pierluigi.pierini@technolabs.it Entità Corso Nome_ Una entità rappresenta una classe di oggetti distinti ed autonomi all interno

Dettagli

AUTOMA A STATI FINITI

AUTOMA A STATI FINITI Gli Automi Un Automa è un dispositivo, o un suo modello in forma di macchina sequenziale, creato per eseguire un particolare compito, che può trovarsi in diverse configurazioni più o meno complesse caratterizzate

Dettagli

Statistica 2. Esercitazioni. Dott. Luigi Augugliaro 1. Università di Palermo

Statistica 2. Esercitazioni. Dott. Luigi Augugliaro 1. Università di Palermo Statistica 2 Esercitazioni Dott. L 1 1 Dipartimento di Scienze Statistiche e Matematiche S. Vianelli, Università di Palermo ricevimento: lunedì ore 15-17 mercoledì ore 15-17 e-mail: luigi.augugliaro@unipa.it

Dettagli

Apprendimento non supervisionato

Apprendimento non supervisionato Apprendimento non supervisionato Edmondo Trentin 7 giugno 2010 Autore: Edmondo Trentin Prima trascrizione digitale: Pierluigi Failla (dagli originali di E.T.) Setup: campione di dati non etichettati Figura:

Dettagli

Statistica. Campione

Statistica. Campione 1 STATISTICA DESCRITTIVA Temi considerati 1) 2) Distribuzioni statistiche 3) Rappresentazioni grafiche 4) Misure di tendenza centrale 5) Medie ferme o basali 6) Medie lasche o di posizione 7) Dispersione

Dettagli

Scale di Misurazione Lezione 2

Scale di Misurazione Lezione 2 Last updated April 26, 2016 Scale di Misurazione Lezione 2 G. Bacaro Statistica CdL in Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la Natura II anno, II semestre Tipi di Variabili 1 Scale di Misurazione 1. Variabile

Dettagli

Modulo 2 Data Base - Modello Relazionale

Modulo 2 Data Base - Modello Relazionale Modulo 2 Data Base - Modello Relazionale Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della comunicazione Informatica generale Docente: Angela Peduto A.A. 2004/2005 Modello Relazionale

Dettagli

Un applicazione di Text Mining

Un applicazione di Text Mining Un applicazione di Text Mining Knowledge Discovery in Text (KDT) Problema Un azienda erogatrice di servizi intende analizzare il testo delle telefonate in arrivo al proprio numero verde al fine di migliorare

Dettagli

Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi

Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi 1 2 Codifica dei dati È possibile introdurre la teoria della computabilità facendo riferimento ad algoritmi che elaborano numeri naturali

Dettagli

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16 Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

Sistemi di equazioni di primo grado (sistemi lineari)

Sistemi di equazioni di primo grado (sistemi lineari) Sistemi di equazioni di primo grado (sistemi lineari) DEFINIZIONE Un sistema di equazioni è un insieme di due o più equazioni, tutte nelle stesse incognite, di cui cerchiamo soluzioni comuni. Esempi 1.

Dettagli

Altrimenti, il M.C.D. di a e b è anche divisore di r (e.g. a=15,b=6,r=3 che è il M.C.D.)

Altrimenti, il M.C.D. di a e b è anche divisore di r (e.g. a=15,b=6,r=3 che è il M.C.D.) Elaboratore Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni sui dati digitale l informazione è rappresentata in forma numerica

Dettagli

Informatica per la Comunicazione/ Verdicchio/ 19/06/2013/ Domande / Versione 1

Informatica per la Comunicazione/ Verdicchio/ 19/06/2013/ Domande / Versione 1 Informatica per la Comunicazione/ Verdicchio/ 19/06/2013/ Domande / Versione 1 1) L esperimento mentale di Searle ha lo scopo di dimostrare che a) i computer possono parlare cinese b) i computer non possono

Dettagli

Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali

Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali Andrea Burattin 18 marzo 2005 Sommario Piccolo insieme di concetti sul funzionamento degli automi (a stati finiti, a pila,...), delle grammatiche libere

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DINAMICA. Prof. Reho Gabriella Olimpiadi di Informatica

PROGRAMMAZIONE DINAMICA. Prof. Reho Gabriella Olimpiadi di Informatica PROGRAMMAZIONE DINAMICA Quando si usa P.D.? La programmazione dinamica si usa nei casi in cui esista una definizione ricorsiva del problema, ma la trasformazione diretta di tale definizione in un algoritmo

Dettagli

LEZIONE 11 IMPARIAMO A PROGRAMMARE: I DATI E LE VARIABILI Laboratorio di Informatica per l Educazione A. A. 2014/2015

LEZIONE 11 IMPARIAMO A PROGRAMMARE: I DATI E LE VARIABILI Laboratorio di Informatica per l Educazione A. A. 2014/2015 1 LEZIONE 11 IMPARIAMO A PROGRAMMARE: I DATI E LE VARIABILI A. A. 2014/2015 PRIMI PASSI La più semplice sequenza di istruzioni che possiamo scrivere è quella costituita da un solo comando. come si fa a

Dettagli

Le disequazioni di primo grado. Prof. Walter Pugliese

Le disequazioni di primo grado. Prof. Walter Pugliese Le disequazioni di primo grado Prof. Walter Pugliese Concetto di disequazione Consideriamo la seguente disuguaglianza: 2x 3 < 5 + x Procedendo per tentativi, attribuiamo alla lettera x alcuni valori e

Dettagli

Equazione cartesiana della parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ordinate Siano F(x F; y

Equazione cartesiana della parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ordinate Siano F(x F; y LEZIONI PARABOLA Definizione Si definisce parabola il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un punto fisso,, detto fuoco, e da una retta fissa, d, detta direttrice. La definizione data mette

Dettagli

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Systems. Syllabus

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Systems. Syllabus EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE GIS Systems Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di ECDL GIS Modulo 2 Sistemi GIS. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo di apprendimento,

Dettagli

Copyright Esselibri S.p.A.

Copyright Esselibri S.p.A. 70 3000 500 000 1500 1000 500 A B C D (a) Capitolo Terzo A B C D 500 1000 1500 000 5003000 3500 Fig. 1 - Ortogramma a colonne (a) e ortogramma a nastri (b) 4. MISURE DI ASSOCIAZIONE E DI COGRADUAZIONE

Dettagli

La codifica digitale

La codifica digitale La codifica digitale Codifica digitale Il computer e il sistema binario Il computer elabora esclusivamente numeri. Ogni immagine, ogni suono, ogni informazione per essere compresa e rielaborata dal calcolatore

Dettagli

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Francesco Tura francesco.tura@unibo.it 1 Lo strumento dell informatico: ELABORATORE ELETTRONICO [= calcolatore = computer] Macchina multifunzionale Macchina

Dettagli

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 01 - Elementi di Teoria degli Insiemi Anno Accademico 2015/2016

Dettagli

L indagine campionaria Lezione 3

L indagine campionaria Lezione 3 Anno accademico 2007/08 L indagine campionaria Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Variabile casuale Una variabile casuale è una quantità discreta o continua il cui valore è determinato dal risultato

Dettagli

1 se k = r i. 0 altrimenti. = E ij (c)

1 se k = r i. 0 altrimenti. = E ij (c) Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare A, G.Parmeggiani LEZIONE 5 Matrici elementari e loro inverse Si fissi m un numero naturale. Per ogni i, j m con i j siano E ij (c) (ove c è uno scalare )

Dettagli

Massimi e minimi vincolati

Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi vincolati Data una funzione G C 1 (D), dove D è un aperto di R 2, sappiamo bene dove andare a cercare gli eventuali punti di massimo e minimo relativi. Una condizione necessaria affinché

Dettagli

Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 4: Alberi di Decisione

Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 4: Alberi di Decisione Ingegneria della Conoscenza e Sistemi Esperti Lezione 4: Alberi di Decisione Dipartimento di Elettronica e Informazione Apprendimento Supervisionato I dati considerati considerati degli esempi di un fenomeno

Dettagli

04 - Numeri Complessi

04 - Numeri Complessi Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,

Dettagli

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 12. A. Miola Dicembre 2006

Array e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 12. A. Miola Dicembre 2006 Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 12 Array e Oggetti A. Miola Dicembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Array e Oggetti 1 Contenuti Array paralleli

Dettagli

Minimi quadrati vincolati e test F

Minimi quadrati vincolati e test F Minimi quadrati vincolati e test F Impostazione del problema Spesso, i modelli econometrici che stimiamo hanno dei parametri che sono passibili di interpretazione diretta nella teoria economica. Consideriamo

Dettagli

Vettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Vettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Vettori e matrici Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utentiunifeit/lorenzopareschi/ lorenzopareschi@unifeit Lorenzo Pareschi Univ Ferrara

Dettagli

Primi passi con JFlex

Primi passi con JFlex Primi passi con JFlex Luca Chiodini Abstract Ci proponiamo di muovere i primi passi nel mondo dell analisi lessicale e della produzione automatica di un analizzatore lessicale. Verrà mostrato l uso di

Dettagli

M. Marra Appunti delle Lezioni di Ricerca Operativa Problemi e metodi di ottimizzazione PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE

M. Marra Appunti delle Lezioni di Ricerca Operativa Problemi e metodi di ottimizzazione PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE CAPITOLO I PROBLEMI E METODI DI OTTIMIZZAZIONE 1. Componenti di base Tutti i problemi di ottimizzazione dipendono da tre componenti di base: le variabili del problema, la funzione obiettivo ed i vincoli.

Dettagli

Clustering Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011

Clustering Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011 Clustering Introduzione Il raggruppamento di popolazioni di oggetti (unità statistiche) in base alle loro caratteristiche (variabili) è da sempre oggetto di studio: classificazione delle specie animali,

Dettagli

Def. 1. Si chiamano operazioni elementari sulle righe di A le tre seguenti operazioni:

Def. 1. Si chiamano operazioni elementari sulle righe di A le tre seguenti operazioni: Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare 1 A, G.Parmeggiani LEZIONE 5 Operazioni elementari sulle righe di una matrice Sia A una matrice m n. Def. 1. Si chiamano operazioni elementari sulle righe

Dettagli

Case Study. Pianificazione di assortimenti e promozioni per la distribuzione al dettaglio

Case Study. Pianificazione di assortimenti e promozioni per la distribuzione al dettaglio Case Study Pianificazione di assortimenti e promozioni per la distribuzione al dettaglio Il contesto applicativo Analisi di dati relativi alle vendite di una grande catena di supermarket (Coop Toscana-Lazio)

Dettagli

Modelli matematici e Data Mining

Modelli matematici e Data Mining Modelli matematici e Data Mining Introduzione I modelli matematici giocano un ruolo critico negli ambienti di business intelligence e sistemi di supporto alle decisioni. Essi rappresentano un astrazione

Dettagli

Clustering con Weka. L interfaccia. Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Algoritmo utilizzato per il clustering

Clustering con Weka. L interfaccia. Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Algoritmo utilizzato per il clustering Clustering con Weka Soluzioni degli esercizi Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna L interfaccia Algoritmo utilizzato per il clustering E possibile escludere un sottoinsieme

Dettagli

L6 Visual Tracking. Corso di Visione Artificiale Ing. Matteo Panciroli ANNO ACCADEMICO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE

L6 Visual Tracking. Corso di Visione Artificiale Ing. Matteo Panciroli ANNO ACCADEMICO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE L6 Visual Tracking Corso di Visione Artificiale Ing. ANNO ACCADEMICO 2011-2012 Assegnamento Progettare e sviluppare un applicazione che permetta l inseguimento

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T1 2-Proprietà degli algoritmi 1 Prerequisiti Conoscere il concetto di M.C.D. tra due numeri interi Concetto intuitivo di funzione matematica 2 1 Introduzione Sappiamo scrivere

Dettagli

ABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali

ABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno opera con i numeri naturali nel calcolo scritto e mentale NUMERI L'alunno: ( B-H ) la serie numerica fino al 100 associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i

Dettagli

= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con

= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti su m righe e n colonne. I numeri che compaiono nella tabella si dicono elementi della matrice. La loro individuazione

Dettagli

Variabili aleatorie. Variabili aleatorie e variabili statistiche

Variabili aleatorie. Variabili aleatorie e variabili statistiche Variabili aleatorie Variabili aleatorie e variabili statistiche Nelle prime lezioni, abbiamo visto il concetto di variabile statistica : Un oggetto o evento del mondo reale veniva associato a una certa

Dettagli

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio Statistica ARGOMENTI Calcolo combinatorio Probabilità Disposizioni semplici Disposizioni con ripetizione Permutazioni semplici Permutazioni con ripetizioni Combinazioni semplici Assiomi di probabilità

Dettagli

Cluster Analysis (2 parte)

Cluster Analysis (2 parte) Cluster Analysis (2 parte) Esempio 2 Data set: Nel data set Dieta (Dieta.txt, Dieta.sav) sono contenute informazioni sul consumo medio dei principali alimenti in 16 paesi Europei. Paese Cereali (Ce) Riso

Dettagli

FUNZIONI. }, oppure la

FUNZIONI. }, oppure la FUNZIONI 1. Definizioni e prime proprietà Il concetto di funzione è di uso comune per esprimere la seguente situazione: due grandezze variano l una al variare dell altra secondo una certa legge. Ad esempio,

Dettagli

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Luca Motto Ros 02 marzo 2005 Nota importante. Queste pagine contengono appunti personali dell esercitatore e sono messe a disposizione nel caso possano risultare

Dettagli

Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati

Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati Informatica 3 LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati Modulo 1: Perchè studiare algoritmi e strutture dati Modulo 2: Definizioni di base Informatica 3 Lezione 10 - Modulo 1 Perchè

Dettagli