VENEZIA. Valorizzazione delle risorse umane. Luigino Schiavon

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1 VENEZIA Valorizzazione delle risorse umane Luigino Schiavon

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3 È sufficiente la revisione dei modelli organizzativi senza la rimodulazione dei modelli professionali?

4 In netta controtendenza, il personale addetto agli ospedali ha continuato a crescere in quasi tutti i paesi considerati. Conseguentemente, la quantità di personale in rapporto alla capacità ricettiva degli ospedali è notevolmente aumentata, da 1,8 occupati per posto letto a 2,3 nella media dei paesi OCSE e da 1,8 a 3,1 in Italia, dove risulta particolarmente elevata anche la quota di medici sul totale degli occupati. La relativa abbondanza di medici in Italia si ritrova anche nei dati sulla componente medica del personale ospedaliero: a fronte del 18 per cento in Italia, si registrano valori inferiori al 16 per cento in Spagna e Germania e pari al 7,4 in Francia e in Inghilterra. Questa peculiarità appare particolarmente pronunciata nelle strutture ospedaliere di minore dimensione; in particolare, mentre negli ospedali tedeschi e francesi la quota di personale medico cresce al crescere della dimensione, coerentemente con il presumibile incremento della complessità dei casi trattati, in Italia tale relazione è sostanzialmente assente. Sempre nel confronto internazionale, l Italia appare invece meno dotata di personale infermieristico. È interessante notare che il maggior costo medio per ricovero rilevato per l Italia è quasi interamente dovuto agli ospedali di minore dimensione. Anche alla luce di questa evidenza, i differenziali di costo potrebbero essere attribuiti alla funzione di supplenza delle carenze che l Italia evidenzia nell assistenza domiciliare svolta da strutture di dimensioni ridotte, caratterizzate da costi fissi propri della funzione ospedaliera e con un elevata incidenza della componente medica all interno del personale. * Banca d Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria.

5 Comprehensive Discharge Planning With Postdischarge Support for Older Patients With Congestive Heart Failure A Meta-analysis Christopher O. et al. JAMA. 2004

6 Ciò non di meno, l attuale contesto economico porta a considerare, come dimensione fondamentale della programmazione, la sostenibilità del sistema socio-sanitario, intesa nelle sue diverse accezioni: - la sostenibilità economica che si realizza attraverso un utilizzo appropriato delle risorse e che assume una valenza etica quale capacità di garantire, a fronte di risorse finite, la tutela della salute a chi ne ha effettivamente bisogno; - la sostenibilità sociale che si realizza attraverso un processo di coinvolgimento attivo dei cittadini e della comunità, per condividere le politiche di cambiamento, di partecipazione e di responsabilizzazione; - la sostenibilità professionale che si realizza attraverso politiche ed interventi di condivisione degli obiettivi, di comunicazione e di formazione degli operatori del SSSR a tutti i livelli, al fine di acquisire le competenze e gli strumenti per organizzare, gestire ed attuare l innovazione e il cambiamento. sostenibilità economica sostenibilità sociale sostenibilità professionale

7 Garantire la sostenibilità Cronicità Fragilità fisica e psichica Continuità -jet lag alle dimissioni- Olismo assistenziale Gestione professionalizzata del paziente

8 Intervenire sui bisogni emergenti ed attuali attivando una forte cooperazione per garantire sostenibilità senza diminuire equità, efficacia, efficienza ed appropiatezza

9 Il paradigma: Multiprofessionalità Ovvero Competenza/Responsa bilità

10 Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell infermiere e dell infermiere pediatrico Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente Accordo, in relazione alle aree di intervento di cui all articolo 2, definisce le modalità e i percorsi validi su tutto il territorio nazionale per riconoscere e promuovere lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell infermiere e dell infermiere pediatrico al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni professionali in correlazione con gli obiettivi di educazione, prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. 2. Le esperienze avanzate, già in essere in alcune regioni o aziende, sono ricondotte alle modalità e ai percorsi definiti dal presente accordo.

11 Art. 2 (Aree di intervento) 1. Sono individuate le seguenti aree di intervento: a) AREA CURE PRIMARIE SERVIZI TERRITORIALI/DISTRETTUALI b) AREA INTENSIVA E DELL EMERGENZA URGENZA c) AREA MEDICA d) AREA CHIRURGICA e) AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA f) AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE

12 Le parole chiave Intensità e complessità Aree omogenee COT Cure intermedie Cure primarie MGI- Case management

13 a

14 Le competenze specialistiche si devono sviluppare all interno dei piani formativi universitari post base Le abilità devono essere a supporto del processo assistenziale

15 VENEZIA Valorizzazione delle risorse umane Luigino Schiavon

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